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domenica 17 giugno 2012

Imu, domani scade il termine per pagare la prima rata

blogsicilia.it
Il giorno è arrivato: domani scade il termine per pagare la prima rata dell’Imu, la nuova imposta unica sugli immobili che sostituisce la vecchia Ici ripristinando la tassazione sulla prima casa. Diciassette milioni e mezzo d’italiani sono chiamati a versare l’acconto della prima rata che dovrebbe portare in cassa allo Stato - l’Imu viene riscossa dai comuni ma “girata” allo Stato per risanare i conti del Paese Italia – circa 10 miliardi di euro per questa prima tranche: 3,4 dalla prima casa e 5,9 dalle seconde abitazioni. In tutto, al saldo delle varie parcellizzazioni (due o tre a seconda che si tratti di seconda o di prima casa) l’Imu dovrebbe garantire un gettito complessivo di 21 miliardi di euro di cui 9 direttamente nelle casse dello Stato.
Il rischio evasione però è alto: secondo Unimprese il 40% dei proprietari di casa potrebbe decidere di non pagare - mentre al Nord oggi su iniziativa della Lega è partito il No Imu day – preferendo attendere le sanzioni visto che la prima rata è calcolata senza che i comuni abbiano effettivamente fissato l’aliquota che rischia di essere altissima per quegli enti locali dai conti in rosso e decisamente leggere per quelli che invece mantengono i conti a posto o addirittura floridi. Il paradosso è che a garantire il maggiore versamento del gettito tributario dell’Imu allo Stato saranno i comuni più poveri e non quelli più ricchi con un evidente disequilibrio sociale nella partecipazione al risanamento dello stato.
Per chi paga in tre rate la prossima scadenza sarà il 17 settembre e la terza il 17 dicembre. Chi sgarra va incontro a multe salate: le sanzioni per chi non paga l’Imu alla scadenza prevista possono arrivare al 30% dell’importo.
Il caso Sicilia: per i contribuenti siciliani è tempo di scadenze come per tutti gli altri cittadini italiani, ma sull’applicazione dell’Imu anche nella nostra regione a statuto speciale pende un ricorso alla corte costituzionale. Il tema più generale è quello dell’autonomia finanziaria della Regione siciliana che l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao rimarca con queste parole: “La disciplina delle imposte locali deve essere negoziata con la Regione perchè non può essere decisa unilateralmente dal Governo nazionale, altrimenti è incostituzionale”. Il rischio è dunque che mancando la contrattazione con il governo siciliano sull’applicazione dell’Imu, l’imposta sia di fatto non valida. Ma l’assessore Armao non invita all’evasione. Anzi: “Non posso dire, oggi, ai siciliani di non pagare l’Imu perchè ancora non c’è una pronuncia della Corte Costituzionale sul decreto ‘Salva Italia’, ma sulla base della precedente sentenza della Corte si può pensare che, così come è, non è dovuto.

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