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domenica 14 luglio 2024
Buon Compleanno
...a Tania Cosentino, Salvatore Bertocchi, Giannina Zuradelli, Mariamaddalena De Luca, Lorenzo Favata, Bartolo Basile, Giorgia Cacace, Maria Teresa Mollica, Maria Concetta Zavone, Simona Orto, Angela Ivaldi
Una nuova tragedia scuote le Eolie. E' un rumeno residente a Lipari il giovane recuperato cadavere in mare
E' Mihai Botez, un cittadino rumeno di 34 anni, residente a Lipari da circa dieci anni, il giovane recuperato cadavere in mare, nella notte scorsa al largo di Vulcano.
Inizialmente, per via dell'abbigliamento(bermuda, camicia e scarpe), si era pensato ad un diportista.
A riconoscerlo un suo ex datore di lavoro del settore edile.
Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo ma, sembrerebbe, che il giovane, a bordo di un gommone, partito da Lipari, fosse diretto a Vulcano per trascorrere una serata in discoteca.
Le cause, sono in corso d'accertamento, ma sembrerebbe che sia stato sbalzato in mare per, poi, annegare. Smentita, invece, da G.L.S., un amico fraterno, l'ipotesi che non sapesse nuotare.
Probabilmente non era solo a bordo del piccolo natante, partito da Lipari.
Il giovane, che tutti ricordano per il suo sorriso e per i modi gentili, era ben inserito nella comunità liparese e aveva lavorato nel settore edile e come stagionale del turismo.
La salma, come già riportato, è stata trasferita all'obitorio del cimitero di Lipari, in attesa delle determinazioni dell'Autorità giudiziaria.
NDD - Pubblichiamo foto e nominativo in quanto è stata già informata la famiglia in Romania. Ps:
Vulcano: Recuperato cadavere in mare. Forse un diportista
L'allarme è stata lanciato da dei pescatori che hanno avvistato il corpo, galleggiare in acqua.
L'uomo, che da quanto apprendiamo, indossava pantaloncino, camicia e scarpe, potrebbe essere un diportista, anche se, al momento, nessuna denuncia di scomparsa è arrivata all'Autorità marittima liparese che ha avviato le indagini del caso.
Il cadavere, una volta giunto in porto con la motovedetta della Guardia costiera, su disposizione del magistrato di turno alla Procura della Repubblica di Barcellona, è stato trasferito, dalla ditta di imprese funebri Alfa e Omega, all'obitorio del cimitero di Lipari, in attesa delle determinazioni dell'Autorità giudiziaria.
sabato 13 luglio 2024
Stromboli e turismo in crisi. L'Ansa da Lipari
Stromboli: La gestione degli eventi, la crisi economica e la necessità di coinvolgimento del consiglio comunale. Nota dei consiglieri di minoranza
L'allerta rossa attualmente in vigore, secondo il Sindaco in una recente intervista concessa alla Rai, non impedisce ai turisti di visitare Stromboli, purché vengano rispettate le norme e le indicazioni di sicurezza. Un messaggio banale che lascia in chi ascolta parecchi interrogativi. La percezione pubblica e mediatica di tale allerta può facilmente creare un allarmismo eccessivo, con gravi ripercussioni sull'afflusso turistico e quindi sull'economia locale. È quindi fondamentale rivedere e chiarire le comunicazioni ufficiali per evitare malintesi e rassicurare sia i residenti che i visitatori sulla sicurezza dell'isola.
Così come le azioni che si intraprendono, spesso prive di coordinazione e in contrasto con altre. Ad esempio, gli interventi di sgombero delle spiagge durante l'ultima esplosione dello Stromboli, non coordinati, seppur forse giustificati dal punto di vista della sicurezza, contrastano con altre azioni intraprese dal Sindaco, come la traversata in gommone durante un momento di elevato rischio che sicuramente non sarebbe stata risparmiata dalla forza di uno tsunami. Questo apparente disallineamento tra le azioni delle autorità può alimentare confusione e incertezza tra la popolazione e i turisti.
La crisi economica prospettata da molti imprenditori richiede un'azione concertata e un confronto aperto tra tutte le parti coinvolte, compresi i rappresentanti del popolo in Consiglio Comunale, finora tenuti all'oscuro di tutto. Riteniamo, infatti, indispensabile che il Sindaco, così come fatto in passato dai suoi predecessori, informi e coinvolga tutte le componenti del tessuto politico e sociale per assumere decisioni condivise e mirate a tutelare la sicurezza senza compromettere l'economia locale.
Questo confronto, ad esempio, dovrebbe portare a una revisione delle ordinanze in vigore riguardanti Stromboli e non solo, e all'elaborazione di una campagna promozionale e di eventi per rilanciare il turismo. Proposte concrete, ad esempio, includono la richiesta immediata, non ancora fatta dall'amministrazione comunale, dello stato di emergenza e l'ottenimento di ristori economici per i danni subiti. Oltretutto, bisognerebbe far capire che lo Stromboli è in attività tutto l'anno e non solo all'indomani degli eventi vulcanici di una certa intensità. Riteniamo, infatti, che la necessità di presidi permanenti di protezione civile, vigili del fuoco, sanitari e quant'altro è ormai imprescindibile. Questa è la vera sicurezza per i cittadini di Stromboli.
Auspichiamo, pertanto, fin da subito, un maggiore coinvolgimento e confronto con il Consiglio Comunale che possa portare ad azioni e decisioni che tutelino la sicurezza dei cittadini senza compromettere l'economia locale, e rilancino il nostro turismo, già abbastanza martoriato ancor prima dell'attuale stato di allerta rossa, a causa di ordinanze sindacali e decisioni politiche a dir poco scellerate.
I Consiglieri Comunali
Gaetano Orto, Cristina Dante, Adolfo Sabatini, Raffaele Rifici, Giorgia Santamaria
Galluzzo, deputato regionale FdI : "Stromboli, serve un fondo a sostegno degli imprenditori". Giuffrè "Ci faremo portatori delle esigenze"
Lo afferma Pino Galluzzo, deputato regionale di Fratelli d’Italia, sottolineando che «in seguito all’attività eruttiva del vulcano si stanno registrando numerose disdette da parte dei turisti e le strutture ricettive e i ristoratori sono costretti a fare letteralmente i conti con uno tsunami economico. Il nostro dovere è garantire loro un sostegno economico e farlo con la massima priorità possibile».
Gianluca Giuffrè responsabile comunale Lipari di Fratelli d'Italia: "Il nostro partito si farà portatore delle esigenze delle comunità locali e degli imprenditori "
ISOLA DI VULCANO: Interventi di cura, attenzione, valorizzazione e rispetto
COMUNICATO- Sono stati completati i lavori al cimitero di Vulcano, segno concreto della vicinanza dell’Amministrazione ai cittadini del suo territorio.
Mentre, attraverso questo intervento, ci si occupa degli affetti e dei ricordi più cari degli abitanti di Vulcano, a Passo Piano e’ stata collocata un’altra panchina “con vista” sul presente e il futuro dell’isola.
Un altro intervento importante che punta a valorizzare il territorio e i suoi abitanti.
Buon compleanno
Stromboli: Federalberghi e Pro-loco: adesso interventi celeri per mitigare la crisi economica e naturale
Federalberghi Isole Eolie e Pro-loco Amo Stromboli, in un’articolata nota alle Istituzioni, richiamano l’attenzione sui gravi problemi economici che stanno impattando sull’isola di Stromboli e si stanno propagando nel resto dell’arcipelago. La recente attività vulcanica, seppur ora apparentemente stabilizzata come confermato dall'ultimo bollettino dell’INGV del 12 luglio, ha causato preoccupazioni diffuse che hanno avuto conseguenze negative sul turismo locale.
Secondo il recente comunicato dell’INGV, l'attività effusiva del vulcano Stromboli si è arrestata e l’attività sismica è bassa. Nonostante ciò, il danno economico causato dalle notizie sensazionalistiche è evidente. Federalberghi e Pro-loco richiedono provvedimenti immediati per sostenere gli operatori turistici e gli abitanti, tra cui l’esenzione dal pagamento di IMU e TASI per il 2024, l’accesso alla cassa integrazione per i dipendenti stagionali, la sospensione delle rate di mutuo e di quelle tributarie e altre forme di ristoro.
Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie e Rosa Oliva, presidente della Pro-loco Amo Stromboli hanno sottolineato l’importanza di continuare a lavorare sulla prevenzione e la mitigazione del rischio, adottando una comunicazione chiara e univoca e un sistema informativo centralizzato e accessibile, suggerendo l’uso di un’app multilingue dedicata che fornisca aggiornamenti in tempo reale e istruzioni su come comportarsi in caso di emergenza.
Federalberghi e Pro-loco chiedono anche di intervenire sulla manutenzione del territorio per prevenire gli incendi e garantire la pulizia dei torrenti, dei sentieri e delle vie di fuga. Chiedono, inoltre, la verifica, l’accelerazione e l’eventuale integrazione dei lavori strutturali già previsti nella precedente emergenza per l’alluvione del 2022, con un coinvolgimento attivo delle comunità locali nelle decisioni e nei piani di intervento.
Per leggere integralmente la nota trasmessa: https://bit.ly/4cZjTQF
Oggi, 13 luglio: Sant'Enrico II
S. Enrico nacque nel 972 da Enrico, re di Baviera e da Gisela, figlia di Corrado re di Borgogna. Ebbe ottima indole, nobili sentimenti e rara virtù: qualità che fecero di lui un imperatore santo.
Incoronato da Benedetto VIII il 22 febbraio del 1014, Enrico comprese quanto gli fosse necessaria la umiltà per non prevaricare; e la cercò e l'esercitò quindi in tutti i suoi atti. Era solito dire che Iddio voleva due cose da lui: la santificazione propria ed il benessere dei sudditi: programma che il glorioso monarca svolse lodevolmente in tutta la sua vita.
Unitosi in matrimonio con S. Cunegonda, conservò nella vita coniugale la perfetta castità, tanto da poter dire, in fin di vita, ai genitori di lei: Io ve la rendo illibata come me la deste.
S. Enrico per difendere la giustizia conculcata, ebbe anche a sostenere molte guerre, con le quali rese il suo nome sempre più temuto e rispettato.
In esse riusciva sempre vittorioso: ma il santo re prima di attaccar battaglia pregava e faceva pregare i soldati. In questo modo potè scacciare dall'Italia i Greci che, alleati dei Turchi, minacciavano la stessa Roma.
Eresse a sue spese molte cattedrali, fra cui quella di Bamberga, dedicata ai Ss. Pietro e Paolo, che fu consacrata dallo stesso Pontefice di Roma; restaurò molte chiese danneggiate dagli eretici, eresse sedi vescovili, fondò orfanotrofi.
Il suo zelo si spinse tanto avanti da riuscire a convertire Stefano, re di Boemia, il quale a sua volta portò tutta quella nazione alla vera religione.
In mezzo alle terrene grandezze, S. Enrico sentiva di non essere pienamente soddisfatto, perché bramava di servire unicamente a Dio. Per questo, essendo amico del beato Riccardo, abate di Verdun, fece istanze presso di lui per poter entrare nel suo monastero. Ma l'abate, vedendo il bene che il santo re faceva ai popoli, non glielo permise: e S. Enrico inchinò riverente il capo all'ubbidienza e tornò alla reggia.
Anche nelle infermità S. Enrico benediceva Dio: così sopportò con esemplare rassegnazione la contrazione di una coscia che lo rese zoppo per tutta la vita.
Circondato dai grandi dell'impero e da molti vescovi, santamente spirò in Grône il 13 luglio del 1024.
Il suo corpo venne sepolto nella chiesa di Bamberga ed egli fu canonizzato da Eugenio III nel 1145.
PRATICA. Impariamo da questo Santo a non lasciarci assorbire completamente dagli affari terreni, ma solleviamo spesso nostro pensiero al cielo, perché il Paradiso sarà la nostra vera patria.
PREGHIERA. O Dio, che quest'oggi trasferisti il tuo beato confessore Enrico dal fastigio del terreno impero al regno eterno, ti supplichiamo umilmente che come tu, prevenendolo colla tua grazia, gli facesti superare le lusinghe del secolo, così faccia che noi resistiamo, a sua imitazione, alle attrattive del mondo e giungiamo a te con cuore puro.
MARTIROLOGIO ROMANO. Sant’Enrico, che imperatore dei Romani, si adoperò insieme alla moglie santa Cunegonda per rinnovare la vita della Chiesa e propagare la fede di Cristo in tutta l’Europa; mosso da zelo missionario, istituì molte sedi episcopali e fondò monasteri. A Grona vicino a Göttingen in Germania lasciò in questo giorno la vita.
venerdì 12 luglio 2024
Per il compianto Fabio Merlino domani è il giorno dell'autopsia
Merlino, caduto dalla bici, dopo essere stato urtato da una automobile in transito, è stato, poi, sottoposto ad intervento chirurgico all'ospedale Papardo di Messina: dopo il rientro a casa il decesso.
La notizia della morte di Merlino destò grande commozione nelle Eolie in quanto avvenuta a due mesi di distanza dal decesso del nipote Jonathan Giannò, coinvolto in un incidente autonomo, praticamente nello stesso punto dove si verificò, poi, quello dello zio
L'elisoccorso non arriva, vicissitudini di una signora di Stromboli con problemi di salute: La segnalazione - denuncia del marito
Riceviamo da Gabriele Famularo e pubblichiamo:
Buongiorno direttore,
noi a Stromboli ci sentiamo soli anche con tanto di emergenza rossa. Abbiamo una sanità che non conta nulla.
Oggi mia moglie ha avuto un grosso attacco di appendice. È stata subito portata in guardia medica da me per le prime visite. I dottori hanno subito richiesto l’intervento del elisoccorso.
LA RISPOSTA. NO A STROMBOLI NON POSSIAMO VOLARE PER LA PRESENZA DI POLVERI. È STATO COMUNICATO CON UN BOLLETTINO DELL.'ENAC CHE SU STROMBOLI DATO L’EVENTO PAROSSISTICO DI IERI CON RICADUTA DI CENERI NON ERA POSSIBILE SORVOLARE L'ISOLA ED ATTERRARE, ed il pilota dato questo bollettino si È RIFIUTATO DI VENIRE SULL'ISOLA. QUINDI POSSIAMO MORIRE TUTTI.
PUNTUALIZZO CHE STAMANI GI' DALLE PRIME LUCI DELL'ALBA l'impresa di Stefano Oliva stava provvedendo alla pulizia della pista in caso di necessità.
Necessità che c'è stata negata a noi ed a tutti quelli che si potrebbero sentire male in questi giorni dato che il vulcano erutta e butta ceneri come lo è stato sempre. Sono veramente disgustato.
La buona notizia che grazie alla presenza delle forze dell, ordine sul posto MARESCIALLO DEI CARABINIERI, SINDACO ED ALTRE FORZE sono riusciti a far arrivare nel breve tempo una vedetta della finanza che si trovava sul posto per sorvegliare la Sciara, e si è subito recata al porto imbarcando mia moglie per portarla a PANAREA dove sarebbe arrivato l’elicottero per portarla a Messina in soccorso al PAPARDO.
Ma scusate a Stromboli siamo animali...?
Il mio pensiero è che il vulcano STROMBOLI NON HA MAI UCCISO NESSUNO, ma la sanità che soccorre l'isola sarà colpevole di quello che potrà avvenire in un futuro. Spero che dopo questo mio sfogo si prenderanno dei provvedimenti. Sicuramente io non mi farò scivolare questa problematica. Seguirà una denuncia mia o di chi si voglia aggregare.
Perché sia io che tanti miei coetanei con famiglia e bambini non ci sentiamo più sicuri.
Cavolo si controlla solo e sempre il vulcano spendendo milioni in attrezzature ed i veri problemi si lasciano sempre accantonati nelle scrivanie dei grandi palazzi...!
Gabriele Famularo
Comunicato fine rassegna "Racconti d'estate!" ...e si lavora già alla prossima edizione.
Abbiamo già un po’ di nostalgia delle serate passate insieme a guardare film sotto le stelle e sopra i tetti di Lipari.
Stromboli: si ferma colata lavica ma è allarme occupazione. L'Ansa da Lipari
Attività a rischio chiusura e con riduzione forza lavoro- foto d'archivio -
LIPARI, 12 luglio ANSA - Mentre a Stromboli, dove è stata dichiarata l'allerta rossa, sulla Sciara del fuoco si è fermata la colata lavica attiva dallo scorso sei luglio e l’Ingv evidenzia, a seguito del parossismo di ieri, variazioni morfologiche dell'area craterica dove persiste la mancanza di attività esplosiva, sull'isola vi è grande fermento tra le attività turistico – ricettive che parlano apertamente di “tsunami economico” ed invitano il sindaco Riccardo Gullo a continuare nel percorso verso la normalizzazione intrapreso, nei giorni scorsi, con il via libera alle scalate, sino a quota 100, e all’arrivo, contingentato, delle imbarcazioni da mini – crociere da Sicilia e Calabria.
Nell’isola, infatti, fioccano le disdette da parte dei turisti e già una struttura ricettiva ha chiuso i battenti per assenza di clienti, con conseguente licenziamento del personale.
“Il rischio – sottolinea Mario Cincotta, storico operatore turistico di Stromboli ed ex consigliere comunale – è che, nei prossimi giorni, perdurando le restrizioni, altre attività prendano una identica decisione, licenziando almeno il 50% della forza lavoro impiegata, circa 500 persone”.
In una nota indirizzata al sindaco Gullo ha scritto: “Abbiamo bisogno di notizie chiare su come la comunità scientifica e la Protezione civile pensano di operare, in quanto abbiamo il diritto di decidere come fare e cosa fare con le nostre attività perché, dalle nostre decisioni, dipende il lavoro di tante persone. Con la stagione turistica in fase avanzata non si può più perdere tempo, i danni sono già ingenti e non è possibile, per noi operatori turistici, pagare i dipendenti e sostenere le spese correnti senza incassi”. Gullo dice che "l'allerta rossa sullo Stromboli è a garanzia di residenti e turisti, in quanto viene implementata l'attività di controllo e monitoraggio del vulcano, indispensabile nella fase attuale". "Il Comune - aggiunge - continua sulla strada della gestione dinamica dell’emergenza, confortato dalla buona gestione dell’evento di ieri: nessun danno a persone o cose, nessun momento di panico tra la popolazione che, sebbene preoccupata, ha vissuto l’esperienza come uno spettacolo straordinario". (ANSA)
Auguri di Buon compleanno
Stromboli: Si è fermata la colata lavica. Dopo il parossismo variazioni morfologiche in area craterica
Successivamente al fenomeno parossistico dell'11 luglio, si registrano variazioni morfologiche dell'area craterica dove persiste la mancanza di attività esplosiva.
L'ampiezza media del segnale sismico è su livelli bassi con poche oscillazioni sul livello medio. L'analisi dei sismogrammi evidenzia un'attività sismica bassa.
Per quanto riguarda le deformazioni, la rete clinometrica, dopo il transiente registrato durante l'attività parossistica di ieri, non evidenzia variazioni significative.
La rete GNSS
non registra variazioni significative..
Oggi, 12 luglio: Santi Ermagora e Fortunato
La definizione della personalità di Ermagora e lo sviluppo del suo culto, destinato ad avere grande importanza nell'Italia nordorientale, risale a quanto sembra al VII sec., quando, in seguito allo scisma detto dei Tre Capitoli, il patriarcato aquileiese rivendicò la propria autonomia dalla Chiesa di Roma.
Per assicurare una base storica e teologica a tale rivendicazione, la fondazione della sede episcopale di Aquileia venne attribuita all'evangelista Marco, che per ordine di 2' Pietro avrebbe portato il vangelo nella regione, consacrando come primo vescovo della città Ermagora, scelto dalla locale comunità cristiana.
Nell'elaborare ai fini della propria politica ecclesiastica questa leggenda, della quale non c'è traccia fino almeno alla metà del VI sec. e che appare ormai consolidata all'epoca di Paolo Diacono (fine VIII sec.), il patriarcato recuperava e reinterpretava un'altra tradizione, i cui contorni sono per noi oggi (e forse erano già allora) assai sfuggenti.
Il nome di Ermagora è infatti indicato al primo posto (a un'altezza cronologica stimabile intorno alla metà del III sec., un'epoca che potrebbe essere storicamente accettabile) nei cataloghi di patriarchi di Aquileia; ma l'attendibilità di tali documenti, anch'essi non anteriori all'epoca carolingia, è incerta. Più antico e significativo appare semmai un altro riferimento, quello fornito dal cosiddetto Martyrologium Hieronymianum, di area veneta, nel quale al nome del martire aquileiese Fortunato è associato quello di altri due martiri, chiamati Armagero (o Armigero; 12 luglio) ed Ermogene (22 o 23 agosto); entrambi questi nomi potrebbero essere corruttele di trasmissione o varianti grafiche della forma Ermagora.
Tuttavia, nelle due notizie del martirologio il santo principale è senza dubbio Fortunato, per il quale può dirsi provato un culto autonomo già in epoca tardoantica, e non si fa menzione di un'eventuale carica vescovile esercitata da Armigero / Ermogene; sicché l'esatta fisionomia di questo antico Ermagora e l'effettiva consistenza del suo culto in epoca precarolingia appaiono per il momento imprecisabili. È stato anche ipotizzato che il nome originario del santo fosse al contrario quello di Ermogene; in questo caso, alla base della vicenda potrebbe trovarsi una traslazione ad Aquileia delle reliquie del martire Ermogene, venerato in Pannonia, la cui figura sarebbe stata reinterpretata come quella di un santo locale e associata al periodo più antico del patriarcato.
Quale che sia l'origine e lo sviluppo della tradizione precedente, la leggenda relativamente più recente di Ermagora come discepolo di Marco e protovescovo di Aquileia è l'unica rintracciabile a partire dall'età carolingia, epoca a cui pare risalire la passio del santo (BHL 38383841), nota in più redazioni. Questo testo, che non ha consistenza storica e attinge il materiale narrativo dalla topica tradizionale dei racconti di martirio, presenta il santo come grande vescovo, pastore ed evangelizzatore; la sua morte è collocata durante la persecuzione di Nerone, in conformità con le esigenze di datazione derivate dalla leggenda marciana, e al suo martirio è associato quello del diacono Fortunato, ormai in posizione subordinata.
Nelle tradizioni posteriori l'attività apostolica di Ermagora si immaginò estesa ben oltre la regione aquileiese, e si ritenne avesse interessato tutta l'area soggetta al patriarcato, e dunque anche l'Istria, il Norico, la Pannonia e varie zone dell'Italia settentrionale. Il culto del santo divenne uno dei più caratteristici dell'area venetofriulana, e tipiche di questa zona sono anche le rappresentazioni iconografiche del santo: egli è raffigurato fra l'altro, talvolta insieme a Fortunato o ad altri martiri aquileiesi, nella basilica di San Marco a Venezia, nella basilica di Aquileia (dove si trova fra l'altro un ciclo con vari episodi della vita del santo) e nella cattedrale di Udine.
giovedì 11 luglio 2024
Stromboli: Si continua nella gestione dinamica dall'emergenza. Il comunicato dell"amministrazione comunale
“E’ doveroso” - ha detto il Sindaco - “ringraziare tutta la popolazione dell’isola, gli abitanti che con responsabilità e attenzione hanno partecipato alla gestione dell’evento; i volontari di Protezione Civile, i Carabinieri, i Vigili del fuoco, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, la Polizia Municipale, la Guardia Costiera, i medici del presidio assistenziale e tutte le componenti del sistema che oggi hanno dimostrato grande collaborazione e capacità di reazione e coordinamento. L’evento di oggi dimostra che è possibile convivere con uno dei vulcani più straordinari d’Europa, apprezzandone la spettacolarità, e vivendolo con consapevolezza. Continuiamo con la gestione dinamica dell’emergenza. Forza Stromboli!”
Al via XIII Rassegna Teatrale "LE MASCHERE DI DIONISO". Il via domani con "I soliti sospetti"
Comunicato
Si riapriranno i sipari, venerdì 12 Luglio 2024, ore 21:30 con la XIII Rassegna Teatrale "LE MASCHERE DI DIONISO" della Compagnia Teatrale Piccolo Borgo Antico di Lipari.
DA LGS DESCRIZIONE PAROSSISMO DI OGGI SULLO STROMBOLI CHE HA GENERATO PICCOLO TSUNAMI
Immagini dalla camera visibile situata a Punta Labronzo |
Riprendiamo e pubblichiamo:
Alle ore 12:08 UTC di oggi (14:08 Locali), la rete di monitoraggio del Laboratorio di Geofisica Sperimentale #LGS - Dipartimento di Scienze della terra #DSTUNIFI dell’Università di Firenze #UNIFI ha registrato un evento esplosivo superiore alla norma a cui si associa un segnale sismico nella banda VLP con ampiezza massima di 7.7x10-4 m (in spostamento) e una deformazione del suolo di circa 9.97 microradianti (registrata al tiltmetro OHO).
Questo evento è compatibile con un evento esplosivo Parossistico.
L'esplosione ha generato un’esplosione con una pressione infrasonica massima di 472 Pa localizzati al di sotto del settore craterico di NE ad una quota approssimativa di 650 m s.l.m.
L’evento è stato individuato dal sistema di allerta Early-Warning Parossisma alle 12:06:20 UTC con circa 3 minuti di anticipo ed è stato preceduto di circa 50 minuti (11:18:06 UTC) da un chiaro segnale deformativo che ha permesso di pre-allertare il personale operativo al COA e i ricercatori e tecnici sulle pendici del vulcano mentre stava effettuando manutenzione alle stazioni.
L’esplosione ha generato flussi piroclastici lungo la Sciara del Fuoco che raggiungendo il mare hanno generato uno tsunami con un’onda di circa 50 cm (picco-picco), al disotto delle soglie di allerta
Si lavora all'APP "Il percorso del confino". Centro studi ha vinto bando europeo
CENTRO STUDI E RICERCHE DI STORIA E PROBLEMI EOLIANI
Comunicato
stampa
Il Centro Studi e
Problemi Eoliani ha presentato e vinto il Bando Europeo relativo alla Transizione Digitale degli Organismi Culturali
Creativi (TOCC) e realizza applicazione bilingue per far conoscere le
esperienze e le vite dei confinati politici antifascisti a Lipari
Tale
progetto si propone la
realizzazione di una Application (bilingue in italiano e inglese)
denominata “Il percorso del
Confino” ambientata nei
principali luoghi che hanno visto la presenza dei confinati antifascisti a Lipari e che tale applicazione prevede un percorso a tappe che porterà
l’utilizzatore a visitare gli ambienti e
le esperienze di chi, inviato lontano dalla propria terra dal regime fascista,
ha vissuto in alcuni casi anche per anni a Lipari tra sofferenze, controlli e
negazione della libertà ma costruendo anche con i propri colleghi momenti di
solidarietà, di scambio di idee e di rafforzamento degli ideali comuni.
Il progetto è nella sua
fase operativa e si sta procedendo nella sua realizzazione.
A breve saranno pronte
per la posa negli specifici luoghi prescelti le mattonelle in ceramica in grado
di resistere alle intemperie in cui sono stampati i codici QR che, inquadrati
direttamente da uno smartphone, permetteranno di attivare l’applicazione ricevendo
le informazioni e gli approfondimenti relativi allo specifico luogo e a quanto
vi è successo oltre a conoscere la dei confinati che vi hanno vissuto.
Verrà informata la popolazione di Lipari ed in particolare si cercherà di far conoscere in particolare ai diretti interessati dove le mattonelle saranno posizionate sia per far comprendere l’importanza del progetto e facilitarne la realizzazione che per chiarire ogni procedura operativa.
Stromboli: Parossismo e flusso piroclastico. Il comunicato ufficiale INGV
Turismo, oltre 35 mila strutture ricettive siciliane sulla Banca dati nazionale. Amata: «Lavoriamo per elevare gli standard di accoglienza»
Sono oltre 35 mila le strutture turistico-ricettive in Sicilia caricate sulla Banca dati nazionale, segno di un sempre più completo monitoraggio dell'offerta regionale e di una progressiva emersione di tutte le realtà affinché operino in piena trasparenza.