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domenica 17 giugno 2012

Il PUNTO: "Quale Porto per Lipari?"


Prende via oggi una nuova rubrica:
· IL PUNTO
 In questa rubrica saranno trattati svariati argomenti e, in genere, d'interesse collettivo. L'argomento di oggi è : Quale Porto per Lipari?

Da settimane, dopo l’approvazione della delibera della Giunta Bruno n. 25 del 06 aprile 2012 non si fa altro che parlare di Porto e portualità. Ma di quale porto stiamo parlando?
Per la gran parte degli Eoliani che non vivono a diretto contatto con le realtà del diportismo nautico di Marina Lunga o Marina Corta o con Pignataro, il Porto, quello che la P maiuscola, quello che utilizziamo quotidianamente per partire ed arrivare, è il Porto di Sottomonastero.
Per decenni, quando le richieste erano quelle di concentrare a Sottomonastero tutti gli arrivi e tutte le partenze (vedasi spostamento aliscafi da Marina Corta), le discussioni erano incentrare sulla necessità fondamentale ed unica di dotare la nostra struttura portuale principale di una serie di infrastrutture in grado di garantire l’ormeggio protetto di navi ed aliscafi per buona parte dell’anno.
Per anni abbiamo parlato di “sistemare” Sottomonastero, innanzi tutto per consentire alle centinaia e centinaia di eoliani che viaggiano ogni giorno la certezza della partenza ed ancor più la sicurezza di poter rientrare a casa; altro punto in discussione era quella di creare quella destagionalizzazione che doveva consentirci di ospitare congressi ed iniziative turistiche diverse in grado di farci lavorare ad ottobre, forse novembre, a marzo, aprile e maggio, senza dover annullare decine e decine di corse di aliscafi o di navi per la sospensione delle corsa in conseguenza della impraticabilità del Porto di Sottomonastero. Queste discussioni, dopo venti anni, non sono state superate, sono ancora oggi per tutti gli eoliani l’argomento di discussione ogni giorno alla partenza ed all’arrivo.
La messa in sicurezza (avviata dall’amministrazione Giacomantonio e gestita dal commissario Bruno), il Piano regolatore del Porto, (ancora una volta avviato dall’amministrazione Giacomantonio ed insabbiato, nel 2006, dal sindaco Bruno), dovevano principalmente garantire alla nostra comunità l’operatività di Sottomonastero.
Nell’ultimo decennio, tuttavia, ci siamo trovati in questa situazione:
-          l’amministrazione ha spostato, senza alcuna seria programmazione dell’area di sottomonastero, gli aliscafi adattando alla meglio un pontile già vecchio nel 2000 ed inadeguato che, ad ogni piccola mareggiata, diventa inagibile, anche nei mesi di aprile e maggio;
-          il progetto per la messa in sicurezza è stato di volta in volta modificato perché qualcuno ha pensato di doverlo adattare ad altre progettazioni, tuttavia, prima l’opposizione di gran parte degli esperti di portualità, poi la scoperta archeologica del Porto Romano ed infine la bocciatura del primo progetto della Lipari Porto S.p.A., hanno rinviato alle calende greche questo fondamentale tassello della riorganizzazione di Sottomonastero;
-          Nel recente progetto di cui alla famigerata presa d’atto, la stessa Lipari Porti S.p.A., e anche l’amministrazione Bruno, hanno totalmente abbandonato il Porto di Sottomonastero, dimenticando lo scopo fondamentale per la quale la società mista è stata costituita: risolvere il problema del traffico passeggeri. Non credo proprio che oltre un milioni di passeggeri potrà transitare dai progettati porti turistici.

Cosa fare, oggi, per Sottomonastero e per dare agli eoliani il proprio porto, la porta di casa?
Riteniamo che l’amministrazione debba muoversi rapidamente per recuperare il progetto della messa in sicurezza, rimodulandolo in modo da collocare i cassoni cellulari già realizzati (ad affondati dietro Marina Corta), nel sito individuato a suo tempo dall’architetto Valle e da buona parte dei comandanti degli aliscafi, comandanti dell’Ufficio circondariale Marittimo, ex piloti, piloti, associazioni ed operatori della portualità, al posto dell’attuale Pontile degli aliscafi;
fare, unitamente all’Ufficio Circondariale Marittimo ed al Genio Civile OO.MM., una puntuale ricognizione dell’intero porto per verificare lo stato dei luoghi e individuare gli interventi di fare per rendere operativo tutto il porto e solo una parte dello stesso;

Ulteriore passo da intraprendere, rapidamente, è quello di riesumare dai cassetti dove è insabbiato il Piano Regolatore dei Porti e puntare alla riorganizzazione dell’intero Porto di Sottomonastero prevedendo:
a)   L’allungamento di Punta Scaliddi come previsto nella bozza del Piano regolatore dei Porti;
b) La sistemazione della zona a nord del Pontile degli Aliscafi per realizzare una adeguata stazione marittima degna di questo nome e non due prefabbricati. Una stazione che preveda bagni, sale di attesa, deposito bagagli, orari di partenza e di arrivo in più lingue su pannelli che si riescano a leggere e non su fogli plastificati. Un ufficio informazioni in grado di dare ai nostri visitatori il benvenuto alle Isole Eolie.

Riteniamo che queste siano le priorità da seguire per dare risposte concrete agli eoliani, a tutti gli eoliani e non soltanto quelli che abitano a Lipari ma alle centinaia di donne, uomini, giovani, studenti, pendolari che raggiungono Lipari dalle altre isole e dalla Sicilia.

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