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giovedì 25 aprile 2024
Ricordando... Marcello Virgona
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Oggi, 25 aprile: San Marco Evangelista
S. Marco fu eletto da Dio ad essere il portavoce dello Spirito Santo, scrivendo la vita e la dottrina di N. S. Gesù Cristo nel Vangelo che porta il suo nome.
Nacque a Cirene ed era cugino di S. Barnaba: sua madre si chiamava Maria. Rimase ubbidiente alla legge di Mosè fino dopo la risurrezione di Gesù, quando fu da S. Pietro convertito alla fede cristiana, istruito e creato sacro ministro.
Dalla sua conversione in poi non si staccò più dal Principe degli Apostoli, da cui era amato qual tenero figliuolo, come lo chiamò in una sua lettera: « Vi saluta anche Marco, mio figlio ». S. Marco era il segretario, l'interprete di S. Pietro. Il suo Vangelo, come dicono i Ss. Padri, non è altro che la predicazione di S. Pietro fissata sulla carta. Accompagnò l'Apostolo nei suoi viaggi a Roma, ove appunto scrisse il suo Vangelo in lingua greca, la più parlata in quei tempi. Lo scopo del Vangelo secondo S. Marco è di dimostrare la potenza di Gesù Cristo, Figlio di Dio, che si manifesta nell'operare molti e grandi miracoli.
Simbolo del suo Vangelo è il leone, il re degli animali, che molto bene rappresenta la potenza di Gesù Cristo.
Scrisse il suo Vangelo tra l'anno 40 e 60, dopo quello di S. Matteo, e prima di quello di S. Luca, come ci assicura la tradizione. Incomincia con un preambolo, quindi parla della divina missione di Gesù in Galilea, poi delle varie escursioni apostoliche in altre parti della Palestina, e termina col descrivere l'ultimo viaggio a Gerusalemme, l'ultima Pasqua, le sofferenze, la morte, la risurrezione e la gloria di Gesù Cristo.
Nessuno tra i fedeli poteva possedere le divine verità meglio di S. Marco, il quale continuamente le apprendeva dalle labbra del Principe degli Apostoli.
Ordinato vescovo, fu mandato da S. Pietro in Egitto a predicare il santo Vangelo. Confermando la sua predicazione con l'esempio d'una vita santa e penitente, con innumerevoli prodigi, aiutato dalla divina grazia fondò in Alessadria una fiorente comunità la quale divenne la celebre Chiesa Alessandrina, che ci diede un S. Chino, un S. Antonio, una S. Caterina e tanti altri servi del Signore.
Dopo una vita di travagli, tutta spesa a gloria di Dio e al bene delle anime, subì un martirio lungo e crudele. Fu legato ad una fune e trainato da un cavallo per luoghi sassosi e scoscesi, finchè il 25 aprile dell'anno 68 l'anima sua entrò nella gloria colla triplice aureola del vergine, dello scrittore e del martire.
Le sue reliquie furono trasportate a Venezia, e riposte nella basilica di S. Marco, ove sono oggetto di grande venerazione.
PRATICA. S. Marco ci offre il S. Vangelo: leggiamolo, e impareremo a conoscere Gesù, ad amarlo e a seguirlo.
PREGHIERA. O Dio, che hai nobilitato il beato Marco mediante la grazia della predicazione evangelica, deh concedici di approfittare sempre del suo insegnamento e di essere difesi dalla sua predicazione.
MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Alessandria il natale del beato Marco Evangelista. Questi, discepolo ed interprete dell'Apostolo Piétro, pregato in Roma dai fratelli, scrisse il Vangelo, col quale se ne andò in Egitto, e per primo annunziando Cristo in Alessàndria, vi fondò la Chiesa. Poi, preso per la fede di Cristo, legato con funi e trascinato fra i sassi, fu gravemente tormentato; quindi, chiuso in carcere, prima fu confortato da un'angelica visione, e finalmente, apparendogli lo stesso Signore, fu chiamato ai gaudii celesti, nell'anno ottavo di Nerone.
mercoledì 24 aprile 2024
"Eoliani che non ci sono più" - 1° Filmato (durata 4 minuti e 6 secondi)
Questo è il primo filmato che abbiamo realizzato.
Copertina: Gasparino Monteleone; 1) Mina De Salvo (mia moglie); 2) Ninni Megna e Giovanni Ziino; 3) Marcello D'Albora; 4) Bartolino Ferlazzo; 5) Bartoluzzo Ruggiero e Nicola Biviano; 6) Bartolo, detto Tom, Giuffrè; 7) Salvatore Velardita; 8) Roberto Amendola; 9) Angelino Li Donni; 10) Angelino Merlino; 11) Bartolo Zagami; 12) Annunziata Profilio; 13) Armando Turcarelli; 14) Italo Paino; 15) Bartoluzzo Ruggiero; 16) Mina De Salvo; 17) Clelia Hunziker; 18) Franchino Monteleone; 19) Franco Di Stefano; 20) Mimmo Scolarici; 21) Cassarà; 22) Lucio Costanzo; 23) Edwin Hunziker; 24) Famiglia Profilio; 25) Stefano Lo Rizio; 26) Francesco Vitale; 27) Franco Scoglio; 28) Gasperino Monteleone; 29) Giovannino Medorini; 30) Giovannino Milano; 31) Leonardo Greco; 32) A Za Lina (A Papella); 33) Mimmo Cusolito; 34) Lionello Ferlazzo, Ninni Paino e Masino Carnevale; 35) Angelino Lo Schiavo; 36) Enzo Favata; 37) Luigi Bernabò Brea; 38) Minicuzzu; 39) Nino Miracula; 40) Giovannino Mangano; 41) Pino Cullotta; 42) Raoul Di Perri; 43) Rino Biancheri; 44) Saverio Camporeale; 45) Spartaco Persiani; 46) Livio D'Ambra; 47) Stefano Mazza; 48) Nino Sulfaro; 49) Totò Mollica; 50) Turi Alivu ; 51) Vincenzo Lo Schiavo; 52) Mimmo Bardi e Pina Giardina; 53) Ruccio Carbone; 54) Filippo La Rosa ; 55) Attilio Conti; 56) Famiglia Pavone; 57) Giuseppe Persiani; 58) Bartolo Ziino ; 59) Rodà e Cristoforo Moneta; 60) Tripi ; 61) Angela Quadara in Libro; 62) Valentino Abbate, 63) Mina De Salvo
Lavoro, al via le procedure per l'assunzione del personale Asu negli enti pubblici
La misura del contributo in favore degli enti, sulla base delle risorse finanziarie stanziate, per ciascun lavoratore Asu stabilizzato può arrivare a un massimo di 19.180 euro annui lordi, comprensivi di ogni onere, imposta, contributo previdenziale/assicurativo, fino alla conclusione delle attività lavorative.
Gli enti dovranno comunicare al Dipartimento regionale del Lavoro, almeno 30 giorni prima della presunta data di assunzione e di inizio del rapporto di lavoro, il numero dei lavoratori che intendono stabilizzare e la stima della spesa prevista per il periodo compreso tra la data di assunzione e il 31 dicembre dello stesso anno.
Le domande dovranno pervenire entro il 15 settembre dell’anno di assunzione. Le richieste presentate oltre tale data, e ammissibili al contributo, potranno essere finanziate invece a partire dal primo gennaio dell’anno successivo.
Per quanto riguarda gli anni successivi a quelli dell'assunzione, gli enti dovranno comunicare, entro il 31 gennaio, gli elenchi nominativi dei lavoratori assunti/occupati e l’importo della spesa effettivamente sostenuta l’anno precedente. Entro il 31 marzo di ogni anno, invece, andranno comunicati gli elenchi nominativi dei lavoratori precedentemente stabilizzati e per i quali vi sia già stata ammissione al contributo, con l’indicazione, per ciascuno di essi, dei dati anagrafici, del codice fiscale e della spesa prevista per l’anno in corso.
Raccolta rifiuti e spazzamento per domani 25 aprile nel Comune di Lipari
L'assessore Gianni Iacolino rende noto che, domani 25 aprile, il servizio sarà regolare su Lipari; su Vulcano, Panarea e Stromboli ritiro cestini e spazzamento porto
Festeggiano il loro compleanno
Il ricordo di Jonathan dal C.I.R.S. di Lipari e il cordoglio
Tutti i componenti della scuola professionale C.I.R.S. si stringono ai familiari in un abbraccio profondo.
Con affetto e stima la Direzione C.I.R.S Lipari"
Oggi, 24 aprile: San Fedele da Sigmaringen
Nacque nel 1577 nella città di Sigmaringa. Il nome di nascita era Marco, cambiato poi in Fedele nella professione religiosa. Nel dargli questo nome, il maestro dei novizi gli disse queste parole dell'Apocalisse: « Sii fedele sino alla morte e ti darò la corona della vita ».
La natura e la grazia lo favorirono dei loro doni e il nostro giovane fece in breve tempo sì ammirabili progressi nella scienza, da essere indicato come esempio ai suoi condiscepoli, ed insieme fiorì meravigliosamente in lui il fiore d'ogni virtù, così da giungere presto all'apice della santità.
Studiò filosofia nell'università di Friburgo, e ottenne con brillante esito la laurea dottorale a Villigen, ove esercitò poi l'avvocatura.
Ma questa carica, occasione continua di peccato, fu presto abbandonata da quell'anima assetata di giustizia, la quale scelse una via più sicura per la sua eterna salvezza, passando nella famiglia del serafico S. Francesco: si fece religioso cappuccino.
In religione fu luminoso esempio a tutti i confratelli nell'osservanza delle regole, nello spirito d'orazione e nell'unione con Dio. Elevato alle più alte cariche del convento, tutte le disimpegnò con prudenza, giustizia, mansuetudine e umiltà ammirabili.
Distinguendosi nel ministero della predicazione e ardendogli in cuore il desiderio di dare il suo sangue per la fede, fu scelto a capo di una missione, la quale si portava nella Rezia per' la conversione degli eretici.
Predicò a Sevis, ove con zelo apostolico e con accento paterno, esortava i Cattolici a serbare immacolata la loro fede, a non dare ascolto ai violatori del sacro patrimonio, ai lupi rapaci, seminatori della zizzania calvinista.
Ogni giorno più, particolarmente nel celebrare la S. Messa, il desiderio del martirio si accendeva in lui; ogni giorno ripeteva al Signore la sua supplica, e Gesù infine lo appagò.
Un giorno, mentre celebrava, un eretico sacrilegamente gli sparò contro; ciò visto, i fedeli lo pregarono a porsi in salvo, ma egli protestò di non temere la morte, e di essere pronto a sacrificare la sua vita per Gesù e la Chiesa.
Invitato con inganno dagli eretici a predicare loro la verità, simulandosi desiderosi di conversione, S. Fedele, il 21 aprile del 1622 si portava a Cruch, quando fu assalito dai suoi nemici, i quali barbaramente lo trucidarono, abbandonandolo in una pozza di sangue.
S. Fedele consacrò le primizie dei Martiri del suo ordine. Da quel giorno prodigi e miracoli lo resero illustre, specie a Coira e a Veldkrich, dove si conservano le sue reliquie e dove è tenuto in somma venerazione dal popolo. Fu canonizzato dal Papa Benedetto XIV.
PRATICA. — S. Fedele ci dà esempio di costanza e fedeltà nel servizio del Signore: siamo anche noi fedeli, e costanti, qualunque sia la nostra missione.
PREGHIERA. — Dio, che nella propagazione della fede ti sei degnato decorare della palma del martirio e di gloriosi miracoli il beato Fedele, deh! per i suoi meriti ed intercessione, confermaci così nella fede e nella carità, che meritiamo d'essere trovati fedeli nel tuo servizio fino alla morte.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Sèvis, nella Svizzera, san Fedéle da Sigmaringa, Sacerdote dell'Ordine dei Minori Cappuccini e Martire, il quale, mandato là a predicare la fede cattolica, nello stesso luogo, ucciso dagli eretici, compì il martirio, e dal Papa Benedétto decimoquarto fu annoverato fra i santi Martiri.
martedì 23 aprile 2024
Pescando nel nostro archivio: Il video della Madonna del Terzito in pellegrinaggio nelle Eolie (anno 2000)
Alunni della scuola dell'infanzia paritaria "S. Antonio di Padova" alla scoperta delle "radici" al Bernabò Brea
Comunicato: Gli alunni della scuola dell'infanzia Paritaria "S. Antonio di Padova", sabato 20 c.m., hanno vissuto una esperienza nuova e coinvolgente: una visita guidata al museo Archeologico "Bernabó Brea".
La visita al museo conclude un percorso di formazione progettato nel P.T.O.F. della scuola e ha come obiettivo di proporre ai bambini prime attività di scoperta in modo da comprendere se stessi e il mondo in cui vivono in una fase della crescita che i pedagogisti chiamano " periodo sensitivo" proprio perché si impara attraverso esperienze significative ed efficaci.
La dott.ssa Clara Martinelli ha accolto i bambini, Suor Teresa, la maestra e i genitori, con affettuosa cordialità e con sapienza e perizia didattica, li ha accompagnati in un percorso di conoscenza delle sale del museo, suscitando interesse e curiosità nei bambini che hanno
ascoltato con attenzione e si sono lasciati affascinare dal racconto della storia millenaria delle Isole Eolie: dai vasi di terracotta alle anfore, dalle maschere del teatro ai manufatti di ossidiana, dai giocattoli del corredo funerario dei bambini al mito di Eolo...un percorso straordinario che resta indimenticabile per bambini che su questo Passato dovranno costruire il Futuro!PROCLAMATO LUTTO CITTADINO IN OCCASIONE DEI FUNERALI DI JONATHAN GIANNÒ
Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo ha proclamato il
Il LUTTO CITTADINO viene proclamato n segno di cordoglio e rispettosa e commossa partecipazione della Amministrazione Comunale, della Comunità Liparese ed Eoliana tutta al dolore della famiglia colpita dal luttuoso evento.
Vene disposta:
L’esposizione delle bandiere a mezz’asta dal Palazzo Municipale e dai pubblici uffici del territorio comunale.
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Come già riportato Eolienews si asterrà domani da ogni pubblicazione, in coincidenza con lo svolgimento dei funerali, in segno di rispetto e partecipazione al dolore dei familiari
Festeggiano il loro compleanno...
Ricordando... Antonio Cafarella
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Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento. Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto.
Oggi, 23 aprile: San Giorgio
S. Giorgio visse nel III secolo, sotto l'impero di Diocleziano. Di questo Santo, tanto venerato ovunque, e specialmente in Inghilterra, si hanno poche notizie, tuttavia sappiamo che egli fu onorato in tutta l'antichità quale soldato valoroso e martire illustre, e invocato patrono della milizia cristiana.
Nacque in Cappadocia da genitori cristiani e come il Maestro Divino, crebbe in sapienza, in età ed in grazia presso Dio e gli uomini.
Arruolato nella milizia imperiale, grazie alla sua perizia nelle armi e al suo valore salì al grado di capitano.
Però servì assai più generosamente a Dio; e combattè sotto una ben più nobile bandiera, quella divina. Fu il campione intrepido di Gesù Cristo, il nemico giurato di Satana: non per nulla è rappresentato in atto di sconfiggere colla lancia il dragone, mentre legata ad un palo sta in atto supplichevole una fanciulla. Onde osserva il cardinale Baronio, che quest'antica usanza di rappresentare S. Giorgio non è che un simbolo della sua potente protezione contro le tentazioni del demonio.
Nella terribile persecuzione di Diocleziano, il nostro santo guerriero animava i Cristiani perseguitati a ricevere con fortezza il martirio, a non cedere alle lusinghe dei tiranni, a professare sinceramente Gesù Cristo.
L'imperatore gli impose di cessare questo suo ministero e di piegarsi davanti agli dèi di Roma imperiale; ma S. Giorgio francamente gli rispose: « Rispetto le tue leggi, ma non piego le ginocchia a terrene e false divinità ». Infuriato a tale risposta, il tiranno lo degradò, lo condannò a molti terribili supplizi, ma Giorgio miracolosamente rimase illeso, finché gli fu troncato il capo e cadde martire di Cristo il 23 aprile del 303.
Nella notte precedente al martirio, gli era apparso in sogno Gesù, il quale, ponendogli sul capo una corona, gli aveva detto: « Ah! Giorgio, tu sei degno di regnare meco in eterno ».
PRATICA. S. Giorgio ci è esempio di perfetta carità; egli ci insegna le opere di misericordia: consigliare i dubbiosi, confortare gli afflitti e i travagliati, fortificare i deboli nella fede e aiutare il prossimo in tutte le sue necessità, ricordandoci che in Cristo siamo tutti fratelli.
PREGHIERA. Dio, che ci aiuti con i meriti e l'intercessione del tuo beato martire Giorgio, concedici propizio, che mentre domandiamo per suo mezzo i tuoi bene fizi, li conseguiamo abbondantemente.
MARTIROLOGIO ROMANO. Natale di san Giorgio Martire, il cui illustre martirio si venera dalla Chiesa di Dio tra le corone dei Martiri
lunedì 22 aprile 2024
“Il Postino” compie 30 anni: Salina celebra Troisi con la Cucinotta. Dal 14 al 16 giugno la XIII edizione di Marefestival Premio Troisi sull’isola eoliana
ISOLA DI SALINA (ME) 22 apr - Il terzo film italiano più visto nel mondo compie 30 anni: “Il Postino”, girato nel 1994 e candidato a 5 premi Oscar nel 1996, rappresenta il testamento cinematografico di Massimo Troisi: l’ultima opera, la più riuscita e la più poetica dell’attore e regista che morì a soli 41anni, poco dopo la fine delle riprese. L’isola di Salina, che ha ospitato insieme con Procida il set della pellicola, è pronta come ogni anno a celebrarlo: da venerdì 14 a domenica 16 giugno si svolgerà la XIII edizione di Marefestival Salina Premio Troisi, uno degli appuntamenti più attesi e prestigiosi nell’arcipelago eoliano, che apre le porte alla stagione estiva con una tre giorni di cinema, cultura, intrattenimento, momenti dedicati ai grandi temi d’attualità e ospiti di respiro nazionale per commemorare l’artista napoletano. Anche per il 2024 la madrina della manifestazione, che nel 2023 è stata patrocinata dal Ministero della Cultura, sarà Maria Grazia Cucinotta, interprete del film: <Un appuntamento immancabile nella mia agenda - spiega l’attrice - perché continuo a girare il mondo e mi rendo conto che “Il Postino” è rimasto nel cuore della gente, in alcuni Paesi lo fanno vedere anche nelle scuole. Quando capita di riascoltare le note della colonna sonora di Luis Bacalov, vengono in mente le scene bucoliche, romantiche, profonde, piene d’amore. Massimo non è morto, vive attraverso le sue opere e noi ogni anno lo ricordiamo nell’isola che ha tanto amato>.
Nelle passate 12 edizioni sono stati consegnati 82 Premi Troisi a big del cinema: Matt Dillon, Pupi Avati, Sergio Castellitto, Miriam Leone, Edoardo Leo, Giovanni Veronesi, Fausto Brizzi, Roberto Andò, Neri Parenti, Giorgio Pasotti, Massimo Dapporto, Lino Banfi, Giorgio Tirabassi, Anna Galiena, Alessandro Haber, Sabrina Impacciatore, Ricky Tognazzi, Serena Autieri, Lunetta Savino, Valeria Solarino, Simona Izzo, Pif… solo per citarne alcuni.
Il festival è organizzato dai giornalisti Massimiliano Cavaleri (direttore artistico) e Patrizia Casale (responsabile dell’organizzazione) insieme con Francesco Cappello, Giovanni Pontillo e Nadia La Malfa (conduttrice della kermesse): <Salina registra già un sold out in moltissime strutture ricettive - evidenziano gli organizzatori - grazie al richiamo del Festival che ogni anno, in un periodo di bassa stagione come il mese di giugno, accoglie centinaia di spettatori, artisti, giornalisti, autorità e rappresentanti istituzionali grazie ad una serie di consolidate partnership e alla promozione di eventi collaterali volti alla valorizzazione del territorio siciliano ed eoliano attraverso il potente strumento del cinema>.
Gli abitanti di Stromboli e "La produzione incivile" (di Carlo Lanza)
E' deceduta Giuditta Bosetti ved. Subba
Festeggiano il loro compleanno...
Ricordando... Margherita Battaglini
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Oggi, 22 aprile: San Leonida di Alessandria
Anche il Leonida cristiano fu un valorosissimo combattente che suggellò con il martirio la propria vita e la propria fede. Per di più ebbe la ventura di essere padre di uno degli scrittori cristiani più fervorosi e più arditi. Perciò San Leonida è comunemente designato come « padre di Origene ».
Oriundo anch'egli della Grecia. Leonida era maestro di retorica ad Alessandria e padre di sette figli. Al maggiore, Origene ebbe cura di dare un'educazione filosofica e letteraria vastissima, insieme con la conoscenza profonda della Sacra Scrittura. che il giovane imparò addirittura a memoria.
Presto, il padre-maestro dovette però frenare l'accesa curiosità del giovane, che voleva sapere tutto di tutto, con una precocità impressionante. Si disse poi che il padre, ammirato da quel fervore spirituale, baciasse, quando dormiva, il petto del figlio, dove s'era acceso il fuoco della sapienza divina.
Ma venne il tempo della prova. Sotto l'Impero di Settimio Severo, nel 204, ripresero in Egitto le persecuzioni contro i cristiani. lì Governatore Leto rastrellò il deserto della Tebaide, dove vivevano gli anacoreti rinsecchiti dal digiuno e riarsi dal sole.
Il giovane Origene desiderò di morire Martire. Soltanto la madre, nascondendogli i vestiti, poté impedirgli di presentarsi al Governatore per proclamarsi arditamente cristiano. Non c'era bisogno di simili ostentazioni. Bisognava attendere docilmente e fermamente la persecuzione, senza provocarla, come faceva il padre Leonida, il quale, infine, chiamato dinanzi al Governatore, confessò senza arroganza e senza titubanza di essere cristiano. Fu incarcerato, e durante la prigionia gli pervenne una lettera del figlio, che lo incitava a mantenersi fedele a Dio. « State attento, caro padre - diceva la lettera - di non mutare risoluzione a causa di noi, vostri figli ».
Leonida, non potendo ormai baciare il petto del figlio, baciò la lettera di esortazione. Non ne aveva bisogno, ma lo riempì ugualmente di letizia. Il pensiero della famiglia non turbò così le ultime ore del Martire. Porse sorridendo la testa alla spada, acquistandosi la corona di gloria.
Dopo la sua morte, vennero confiscati i beni della vedova. I sette orfani furono gettati in mezzo a una strada, e si sarebbero ridotti randagi e mendici se una signora di Alessandria non li avesse raccolti e mantenuti.
Il giovane Origene, orgoglioso di essere figlio di un Martire, divenne poi scrittore talmente importante, fecondo e celebre, da legare il nome del padre al proprio. Infatti, il Santo viene distinto comunemente con il nome di Leonida e con l'attributo di « padre di Origene ».
MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Alessandria il natale di san Leonida Martire, che patì sotto Sevèro.
domenica 21 aprile 2024
Carabinieri della stazione di Stromboli recuperano e prestano soccorso ad un assiolo
I carabinieri, compresa la necessità di fornire immediate cure e salvaguardarne l’incolumità, hanno soccorso e trasportato il volatile fino alla terraferma, dove è stato consegnato ad un centro di recupero della fauna selvatica.
L’assiolo, considerato in pericolo di estinzione, è ritenuto tra le specie strettamente protette e pertanto tutelato. Nel recente passato i Carabinieri delle Eolie hanno effettuato numerosi recuperi di tartarughe “caretta caretta” sull’arcipelago eoliano anche tramite l’equipaggio della Motovedetta d’altura dislocata in Lipari, nonché hanno recuperato reti fantasma, anche a Milazzo, a cura del Nucleo Carabinieri Subacquei di Messina.
Pescando nel nostro archivio - video. Trentennale Gruppo ormeggiatori Eolie. Viaggio nella storia del gruppo.wmv
Terza categoria: Storico traguardo per il Malfa che va ai play off per la promozione in II categoria
Con il pareggio odierno per 1 a 1, sul campo del Roccavaldina, la Polisportiva Malfa, dopo un torneo all'avanguardia (9 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte) e concluso con il secondo posto in classifica, accede ai play off per la promozione in Seconda categoria.
Domenica prossima affronterà tra le mura amiche l 'UCSR San Paolino e c'è davvero bisogno del sostegno di tutti gli sportivi di Salina per dare alle squadra quella spinta in più, necessaria in questi casi.
Calcio: Il Lipari dopo un sofferto campionato centra la permanenza in 1° categoria
Un giusto premio per i tanti sacrifici fatti, per la determinazione avuta a non mollare (presidente Tesoriero in primis) quando tutto sembrava compromesso. Un risultato che deve essere il primo passo per un futuro torneo all'altezza della tradizione calcistica di Lipari.... primo passo che, però, inevitabilmente, deve coincidere con la risoluzione, in primis, dell'agibilità degli spalti del Monteleone: disputare un altro campionato nelle stesse condizioni sarebbe da folli!
Ricordando Lucia Zucchini
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Lingua: Completati i lavori di messa in sicurezza della via Spinella
(Comunicato) Si sono conclusi il 15 aprile u.s. i lavori di messa in sicurezza della via Spinella nella frazione di Lingua.
L’intervento programmato dall’Amministrazione Comunale di Santa Marina Salina all’interno della pianificazione di messa in sicurezza del territorio, è stato realizzato con i fondi del Ministero dell’Interno previsti del Decreto Legge n.34 del 30 aprile 2019 (contributo ai comuni con polazione inferiori ai 1000 abitanti ) che per l’annualità 2023 ha assegnato circa €83.000 al Comune isolano.
“Con tale intervento siamo riusciti a riqualificare e mettere in sicurezza un importante arteria pedonale di Lingua” dichiara il Sindaco Arabia “che oltre a garantire adesso l’accesso alle abitazioni in totale sicurezza, è molto frequentato per l’impareggiabile vista mozzafiato sul laghetto di Lingua”.
Con tale intervento si è provveduto anche a dotare la via Spinella di un adeguato impianto di illuminazione segna passi, del tutto assente in precedenza.
“Continua senza sosta la nostra attività pianificatoria per mettere in sicurezza il territorio e riqualificare tutto l’impianto di vicoli e strade comunali” afferma il Sindaco Arabia “e nei prossimi giorni saranno conclusi anche i lavori di messa in sicurezza della via Alfieri sempre a Lingua”.
L’amministrazione Arabia infatti con il medesimo Decreto Legge – annualità 2022- ha realizzato la ricostruzione di un muro di contenimento e la riapertura del vecchio tracciato della via interdetto dal 2021 a causa di un cedimento di un costone roccioso che ora è stato messo in sicurezza.
Oggi, 21 aprile: Sant' Anselmo d' Aosta
Nacque Anselmo ad Aosta, cittadina del Piemonte, nell'anno 1033, da Gandolfo e Ermemberga, nobili e ricchi signori. Il padre, uomo d'affari, poco si curò dell'educazione del figlio, anzi conosciuta la sua vocazione la ostacolò. La madre invece, donna di soda pietà, conscia dell'alta sua missione, già con il latte materne instillò nel figlio quella pietà che in modo straordinarie doveva poi onorare il nostro Santo.
Quindicenne deliberò di abbandonare il mondo, tanto gli apparve brutto, e decise di consacrarsi al servizio del Signore. Però la volontà contraria del padre e la repentina perdita della madre lo distolsero dal suo proposito.
Così duramente provato, Anselmo s'abbandonò per un po' di tempo al malevolo influsso del mondo: il suo spirito si raffreddò, il mondo gli apparve bello ed affascinante ed il suo cuore inesperto gli si attaccò.
Il Signore però l'attendeva, e ben presto lo ritrasse da sì fatale china, servendosi dello stesso suo padre. Incominciò questi a trattare il figlio così severamente, da costringerlo ad abbandonare la casa e cercare in terra straniera un migliore avvenire.
Riparò in Francia ove Dio lo chiamava. Per tre anni andò ramingo senza casa e senza scopo alcuno, ed infine l'amore allo studio lo spinse ad entrare come discepolo nel monastero del Bec in Normandia, ove insegnava il celebre Lanfranco di Pavia.
Quivi Anselmo trovò grande diletto nello studio; il suo cuore delicato che non reggeva ai maltrattamenti paterni, trovò nel suo maestro un nuovo padre che teneramente l'amava e conobbe l'oggetto che veramente doveva amare: il Divin Maestro. Allora ritornarono presto nell'anima sua i giovanili propositi e i santi desideri di perfezione: sicchè decise risolutamente d'abbandonare il mondo. Entrò nell'Ordine Benedettino e vestì l'abito religioso.
« Si vide in lui, scrive il P. Rosa, novizio e giovane professo, l'asceta austero, e il fratello dolce e affabile che si rende caro a tutti; nel priore, il lavoratore indefesso e il provveditore instancabile, custode rigido della disciplina religiosa; nell'abate, il consigliere e il padre autorevole non meno che amabile coi suoi figli; ed inoltre maestro, filosofo e mistico, scrittore e predicatore, promotore e riformatore della vita religiosa ».
È ammirabile la fortezza di quest'uomo : ebbe tanto a soffrire, sia da parte dei confratelli più anziani, sia da parte del re inglese il quale giunse ad esiliano: ma e questi e quelli egli ricambiò con atti di squisita carità.
Dopo alcuni anni d'esilio, fu richiamato alla sua sede primaziale di Cantorbery, ove santamente rese l'anima al Signore che generosamente aveva servito, il 21 aprile 1109.
I suoi scritti gli meritarono dalla S. Chiesa il titolo di Dottore.
PRATICA. Formiamo la nostra mentalità cattolica sopra la dottrina vera che è quella della Chiesa, leggendo i periodici, i giornali, i libri da lei approvati e non permettendoci mai di leggere stampa cattiva o frivola.
PREGHIERA. Dio, che al popolo tuo desti per ministro di eterna salvezza il beato Anselmo, esempio preclaro di pazienza, dehil fa' che come l'abbiamo avuto dottore in vita sulla terra, così meritiamo di averlo intercessore in cielo.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Canterbury, nell'Inghiltérra, sant'Ansélmo Vescovo, Confessore e Dottore della Chiesa, illustre per santità e per dottrina.
sabato 20 aprile 2024
Calcio a 5: La Ludica Lipari dice addio alla C2 con una inopinata sconfitta casalinga
Il Pace del mela, corsaro a Lipari, è promosso in C2.
Lipari e Matera sottoscrivono "Patto d' amicizia". L'Ansa da Lipari
Entrambi, dichiarati dall’Unesco, patrimonio dell’Umanità, sui loro territori conservano tracce di insediamenti umani fin dall’epoca preistorica quali le ceramiche rinvenute nel villaggio neolitico di Serra d’Alto a Matera e quelle scoperte nel vasto abitato neolitico, in contrada Diana, a Lipari.
Inoltre, l’antico rapporto di scambi commerciali tra le due città è testimoniato dal ritrovamento a Matera di lame e piccoli nuclei di ossidiana di provenienza liparese. Con questo “Patto di amicizia” Matera e Lipari si impegnano a condividere percorsi di crescita culturale, turistica e ambientale, a partire proprio dalla fondamentale conoscenza e diffusione del valore storico, archeologico, urbanistico e architettonico delle due realtà territoriali (ANSA)
Vulcano: Proseguono i lavori di svuotamento delle vasche di calma
COMUNICATO STAMPA - Procedono nell’isola di Vulcano i lavori di svuotamento delle due vasche di calma realizzate alla base del cono vulcanico di La Fossa.
L’itervento, finanziato dal Comune di Lipari - servizio di Protezione Civile, eviterà che i detriti alluvionali invadano gli immobili di Vulcano porto.
Appaltati nel mese di dicembre, i lavori sono stati avviati dopo la consegna delle aree demaniali da parte della Struttura Tecnica Ambientale di Messina, e affidati alla ditta Eolotrasporti. Prevedono lo svuotamento delle vasche di calma dai detriti alluvionali ed il loro versamento sull’arenile della baia di Ponente, come indicato dai provvedimenti ambientali ottenuti. La conclusione dell’intervento è prevista per l’inizio del mese di maggio.
Ricordando... Antonio Fulgione
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