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lunedì 25 marzo 2013

Avverse condizioni meteo. Salta il collegamento odierno con Napoli. Giorgianni: "Si recuperi in settimana"

Oggetto: Ripristino collegamento Milazzo-Eolie-Napoli e v.v.  a decorrere dal 25 marzo 2013 e relativa sospensione.
Si prende atto di quanto comunicato con nota prot.n.204/13/CDI/UC del 22/03/2013 circa il trasferimento della M/n “Laurana” a Milazzo da dove, in data odierna, avrebbe dovuto assumere nuovamente servizio in linea C/1  Milazzo-Eolie-Napoli e viceversa. Tuttavia, si è appreso che, a causa di condizioni meteo marine avverse, detta corsa non sarà effettuata.
A motivo delle esigenze legate ai trasferimenti di residenti e turisti sulla tratta in esame  proprio nella settimana pasquale, in cui si prevedono particolari movimenti ed affluenza, e  tenuto conto che tale sospensione comporterà seri disagi all’utenza, si chiede che il collegamento, qualora effettivamente non espletato, non venga annullato completamente ma posticipato in giornata settimanale immediatamente utile ad assicurare la linea in argomento.
          F.to   IL SINDACO
                    (Marco Giorgianni)

ALLARME POVERTÀ IN SICILIA, “A RISCHIO 46% DELLE FAMIGLIE”

E’ allarme poverta’ in Sicilia, dove il 46,2% delle famiglie e’ a rischio esclusione sociale con un indice di poverta’ che supera il 27%. A snocciolare i dati dell’emergenza e’ Alfio Giulio, il segretario generale Fnp Cisl Sicilia, riconfermato alla guida del sindacato dei pensionati nel corso del IX congresso regionale. “Quando parliamo di una situazione di emergenza sociale sugli anziani non esageriamo di certo – dice Giulio – per questo la voce che si alza dal nostro congresso e’ di puro allarme”.
“Chiediamo alla Regione di istituire subito un tavolo di confronto con le parti sociali per avviare una riorganizzazione della spesa destinata ai servizi sociali e sanitari per le fasce deboli in un fondo unico, prestazioni che sono assolutamente carenti – spiega – Si faccia presto, gli anziani soli, abbandonati, che sono una risorsa fondamentali per le famiglie, se privi di assistenza si lasciano morire”.

Un volontario ed un prossimo assessore (?) al lavoro per l'arredo urbano (foto Roby Paino)

Vulcano: Tre persone denunciate dai carabinieri

Nell’ambito delle attività volte alla prevenzione ed al contrasto dei reati afferenti le violazioni in materia edilizia, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo, ed in particolare quelli della Stazione Carabinieri di Vulcano, hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto tre persone, in quanto ritenute responsabili di abusivismo edilizio.
Dagli accertamenti eseguiti dai militari dell’Arma è infatti emerso che i prevenuti avevano realizzato opere in cemento armato nonché dei lavori edili di ampliamento in muratura, in assenza dei necessari permessi e delle autorizzazioni da parte delle competenti Autorità

Un Mare di Cinema 2013 Eolie in Video/ i Corti di Un mare di Cinema luglio 2013 Concorso per Cortometraggi - Decima Edizione

BANDO DI CONCORSO
 Eolie in video è il concorso dedicato ai cortometraggi, all’interno del festival cinematografico Un Mare di Cinema – Premio Efesto d’Oro promosso dal Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani. L’obiettivo centrale dell’iniziativa – creare nuove occasioni d’incontro, scambio e confronto tra i giovani artisti che si affacciano nel panorama cinematografico – si abbina quest’anno alla volontà di suscitare nel pubblico curiosità e interesse reale verso un genere come quello del cortometraggio, troppo spesso frequentato esclusivamente dagli “addetti ai lavori” o, in alternativa, presentato agli spettatori attraverso estenuanti proiezioni in successione di corti diversi tra loro per stile, genere e linguaggio. Il concorso per cortometraggi Eolie in video è a tema libero, è pensato come occasione di elaborazione di spunti linguistici ed è indirizzato, in maniera particolare, verso la sperimentazione narrativa e artistica.
 Volontà della nuova edizione di Eolie in Video è anche quella di valorizzare le occasioni di aggregazione tra pubblico e registi, opere in concorso e momenti di spettacolo dal vivo, creando così di volta in volta dei piccoli “eventi” legati alle proiezioni dei corti in gara. Durante il festival, infatti, verranno organizzati alcuni appuntamenti aperti al pubblico dedicati al mondo dei cortometraggi. Gli appuntamenti di CORTI DAL VIVO saranno dei veri e propri spettacoli/dibattito costruiti alternando proiezioni di corti, focus sugli eventuali corti ambientati nelle Isole Eolie, interviste con i registi dei corti selezionati e/o registi di chiara fama, esibizioni musicali dal vivo, reading da racconti o romanzi inerenti alle tematiche trattate nella retrospettiva.

  1. Il concorso per cortometraggi a tema libero è aperto a opere italiane o straniere realizzate dopo l’1 gennaio 2012 che abbiano durata compresa tra i 5 ed i 30 minuti. Verranno accettate, ai fini della selezione, le opere realizzate secondo le più svariate tipologie narrative. Non verranno accettate per la selezione opere a carattere pubblicitario di prodotti commerciali, opere a carattere pornografico, razzista, discriminatorio o che facciano apologia di violenza, così come opere propagandistiche.
  2. Ogni regista può concorrere con una sola opera.
  3. I candidati dovranno far pervenire il proprio cortometraggio, in formato DVD PAL, per posta entro il 31 maggio 2013 (farà fede il timbro postale di spedizione). I supporti ed i relativi allegati dovranno essere inviati in un plico chiuso, riportante la dicitura: “Concorso Eolie in Video 2013”, a spese del mittente, al seguente indirizzo: CENTRO STUDI E RICERCHE DI STORIA E PROBLEMI EOLIANI–Onlus -Via Maurolico, 15– 98055 LIPARI  (ME). La spedizione della documentazione inviata è a carico del partecipante. Ai fini doganali, si prega di riportare sul collo l’indicazione: “Senza valore commerciale, per soli scopi culturali”. La documentazione inviata per partecipare alla pre-selezione (ivi compreso il DVD) non sarà restituita.
  4. Ogni partecipante dovrà inviare per la selezione:
·         1 copia del cortometraggio in DVD PAL;
·         Una copia cartacea della scheda di iscrizione compilata e con firma originale per accettazione del regolamento;
·         La documentazione richiesta nella scheda di iscrizione sia in formato cartaceo che in formato digitale (Cd-rom o DVD).
  1. I DVD inviati per la selezione non verranno restituiti per nessun motivo e saranno conservati nell’archivio del Centro Studi che li renderà disponibili alla consultazione per esclusivi motivi di studio e ricerca.
  2. La selezione delle opere che parteciperanno al concorso sarà effettuata a insindacabile giudizio di una Giuria di Preselezione.
  3. La direzione del festival è autorizzata ad utilizzare i cortometraggi, sia quelli selezionati per il concorso sia quelli non selezionati, nell’ambito di iniziative culturali organizzate o patrocinate dal Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani nonché per scopi promozionali delle iniziative suddette.
  4. Nel caso di eventuali danneggiamenti arrecati alle opere partecipanti al concorso per responsabilità del Centro Studi, sarà rimborsato unicamente il costo del supporto utilizzato (DVD).
  5. I cortometraggi selezionati per il concorso, il cui numero sarà insindacabilmente stabilito dalla Giuria di Preselezione, verranno proiettati nel corso della manifestazione Un Mare di Cinema che si terrà alle Isole Eolie dal 15 Luglio 2013.
  6. Una prestigiosa Giuria composta da personalità del mondo del Cinema, dello Spettacolo, della Cultura e del Giornalismo assegnerà il premio Eolie in Video che verrà consegnato ufficialmente durante la serata finale del festival Un Mare di Cinema 2013. Al vincitore verrà altresì assegnato un premio in denaro. Il cortometraggio vincitore verrà inoltre proiettato ad apertura della trentunesima edizione di Un Mare di Cinema nel 2014. Ad ulteriori cortometraggi che siano distinti per le loro qualità verranno assegnati ulteriori premi o menzioni.
  7. Autori, produttori e distributori dei cortometraggi premiati al concorso Eolie in Video dovranno indicare nei titoli di testa, sui materiali promozionali e stampa e su eventuali siti web ufficiali il logo del Premio ed il premio ricevuto.
  8. Gli Autori e/o Produttori dei film selezionati saranno informati entro il 20 Giugno 2013. La selezione, la programmazione generale ed il calendario delle proiezioni sono di competenza esclusiva della direzione organizzativa.
  9. L’iscrizione di un film e l’invio della relativa copia implica l’accettazione incondizionata del presente bando di concorso in ogni sua parte.
  10. Per ogni eventuale controversia è competente il Foro di Lipari.
  11. Autori e/o Produttori rispondono del contenuto delle proprie opere e dichiarano, con l’iscrizione al festival, di aver adempiuto ogni obbligazione nei confronti di terzi derivante da diritti d’autore.
16.  Nel caso in cui l’Autore o la Produzione decidano di ritirare la partecipazione di un film già incluso in programma, verrà richiesto il pagamento della somma di Euro 1.000,00 (mille/00) a titolo di risarcimento danni.
Per informazioni: Centro Studi Eoliano /Tel. 090 9812987 www.centrostudieolie.it centrostudieoliano@tin.it

DDL PROVINCE, OPPOSIZIONE VA DAL COMMISSARIO DELLO STATO


Incontro stamani tra la delegazione dell’opposizione all’Assemblea regionale siciliana e il commissario dello Stato, il prefetto Carmelo Aronica, alla presenza del capo di gabinetto nonche’ responsabile dell’ufficio legislativo, Esther Mammano, in merito alla norma sull’abolizione delle Province, sulla quale si attende il pronunciamento del Commissario. Per Toto Cordaro, presidente del gruppo di Cantiere popolare all’Ars il vertice si e’ svolto in “un clima di grande cordialita’ istituzionale”.
“Abbiamo potuto manifestare – spiega – le nostre forti perplessita’ su una norma che, tra le altre cose, elimina spazi di democrazia per i cittadini e che viene a privare il territorio di organi di governo dell’area vasta, quali sono le Province appunto, sulle quali occorre intervenire con una riforma radicale, per migliorarne i servizi e ridurne i costi, ma che non possono essere soppresse. Abbiamo, inoltre, apprezzato il garbo e la riservatezza che il commissario dello Stato ha sinora mantenuto e che e’ condizione essenziale per l’autonomia della sua decisione, libera da condizionamenti di ogni genere”.

Auguri a...Frank e Bartolo

Gli auguri di buon compleanno oggi sono per Frank Puglisi e Bartolo Rago
N.B. A partire dal 1° di Aprile gli auguri (di qualunque genere) con o senza foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.

Domenica delle Palme 24.03.13 (Benedizione a Canneto)

domenica 24 marzo 2013

Si è tenuta a Lipari l'avvincente e coinvolgente rappresentazione della "Via Crucis" dei Cantori Popolari

Si è tenuto stasera l'ormai tradizionale appuntamento con la "Via Crucis" dei Cantori Popolari delle isole Eolie.
L'avvincente e coinvolgente evento si è svolto all'interno del Castello di Lipari con il solito notevole riscontro di pubblico, nonostante la serata non ideale dal punto di vista meteo
Ad esso-come consuetudine-dedicheremo ampio spazio domani con una serie di foto e tre servizio video
Cercasi in affitto a Lipari un piccolo appartamento/monolocale (per 1 persona) per 2 settimane (periodo 22.05. - 03.06.2013).  Contattare: lkasia1@gmail.com

Domenica delle Palme 24.03.13 (Video della Benedizione alla Chiesa del Pozzo-Lipari)

“VI DAREMO FUOCO”. MINACCE A CROCETTA SINDACALISTA ACCUSATO: “METAFORA”

“Amareggiato e distrutto”. Queste le parole del sindacalista della Cisl, Giorgio Tessitore, dopo essere stato denunciato dal presidente della Regione, Rosario Crocetta. Secondo il governatore, Tessitore, durante una telefonata al dirigente della formazione, Annarosa Corsello, avrebbe minacciato lei, lo stesso Crocetta, e l’assessore alla Formazione, Nelli Scilabra. Ma il sindacalista non ci sta e si difende: “Nessuna minaccia, la mia era solo una metafora”.
Intanto, la procura di Palermo ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’episodio. Crocetta ha presentato la denuncia nelle mani del procuratore aggiunto di Palermo Leonardo Agueci che si limita a dire: “E’ un episodio di denuncia che ci limitiamo a registrare. C’e’ un fatto specifico”. Di piu’ il magistrato non ha voluto aggiungere.
“Stanno soffiando sul fuoco. Non  sono preoccupato per me, pero’ queste minacce indicano che abbiamo toccato dei punti dolenti”, ha detto Crocetta. Nella telefonata di minacce, come racconta il governatore, il sindacalista avrebbe detto di consegnare la benzina “ai lavoratori della formazione”per  dare fuoco alla stessa Corsello e all’assessore alla formazione Nelli  Scilabra.
Mentre “al presidente Crocetta – avrebbe detto il sindacalista –  non basteranno cento uomini di scorta per salvarlo”. Crocetta la prende con ironia: “Sono andato in procura per fare risparmiare a  questo signore i soldi della benzina che avrebbe dovuto consegnare ai  lavoratori per darci fuoco. Al di la’ delle battute, Crocetta non  nasconde la sua preoccupazione sul giro di vite annunciato nella  formazione con la cancellazione di 235 enti e tagli ai fondi. “I soldi della formazione – dice Crocetta – devono essere spesi per la formazione e basta”.
Nel settore lavorano tra circa 10 mila persone. In una conferenza stampa ieri il presidente Crocetta ha ribadito: “Basta  con i giochi pericolosi. Nel mondo della formazione ne sono stati  fatti troppi e adesso bisogna fare chiarezza. La musica e’ cambiata”.  Il presidente e l’assessore Scilabra nella conferenza stampa hanno  reso quindi pubblico un elenco dei primi 43 enti che, al termine delle ispezioni, sono risultati non in regola con versamenti di contributi  ma soprattutto con il pagamento dei lavoratori. E tra questi enti  figurano le sigle piu’ grosse del settore.
In alcuni casi e’ risultato anche che gli enti hanno incassato  somme destinate ai lavoratori senza mai pagare il personale. “E’  finita un’era”, ha detto Nelli Scilabra”. E oggi le minacce di morte  per Crocetta, Scilabra e la dirigente Corsello. “Noi andremo avanti  per la nostra strada e non ci faremo fermare da nessuno -avverte  Crocetta- la formazione e’ un pozzo di san Patrizio ma adesso e’ tutto cambiato”.
Oggi, in merito ai provvedimenti sulla formazione professionale, il presidente Crocetta ha, inoltre, dichiarato: “I lavoratori stiano tranquilli, stiamo lottando per loro. L’avvio del procedimento di revoca nei confronti di diversi Enti e’ fatto per difendere i lavoratori della Formazione, malpagati, sfruttati, utilizzati spesso dagli enti per difendere i privilegi dei padroni degli enti stessi in una sorta di circolo parassitario e antidemocratico”.
Crocetta, inoltre, aggiunge: “Trovo singolare che ogni volta gli enti vogliono utilizzare i lavoratori come mezzo di manovra per poterli continuare a sfruttare. Non un solo formatore perdera’ il posto di lavoro. Nel nostro progetto noi gli riconosceremo il giusto salario e gli restituiremo la dignita’. Non tollereremo piu’ l’esistenza di enti che non pagano i lavoratori, che si appropriano di risorse pubbliche per interessi di pochi, che non sono in grado di certificare, che fanno corsi inutili. Vogliamo una formazione che serva ai giovani per l’inserimento nel mondo del lavoro e vogliamo certezze per i lavoratori. Alcune cricche del parassitismo stiano tranquille, non ci faremo intimidire. Chi e’ in regola lo dimostri con le carte e non sfrutti la buona fede dei lavoratori. Faccio appello ai lavoratori di non farsi strumentalizzare aderendo a scioperi che non servono a tutelarli, ma a difendere i loro aguzzini. Siamo con i lavoratori e soltanto con i lavoratori”.
“Non cederemo – afferma Crocetta – al ricatto reazionario di coloro che vogliono continuare ad arricchirsi, sciupando le risorse pubbliche, anzi, saremo su questo fronte durissimi. Non tollereremo tentativi di mantenere un sistema che viene pagato dai siciliani onesti. Chi e’ in regola, – aggiunge il governatore – non deve avere paura, ma chi non lo e’ cominci a sollevare la clessidra di un allontanamento certo e sicuro, perche’ quando si costruisce sulla sabbia, i castelli sono destinati a crollare, e molti castelli sono stati costruiti sulle clientele e sul malaffare. Per il resto la mia solidarieta’ a tutti i lavoratori, che mi auguro capiscano, che stiamo lottando per loro”

Finale Corrida 2013 ai Tre Delfini di Pianoconte (foto Laura Lo Ricco)




Continua il nostro lungo viaggio fotografico e video in quella che è stata la finale della Corrida (III ed.) 2013 ai Tre Delfini di Pianoconte. Viaggio che vi faremo compiere adesso attraverso le foto di Laura Lo Ricco e Piero Bertè e i video del nostro direttore. Foto e video riguardano non solo i "protagonisti" della Corrida ma anche il pubblico, gli ospiti, la giuria. Le foto della finale verranno pubblicate (di volta in volta) su un album creato appositamente su fb a questo indirizzo www.facebook.com/media/set/?set=a.10200899554672813.1073741828.1283460370&type=3

Finale Corrida ai Tre Delfini di Pianoconte. Esibizione Angel's Dance (parte 1)

Scuola, annullati tagli. Tar Palermo accoglie ricorso personale Ata

“La seconda sezione del Tar di Palermo ha accolto il ricorso, presentato da un centinaio di precari della scuola, personale Ata, annullando il ridimensionamento degli organici di diritto, disposti dal Miur per gli anni 2010- 2011 e 2011 – 2012”. Lo rende noto il legale dei ricorrenti, l’Avvocato Nadia Spallitta, parlando delle sentenze numero 648 e 649 del 21 marzo 2013 emesse dal Tribunale amministrativo regionale di Palermo, II sezione .
“Si tratta di sentenze importanti- aggiunge- , che riconoscono un principio fondamentale: non si possono ridimensionare i posti previsti nelle graduatorie permanenti in relazione a quei lavoratori, che avendo lavorato per almeno 36 mesi con contratti precari presso la scuola hanno maturato il diritto all’immissione in ruolo.Inoltre, i tagli che hanno colpito centinaia di lavoratori sono stati calcolati con procedure irregolari. In particolare, non sono stati acquisiti i pareri della Conferenza unificata Stato – Regioni, indispensabili per verificare effettive le esigenze della scuola in modo da garantire agli istituti adeguata funzionalità’’.
“E’ stato altresì, accolto il motivo del ricorso – prosegue – che contestava le percentuali di riduzioni, applicate in Sicilia e a Palermo. Se la legge aveva introdotto l’obbligo di riduzione dei posti nel triennio di un numero pari al 17% dei posti a Palermo queste percentuali hanno sforato in alcuni casi il 50 % dei posti in organico”.
“Infine – sottolinea – , la sentenza premia competenza e titoli , stabilendo in primo luogo il principio che i tagli non possono incidere su posti da assegnare ai vincitori di concorso – principio introdotto con questa decisione e che è di fondamentale importanza per la futuro rispetto delle graduatorie permanenti -, e inoltre che le riduzioni non possono danneggiare gli aventi diritto all’assunzione o coloro che sono inseriti nelle graduatorie permanenti a favore di soggetti esterni alla scuola: il riferimento riguarda gli accantonamenti che in Sicilia sono stati operati a favore degli ex Lsu, in assenza di una norma di legge, che privilegiasse vari categorie da stabilizzare a scapito di personale già in servizio nelle scuole ed inserito nelle graduatorie”. “
In altri termini dovranno essere rifatti e ampliati gli organici della scuola per gli anni 2010, 2011 e 2012 – conclude – e riconosciute le posizioni giuridiche di tanti precari, che in questi anni hanno ingiustamente perso, di fatto, il posto di lavoro. Sono soddisfatta dell’esito positivo di queste sentenze, importanti per i lavoratori assunti per anni con contratti a termine, che grazie a queste decisioni, potranno rivendicare un diritto al lavoro disatteso per troppo tempo”.

Finale Corrida 2013 ai Tre Delfini di Pianoconte (foto Laura Lo Ricco)


Continua il nostro lungo viaggio fotografico e video in quella che è stata la finale della Corrida (III ed.) 2013 ai Tre Delfini di Pianoconte. Viaggio che vi faremo compiere adesso attraverso le foto di Laura Lo Ricco e Piero Bertè e i video del nostro direttore. Foto e video riguardano non solo i "protagonisti" della Corrida ma anche il pubblico, gli ospiti, la giuria. Le foto della finale verranno pubblicate (di volta in volta) su un album creato appositamente su fb a questo indirizzo www.facebook.com/media/set/?set=a.10200899554672813.1073741828.1283460370&type=3

Domenica delle Palme a Lipari. Le foto di Lipari centro e Canneto

Domenica quella odierna dedicata alla benedizione delle palme e dei ramoscelli d'ulivo. Abbiamo seguito sia la benedizione tenutasi a Lipari nella chiesetta del Pozzo, sia la  benedizione che la parte terminale della processione (sino all'inizio della S. Messa) di Canneto.
Nel pomeriggio e domani vi proporremo i tre video realizzati.
Intanto proponiamo alla vostra attenzione una breve carrellata fotografica

Lettera aperta alla Preside, agli insegnanti ed agli studenti dell’Istituto Isabella Eller Vainicher Conti della prof.ssa Caterina Conti in occasione del 35° anniversario della morte della madre Isabella a cui la scuola è dedicata


Carissima preside, cari colleghi, carissimi ragazzi ,
grazie alla disponibilità dell’autore dott. Michele Giacomantonio ho pensato , in occasione del 35° anniversario della morte di mia madre, di far mettere in rete il capitolo del suo libro “Navigando nella storia delle Eolie”(Pungitopo Editore, 2010)  dedicato alla Prof.ssa e Preside Isabella Eller Conti Vainicher con alcuni miei contributi integrativi.
Il Governatorato inglese
La guerra era ormai agli sgoccioli. La notte fra il 9 e il 10 luglio 1943 le truppe alleate sbarcano  nei pressi di Gela  e cominciano a dilagare per la Sicilia. Palermo fu occupata il 22 luglio ed il 3 agosto gli americani entrarono a Catania. Il 17 agosto, martedì, capitolò Messina e lo stesso giorno, alle 12 e 30, gli inglesi sbarcarono a Lipari con tre mass ed un cacciatorpediniere  che operava nei dintorni. Scesero a terra ufficiali, marinai ma anche dei siciliani che si erano trasferiti in America da vari anni.
“Alla vigilia dello sbarco – racconta Renato De Pasquale - , ormai ritenuto imminente, ansia e paura si diffusero tra la gente, nella convinzione peraltro che il nemico avrebbe fatto razzìa di tutto. E così furono parecchi coloro che si preoccuparono di nascondere o addirittura sotterrare denaro, preziosi, argento e quant’altro si riteneva opportuno fare scomparire. Ma poi la paura si mostrò infondata. La truppa da sbarco era composta da un capitano e pochi soldati. La popolazione fu semplicemente invitata a denunciare e depositare presso i Carabinieri ogni tipo di arma posseduta. E così in caserma vennero ammassati vecchi fucili, revolver, sciabole. Più cimeli che vere armi”.
A dire il vero un’azione di saccheggio ci fu ma fu opera di liparesi che pensavano sia di approfittare della confusione sia di acquisire meriti verso gli occupanti. Non mancarono i fatti folkloristici. Così un maresciallo della polizia salì sulla gip degli inglesi e invitava i locali a festeggiare, mentre  la guardia del semaforo  mise la divisa americana e scese al porto di Lipari ad accogliere i vincitori. Fra la gente che  assisteva ci fu anche chi gridò “Abbasso l’Italia viva l’America”.
Il colonnello Jeo giunse il 24 agosto e prese possesso del Municipio assumendo i pieni poteri e governando per circa nove mesi sino al 12 maggio del 1944 quando lasciò l’isola.
Ma ancora prima il 23 agosto egli ebbe a conoscere la determinazione degli eoliani quando un motoveliero ruppe il divieto di navigazione senza autorizzazione e si recò a Milazzo al comando alleato per chiedere i viveri per una popolazione ridotta allo stremo e  sul  bastimento c’erano tutte le autorità dell’arcipelago.
Era stato il signor Salvatore Bonica ad avere l’idea. La gente era affamata ed a Lipari non c’era più niente da mangiare. Andò da mons. Re e chiese il suo aiuto. Bisognava approntare un mezzo di trasporto ed andare direttamente al comando. Non occorsero molte parole per convincere il vescovo che chiamato un giovane seminarista, Alfredo Adornato, per farsi accompagnare, andarono prima dal dott. Ugo Sclafani che era il commissario prefettizio al Comune e poi dal comandante del Rolando, il capitano  Francesco Piluso.
“E se quella pattuglia di inglesi che sono arrivati pochi giorni fa, ci fermano?”, chiese il Piluso.
“Isseremo sul pennone del Rolando la bandiera pontificia “ disse il vescovo e fece cenno al Bonica che l’aveva ripiegata in un pacchetto che portava gelosamente sotto il braccio. E così con la bandiera in testa portata dal Bonica e poi il Vescovo, il Commissario, don Adornato e il capitano Piluso il piccolo drappello andò al porto dove era ormeggiato il Rolando. Ed il veliero prese la rotta verso Milazzo con la bandiera sul pennone e sulla tolda disegnato il simbolo della Croce Rossa.
A Milazzo furono accolti con rispetto ma fu anche detto loro che un carico di viveri per le Eolie era già stato disposto e sarebbe arrivato il giorno dopo con le navi che accompagnavano il governatore Jeo. Un viaggio inutile? Assolutamente no. A Milazzo ci sono cinquanta soldati eoliani che da mesi cercano di tornare alle loro isole e non trovano un mezzo di trasporto. Loro interlocutrice si fa una professoressa napoletana che ha sposato un’eoliano e dopo mesi e mesi che non lo vedeva lo ha ritrovato fra questa schiera di reduci dispersi. Una parte di questi reduci aveva fatto come punto di raccolta la casa, dove la professoressa  Conti da un oltre un mese, era stata ospitata dal nostromo Bartolo Casamento, con i figli Caterina e Giovanni. Tra l’altro tra questi reduci, vi era lo straordinario prof. Nicola Monteleone, che aveva con sé il primo antibiotico, la penicillina, che usò per persone che ne avevano bisogno.
“Eccellenza, - dice la professoressa Conti rivolgendosi a mons. Re – sono cinquanta giovani che non aspettano altro che tornare alle loro famiglie. Se ci fosse posto a bordo…”.
Il posto c’era ed il Vescovo fu ben felice di accoglierli sul Rolando. Saliti a bordo, questi giovani  se ne stavano sul ponte, uno a fianco all'altro, muti, increduli che il calvario era veramente finito. Ed era proprio la professoressa Conti che faceva la spola da uno all'altro rincuorando, esortando.
Il giorno dopo, 24 agosto, poco prima che in Cattedrale si desse inizio alla messa pontificale si sentirono dei colpi di cannone e subito dopo arrivarono con la notizia che una nave inglese stava entrando nel porto. Mons. Re capì subito che si trattava della nave con i viveri e rimandando di un’ora la messa solenne, scese al porto con la gente per accogliere le tanto attese vettovaglie.
“Il periodo del governatorato – a parte alcune assurde carcerazioni di nostri concittadini, forse vittime di qualche delazione – pur potendo essere considerato – osserva Renato De Pasquale -  senza infamia e senza lode,  fu sempre un periodo di umiliazione che la sconfitta ci costrinse a subire”.
Comunque alcune cose positive vanno ascritte a questo Governatorato nei pochi mesi che governò. L’aver tracciata la strada Canneto – Acquacalda che era una antica aspirazione e  aver pensato a rimettere ordine nel sistema scolastico eoliano.
Per la scuola, nell’ottobre 1943, il col. Jeo chiede la collaborazione  della professoressa Isabella Eller Vainicher  Conti . Napoletana di famiglia e di nascita, fin dal 1933, dopo che si era sposata con Riccardo Conti, la professoressa si era trasferita a Vulcano dove aveva creato la prima scuola elementare dell’isola, una scuola sussidiaria privata per i figli dei coloni, diretta e sostenuta solo da lei. “ Pensò essa stessa – scrive Giuseppe Iacolino– più tardi ad assicurare organicità a quella scuola e la necessaria continuità nel tempo affrontando la sua prima battaglia con i vertici della Provincia e coi ministeri”.
Fu probabilmente  perché si era reso conto delle grandi doti organizzative e soprattutto della sua forte volontà che il Governatore inglese le chiese  di riorganizzare il sistema scolastico eoliano. Lo studio approfondito della situazione e delle esigenze della popolazione studentesca delle Isole, la portò a richiedere subito la soppressione dell’esistente Scuola di Avviamento Professionale e la creazione di una Scuola Media e di un Istituto Tecnico Commerciale, che lo stesso Governatore istituiva con Decreto A.M.G.O.T. il 1 dicembre del 1943 e l’8 febbraio 1946 ne otteneva la Regificazione come Sezione staccata dell’Istituto “Jaci” di Messina. Nel 1948, poi questo Istituto otterrà la qualifica di Istituto Tecnico Commerciale statale ad indirizzo amministrativo e per Geometri.
Inenarrabili le avventure di quegli anni per ottenere il riconoscimento legale da parte del Governo Italiano al nuovo Istituto. …Con zaino in spalla e mezzi di fortuna – la ricorda don Alfredo Adornato -, traversava il tratto di mare Lipari-Milazzo con barche a remi per 18 ore e per 13-14 volte. Utilizzando i permessi AMGOT faceva anche da corriere ai carabinieri e riusciva ad unirsi anche ai carabinieri per traversare lo stretto di Messina e raggiungere Salerno, sede del Governo provvisorio, quando ancora si combatteva a Cassino”. Viaggiava in terza classe, dormiva su una panchina di legno nelle stazioni, mangiava un panino nelle sale d'aspetto delle stazioni.
“Il Colonnello Jeo , meravigliato di tanto coraggio e di tanta forza d’animo, ebbe a chiederla un giorno :”Ma dove trova la forza e l'energia per superare tante fatiche?” Ed ella riecheggiando la pagina evangelica, rispondeva “..Come fanno gli uccelli del cielo?..” fu la sua risposta. “Se in Italia – concluse il Governatore – molti fossero come lei, ben presto questo paese diventerebbe una grande nazione”.
Una importante stazione archeologica
Nel 1946 metterà piede nelle Eolie per la prima volta un personaggio di grande levatura scientifica e culturale che porterà le Eolie alla ribalta del mondo con il loro immenso tesoro archeologico. Ma prima di Luigi Bernabò Brea a Lipari vi erano stati anche altri archeologi e di reperti archeologici avevano parlato numerosi viaggiatori.(omissis, per il testo integrale si veda il libro “Navigando nella storia delle Eolie” o si consulti il sito www.archiviostoricoeoliano.it).
Luigi Bernabò Brea mette piede nelle  Isole Eolie nel 1946 che, dagli anni immediatamente successivi, divengono il centro dei suoi interessi scientifici; vi inizia con la collaborazione preziosissima di Madelene  Cavalier, uno straordinario lavoro di scavi sistematici; ricostruisce la storia dell'antropizzazione dell'arcipelago dal neolitico fino all'età romana con una chiarezza, una puntualità che portano immediatamente i risultati delle sue scoperte ad essere paradigma imprescindibile per la conoscenza e lo studio delle civiltà preistoriche e protostoriche di tutto il Mediterraneo centrale.
Le ricerche condotte con le tecniche stratigrafiche e il bagaglio di conoscenze di cui Bernabò Brea aveva fatto tesoro, vengono seguite da pubblicazioni: i materiali vengono subito ordinati e classificati, si inizia un gigantesco lavoro di trasformazione del Castello di Lipari che, circondato dalle monumentali opere di fortificazione cinquecentesche, ospitava la Cattedrale, l'antico palazzo del Vescovi, altre chiese e gli edifici che, fra i due conflitti mondiali, costituiscono la sede della colonia di confino politico.
Bernabò Brea a questo proposito si trovò, in qualche modo la strada aperta, perché nel 1947 era stato creato, proprio al Castello, nel vecchio palazzo dei vescovi, un Antiquarium. Promotrice ne era stata  Isabella Conti. La professoressa aveva  frugato fra le case della città e della campagna in cerca di ogni tipo di reperti che si conservassero in privato e si era  accordata con mons. Bernardino Re, anch'egli un collezionista di pezzi recuperati nei terreni della Mensa, e si era ingegnata a catalogare e inventariare ogni oggetto. Occorreva una sede per fare una sorta di mostra permanente di questi reperti. Bussò a tante porte: Prefettura, Ministero degli Interni, Ministero dell'Istruzione. Ma nessuno le dava risposte. Così un bel giorno decise di salire al castello di forzare una porta del plesso che era stato destinato al confino e lì organizzò la sua mostra.
Il Castello, col palazzo vescovile che Bernabò Brea riesce a restaurare, diventa il nucleo principale di quella che sarà la più importante realizzazione museale siciliana in campo preistorico, ma soprattutto esempio impareggiabile di organizzazione espositiva, di perfetta tenuta dei depositi e dei laboratori. Questo Museo dal 1960 è in continuo processo di ampliamento e miglioramento. Infatti se si pensa alle opere realizzate per l'importantissimo padiglione dedicato alla vulcanologia, a quelle riguardanti il padiglione ristrutturato delle isole minori, e infine ai lavori per il completo rifacimento del padiglione n. 2, si ha l'idea di ciò che oggi rappresenta per l'archeologia non soltanto siciliana, questa istituzione museale, ma soprattutto dell'enorme insegnamento che è per tutti coloro che creano e gestiscono musei. (omissis…).
Note bibliografiche e biografiche
- R. De Pasquale,  Il mio tempo, op. cit., pag. 59 e ss.
- Isabella Eller Vainicher Conti ha svolto un ruolo fondamentale per lo sviluppo socio-culturale delle Eolie. Nasce a Napoli il 15 gennaio 1906.. Isabella rimane orfana di madre in giovane età ed è colpita dalla poliomelite, passerà molto tempo ingessata, seduta su una poltrona. Da autodidatta consegue il diploma magistrale e in seguito anche la licenza liceale scientifica. Si iscrive alla facoltà di Scienze Naturali dell’Università di Napoli conseguendo la laurea.
Durante una spedizione scientifica universitaria nel 1929 a Vulcano conosce Riccardo Conti che si occupa dell’estrazione dello zolfo e che insieme al fratello Attilio aveva realizzato una teleferica che serviva al trasporto dello zolfo dal cratere.  Si sposeranno il 15 febbraio 1933 e Isabella dopo il matrimonio si trasferisce a Vulcano dove dà vita ad una scuola elementare sussidiaria per i figli dei coloni. Quando chiude la fabbrica di zolfo nel corso degli anni 30, Isabella inizia a insegnare lontano dalle isole mentre il marito è chiamato in guerra e deve partire. Rientra a Lipari alla fine dell’anno scolastico 1942/43 attraverso un viaggio avventuroso nell’agosto del 1943 e poco dopo avrà l’incarico dal Governatore inglese Jeo di riorganizzare le scuole delle Eolie. A partire da quegli anni è impegnata in tante iniziative sociali e culturali per le quali spende la propria esistenza insieme alle cure per la propria famiglia che va crescendo..     
Diventa componente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Provinciale per l’istruzione tecnica, Consigliere comunale di Lipari, creatrice della Sezione per le Isole Eolie del Centro Ecologico Italiano. Nel campo del turismo, nel 1947 fonda la prima “Pro-Eolie” premessa per la istituzione dell’Azienda di Soggiorno e Turismo. Si occupa anche di archeologia ed a questo proposito ”è stata dal 1947 – ha detto di lei Luigi Bernabò Brea - la più attiva e fattiva collaboratrice della Soprintendenza nel complesso di scavi e di ricerche…Per suo esclusivo merito sorse il primo nucleo di un Antiquarium eoliano, della cui conservazione onoraria essa ricevette incarico ufficiale dal Ministero”.
- Il 25 settembre furono tratti in arresto perché imputati di propaganda fascista Lino Carnevale, Checchino Vitale, Ninì Fiorentino, Attilio Maggio. In seguito furono arrestati anche l’ing. La Rosa e altri.
- Per questo paragrafo oltre a R. De Pasquale, Il mio tempo, op. cit., vedi anche  A. Lo Cascio, Mons. Bernardino Salv. Re, vescovo cappuccino di Lipari, Messina  1977, pag.200-201; A. Adornato, Scritti e discorsi ecc., op. cit., pag 58-65.
- Giuseppe Iacolino, Gente delle Eolie, Lipari   1994, pag.53.
- L'Allied Military Government of Occupied Territories (AMGOT), in italiano Amministrazione militare alleata dei territori occupati, è stato un organo militare deputato all'amministrazione dei territori occupati dagli Alleati durante la seconda guerra mondiale.
Due contributi integrativi
Al testo di Giacomantonio voglio   recare, d’accordo con lui,  due contributi integrativi: il primo riguardante il periodo in cui rimanemmo - mia madre  mio fratello Giovanni ed io -  bloccati a Milazzo, il secondo relativo al contributo di mia madre alla nascita del Museo archeologico.
Il primo contributo mi sembra illuminante per la valutazione degli uomini e come il loro comportamento sia indipendente dalla razza , dalla cittadinanza, dalle nascita, dallappartenenza .
Questo piccolo episodio finora non l’ho mai raccontato a nessuno , e quindi è dedicato esclusivamente a voi.
La preside Conti , che aveva insegnato a Barcellona alla fine di quell’anno scolastico riuscì a trasferirsi a Milazzo, con i figli Caterina e Giovanni, con le masserizie a piedi su un carretto.
Arrivò a Milazzo, la vigilia della requisizione della nave che faceva servizio Milazzo- Lipari. La nave avrebbe potuto raggiungere Lipari, ma fu dato ordine diverso al comandante, che fu costretto a lasciare il porto di Milazzo e a spostarsi in altra zona dove la nave fu poi affondata.
La Sig.ra Isabella trovò ospitalità nella casa del nostromo Bartolo Casamento, la cui famiglia l’aveva abbondata perché la zona era ritenuta troppo pericolosa, perché si pensava che la battaglia sarebbe potuta avvenire nella Piana di Milazzo.
Isabella rimase in una Milazzo deserta per un mese con Caterina e Giovanni, mangiando pomodori con il sale e spighe di granturco abbrustolite.
A Milazzo, dove tutti erano fuggiti, vi erano soltanto la famiglia Conti, il carcere e i carabinieri, che uno o due volte la settimana andavano a controllare se la famiglia Conti era ancora viva.
Si deve pensare che Milazzo era sottoposta ad una serie di bombardamenti ininterrotti , compresa poi una battaglia navale, perché oltre tutto nel porto vi era ancorata una magnifica nave tedesca.
Durante tutto il periodo precedente all’arrivo degli americani, la famiglia Conti finì con il raccogliere attorno a sé una parte dei 50 reduci che salirono sul motoveliero Rolando per rientrare a Lipari con il vescovo S.E. . Reduci, che via via arrivavano alla spicciolata con le loro sofferenze e le loro tragedie.
Va detto però a questo punto che il primo dei reduci che era arrivato a casa Conti , fu un certo signore di Lipari, al quale Isabella dette subito ospitalità, facendo cedere a Caterina il suo letto.
Il giorno dopo l’arrivo di questo liparoto, eravamo ancora all’inizio del mese, arrivò la notizia che un motoveliero sarebbe venuto da Lipari a prendere i fuggiaschi. Isabella con Caterina e Giovanni e il liparoto, andarono sul porto ad attendere il motoveliero.
Dopo un po’,’ mentre che aspettavano sotto il sole, era estate e l’asfalto bruciava, si sentirono ad un certo punto in lontananza  dei bombardieri in arrivo.
Allora esisteva sul porto un albergo, “La stella d’Italia””, anch’esso abbandonato. Isabella con i bambini e l’amico si rifugiarono nell’ingresso la cui porta spalancata era proprio sulla banchina. Arrivarono i bombardieri e le bombe cadevano fischiando, fitte, dappertutto. Ad un tratto l’amico disse:” “Aspettate un momento che adesso ritorno”,” lasciando lì soli Isabella, Caterina e Giovanni. Dopo avere atteso un po’,’ vedendo che l’amico non ritornava e che le bombe continuavano a cadere, uscimmo da quel rifugio e facendo la piccola stradina, arrivammo sulla strada e cominciammo a correre verso la stazione, tentando di andare verso un posto più sicuro.
Va tenuto presente che faceva un caldo terribile, mamma che era claudicante e zoppicava, e Giovanni che aveva sempre le scarpe rotte, camminando sull’asfalto che bruciava, piangeva. A questo punto mentre correvamo arrivò un giovanissimo marinaio tedesco, che ghermisce Giovanni sotto le ascelle e comincia a correre lungo la strada verso la ferrovia.
Ogni tanto si girava per essere certo che riuscivamo a seguirlo. Quando ritenne, di averci portato abbastanza in salvo, poggiò Giovanni a terra e da lontano ci salutò. Tornammo a casa e vi rimanemmo per circa un mese. Il nostro amico lo ritrovammo sulla banchina di Lipari, quando finalmente ritornammo sulla nostra isola. Mamma che si era inginocchiata per baciare terra, incontrò il signore della storia che, essendo rientrato con il motoveliero un mese prima, aveva avuto pure il coraggio di stendere la mano a mia madre.
Tutto quanto raccontato per voi ragazzi è per dire che il bene - il male, il coraggio- la vigliaccheria , sono indipendenti dal colore della pelle, della razza, della nazionalità.

La Preside Conti e il Museo archeologico
Mia madre, Isabella Conti Eller Vainicher, subito dopo la guerra, ha sentito la necessità di impegnarsi nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio archeologico eoliano custodito sia nella Cura Vescovile, sia presso privati, per scongiurarne la sua dispersione E questo coinvolgendo sia la Soprintendenza alle Antichità di Siracusa, allora diretta dal prof. Bernabò Brea, sia il Vescovo del tempo,  mons. Bernardino Re, ed altre personalità Liparesi.  Fondò, quindi, con la collezione vescovile e quelle di alcuni privati, presso i locali dell’Istituto Tecnico di Lipari un antiquarium, che successivamente rappresentò il primo nucleo espositivi del Museo Archeologico Eoliano presso la sua attuale sede nel Castello di Lipari.
Come documentato dalla copiosa corrispondenza intercorsa - oltre 100 lettere attualmente custodite presso l’archivio di famiglia -  tra i il prof. Bernabò Brea e mia madre, è stata proprio lei ad occuparsi della ricerca di una sede per la realizzazione del Museo Eoliano, del quale fu poi Conservatrice Onoraria, ponendo la sua attenzione nei locali del complesso del Castello di Lipari, affinché questo luogo, per lungo tempo usato come campo di detenzione e di confino, diventasse un luogo di cultura e di riscatto sociale e culturale degli Eoliani.
Tale era la fiducia del prof. Bernabò Brea nei confronti di mia madre, che lo stesso, nonostante mia madre non fosse un’archeologa, la incaricò di sorvegliare gli scavi eseguiti da Bottari, dipendente delle Soprintendenza di Siracusa, nella località Portinenti di Lipari.
Dopo anni di oblio sul ruolo avuto da mia madre nella fondazione del Museo di Lipari, soltanto nel 2006, in occasione del centenari della sua nascita, il Museo, allora diretto dal dott. Riccardo Gullo, organizzò una mostra, che è stata inaugurata il 25 marzo presso i locali dell’ex chiesa di S. Caterina e successivamente spostata presso i locali dell’ex Ostello – anch’esso fondato da mia madre -, sulla sua vita e le sue opere.  Ma ebbe vita breve, poiché, dopo tre anni, a seguito del pensionamento del dott. Gullo, la nuova dirigenza del Museo ritenne di doverla smantellare, mettendo da parte la documentazione, riprodotta in copia secondo un criterio espositivo allora molto apprezzato dai fruitori della mostra, che testimoniava l’impegno ed il ruolo avuto da mia madre nella fondazione del Museo di Lipari.
La mostra, per ciò che concerne l’attività svolta per la creazione del Museo. conteneva la corrispondenza del 1947, relativa all’antiquarium e la documentazione sull’istituzione di un apposito comitato locale, la corrispondenza del 1948, sulla attività archeologica e l’antiquarium, la nomina a Conservatrice onoraria e la corrispondenza del 1950 sull’antiquarium, la corrispondenza del mese di ottobre 1950 e dell’anno 1951, riguardante ancora l’antiquarium, una “nota archeologica” per la pubblicazione in un opuscolo sulle “Isole Eolie”  e notizie del 1954, quando dall’antiquarium nasce il Museo Archeologico Eoliano, con il quale continua la collaborazione di mia madre. Spero che questa parte di storia del Museo non passi definitivamente nell’oblio perché sarebbe una testimonianza di verità che non toglie meriti a nessuno!
Vi abbraccio tutti.
                                                                                  Caterina Conti

Auguri a...Anita, Michela e Cettina

Gli auguri di buon compleanno oggi sono per Anita Merlo, Michela Mantineo e Cettina Mandile
N.B. A partire dal 1° di Aprile gli auguri (di qualunque genere) con o senza foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.

Giovanni Giardina propone ‘Ncuntravu u Signuri ! di Ignazio Butitta


                                             ‘Ncuntràvu u Signuri pa strata e ci dissi:
                                             ’Un  t’affrunti a caminàri  scausu ?
                                              Era stancu, l’ossa rusicàti da camula ,
                                              a tonaca sfardàta e a vucca sicca e circàva  acqua;
                                              Facìa  pietàti a vidillu!
                                              Ma pinzannu a chiddu chi nni fici,
                                              pu piaciri di mittirinni o munnu,
                                              e vidirinni, arrubbari,odiari ,assicutàri  i dinari
                                              e godiri du mali di l’autri;
                                              Vi dicu a virità: ……‘Un mi spuntò na lacrima !
                                              E facìa ‘mprissioni, un picciottu di trentatrianni
                                              beddu , iautu, ussutu ,
                                              cu l’occhi di ova di palumma figghiati ‘nta pagghia.
                                              Facìa ‘mprissioni dda taliatùra d’omu ca trasèva
                                             ‘nto cori cumu  cu ventu   di ciatu,
                                             ‘nto cori cumme  lingua d’agneddu  e capricchi di matri.
                                              Ma  pinsannu  a chiddu chi nni fici,
                                              pu piaciri di vidirinni scippàri l’occhi l’unu  cu l’autru,
                                              ammazzarinni, chiantàri bannèri di vittoria ‘nte panze di morti,
                                              Vi dicu a virità :…….. Nun mi spuntò na lacrima !
                                              Ci dissi sulu:……Era Miegghiu si non nascèvi,
                                              si non scinnèvi ‘nterra e non murivi ‘nta  Cruci !
                                              Nuatri, fussimu nenti, né pampini , né ciuri
                                              e mancu carni punciuta di l’api  manciata di vermi.
                                              Fussimu nenti, negghi senza timpesta ,
                                              e senza trona e lampi ‘nto cielu ,e  tirrimoto ‘nterra…. nenti!
                                              Era stancu……….,mi taliava,…… e chiancìa,
                                              cumu  nu  nnoccenti,  chi ‘nchiana  o  patibulu !