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sabato 20 aprile 2024

Oggi, 20 aprile: Santa Sara


Santa Sara di Antiochia visse fra il III ed il IV secolo, originaria della città mediorientale di Antiochia, dove trovò la morte a causa della fede: aveva fatto battezzare i figli contro il volere del marito e contravvenendo alle disposizioni Imperiali Romane.
Il Sinassario Alessandrino è l'unico a portare testimonianza scritta della martire, ponendo il giorno commemorativo della sua "rinascita al cielo" (dies natalis) il 20 aprile.

Figlia di una famiglia benestante, andò in sposa ad un alto ufficiale impegnato nelle persecuzioni avviate da Diocleziano. Preferì non fare battezzare in città i figli, perciò decise di farlo ad Alessandria d'Egitto, dove viveva una prosperosa comunità di cristiani che non erano ancora stati eccessivamente vessati dalle persecuzioni.
Durante il viaggio, avversato da una tempesta che faceva prospettare il naufragio, Sara si incise il petto con un coltello e con il sangue segnò con un segno di croce la fronte dei due bambini; poi li immerse per tre volte nell'acqua del mare, invocando la Trinità, secondo il rito battesimale. La tempesta passò e la nave giunse al porto di Alessandria d'Egitto, qui Sara si presentò dal prete Pietro per fare battezzare i figli. Giunto il momento di ricevere il battesimo, però, avvenne un fatto inspiegabile: ogni volta che Sara si avvicinava per far battezzare i figli, l'acqua si congelava all'istante. Sara domandò spiegazioni al prete, il quale, saputo del battesimo somministrato in un momento di grande pericolo, la rassicurò della validità del sacramento da lei impartito ai figli.
Sara fece ritorno ad Antiochia con i figli. Giunta a casa raccontò il fatto al marito Socrate, il quale fece rapporto al suo comandante Diocleziano. Questi fece convocare Sara e la inquisì con asprezza, ella spaventata si chiuse in un totale mutismo. Irritato per il comportamento tenuto dalla donna, la condannò al rogo con i suoi due figli.

fonte:wikipedia.org

Sicilia, il 25 aprile musei e parchi archeologici regionali aperti e gratuiti

Giovedì 25 aprile, in occasione della Festa della Liberazione, i musei e i parchi archeologici regionali saranno aperti gratuitamente così come proposto dal ministero della Cultura. Un’iniziativa che mira a rendere accessibile il patrimonio artistico e archeologico a tutti i cittadini siciliani, oltre che un’occasione per mantenere vivo il ricordo di fatti e accadimenti altamente simbolici per tutto il Paese.
Ingresso libero anche nelle giornate del 2 giugno e 4 novembre in occasione rispettivamente della Festa della Repubblica Italiana e della Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate.

Le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura, consultabili sui siti web, con accesso su prenotazione dove previsto.

venerdì 19 aprile 2024

Lipari e Matera hanno firmato un “Patto di amicizia”.

 

COMUNICATO STAMPA

Un’intesa siglata tra due Comuni che, nonostante la diversa collocazione geografica, hanno molto da condividere in termini di storia, cultura, straordinarie caratteristiche naturali e ambientali. Entrambi dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, i territori delle due comunità conservano tracce di insediamenti umani fin dall’epoca preistorica: le ceramiche rinvenute nel Villaggio neolitico di Serra d’Alto a Matera; e quelle scoperte nel vasto abitato neolitico in contrada Diana a Lipari. 

Inoltre, l’antico rapporto di scambi commerciali tra le due città è testimoniato dal ritrovamento a Matera di lame e piccoli nuclei di ossidiana di sicura provenienza liparese. La storia dei due territori testimonia anche come le comunità locali, in entrambi i casi, si siano sostenute economicamente grazie al sapiente utilizzo delle risorse locali dei rispettivi contesti: cave di calcare e calcarenite nel materano; pomice, caolino, zolfo e allume a Lipari. Attività estrattive oggi terminate.

Entrambe le realtà, attualmente, vivono una straordinaria stagione di fermenti culturali, dimostrata anche dai crescenti flussi turistici.

Con questo “Patto di amicizia” tra il territorio di Matera (famoso per il Patrimonio Mondiale di Sassi e il Parco Archeologico di Chiese Rupestri) e le Eolie (con le sue isole vulcaniche), i due Comuni si impegnano a condividere percorsi di crescita culturale, turistica e ambientale, a partire proprio dalla fondamentale conoscenza e diffusione del valore storico, archeologico, urbanistico e architettonico delle due realtà territoriali. 

L’iniziativa scaturisce dalla volontà di questa Amministrazione di divulgare periodi preziosi della storia delle Isole Eolie, con l’obiettivo di favorire la crescita culturale, sociale ed economica dell’arcipelago.

Pescando nel nostro archivio - video. Manifestazione fotosub II° Trofeo Isole Eolie 1992.wmv

Calcio a 5: Domani al Freeland di Lipari lo spareggio per la promozione in C2


 

Jonathan: Il cordoglio del Conti

…e ora tu

chissà dove sei

avrai trovato amore…


Oggi un doloroso pianto ha soffocato la speranza cui per giorni gli studenti, i Docenti, il Personale tutto con la Dirigente dell’I.I.S. “Isa Conti” si sono aggrappati.

In attesa di riaccogliere Jonathan a Lipari chiediamo a Dio pietosa consolazione per Corrado, Patrizia e Betta cui ci stringiamo in un dolente abbraccio.

Tommasa Basile

Il Movimento Cristiano Lavoratori, circolo di Lipari, ricorda Nino Romano e si unisce al dolore della famiglia


 

Lipari: Fratelli si riabbracciano dopo 60 anni. Il più giovane dei due emigrò in Australia (video)



I fratelli Angelina (87enne) e Salvatore Spanò (78enne) sono tornati a riabbracciarsi, oggi, dopo ben 60 anni, a Lipari, nell’isola che ha dato i natali ad entrambi.

Salvatore, dopo aver lavorato nella cave di Caolino, sessant’anni fa decise di cambiare vita e di cercare fortuna in Australia, non facendo, sino ad oggi, ritorno nella maggiore isola delle Eolie.

Al suo sbarco nell’isola natia ad accoglierlo, oltre ad Angelina con la quale si è stretto in un lungo commovente abbraccio, "condito" da più di una lacrima, c’erano, anche i nipoti

Salgono a 4 i cadaveri ritrovati in mare. Procura diffonde foto del tatuaggio dell'uomo ritrovato a Filicudi

Salgono a quattro i cadaveri, ritrovati in mare, nell'ultimo mese tra le Eolie e la costa tirrenica messinese: l'ultimo è stato ritrovato a Rodia.

Intanto sono state eseguite le autopsie sui cadaveri recuperati al largo di Filicudi e Vulcano, Non sarebbero stati rilevati segni di violenza e la morte sarebbe avvenuta per annegamento in entrambi i casi. Per il momento l’ipotesi più accreditata sul ritrovamento dei cadaveri sembra essere quella del naufragio di un’imbarcazione carica di migranti ma non è chiaro a quando risalga il tragico evento.

In relazione alla vicenda, la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha diffuso questa mattina una foto scattata al corpo ritrovato al largo di Filicudi. L'immagine ritrae un tatuaggio presente sul braccio di un uomo di origine nordafricana, che potrebbe essere utile per il suo riconoscimento.

NDD - Pubblichiamo la foto in quanto, come ritiene la Procura, questa possa contribuire all'identificazione dell'uomo. 

Ricordando... Margherita D'Ambra ved. Cassarà


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori.Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento. Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto.

"Cartolina virtuale" dalle Eolie


 

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: La difficoltà di perdonare

25 aprile: Le iniziative del Centro Studi

A Lipari: Corso di difesa personale con istruttore tecnico abilitato

Oggi, 19 aprile: Sant'Emma di Sassonia

 Le Sante con il nome di Emma sono due: della seconda non avremo occasione di parlare, perché la sua memoria cade il 29 giugno, festa degli Apostoli Pietro e Paolo. Della prima possiamo invece parlare oggi, dato che nessun altro Santo è proposto, a questa data, dal Calendario universale. Ne consegue che il 19 aprile può essere preso come giorno onomastico di tutte le donne che ripetono questo nome bello quanto diffuso; e nome a pieno diritto, non cioè, come qualcuno potrebbe credere, semplice diminutivo.


Sembra che il nome Emma sia germanico, la cui forma originaria fu Imma, che ebbe anche un maschile, Immo, in seguito scomparso. Attraverso la forma antica di Imma, sembra che sia imparentata anche con Irma, nome che però non ha una propria Santa tutelare, o meglio che vien fatto cadere sotto la protezione di Sant'Irmina.

La Santa che oggi incontriamo sotto il nome germanico di Emma fu anch'ella tedesca, e visse intorno dell'anno Mille. Ella era sorella di San Meginverco, Vescovo di Paderborn, ed aveva sposato in giovanissima età il conte Ludgero, il quale però morì dopo pochi anni di matrimonio.

Ed ecco la caratteristica più spiccata della nostra Santa Emma: quella di essere restata vedova per quarant'anni, e vedova esemplare, facendo della sua delicata condizione uno strumento più raffinato di perfezione spirituale.

Alla morte del marito, era ricca, giovane e bella. Avrebbe potuto, come si dice comunemente, « rifarsi una vita », e vivere onestamente, e magari virtuosamente, accanto ad un altro uomo e nell'affetto di una famiglia. Scelse invece la via più difficile. quella della rinunzia al mondo e a tutti i suoi allettamenti. Una rinunzia che non fu né egoista né sterile, perché Santa Emma fece della sua condizione vedovile non soltanto un mezzo di propria perfezione spirituale. ma soprattutto uno strumento di bene per il prossimo. con la preghiera e con l'incessante carità. Erede di un ricchissimo patrimonio, la Santa vedova lo amministrò nel modo più redditizio, distribuendolo ai poveri e donandolo a istituzioni benefiche, perché fosse investito in opere di carità corporale e anche spirituale. Quando morì, nel 1040, si era spogliata non soltanto delle sue doti femminili, della bellezza e della gioventù, ma anche di tutte le sue ricchezze materiali. E se la prima circostanza era dovuta semplicemente al passare degli anni, la seconda era stata merito suo, di Santa Emma, modello di vedova cristiana, nel senso più ricco e più umano del termine. La vedovanza non era stata infatti, per lei, fedeltà quasi morbosa a un ricordo sempre più lontano, ma impegno di vita vissuta giorno per giorno, come sposa, pur senza marito, come madre, pur senza figli: come donna, insomma, la cui più alta missione è quella di dare: dare se stessa, cioè dare e moltiplicare la vita, sia in senso genetico che in senso sociale e spirituale.

giovedì 18 aprile 2024

"Pescando" nel nostro archivio. Video della Domenica delle Palme 2012 a Canneto

Calcio a 5: Ultimo atto. La Ludica Lipari si gioca sabato l'accesso alla C2 contro il Pace del Mela

Sabato prossimo la Ludica Lipari spareggerà contro il Pace del mela per l'accesso alla C2. Il Pace del Mela, infatti, nello spareggio, ha pareggiato 4 a 4, dopo i supplementari contro la Saponarese. In forza della migliore posizione in classifica nella stagione regolare si è garantita la possibilità di contendere alla Ludica Lipari il salto in C2

L'eoliano Cortese tra i 24 poeti italiani più significativi nel panorama della poesia contemporanea, secondo Raffo

Uno dei più importanti poeti italiani viventi, Silvio Raffo, ha curato per le Edizioni Croce un’antologia intitolata “IL VERSO È TUTTO – I nuovi lirici”, che presenta i 24 poeti italiani secondo lui più significativi nel panorama della poesia contemporanea. 
Tra questi autori c’è il poeta eoliano Davide Cortese ( Lipari, classe 1974) che pochi giorni fa ha festeggiato l’uscita del nuovo romanzo:”Malizia Christi” con una presentazione all’Ebask Lab di Roma, in compagnia del prefatore del libro, lo scrittore Renzo Paris.

Il retino per la pesca della tartarughe alle Eolie bella collezione del Museo Arti e Tradizioni di Roma

(di Marilena Macrina Maffei)  È per me un vero piacere condividere con la comunità eoliana la notizia che un altro oggetto di cultura marinara è andato ad arricchire la significativa collezione dedicata alle tradizioni pescatorie delle isole Eolie, conservata in una delle più importanti strutture museografiche italiane: il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni di Roma. Museo che fa parte del Muciv (Museo delle Civiltà) del Ministero della Cultura.

La collezione è situata nella sala della Marineria dove vengono esposti manufatti della cultura del mare chiamati a rappresentare i sistemi, le pratiche e le tradizioni del nostro Paese e dove è anche collocata la maestosa gondola regale costruita a Venezia  in occasione della visita della regina Margherita nella città lagunare nel 1882.

Sono particolarmente grata ad Andrea Viliani, direttore del Muciv, e a Francesco Aquilanti, funzionario del Museo, per avere reso possibile questo importante inserimento.

Si tratta di un retino, di dimensioni più grandi delle usuali, realizzato agli inizi degli anni Sessanta nell’isola di Lipari utilizzato in tutto l’arcipelago per la pesca della tartaruga. Un attrezzo rilevato nelle Eolie già fra il 1928 e il 1929 dal dialettologo Hans Coray, il quale lo trovò in uso durante le sue campagne di ricerca specificatamente per la pesca della tartaruga, come ricorda il glottologo Franco Fanciullo nel suo studio sul dialetto e la cultura materiale delle isole. Uno strumento per la pesca che oggi esprime una particolare potenza narrativa poiché evoca una realtà storico-sociale di un recente passato che la memoria collettiva non ha cancellato.

Nei mari insulari, infatti, la pesca della tartaruga si è praticata sino a tempi recenti, in definitiva fino a quando è entrata in vigore la legge che protegge tale specie animale. Per comprendere le ragioni di tale persistenza, occorre in primo luogo andare oltre ciò che oggi disturba fortemente la nostra sensibilità, legata a un modo diverso di concepire il rapporto fra uomini e animali e a una sempre maggiore considerazione etica degli esseri viventi. L’esercizio di questa pesca va infatti strettamente correlata al quadro drammatico della necessità e della sopravvivenza. Con le tartarughe si sfamavano le famiglie per settimane intere, mi è stato detto più volte nelle varie isole dell’arcipelago durante i miei rilevamenti, come ho riportato nel libro Donne di Mare. A tale motivazione si aggiungono le abitudini tradizionali: a memoria d’uomo la tartaruga si è sempre pescata e la sua carne faceva parte della cucina popolare.

Vorrei sottolineare che le donne, come gli uomini, uscivano in mare per catturare le tartarughe. Un anziano pescatore di Lipari ricorda: «partivamo da qua e andavamo per Panarea noi altri. E trovavamo delle donne nel mezzo passaggio, un miglio, due miglia fuori da Canneto che cercavano queste tartarughe».

Le donne delle isole, che hanno sempre cercato di fronteggiare il dramma quotidiano della sussistenza, si lanciavano al pari degli uomini in questa “avventura” marina, la cattura della tartaruga di fatto concorreva a sconfiggere la fame.

Attraverso questo strumento alieutico, chiamato in dialetto cuoppu, da me donato al Museo, viene veicolata una pagina della storiografia eoliana che non può essere dimenticata.

Ciao Jonathan! Eolienews sospende le sue pubblicazioni.

 Eolienews in segno di vicinanza e partecipazione al dolore dei suoi cari, sospende le sue pubblicazioni sino alle 18 di oggi.


L’IC Isole Eolie, scuola media di Stromboli, in "La giusta Frequenza" racconta come quotidianamente vengano fomentati atteggiamenti mafiosi

Si è concluso all’IC Isole Eolie di Stromboli Il progetto “La giusta Frequenza - Giovani Reporter della Memoria”, realizzato in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e del merito - Direzione generale per lo studente l'inclusione e l'orientamento scolastico.

Su un’isola in mezzo al mare, in una scuola ai piedi di un vulcano attivo, Samuele, Toni, Andrea, Bianca, Nicole e Michelle, dal 3 al 5 aprile, hanno lavorato per realizzare un podcast volto a mettere in luce come gli atteggiamenti mafiosi possano essere promossi in modo occulto tramite canali quali la musica, le serie tv e i videogiochi.

Si tratta di un progetto volto alla comprensione dell’importanza e della complessità di concetti quali mafia, legalità e anti-mafia, che mira a far sviluppare agli studenti e alle studentesse una capacità di ideazione, scrittura e realizzazione del podcast.

La scuola media di Stromboli parla di Mortal Kombat 1, un videogioco in cui campioni di regni diversi si scontrano, assumendo spesso atteggiamenti mafiosi: minacce, ricatti, estorsione di denaro, richiesta del pizzo e ‘politiche’ di appropriazione travestite da protezione.

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: O avanti o indietro

Oggi, 18 aprile: San Galdino di Milano

Nel 1162 Federico Barbarossa, Imperatore di Germania, saccheggia Milano. È il periodo in cui nelle città italiane si sono costituiti i Liberi Comuni e contro queste autonomie lotta appunto il Barbarossa; è il periodo della Lega Lombarda, del giuramento di Pontida, quando i comuni si alleano per resistere all'autorità imperiale e conservare le loro libertà, sostenuti spesso dai vescovi locali. È lotta di potere anche nella Chiesa, lacerata tra Papa Alessandro III e l'antipapa Vittore IV che sostiene l'Imperatore con i cardinali a lui fedeli. Galdino della Sala, nominato da Papa Alessandro arcivescovo di Milano nel 1166, diede il suo appoggio politico alla Lega Lombarda ma si occupò soprattutto dei poveri di Milano, dei diseredati, dei carcerati per debiti. Il Vescovo predicò con grande energia contro l'eresia catara che sosteneva un rigido contrasto tra il principio del bene e quello del male, dicendo che al male e non a Dio apparteneva ogni forma di possesso e di potere. Galdino morì improvvisamente, dopo aver predicato un'ultima volta, sul pulpito della sua Cattedrale.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Milano, san Galdino, vescovo, che si adoperò per la ricostruzione della città distrutta dalle guerre per il potere e, al termine di un discorso contro gli eretici, rese lo spirito a Dio.

mercoledì 17 aprile 2024

Torna dal 22 al 30 luglio "Un mare di cinema" del Centro Studi

Il rogo a Stromboli: chi sono gli indagati

 (fonte: gazzettadelsud.it) Doveva essere solo l’effetto molto speciale della fiction “Protezione Civile” da mandare in onda in tv, sulla Rai. E invece quell’incendio innescato ad arte durante le riprese del maggio 2022 si trasformò in un disastro immane per l’isola di Stromboli, con oltre 240 ettari di bellissima macchia mediterranea a bruciare, in due giorni e passa d’autentico inferno per gli isolani. Un ecosistema secolare completamente distrutto. Le conseguenze si pagheranno per decenni.

Adesso per quella vicenda che ha suscitato tante polemiche c’è da registrare la chiusura delle indagini preliminari da parte della Procura di Barcellona, che vede complessivamente sei indagati, quattro persone fisiche e due persone giuridiche, cioé due società. L’ipotesi d’accusa in questa fase delle indagini è disastro ambientale colposo in concorso.
L’atto è siglato dal procuratore capo di Barcellona Giuseppe Verzera e dai suoi sostituti Carlo Bray e Luca Gorgone. Sono stati i carabinieri della Compagnia di Milazzo a notificarlo nella giornata di ieri, a conclusione di una lunga indagine che è stata molto complessa e si è avvalsa anche di contributi tecnici e consulenze. Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Stromboli. I militari dopo avere prestato assistenza alla popolazione, anche evacuando diverse abitazioni e alcuni ristoranti, subito avviarono le indagini, effettuando decine di sopralluoghi, diverse escussioni testimoniali, numerose acquisizioni documentali e accertamenti tecnici.
Gli indagati sono il 63enne romano Matteo Levi, il 68enne romano Roberto Ricci, il 63enne romano Elio Terribili, e il 40enne napoletano Luca Palmentieri. Le società sono invece la “11 Marzo Films srl” e la “Best Sfx srls”, entrambe con sede legale a Roma. Si tratta di due delle principali società italiane che si occupano di effetti speciali per il cinema, con la coppia dei manager romani Levi-Ricci che hanno lavorato in molti dei principali film prodotti nel nostro Paese.

Al Bernabò Brea riapre la sezione “Preistoria di Lipari e fondazione di Lipara”

VENERDI 19 APRILE 2024 riapre la sezione “Preistoria di Lipari e fondazione di Lipara” -così viene riportato sul gruppo fb del Museo "Bernabò Brea" di Lipari
Dopo i lavori di manutenzione straordinaria che hanno riguardato l’edificio e l’allestimento, l’esposizione è stata rinnovata.
Vi aspettiamo.

25 aprile a Lipari: MMS EOLIE organizza passeggiata antifascista e due incontri con lo storico La Greca

COMUNICATO:
25 aprile: Passeggiata antifascista!

Il Magazzino di Mutuo Soccorso è felice di invitare la comunità eoliana a partecipare alle celebrazioni del prossimo 25 aprile, 79° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo.

Lipari, che fu “l’isola maledetta” o “l’isola del diavolo”, principale colonia e prigione in mezzo al mare dove confinare gli oppositori al regime fascista, tra cui nomi illustri e padri della futura Repubblica, come Lussu, Parri, Nitti e Rosselli, è anche l’isola partigiana, in cui gli antifascisti organizzano e riorganizzano la Resistenza.

Nelle giornate del 19 aprile (presso Villa Santa Lucia, alle 18 e 30) e il 22 aprile (presso l'Istituto Isa Conti, alle 11,30) Giuseppe La Greca ripercorrerà proprio la storia di Lipari durante il Ventennio con le conferenze dal titolo “Eoliani: partigiani, prigionieri, martiri”.
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Nella mattina del 25 aprile Lipari sarà attraversata da una “Passeggiata antifascista”: il corteo partirà alle 9,30 da Marina Corta e percorrerà le strade, i vicoli e i luoghi del Confino.

Per non dimenticare che Lipari è partigiana e antifascista!

Ricordando... Antonio Giardina

Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori.Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento. Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto.

"Cartolina virtuale" dalle Eolie


 

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Si impara dal dolore

Oggi è il 17 aprile: San Roberto di La Chaise - Dieu

Nelle favole, che sono quasi tutte di origine francese o tedesca, uno dei principali protagonisti è sempre il bosco, suggestivo e pauroso. Come nelle fiabe, San Roberto, nacque in mezzo ad una foresta, poco avanti il Mille.

Non figlio di boscaioli, come si potrebbe credere, ma di una nobildonna della famiglia di Turlandia, colta dalle doglie del parto nel fitto di un bosco, mentre si recava ad un Castello vicino. Si disse subito che il neonato era destinato a diventare eremita celebre; e poiché ricusò di suggere il latte dal seno di due nutrici poco oneste, si disse anche che sarebbe stato uomo di grande virtù e di somma purezza.

Giovanissimo, fu consacrato sacerdote, canonico della chiesa di San Giuliano a Brioude. Una virtù caratteristica di San Roberto era la sua carità verso gli infermi. Non si limitò a soccorrerli secondo il bisogno, ma aprì un ospizio tutto per loro, e vi si prodigò in una assistenza costante e premurosa.

Ma la vocazione di San Roberto era un'altra, più aderente al suo tempo caratterizzato dalla vita monastica.

Perciò San Roberto tentò di ritirarsi nel famoso monastero francese di Cluny, ma ne fu impedito da una specie di sollevazione popolare. Era troppo caro agli abitanti di Brioude, e questi lo rincorsero a Cluny, convincendolo a tornar tra loro.

San Roberto era turbato. Si recò a Roma, e sulla tomba degli Apostoli pregò di poter conoscere se la volontà di Dio lo voleva sacerdote secolare, cioè destinato a vivere nel mondo, oppure monaco, anzi eremita, come la sua vocazione sembrava suggerirgli.

Al ritorno incontrò un soldato, chiamato Stefano. Questi gli chiese quale fosse la strada migliore per una vita di penitenza: « Lascia ogni cosa, - disse San Roberto -, e mettiti al servizio del Signore ». « Lo farei volentieri - rispose Stefano, - solo se questo sacrificio potessi compierlo con te ».

Forse era proprio questo il segno divino che Roberto aspettava. Confidò a Stefano la sua segreta e accorata aspirazione, e insieme decisero di ritirarsi in un luogo solitario, sotto la protezione della Santa Vergine. Si unì un altro soldato, Dalmazio, stanco di odio e di battaglie. Si stabilirono tra i ruderi di una vecchia chiesa, e attorno vi sistemarono le loro cellette di frasche.

Nasceva così l'Abbazia della Chaise-Dieu, che significa « Sedia di Dio », e quindi anche « Casa di Dio ». Dopo infinite difficoltà, guidata dal suo santo Abate, la Chaise-Dieu divenne uno dei più importanti focolari monastici francesi, dopo Chartres e Cluny. Assicurava il culto a cinquanta paesi vicini, e si era dilatata in un grandioso complesso di edifici, che ospitavano ben trecento monaci.

San Roberto, nato in una selva di alberi, terminava così la sua vita in una selva di monaci, per i quali fu come un affettuoso padre prima di addormentarsi nella morte, il 17 aprile dell'anno 1067.

MARTIROLOGIO ROMANO. Nel monastero di Chaise-Dieu presso Clermont-Ferrand in Francia, san Roberto, abate, che radunò alcuni confratelli nello luogo stesso in cui viveva in solitudine, guadagnando molte anime al Signore con la parola della predicazione e con il suo esempio di vita.

Protezione civile, il 17 e 18 aprile a Misterbianco la "maratona" dei sindaci virtuosi della Sicilia orientale e occidentale

Il 17 e 18 aprile al Centro fieristico "Sicilia Fiera" a Misterbianco, nel Catanese (via Leopoldo Franchetti), si svolgerà la prima "maratona" dei sindaci dei Comuni virtuosi in protezione civile della Sicilia orientale e occidentale. La manifestazione regionale, voluta e coordinata dal direttore generale della Protezione civile Salvo Cocina, a cui parteciperanno rappresentanti delle istituzioni, delle Prefetture, del Corpo forestale della Regione Siciliana, dei comandi dei Vigili del fuoco, invita i sindaci a confrontarsi e mettere in evidenza i punti di forza e di debolezza del proprio sistema locale di protezione civile.
Il dipartimento della Protezione civile della Regione Siciliana contestualmente riconosce la buona amministrazione di sindaci, assessori, tecnici e del loro volontariato, in tema di resilienza, prevenzione, organizzazione e gestione delle emergenze nonché di pianificazione di protezione civile, capacità di spesa dei fondi e valorizzazione delle associazioni specializzate, mediante un format che mette a confronto le varie componenti del sistema.

L'evento prevede mercoledì 17 aprile alle 11 il rituale taglio del nastro di inaugurazione della fiera internazionale per l'ambiente Ecomed, successivamente, alle 12.30, l'inizio dei lavori della "maratona" con una serie di tavole rotonde tra sindaci della Sicilia orientale a cui sono stati invitati a partecipare i Comuni delle province di Catania, Enna, Ragusa e quelli afferenti alla fascia ionica messinese. Giovedì 18 aprile dalle 9.30 alle 14.30 sarà la volta dei Comuni della Sicilia occidentale, provenienti dalle province di Agrigento, Caltanissetta, Palermo, Trapani e Messina tirrenica.

Ai Comuni virtuosi saranno consegnati attestati di merito articolati secondo tre tipologie. La menzione speciale per la gestione e il potenziamento delle strutture e dei mezzi di protezione civile sarà assegnata ai Comuni che si distinguono per la migliore organizzazione delle strutture e il miglior utilizzo dei mezzi. La menzione speciale "emergenza" per i Comuni che si sono distinti per la migliore attitudine nella gestione e nel superamento delle emergenze sul proprio territorio e per il supporto prestato ad altri Comuni. E infine la menzione speciale "volontariato amico" per il Comune che si distingue per la valorizzazione del volontariato di protezione civile e di quello ambientale, sanitario e di promozione sociale nell’ottica di formare una comunità più resiliente, coesa e solidale attenta agli obiettivi di sostenibilità indicati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

martedì 16 aprile 2024

Attività produttive, nuovo bando "Sicilia che piace 2024": tre avvisi da 1,3 milioni per la crescita di imprese, associazioni e Comuni

 L'assessorato regionale delle Attività produttive ha emanato il nuovo bando "Sicilia che piace 2024" per sostenere con contributi in conto capitale eventi, fiere e campagne promozionali dei prodotti e dei sistemi produttivi siciliani. Forte dell'esperienza dell'anno scorso, il dipartimento ha riproposto, con una dotazione finanziaria complessiva di 1,3 milioni di euro, la misura rivolta alle piccole realtà presenti nell'Isola che puntano alla crescita economica locale e alla diversificazione dell'offerta di prodotti e servizi, contribuendo a un impatto significativo sulle comunità in cui operano.


Gli avvisi sono tre. Il primo è rivolto alle aziende private e prevede 600 mila euro per microimprese, rappresentanti legali, distretti produttivi e centri naturali commerciali; il finanziamento massimo per ogni progetto non potrà superare l’importo di 25 mila euro (iva compresa). Il secondo avviso da 300 mila euro servirà a finanziare associazioni di categoria ed ex onlus, le cui proposte potranno ricevere un massimo di 20 mila euro ciascuna. Un terzo avviso è rivolto agli enti locali, anche in forma associata, che risiedono in Sicilia, destinando 400 mila euro per finanziare ciascuna iniziativa con un massimo di 10 mila euro in conto capitale.


I tre avvisi di "Sicilia che piace" riguardano le imprese dei settori agroalimentare, artigianato, nautica ed economia del mare, lapideo e sistema casa, moda e oreficeria, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, meccatronica.


Sono escluse le iniziative inerenti il settore della produzione primaria dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura e il settore del turismo, che non rientrano negli ambiti di competenza dell’assessorato delle Attività produttive. Sono, inoltre, escluse le iniziative che riguardano i prodotti dell'agroalimentare, anche se trasformati, i cui marchi sono sottoposti a tutela da parte di un consorzio riconosciuto (prodotti Doc, Docg, Igt, Igp, Dop e Stg), in quanto oggetto di specifici interventi di sostegno, valorizzazione e internazionalizzazione da parte dell’assessorato dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca.


I tre avvisi saranno gestiti sulla piattaforma telematica https://export.regione.sicilia.it e le domande possono essere inviate dal 3 maggio al 16 maggio 2024.

Di seguito i link ai singoli avvisi di "Sicilia che piace 2024":
- Avviso per Privati e imprese

"Pescando" nel nostro archivio: La Via Crucis (2010) dei Cantori Popolari delle Eolie (video)

Celebrata a Lipari la festa per il tricolore e la Costituzione (foto 2° gruppo a cura di Bartolo Ruggiero)

 











Rifiuti, incontro tra Regione e Anci Sicilia sui costi per i Comuni

L'avvio di un tavolo aperto con il governo nazionale, e in particolare col ministero dell'Economia, per sostenere la richiesta già avanzata dall'Anci nazionale di un provvedimento legislativo che sposti dal 30 aprile al 30 giugno la scadenza per la presentazione del Piano economico finanziario (Pef), il documento con il quale i Comuni stabiliscono annualmente le tariffe per la gestione dei rifiuti. È una delle proposte emerse stamattina a Palazzo d'Orléans, a Palermo, nel corso dell'incontro tra il presidente della Regione, i vertici dell'Anci Sicilia e i rappresentanti delle Città metropolitane.

Il maggiore costo sostenuto nel 2023 dagli enti locali per far fronte alla gestione dei rifiuti in situazione di emergenza, come denuncia l'Anci Sicilia, mette a rischio la tenuta dei bilanci. Una criticità che, secondo l'associazione del Comuni, si traduce nella necessità di reperire circa 45-60 milioni di euro a copertura dei sovracosti prodotti nel 2022-2023. L'alternativa sarebbe un aumento di circa il 30% delle tariffe della Tari. Per tentare di scongiurare questa eventualità, il governatore ha assicurato l'impegno della Regione a supportare la richiesta presentata da Anci nazionale e l'intenzione di intervenire a sostegno dei Comuni siciliani con un contributo straordinario da inserire all'interno della prima manovra finanziaria disponibile.

I rappresentanti dell'Anci Sicilia hanno poi evidenziato che su 391 Comuni dell'Isola 111 si trovano al momento in uno stato di dissesto o pre-dissesto. È stata, quindi, manifestata la necessità di costituire un tavolo permanente tra Stato, Regione e Comuni siciliani per analizzarne le cause e predisporre le adeguate azioni di contrasto.

Il presidente della Regione, ribadendo come l'efficienza amministrativa degli enti locali sia una priorità dell'azione di governo, ha ricordato l'impegno col quale sono state garantite ai Comuni, nei tempi stabiliti, le risorse finanziarie relative alle prime tre trimestralità da destinare alle spese correnti per il 2024.

Sicilia: per spettacoli fino a mille spettatori pareri rilasciati dai Comuni

Cambiano le regole per gli spettacoli che ospitano fino a mille spettatori in Sicilia. Non saranno infatti più necessari i pareri delle Questure, ma tutte le competenze saranno in capo ai Comuni, con procedure molto più veloci.

L’Assemblea Regionale ha infatti approvato ieri il testo del Decreto regionale, predisposto dalla Giunta, che trasferisce alle amministrazioni comunali le funzioni di polizia amministrativa previste dal TULPS (il Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza).

Già dagli anni ’70 – spiega il Presidente della Commissione per lo Statuto, il forzista Michele Mancuso, che ha curato l’iter del provvedimento – nelle Regioni a Statuto ordinario le funzioni di polizia amministrativa riferite agli spettacoli pubblici sono state trasferite prima dallo Stato alle Regioni e poi ai Comuni. Adesso questo sarà possibile anche in Sicilia, permettendo una estrema semplicità e celerità delle procedure amministrative, che prevedono unicamente una SCIA da presentare allo Sportello per le attività produttive. Un sistema – conclude Mancuso – che soprattutto nel periodo estivo è di grande utilità per rendere possibile l’organizzazione di eventi e spettacoli.”

Per Mancuso, si tratta di una norma di attuazione dello Statuto regionale all’insegna dello snellimento burocratico. Il frutto di un lavoro che ha coinvolto il Governo regionale e la Commissione dell’ARS, che oggi danno ai sindaci e agli operatori di questo importante settore economico e culturale la possibilità di organizzare velocemente le iniziative senza pastoie burocratiche.”

Quei terribili giorni dell'incendio e dell'alluvione a Stromboli (video realizzato dagli strombolani)

 In occasione dell’incontro con RaiFiction è stato proiettato questo video, creato attraverso le immagini e gli audio degli abitanti e turisti di Stromboli che erano presenti durante l’incendio del 25 Maggio 2022 e l’alluvione del 12 agosto 2022.

L’incendio nacque sul set della fiction “Protezione Civile” in realizzazione sull’isola per RaiFiction.

Ricordando... Maria Catena Famularo ved. Beninati

Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori.

Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento. Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto.

"Cartolina virtuale" dalle Eolie


 

Incendio del 2022 a Stromboli: Avviso conclusione indagini preliminari per 4 persone fisiche e due società

 

Foto di Sebastiano Cannavò
Legione Carabinieri Sicilia

Comando Provinciale di Messina

 

Comunicato stampa del 16 aprile 2024

 

Stromboli (Isole Eolie - ME): i Carabinieri notificano l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a quattro persone per il disastro ambientale causato a seguito degli incendi avvenuti il 25 e 26 maggio 2022.

 

 

Nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Milazzo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata dal Dr. Giuseppe Verzera, hanno notificato l’avviso all’indagato della conclusione delle indagini preliminari e l’informazione di garanzia e sul diritto di difesa, emesso dalla Procura della Repubblica di Barcellona P.G. (ME), nei confronti di quattro persone fisiche ritenute responsabili del reato di disastro ambientale colposo, nonché di due persone giuridiche, una società di produzione cinematografica, di video e programmi televisivi ed una società operante nell’ideazione e realizzazione di effetti speciali per cinema, tv e teatri, per responsabilità amministrativa in ragione del reato ambientale cagionato.

Il provvedimento è scaturito dalle indagini condotte dalla Stazione Carabinieri di Stromboli, coordinate dalla Procura della Repubblica di Barcellona P.G., guidata dal Dr. Giuseppe Verzera, iniziate subito dopo il vasto incendio che ha interessato l’isola nelle giornate del 25 e 26 maggio 2022, in un’area naturale protetta e sottoposta a vincolo ambientale, inserita nei siti “UNESCO” e “Rete Natura 2000” e nella riserva naturale orientata/integrale “Isola di Stromboli e Strombolicchio”. In particolare i Carabinieri, dopo aver prestato assistenza alla popolazione in occasione dei gravi eventi, anche evacuando diverse abitazioni e alcuni ristoranti, hanno subito avviato le indagini, di concerto con l’Autorità Giudiziaria e con il supporto di consulenti nominati dalla Procura, effettuando molteplici sopralluoghi, diverse escussioni testimoniali, numerose acquisizioni documentali ed accertamenti tecnici, grazie alle quali sono state individuate quattro persone fisiche, tra cui il legale rappresentante ed il direttore di produzione e preposto di una società di produzione cinematografica, di video e programmi televisivi, nonché il legale rappresentante di una società operante nell’ideazione e realizzazione di effetti speciali per cinema, tv e teatri, nonché un socio lavoratore deputato alla effettiva attuazione degli effetti speciali, i quali, poco prima che divampasse il vasto incendio, erano presenti sull’isola, in un set cinematografico, per realizzare una serie televisiva. I quattro indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, anche di violazioni della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, ossia di non aver redatto un documento di valutazione dei rischi che tenesse adeguatamente conto del pericolo di incendio e di non aver attribuito specifico rilievo all’utilizzo di effetti scenici consistenti nella generazione di fuochi artificiali, mediante l’utilizzo di materiale altamente infiammabile, di non aver adottato alcuna adeguata misura atta a prevenire eventuali incendi, di non aver fornito ai propri dipendenti adeguata formazione in ordine ai rischi per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, alle procedure relative al primo soccorso, alla lotta antincendio, all’evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché nel non aver adeguatamente formato il direttore di produzione, indicato quale preposto e non aver garantito la formazione specifica dell’unico addetto antincendio. E ancora, di non aver escluso l’accesso al set cinematografico in relazione ai rischi derivanti dall’accensione di fiamme “controllate”, di non aver verificato eventuali deficienze di mezzi attrezzature di lavoro o di eventuali condizioni di pericolo, di aver utilizzato, per la riproduzione di effetti scenici e, segnatamente, per l’accensione delle fiamme “controllate”, attrezzature rudimentali, prive di libretti d’uso e manutenzione e dei requisiti previsti, nonché di averle utilizzate senza adeguata formazione ed addestramento e non tenendo conto delle condizioni metereologiche in atto e, in particolare, dei forti venti, in violazione dell’ordinanza sindacale che vietava l’accensione di qualsiasi tipologia di fuoco durante le giornate ventose, determinando, in tal modo, l’innesco di un incendio boschivo che ha interessato oltre 240 ettari complessivi e cagionato un gravissimo disastro ambientale, oltre al danneggiamento di alcuni alcune abitazioni ed edifici adibiti a pubblica utilità.

L’attività odierna costituisce l’esito delle indagini condotte a seguito dei gravi incendi che hanno interessato l’isola di Stromboli e rappresenta l’impegno svolto dall’Arma dei Carabinieri in sinergia con la Procura di Barcellona di Pozzo di Gotto per la tutela ambientale e, in particolare, per far luce su un grave evento che ha interessato l’isola di Stromboli.

 

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Si impara dal dolore

Oggi, 16 aprile: Santa Bernadetta Soubirous

Si chiamava Maria Bernarda, ed era nata a Lourdes, sconosciuto paesino della Francia meridionale. Era figlia d'un mugnaio, che presto dovette abbandonare il proprio mulino per ridursi a vivere di stenti nel paese.

La mattina dell'11 febbraio 1858 faceva freddo, e in casa Soubirous non c'era più legna da ardere. Bernardetta, con la sorella Antonietta e una compagna, furon mandate a cercar rami secchi nei dintorni del paese. Le tre bambine giunsero così vicino alla Rupe di Massabielle, che formava, dalla parte del fiume, una piccola grotta. Dentro a quella grotta giaceva un bel pezzo di legno. Per poterlo raccogliere, bisognava però attraversare un canale d'acqua, che veniva da un mulino e si gettava nel fiume.

Antonietta e l'amica calzavano gli zoccoli, senza calze. Se li tolsero, per entrare nell'acqua fredda. Bernardetta invece, essendo delicata e soffrendo d'asma, portava le calze. Pregò l'amica di prenderla sulle spalle, ma l'amica si rifiutò, e discese, con Antonietta, verso il fiume.

Bernardetta rimase sola. Pensò di togliersi gli zoccoli e le calze, ma mentre si accingeva a far questo udì un grande rumore: alzò gli occhi e vide che la quercia abbarbicata al masso di pietra si agitava violentemente, per quanto non spirasse alito di vento. Poi la grotta fu piena d'una nube d'oro, e una splendida signora apparve sulla roccia della grotta.

Istintivamente, la bambina s'inginocchiò, tirando fuori la coroncina del Rosario. La Signora la lasciò pregare, facendo passare tra le sue dita, come faceva la piccola orante, i grani del Rosario, che pur essa teneva in mano, senza però mormorare l'Ave Maria. Soltanto, alla fine della posta, s'univa a Bernardetta per recitare il Gloria Patri.

Quando il Rosario terminò, la bella Signora scomparve; sparì la nuvola d'oro, e la grotta tornò nera, dopo tanto splendore. L'apparizione si ripeté varie volte, e Bernardetta non si contraddì mai nel descrivere la bella Signora. « vestita di bianco - diceva -, con un nastro celeste annodato alla vita e con le estremità lunghe fin quasi ai piedi ».

Ma lo strano fu quando la fanciulla per tre volte chiese alla bella signora chi fosse. Per tre volte si sentì rispondere: « Io sono l'Immacolata Concezione ». « Questa risposta non ha significato », dissero coloro che ebbero il compito d'interrogare la povera pastorella. Ma Bernardetta insisteva:

« Ha detto così ».

Né mai si smentì o si contraddisse.

Intanto alla grotta accorrevano fedeli in preghiera, ed ecco che dal fianco della montagna scaturisce il più copioso fiume di miracoli che mai si fosse conosciuto. I ciechi riacquistavano la vista, i sordi riavevano l'udito, gli storpi venivano raddrizzati. Questa volta furono gli scienziati, prima a indignarsi, poi a stupirsi, poi a convincersi che il miracolo negato dai Positivisti era qualcosa di veramente positivo.

Attorno alla grotta di Lourdes si accesero le devozioni più fervide e le discussioni più clamorose. E su Bernardetta si appuntarono curiosità e ammirazione. Ella però soffriva dì tanta attenzione; chiese perciò di entrare in un convento, a Nevers. « Son venuta qui per nascondermi », disse umilmente. Stremata di forze, oppressa dall'asma, respirava a fatica. « Tu soffri molto », le dicevano le consorelle.« Bisogna che sia così », rispondeva la giovane suora.

Bisognava che soffrisse, per restare degna del privilegio che aveva ricevuto, di vedere la Vergine Immacolata.

Morì all'età di 35 anni, il 16 aprile 1879

Bernadette fu beatificata il 14 giugno 1925 da Pio XI e canonizzata nel 1933 dallo stesso pontefice, non solo per essere stata testimone dell'apparizione mariana, ma anche per la semplicità e la santità della sua vita.

MARTIROLOGIO ROMANO. Nevers sempre in Francia, santa Maria Bernarda Soubirous, vergine, che, nata nella cittadina di Lourdes da famiglia poverissima, ancora fanciulla sperimentò la presenza della beata Maria Vergine Immacolata e, in seguito, preso l’abito religioso, condusse una vita di umiltà e nascondimento.

I ringraziamenti delle famiglie Spanò e Casella


 

lunedì 15 aprile 2024

I sindaci delle Eolie con le associazioni in difesa sanità. L'Ansa da Lipari

(ANSA) "I sindaci eoliani, schierandosi al fianco di comitati, associazioni e cittadinanza, hanno aderito all'assemblea permanente per la salute pubblica e comunicato che saranno presenti alla manifestazione del 17 maggio che si terrà a Milazzo in favore del potenziamento dei distretti socio-sanitari di Barcellona, Lipari e Milazzo".

Lo annuncia una nota del Coordinamento eoliano nato nel 2022 proprio per la difesa della sanità dopo un recente incontro a Lipari.
"Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo e quello di Santa Marina Salina, Domenico Arabia, attenti da sempre alla questione non hanno nascosto le notevoli difficoltà riscontrate in sede istituzionale nel riuscire a far valere adeguatamente le peculiarità e i disagi delle isole minori.

L'adesione dei sindaci - rimarca Giovanna Maggiore, presidente del Coordinamento - rappresenta una svolta molto importante e ridona speranza alla nostra lotta".
Nel corso dell'incontro a Lipari, si sono registrati altri interventi, tra rappresentanti di associazioni/comitati e semplici cittadini, che hanno evidenziato "il senso di sconforto e l'enorme preoccupazione per tutti i disagi e i rischi connessi al non riuscire a curarsi adeguatamente in loco.

Diverse le proposte, anche concrete, per affrontare e risolvere in modo pragmatico alcune specifiche questioni". Sono intervenuti anche alcuni rappresentanti dell'assemblea permanente giunti appositamente da Milazzo e dall'area del Mela per testimoniare le difficoltà dell'ospedale di Milazzo e di quello di Barcellona.
In attesa della manifestazione del 17 maggio, - spiega infine il Comitato - "l'intenzione è quella di aggiornare il documento, scaturito dal lavoro congiunto dei Comitati anche alla luce di quanto elaborato e approvato dai Consigli Comunali congiunti, già trasmesso agli Enti preposti nel dicembre 2022, così da proporlo quale piattaforma comune di rivendicazioni". (ANSA)

Milazzo, evasione della Tari: saranno chiuse le attività commerciali che non pagano

(da gazzettadelsud.it) Stretta del Comune di Milazzo sulle attività commerciali. Chi non pagherà i tributi rischia di non poter proseguire la propria attività. Anche a Milazzo, come sta accadendo in altri comuni della provincia, gli uffici del settore tributi stanno inviando delle lettere ai titolari di partita Iva per sollecitare il versamento delle somme da pagare in materia soprattutto di Tassa sui rifiuti, dove si registra la maggiore elusione. Infatti, secondo gli ultimi dati forniti dal sindaco Midili nel corso della relazione fatta in consiglio comunale sullo stato delle casse di palazzo dell’Aquila, ad oggi la Tari registra un mancato introito del 50 per cento (4 milioni rispetto agli 8 previsti) ma di questo importo il 75 per cento riguarda le cosiddette “utenze non domestiche” (circa 3 milioni) e solo il 25 (un milione) le “utenze domestiche”.

«Proprio per rispetto della pensionata o dell’operaio che fanno i salti mortali per pagarci – ha detto Midili – abbiamo il dovere, ma anche l’obbligo di legge, di far pagare chi magari è pronto a girare per le vie di Milazzo con un’auto di lusso, ma poi ritiene di non dover pagare la bollette che riceve perché titolare di una attività imprenditoriale».
Ed in realtà sarebbero tantissime le attività commerciali di Milazzo (i cui nominativi restano top secret solo per il rispetto delle norme sulla privacy) che rischiano la chiusura se entro 15 giorni dalla comunicazione inviata da palazzo dell’Aquila non regolarizzeranno il pagamento degli arretrati per i tributi sinora non versati. Bar, ristoranti, pub, alimentari, società che negli ultimi anni hanno eluso interamente i tributi comunali. Chi è moroso nel settore idrico rischia la riduzione del flusso d’acqua che giunge nei rubinetti del suo locale. Un danno sicuramente notevole soprattutto per le attività commerciali, come bar, gelaterie, pub o ristoranti, perché il flusso d’acqua garantito dopo il provvedimento di riduzione dell’acqua, non sarà sufficiente per mandare avanti le proprie attività.

STROMBOLI: RAI FICTION HA INCONTRATO LA POPOLAZIONE. L’assemblea chiede di non mandare in onda la fiction

 COMUNICATO - Ancora un’assemblea, un incontro pubblico e un acceso dibattito per affrontare insieme il delicato tema della fiction prodotta dalla Società “11 Marzo”. Da quel set, il 25 maggio 2022 divampò un incendio devastante che mise a dura prova l’isola, successivamente colpita (a distanza di meno di 3 mesi) dall’alluvione del 12 agosto 2022.

Ieri a Stromboli, la popolazione, insieme al suo sindaco Riccardo Gullo, ha incontrato i vertici di Rai Fiction, che ha commissionato la serie televisiva a una società esterna. Abitanti, residenti e non, hanno affrontato a viso a aperto e con il cuore in mano la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati e il suo vice Ivan Carlei. Un confronto aperto, onesto, a tratti anche duro, utile alla Rai per chiarire la sua posizione, e agli strombolani per esprimere con chiarezza il dramma generato da quell’incedente.

A distanza di 2 anni dall’incendio, sul quale è in corso un’indagine della magistratura, e in seguito a ripetuti contatti intercorsi con l’Amministrazione comunale, ancora una volta il Sindaco Gullo ha scelto la via del confronto pubblico e il “metodo assembleare” per garantire alla popolazione la massima possibilità di espressione e decisione. 

L’incontro si è aperto con la proiezione di un breve filmato realizzato dagli stessi strombolani: un documento che ha raccolto materiale video e audio dei due eventi disastrosi. L’intento è stato quello di avvicinare la Rai al sentimento comune della popolazione, mostrare e far sentire la paura di quelle ore, il rischio corso da molti abitanti per le proprie vite, le abitazioni e l’ecosistema dell’isola. Successivamente, tutti hanno avuto la possibilità di esprimere la propria rabbia, la necessità di fare chiarezza, l’impossibilità di “monetizzare” in alcun modo il danno subito.

La Rai non risulta nell’elenco degli indagati. 

“Siamo qui per incontrarvi” - ha detto la direttrice di Rai Fiction - “per rispondere di un danno fatto da altri”. Respinta quindi ogni responsabilità diretta su quanto accaduto, la Rai ha offerto la propria solidarietà e l’intenzione di contribuire alla promozione dell’isola con gli strumenti a sua disposizione, in termini di comunicazione e informazione.

Sulla possibilità di mandare in onda la fiction, la popolazione si è espressa negativamente. Così, a conclusione dell’incontro, il Sindaco ha chiesto a Rai Fiction di non diffonderla fino al completamento delle indagini giudiziarie. 

“Solo quando la magistratura avrà fatto il suo lavoro, accertando tutte le responsabilità” - ha detto Gullo - “solo quando avremo certezza dell’assoluta estraneità della Rai rispetto a quanto accaduto, ritorneremo sulla strada della collaborazione e del dialogo. La Rai è un’istituzione pubblica, e il nostro rapporto di interlocuzione potrà riprendere in maniera serena quando tutto sarà chiarito.”

“In ogni caso - ha sottolineato Mari Pia Ammirati - “la Rai resterà vicina all’isola e ai suoi abitanti, a questa comunità così unita e ferita, che certamente merita tutta la nostra solidarietà e sostegno.”

Alla fine del dibattito, è stata proiettata in anteprima la prima puntata della fiction Protezione Civile “Sempre al tuo fianco”.