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domenica 7 luglio 2013

"Occorre sapere la verità sul perchè si è accantonata la prima progettazione del nuovo depuratore". Lettera aperta di Salvatore Agrip

Ai Signori Amministratori del Comune di Lipari.
 A tutti i Signori Consiglieri del Comune di Lipari.
 A tutta la cittadinanza eoliana.

Egregi Signori, la questione depuratore si pone al centro della vita politica di questo paese e il giorno 9 c. m. ci sarà un consiglio comunale apposito per la discussione della localizzazione del depuratore a Canneto Dentro. Sulla vicenda ormai da tempo si sono intrapresi  vari contenziosi  legali di natura procedurale e sociale (personalmente sono stato già uno dei tanti firmatari in un ricorso al Tar del Lazio), ancora oggi e sicuramente per il futuro ce ne saranno degl’altri, capeggiati dall’instancabile Avv. Intilisano.  
Con la presente vorrei, oggettivamente,  rappresentare le storture e gli effetti pregiudizievoli che si abbatterebbero sul nostro territorio, condizionandone negativamente la qualità della vita e lo sviluppo socio-politico di noi abitanti tutti di questo nostro comune, per le già progettate e imminenti opere da realizzarsi, con questa infinita emergenza (siamo già al tredicesimo anno) che comprende il cosiddetto “ciclo dell’acqua”  finanziato con oltre 40 milioni di euro e di cui fa parte la realizzazione del nuovo depuratore dell’isola di Lipari.
Ho seguito da qualche anno la questione di tale emergenza e sono sicuro che quanto già progettato e a breve da realizzarsi è svilito della necessaria lungimiranza che questa importante spesa pubblica deve obbligatoriamente avere. Pertanto mi permetto da semplice cittadino di analizzarne e fare delle considerazioni sulle  informazioni  avute fino adesso;
-          Tutti sappiamo che prima dell’emergenza (oltre 13 anni fa) è stato fatto un valido progetto  (tuttora ancora valido), che prevede il nuovo depuratore a Pignataro, dove peraltro è stato previsto anche dal PRG,  l’impianto è stato progettato  in un tunnel  senza effettuare nessun esproprio (almeno a privati), con un impatto ambientale quasi nullo. La progettazione di questo impianto prevede che le acque depurate non vengono buttate a mare ma immesse in una nuova e seconda rete idrica (da realizzarsi con gli stessi fondi) per irrigare i giardini e le campagne dell’isola. La cosa più strategica di questa locazione è  che tale impianto si troverebbe a livello del mare in modo da avere l’adduzione dei reflui fognari quasi esclusivamente per caduta  e non ci sarebbe bisogno di grosse vasche di raccolta e con un limitato pompaggio dei reflui si avrebbe anche il beneficio di un considerevole risparmio energetico.
-          La nuova locazione prevista a Canneto Dentro, sarebbe dentro una valle e nella parte sovrastante ci sarebbero gli abitati di Serra e Pirrera e già i suoi abitanti insieme a quelli di Canneto hanno prodotto vari contenziosi amministrativi e penali per questa procedura.
Tale ubicazione andrebbe a pregiudicare un’area già individuata come zona artigianale ed è incomprensibile come il consorzio degli artigiani avendo già proprio lì un progetto per gli insediamenti  produttivi da realizzare (P.I.P.), abbia accettato favorevolmente una conferenza di servizio con l’istituzione commissariale.
Per tale realizzazione si prevede uno sbancamento del costone lato nord con un quantitativo di 95.000 mc di materiale di risulta che dovrebbe essere portato nella vecchia discarica di R.S.U. non ancora bonificata a Lami, insomma si andrebbe ai realizzare una sorta di sarcofago su questa discarica che come sappiamo attualmente rappresenta una bomba ambientale e gli abitanti della zona manifestano  già da tempo le giuste apprensioni.
I numerosi espropri necessari per la realizzazione dell’impianto hanno già messo in allarme i proprietari che sono pronti per i ricorsi di legge, bisogna anche considerare che alcuni artigiani avevano già di proprio comprati questi terreni in previsione degli insediamenti artigianali, quindi si ha già gente esasperata e avvilita.
Risulta inoltre esserci uno studio eseguito anni addietro per individuare fonti termali e proprio in questa locazione risulterebbe la maggior falda di acque termali dell’isola.
A differenza della prima locazione di pignataro questo progetto non è previsto il riutilizzo delle acque depurate, ma queste andrebbero addotte in mare (disperse).
Ma la cosa che rende veramente raccapricciante e incomprensibile questa locazione è che si andrebbe a collocare a circa duecento metri sopra il livello del mare e gli abitati di Lipari e Canneto che produco  la parte più consistente dei reflui fognari si troverebbero al di sotto di questo livello, nasce cosi l’esigenza progettuale delle due grosse vasche di raccolta per il pompaggio dei liquami a Lipari centro zona di Sottomonastero e a Canneto sulla spiaggia di Unci, dotate delle necessarie valvole di sfogo a mare in caso di guasto o emergenza.
Quindi da queste due progettazioni per la realizzazione del nuovo depuratore a Lipari, appare sicuramente molto più valido quello di Pignataro, localizzato e progettato in modo lungimirante e a mio avviso trova un punto forte nel riutilizzo delle acque depurate per l’agricoltura.
E chiedo alle S.V. possiamo permetterci  il “lusso” di non avere ancora la seconda rete per l’irrigazione nella nostra isola?
Sappiamo tutti che attualmente una grossa quantità di acqua potabile (in parte depurata in loco e buona parte trasportata con costi notevoli da Napoli) viene usata per tale necessità, Quindi il risparmio di questo “prezioso liquido” sarebbe considerevole. Ciò potrebbe sicuramente trovare un punto di forza in una previsione di sviluppo economico futuro per dare corpo all’iniziativa agricola privata,  innescando il circuito del “turismo enogastronomico” con la produzione de i prodotti tipicamente storici e non solo, dai sapori unici. Nel contempo a questa iniziativa si potrebbe  accorpare e recuperare l’invasatura di monte Santangelo  e le strutture annesse che giacciono li, ferme da almeno quarantanni.
Questa gestione commissariale ha previsto inoltre due impianti nell’isola di Vulcano, un dissalatore e un altro depuratore che a mio avviso ritengo inutili e gravosi per tutta la cittadinanza del comune di Lipari perché sicuramente per il futuro i soli abitanti dell’isola di Vulcano non potrebbero contenere i costi di manutenzione e gestione. Visto la vicinanza all’isola di Lipari con due condotte sottomarine si potrebbero addurre i reflui fognari nel depuratore di Pignataro e anche per questo risulterebbe ulteriormente strategico, mentre dall’isola di Lipari si porterebbe l’acqua potabile desalinizzata con una condotta che già è stata da anni fatta fino alla parte estrema  di fronte a Vulcano. Quindi l’isola di Vulcano avrebbe ugualmente il servizio fognario e idrico e si eliminerebbe il sicuro impatto ambiatale di queste due strutture, cosa anche importante si risparmierebbero dei fondi che potrebbero andare per il potenziamento delle reti fognarie e idriche o a riqualificare quelle già esistenti visto le molteplice falle che si verificano ogni giorno sempre più.
A questo punto è un obbligo da parte delle S. V. e un Diritto per noi cittadini sapere la verità  sul perché si è voluto accantonare la prima progettazione del nuovo depuratore previsto a Pignataro per ripiegare su una serie di opere particolarmente costose, insensate e inutili. Auspico che nel prossimo consiglio comunale ci venga detto tutto quello che fino adesso non si è detto, facendo piena chiarezza su tutti i retroscena di questa vicenda commissariale.
Porgo distinti Saluti.
Salvatore Agrip  cittadino eoliano e abitante di Canneto da sempre e per sempre.

Il dottore Subba chiede che vengano pubblicate sul web le spese economali

Oggetto: Pubblicazione sul sito web delle spese economali. 
In riferimento all’argomento riportato in oggetto voglio esternare un “pensiero” che ho da diverso tempo e che oggi può trovare riscontro, previa autorizzazione degli organi politici, nel “piano dell’integrità e della trasparenza”  ovvero la pubblicazione in un’apposita sezione del sito istituzionale del Comune di tutte le spese economali sostenute dall’ente, comprese di ogni supporto documentale (annotazioni sui preventivi di spesa richiesti telefonicamente, ricevute allegate alle missioni ecc.).
Le spese economali sono le uniche che oggi non vengono esaminate dal “popolo del web” e la pubblicazione delle stesse penso possa garantire al nostro ente sia una grande azione in termini di trasparenza e sia una grande mano di aiuto in termini di controllo.
Faccio presente che ho già sentito l’Assessore al ramo, che si è dichiarato estremamente interessato, ho interpellato il responsabile dell’Ufficio informatizzazione, che mi ha confortato sulla fattibilità dell’iniziativa e ho interpellato anche il Segretario Generale dell’ente ed è stata proprio la Dott.ssa De Gregorio ad evidenziare che l’atto amministrativo nel quale prevedere tale pubblicazione è proprio il “piano dell’integrità e della trasparenza” che deve essere approvato sia in Giunta che in Consiglio.
Dott. Francesco Subba (Dirigente settore economia e finanze)

sabato 6 luglio 2013

"Stiamo andando verso la paralisi delle attività amministrative dell'Ente?" (di Angelo Sidoti)

Con nota del 3 giugno 2013 scrivevo al portavoce del Sindaco tra le altre cose:
"Ritornando all'argomento trasparenza, a me molto caro, ti volevo solo precisare che le amministrazioni pubbliche devono pubblicare i dati relativi a chi riveste incarichi politici.
In particolare vanno divulgate le informazioni sui compensi di qualsiasi natura connessi alla carica, i viaggi e le missioni pagate con fondi pubblici, le dichiarazioni dei redditi (comprese quelle del coniuge e dei parenti entro il secondo grado, che, pero', devono dare il loro consenso; l'eventuale NO deve essere indicato), gli incarichi pagati con soldi pubblici.
Naturalmente incarichi pubblici significa, Giunta, Consiglio Comunale, Commissioni, Consulenti etc etc. Questo naturalmente secondo me. Ma attendo un sua autorevole interpretazione."
A questo il portavoce dava riscontro come segue:
"quanto alla pubblicazione di curriculum, documenti, posizione economiche e trasferte di assessori, dirigenti ne ho parlato con il segretario generale ed il Dott. Subba. Si sta procedendo e mi si ricorda che l'obbligatorietà e' stata posta da una norma recente e c'e tempo fino al 20 luglio per ottemperarla".
Oggi leggo una comunicazione del Ragioniere Generale sul tema trasferte e missioni e mi domando:
- prima di tutto ma non avevate discusso già di questo con il portavoce un mese fa stabilendo che c'era tempo fino al 20 luglio (data peraltro al quanto vicina)?
-  forse stiamo parlando di altro?
- forse la sua e' una precisazione?
Come potrà rilevare Dott. Subba  il popolo del web aveva già evidenziato il tema che Lei oggi richiama anche se Lei oggi fornisce, e le siamo grati, maggiori dettagli.
Colgo l'occasione per chiedere al Portavoce (un giorno ci spiegherà in cosa consiste effettivamente il suo ruolo) la pubblicazione insieme al report assenze, delle ferie non godute maturate da ogni reparto, anche se ciò non fosse identificato obbligatorio dalla norma. Questo naturalmente per la trasparenza ma sopratutto per comprendere la motivazione dell'elevato tasso di assenze in qualche settore comunale.
Infine, se ci sono aggiornamenti in merito all'indirizzo politico organizzazione della macro struttura comunale e se le notizie diffuse sul web in merito alla diminuzione dei dirigenti, o per ferie o per sospensione dall'incarico o per altro, rientra in questa attività oppure stiamo andando verso la paralisi delle attività amministrative dell'Ente?
Angelo Sidoti

Cavani è ufficialmente del Paris Saint Germain. La notizia rimbalza da Panarea

Cavani è del Psg. Al Napoli andranno circa 64 milioni di euro
La notizia rimbalza da Panarea dove  il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis è in vacanza con alcuni amici.
Per sostituire il bomber si punta  su Mario Gomez.

Archeolie 2013 dall' 8 al 16 settembre a Lipari. La presentazione del prof. Tusa

E' stata presentata a Palermo la prima edizione di Archeolie che si svolgerà dall'8 al 16 settembre a Lipari. Nel video sottostante il Soprintendente del Mare, prof. Sebastiano Tusa, illustra l'iniziativa

Monte: Non solo incivili ma anche ladri

Nel precedente articolo avevamo evidenziato come la piazzetta di Monte, punto panoramico di una certa valenza, fosse soggetto ad atti di inciviltà.
Purtroppo, come ci segnalano, non accade solo questo. Nella notte sono letteralmente scomparse le due panchine che permettevano ai turisti ma anche ai residenti di ammirare, comodamente seduti, il suggestivo.

Due "cartoline" di inciviltà e disinteresse da Monte


La piazzetta di Monte a Lipari è sicuramente una delle mete più frequentate dai turisti considerando il "colpo d'occhio" che si ha sull'intero centro storico di Lipari e non solo su quello.
Purtroppo è meta anche di soggetti "incivili" che lasciano tracce ben evidenti del loro passaggio a discapito della  bellezza del luogo e con il, conseguente, negativo impatto che si da al turista.
Ecco come si presentava oggi la zona panoramica.
Sappiamo che a Monte non vi è un netturbino ma, sicuramente, sarebbe opportuno che il camion, che  passa per la raccolta dei rifiuti, si fermi un attimo in piazza per raccogliere i resti dell'inciviltà.

ARRESTI A MESSINA - Esami facili all'università- La Dia ritiene di avere scoperto un'organizzazione che influenzava le prove di ammissione alle facoltà a numero chiuso e agli esami universitari.

La direzione investigativa antimafia di Catania ha eseguito ordinanze cautelare nei confronti di sei persone indagate nell'ambito di un'inchiesta su esami 'facili' all'università di Messina. La Dia ritiene di avere scoperto un'organizzazione che influenzava le prove di ammissione alle facoltà a numero chiuso e agli esami universitari. Ai vertici del gruppo ci sarebbe un calabrese ritenuto legato a esponenti della 'ndrangheta locale. L'inchiesta è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina che ipotizza, a vario titolo, i reati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio, all'usura e al millantato credito. I provvedimenti dell'operazione 'Campus', richiesti dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto Liliana Todaro della Dda peloritana, coordinati dal procuratore capo Guido Lo Forte, sono in corso di esecuzione tra Messina e Brescia. (ANSA).
Gli arrestati nell'operazione "Campus" della Dia a Messina sono: Antonio Domenico Montagnese, 50 anni, che era stato indagato nell'ambito dell'operazione denominata "Panta Rei" condotta nel contesto delle indagini svolte sull'omicidio del prof. Matteo Bottari, Marcello Caratozzolo, di 47, docente di Statistica e matematica nell'ateneo messinese, Santo Rando Galati, detto Dino, 57 anni, ex consigliere provinciale a Messina, accusati di di associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso finalizzata alla corruzione, al traffico illecito di influenze, al millantato credito, al voto di scambio e ad altri delitti con la pubblica amministrazione; Salvatore D'Arrigo, 59 anni, accusato di tentata estorsione continuata ed aggravata dal metodo mafioso. Altre due persone indagate sono state sottoposte all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Montagnese è anche accusato di usura, e tentativo di estorsione continuata ed aggravata dal metodo mafioso insieme agli altri tre arrestati. Montagnese e D'Arrigo sono stati portati in carcere gli altri due sono stati posti ai domiciliari.(ANSA).
Nell'ambito delle indagini, che si sono avvalse di intercettazioni ambientali e telefoniche e anche di pedinamenti, é emerso anche "il reciproco scambio di favori tra sodali, culminato, col riferimento al voto di scambio, nel sostegno politico offerto a Santo 'Dino' Galati Rando alle elezioni alle Regionali in Sicilia del 28 ottobre del 2012". Secondo l'accusa sarebbero state "barattate preferenze elettorali con idoneità scolastiche garantite attraverso scuole private". (ANSA).

"Benvenuti a Neurolandia". (di Francesco Finocchiaro)

Rubando un termine coniato da un noto economista, Eugenio Benettazzo, stiamo proprio vivendo in “Neurolandia”, pazzi al potere che giornalmente ci propinano la loro “cura” per mali che loro stessi hanno creato.
La follia dell’eurozona si sta palesando ogni giorno di più ai miei occhi....
Dopo le dichiarazioni del nostro premier Letta, giorno 3 luglio, che potete apprezzare qui: 
http://tg24.sky.it/tg24/economia/2013/07/03/conti_pubblici_bilanci_letta_esulta_flessibilita_barroso_patto_stabilita_lavoro.html 
con le quali manifesta esultanza per i risultati conseguiti in Europa, vorrei chiedervi: ma c’è davvero da esultare? 
Sono incline a pensare si tratti dell’ennesimo episodio di “psicosi da eurozona”, ormai sempre più diffusa ( uno dei primi ad essere contagiati, ed ormai irrimediabilmente compromesso, fu proprio il Neurofolle Mario Monti! ) tanto che ormai questa gente vive totalmente scollegata dalla realtà.
Ma, visto che tanto spazio lasciano in TV a questi simpatici ometti, mi appare più che mai necessario affrontare qui alcuni aspetti economici normalmente taciuti o minimizzati dai media, anche perchè ritengo che sia un errore lasciare il dibattito economico in mano a questi pseudo-economisti di sistema senza approfondire, e cominciare a porsi legittime e vitali domande, unica strada possibile per sottrarsi al quotidiano “lavaggio del cervello” mediatico che ci giunge attraverso notizie manipolate e verità distorte.
Dunque, come stanno le cose?
Le cose stanno che stando ai dati la pressione fiscale in Italia è ai massimi storici dagli anni ‘90, anni dell’uscita della lira dallo SME, e nonostante ciò il gettito fiscale non è aumentato, ma è rimasto uguale a quello dell’anno scorso. Come mai, vi chiederete? Ma semplicemente perchè i consumi sono crollati ed hanno chiuso i battenti migliaia di aziende, il numero di partite IVA è diminuito, siamo in meno a pagare le tasse e dunque paghiamo, e pagheremo, sempre di più. 
Tenete presente che nel 2013 stiamo pagando circa 93 miliardi di soli interessi sul debito, e le proiezioni ci dicono che supereremo i 100 miliardi verso il 2015.
Ciò accompagnato ( mi spiace dirvelo, è triste, ma meglio saperlo ) da aumento sostanziale del debito pubblico, riduzione della spesa pubblica ( = meno servizi ), contrazione ulteriore dei salari medi, disoccupazione a livelli estremi e tassazione alle stelle. 
Mi sembra infantile ripetersi, come fanno in molti, “ dai, ora ci riprendiamo!”, così giusto per autoconvincersi, quando in realtà non vi è alcun indizio che ciò, almeno per ora, possa avvenire...
Per ottobre è previsto l’aumento dell’iva di un punto, e questo è un grosso errore, comporterà un danno all'erario stimabile in alcuni miliardi per colpa dell'effetto recessivo, oltre a far perdere di competitività i nostri prodotti nei confronti di quelli esteri; per far capire quanto siamo in difficoltà basti pensare che il solo fatto di aver rimandato tale aumento di un paio di mesi ha costretto il governo a fare altri aumenti importanti: l’acconto dell’Irpef e dell’Irap dovuto dalle persone fisiche e dalle società di persone aumenterà sin dal novembre 2013 dal 99 al 100%; l’acconto Ires e Irap dovuto dalle persone giuridiche sale, sempre a decorre da novembre 2013, dal 100 al 101% (avete letto bene: 101%!).
Non oso neanche immaginare a cosa dovremmo ricorrere, a questo punto, se dovesse slittare ancora questo fatale aumento dell’IVA...
Ora proverei a sbilanciarmi nelle previsioni, se il debito pubblico va aumentando ( vi ricordo che abbiamo superato i 2.000 miliardi!!! ) , gli interessi sul debito pure e le tasse anche, mi spiegate quale sarebbe la ricetta per far uscire il nostro paese dalla crisi? 
La risposta è semplice, se restiamo con le regole dell’eurozona, questa ricetta semplicemente non esiste e purtroppo la spirale in cui ci troviamo sarà irreversibile se non verrà attuata una decisa azione di protesta politica.
Senza troppa fatica o preparazione accademica, e senza entrare nel merito dei meccanismi bancari dell’unione che sono anch’essi totalmente perversi e da rivedere, possiamo individuare facilmente 2 aspetti che spesso vengono trascuratii:
1- Utilità di una unità monetaria
Il sistema euro non è cooperativo, in verità è come se avessimo disegnato un ring entro cui i singoli stati sono posti in competizione fra di loro, laddove il successo commerciale dell’uno ( leggi: Germania ) si alimenta del deficit degli altri ( leggi: paesi meridionali ) . L’atteggiamento direi cinico dell’Europa nei confronti di paesi come la Grecia e dei suoi cittadini dovrebbe far riflettere...
Questo aspetto “non cooperativo” e “non solidale” dell’eurozona fa si che essa si presenti chiaramente come un’ unione monetaria destinata a fallire o comunque a creare grossi squilibri economici e sociali. Come ben noto agli economisti ( quelli veri ) le caratteristiche che deve avere una AVO ( Area Valutaria Ottimale ) per essere funzionale sono: cooperazione tra gli stati aderenti, omogeneità tra i sistemi educativi, fiscali, giudiziari, amministrativi, e alta mobilità dei lavoratori ( e magari una lingua unica! ). Allo stato attuale la Comunità Europea non possiede neanche uno di questi requisiti, fate pure le vostre valutazioni, comunque considerate che la crisi del 1992 fu proprio causata dall’ingresso nello SME, cioè un’area a cambi fissi, e che è stato possibile per noi riprenderci solo uscendone e svalutando la nostra moneta portandola ad un valore sostenibile per la nostra economia.
2- Il concetto di competitività.
Giornalmente troviamo che questa parola è sempre più pronunciata e presente sui giornali, non siamo abbastanza competitivi, dobbiamo riacquistare competitività, etc...
Lo sviluppo globale, a quanto ci dicono, si basa sulla competitività fra gli stati, e dunque “competitivo è bello”!!!:
Riflettiamo, non facciamoci prendere per il culo così, il grande sviluppo tecnologico del nostro secolo aveva fatto sperare che fosse possibile un miglioramento delle condizioni di vita generali nel mondo, ed invece? 
Eh bè, invece è successo che incalzati dalle economie emergenti, le democrazie occidentali si sono accorte che la “democrazia ed i diritti civili costano”, e dunque per essere “competitivi” nel confronti dei paesi emergenti del terzo mondo bisogna progressivamente comprimere salari e tutele dei lavoratori, sacrificati sull’altare della “competitività”! 
Pensateci, se in Italia un operaio lavorasse per 1 euro l’ora, il nostro paese sarebbe senz’altro più competitivo rispetto ai concorrenti esteri e tutti aprirebbero fabbriche da noi, i nostri prodotti costerebbero meno, giusto?
Ma questo porterebbe maggiore benessere diffuso? Ovviamente no, porterebbe solo ad aumentare la forbice dei salari, pochi ricchissimi ed il resto della popolazione in totale povertà. 
Signori, non scherziamo, l’attività politica ed economica deve avere un “fine”, un obbiettivo da realizzare, che non è semplicemente dire “i conti sono a posto”, ma “i cittadini sono a posto”.
Eppure ci propinano le loro ricette alterando ad arte le parole della comunicazione.
Il termine “lavoro precario” viene trasformato in “flessibilità del lavoro”, “tassazione iniqua” viene tradotto in “sacrifici necessari”, “sottrazione di democrazia” diventa, appunto, “necessità di competitività”. 
Dunque riassumendo abbiamo sviluppo economico in paesi dove esso non è accompagnato da sviluppo democratico, e questo favorisce la concentrazione della ricchezza in poche mani ed economie in crescita a doppia cifra solo grazie all’abbondanza di lavoro non specializzato a basso costo . Parallellamente abbiamo recessione e crisi economica nei paesi “democratici”, i quali per reagire alla crisi sembra non riescano ad immaginare altro se non progressivamente ridurre diritti e reddito dei loro cittadini. 
Benvenuti in Neurolandia...

Francesco Finocchiaro

La fine delle comparanze (di Luca Chiofalo)

Svanita l’illusione che i nuovi dessero una svolta rispetto al passato corso amministrativo, è ora di cominciare a ragionare lucidamente (chi ne è capace) sul perché le Eolie non riescono a cambiare in meglio.
Gli amministratori hanno evidenti responsabilità, ma ne hanno anche i cittadini- elettori che, altrettanto evidentemente, o chiedono le cose sbagliate o si fanno rappresentare, votandole, dalle persone sbagliate.
Sembra un film già visto ma, alle Eolie, capiamo che si tratta di una replica solo a “spettacolo” ampiamente cominciato. Abbiamo eletto, per 18/20, un consiglio comunale di reduci “dell'ancien regime” e di giovani timidi e allineati; un'amministrazione pavida e finora inconcludente ne è la logica conseguenza. Anche i comitati che si affannano a lanciare altri sindaci, (anche se di buone intenzioni), se composti da “amici degli amici” non aggiungono niente, perché temo incapaci di abbandonare i deleteri cavalli di battaglia della politica eoliana: clientelismo e “comparanze”. Non si può cambiare il paese se si hanno troppi “scheletri nell’armadio” o compari, amici e familiari da tutelare e per i quali sacrificare l’interesse collettivo.
Se fossimo capaci di superare il medioevo culturale nel quale ci ostiniamo a vivere, il riordino della macchina amministrativa, la salute del bilancio comunale, il rilancio turistico ed economico dell’arcipelago, la pianificazione dei necessari interventi infrastrutturali (porti, per esempio) ed una ritrovata armonia sociale sarebbero tutti traguardi raggiungibili.
Altrimenti, continueremo a cambiare il nome del sindaco e di qualche amministratore ma, in sostanza, non cambieremo niente e resteremo impantanati nel familismo amorale e nelle “comparanze” disdicevoli, le vere zavorre di questa comunità.
Cari concittadini, se vogliamo che il paese cambi, bisogna cominciare a cambiare…
CORDIALMENTE

LUCA CHIOFALO

Magic Johnson da Subba con Ester Amendola e Jessica Zanca. Qualche "millimetro" di differenza


CROCETTA COME SAN MICHELE, TAGLIA LA TESTA AL DRAGO. CHE NON MUORE MAI

Se Rosario Crocetta fosse osannato da tutta la plateacome Gianni Morandi nelle esibizioni canore nella sua Bologna, vorrebbe dire che intrallazzi, malandrinerie, mafie, truffe e prepotenze perpetrate in Sicilia sarebbero pura invenzione del cinema, dei giornali e dell’autorità giudiziaria: avremmo assistito alla serie dei Soprano’s, lunga quanto Beautiful. Una fiction, vissuta come un incubo. Ma le cose stanno diversamente, come sappiamo.
Il governatore ha molti, moltissimi fan, ma anche molti detrattori che gli rimproverano di fare “schiuma” (se volete, bollicine): troppo teatro, sceneggiate, mascariamenti.
I primi lo inneggiano perché combatte come San Michele contro il Drago giorno e notte, senza paura e senza riposarsi. Starebbe uccidendo il drago poco a poco, spegnendo una ad una le sue bocche di fuoco. Tagliargli la testa con un colpo solo, sarebbe la cosa migliore, ma il Drago ha molti alleati e San Michele non è  il Padreterno.
I detrattori paragonano Rosario Crocetta ad un venditore di fumo, che ricorda magari il generale Cascino, l’eroe armerino della prima guerra mondiale, che gridò ai suoi soldati: siete la valanga che sale. I soldati s’inerpicavano sul costone di una montagnola sotto il tiro delle mitragliatrici austriache per conquistare la vetta, e cadevano uno dopo l’altro. Crocetta starebbe mandando i siciliani a morire: la valanga non può salire, è una finzione dannosa. Le sue sarebbero perciò parole d’ordine fasulle.
Il presidente della Regione non può essere che San Michele il quale scaccia il Drago o quel generale della valanga che sale?
Mettiamo il caso che sia una persona normale, dotata di sufficiente buonsenso e competenza, e che a differenza dei suoi predecessori, abbia cambiato stile di governo per ottenere risultati accettabili.Immaginiamo anche che possieda qualche principio (o comandamento) da far valere. Per esempio: non rubare, non appropriarsi del bene pubblico, delle risorse dello Stato, del patrimonio di tutti. Mettiamo che sia una persona normale, dunque, come dovrebbe esserlo qualunque amministratore, quindi con limiti, velleitarismi, piccoli vezzi, e sia, nella fattispecie, anche un narciso poco “strafalario”, nel senso che una ne fa e cento ne pensa ed inevitabilmente si avvita.
Ove prendessimo in seria considerazione questa condizione, forse si capirebbe più facilmente perché,rompendo con le tradizioni di omertà, da politico bon vivant, accortosi di una avvilente furbata ai danni della Regione, non ci abbia pensato su due volte e abbia denunciato il fatto alla magistratura. E’ successo, infatti, che dei signori, interni o esterni alla pubblica amministrazione, non si è ben capito,hanno compiuto un bel viaggetto in Canada attribuendo le spese alla Regione siciliana.Crocetta e il suo assessore, l’ex sindacalista Lo Bello, hanno raccolto la documentazione idonea, si sono recati alla Procura di Palermo per denunciare l’episodio e gli “attori” principali, poi hanno organizzato una conferenza stampa per raccontare la vicenda. L’intenzione è di far sapere che si regoleranno sempre allo stesso modo.
Il costo del tour canadese ammonta a quasi 50 mila euro, la spesa non è la fine del mondo, ma provate a moltiplicare per cento, mille episodi di questo genere, nel tempo, ha suggerito il governatore, e trovate una delle ragioni per le quali la Regione siciliana sta in braghe di tela.
Il presidente della Regione sospetta di stare nuotando nel malcostume. Facendo qualche calcolo approssimativo, sostiene, le ruberie scoperte negli ultimi mesi potrebbero ammontare a circa duecento milioni di euro, la cifra del deficit accumulato nello stesso periodo. I conti non sarebbero a posto senza gli scippi, ma almeno avrebbero pareggiato.
La normale amministrazione ha bisogno del fascino rivoluzionario, Rosario Crocetta se ne fa carico. La Sicilia, che ne ha visto di tutti i colori, vive le suggestioni di un rivoluzionario che fa delle cose normali. E chissà che  non sia questa, la normalità rivoluzionaria, la ricetta giusta per affrontare efficacemente le malandrinerie.

Il disservizio dell’acqua sulla strada per Lami

Caro Direttore,
l'Italia va in frantumi? L'economia si dissolve in autentico e miserabile accattonaggio da sopravvivenza? L'asinocrazia, insieme all'atavica strafottenza governano ogni cosa?
La risposta è SI' ed è una grande vergogna nazionale e del sud in particolare.
A Lipari, la perla delle Eolie, l'isola cantata da Omero, vanto di uno tra i musei più prestigiosi del mondo, da ben 3 settimane, in alcune zone, è priva d'acqua e tutto nell'indifferenza e nell'insipienza generale. Da tre settimane, sulla via che conduce a Lami, all'intersezione con la via Calandra Coste, non arriva più acqua. La ragione? Una perdita a monte lungo il percorso della tubazione di adduzione. Gli abitanti e gli ospiti delle case, sono all'esasperazione, tutti a versare bollettini per le autobotti, tutti in coda ad attendere la manna dal cielo, strapagando acqua che già strapaghiamo con le salatissime bollette che riceviamo dal servizio idrico comunale.
VERGOGNA!!!!!
Ancora non si è riusciti a localizzare e chiudere questa perdita che avviene, sicuramente, in un tratto abbastanza facile da individuare sulla strada per Lami.
Come si può pretendere di incrementare il turismo in queste condizioni, ossia senza assicurare il bene primario dell'acqua, ai residenti ed ai turisti? Come si può pretendere di risollevare una economia già al tracollo, nell'arcipelago ed a Lipari in particolare? Qualcuno ha una risposta?
Io sì. L'avvocato Gianni Agnelli, per il cui cinismo non ho mai avuto alcuna simpatia, da senatore della repubblica, non disse mai una parola, non intervenne in alcuna cosa fondamentale, gli interessava solo rapinare i quattrini destinati alla FIAT e farli confluire nella sua cassaforte di famiglia. E, infatti, sappiamo come è andata a finire. Ma una sola cosa giusta ha detto Agnelli, in sede di discussioni parlamentari su Europa sì o Europa no. " Gli italiani debbono alfine decidere se vogliono restare nord africani o vogliono diventare Europei". E gli Italiani hanno deciso per la prima ipotesi. Alle Eolie Tanti
Auguri, dal....FUTURO!!!!
Giovanna Bongiorno

Risponde Giacomantonio
Cominciamo col dire che il disservizio di cui si lamenta la signora Giovanna Bongiorno è stato prontamente risolto ed alla casa della signora torna ad arrivare l’acqua. Che cosa è successo? Che cosa succede? Ieri Pirrera oggi Lami. Il fatto è che queste condotte sono un poi’ vetuste e non è difficile che le tubature abbiano delle perdite. In questi giorni sulla strada per Lami si sono verificati diversi problemi che sono stati risolti, una volta arrivata la segnalazione. La signora cita oltre al problema della sua casa un'altra perdita sul percorso ed anche per questo si sta provvedendo e probabilmente verrà risolto già nella giornata di domani.

Che cosa si può fare per limitare almeno il disagio in attesa che si proceda a realizzare una nuova conduttura che elimini il problema alla radice? Occorre un po’ di collaborazione. Visto che nelle zone alte l’acqua non viene immessa in continuazione ma secondo un calendario è bene che i proprietari di case quando sanno che è il loro turno controllino se l’acqua arriva e se riscontrano qualche anomalia avvertano subito l’ufficio idrico o la ditta Bellino (3389068895) che avvieranno il controllo immediatamente durante il periodo di immissione dell’acqua. Il controllo infatti può essere fatto solo durante il periodo di distribuzione. Se invece la segnalazione viene fatta con ritardo, per esempio il giorno dopo., bisognerà aspettare la nuova distribuzione secondo il calendario prefissato al quale non si può derogare se non intralciandolo e creando confusione in tutte le zone alte.

Auguri a.....

Eolienews augura Buon Compleanno a Mariagrazia Rizzo, Ester Amendola, Daniela  Giardina, Margherita Cacace e Martina Cincotta

Il ritorno, dopo tanti anni, della nave da Napoli a Ginostra (foto Riccardo Lo Schiavo)

venerdì 5 luglio 2013

Può un gatto dormire così? A Lipari....Sissi...si !


Il "decreto del fare" porta una rilevante novità che tanto riguarda anche il nostro Arcipelago (di Saverio Merlino)

Il D.l. 69 del Governo di Enrico Letta, detto anche il “Decreto del Fare” all’art 25 commi 9, 10 e 11 contiene una rilevante novità che tanto riguarda anche il nostro Arcipelago. Infatti, il su citato D.l. ha trasferito alla Regione Sicilia la titolarità “esclusiva” dell’esercizio di tutte le attività di vigilanza di cui alla Convenzione rep. 55/2012, in precedenza assegnate, dal citato art. 19 ter del 166/2009, ai Ministeri MIT e MEF. La Regione Siciliana, quindi, oltre ad essere titolare dal 01 gennaio 2010 della programmazione e amministrazione dei collegamenti marittimi effettuati all’interno della stessa regione dal 21 giugno 2013 è anche titolare di tutte le attività' di vigilanza e quindi, di fatto, al controllo totale della Convenzione sottoscritta dallo Stato con Compagnia Delle Isole.
Dal 21 giugno 2013, quindi la Regione Sicilia è l'unico soggetto titolato a garantire la regolarità dei servizi di navigazione passeggeri e merci con le isole minori ed è l’unica titolata a gestire i rapporti convenzionali anche con la Compagnia delle Isole.
Con il D.l. 69/2013 si è riportata la Regione Siciliana nella stessa posizione delle altre Regioni che gestiscono direttamente le società regionali ex Tirrenia (Caremar, Laziomar, Saremar e Toremar).
Ciò al fine di garantire il principio di sussidiarietà e il rispetto delle norme vigenti, giacché la competenza dei collegamenti interregionali di cabotaggio con le isole minori situate nel territorio della Regione è in capo alla stessa Regione, ma soprattutto per soddisfare a pieno il diritto alla mobilità' dei cittadini isolani.
Non vi è, infatti, dubbio che la gestione da parte della Regione della Convenzione dovrebbe certamente essere più efficiente ed efficace.
A parte, infatti, che il complesso iter per ogni singola scelta decisionale che fino al 21 giugno scorso vedeva coinvolte ben tre Amministrazioni (MIT, MEF e Regione) oggi invece vede un unico interlocutore che è la Regione Siciliana e, quindi, di fatto, anche una semplificazione delle procedure autorizzative, e un’amministrazione più vicina e si spera più capace di capire e di gestire le problematiche delle nostre isole.
Con questa decisione governativa ci si augura che sia superato anche il fatto che essendo i due Ministeri a un migliaio di km di distanza e spesso, quindi difficile far capire le reali esigenze delle comunità' isolane e le scelte della Società' di navigazione.
Inoltre ritengo che, in una prospettiva di efficientamento dei servizi marittimi, si possa pensare di razionalizzare e migliorare la qualità' degli attuali servizi che rischiano di mettere ulteriormente in crisi la nostra comunità isolana con tutte le sue attività e si potrebbero anche ridurre i costi della gestione di alcune rotte e migliorare, investendo i risparmi, in qualità' dei servizi.
Saverio Merlino

L'Acchiappa-Vip. Non solo Magic Johnson ma anche Samuel L. Jackson

Due  vip in un colpo solo. Mentre tutte le attenzioni erano puntate sulla presenza a Lipari del "magico" ex cestista americano Magic Johnson nessuno ha  fatto  caso che del suo gruppo faceva parte Samuel L. Jackson, attore televisivo e produttore cinematografico.  Ha avuto diversi piccoli ruoli come nel film Quei bravi ragazzi prima di incontrare il suo mentore, Morgan Freeman , e il regista Spike Lee . Dopo aver ottenuto il plauso della critica per il suo ruolo in Jungle Fever , nel 1991, è apparso in film come Giochi di potere , Amos & Andrew , True Romance e Jurassic Park . Nel 1994, è stato lanciato come Jules Winnfield in Pulp Fiction , e la sua performance ha ricevuto diverse nomination e premiati dalla critica.
Jackson da allora è apparso in oltre 100 film, tra cui Die Hard with a Vengeance , Codice 51 , ​​Jackie Brown , Unbreakable , Gli Incredibili , Black Snake Moan , Shaft , Snakes on a Plane , Django Unchained , così come la Star Wars trilogia prequel e piccoli ruoli in Quentin Tarantino s ' Kill Bill vol. 2 e Bastardi senza gloria .
Ha giocato Nick Fury in Iron Man , Iron Man 2 , Thor , Captain America: The First Avenger , e Marvel The Avengers , i primi cinque di un impegno di nove film come il carattere per la Marvel Cinematic Universe franchising. Molti ruoli di Jackson lo ha reso uno degli attori di maggior incasso al botteghino hanno fatto. Jackson ha vinto diversi premi durante la sua carriera ed è stato ritratto in varie forme di media, inclusi film, serie televisive e canzoni. Nel 1980 Jackson sposò LaTanya Richardson , con la quale ha una figlia, Zoe.
Nell'ottobre 2011, Jackson ha superato Frank Welker come il film di maggiore incasso attore di tutti i tempi.
Magic Johnson e Samuel Leroy Jackson hanno visitato il museo di Lipari, accompagnati dalla dottoressa Svetlana Roussak,  e adesso si stanno  concedendo un giro per il centro storico.
Vi proponiamo le foto che il nostro direttore che ha scattato alla barca Amadeus (che li ospita) a  Magic Johnson e a Samuel Lee Jackson. In una delle foto si è fatto immortalare con quest'ultimo. Da notare (ma è una pura casualità) che  il nostro direttore nella foto con Jackson indossa una maglietta con scritto Star Wars (uno dei film che l'attore ha girato)
PER CONCLUDERE UN GRAZIE DI CUORE AL FOTOGRAFO PROFESSIONISTA GAETANO DI GIOVANNI CON IL QUALE ABBIAMO SEGUITO "PASSO PASSO" I DUE PERSONAGGI

Piccola frana a Bagnamare. Pronto intervento di polizia municipale e pompieri

Ancora un distacco di materiale calcareo-tufaceo in località Bagnamare a Lipari. Sulla strada è finito, oltre a terriccio, anche un piccolo masso calcareo (foto in alto).
Il distacco si è verificato nella parte bassa intorno alle 16 e 20 quasi in prossimità del transito del nostro direttore che ha prontamente allertato sia i vigili urbani che i vigili del fuoco.
Sul posto è giunta la pattuglia della polizia municipale. L'ispettore Pippo Martella (foto in basso),  con l'ausilio del vigile Bartolo Di Pietro e della vigilessa Bartola Luca (che ha  disciplinato il traffico) ha provveduto a spostare il masso in questione.
Sul posto sono anche giunti i vigili del fuoco che  hanno ultimato l'intervento mettendo in sicurezza la viabilità


Dal 15 al 20 Luglio "Un mare di cinema- Eolie in video"


Lipari porto. Da Roma note positive

L’occasione dell’insediamento del Collegio Sindacale della Lipari Porto spa è servita per presentare debitamente il Presidente, Prof. Peppuccio Subba, agli altri componenti ed ai vertici societari.
L’andamento della riunione ha peraltro confermato l’assoluta bontà della scelta effettuata dal Sindaco Marco Giorgianni ed è stata accolta con stima e simpatia anche dal partner privato.
Alla presenza dell’Amministratore Delegato di Lipari Porto spa Ing. Stefano Tomarelli, e dei componenti del CdA Ettore Vasco e Pippo Santamaria si è altrettanto doverosamente fatto il punto su diversi aspetti della vita societaria e si è anche parlato dei locali ex biglietteria aliscafi di Marina Corta il cui diritto di godimento, com’è noto, è stato conferito alla Lipari Porto spa, e da tempo ristrutturata risultava in attesa di ridiventare operativa.
Nelle more è stato condiviso di consentire l’utilizzo degli stessi da parte del Comune di Lipari per la promozione turistica e culturale del Territorio con modalità in fase di determinazione.
Presumibilmente il referente societario verrà individuato nel consigliere Santamaria.
Piace sottolineare come l’iniziativa, che “restituisce” uno scorcio splendido di Lipari alla fruizione diretta della Gente, e che nessuno intende deturpare, ma anzi valorizzare, è stata accolta con entusiasmo da tutti i componenti il CdA con particolare atteggiamento propositivo e collaborativo da parte dell’Ing. Stefano Tomarelli e dal tecnico dott. Ettore Vasco, puntualissimo a fornire chiarimenti e suggerimenti al riguardo.
Giancarlo Niutta

Ancora una scossa in mare al largo delle Eolie

Una scossa in mare, di magnitudo 2.9, è stata registrata in mare, al largo delle isole Eolie, stamattina alle 9 e 11. L’ipocentro del terremoto è stato localizzato dagli strumenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a una profondità di ben 171 chilometri. Non sono segnalati danni a persone e/o cose.

Natoli torna sul Distretto

Egregio Portavoce del Sindaco, 
l'art. 12 dello Statuto dovrebbe essere letto per intero, e comunque Le invierò privatamente la risposta fornitami  dall'Assessore Federica Masin. 
Sicuramente avrà anche avuto modo di leggere la lettera indirizzata all'Assessore al Turismo dal Consigliere Comunale Antonio Casilli pubblicata sui giornali online.
Prendo comunque atto che i "soci" del Distretto non debbono essere preventivamente informati per decidere sulle linee di azione programmatiche del turismo, e che pertanto l'unico loro compito è quello di pagare.
Questa è la "democrazia" alla quale Lei fa riferimento?
Prendo altresì atto che Lei ha dimenticato i buoni propositi che hanno ispirato e caratterizzato la Sua Amministrazione.
Saluti 
Aldo Natoli

Il bando per la pulizia delle spiagge. Domanda e risposta

Volevo un’informazione, è da ieri che, sto facendo una ricerca nel sito del Comune di Lipari ma, non trovo riscontro né in “Bandi e Gare” né in “Albo Pretorio”.
La mia ricerca consiste nel Trovare il “Bando di Gara” per l’assegnazione della pulizia delle spiagge, e il “Contratto” che il Comune ha stipulato con la Ditta vincitrice della Gara.
Ora! Anche se, per vari motivi la gara non dovesse essere avvenuta, il Contratto dovrebbe essere visibile nel Sito del Comune, Per la trasparenza.
Volevo chiedervi, Sono io che, non ho saputo fare la ricerca?
È un disguido che, risolveranno in poche ore?
Come faccio a Visionare suddetti documenti?
Grazie Vostra Cortese attenzione.
D. Salmieri

Risponde Giacomantonio
Per la pulizia delle spiagge il Comune di Lipari ha in atto una convenzione stipulata con la cooperativa Margherita lo scorso anno in base alla legge 381/91 riguardante cooperative che occupano soggetti svantaggiati almeno nella misura del 30%.
Cordiali saluti

Michele Giacomantonio

Distretti delle isole. Giacomantonio risponde a Natoli : "Nessuna violazione dello Statuto"

Egregio Geometra Natoli,
nel riscontrare la sua ulteriore nota pubblicata ieri sui notiziari online, mi trovo costretto a farle notare una serie di formali e sostanziali imprecisioni relativamente a quanto da lei affermato.

  1. Il presidente del distretto, Marco Giorgianni, non ha violato l’art. 12 dello statuto. Questo infatti recita: Le adunanze sono tenute nel luogo di volta in volta indicato nell'avviso di convocazione, presso la sede dell’ATS o anche altrove, purché entro il territorio della regione Siciliana.
  2. In occasione della riunione di assemblea del 15 ottobre 2012, da lei impropriamente richiamata, si deliberava: “La sede legale dell’ATS Distretto delle Isole e degli Arcipelaghi di Sicilia è spostata presso i locali del Comune di Lipari. Si instituisce una succursale presso l’URAS Federalberghi Sicilia (Via Libertà 37/I, Palermo) che la concede a titolo gratuito, come da nota allegata, al fine di garantire un’ampia e diffusa partecipazione ai processi decisionali del distretto”. 

    3. Con riferimento alla supposta fortunata proroga sulla scadenza naturale del bando, questa amministrazione ne era a conoscenza da tempo in quanto già in data 13 giugno 2013 aveva avuto modo di partecipare ad un incontro a Palermo presso il Servizio Turistico Regionale, alla presenza degli altri distretti e dei vertici dell’Assessorato al Turismo. In quell’occasione, l’Assessore al Turismo aveva manifestato la propria disponibilità ad una proroga dei termini di scadenza del bando. Proroga che è stata puntualmente confermata dagli uffici dell’assessore per le vie brevi già il giorno seguente per poi essere successivamente formalizzata.
    4. In merito ai suoi diritti/doveri di socio questi come quelli dei membri del Consiglio di Amministrazione (C.d.A.) e del Comitato Tecnico (C.T.), come sicuramente saprà, sono sanciti dallo statuto sociale e dal codice civile. Nel caso che ci occupa, l’assemblea dei soci nomina i componenti dei due organi decisionali (C.d.A. e C.T.) nei quali figura un’ampia (9 per ciascun organo) rappresentanza delle componenti pubblica e privata dei territori aderenti al distretto.
    Spero che questa risposta possa aver finalmente dipanato ogni suo dubbio circa la supposta “politica individualistica dell’ultima ora” e soprattutto circa l’assenza di “trasparenza” e di “democrazia” richiamati nella sua nota.
    Michele Giacomantonio

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PROVINCE, SCONTRO IN SICILIA ULTIMA SPIAGGIA DEL DISSENSO

La Corte costituzionale ha fermato l’iter di abolizione delle province italiane. La sentenza della Consulta non giunge inattesa, il governo Monti aveva adottato un decreto per smantellare le circoscrizioni provinciali, tra l’altro, ed era del tutto prevedibile che i giudici costituzionali facessero delle obiezioni.
Le province restano, per ora in vita nella Penisola, ma, stando alle volontà finora espressa da quasi tutti i partiti politici, sulla questione si dovrebbe tornare presto all’interno di una nuova iniziativa sulla spending review. È assai probabile che saranno abolite le consultazioni provinciali e l’elezione dei presidenti delle province, affidando agli eletti nei comuni il potere di eleggere gli organismi circoscrizionali, “dimagriti” nel numero e nelle funzioni.
La sentenza della Consulta non interviene sull’iter finora seguito in Sicilia: l’Assemblea regionale siciliana ha votato una legge che abolisce le province, il governo ha commissariato le amministrazioni provinciali, presto il Parlamento regionale dovrà legiferare sugli assetti futuri delle province, che dovrebbero assumere la denominazione di consorzi di comuni. Cambieranno i confini territoriali, le funzioni e le stesse prerogative, assegnando ai comuni un ruolo primario.
L’intenzione è di decentrare poteri e funzioni dalla Regione ai consorzi ed ai comuni, ed attraverso i comuni, affidarle alle nuove amministrazioni circoscrizionali, abbattendo gli apparati politici. Niente elezioni, di primo grado, dunque, e un taglio agli emolumenti.
Lo stop “nazionale” all’abolizione delle province, tuttavia, assegna nuove responsabilità al ”laboratorio siciliano”, che già sperimenta prima di ogni altro, l’elezione diretta dei sindaci e dei presidenti delle province. Un fallimento, o un inceppamento in Sicilia, avrebbe conseguenze anche sul resto del paese. Chi avversa fieramente l’abolizione vedrà nella Sicilia l’ultima spiaggia per impedirla.

Auguri a...

Eolienews augura Buon Compleanno a Cristina Giovenco

giovedì 4 luglio 2013

Crocetta "giornalista abusivo". La Procura di Palermo apre una inchiesta

(AGI) - Palermo, 4 lug. - La procura di Palermo ha aperto un'inchiesta sull'invio ripetuto e sistematico di comunicati stampa da parte del presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, e degli assessori della sua giunta. La vicenda, denunciata in marzo dall'Ordine dei giornalisti di Sicilia e dall'Associazione siciliana della stampa, la settimana scorsa era stata al centro di una nuova iniziativa dei due enti rappresentativi della categoria dei giornalisti, che hanno preannunciato l'invio di altri esposti alla presidenza della Repubblica e del Consiglio dei ministri e alla procura. Il fascicolo, per adesso senza indagati, e' stato affidato dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci ai sostituti Alessandro Picchi e Daniela Randolo, che fanno parte del gruppo che indaga sulla pubblica amministrazione. Secondo Ordine e sindacato, Crocetta e i suoi assessori eserciterebbero abusivamente la professione di giornalista, violando le norme che riservano ai giornalisti l'esercizio delle attivita' di informazione istituzionale. Crocetta ha accentrato su di se' e sugli assessori la stesura e l'invio dei comunicati, la convocazione delle conferenze stampa e le altre attivita' di pertinenza dei giornalisti dopo avere liquidato in novembre, subito dopo il proprio insediamento, l'ufficio stampa della Presidenza della Regione.

Il canale YouTube più visto al mondo è del siciliano "con profonde radici eoliane" Dario Lopes

Il mondo della pesca in apnea parla siciliano. E’ infatti di Dario Lopes, cinquantenne nativo di Messina, da genitori eoliani (nelle Eolie ha vissuto buona parte della sua vita ), ma palermitano d’adozione, il canale di Youtube tematico più visto al mondo.

Con il suo nickname “darioeolie”, Lopes racconta da diversi anni il mondo sottomarino, vissuto con il fiato sospeso dell’apnea. E nei suoi video, cliccati da milioni di persone, non ci sono solo affascinanti catture con pesci difficili da acciuffare ed ottimi da mangiare.
Scorrendo nella sua pagina, ci sono anche tante storie di rispetto per il mare. Ci sono spettacolari incontri con pesci di ogni tipo che Dario Lopes riesce ad avvicinare come fosse un pesce anche lui. Ci sono salvataggi fatti tra reti calate illegalmente e video che raccontano di quanto il mondo sottomarino sia in pericolo a causa dell’inquinamento.
Tutto ciò, condito anche da alcune ricette che fanno assaporare “dal vivo” le prelibatezze appena pescate tra le profondità delle isole Eolie o fra le coste del Palermitano. Un mix affascinante sposato in pieno dal popolo del web.
“Attorniato dal mare sono nato – racconta Dario Lopes – e ci ho vissuto quasi tutta la mia vita, grazie anche ai lavori di fotografia e ricerca archeologica che ho praticato come sub professionista. Quella dei video è una passione che mi porto dietro da tanto tempo e che ho deciso di condividere su Youtube come fosse il mio personale libro. Vado in acqua quasi ogni giorno anche d’inverno – prosegue – e quando torno a casa faccio vedere sul canale Youtube cosa è successo sotto la superficie. Tutto è nato per gioco, solo dopo tempo mi sono accorto che i miei video fossero così seguiti. Segno che il mare ha ancora tanto da raccontare”.

Nuovo ingresso nel comitato "Pro candidato sindaco Francesco Rizzo"

COMUNICATO STAMPA
“Nell'ottica dell'inserimento nel comitato “Pro candidato sindaco Francesco Rizzo” di giovani eoliani di appurata professionalità e competenza sono lieto di comunicare- afferma il presidente Fabrizio Famularo- l'ingresso nel nostro gruppo del dottor Bartolo Rando.
Il suo ingresso nel comitato ci riempie di soddisfazione poiché si tratta di un eoliano, il quale ha già maturato una notevole esperienza nel settore lavorativo ed è un profondo conoscitore delle problematiche del territorio e, quindi, in grado di dare un contributo concreto alla soluzione delle stesse.
Come è chiaro-continua il presidente Famularo- stiamo puntando, così come d'altronde affermato durante .la presentazione del comitato, sui nostri giovani, sulla loro professionalità e conoscenza delle isole. Nei prossimi giorni, sempre con tale obiettivo- conclude Famularo- dovrebbe entrare a far parte del nostro gruppo un altro giovane professionalmente valido e con una certa esperienza anche dal punto di vista amministrativo”.

Finanza agevolata e turismo. (di Angelo Sidoti)

In questi anni il nostro territorio ha beneficiato dei più svariati interventi di finanza agevolata regionale, nazionale e comunitaria. Purtroppo, gli investimenti sono stati realizzati in un territorio privo di un vero programma di sviluppo del settore trainante del Turismo (grande errore sia da parte del pubblico che del privato), e l'inserimento nei siti Unesco è rimasto solo un simbolo stampato in alto alla carta intestata dell'Ente Pubblico.
Spero che qualche studente della facoltà di Economia del Turismo rediga una tesi su questo argomento ma sopratutto censisca il dato quantitativo relativo alla realizzazione di nuovi impianti turisti, ristrutturazione o ammodernamento di quelli esistenti, trascurando solo quelli relativi alla categoria delle cosiddette riconversioni, tipologia che di fatto negli anni non è stata mai valutata redditizia se non a determinate condizioni. E non mi spingo oltre su quest'ultimo punto.
Pensiamo un po' quindi ad indicatori come:
a) Investimenti realizzati
b) Reddito prodotto da queste iniziative ed incidenza pro-capite
c) Numero di nuovi posti di lavoro creati
d) Ammontare del capitale investito dai singoli imprenditori rapportato ai contributi a fondo perduto erogati dallo Stato e dalle sue strutture periferiche
Ritengo, che oggi l'analisi di questi indicatori ci farebbe riflettere a lungo ma sopratutto potrebbe mettere in evidenza gli errori commessi.
Oggi qualcuno si vanta di avere la delega alla programmazione del territorio ma “nel concreto” di ragionamenti seri ne ho sentiti pochi. E mi esprimo con un nostro detto: insomma non vorrei che siamo di fronte ad una “fabbrica i fumu”.
Eppure ieri abbiamo creato unioni tra pubblico e privato (Sviluppo Eolie,LeaderII), oggi invece GAC, GAL e Distretti Turistici. I risultati di queste aggregazioni del passato sono davanti ai nostri occhi.
Ma in che contesto hanno operato queste società ed in quale queste nuove forme di aggregazione operano? Hanno una visione globale o solo limitata a sfruttare risorse finanziarie, per fortuna, oggi non più di facile erogazione? Perchè il cittadino deve restare all'oscuro di tutto quello che Ente, Associazioni di categoria, Imprenditori pattuiscono in queste strutture para consortili?
Anche in questo caso un po' più di “trasparenza” non guasterebbe.
Poi un piccolo richiamo garbato all'amico Del Bono. Puoi esprimere cosa pensi dell'attuale situazione del turismo all'Eolie? Quale sono le esigenze del settore che rappresenti e se hai avuto riscontri positivi da questa amministrazione? Non rispondere in politichese però... Bastano poche parole ma chiare e dirette.
Da quello che leggo dai giornali on-line certo non trovo riscontri positivi. Se penso ad esempio a: servizi di trasporto marittimo qualitativamente discutibili ma sopratutto staccati dalle esigenze dell'utente (per non parlare dell'aspetto costo), strutture che riducono il personale occupato o addirittura i servizi che vengono resi all'interno dei loro alberghi (vedi ristorazione), attività di marketing di settore abbastanza scarsa o mediocri se non per iniziative promosse dai singoli o dalle organizzazioni, peso dei costi di struttura sempre più elevati anche per effetto degli investimenti effettuati negli anni precedenti, incidenza del costo denaro sempre più elevata determinata dagli effetti di accordi di Basilea, grande attenzione del sistema bancario al merito creditizio ed alla solvibilità del proprio cliente, livello impositivo sempre più devastante e per concludere una politica disordinata di pricing.
Invito, pertanto, tutti a riflettere prima di intraprendere nuove strade che dovrebbero facilitare lo sviluppo economico del nostro Territorio. Oggi gli aiuti di stato sono minori, la concorrenza è spietata e sopratutto gli utenti “turisti” sono più attenti alla spesa ed alla qualità del servizio reso.
Nota: sarei curioso di conoscere due dati relativi all'anno 2012 numero passeggeri ed indice di permanenza medio nelle nostre isole dei vacanzieri.
Aldo Natoli

Partylandia augura Buon Compleanno a Mia

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Mia che compie 8 anni.

Auguri da Partylandia al piccolo Edoardo e ai suoi genitori

Lo staff di Partylandia da il benvenuto al piccolo Edoardo e formula auguri e felicitazioni ai suoi genitori.

Frana di notevoli dimensioni tra Legno Nero e l'Immeruta

Una frana di notevoli dimensioni si è registrata fra la Punta Legno Nero  e lo Scoglio dell'Immeruta (conosciuto come "lo Scoglio del Carabiniere").
La frana, ben visibile dal mare (vedi  foto), si sarebbe registrata ieri sera e si è verificata proprio ai piedi della montagna dove scorre la strada provinciale che collega la frazione di Acquacalda con quella di Quattropani.
Anche questa zona rientra tra quelle a  forte rischio idro-geologico ubicate tra  Porticello-Acquacalda-Quattropani (lato mare) e che, presumibilmente, la settimana prossima saranno oggetto di un sopralluogo della Protezione civile comunale

Giardina(Presidente Associazione "Per Canneto": In massa al consiglio sul depuratore

Cittadini di questa meravigliosa isola,
quanto si è parlato e quanto si dovrà ancora parlare di questa grandiosa opera del – DEPURATORE A CANNETO DENTRO! –
Vorrei dire, confermando ancora una volta, che un'opera grandiosa, quale quella di un depuratore vero, funzionante, che riqualifichi tutto il sistema fognario di Lipari è di vitale necessità e nessuno può essere contrario alla sua realizzazione, naturalmente però, sistemata nel sito più conveniente per non procurare, soprattutto nel domani, una triste realtà come quella che recentemente, si è abbattuta sulla spiaggia di Pozzallo nella nostra vicina Sicilia.
Ricordiamoci e teniamolo sempre presente, che l'industria turistica, è l'unica fonte economica che dà da mangiare ai figli di questa terra.
Premesso quanto detto, sul sito designato a CANNETO DENTRO e sull'efficienza dell' impianto di depurazione, tanto decantata da personaggi di indubbio valore tecnico, ho molte perplessità; tanti esempi di depuratori novelli costruiti in Italia, risultano essere mal funzionanti, esempio da citare, quello di QUINTO a Genova dove, le funzioni di vero depuratore sono risultati nel passato, incerti e preoccupanti per la salute dei cittadini.
Sento l'obbligo e ho il dovere di invitare- tutti i cittadini che hanno a cuore il bene e le sorti anche economiche della nostra Lipari, ad essere presenti nella riunione del Consiglio Comunale che si terrà giorno 9 c.m.-, che mi auguro venga tenuta in un ambiente che possa ospitare più persone possibili- (mi permetto indicare il palazzetto dei congressi) - per avere e tenere tutte le informazioni possibili, onde vigilare con molta attenzione sulle procedure legali inerenti e sull'opera che dovrà essere esclusivamente di utilità senza arrecare preoccupazioni.
Bene ha fatto qualcuno e qualche consigliere ad invitare il Dott. Pelaggi al Consiglio comunale, suppongo però, che dopo la non felice esperienza della volta precedente, abbia cancellato Lipari dai suoi itinerari e che il progetto da realizzare sarà messo in opera soltanto con direttive online.
Un' altra perplessità che desidero evidenziare: dopo che si deturpano montagne, si creano danni ambientali nella frazione di Lami con il trasferimento dei materiali di risulta, si procurano incalcolabili danni alla natura con la costruzione delle vasche di circa 300 mc.“raccogli tutto”sulla spiaggia di Canneto e a Sottomonastero vicino la biglietteria degli aliscafi, i lavori, saranno portati a termine? Non c'è l'incertezza che dopo tanti anni che è stato assegnato il finanziamento i soldi risultano essere pochi? E se questi risultano essere pochi è possibile ottenere un altro finanziamento con la situazione economica attuale?
Io come tanti altri cittadini, abbiamo motivo di credere che a Lipari ci sarà un'altra opera incompiuta nonché danni ambientali di grave entità.
Sono convinto che in questa riunione di Consiglio alla quale noi cittadini dobbiamo presenziare , si farà il possibile per cercare di convincere i responsabili e chi di competenza a dotare Lipari di un depuratore che sia, ripeto ancora una volta, di massima utilità e che non penalizzi e comprometta il futuro della nostra Isola.
Antonino Giardina
Presidente dell'Associazione “PER CANNETO