Foto di Sebastiano Cannavò |
Comando Provinciale di Messina
Comunicato
stampa del 16 aprile 2024
Stromboli (Isole Eolie - ME): i Carabinieri notificano l’avviso di
conclusione delle indagini preliminari a quattro persone per il disastro
ambientale causato a seguito degli incendi avvenuti il 25 e 26 maggio 2022.
Nella mattinata
odierna i Carabinieri della Compagnia di Milazzo, coordinati dalla Procura
della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata dal Dr. Giuseppe
Verzera, hanno notificato l’avviso all’indagato della conclusione delle
indagini preliminari e l’informazione di garanzia e sul diritto di difesa, emesso
dalla Procura della Repubblica di Barcellona P.G. (ME), nei confronti di
quattro persone fisiche ritenute responsabili del reato di disastro ambientale colposo, nonché di due persone giuridiche, una società di produzione
cinematografica, di video e programmi televisivi ed una società operante
nell’ideazione e realizzazione di effetti speciali per cinema, tv e teatri, per
responsabilità amministrativa in ragione del reato ambientale cagionato.
Il provvedimento
è scaturito dalle indagini condotte dalla Stazione Carabinieri di Stromboli,
coordinate dalla Procura della
Repubblica di Barcellona P.G., guidata dal Dr. Giuseppe Verzera, iniziate
subito dopo il vasto incendio che ha interessato l’isola nelle giornate del 25
e 26 maggio 2022, in un’area naturale protetta e sottoposta a vincolo
ambientale, inserita nei siti “UNESCO”
e “Rete Natura 2000” e nella riserva
naturale orientata/integrale “Isola di
Stromboli e Strombolicchio”. In particolare i Carabinieri, dopo aver
prestato assistenza alla popolazione in occasione dei gravi eventi, anche
evacuando diverse abitazioni e alcuni ristoranti, hanno subito avviato le
indagini, di concerto con l’Autorità Giudiziaria e con il supporto di
consulenti nominati dalla Procura, effettuando molteplici sopralluoghi, diverse
escussioni testimoniali, numerose acquisizioni documentali ed accertamenti
tecnici, grazie alle
quali sono state individuate quattro persone fisiche, tra cui il legale
rappresentante ed il direttore di produzione e preposto di una società di
produzione cinematografica, di video e programmi televisivi, nonché il legale
rappresentante di una società operante nell’ideazione e realizzazione di
effetti speciali per cinema, tv e teatri, nonché un socio lavoratore deputato
alla effettiva attuazione degli effetti speciali, i quali, poco prima che
divampasse il vasto incendio, erano presenti sull’isola, in un set
cinematografico, per realizzare una serie televisiva. I quattro indagati sono
ritenuti responsabili, a vario titolo, anche di violazioni della normativa in
materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, ossia di
non aver redatto un documento di valutazione dei rischi che tenesse
adeguatamente conto del pericolo di incendio e di non aver attribuito specifico
rilievo all’utilizzo di effetti scenici consistenti nella generazione di fuochi
artificiali, mediante l’utilizzo di materiale altamente infiammabile, di non
aver adottato alcuna adeguata misura atta a prevenire eventuali incendi, di non
aver fornito ai propri dipendenti adeguata formazione in ordine ai rischi per
la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, alle procedure relative al primo
soccorso, alla lotta antincendio, all’evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché
nel non aver adeguatamente formato il direttore di produzione, indicato quale
preposto e non aver garantito la formazione specifica dell’unico addetto antincendio.
E ancora, di non aver escluso l’accesso al set cinematografico in relazione ai
rischi derivanti dall’accensione di fiamme “controllate”, di non aver
verificato eventuali deficienze di mezzi attrezzature di lavoro o di eventuali
condizioni di pericolo, di aver utilizzato, per la riproduzione di effetti
scenici e, segnatamente, per l’accensione delle fiamme “controllate”,
attrezzature rudimentali, prive di libretti d’uso e manutenzione e dei
requisiti previsti, nonché di averle utilizzate senza adeguata formazione ed
addestramento e non tenendo conto delle condizioni metereologiche in atto e, in
particolare, dei forti venti, in violazione dell’ordinanza sindacale che
vietava l’accensione di qualsiasi tipologia di fuoco durante le giornate
ventose, determinando, in tal modo, l’innesco di un incendio boschivo che ha
interessato oltre 240 ettari complessivi e cagionato un gravissimo disastro
ambientale, oltre al danneggiamento di alcuni alcune abitazioni ed edifici
adibiti a pubblica utilità.
L’attività
odierna costituisce l’esito delle indagini condotte a seguito dei gravi incendi
che hanno interessato l’isola di Stromboli e rappresenta l’impegno svolto dall’Arma
dei Carabinieri in sinergia con la Procura di Barcellona di Pozzo di Gotto per la
tutela ambientale e, in particolare, per far luce su un grave evento che ha
interessato l’isola di Stromboli.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per
l’indagato vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva,
ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.
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