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domenica 30 giugno 2024
... Festeggiano il compleanno
Oggi, 30 giugno: Santi primi martiri cristiani
«Intorno a questi uomini vissuti santamente [Pietro e Paolo; si è raccolta una grande moltitudine di eletti che, per aver patito a causa della gelosia molti oltraggi e tormenti, sono stati uno splendido esempio fra di noi» (Lettera di Clemente ai Corinzi).
Questa festa commemora tutti i protomartiri della Chiesa di Roma che subirono il martirio nella stessa persecuzione nella quale furono messi a morte Pietro e Paolo; dal 1969 è stata opportunamente fissata il giorno seguente a quella dei due apostoli.
Nerone fu il primo imperatore romano a scatenare una persecuzione contro i cristiani, di cui lo storico Tacito ci racconta dettagliatamente i fatti: il 19 luglio dell'anno 64, il decimo del regno di Nerone, un terribile incendio divampò a Roma, partendo dal Circo Massimo, quartiere di negozi e bancarelle stipati di merce infiammabile; favorito dal clima (si era in piena calura estiva) il fuoco si propagò in tutte le direzioni.
Per sette giorni e sette notti imperversò distruggendo templi, palazzi c monumenti pubblici; rase al suolo, con tutto ciò che conteneva, un agglomerato di caseggiati e tuguri occupati da poveri. Le fiamme raggiunsero anche i giardini dell'abitazione di Caio Tigellino, prefetto del pretorio, divampando per altri tre giorni. Quando finalmente l'incendio fu estinto, due terzi di Roma erano ridotti a un ammasso di mura fumanti.
Per tre giorni Nerone rimase ad Anzio, senza rispondere ai messaggi accorati che gli pervenivano dalla città; finalmente raggiunse la Città Eterna per contemplare l'accaduto: si racconta che, indossato il suo costume teatrale, salisse sulla torre di Mecenate e accompagnandosi con la lira abbia intonato il lamento di Priamo sulle rovine fumanti di Troia. Questo suo deliziarsi nel contemplare le fiamme diede forza alle voci che lo sospettavano di aver ordinato lui stesso di appiccare l'incendio o almeno dall'aver ostacolato il suo spegnimento. Per stornare da sé questi sospetti accusò i cristiani e ordinò che fossero arrestati e messi a morte.
Clemente Romano racconta che coloro che erano noti per essere fedeli di Cristo furono arrestati, derisi pubblicamente, torturati perché denunciassero i loro compagni di fede, messi a morte con le forme più crudeli: alcuni furono crocifissi, altri spalmati di cera e usati come torce umane, altri coperti con pelli d'animale e dati in pasto alle belve. Tutte queste barbarie si svolgevano durante le pubbliche feste date, ogni notte, da Nerone nei giardini del suo palazzo; erano attrazioni di contorno mentre l'imperatore offriva lo spettacolo delle corse dei carri, guidando lui stesso un carro o confuso tra la folla. Benché il popolo di Roma fosse assuefatto a questi spettacoli dalle lotte tra gladiatori, la crudeltà delle torture a cui erano sottoposti i cristiani atterrirono la maggior parte degli spettatori; questi eventi fecero esplodere un'ondata di sollevazioni e Nerone si suicidò quattro anni dopo.
Tacito, lo storico romano nato attorno all'anno 56, scrive che Nerone «era corrotto da ogni lussuria, naturale e contro natura», e lascia aperta qualsiasi ipotesi per le cause dell'incendio: «Accadde un disastro, non si sa con certezza se per caso o per dolo dell'imperatore (l'una e l'altra versione han tramandato gli scrittori)». È in questo contesto che fornisce, egli storico classico, i più antichi riferimenti alla comunità cristiana di Roma, descrivendo come Nerone «condannò alle pene più raffinate quelli che, aborriti per le loro infamie, il volgo chiama cristiani. L'autore di questo nome, Cristo, regnando Tiberio, era stato suppliziato a opera del procuratore Ponzio Pilato».
É evidente che Tacito presta fede a tutte le calunnie popolari divulgate contro i cristiani, descrivendoli come appartenenti a una «superstizione funesta» c commentando «a Roma da ogni parte confluiscono c si diffondono tutti i misfatti e le vergogne», aggiungendo però: «Benché si punivano rei meritevoli di estremi castighi, nasceva un senso di pietà, giacché essi venivano uccisi non per il bene pubblico, ma per soddisfare la crudeltà di uno solo». Questa antica testimonianza scritta degli eventi storici della passione di Gesù e della solidità della comunità cristiana a Roma a partire dal 65 è d'importanza rilevante perché Tacito è uno storico scrupoloso e non ha chiaramente nessun motivo per essere benevolo verso i cristiani; non mostra alcun sentimento favorevole nei loro confronti anzi li considera nemici pubblici, ma allo stesso tempo è lucido nel vederli come i capri espiatori dell'incendio, la cui responsabilità era attribuita da molti a Nerone stesso.
MARTIROLOGIO ROMANO. Santi protomartiri della Santa Chiesa di Roma, che accusati dell’incendio della Città furono per ordine dell’imperatore Nerone crudelmente uccisi con supplizi diversi: alcuni, infatti, furono esposti ai cani coperti da pelli di animali e ne vennero dilaniati; altri furono crocifissi e altri ancora dati al rogo, perché, venuta meno la luce del giorno, servissero da lampade notturne. Tutti questi erano discepoli degli Apostoli e primizie dei martiri che la Chiesa di Roma presentò al Signore.
sabato 29 giugno 2024
Nate in cattività le prime 6 lucertole endemiche delle Eolie. L'ANSA da Lipari
Le neonate misurano poco più di 3 centimetri ma hanno la coda lunga quasi il doppio; sono appena state trasferite dall'incubatrice a un terrario provvisorio, in attesa di essere liberate su uno degli isolotti scelti per ospitare le nuove popolazioni.
"Non è stato facile ricreare in cattività le condizioni idonee per la riproduzione, perché questo aspetto della biologia della specie era ancora poco conosciuto e studiato - dicono Pietro Lo Cascio, coordinatore del progetto, e Francesco Allegrino, responsabile del programma di allevamento - ma finalmente ce l'abbiamo fatta.
Adesso attendiamo la schiusa di altre uova, che avverrà nei prossimi giorni, per dare il via alla fase di reintroduzione".
L'obiettivo è la creazione di nuove popolazioni su isolotti "vergini", ossia non abitati da altre lucertole, ma dove queste troveranno un ambiente simile a quello dove vive attualmente la specie.
"Abbiamo scelto questa soluzione - continuano i responsabili di Save The Aeolian Lizard - perché la preferiamo a interventi certamente invasivi, come l'eradicazione di altre specie, o che potrebbero mettere a rischio gli equilibri esistenti, come la traslocazione di individui". (Ansa)
Agricoltura, bando da oltre 11 milioni per la diversificazione delle attività imprenditoriali. Schifani: «Sosteniamo gli investimenti delle aziende»
«Sosteniamo gli investimenti delle aziende agricole della Sicilia che vogliono ampliare e diversificare la propria attività – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – Si tratta di imprese che potranno sfruttare il grande potenziale delle aree rurali, creando contemporaneamente attività che avranno ricadute positive nei territori sia in termini di nuova occupazione che di rilancio dell’economia delle zone interne della Sicilia».
Beneficiari del bando - la cui dotazione finanziaria potrà eventualmente essere aumentata con risorse aggiuntive - sono gli imprenditori agricoli, singoli o associati, tranne quelli che esercitano esclusivamente attività di selvicoltura e acquacoltura. I progetti verranno finanziati con un sostegno in conto capitale fino al 65 per cento.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 25 luglio e fino al 13 novembre 2024.
Festeggiano il compleanno...
Da lunedì il via alla bitumazione della Marina Garibaldi di Canneto. Istituiti divieti con ordinanza
Foto d'archivio |
Da lunedì 1 sino al 6 luglio (8,30 - 18 e 30) sarà effettuata la bitumazione della Marina Garibaldi di Canneto. Il comandante della polizia municipale Francesco Cataliotti ha emesso apposita ordinanza con l' istituzione di divieti, onde consentire l'effettuazione dei lavori: Con ordinanza della P.O. Polizia Municipale , Franco Cataliotti, sono stati istituiti dei divieti dall’1 al 6 luglio per i tanto attesi lavori di bitumazione nella Marina Garibaldi di Canneto.
Nella suddetta fascia oraria nel tratto Bretella Unci – Via Risorgimento: – DIVIETO DI TRANSITO E CONTESTUALE DIVIETO DI SOSTA nella corsia di marcia (Sud-Nord) oggetto di scarifica e successiva bitumazione;
– SENSO VIETATO da Nord a Sud, eccetto bus di linea e veicoli di massa a pieno carico superiori a 3,5 tonnellate disciplinato da personale del Corpo di Polizia Municipale
Sarà consentito, durante l’esecuzione dei lavori, il transito a PASSO D’UOMO, da Sud a Nord, nella corsia di marcia di norma destinata al transito in senso opposto.
I sindaci eoliani conferiscono titolo di "Ambasciatori delle Eolie nel mondo" ai Cantori Popolari delle Isole Eolie
COMUNICATO
Conferimento titolo di Ambasciatori delle Isole Eolie nel Mondo al gruppo folklorico “Cantori Popolari delle Isole Eolie”.
E’ questo l’oggetto della delibera P.U. n. 2 del 27/05/2024 siglata dai quattro Sindaci degli altrettanti Comuni Eoliani, Riccardo Gullo (Lipari), Domenico Arabia (S.M. Salina), Clara Rametta (Malfa) e Giacomo Montecristo (Leni).
Un riconoscimento che lo scorso 29
Maggio nel corso di una conferenza stampa nella sala dell’Associazione, proprio
in quella occasione, intitolata al giovane “Jonathan Giannò”, era stato
avanzato dal presidente del gruppo eoliano, Giuseppe Bianchi, in considerazione
dell’importante invito ricevuto per il prossimo ottobre e legato alla
partecipazione, in rappresentanza dell’Italia, al “Columbus Day”.
Oggi, quella richiesta con l’atto in
questione, viene suffragata e rappresenta per il gruppo intero, motivo
d’orgoglio e soddisfazione, nonché frutto di un estenuante, assiduo e continuo
lavoro messo in campo negli anni dai Cantori Popolari.
Un riconoscimento questo, esclamano
all’unisono il Presidente, Bianchi ed il regista e Direttore Artistico,
Alessandro, che mette in risalto l’infaticabile opera di difesa, valorizzazione
e trasmissione della cultura popolare siciliana oltre al fatto, di aver portato
in giro per il mondo il nome delle Isole Eolie.
Questo importante elogio, hanno ancora
esclamato, corona l’ennesima affermazione del nostro gruppo ed è proprio con
tutti i ragazzi che lo stesso, va assolutamente condiviso.
LAVORI IN CORSO A PORTINENTE (LIPARI) PER LA RICOSTRUZIONE DELLA SPIAGGIA (FOTO E VIDEO)
COMUNICATO
I lavori, a cura della ditta Chiofalo costruzioni S.R.L., saranno eseguiti in ore diurne e condizioni meteomarine favorevoli. Il mezzo impiegato è la M/N “BONITA” di Chioggia.
Programma riproduttivo "Save the aeolian lizard": nate in cattività le prime 6 lucertole endemiche delle Eolie. (foto e video)
COMUNICATO STAMPA
Le
giovani nate misurano poco più di 3 centimetri ma hanno la coda lunga quasi il
doppio; sono appena state trasferite dall’incubatrice a un terrario
provvisorio, in attesa di essere liberate su uno degli isolotti scelti per
ospitare le nuove popolazioni.
“Non è stato facile ricreare in cattività le condizioni idonee per la riproduzione, perché questo aspetto della biologia della specie era ancora poco conosciuto e studiato”, dichiarano Pietro Lo Cascio, coordinatore del progetto, e Francesco Allegrino, responsabile del programma di allevamento, “ma finalmente ce l’abbiamo fatta. Adesso attendiamo la schiusa di altre uova, che avverrà nei prossimi giorni, per dare il via alla fase di reintroduzione”.
L’obiettivo
è la creazione di nuove popolazioni su isolotti “vergini”, ossia non abitati da
altre lucertole, ma dove queste troveranno un ambiente simile a quello dove
vive attualmente la specie.
“Abbiamo
scelto questa soluzione”, continuano i responsabili di Save The Aeolian Lizard,
“perché la preferiamo a interventi certamente invasivi, come l’eradicazione di
altre specie, o che potrebbero mettere a rischio gli equilibri esistenti, come
la traslocazione di individui”.
Gli
ambienti microinsulari rappresentano piccoli tesori naturalistici, ma anche luoghi
delicati e fragili, dove ogni azione può determinare conseguenze non facilmente
prevedibili; le specie che li abitano, per effetto dell’isolamento, hanno
sviluppato peculiari adattamenti ecologici che rendono le loro popolazioni
importanti sotto il profilo evolutivo.
“Siamo soddisfatti e particolarmente orgogliosi”, dichiara il coordinatore, “perché il nostro inoltre è un progetto a basso budget, basato essenzialmente sul volontariato, anche se sostenuto da alcune ONG e fondazioni: per esempio, Blue Marine Foundation ci ha fornito il gommone che utilizziamo per le nostre attività”. Un progetto facilmente replicabile in altri contesti e per altre specie a rischio, che dimostra come la conservazione della biodiversità si può fare con impegno, passione e anche senza grandi risorse finanziarie, oggi sempre meno accessibili.
Un
lieto evento “a sangue freddo”, dunque, che rappresenta non soltanto un primo
traguardo di un percorso iniziato due anni fa, ma un importante risultato per scongiurare
la scomparsa della lucertola più iconica e minacciata del Mediterraneo.
Oggi, 29 giugno: Santi Pietro e Paolo
venerdì 28 giugno 2024
Piano regolatore dei porti del Comune di Lipari. Le osservazioni di Fratelli d'Italia - Lipari
Al Sindaco del Comune di Lipari
Dott. Riccardo Gullo
Oggetto: PIANO REGOLATORE DEI PORTI
OSSERVAZIONI DEL PARTITO FRATELLI D’ITALIA - LIPARI
Premesso che riteniamo fondamentale e prioritario la redazione del piano
regolatore dei porti del Comune di Lipari, al fine di predisporre una valida e
adeguata programmazione di tutti gli interventi necessari a garantire lo
sviluppo della portualità nelle nostre isole in funzione di quelle che sono le
esigenze socio-economiche di questo territorio nei prossimi anni. A questo
proposito, riteniamo utile che il piano regolatore dei porti prenda in considerazione
tutti gli studi fatti in questi ultimi 20 anni compreso quello che interessa
l’area compresa tra Punta Scaliddi e Pignataro
e i progetti redatti da Genio Civile opere marittime ed in particolare
quello previsto per l’allungamento del pontile degli aliscafi, considerati
tutti gli studi fatti che possono essere a nostro avviso recuperati e
utilizzati per accelerare e rendere meno costose le procedure necessarie.
In particolare noi prevediamo nelle singole isole interventi di seguito elencati:
ISOLA
DI LIPARI
Per l’isola di Lipari anche in funzione degli ampi
dibattiti avuti negli ultimi trent’anni riteniamo importante i seguenti
interventi:
-
Ampliamento
del porto di Pignataro attraverso la realizzazione del molo di sottoflutto che
parte da Bagnamare verso Monterosa e prolungamento del banchinamento esistente
per oltre 40 m. Con questo intervento si riuscirà a garantire il posizionamento
di ulteriori 300 barche e il miglioramento della capienza del porto esistente
al fine di poter garantire i giusti spazi ai pescatori, ai diportisti locali e
alle barche passeggeri diverse da quelle di linea e alla portualità turistica.
In particolare nella parte esterna della diga foranea sarà utile un approdo
turistico “non protetto” capace di ospitare imbarcazioni di grandi dimensioni.
Detto porto comunque resterà sempre porto rifugio nel caso di cattive
condizioni meteo e avrà destinata una parte per permettere l’attracco di almeno
due aliscafi la sera i cui posti resteranno a disposizioni in caso di attracco
alternativo. Inoltre riteniamo necessario, sempre a Pignataro accanto alla
Capitaneria di Porto, realizzare una piccola banchina protetta con area
banchinata annessa dove poter collocare i mezzi militari (Capitaneria di Porto,
Finanza, Carabinieri e Vigili del Fuoco.
-
Realizzare un sottobanchinamento di protezione della
strada provinciale che parte in prossimità dei vigili del Fuoco e si collega
con il sottoflutto del porto di Pignataro che potrà avere oltre la funzione di
proteggere il muro di sostegno della strada provinciale sovrastante anche
quella di attracco di altri servizi e di attracco per barche di grandi e medie
dimensioni.
-
Prolungamento
del Porto commerciale di Sottomonastero di almeno 20 metri
-
Realizzazione
del prolungamento del molo degli aliscafi per arrivare ad una lunghezza
complessiva di 200 metri così come da progetto realizzato al Genio Civile Opere
Marittime
-
Porto di
Marina Corta, Prolungamento dei due bracci sia a sud che a nord per circa 40 m
e realizzazione delle barriere di sottoflutto in scogli naturali al fine di
mettere in sicurezza i due specchi acquei da destinare per il lato nord a
servizio della marineria della pesca e il lato sud alle barche a noleggio;
destinando sulla punta estrema del molo sud uno spazio per l’attacco delle
barche al trasporto passeggeri per escursioni provenienti dalla terraferma e
dalle Eolie. Inoltre si può valutare sempre per il porto di Marina Corta di realizzare un braccio sul
lato est che metta in sicurezza l’intera penisola e in particolare la “Chiesa
del Purgatorio”, offrendo la possibilità di approdo anche a natanti di grandi
dimensioni.
-
Prolungamento
del molo di Acquacalda ed allargamento dello stesso, il tutto su pali, al fine
di permettere il normale spostamento della spiaggia. Con detto intervento
questo molo potrà essere adibito ad attracco alternativo sia delle navi che
degli aliscafi in caso di brutto tempo su Lipari.
-
Molo di
Porticello adeguamento dello stesso al fine di garantire un’agevole attacco di
emergenza e realizzazione nelle immediate vicinanze di uno scalo di alaggio.
- Molo di Canneto prolungamento dello stesso per circa 20 m tutto su pali.
VULCANO
Adeguamento
messa e in sicurezza dei moli di Gelso e di Vulcano Ponente al fine di renderli
operativi come attracchi alternativi
STROMBOLI
- GINOSTRA
Adeguamento e completamento del molo di Ficogrande per
adibirlo a scalo alternativo e di emergenza .
Studio per la realizzazione di una piccola darsena al fine di rendere possibile la realizzazione di un piccolo porto protetto, fondamentale per l’isola di Stromboli per i suoi abitanti e per i turisti. Lo stesso potrà essere utilizzato come alaggio; questo permetterà di eliminare tutte le ruspe e le barche posizionate nella zona di Scari.
PANAREA - Ampliamento e Adeguamento funzionale del molo esistente
FILICUDI - Ampliamento e Adeguamento funzionale del molo di Filicudi Porto e di Pecorino Adeguamento e miglioramento funzionale dei moli esistenti di Pecorini e
ALICUDI - Ampliamento e Adeguamento funzionale del molo
esistente
Certi che le nostre osservazioni siano oggetto di
attenzione inviamo:
Responsabile Comunale - Fratelli d’Italia - Lipari
Eoliani che non ci sono più (Deceduti a Novembre - Dicembre 2018) 40° video - durata : 1 minuto e 6 secondi
Riproponiamo le pubblicazioni di "Eoliani che non si sono più"....dedicate ai nostri concittadini che ci hanno lasciato.
In questa slide: Antonino Iacono, Antonio Pellegrino, Bartola Monteleone in Pittari, Cristina Curkovski in D'Ambra, Domenico Marocchini, Enrico La Torre, Felice Cannistrà, Giovanni Casamento, Giuseppa Mollica ved. Barile, Giuseppe Lo Schiavo, Giovanni D'Amico, Lino (Pinuccio) Casserà, Maria Spanò ved. Cincotta, Masina Mannello in Di Maro.Cave di pomice : Sidoti ( Italia Nostra) chiede l’intervento del ministro Musumeci
lo scrivente dott. Angelo Sidoti, nella qualità di Presidente della sezione dell’Isole Eolie dell’Associazione Italia Nostra, nell’interesse della Comunità Eoliana, sottopone alla Sua attenzione quanto segue. Nell’ultimo ventennio il territorio dell’isola di Lipari ha subito un significativo processo di degrado ambientale, proprio nell’area delle Cave di Pomice, in cui vi erano gli insediamenti industriali della società PUMEX s.p.a. che, nello specifico, si occupava di escavazione e di coltivazione della pomice. Il territorio in località Porticello in occasione delle sempre più frequenti piogge torrenziali è stato interessato da fenomeni di dissesto idrogeologico, allagamenti, smottamenti e frane di terreni collinari, con grave pregiudizio per la viabilità e, per la sicurezza di persone, cose e animali.
L’elevata vulnerabilità del territorio è frutto della mancata manutenzione di griglie, di argini e di ogni altra opera idraulica ma, soprattutto, la causa è da rintracciare nel totale abbandono dell’area e nel disinteresse e nell’incapacità delle istituzioni. V’è poi, da aggiungere, un altro problema, di non poco conto, da annoverare nel fallimento dell’azienda PUMEX che determina evidenti difficoltà nel dover coordinare, la procedura concorsuale (disciplinata dalle norme del diritto fallimentare), la tutela ambientale e, la conservazione del patrimonio storico
culturale delle Eolie. Questa paralisi, dovuta alla procedura concorsuale e alle vicende giudiziarie dell’azienda è certamente fonte di pericolo e di rischio ambientale.
Il mese scorso, lo scrivente, ha segnalato quanto sopra, alla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Messina, la quale ha comunicato, con nota del 20 giugno 2024, di aver già proposto il vincolo storico-etnoantropologico di tutta l’area delle cave di pomice dell’isola di Lipari con il D.D.G. n. 3815 del 13.10.2021; purtuttavia, la procedura concorsuale, ha proposto ricorso amministrativo averso il D.D.G. n. 3815, a seguito del quale con Sentenza n. 2137/2022, il TAR di Catania ha annullato il predetto vincolo storico-etnoantropologico.
Non è più credibile (dopo decenni) che l’ordine pubblico e l’incolumità pubblica siano pregiudicati, messi in secondo piano ma, soprattutto è incomprensibile come gli effetti pregiudizievoli, derivanti dall’applicazione della normativa Fallimentare, possano ricadere sulla Comunità Eoliana; oppure come possa essere totalmente impedita la conservazione dell’area anche dal punto di vista storico culturale, sempre a vantaggio della speculazione, tenuto conto che tutta la zona è vincolata al Piano Territoriale Paesaggistico dell’Arcipelago.
L’area tutta, necessita di un tempestivo intervento di messa in sicurezza – su qualsiasi fronte – al fine di poter scongiurare l’ampliarsi del disastro ambientale (già in atto).
Negli anni sono state avanzate iniziative volte a creare nelle Eolie:
a) una sede Universitaria distaccata di Geologia e Vulcanologia;
b) un Museo Vulcanologico delle Isole Eolie;
c) un Museo archeologico industriale della pomice;
d) una Sede del Parco Nazionale delle Isole Eolie;
e) una Sede del Parco Geominerario della Pomice;
f) un’Agenzia di Ricerca prevista nel Piano di Gestione Unesco;
Con la presente, si richiede, un maggiore interesse ed un pronto intervento delle Autorità competenti e delle istituzioni al fine di tutelare il patrimonio culturale e paesaggistico dell’isola sbloccando il perenne stato di abbandono del sito industriale delle Isole Eolie. Merita attenzione, soprattutto, la proposta concordataria presentata di recente dai privati al Curatore fallimentare, del fallimento PUMEX, avv. Prof. Massimo Galletti spa al fine di comprendere, se e come sarà gestita la messa in sicurezza delle cave di pomice, la tutela ambientale e la conservazione del patrimonio delle Eolie, con particolare attenzione al trascorso storico culturale, che rappresenta un fiore all’occhiello per la Sicilia come riconosciuto nel mondo.
Confidando nella Vostra attenzione e sollecitudine, si rimane in attesa di un Vostro riscontro.
L’occasione è gradita per porgere sentiti saluti
Torino lì, 28 giugno 2024
dott. Sidoti Angelo
Presidente Sezione Isole Eolie
Festeggiano il compleanno...
Ricordando...Angelo Cincotta
Oggi, 28 giugno: Sant'Ireneo di Lione
Il nome di S. Ireneo è legato alla schiera numerosa di quegli eroi che col martirio illustrarono la Chiesa di Lione. Nato l'anno 121 nelle vicinanze di. Smirne, ebbe per primo precettore l'illustre vescovo di quella città S. Policarpo. Da questo insigne maestro succhiò lo spirito apostolico ed apprese quella scienza che Io rese uno dei più belli ornamenti della Chiesa, in quei tempi di lotta e di sangue. Ancora giovane, erudito in ogni scienza e dotato di meravigliosa facondia, diede un primo assalto alle vituperose dottrine degli Gnostici e Valentiniani che avevano corrotto la dottrina di Cristo. Ma il desiderio di approfondire negli studi lo spinse a Roma, dove insegnavano i più celebri maestri del suo tempo, e fu tale il progresso che fece in queste scuole, che al fine dei corsi poteva ormai gareggiare con i suoi precettori.
Recatosi nelle Gallie fissò la sua dimora a Lione dove era. vescovo S. Potino. Questi, conosciuti i talenti e le virtù, eminenti del giovane, lo propose agli ordini sacri e al sacerdozio.
Da quell'istante lo zelo del novello levita non ebbe più misura. La sua parola penetrava i cuori e conquistava: cadevano gli idoli e i templi, e la luce della verità illuminava le menti degli idolatri che a schiere chiedevano il S. Battesimo.
Alla predicazione Ireneo aggiunse numerosissimi scritti, fonti inesauribili di dottrina e di sapienza. Scritti che, secondo S. Girolamo, erano una barriera insormontabile contro la quale si infrangevano gli sforzi ed i sofismi dei nemici di Cristo e della Chiesa. Alcuni di essi andarono perduti, ma molti si conservano, tra i quali i cinque libri contro gli eresiarchi, che sono una delle più belle analogie della dottrina cristiana. A questo lavoro egli seppe pure accoppiare una profonda pietà dando i più, ammirabili, esempi di virtù.
Essendo stato martirizzato il, santo. vescovo Potino, il popolo lionese, unanime, .elesse alla sede vescovile.
S. Ireneo, il quale recatosi a Roma per la consacrazione, portò al Papa S. Eleuterio una lettera ridondante del più forte attaccamento al Vicario di Gesù Cristo, e ri tornò alla sua sede confortato dalla benedizione del Sommo Pastore.
Conscio della nuova missione che il Signore gli aveva affidato, non si concesse un istante di riposo. Predicò con la parola, con l'esempio e con la potenza dei miracoli. Sorta in quel tempo la questione circa la celebrazione della Pasqua, il Papa Vittore minacciò la scomunica ai vescovi dell'Asia che su questo punto dissentivano dai loro fratelli nell'episcopato. S. Ireneo intervenne colla sua autorità e portò la pace. Dopo tutto questo sigillò sotto Settimio Severo, col sangue, quella fede che aveva predicato e per la quale aveva tanto sofferto. Benedetto XV ne estese la festa a tutta la Chiesa, cingendolo dell'aureola di dottore.
PRATICA. Impariamo da S. Ireneo l'attaccamento al Papa e con lui sappiamo combattere da veri soldati per essere degni del nome di cristiani.
PREGHIERA. O Dio, che desti al beato martire e vescovo Ireneo la grazia di espugnare l'eresia e consolidare la pace nella Chiesa, deh! concedi al tuo popolo forza e costanza nella santa religione.
MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di sant’Ireneo, vescovo, che, come attesta san Girolamo, fu, da piccolo, discepolo di san Policarpo di Smirne e custodì fedelmente la memoria dell’età apostolica; fattosi sacerdote del clero di Lione, succedette al vescovo san Potino e si tramanda che come lui sia stato coronato da glorioso martirio. Molto disputò al riguardo della tradizione apostolica e pubblicò una celebre opera contro le eresie a difesa della fede cattolica.