Franco Giunta è stato riconfermato presidente del Comitato che cura i
festeggiamenti in onore di Maria SS. di Portosalvo.
Cassiere è Bartolo Basile. Il consiglio è composto da Ermelinda Biviano, Rita La Macchia, Nino Mirabito, Graziella Profilio e Concetta Ziino.
La
festa, che ha il culmine con la caratteristica processione a mare, si svolgerà il 20, 21 e 22 luglio. L'organizzazione, visti i sacrifici economici che si dovranno sopportare per i festeggiamenti, fa appello alla cittadinanza, ai
commercianti e alle imprese locali per una "mano d'aiuto" dal punto di vista economico.
Cerca nel blog
lunedì 18 giugno 2012
Vendesi 33 giri vari (cantautori italiani, grandi artisti stranieri, canzoni per bambini, compilation) Anni 70- 80- 90. In ottime condizioni.
Vendesi anche dischi mix (musica disco e varia), 45 giri originali e versione juke-box (cantanti diversi per facciata) . Anche questi risalenti agli anni 70/80/90 e in ottime condizioni
Contattateci ore 13-14 e 30 /19,00 -20,30 al 339.57.98.235
Vendesi anche dischi mix (musica disco e varia), 45 giri originali e versione juke-box (cantanti diversi per facciata) . Anche questi risalenti agli anni 70/80/90 e in ottime condizioni
Contattateci ore 13-14 e 30 /19,00 -20,30 al 339.57.98.235
Accadde un anno fa
Vi riproponiamo un articolo da noi pubblicato lo scorso anno, nello stesso giorno Torna dopo trent'anni la festa di S. Calogero a Pianoconte
Si è tenuta nel tardo pomeriggio di oggi, nel sito omonimo, la processione di S.Calogero.
Una processione che torna dopo oltre un trentennio grazie ad alcuni giovani di Pianoconte e con la collaborazione della Chiesa, in primis Don Bruno Maiorana e della banda Città di Lipari e di altri cittadini.
L'ultima volta che si era svolta la processione è stato ai tempi di Padre Giuseppe Reguzzoni (Padre Peppe) e del patron-organizzatore della festa Domenico Cincotta (foto a destra).
Cincotta, che visibilmente emozionato, era presente quest'oggi
Alla processione era presente anche una troupe di una televisione americana che sta realizzando un servizio sulle isole Eolie e che ha voluto riprendere questo evento.
Via libera ai distretti turistici. Aldo Natoli "il comune si doti di un piano di sviluppo turistico"
(Aldo Natoli) Con la consegna dell’Assessore al Turismo, Daniele Tranchida, ai responsabili dei 16 Distretti Turistici territoriali e dei 7 distretti tematici dei decreti di riconoscimento, in attuazione alla legge 10 del 2005, i Distretti Turistici sono diventati per il turismo siciliano una realtà.
Con tale atto si è quindi dato avvio alla programmazione turistica dei territori per un percorso articolato che è stata da tempo auspicata, anche se non sempre condivisa. Adesso occorre che i soggetti pubblici e privati portino avanti le proprie scelte programmatiche del territorio per consolidare i flussi turistici tradizionali ed incrementare quelli nuovi, tenuto conto che verranno finanziati soltanto i progetti esecutivi, così come ha sottolineato il Direttore del Dipartimento del Turismo, Marco Salerno. E’ quindi tempo che il nostro Comune si doti di un “Piano di sviluppo turistico” come spesso segnalato dal sottoscritto, per canalizzare in modo univoco gli interventi idonei per sviluppare il settore del turismo, tenuto conto che il Distretto riguarda le isole Minori della Sicilia e quindi bisognerà confrontarsi con realtà che sembrano similari perché isole, ma che invece sono molte diverse.
Con tale atto si è quindi dato avvio alla programmazione turistica dei territori per un percorso articolato che è stata da tempo auspicata, anche se non sempre condivisa. Adesso occorre che i soggetti pubblici e privati portino avanti le proprie scelte programmatiche del territorio per consolidare i flussi turistici tradizionali ed incrementare quelli nuovi, tenuto conto che verranno finanziati soltanto i progetti esecutivi, così come ha sottolineato il Direttore del Dipartimento del Turismo, Marco Salerno. E’ quindi tempo che il nostro Comune si doti di un “Piano di sviluppo turistico” come spesso segnalato dal sottoscritto, per canalizzare in modo univoco gli interventi idonei per sviluppare il settore del turismo, tenuto conto che il Distretto riguarda le isole Minori della Sicilia e quindi bisognerà confrontarsi con realtà che sembrano similari perché isole, ma che invece sono molte diverse.
Auguri a.....
Gli auguri di oggi sono per Jessica Sarpi e Jessica Di Giuseppe
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo.
L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo.
L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno
domenica 17 giugno 2012
Il PUNTO: "Quale Porto per Lipari?"
Prende via oggi una nuova rubrica:
· IL PUNTO
In questa rubrica saranno trattati svariati argomenti e, in genere, d'interesse collettivo. L'argomento di oggi è : Quale Porto per Lipari?
Da
settimane, dopo l’approvazione della delibera della Giunta Bruno n. 25 del 06
aprile 2012 non si fa altro che parlare di Porto e portualità. Ma di quale
porto stiamo parlando?
Per
la gran parte degli Eoliani che non vivono a diretto contatto con le realtà del
diportismo nautico di Marina Lunga o Marina Corta o con Pignataro, il Porto,
quello che la P maiuscola, quello che utilizziamo quotidianamente per partire
ed arrivare, è il Porto di Sottomonastero.
Per
decenni, quando le richieste erano quelle di concentrare a Sottomonastero tutti
gli arrivi e tutte le partenze (vedasi spostamento aliscafi da Marina Corta),
le discussioni erano incentrare sulla necessità fondamentale ed unica di dotare
la nostra struttura portuale principale di una serie di infrastrutture in grado
di garantire l’ormeggio protetto di navi ed aliscafi per buona parte dell’anno.
Per
anni abbiamo parlato di “sistemare” Sottomonastero, innanzi tutto per
consentire alle centinaia e centinaia di eoliani che viaggiano ogni giorno la
certezza della partenza ed ancor più la sicurezza di poter rientrare a casa;
altro punto in discussione era quella di creare quella destagionalizzazione che
doveva consentirci di ospitare congressi ed iniziative turistiche diverse in
grado di farci lavorare ad ottobre, forse novembre, a marzo, aprile e maggio,
senza dover annullare decine e decine di corse di aliscafi o di navi per la
sospensione delle corsa in conseguenza della impraticabilità del Porto di
Sottomonastero. Queste discussioni, dopo venti anni, non sono state superate,
sono ancora oggi per tutti gli eoliani l’argomento di discussione ogni giorno
alla partenza ed all’arrivo.
La
messa in sicurezza (avviata dall’amministrazione Giacomantonio e gestita dal
commissario Bruno), il Piano regolatore del Porto, (ancora una volta avviato
dall’amministrazione Giacomantonio ed insabbiato, nel 2006, dal sindaco Bruno),
dovevano principalmente garantire alla nostra comunità l’operatività di
Sottomonastero.
Nell’ultimo
decennio, tuttavia, ci siamo trovati in questa situazione:
-
l’amministrazione
ha spostato, senza alcuna seria programmazione dell’area di sottomonastero, gli
aliscafi adattando alla meglio un pontile già vecchio nel 2000 ed inadeguato
che, ad ogni piccola mareggiata, diventa inagibile, anche nei mesi di aprile e
maggio;
-
il
progetto per la messa in sicurezza è stato di volta in volta modificato perché
qualcuno ha pensato di doverlo adattare ad altre progettazioni, tuttavia, prima
l’opposizione di gran parte degli esperti di portualità, poi la scoperta archeologica
del Porto Romano ed infine la bocciatura del primo progetto della Lipari Porto
S.p.A., hanno rinviato alle calende greche questo fondamentale tassello della
riorganizzazione di Sottomonastero;
-
Nel
recente progetto di cui alla famigerata presa d’atto, la stessa Lipari Porti
S.p.A., e anche l’amministrazione Bruno, hanno totalmente abbandonato il Porto
di Sottomonastero, dimenticando lo scopo fondamentale per la quale la società
mista è stata costituita: risolvere il problema del traffico passeggeri. Non
credo proprio che oltre un milioni di passeggeri potrà transitare dai
progettati porti turistici.
Cosa
fare, oggi, per Sottomonastero e per dare agli eoliani il proprio porto, la
porta di casa?
Riteniamo
che l’amministrazione debba muoversi rapidamente per recuperare il progetto
della messa in sicurezza, rimodulandolo
in modo da collocare i cassoni cellulari già realizzati (ad affondati dietro
Marina Corta), nel sito individuato a suo tempo dall’architetto Valle e da
buona parte dei comandanti degli aliscafi, comandanti dell’Ufficio
circondariale Marittimo, ex piloti, piloti, associazioni ed operatori della
portualità, al posto dell’attuale Pontile degli aliscafi;
fare,
unitamente all’Ufficio Circondariale Marittimo ed al Genio Civile OO.MM., una
puntuale ricognizione dell’intero porto per verificare lo stato dei luoghi e
individuare gli interventi di fare per rendere operativo tutto il porto e solo una
parte dello stesso;
Ulteriore
passo da intraprendere, rapidamente, è quello di riesumare dai cassetti dove è
insabbiato il Piano Regolatore dei Porti e puntare alla riorganizzazione
dell’intero Porto di Sottomonastero prevedendo:
a) L’allungamento di Punta Scaliddi come
previsto nella bozza del Piano regolatore dei Porti;
b) La sistemazione della zona a nord del
Pontile degli Aliscafi per realizzare una adeguata stazione marittima degna di
questo nome e non due prefabbricati. Una stazione che preveda bagni, sale di
attesa, deposito bagagli, orari di partenza e di arrivo in più lingue su
pannelli che si riescano a leggere e non su fogli plastificati. Un ufficio
informazioni in grado di dare ai nostri visitatori il benvenuto alle Isole
Eolie.
Riteniamo
che queste siano le priorità da seguire per dare risposte concrete agli eoliani,
a tutti gli eoliani e non soltanto quelli che abitano a Lipari ma alle
centinaia di donne, uomini, giovani, studenti, pendolari che raggiungono Lipari
dalle altre isole e dalla Sicilia.
Imu, domani scade il termine per pagare la prima rata
blogsicilia.it
Il giorno è arrivato: domani scade il termine per pagare la prima rata dell’Imu, la nuova imposta unica sugli immobili che sostituisce la vecchia Ici ripristinando la tassazione sulla prima casa. Diciassette milioni e mezzo d’italiani sono chiamati a versare l’acconto della prima rata che dovrebbe portare in cassa allo Stato - l’Imu viene riscossa dai comuni ma “girata” allo Stato per risanare i conti del Paese Italia – circa 10 miliardi di euro per questa prima tranche: 3,4 dalla prima casa e 5,9 dalle seconde abitazioni. In tutto, al saldo delle varie parcellizzazioni (due o tre a seconda che si tratti di seconda o di prima casa) l’Imu dovrebbe garantire un gettito complessivo di 21 miliardi di euro di cui 9 direttamente nelle casse dello Stato.
Il rischio evasione però è alto: secondo Unimprese il 40% dei proprietari di casa potrebbe decidere di non pagare - mentre al Nord oggi su iniziativa della Lega è partito il No Imu day – preferendo attendere le sanzioni visto che la prima rata è calcolata senza che i comuni abbiano effettivamente fissato l’aliquota che rischia di essere altissima per quegli enti locali dai conti in rosso e decisamente leggere per quelli che invece mantengono i conti a posto o addirittura floridi. Il paradosso è che a garantire il maggiore versamento del gettito tributario dell’Imu allo Stato saranno i comuni più poveri e non quelli più ricchi con un evidente disequilibrio sociale nella partecipazione al risanamento dello stato.
Per chi paga in tre rate la prossima scadenza sarà il 17 settembre e la terza il 17 dicembre. Chi sgarra va incontro a multe salate: le sanzioni per chi non paga l’Imu alla scadenza prevista possono arrivare al 30% dell’importo.
Il caso Sicilia: per i contribuenti siciliani è tempo di scadenze come per tutti gli altri cittadini italiani, ma sull’applicazione dell’Imu anche nella nostra regione a statuto speciale pende un ricorso alla corte costituzionale. Il tema più generale è quello dell’autonomia finanziaria della Regione siciliana che l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao rimarca con queste parole: “La disciplina delle imposte locali deve essere negoziata con la Regione perchè non può essere decisa unilateralmente dal Governo nazionale, altrimenti è incostituzionale”. Il rischio è dunque che mancando la contrattazione con il governo siciliano sull’applicazione dell’Imu, l’imposta sia di fatto non valida. Ma l’assessore Armao non invita all’evasione. Anzi: “Non posso dire, oggi, ai siciliani di non pagare l’Imu perchè ancora non c’è una pronuncia della Corte Costituzionale sul decreto ‘Salva Italia’, ma sulla base della precedente sentenza della Corte si può pensare che, così come è, non è dovuto.
Il giorno è arrivato: domani scade il termine per pagare la prima rata dell’Imu, la nuova imposta unica sugli immobili che sostituisce la vecchia Ici ripristinando la tassazione sulla prima casa. Diciassette milioni e mezzo d’italiani sono chiamati a versare l’acconto della prima rata che dovrebbe portare in cassa allo Stato - l’Imu viene riscossa dai comuni ma “girata” allo Stato per risanare i conti del Paese Italia – circa 10 miliardi di euro per questa prima tranche: 3,4 dalla prima casa e 5,9 dalle seconde abitazioni. In tutto, al saldo delle varie parcellizzazioni (due o tre a seconda che si tratti di seconda o di prima casa) l’Imu dovrebbe garantire un gettito complessivo di 21 miliardi di euro di cui 9 direttamente nelle casse dello Stato.
Il rischio evasione però è alto: secondo Unimprese il 40% dei proprietari di casa potrebbe decidere di non pagare - mentre al Nord oggi su iniziativa della Lega è partito il No Imu day – preferendo attendere le sanzioni visto che la prima rata è calcolata senza che i comuni abbiano effettivamente fissato l’aliquota che rischia di essere altissima per quegli enti locali dai conti in rosso e decisamente leggere per quelli che invece mantengono i conti a posto o addirittura floridi. Il paradosso è che a garantire il maggiore versamento del gettito tributario dell’Imu allo Stato saranno i comuni più poveri e non quelli più ricchi con un evidente disequilibrio sociale nella partecipazione al risanamento dello stato.
Per chi paga in tre rate la prossima scadenza sarà il 17 settembre e la terza il 17 dicembre. Chi sgarra va incontro a multe salate: le sanzioni per chi non paga l’Imu alla scadenza prevista possono arrivare al 30% dell’importo.
Il caso Sicilia: per i contribuenti siciliani è tempo di scadenze come per tutti gli altri cittadini italiani, ma sull’applicazione dell’Imu anche nella nostra regione a statuto speciale pende un ricorso alla corte costituzionale. Il tema più generale è quello dell’autonomia finanziaria della Regione siciliana che l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao rimarca con queste parole: “La disciplina delle imposte locali deve essere negoziata con la Regione perchè non può essere decisa unilateralmente dal Governo nazionale, altrimenti è incostituzionale”. Il rischio è dunque che mancando la contrattazione con il governo siciliano sull’applicazione dell’Imu, l’imposta sia di fatto non valida. Ma l’assessore Armao non invita all’evasione. Anzi: “Non posso dire, oggi, ai siciliani di non pagare l’Imu perchè ancora non c’è una pronuncia della Corte Costituzionale sul decreto ‘Salva Italia’, ma sulla base della precedente sentenza della Corte si può pensare che, così come è, non è dovuto.
Pavone, i collaboratori volontari, l'IMU e la patrimoniale
Caro Direttore,
Leggo
con enorme piacere tramite il vostro giornale on-line che a Lipari ci
sono tantissimi esperti con competenze molto elevate pronte a mettersi a
disposizione a titolo gratuito e suggerire una linea comune
d’interventi utili per far uscire la nostra economia eoliana da questa
crisi mondiale che da qualche anno sta colpendo tutti noi. A Settembre,
dopo la pausa estiva, il Sindaco dott. Marco Giorgianni non dovrebbe
avere problemi di scelta per ampliare la sua cerchia di collaboratori.
Mi permetto di dire questo, perché il dott. Giorgianni, ha dichiarato
ampia disponibilità verso chi vuole lavorare per il bene della nostra
Comunità alle vostre emittenti. Nella qualità di cittadino eoliano,
vorrei suggerire a ch i avrà questo delicato compito che:
Come
ebbi a dire un paio di giorni fa, bisogna spingere con tutti gli
strumenti legali esistenti verso una vera riforma fiscale a livello
Nazionale, Regionale, Provinciale, locale, perché volano per ridare
potere d’acquisto ai cittadini e alla crescita produttiva.
Istituire
commissioni di esperti in materie fiscali, in materie di lavoro,
sarebbe un primo passo di cambiamento in positivo per la nostra
comunità. Io credo, sulla base della mia lunga esperienza sindacale che:
” Se i cittadini hanno più soldi spendono di più, se spendono di più,
c’è bisogno di maggiore produzione e se c’è maggiore produzione ci sono
più posti di lavoro e più crescita”. Sicuramente, viene spontaneo
domandare: dove prelevare i soldi? Risposta: da chi ce li ha. Deve
pagare chi i soldi ce li hanno, non chi non ce li ha. L’operaio,
l’impiegato, il pensionato ormai non li ha più. In Italia i soldi ci
sono”. “Basta fare un esempio semplice: togliamo l’Imu dalla prima
abitazione, aumentiamola di due o tre volte sulle abitazioni non civili
che hanno un certo valore e quadruplichiamola sulle seconde abitazioni. I
soldi ci sono e sono anche più di quelli che servirebbero. E’ arrivato
il momento di introdurre una vera patrimoniale”. Cordialmente.
Prof.
Bartolo Pavone
Sicilia: 20.000 precari da assumere
A partire dal primo gennaio del 2013 20mila lavoratori a termine potrebbero rimanere disoccupati. Si tratta degli impiegati pubblici siciliani.
Unica speranza l’assunzione, che nei fatti il Parlamento isolano ha
tentato di far passare. Peccato che le modalità siano illecite, siccome
eluderebbero il concorso pubblico, obbligatorio per tutte le posizioni
statali. È stato il commissario dello Stato Carmelo Aronica a fermare,
con una impugnativa lunga quasi quaranta pagine, il provvedimento che
non era rispettoso né delle norme di finanza pubblica né del merito
Il Parlamento regionale ora prova a rimediare con una “legge voto” ad hoc, ma a questo punto è davvero dura: per i precari, infatti, se il Parlamento nazionale non approva la legge proposta da Palazzo dei Normanni, non vi è più possibilità di proroga in applicazione di norme nazionali contenute nelle leggi 102/2009 e 122/2010. Due i vincoli che condizionano il futuro dei precari siciliani: il termine improrogabile per cui la stabilizzazione deve avvenire entro il 31 dicembre 2012 e il divieto agli enti locali in cui l’incidenza delle spese per il personale sia pari o superiore al 40% delle spese correnti di procedere all’assunzione di personale a qualsiasi titolo.
La legge voto approvata dall’Assemblea siciliana cerca di uscire dall’empasse proponendo al Parlamento nazionale una modifica alla normativa prevedendo “la proroga per il prossimo triennio, dal 2012 al 2014, della normativa nazionale” e il superamento dei vincoli di finanza pubblica dettati dal cosiddetto patto di stabilità. In questa condizione si trova, secondo quanto ha riferito in aula, il 70% dei comuni siciliani che ha sforato la spesa per il personale del 50%.
Dal canto loro, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno indetto per il 4 luglio una manifestazione a Palermo, non accontentandosi della proroga al 2015. “Noi – spiega Enzo Abbinati, della segreteria regionale della Funzione pubblica della Cgil – riteniamo che l’approvazione della legge voto sia un primo e non sufficiente passaggio. La Regione si deve impegnare sino in fondo soprattutto sul fronte della spesa: storicizzare i flussi sostenuti finora e garantire ai comuni che in futuro sarà possibile pagare i dipendenti”.
Questione assai complicata, quindi: da un lato le disastrate finanze siciliani cui 20.000 assunzioni costerebbero veramente care, dall’altro l’esigenza dei lavoratori di avere un posto garantito.
Il Parlamento regionale ora prova a rimediare con una “legge voto” ad hoc, ma a questo punto è davvero dura: per i precari, infatti, se il Parlamento nazionale non approva la legge proposta da Palazzo dei Normanni, non vi è più possibilità di proroga in applicazione di norme nazionali contenute nelle leggi 102/2009 e 122/2010. Due i vincoli che condizionano il futuro dei precari siciliani: il termine improrogabile per cui la stabilizzazione deve avvenire entro il 31 dicembre 2012 e il divieto agli enti locali in cui l’incidenza delle spese per il personale sia pari o superiore al 40% delle spese correnti di procedere all’assunzione di personale a qualsiasi titolo.
La legge voto approvata dall’Assemblea siciliana cerca di uscire dall’empasse proponendo al Parlamento nazionale una modifica alla normativa prevedendo “la proroga per il prossimo triennio, dal 2012 al 2014, della normativa nazionale” e il superamento dei vincoli di finanza pubblica dettati dal cosiddetto patto di stabilità. In questa condizione si trova, secondo quanto ha riferito in aula, il 70% dei comuni siciliani che ha sforato la spesa per il personale del 50%.
Dal canto loro, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno indetto per il 4 luglio una manifestazione a Palermo, non accontentandosi della proroga al 2015. “Noi – spiega Enzo Abbinati, della segreteria regionale della Funzione pubblica della Cgil – riteniamo che l’approvazione della legge voto sia un primo e non sufficiente passaggio. La Regione si deve impegnare sino in fondo soprattutto sul fronte della spesa: storicizzare i flussi sostenuti finora e garantire ai comuni che in futuro sarà possibile pagare i dipendenti”.
Questione assai complicata, quindi: da un lato le disastrate finanze siciliani cui 20.000 assunzioni costerebbero veramente care, dall’altro l’esigenza dei lavoratori di avere un posto garantito.
Judo: Fervono i preparativi per la 20° edizione del "Città di Lipari"
(Adalgisa Ferlazzo) La nostra associazione sportiva
organizza dal 18 al 24 giugno l’ evento eoliano di judo denominato
“Città di Lipari. Alla manifestazione di judo eoliana sono state
invitate molte rappresentative straniere, oltre ai Club nazionali e le
rappresentative dei Gruppi Sportivi Militari Italiani che già da
diversi anni partecipano sia allo stage che al torneo.
La settimana eoliana di judo, alla 20° edizione vede sempre una grande partecipazione infatti negli anni è cresciuta da tutti i punti di vista, questa è una manifestazione che piace e che negli anni ha allargato la cerchia delle persone che partecipano alla stessa anche perché si abbinano lo sport ed il turismo.
Il torneo di judo infatti fa si che le Eolie vengano proiettate anche dal punto di vista turistico verso persone che sono possibilmente fuori dal giro del “ turismo abituale “ e pertanto porta sempre altra gente a Lipari in occasione del Torneo e che tornano poi da turisti.
Il Torneo Città di Lipari è anche occasione di socializzazione e conoscenza tra gruppi provenienti da tutta Italia e dall’estero è quindi un ampliamento da tutti i punti di vista della conoscenza delle nostre isole; ci teniamo sempre a far visitare le Eolie ai gruppi sportivi invitati facendoci anche fornire del materiale dall’ Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo locale ed anche la visita al nostro museo suscita loro molto interesse e legano quindi l’evento sportivo al piacere della vacanza e conoscenza di luoghi nuovi portando quindi a casa , ai loro conoscenti l’esperienza eoliana.
Tra atleti, tecnici, ufficiali di gara ed accompagnatori, orientativamente circa 800, circolano nelle nostre isole nella settimana dedicata al judo e noi facciamo tutto il possibile per rendere piacevole il soggiorno alle Eolie organizzando gite in tutte le isole e pasti in locali tipici per far gustare le delizie della nostra tradizione.
Tutta la cittadinanza eoliana è invitata ad assistere all’evento sportivo di judo per dare anche supporto ai nostri atleti!
La settimana eoliana di judo, alla 20° edizione vede sempre una grande partecipazione infatti negli anni è cresciuta da tutti i punti di vista, questa è una manifestazione che piace e che negli anni ha allargato la cerchia delle persone che partecipano alla stessa anche perché si abbinano lo sport ed il turismo.
Il torneo di judo infatti fa si che le Eolie vengano proiettate anche dal punto di vista turistico verso persone che sono possibilmente fuori dal giro del “ turismo abituale “ e pertanto porta sempre altra gente a Lipari in occasione del Torneo e che tornano poi da turisti.
Il Torneo Città di Lipari è anche occasione di socializzazione e conoscenza tra gruppi provenienti da tutta Italia e dall’estero è quindi un ampliamento da tutti i punti di vista della conoscenza delle nostre isole; ci teniamo sempre a far visitare le Eolie ai gruppi sportivi invitati facendoci anche fornire del materiale dall’ Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo locale ed anche la visita al nostro museo suscita loro molto interesse e legano quindi l’evento sportivo al piacere della vacanza e conoscenza di luoghi nuovi portando quindi a casa , ai loro conoscenti l’esperienza eoliana.
Tra atleti, tecnici, ufficiali di gara ed accompagnatori, orientativamente circa 800, circolano nelle nostre isole nella settimana dedicata al judo e noi facciamo tutto il possibile per rendere piacevole il soggiorno alle Eolie organizzando gite in tutte le isole e pasti in locali tipici per far gustare le delizie della nostra tradizione.
Tutta la cittadinanza eoliana è invitata ad assistere all’evento sportivo di judo per dare anche supporto ai nostri atleti!
Marina Corta ore 10 circa: E' invasione ! Occorre civiltà nel rispettare le regole e "pugno duro" per farle rispettare !
Pubblichiamo alcune foto che ci sono state inviate e scattate oggi intorno alle 10 a Marina Corta (Lipari). Nonostante le limitazioni e l'isola pedonale vi erano 11 taxi, 16 auto e motorini di vario tipo.
E la chiara dimostrazione di come in quest'isola senza la presenza dei vigili urbani nei vari punti d'accesso ognuno fa quello che vuole.
Ma i vigili, anche per il loro numero alquanto esiguo, non possono certo essere dappertutto. Se si presidiano alcune zone non se ne possono presidiare altre. A meno che non abbiano acquisito il dono dell'ubiquità.
Chiara dimostrazione, di come la presenza dei vigili agisca da deterrente, l'estrema tranquillità che oggi regnava sul Corso V.E. (almeno sino ad ora) con i tre vigili in servizio impegnati alla transenna della Carnevale (Padre Pio) e all'ingresso del Corso (pescheria Lo Re / negozio Carbonaro). Ma se devono presidiare quelle zone non possono essere altrove.
Purtroppo lo ribadiamo questo è un paese non abituato alle regole e che approfitta subito delle situazioni. Come ribadito più volte i vigili, per il loro numero esiguo e per altri impegni d'istituto, non possono essere sempre in ogni luogo. E ancora non sono scattati i controlli a Canneto.
La soluzione ne siamo sempre più convinti sono le telecamere. Con queste si individuano i trasgressori e si multano. Purtroppo, spiace dirlo, stando così le cose "oltre alla carota bisogna cominciare ad usare il bastone".
P.s. Forti lamentele arrivano dai tassisti per il numero limitato di posti in piazza Marina Corta specie quando, come oggi, sono in arrivo le navi da crociera.
E la chiara dimostrazione di come in quest'isola senza la presenza dei vigili urbani nei vari punti d'accesso ognuno fa quello che vuole.
Ma i vigili, anche per il loro numero alquanto esiguo, non possono certo essere dappertutto. Se si presidiano alcune zone non se ne possono presidiare altre. A meno che non abbiano acquisito il dono dell'ubiquità.
Chiara dimostrazione, di come la presenza dei vigili agisca da deterrente, l'estrema tranquillità che oggi regnava sul Corso V.E. (almeno sino ad ora) con i tre vigili in servizio impegnati alla transenna della Carnevale (Padre Pio) e all'ingresso del Corso (pescheria Lo Re / negozio Carbonaro). Ma se devono presidiare quelle zone non possono essere altrove.
Purtroppo lo ribadiamo questo è un paese non abituato alle regole e che approfitta subito delle situazioni. Come ribadito più volte i vigili, per il loro numero esiguo e per altri impegni d'istituto, non possono essere sempre in ogni luogo. E ancora non sono scattati i controlli a Canneto.
La soluzione ne siamo sempre più convinti sono le telecamere. Con queste si individuano i trasgressori e si multano. Purtroppo, spiace dirlo, stando così le cose "oltre alla carota bisogna cominciare ad usare il bastone".
P.s. Forti lamentele arrivano dai tassisti per il numero limitato di posti in piazza Marina Corta specie quando, come oggi, sono in arrivo le navi da crociera.
Stromboli: una persona segnalata per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale.
Prosegue
senza sosta l’azione di controllo del territorio posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Milazzo
che, in prossimità dell’ormai imminente stagione estiva, stanno intensificando
i servizi finalizzati alla prevenzione
ed al contrasto dei reati in materia di sostanze stupefacenti specialmente
nelle località di villeggiatura, ove notoriamente si registra un incremento
della detenzione e dell’uso di sostanze stupefacenti.
In
particolare i militari della Stazione di
Stromboli hanno segnalato alla
Prefettura di Messina un 50enne, residente nell’arcipelago eoliano, con
precedenti specifici in materia di stupefacenti, quale detentore di sostanze
stupefacenti per uso personale.
Nella circostanza i Carabinieri, a seguito di
perquisizione personale e domiciliare operata nei confronti del prevenuto,
hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro circa 10 grammi di sostanza
stupefacente del tipo “marijuana”.
La droga, dopo essere stata
repertata, sarà trasmessa ai laboratori del RIS Carabinieri di Messina per le
analisi qualitative e quantitative
Iscriviti a:
Post (Atom)