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mercoledì 22 aprile 2020
Covid .- 19 frutto di manipolazione? Non so se è veramente così. Quel che è certo che chi parla è un Nobel non certo il primo arrivato.
Grazie al dottor Giancarlo Baldanza che postando il link ci ha permesso di venirne a conoscenza. L'intervista è del 20 aprile
Stromboli: Voglia di autonomia da Lipari.
Un cittadino di Stromboli ha inviato una mail al presidente del consiglio comunale di Lipari, dottor Giacomo Biviano, chiedendo di inserire all'ordine del giorno della prossima riunione del civico consesso l'istituzione di un Comune autonomo a Stromboli.
Il cittadino ha anche rimarcato che non ci si debba limitare a dire "che non è possibile l'attuazione" ma che "l'argomento venga discusso".
Il cittadino ha anche rimarcato che non ci si debba limitare a dire "che non è possibile l'attuazione" ma che "l'argomento venga discusso".
martedì 21 aprile 2020
Coronavirus: I dati in Sicilia al 21 aprile. Raddoppiano i tamponi, aumentano i guariti e diminuiscono i ricoveri.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato ad oggi (martedì 21 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 55.093 (+3.720 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.835 (+76, ma su quasi quattromila tamponi processati), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.259 persone (+49), 370 sono guarite (+24) e 206 decedute (+3).
Degli attuali 2.259 positivi, 551 pazienti (-14) sono ricoverati - di cui 37 in terapia intensiva (-2) - mentre 1.708 (+63) sono in isolamento domiciliare. In tutte le province il numero dei ricoverati diminuisce o resta stabile.
Questa la suddivisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 113 (16, 15, 10); Catania, 664 (99, 114, 73); Enna, 319 (172, 33, 25); Messina, 412 (123, 59, 42); Palermo, 349 (70, 46, 27); Ragusa, 58 (4, 6, 6); Siracusa, 103 (60, 77, 17); Trapani, 112 (7, 18, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 55.093 (+3.720 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.835 (+76, ma su quasi quattromila tamponi processati), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.259 persone (+49), 370 sono guarite (+24) e 206 decedute (+3).
Degli attuali 2.259 positivi, 551 pazienti (-14) sono ricoverati - di cui 37 in terapia intensiva (-2) - mentre 1.708 (+63) sono in isolamento domiciliare. In tutte le province il numero dei ricoverati diminuisce o resta stabile.
Questa la suddivisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 113 (16, 15, 10); Catania, 664 (99, 114, 73); Enna, 319 (172, 33, 25); Messina, 412 (123, 59, 42); Palermo, 349 (70, 46, 27); Ragusa, 58 (4, 6, 6); Siracusa, 103 (60, 77, 17); Trapani, 112 (7, 18, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Buon Compleanno!
Auguri a Sonia Mannuccia, Stefania Morsillo, Maurizio Gabriele Turcarelli, Arion Smajlaj, Roberto Iacono, Luca Virgona, Gianfranco Corrieri, Mariapia Rizzo, Marina Faranda, Grazia Mastronardo, Marinella La Torre, Bruno Lorizio, Laura Licciardo, Bartolo Finocchiaro, Lidia Abbondanza.
Cassa integrazione: Scavone, da domani i primi decreti inviati all'Inps
«Da domani i nove Centri per l'impiego della Sicilia, con oltre 140 persone, inizieranno a trasferire all'Inps i primi 1.400 decreti per il pagamento della Cassa integrazione in deroga. Dalla prossima settimana , gli uffici lavoreranno da duemila a duemilacinquecento decreti al giorno, tutti trasferiti in rigoroso rispetto cronologico».
Lo dichiara l'assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone.
«Notizie di inquietudine – continua il componente del governo Musumeci - sono consentite, notizie di strumentalizzazione rispetto a un problema così delicato, che riguarda la gente che ha difficoltà non solo ad aspettare un 27 che non arriverà, ma a sfamare la propria famiglia, non sono consentite a nessuno».
«Ogni pentagramma – prosegue l'assessore - ha le sue note, nel pentagramma della politica spesso le note sono la polemica. Alcune volte anche fuoriluogo. Leggiamo in questo momento dichiarazioni, affermazioni, sulla Cassa integrazione in deroga: un'opportunità che viene data alle piccole aziende, alle aziende private con meno di cinque dipendenti, in alcuni settori. Rispetto a questo ambito, la Sicilia ha giocato una partita non solo importante e rigorosa, ma anche attenta e ricca di risultati».
Per prima cosa la Regione ha cercato le risorse: la prima tranche ha superato i 108 milioni di euro, la seconda i 100 milioni di euro e complessivamente ci saranno a disposizione 300 milioni di euro, per una platea di percettori che dovrebbe superare le 220mila persone.
«Siamo partiti – sottolinea ancora Scavone - con un sistema molto attento, con una piattaforma informatica. Abbiamo verificato le procedure, le abbiamo semplificate, oltre a incontrare oltre cinquanta tra organizzazioni sindacali, datoriali e anche professionali. Abbiamo risposto come Regione a circa ottocento mail nel weekend, che ha preceduto l'avvio della Cassa integrazione in deroga. Proprio in queste ore con l'Inps - conclude - abbiamo integrato i sistemi informatici, quindi nessuna polemica sui sistemi che non dialogano».
Lo dichiara l'assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone.
«Notizie di inquietudine – continua il componente del governo Musumeci - sono consentite, notizie di strumentalizzazione rispetto a un problema così delicato, che riguarda la gente che ha difficoltà non solo ad aspettare un 27 che non arriverà, ma a sfamare la propria famiglia, non sono consentite a nessuno».
«Ogni pentagramma – prosegue l'assessore - ha le sue note, nel pentagramma della politica spesso le note sono la polemica. Alcune volte anche fuoriluogo. Leggiamo in questo momento dichiarazioni, affermazioni, sulla Cassa integrazione in deroga: un'opportunità che viene data alle piccole aziende, alle aziende private con meno di cinque dipendenti, in alcuni settori. Rispetto a questo ambito, la Sicilia ha giocato una partita non solo importante e rigorosa, ma anche attenta e ricca di risultati».
Per prima cosa la Regione ha cercato le risorse: la prima tranche ha superato i 108 milioni di euro, la seconda i 100 milioni di euro e complessivamente ci saranno a disposizione 300 milioni di euro, per una platea di percettori che dovrebbe superare le 220mila persone.
«Siamo partiti – sottolinea ancora Scavone - con un sistema molto attento, con una piattaforma informatica. Abbiamo verificato le procedure, le abbiamo semplificate, oltre a incontrare oltre cinquanta tra organizzazioni sindacali, datoriali e anche professionali. Abbiamo risposto come Regione a circa ottocento mail nel weekend, che ha preceduto l'avvio della Cassa integrazione in deroga. Proprio in queste ore con l'Inps - conclude - abbiamo integrato i sistemi informatici, quindi nessuna polemica sui sistemi che non dialogano».
ANCHE A MESSINA E PROVINCIA POSTE ITALIANE E CARABINIERI INSIEME PER CONSEGNARE LA PENSIONE AGLI ANZIANI
I Carabinieri, anche in provincia di Messina, dal 6 aprile, hanno messo in pratica la convenzione fra l’Arma e Poste Italiane, la quale permette ai cittadini, di età superiore ai 75 anni, che non abbiano familiari in grado di assisterli, di ricevere a domicilio, tramite i Carabinieri la pensione in contanti.
L’accordo è parte del più ampio sforzo messo in atto dai due partner istituzionali, ciascuno nel proprio ambito di attività, per contrastare la diffusione del Covid-19 e mitigarne gli effetti, anche mediante l’adozione di misure straordinarie volte ad evitare gli spostamenti fisici delle persone, ed, in particolare, dei soggetti a maggior rischio, in ogni caso garantendo il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro.
Questa mattina, due anziani sacerdoti di 89 ed 82 anni dell’oratorio Salesiano San Domenico Savio hanno richiesto al Comandante della Stazione Carabinieri di Messina Principale di poter fruire del servizio di riscossione e consegna a domicilio della pensione. Così, grazie alla collaborazione con il direttore dell’ufficio postale di Messina Corso Cavour, la semplice e rapida procedura è stata avviata. I due sacerdoti hanno rilasciato la delega al ritiro della pensione ai Carabinieri che si sono recati presso l’ufficio postale prelevando il denaro contante che è stato poi consegnato dagli stessi militari ai beneficiari
Il direttore dell’ufficio postale di Messina VR, Giovanni Vena, si è detto “orgoglioso di aver consegnato oggi tramite la Stazione Carabinieri di Messina Principale, la prima pensione sul territorio, collaborando così all’espletamento di un servizio solidale e di alto valore sociale. La sottoscrizione di questa convenzione tra Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri conferma il nostro ruolo strategico a sostegno del Paese e la vicinanza al territorio”.
L’iniziativa permette anche di tutelare le persone anziane dalla commissione di reati a loro danno, quali, truffe rapine e scippi.
I pensionati possono contattare il numero verde 800556670 messo a disposizione da Poste Italiane o chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri per richiedere maggiori informazioni.
Nella provincia di Messina sono 93 le Stazioni Carabinieri, capillarmente distribuite nei 108 Comuni della provincia peloritana, che raccordandosi con gli uffici postali di ciascun comune, potranno venire incontro alle necessità dei pensionati.
L’accordo è parte del più ampio sforzo messo in atto dai due partner istituzionali, ciascuno nel proprio ambito di attività, per contrastare la diffusione del Covid-19 e mitigarne gli effetti, anche mediante l’adozione di misure straordinarie volte ad evitare gli spostamenti fisici delle persone, ed, in particolare, dei soggetti a maggior rischio, in ogni caso garantendo il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro.
Questa mattina, due anziani sacerdoti di 89 ed 82 anni dell’oratorio Salesiano San Domenico Savio hanno richiesto al Comandante della Stazione Carabinieri di Messina Principale di poter fruire del servizio di riscossione e consegna a domicilio della pensione. Così, grazie alla collaborazione con il direttore dell’ufficio postale di Messina Corso Cavour, la semplice e rapida procedura è stata avviata. I due sacerdoti hanno rilasciato la delega al ritiro della pensione ai Carabinieri che si sono recati presso l’ufficio postale prelevando il denaro contante che è stato poi consegnato dagli stessi militari ai beneficiari
Il direttore dell’ufficio postale di Messina VR, Giovanni Vena, si è detto “orgoglioso di aver consegnato oggi tramite la Stazione Carabinieri di Messina Principale, la prima pensione sul territorio, collaborando così all’espletamento di un servizio solidale e di alto valore sociale. La sottoscrizione di questa convenzione tra Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri conferma il nostro ruolo strategico a sostegno del Paese e la vicinanza al territorio”.
L’iniziativa permette anche di tutelare le persone anziane dalla commissione di reati a loro danno, quali, truffe rapine e scippi.
I pensionati possono contattare il numero verde 800556670 messo a disposizione da Poste Italiane o chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri per richiedere maggiori informazioni.
Nella provincia di Messina sono 93 le Stazioni Carabinieri, capillarmente distribuite nei 108 Comuni della provincia peloritana, che raccordandosi con gli uffici postali di ciascun comune, potranno venire incontro alle necessità dei pensionati.
AFFITTI COMMERCIALI, GRIDO D’ALLARME DEL PRESIDENTE DI CONFESERCENTI MESSINA: “SITUAZIONE DRAMMATICA, LOCATORI E CONDUTTORI DIALOGHINO NELL’INTERESSE COMUNE”
L’emergenza sanitaria da Covid-19,
determinando la chiusura di quasi tutti gli esercizi commerciali, con i
conseguenti mancati incassi da parte delle imprese, ha fatto emergere in tutta
la sua gravità il problema del pagamento degli affitti dei locali. Da un lato gli
imprenditori, sono stati costretti a chiudere perdendo ogni possibilità di
guadagno, dall’altro i proprietari degli
immobili commerciali rivendicano comunque la corresponsione dei canoni.
Nonostante le richieste avanzate da
Confesercenti a livello nazionale, a tutt’oggi poco o nulla è stato fatto dal
Governo nazionale per sostenere concretamente le imprese sotto questo profilo,
ad eccezione di un credito d’imposta del 60% sui canoni di affitto, misura peraltro
difficilmente percorribile stante la carenza di liquidità.
“La
situazione, già drammatica, rischia di diventare esplosiva- afferma il
presidente di Confesercenti Messina Alberto Palella- a meno che non si riesca ad instaurare un dialogo tra
i proprietari degli immobili commerciali e i locatari. Fare rete in un contesto
emergenziale come quello che stiamo vivendo è fondamentale per la sopravvivenza
di tutti e per la salvaguardia degli interessi comuni. Va sottolineato inoltre,
che i canoni dovranno essere
necessariamente rinegoziati anche in vista della fase due, che prevedrà
comunque molteplici restrizioni nelle attività commerciali, con una riduzione
considerevole degli incassi. Andare allo
scontro- prosegue Palella- porterebbe
solo ad estenuanti ed economicamente insostenibili contenziosi legali, che non
risolverebbero il problema non salvaguardando i rapporti contrattuali tra le
parti, e che andrebbero a gravare maggiormente sulle casse già in rosso degli
esercenti. Una soluzione alternativa potrebbe essere rappresentata dalla
procedura legale della mediazione, che tenga conto delle esigenze di entrambi e
della situazione contingente, con costi irrisori rispetto a quelli di un iter
giudiziario. Nel caso specifico le parti potrebbero trovare una soluzione che
contemperi le esigenze sia del proprietario dell’immobile che del conduttore
titolare dell’attività commerciale anche tenendo conto delle perdite economiche
di entrambi e delle diverse esigenze nascenti a seguito ed in conseguenza
dell’emergenza COVID. Trovare un accordo è di estrema importanza- conclude il Presidente di Confesercenti
Messina-poiché non bisogna permettere
che qualcuno resti indietro a causa del Coronavirus”.
Covid Hospital di Barcellona, tutti negativi i tamponi effettuati su personale sanitario
"Ho appena avuto notizia dal Dott. Antonello Calabrò primario del laboratorio di Patologia Clinica dell'Ospedale di Barcellona che al necessario controllo effettuato stamane presso il laboratorio di Biologia molecolare il personale che era risultato dubbio o positivo a Covid-19 si è rivelato negativo al controllo.
Sono molto amareggiato per la maniera superficiale e per i "toni scandalistici" utilizzati per divulgare da Barcellona una notizia che doveva essere prima confermata con i necessari controlli di verifica; si è creato apprensione nella popolazione e nei tanti operatori sanitari che quotidianamente fanno il loro dovere. Mi riservo di informare la Magistratura competente per possibili estremi di procurato allarme sociale.
Relativamente alla carenza di medici anestesisti presso lo stesso Ospedale dopo avere accertato che su un organico di undici medici ben quattro sono in malattia contemporaneamente, riservandomi le valutazioni conseguenziali, comunico che stiamo utilizzando una graduatoria ancora valida per poterli sostituire immediatamente evitando ogni possibile interruzione di pubblico servizio."
Così il Direttore Generale dell'ASP di Messina Paolo La Paglia.
ASP ME effettuerà tamponi a coloro che frequentano Uffici Giudiziari per motivi professionali, compreso il personale di cancelleria.
COMUNICATO - Prosegue il capillare percorso di prevenzione e controllo intrapreso dall’ASP di Messina per prevenire il diffondersi dell'infezione da Covid-19; l’obiettivo è quello di effettuare quanti più tamponi o test sierologici possibile nel periodo che precede la fase 2 e, quindi la ripresa delle attività professionali in forma più libera.
Su impulso del Consigliere delegato del COA di Messina, Avv. Maria Isabella Celeste, immediatamente recepito dall’Avv. Giancarlo Niutta Direttore dell’Avvocatura interna dell'ASP di Messina e delegato dal Direttore Generale, Dott. Paolo La Paglia, si è concordato di procedere in sinergia con l’Ordine degli Avvocati di Messina, nella persona del Presidente, Avv. Domenico Santoro, nonché con il Presidente della Corte di Appello di Messina Dott. Michele Galluccio e con il Procuratore Generale presso la Corte di Appello Dott. Vincenzo Barbaro all’effettuazione dei tamponi a tutti gli addetti ai lavori che frequentano gli Uffici Giudiziari per motivi professionali, compreso il personale di cancelleria.
Sono in fase di determinazione le modalità di esecuzione dei test, secondo un percorso dedicato, presso l’autoemoteca che si trova all’interno dell'ex Ospedale Margherita, attraverso la predisposizione di un apposito calendario a cura dei rispettivi destinatari del servizio; successivamente si estenderanno le attività di screening alle altre sedi giudiziarie del distretto.
Su impulso del Consigliere delegato del COA di Messina, Avv. Maria Isabella Celeste, immediatamente recepito dall’Avv. Giancarlo Niutta Direttore dell’Avvocatura interna dell'ASP di Messina e delegato dal Direttore Generale, Dott. Paolo La Paglia, si è concordato di procedere in sinergia con l’Ordine degli Avvocati di Messina, nella persona del Presidente, Avv. Domenico Santoro, nonché con il Presidente della Corte di Appello di Messina Dott. Michele Galluccio e con il Procuratore Generale presso la Corte di Appello Dott. Vincenzo Barbaro all’effettuazione dei tamponi a tutti gli addetti ai lavori che frequentano gli Uffici Giudiziari per motivi professionali, compreso il personale di cancelleria.
Sono in fase di determinazione le modalità di esecuzione dei test, secondo un percorso dedicato, presso l’autoemoteca che si trova all’interno dell'ex Ospedale Margherita, attraverso la predisposizione di un apposito calendario a cura dei rispettivi destinatari del servizio; successivamente si estenderanno le attività di screening alle altre sedi giudiziarie del distretto.
Come eravamo, pescando nel nostro archivio: Fabbrica di ghiaccio a Lipari
Quando ero più ragazzino sentivo dire riferito a chi non lavorava, perchè non ne aveva voglia: "Unni travagghi? a' fabbrica du ghiacciu? (Dove lavori? Alla fabbrica del ghiaccio?) . Pensavo fosse un modo di dire un giorno poi, girando e curiosando in lungo e in largo, ho scoperto che la Fabbrica del ghiaccio a Lipari era esistita veramente..nella zona di Sottomonastero
Filicudi e mascherine. Ci scrive Maria Grazia Bonica.
Gent. Mo Direttore,
torno a scrivere perché, da piu' parti, a Filicudi, mi si chiede di farlo, allo scopo di conoscere chi, sull' isola, in rappresentanza del Comune, sia stato 'effettivamente' autorizzato a distribuire e in che modalità, le necessarie mascherine che la gente deve utilizzare.
Lo chiedono, coloro che hanno visto fornire gli indispensabili 'ausili' a qualcuno in quantità doppia, mentre altri, soprattutto anziani e affetti da pluripatologie invalidanti, nessuna.
Si chiede, pertanto, attraverso il suo sempre utile servizio, di informare il Sig. Sindaco che sull' isola, si rende indispensabile, attivare un necessario numero telefonico pubblico, e una maggiore attenzione verso la popolazione, da parte del suo delegato, numero utilizzabile da chi vive le svariate necessità determinate dall' impossibilità di muoversi di alcuni e dalle ulteriori difficoltà di altri.
Ne siano da esempio, le municipalità messinesi delle circoscrizioni, che si sono messe a disposizione di tutti i quartieri, sin dall' inizio della pandemia. Fornendo essi stessi, indirizzi mail e numeri telefonici utili a chi non avesse, come gli anziani, possibilità di collegamento internet.
Intanto le mascherine sono finite e sarebbe anche opportuno farle arrivare anche alla Farmacia dell'Isola cosi da consentire alla gente di poterle acquistare.
Se poi ci si mettesse in contatto, con le varie aziende siciliane che in queste settimane le hanno cucite e fornite ad altri comuni, sarebbe maggiormente utile per tutti.
Cordialmente Maria Grazia Bonica
lunedì 20 aprile 2020
Fonti e Mollica devolveranno gettone di presenza all'ospedale di Lipari
I consiglieri comunali Gesuele Fonti ed Eliana Mollica (Moderati per Calderone) hanno comunicato, quest'oggi, che, non appena gli saranno liquidati i gettoni di presenza degli anni 2018 e 2019, devolveranno tale importo per consentire l'acquisto di materiale che necessita all'ospedale di Lipari.
Buon Compleanno!
Auguri a Marianna Barone, Amelia Di Franco, Concetta Biviano, Eva Mandarano, Dario Santostefano, Susana Tesoriero, Antonino Saltalamacchia, Vera Costanzo.
Coronavirus: l’aggiornamento del 20 aprile in Sicilia, 2.210 positivi, 346 guariti e 203 deceduti.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 16 di oggi (lunedì 20 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 51.373 (+1.601 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.759 (+42), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.210 persone (+8), 346 sono guarite (+31) e 203 decedute (+3).
Degli attuali 2.210 positivi, 565 pazienti (+2) sono ricoverati - di cui 39 in terapia intensiva (-2) - mentre 1.645 (+6) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 113 (16, 15, 10); Catania, 626 (100, 111, 71); Enna, 323 (175, 29, 25); Messina, 404 (128, 52, 41); Palermo, 348 (71, 45, 27); Ragusa, 57 (4, 6, 6); Siracusa, 98 (64, 68, 17); Trapani, 112 (7, 18, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 51.373 (+1.601 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.759 (+42), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.210 persone (+8), 346 sono guarite (+31) e 203 decedute (+3).
Degli attuali 2.210 positivi, 565 pazienti (+2) sono ricoverati - di cui 39 in terapia intensiva (-2) - mentre 1.645 (+6) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 113 (16, 15, 10); Catania, 626 (100, 111, 71); Enna, 323 (175, 29, 25); Messina, 404 (128, 52, 41); Palermo, 348 (71, 45, 27); Ragusa, 57 (4, 6, 6); Siracusa, 98 (64, 68, 17); Trapani, 112 (7, 18, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
GAL Tirreno - Eolie: Due bandi
Il Gal Tirreno – Eolie ha proceduto alla pubblicazione di due bandi. Il primo denominato “Operazione 6.4.a supporto alla diversificazione dell'attività agricola verso la creazione e sviluppo di attività extra-agricole". Tra pubblico e privato l’intervento finanziario ammonta a 650 mila euro.
Il secondo “ Sostegno per la creazione o sviluppo di imprese extra agricole nei settori del commercio, artigianale, turistico, dei servizi e dell'innovazione tecnologica". Tra pubblico e privato l’intervento economico è di 950 mila euro.
Lipari: il consiglio "mascherato" elegge i revisori dei conti. Dibattito sulle conseguenze socio - economiche del Coronavirus
Consiglio comunale in “maschera” oggi a Lipari.
Nell’aula consiliare, nel rispetto del distanziamento sociale, sono intervenuti dodici consiglieri su sedici.
In aula anche il sindaco Marco Giorgianni.
In apertura dei lavori, su proposta del consigliere Raffaele Rifici, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria dei tanti deceduti per il Covid – 19. Il civico consesso ha proceduto, poi, alla nomina dei revisori dei conti per il triennio 2020 – 2022. Sono stati nominati, a seguito di votazione, Emile Lasagna, Antonino Biondo e Nicolò Gagliardo.
Si è poi passati ad affrontare l’emergenza Covid – 19 con la discussione sugli aspetti sanitari e socio – economici del territorio eoliano.
Il presidente di Federalberghi Eolie, Christian Del Bono, intervenuto in aula, ha evidenziato come per l’anno 2020 si prospetta un “crollo” del turismo eoliano.
Tutti i consiglieri, seppure con proposte e posizioni diverse, hanno posto l'accento sul fatto che bisogna intervenire sul Governo regionale e nazionale per provvedimenti ad hoc per le isole minori.
I lavori sono tutt'ora in corso
Moria di gabbiani a Canneto. Il parere dell'esperto.
In diversi lettori ci hanno segnalato una moria di gabbiani a Canneto. Ognuno ha avanzato le proprie ipotesi: dal Covid - 19 ai materiali usati per la sanificazione, alle antenne del 5G.
Noi abbiamo voluto sentire il parere dell'esperto ed abbiamo contattato il naturalista Pietro Lo Cascio, persona preparata ed attendibile al 100%.
Ecco cosa ci ha detto: "Per ora c'è un virus (non il Covid - 19 ndd) pure tra gli uccelli. Due settimane fa c'è stata una moria di rondini a Vulcano, causata da pseudopeste aviaria, potrebbe essere lo stesso".
Per conferma bisognerebbe, però, inviare un campione al zooprofilattico di Palermo".
La cosa - a nostro modesto avviso - va fatta e magari l'amministrazione comunale potrebbe coinvolgere in tal senso le Guardie forestali, sempre se non è già stato fatto.
Noi abbiamo voluto sentire il parere dell'esperto ed abbiamo contattato il naturalista Pietro Lo Cascio, persona preparata ed attendibile al 100%.
Ecco cosa ci ha detto: "Per ora c'è un virus (non il Covid - 19 ndd) pure tra gli uccelli. Due settimane fa c'è stata una moria di rondini a Vulcano, causata da pseudopeste aviaria, potrebbe essere lo stesso".
Per conferma bisognerebbe, però, inviare un campione al zooprofilattico di Palermo".
La cosa - a nostro modesto avviso - va fatta e magari l'amministrazione comunale potrebbe coinvolgere in tal senso le Guardie forestali, sempre se non è già stato fatto.
Rotary club Lipari dona mascherine chirurgiche all'ospedale
Sono state donate all'ospedale di Lipari 1.500 mascherine chirurgiche dal Rotary club di Lipari. A nome della Direzione dell'Asp e mio personale ringrazio i soci per il gradito dono e per la vicinanza espressa al presidio ospedaliero in questo difficile momento.
E' deceduta la mamma della dirigente Fanti. Il cordoglio
L'Istituto Conti partecipa al dolore della Dirigente Mirella Fanti privata della Sua cara mamma, cui la legava la tenerezza di un grande affetto
Tommasa Basile (dirigente scolastico)
Tommasa Basile (dirigente scolastico)
Eolienews partecipa al dolore della professoressa Fanti e porge sentite condoglianze.
Il Dirigente Scolastico, Prof. Candia Renato, tutto il personale docente ed ata dell’Istituto Comprensivo Lipari Santa Lucia, si unisce alla Preside Fanti ed ai suoi familiari in questo momento di dolore e sconforto per il grave lutto che l’ha colpita, la perdita della cara madre.
Purtroppo in questo particolare momento storico non ci è permesso neanche vivere il momento del distacco dai propri cari con la consuetudine a cui siamo abituati, condividendolo con gli affetti più cari.
Ci viene richiesto di vivere in solitudine un dolore profondo che solo parzialmente il tempo riesce a rendere sfocato e a tratti sopportabile mutandolo , inglobandolo nella quotidianità, assimilandolo ai ricordi dei momenti più belli passati insieme.
Alla Prof.ssa Fanti le più sentite condoglianze.
Il Dirigente Scolastico
Candia Renato.
Il Dirigente Scolastico, Prof. Candia Renato, tutto il personale docente ed ata dell’Istituto Comprensivo Lipari Santa Lucia, si unisce alla Preside Fanti ed ai suoi familiari in questo momento di dolore e sconforto per il grave lutto che l’ha colpita, la perdita della cara madre.
Purtroppo in questo particolare momento storico non ci è permesso neanche vivere il momento del distacco dai propri cari con la consuetudine a cui siamo abituati, condividendolo con gli affetti più cari.
Ci viene richiesto di vivere in solitudine un dolore profondo che solo parzialmente il tempo riesce a rendere sfocato e a tratti sopportabile mutandolo , inglobandolo nella quotidianità, assimilandolo ai ricordi dei momenti più belli passati insieme.
Alla Prof.ssa Fanti le più sentite condoglianze.
Il Dirigente Scolastico
Candia Renato.
domenica 19 aprile 2020
Coronavirus: arrivate altre 56 tonnellate di materiale acquistato dalla Regione
Mascherine chirurgiche, guanti in lattice, schermi protettivi, calzari. E ancora tute di protezione, camici, copriscarpe, cuffie e mascherine Ffp2.
È atterrato, qualche ora fa, all'aeroporto di Palermo, un nuovo volo cargo proveniente dalla Cina, con a bordo cinquantasei tonnellate di materiale sanitario acquistate dalla Regione Siciliana, grazie alla collaborazione con l'Upmc di Pittsburgh, insieme a cui gestisce l'Ismett nel capoluogo.
Ad attendere il volo - un Boeing 777 della Qatar airways cargo, proveniente dal Paese asiatico, dopo uno scalo a Doha - l'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, che ha assistito anche al carico di tutta la merce su quattro tir, diretti al magazzino della Protezione civile regionale, dove, già da domani, i dispositivi verranno smistati nelle nove province dell'Isola.
"È il frutto - sottolinea soddisfatto l'assessore Razza - di una articolata e silenziosa programmazione, immaginata dal presidente Musumeci ed avviata ormai più di un mese fa. Questo materiale è ossigeno costante per quanti sono impegnati nelle strutture sanitarie siciliane, una scorta che contiamo di approvvigionare con regolarità. E' un grande risultato perché da mesi tutti i Paesi del mondo cercano queste cose e le cercano, tutti, nello stesso posto. La Regione Siciliana ha dimostrato, quindi, di avere fatto meglio di altri".
Su disposizione del presidente della Regione Nello Musumeci, il materiale verrà distribuito, principalmente, nelle strutture ospedaliere, ma anche tra i medici di base, i pediatri, le case di riposo, le residenze per anziani.
Nei prossimi giorni è previsto l'arrivo di un terzo volo, mentre l'ultima parte del carico, quella più corposa, arriverà via nave.
È atterrato, qualche ora fa, all'aeroporto di Palermo, un nuovo volo cargo proveniente dalla Cina, con a bordo cinquantasei tonnellate di materiale sanitario acquistate dalla Regione Siciliana, grazie alla collaborazione con l'Upmc di Pittsburgh, insieme a cui gestisce l'Ismett nel capoluogo.
Ad attendere il volo - un Boeing 777 della Qatar airways cargo, proveniente dal Paese asiatico, dopo uno scalo a Doha - l'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, che ha assistito anche al carico di tutta la merce su quattro tir, diretti al magazzino della Protezione civile regionale, dove, già da domani, i dispositivi verranno smistati nelle nove province dell'Isola.
"È il frutto - sottolinea soddisfatto l'assessore Razza - di una articolata e silenziosa programmazione, immaginata dal presidente Musumeci ed avviata ormai più di un mese fa. Questo materiale è ossigeno costante per quanti sono impegnati nelle strutture sanitarie siciliane, una scorta che contiamo di approvvigionare con regolarità. E' un grande risultato perché da mesi tutti i Paesi del mondo cercano queste cose e le cercano, tutti, nello stesso posto. La Regione Siciliana ha dimostrato, quindi, di avere fatto meglio di altri".
Su disposizione del presidente della Regione Nello Musumeci, il materiale verrà distribuito, principalmente, nelle strutture ospedaliere, ma anche tra i medici di base, i pediatri, le case di riposo, le residenze per anziani.
Nei prossimi giorni è previsto l'arrivo di un terzo volo, mentre l'ultima parte del carico, quella più corposa, arriverà via nave.
FORTI RAFFICHE DI SCIROCCO TRA IL POMERIGGIO E LA SERATA DI LUNEDI'. PREVISIONI METEOMARINE EOLIE A CURA DI GIUSEPPE LA CAVA.
Dalle prime ore di Lunedi 20 si prevede il rinforzo della vento che in mattinata si prevede teso ,tra levante e scirocco.
Tra il tardo pomeriggio-sera ruoterà a scirocco, spirando con raffiche di burrasca forza 7-8 fino alla notte seguente.
Il moto ondoso Lunedi tenderà a diventare molto mosso nel settore occidentale dell'arcipelago.
Nelle prime ore di Martedi ,la pressione atmosferica raggiungerà il valore minimo di 1000 millibar ,la ventilazione tenderà a soffiare moderatamente dapprima da levante, poi tenderà ad indebolirsi disponendosi tra grecale e levante nel pomeriggio ,per poi ruotare da ponente maestro in serata.
Il moto ondoso sarà caratterizzato da onde di mare lungo nella giornata di Martedi. Possibili piovaschi tra la mattinata e il pomeriggio.
Moderato calo termico nella giornata di Mercoledi.
Per maggiori informazioni visita la pagina facebook di MeteoEolie
Coronavirus: l’aggiornamento del 19 aprile in Sicilia, 2.202 positivi, 315 guariti, 200 deceduti.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato ad oggi (domenica 19 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 49.772 (+2.057 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.717 (+45), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.202 persone (+31), 315 sono guarite (+10) e 200 decedute (+4).
Degli attuali 2.202 positivi, 563 pazienti (-5) sono ricoverati - di cui 41 in terapia intensiva (-1) - mentre 1.639 (+36) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 113 (15, 15, 10); Catania, 633 (103, 80, 70); Enna, 318 (172, 29, 25); Messina, 396 (128, 52, 41); Palermo, 346 (71, 45, 26); Ragusa, 58 (4, 6, 5); Siracusa, 97 (63, 68, 17); Trapani, 112 (7, 18, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 49.772 (+2.057 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.717 (+45), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.202 persone (+31), 315 sono guarite (+10) e 200 decedute (+4).
Degli attuali 2.202 positivi, 563 pazienti (-5) sono ricoverati - di cui 41 in terapia intensiva (-1) - mentre 1.639 (+36) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 113 (15, 15, 10); Catania, 633 (103, 80, 70); Enna, 318 (172, 29, 25); Messina, 396 (128, 52, 41); Palermo, 346 (71, 45, 26); Ragusa, 58 (4, 6, 5); Siracusa, 97 (63, 68, 17); Trapani, 112 (7, 18, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Coronavirus: il Comitato scientifico della Sicilia, ecco come "ripartire"
“Alla luce degli incoraggianti dati del contenimento della pandemia nel territorio regionale, visti i tassi di occupazione dei posti ospedalieri e della capacità ricettiva dell'intera Rete ospedaliera siciliana delle terapie intensive, alla verifica dell'adeguata capacità di monitoraggio, inclusa la capacità di effettuare test diagnostici su vasta scala per individuare e monitorare la diffusione del virus, combinata al tracciamento dei contatti e a valutazione dell’efficienza e della efficacia del sistema di monitoraggio e gestione territoriale (Usca/Mmg/Pls/118) è plausibile prevedere che la graduale riapertura possa ragionevolmente partire dalla data del 4 maggio con le attività a più basso rischio”.
Lo scrive il Comitato tecnico scientifico per l'emergenza Coronavirus in Sicilia nel parere che ha trasmesso al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, al termine di un inteso confronto durato oltre 48 ore.
Del Comitato, coordinato da Antonio Candela, fanno parte: Luigi Aprea (igiene e sanità pubblica), Bruno Cacopardo (malattie infettive e tropicali), Salvatore Corrao (medicina interna), Francesco Dieli (immunologia), Agostino Massimo Geraci (medicina e chirurgia d’urgenza), Antonello Giarratano (rianimazione e terapia intensiva), Gioè Santi Mauro (ranimazione e terapia intensiva), Cristoforo Pomara (medicina legale), Nicola Scichilone (pneumologia), Stefania Stefani (microbiologia), Francesco Vitale (virologia) e Toti Amato, (presidente Ordine dei medici).
Il documento redatto dagli esperti siciliani è stato da subito condiviso dal governatore siciliano con il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e nel corso della videoconferenza con la ‘Cabina di regia nazionale’ presieduta dal premier Giuseppe Conte, è stato inviato a Palazzo Chigi.
I componenti del Cts della Sicilia, per potere decidere le tempistiche di riapertura delle attività economiche e produttive, sono partiti dall’analisi dei criteri indicati nella Tabella di marcia comune europea verso la revoca delle misure di contenimento della Covid-19 in relazione alla risposta che il sistema regionale è stato capace di dare sino a ora alla diffusione dell'infezione per comprendere se ci siano presupposti scientifici per giustificare un momento di allentamento delle misure restrittive.
Il primo, di carattere epidemiologico, fa riferimento alla riduzione/stabilizzazione nel tempo del numero di nuovi positivi, dei ricoveri in ospedale e dei pazienti in terapia intensiva. Il secondo è rappresentato dalla sufficiente capacità dei sistemi sanitari siciliani in termini di capacità ricettiva e gestionale del carico di pazienti, mentre il terzo si riferisce a un’adeguata capacità di monitoraggio su vasta scala.
In merito alla fase di lockdown e alla necessità della ripresa produttiva anche nel nostro territorio, gli esperti, nello specifico, segnalano l’opportunità di un rafforzamento delle misure di distanziamento sociale e riconoscono “che non tutte le attività lavorative espongono lavoratori e utenti allo stesso rischio di contagio, ma che esso dipenda dal tipo di attività svolta, dal relativo ambiente di lavoro e dalla necessità/possibilità di contatto con soggetti potenzialmente Covid-positivi”.
Nella relazione stilata dagli esperti emerge in modo evidente come i dispositivi di protezione individuale diventeranno indumenti comuni nella vita di ciascuno. Semmai cambierà la tipologia a seconda delle professioni e delle condotte quotidiane.
E’ ovvio che l’approvvigionamento dovrà essere costante anche per le settimane a venire, così viene incoraggiata l’azione condotta da diverse aziende siciliane impegnate in una nuova avventura produttiva. A tal proposito il Cts scrive: “É facile comprendere che per rispondere a tale richiesta è necessario il consolidamento da parte di Università e centri di ricerca regionali, in tempi brevissimi, di un processo di certificazione dell’idoneità dei materiali possibilmente idonei alla creazione di mascherine da mettere a disposizione di tutte le imprese che ne facciano richiesta al fine di riconvertire i loro processi produttivi, nell’ottica di una distribuzione capillare sul territorio di tali dispositivi di prevenzione del contagio”.
Il Comitato tecnico-scientifico regionale ha fatto proprie le indicazioni fornite dall’Osha e riprese dall’Aidii (Associazione italiana degli igienisti industriali) e ha così individuato precise categorie di rischio corrispondenti a fasce di lavoratori, valutandole in quattro livelli: basso, medio, alto e molto alto.
A quest’ultima appartengono prevalentemente medici e altro personale sanitario “con un elevato potenziale per esposizione a fonti note o sospette di Covid-19 durante specifiche procedure mediche, post-mortem o di laboratorio”, a esempio chi si occupa dell’intubazione o di procedure che possono comportare l’induzione di tosse, broncoscopie, alcune procedure ed esami odontoiatrici, raccolta di campioni invasivi su pazienti Covid-19 noti o sospetti”.
Fra i lavori ad alto rischio di esposizione, oltre a medici, infermieri ed altri operatori sanitari, ci sono anche coloro i quali sono impiegati nelle operazioni di pulizia/sanificazione in presenza di pazienti Covid-19 noti o sospetti negli ambienti ospedalieri, ma anche operai funebri coinvolti nella preparazione (ad es. per sepoltura o cremazione) dei corpi delle persone positive o sospette di Covid-19 al momento della loro morte.
Sono a rischio di esposizione media, i lavoratori che possono avere un contatto frequente o stretto (cioè con distanza inferiore a un metro) con persone potenzialmente contagiate, ma che non sono pazienti Covid-19 noti o sospetti. I lavoratori di questa categoria possono essere soggetti a contatti frequenti con il pubblico (ad es. addetti alle consegne di beni e merci, personale addetto alla sicurezza o all’ordine pubblico, lavoratori in punti vendita al dettaglio o all’ingrosso, etc.) e con altri colleghi. Per il Cts della Sicilia “nei luoghi di lavoro in cui i lavoratori sono esposti a un rischio medio di esposizione, i datori di lavoro dovrebbero implementare dei controlli tecnici come installare barriere fisiche “anti-respiro”, dove possibile. Ma anche controlli amministrativi: considerare strategie per ridurre al minimo il contatto faccia a faccia (ad esempio comunicazione telefonica, telelavoro), così come “ogni datore di lavoro dovrebbe scegliere la combinazione di Dpi che protegge i lavoratori in base al loro posto di lavoro. I Dpi per i lavoratori della categoria a medio rischio di esposizione variano in base alle mansioni lavorative, ai risultati della valutazione dei pericoli del datore di lavoro e ai tipi di esposizione che i lavoratori hanno sul lavoro”.
Sono a basso rischio di esposizione, infine, quanti sono impiegati in lavori che non richiedono il contatto con persone sospettate o note per essere infetti da Covid 19, né hanno frequenti contatti ravvicinati (distanza di almeno un metro) con il pubblico e con altri colleghi. Per questa categoria il Cts suggerisce “l’implementazione di una corretta igiene e pratiche di controllo dell’infezione tra cui un corretto lavaggio delle mani (sia da parte dei lavoratori, che degli utenti) tramite un luogo in cui lavarsi le mani (se sapone ed acqua corrente non sono prontamente disponibili, devono essere fornite soluzioni idroalcoliche, con alcol superiore del 60 per cento), incoraggiare un'adeguata etiquette respiratoria per tosse e starnuti, scoraggiare i lavoratori dall’utilizzo di postazioni e materiale di lavoro utilizzato dai colleghi. Sviluppare politiche e procedure per una pronta identificazione ed isolamento delle persone malate tramite automonitoraggio dei sintomi”.
Sulla base di queste evidenze scientifiche, il governo regionale potrà dunque fare leva sui punti di forza che hanno permesso di gestire la fase uno per puntare al successo della fase due.
Per gli esperti resta fondamentale, infine, assicurare la capacità di effettuare test diagnostici su vasta scala per individuare e monitorare la diffusione del virus e potenziamento dell’assistenza territoriale.
Muscarà replica a Fonti: "Travisato nostro reale significato".
Comunicato Stampa
Non mi sarei mai sognato di dover, seppur minimamente, polemizzare con un consigliere comunale e mi sono chiesto se avessi modificato il mio carattere solitamente mite e fatto soprattutto di condivisioni e non di repliche di bassa lega, mi sono chiesto quali torti o in cosa ho sbagliato così come fanno le persone che non hanno la presunzione come guida soprattutto quando in un consesso consiliare sono al servizio dei concittadini; mi sono permesso solo esclusivamente di prendere le difese, così com’è naturale, con toni estremamente pacati del capo gruppo di appartenenza e della mia formazione politica la quale era stata per anni e in modo inequivocabilmente diretto tacciata di non voler difendere le posizioni dell’assessore Razza ne del presidente Musumeci.
Cado dalle nubi!
Perché mai e poi mai ci saremmo sognati di venire attaccati così duramente per la nostra non condivisione della tenuta del consiglio comunale, una libera volontà che abbiamo più volte e ampiamente esposto e per la quale abbiamo preannunciato un documento a riprova del fatto che siamo sensibili alle tematiche del consiglio stesso in particolare per quello che riguarda la sanità.
Ma tornando a noi come fa il consigliere Fonti ad interpretare che la nostra non condivisione del consiglio comunale significhi difendere due esponenti del governo regionale che certamente non hanno bisogno della nostra difesa.
Tutto ciò non significa nemmeno, anzi tutt’altro, che noi condividiamo nel campo della sanità e non solo le idee del presidente o dell’assessore perché, per esempio, la difesa dell’ospedale deve in ogni caso e sempre essere sostenuta anche in contrapposizione a qualsiasi carica istituzionale che attenti alla sua funzionalità.
Invece in maniera subdola si è approfittato di quanto da me detto, travisando il reale significato,per lanciare un attacco nei confronti di noi tre consiglieri di minoranza .
La cosa ,poi, più sorprendente e basata sul nulla , e che mi ha oltremodo rammaricato , è la sua accusa diretta nei miei confronti nel momento in cui mi taccia di essere distratto e , peggio, dormiente.
Non voglio scendere ad un livello che non mi compete , ma mi permetta di farle notare la sua inappropriata distrazione non ricordando tutte le mie lotte per la difesa dei diritti dei miei concittadini , spesso ritrovatisi a lottare per inadempienze del comune stesso.
Le faccio sommessamente notare che il sottoscritto , proprio per sua natura e per estrazione sociale, non è avvezzo a mettersi in mostra sotto i riflettori , ma raccogliendo il mandato datomi dai miei elettori cercare sempre di soddisfare , quando possibile i loro bisogni.
Concludo, quindi, sperando che questa mia abbia fatto chiarezza su quelle che erano le idee che volevo esporre, gradirei in ultimo invitare tutti ad usare toni più concilianti anche visto il momento. Vulcano, 18/04/2020
Consigliere Comunale
Muscarà Franco
Buon Compleanno!
Auguri a Mariarosaria Avino, Marcella Paino, Loredana Siracusa, Giovanni Mondello, Caterina Salvo, Maria Angela Galia, Nancy Campisi, Michele Ferlazzo
Coronavirus: Regione ha già trasferito risorse ai Comuni
Prosegue, senza sosta, il trasferimento delle risorse finanziarie da parte della Regione Siciliana ai Comuni per l'assistenza alimentare alle famiglie più disagiate per l'emergenza Covid 19. Sono più della metà gli enti locali dell'Isola che hanno già firmato l'Atto di adesione predisposto dagli uffici del dipartimento della Famiglia, per ottenere l'erogazione delle somme stanziate dal governo Musumeci. I Comuni che hanno ricevuto le risorse possono pubblicare il bando per individuare i beneficiari e procedere con la distribuzione delle stesse.
Palazzo Orleans, con la delibera che ha stanziato complessivamente cento milioni di euro, distribuiti in tre mesi, ha vincolato il contributo “prioritariamente ai nuclei familiari che non percepiscono alcuna altra forma di reddito o di assistenza economica da parte dello Stato, compresi ammortizzatori sociali e reddito di cittadinanza”.
La procedura di utilizzo dei fondi è stata velocizzata e semplificata al massimo dagli uffici e a riguardo ha fatto chiarezza anche l'assessore alle Autonomie locali, Bernardette Grasso, che con due circolari ha superato i dubbi sollevati dall'Anci-Sicilia in merito alla procedure amministrativo-contabili per l'utilizzo delle somme stanziate dalla Regione. L'assessore ha infatti chiarito che in base al quadro normativo vigente i Comuni, proprio in ragione dello stato di emergenza connesso all'epidemia da Covid 19, possono operare con modalità semplificate, in deroga alle ordinarie procedure in materia di appalti pubblici e possono procedere, in esercizio provvisorio, con delibera della giunta all'approvazione delle necessarie variazioni di bilancio.
Nel contempo, comunque, il presidente della Regione Nello Musumeci, oltre ad avere posto il tema della deroga delle procedure al premier Giuseppe Conte, nel corso dell'incontro con la Cabina di regia con il governo nazionale, ha scritto anche al coordinatore della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, affinchè la semplificazione dell'iter, per ogni ulteriore risorsa ricevuta dallo Stato o dalla Regione, venga inserita nel prossimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri.
Palazzo Orleans, con la delibera che ha stanziato complessivamente cento milioni di euro, distribuiti in tre mesi, ha vincolato il contributo “prioritariamente ai nuclei familiari che non percepiscono alcuna altra forma di reddito o di assistenza economica da parte dello Stato, compresi ammortizzatori sociali e reddito di cittadinanza”.
La procedura di utilizzo dei fondi è stata velocizzata e semplificata al massimo dagli uffici e a riguardo ha fatto chiarezza anche l'assessore alle Autonomie locali, Bernardette Grasso, che con due circolari ha superato i dubbi sollevati dall'Anci-Sicilia in merito alla procedure amministrativo-contabili per l'utilizzo delle somme stanziate dalla Regione. L'assessore ha infatti chiarito che in base al quadro normativo vigente i Comuni, proprio in ragione dello stato di emergenza connesso all'epidemia da Covid 19, possono operare con modalità semplificate, in deroga alle ordinarie procedure in materia di appalti pubblici e possono procedere, in esercizio provvisorio, con delibera della giunta all'approvazione delle necessarie variazioni di bilancio.
Nel contempo, comunque, il presidente della Regione Nello Musumeci, oltre ad avere posto il tema della deroga delle procedure al premier Giuseppe Conte, nel corso dell'incontro con la Cabina di regia con il governo nazionale, ha scritto anche al coordinatore della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, affinchè la semplificazione dell'iter, per ogni ulteriore risorsa ricevuta dallo Stato o dalla Regione, venga inserita nel prossimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri.
Policlinico di Messina, l'accelerazione sui tamponi: se ne analizzeranno 350 al giorno
A Messina potrebbe essere ad una svolta il tormentone tamponi. E con quella che sembra più di una soluzione... tampone, appunto. Da giorni, ormai, è emerso come il vero problema, nel sistema di “gestione” dell'emergenza coronavirus, è quello dei tempi di processazione dei tamponi. Esiti arrivati dopo anche un mese, test di cui non si conoscono ancora i risultati, “provette” in coda, assenza di reagenti: tanti i nodi venuti al pettine, che però sembrano sul punto di essere sciolti. Ieri il Policlinico ha fatto il punto della situazione, spiegando che, con la piena ripresa dell'attività anche negli altri laboratori della città e della provincia e con l'ampliamento del servizio grazie alla disponibilità di alcune strutture private, è stato ormai smaltito l'arretrato dei tamponi rino-faringei.
«Dall'inizio dell'attività, il 13 marzo scorso - spiega l'ingegnere Rosanna Intelisano, responsabile del controllo di gestione del Policlinico - abbiamo effettuato 3.373 tamponi, di cui circa 400 positivi, 66 indeterminati e tutto il resto, fortunatamente, negativi. Il nostro laboratorio ha lavorato e continua a lavorare h24 e sette giorni su sette. Per implementare il servizio, inoltre, ci siamo avvalsi di alcuni laboratori privati accreditati, due a Catania e uno a Messina, che complessivamente hanno processato altri 1.200 tamponi. A pieno regime, con l'apporto delle strutture private, siamo riusciti ad analizzare quasi 500 casi al giorno". "Solo i nostri macchinari possono garantire mediamente 150 esami, ma in questi giorni siamo arrivati anche a quota 200». Previsto anche un ulteriore potenziamento: «Entro fine mese la capacità del nostro laboratorio arriverà ad almeno 350 tamponi giornalieri». Presto anche i test sierologici, «una volta che arriverà il via libera - conclude Intelisano - da parte dell'assessorato regionale alla Salute».
«Dall'inizio dell'attività, il 13 marzo scorso - spiega l'ingegnere Rosanna Intelisano, responsabile del controllo di gestione del Policlinico - abbiamo effettuato 3.373 tamponi, di cui circa 400 positivi, 66 indeterminati e tutto il resto, fortunatamente, negativi. Il nostro laboratorio ha lavorato e continua a lavorare h24 e sette giorni su sette. Per implementare il servizio, inoltre, ci siamo avvalsi di alcuni laboratori privati accreditati, due a Catania e uno a Messina, che complessivamente hanno processato altri 1.200 tamponi. A pieno regime, con l'apporto delle strutture private, siamo riusciti ad analizzare quasi 500 casi al giorno". "Solo i nostri macchinari possono garantire mediamente 150 esami, ma in questi giorni siamo arrivati anche a quota 200». Previsto anche un ulteriore potenziamento: «Entro fine mese la capacità del nostro laboratorio arriverà ad almeno 350 tamponi giornalieri». Presto anche i test sierologici, «una volta che arriverà il via libera - conclude Intelisano - da parte dell'assessorato regionale alla Salute».
sabato 18 aprile 2020
Musumeci alleggerisce lockdown: Consegne a domicilio alimentari anche nei festivi, jogging vicino casa, ok a manutenzione
La situazione Coronavirus in Sicilia resta sotto controllo e così il governatore Nello Musumeci dà il via libera al leggero e graduale alleggerimento delle misure restrittive.
«Consentiamo l'attività motoria nelle vicinanze della propria abitazione - spiega Musumeci -, i disabili con accompagnatore potranno fare una passeggiata nelle vicinanze della casa, le consegne a domicilio dei generi alimentari potranno avvenire anche nei giorni festivi e nelle domeniche
«Consentita anche la cura dell'orto, del podere e la manutenzione per creare i viali tagliafuoco nelle campagne in vista della stagione estiva», ha aggiunto. «Gli stabilimenti balneari - continua - potranno organizzarsi con la manutenzione, l'allestimento delle cabine, la pulizia della sabbia, mentre rimane invariata l'ordinanza che blinda l'accesso alla Sicilia».
«Consentiamo solo una corsa in più, da 4 a 5 sullo Stretto di Messina per evitare i disagi alle forze dell'ordine e ai sanitari che devono muoversi. È un atto di fiducia nei confronti dei siciliani - ha poi concluso -, un popolo che ha sorpreso per la civiltà dimostrata in questi giorni, a parte sparuti gruppi».
«Consentiamo l'attività motoria nelle vicinanze della propria abitazione - spiega Musumeci -, i disabili con accompagnatore potranno fare una passeggiata nelle vicinanze della casa, le consegne a domicilio dei generi alimentari potranno avvenire anche nei giorni festivi e nelle domeniche
«Consentita anche la cura dell'orto, del podere e la manutenzione per creare i viali tagliafuoco nelle campagne in vista della stagione estiva», ha aggiunto. «Gli stabilimenti balneari - continua - potranno organizzarsi con la manutenzione, l'allestimento delle cabine, la pulizia della sabbia, mentre rimane invariata l'ordinanza che blinda l'accesso alla Sicilia».
«Consentiamo solo una corsa in più, da 4 a 5 sullo Stretto di Messina per evitare i disagi alle forze dell'ordine e ai sanitari che devono muoversi. È un atto di fiducia nei confronti dei siciliani - ha poi concluso -, un popolo che ha sorpreso per la civiltà dimostrata in questi giorni, a parte sparuti gruppi».
Da Pavone, segretario regionale di Confintesa scuola Sicilia, invito all'amministrazione ad attivare tavolo tecnico
Riceviamo e pubblichiamo:
Carissimo Direttore,
nella qualità di Segretario Regionale del sindacato Confintesa scuola Sicilia, ritengo fondamentale in questo momento di grande emergenza sociale e culturale suggerire ai nostri amministratori locali di indire dopo il 3 Maggio un tavolo tecnico con gli Assessori, Dirigenti scolastici e OO.SS. presenti sul nostro territorio Eoliano, al fine di poter discutere e condividere nuove modalità per far ripartire le scuole eoliane il prossimo anno scolastico 2020/2021.
In attesa di nuove direttive ministeriali, è consigliabile un confronto costruttivo tra le parti prima dell’inizio dello scolastico 2020/2021.
La Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, qualche giorno fa ha firmato un decreto ministeriale per distribuire alle scuole, in attuazione del decreto legge del governo ‘Cura Italia’, 85 milioni per il potenziamento della didattica a distanza. Di questi, 10 milioni potranno essere utilizzati dalle istituzioni scolastiche per favorire l’utilizzo di piattaforme e-learning e per dotarsi immediatamente di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza, o per potenziare quelli già in loro possesso. Ponendo attenzione anche ai criteri di accessibilità per le ragazze e i ragazzi con disabilità. Altri 70 milioni saranno utilizzabili per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso gratuito, dispositivi digitali per la fruizione della didattica a distanza. I restanti 5 milioni serviranno a formare il personale scolastico.
I nostri dirigenti scolastici sono intervenuti tempestivamente per garantire il diritto allo studio attraverso l’impegno di tutto il personale scolastico per migliorare e potenziare la didattica a distanza, pur sapendo che tale strumento non potrà mai sostituire quella in presenza.
Tra l’altro la dirigente scolastica dell’I.C. Isole Eolie prof.ssa Mirella Fanti aveva intuito prima come affrontare questa emergenza e sulla possibilità di una didattica a distanza . In questi difficili giorni in cui gli insegnanti si stanno mettendo in gioco sperimentando la didattica a distanza e i bambini e i ragazzi, dal canto loro, stanno vivendo a fatica l'isolamento sociale, è quello di offrire uno strumento metodologico-pratico, contenente degli spunti per proseguire l'azione educativa nel rispetto dei diritti delle persone di minore età, sanciti dalla Convenzione ONU del 1989.
Cordiali saluti
Bartolo Pavone
E' deceduto Gaetano "Tano" Russo
E' deceduto a Stromboli lo scultore Gaetano "Tano" Russo, aveva 76 anni.
L'isola perde uno dei suoi personaggi più rappresentativi
Ai familiari le condoglianze di Eolienews
Ai familiari le condoglianze di Eolienews
Coronavirus: l’aggiornamento del 18 aprile in Sicilia, 2.171 positivi, 305 guariti e 196 deceduti.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato ad oggi (sabato 18 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 47.715 (+2.543 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.672 (+47), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.171 persone (+32), 305 sono guarite (+9) e 196 decedute (+6).
Degli attuali 2.171 positivi, 568 pazienti (+1) sono ricoverati - di cui 42 in terapia intensiva (-4) - mentre 1.603 (+31) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 113 (14, 15, 10); Catania, 612 (107, 78, 68); Enna, 311 (171, 29, 25); Messina, 389 (128, 52, 40); Palermo, 342 (74, 45, 25); Ragusa, 58 (4, 6, 5); Siracusa, 105 (63, 60, 17); Trapani, 112 (7, 18, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 47.715 (+2.543 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.672 (+47), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.171 persone (+32), 305 sono guarite (+9) e 196 decedute (+6).
Degli attuali 2.171 positivi, 568 pazienti (+1) sono ricoverati - di cui 42 in terapia intensiva (-4) - mentre 1.603 (+31) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 113 (14, 15, 10); Catania, 612 (107, 78, 68); Enna, 311 (171, 29, 25); Messina, 389 (128, 52, 40); Palermo, 342 (74, 45, 25); Ragusa, 58 (4, 6, 5); Siracusa, 105 (63, 60, 17); Trapani, 112 (7, 18, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
I ringraziamenti al Comune e a LN Garden dal Comitato del cimitero privato di Pirrera.
Il Comitato del cimitero privato di Pirrera, a nome di tutti i soci e dell'intera collettività, ringrazia il Comune di Lipari e la ditta LN Garden dei fratelli Giorgianni per il dolce gesto rivolto ai defunti, in questo periodo così difficile.
Ringraziamento che non può che essere particolarmente caloroso, considerando che si è voluto pensare anche al nostro cimitero che è privato.
Ringraziamento che non può che essere particolarmente caloroso, considerando che si è voluto pensare anche al nostro cimitero che è privato.
Buon Compleanno!
Auguri a Giuseppe Di Grado, Sara Cafiero, Lucia Giardina, Massimiliana Castrogiovanni, Pino Di Giovanni, Annalisa Marocchini, Emanuela Mondiello, Rita Zingales, Giuseppe Morello, Silvano Saltalamacchia.
Reperibilità notturna per i cardiologi del Papardo inviati a Lipari. La richiesta della signora Spinella
A livello nazionale, le statistiche rivelano che l'accesso ai PS per sintomi cardiovascolari in due mesi si è dimezzato, senza comprendere che i pazienti cardiologici devono potersi sentire sicuri di ricorrere al 118 e alle strutture ospedaliere.
L’infarto è ovviamente la patologia che è più direttamente correlata al tempo di soccorso. Ogni 10 minuti il ritardo aumenta del 3% la mortalità.
Con la mia presente , a tutela della comunità Eoliana, desidero chiedere a chi di dovere e competenza la possibilità di inserire nella convenzione con l'ospedale Papardo (rinnovata in questi giorni), per il supporto dei medici cardiologi presso l'ospedale di Lipari, la reperibilità notturna degli stessi.
Non si deve e non si può aver paura ed impedirsi di fruire di percorsi diagnostici e terapeutici che siano efficienti ed efficaci.
L'accesso alle cure ospedaliere oggi più che mai, non può e non deve venir meno, per nessun motivo. Primo tra tutti la paura e l'incertezza di trovare o meno i medici.
Anna Spinella
Anna Spinella
I cassonetti "terremotati" di Varesana sopra.
Covid-19 – Le proposte del gruppo Moderati per Calderone: Emergenza economica e sostegno al Turismo
Il nemico invisibile ci ha costretti per settimane ad un isolamento brutale ma necessario. Il lockdown ha prodotto infatti gli effetti sperati, i decessi per Covid-19 sono in calo e i dati sul contagio moderatamente incoraggianti. La maggioranza degli italiani ha dimostrato responsabilità osservando le misure restrittive adottate dal Governo.
E’ evidente che non possiamo abbassare la guardia, saremo in stato di emergenza fino a quando il vaccino non sarà disponibile. E probabilmente ci vorrà del tempo trattandosi di un virus nuovo, la cui origine non è ancora del tutto conosciuta. Tuttavia è necessario ricominciare a vivere, a ripensare la quotidianità costruendo il futuro del paese su fondamenta più solide.
All’economia italiana il lockdown per il coronavirus costa 47 miliardi al mese, di questi solo 10 sono persi nel Mezzogiorno, calcola la Svimez. Questo significa sostanzialmente che l’economia del Sud Italia è talmente fragile che potrebbe non riprendersi più dalla crisi che stiamo attraversando. La pandemia, attualmente in corso, ha messo letteralmente in ginocchio l’economia della Sicilia che si basa prevalentemente su agricoltura, pesca e turismo. E il settore turistico è quello che maggiormente sarà colpito economicamente dalle ulteriori e moderate misure di contenimento dell’emergenza sanitaria.
Il turismo è volano di economia per la Sicilia e le isole minori. La Sicilia, crocevia del Mediterraneo, è terra di immensa bellezza ricca di 3000 anni di storia e arte, di racconti e mitologia. E la naturale vocazione turistica dei territori insulari ha di fatto tracciato e definito le condizioni di sviluppo di queste realtà.
Ormai da diversi giorni sentiamo parlare della cosiddetta “fase 2” dell’emergenza, ossia quella del lento riavvio del paese, di cui tuttavia sappiamo ben poco. Per arginare gli impatti economici del coronavirus, il Governo nazionale dovrà adottare nuove strategie con stimoli fiscali ed iniziative concrete a sostegno delle famiglie e delle imprese, dei settori maggiormente investiti dalla crisi, prevedendo anche contributi straordinari per le regioni meridionali con il più basso tasso di occupazione e con dimensioni di arretratezza preoccupanti.
Questi sono i temi che vogliamo mettere al centro del nostro ragionamento in un ottica altresì locale e territoriale.
Lunedì 20 Aprile, si terrà una riunione di Consiglio Comunele per la nomina dei revisori dei conti per il triennio 2020-2022 e per trattare gli aspetti sanitari e socio economici del nostro territorio sullo sfondo dell’emergenza. Possiamo affermare che finalmente si riparte, armati di buona volontà e con tante nuove idee, in un contesto che però ci appare più complicato per la crisi economica che ha investito il paese.
Siamo molto preoccupati per gli scenari incerti alle porte della stagione estiva, per gli effetti che la crisi avrà sull’economica locale e sull’occupazione garantita prevalentemente dalle imprese turistiche. Riteniamo pertanto indispensabile l’istituzione di una commissione comunale per l’emergenza Covid-19, aperta alle associazioni di categoria del settore turistico e produttivo dell’arcipelago, per valutare eventuali iniziative da mettere in campo a sostegno della ripresa economica e sociale cittadina, in affiancamento alle misure che verranno messe a punto a livello nazionale e regionale.
Per fronteggiare le emergenze, la politica locale deve un contributo di idee, proposte concrete per rappresentare le specificità territoriali, le enormi potenzialità economiche e sociali dell’arcipelago, i limiti inevitabilmente determinati dall’insularità per l’accesso a servizi essenziali. Chiediamo dunque un momento di confronto politico ed istituzionale per capire di quali strumenti siamo concretamente dotati.
Per andare incontro alle esigenze delle imprese turistiche chiediamo, per l’anno 2020, la sospensione dei tributi, della tassa di sbarco e del suolo pubblico. Chiediamo inoltre la costituzione di una cosiddetta “unità di crisi”, rappresentata dal Dirigente del II Settore e da tutte le componenti politiche rappresentate in consiglio, per affrontare scrupolosamente tutte le questioni relative alla drammatica situazione economica e finanziaria dell’ente.
Pochi mesi addietro, e prima dell’emergenza per la diffusione del Covid-19, erano emerse questioni importanti di natura economico finanziaria che lasciavano presagire scenari di dissesto per il Comune di Lipari. Siamo oltremodo preoccupati in quanto riteniamo che sullo sfondo dell’emergenza la situazione economica dell’ente non può che essere peggiorata .
Riteniamo inoltre utile la convocazione di tutte le commissioni consiliari per continuare il nostro lavoro di esame e di proposta, e chiediamo l’immediata convocazione delle commissioni bilancio, servizi sociali, turismo e lavori pubblici.
E’ necessario ripensare il nostro programma di azioni comuni per rendere il territorio accogliente ed ospitale anche nel periodo invernale. E’ fondamentale agire in sinergia con le imprese turistiche perché le stesse possano trarre beneficio da una “destagionalizzazione” del turismo, promuovendo iniziative di valorizzazione dei territori insulari, anche attraverso la riscoperta dei vecchi sentieri, con nuove e significative proposte culturali.
Le Isole Eolie da sempre sono meta di visitatori ed escursionisti, e riteniamo che l’offerta dei servizi per la fruibilità dei territori possa solo migliorare. Le nostre isole devono attrezzarsi per rendere migliore la qualità della vita delle proprie comunità attraverso trasporti e collegamenti più efficienti che abbattano i costi , i disagi e i lunghi tempi di attesa.
E’ dunque essenziale riprogrammare con serietà lo sviluppo infrastrutturale delle nostre isole. Investendo tutte le nostre forze in un piano di sviluppo della portualità e dei servizi marittimi, pensando anche alla realizzazione di nuove e moderne strutture di collegamento. E’ nostra la proposta di realizzare una aviosuperficie nell’isola di Lipari, un progetto che può dare speranza all’economia locale e creare nuove ed interessanti opportunità.
Il settore turistico è quello che maggiormente sarà colpito dalla crisi economica. Le moderate misure di contenimento per fronteggiare la diffusione del Covid -19 determineranno una riduzione degli spostamenti ed inevitabilmente territori come il nostro saranno penalizzati dalla tipologia degli attuali collegamenti. Se avessimo avuto una pista per l’atterraggio e il decollo di piccoli aerei avremmo di certo gestito questa fase di emergenza sanitaria ed economica con minori rischi.
E’ evidente che non possiamo abbassare la guardia, saremo in stato di emergenza fino a quando il vaccino non sarà disponibile. E probabilmente ci vorrà del tempo trattandosi di un virus nuovo, la cui origine non è ancora del tutto conosciuta. Tuttavia è necessario ricominciare a vivere, a ripensare la quotidianità costruendo il futuro del paese su fondamenta più solide.
All’economia italiana il lockdown per il coronavirus costa 47 miliardi al mese, di questi solo 10 sono persi nel Mezzogiorno, calcola la Svimez. Questo significa sostanzialmente che l’economia del Sud Italia è talmente fragile che potrebbe non riprendersi più dalla crisi che stiamo attraversando. La pandemia, attualmente in corso, ha messo letteralmente in ginocchio l’economia della Sicilia che si basa prevalentemente su agricoltura, pesca e turismo. E il settore turistico è quello che maggiormente sarà colpito economicamente dalle ulteriori e moderate misure di contenimento dell’emergenza sanitaria.
Il turismo è volano di economia per la Sicilia e le isole minori. La Sicilia, crocevia del Mediterraneo, è terra di immensa bellezza ricca di 3000 anni di storia e arte, di racconti e mitologia. E la naturale vocazione turistica dei territori insulari ha di fatto tracciato e definito le condizioni di sviluppo di queste realtà.
Ormai da diversi giorni sentiamo parlare della cosiddetta “fase 2” dell’emergenza, ossia quella del lento riavvio del paese, di cui tuttavia sappiamo ben poco. Per arginare gli impatti economici del coronavirus, il Governo nazionale dovrà adottare nuove strategie con stimoli fiscali ed iniziative concrete a sostegno delle famiglie e delle imprese, dei settori maggiormente investiti dalla crisi, prevedendo anche contributi straordinari per le regioni meridionali con il più basso tasso di occupazione e con dimensioni di arretratezza preoccupanti.
Questi sono i temi che vogliamo mettere al centro del nostro ragionamento in un ottica altresì locale e territoriale.
Lunedì 20 Aprile, si terrà una riunione di Consiglio Comunele per la nomina dei revisori dei conti per il triennio 2020-2022 e per trattare gli aspetti sanitari e socio economici del nostro territorio sullo sfondo dell’emergenza. Possiamo affermare che finalmente si riparte, armati di buona volontà e con tante nuove idee, in un contesto che però ci appare più complicato per la crisi economica che ha investito il paese.
Siamo molto preoccupati per gli scenari incerti alle porte della stagione estiva, per gli effetti che la crisi avrà sull’economica locale e sull’occupazione garantita prevalentemente dalle imprese turistiche. Riteniamo pertanto indispensabile l’istituzione di una commissione comunale per l’emergenza Covid-19, aperta alle associazioni di categoria del settore turistico e produttivo dell’arcipelago, per valutare eventuali iniziative da mettere in campo a sostegno della ripresa economica e sociale cittadina, in affiancamento alle misure che verranno messe a punto a livello nazionale e regionale.
Per fronteggiare le emergenze, la politica locale deve un contributo di idee, proposte concrete per rappresentare le specificità territoriali, le enormi potenzialità economiche e sociali dell’arcipelago, i limiti inevitabilmente determinati dall’insularità per l’accesso a servizi essenziali. Chiediamo dunque un momento di confronto politico ed istituzionale per capire di quali strumenti siamo concretamente dotati.
Per andare incontro alle esigenze delle imprese turistiche chiediamo, per l’anno 2020, la sospensione dei tributi, della tassa di sbarco e del suolo pubblico. Chiediamo inoltre la costituzione di una cosiddetta “unità di crisi”, rappresentata dal Dirigente del II Settore e da tutte le componenti politiche rappresentate in consiglio, per affrontare scrupolosamente tutte le questioni relative alla drammatica situazione economica e finanziaria dell’ente.
Pochi mesi addietro, e prima dell’emergenza per la diffusione del Covid-19, erano emerse questioni importanti di natura economico finanziaria che lasciavano presagire scenari di dissesto per il Comune di Lipari. Siamo oltremodo preoccupati in quanto riteniamo che sullo sfondo dell’emergenza la situazione economica dell’ente non può che essere peggiorata .
Riteniamo inoltre utile la convocazione di tutte le commissioni consiliari per continuare il nostro lavoro di esame e di proposta, e chiediamo l’immediata convocazione delle commissioni bilancio, servizi sociali, turismo e lavori pubblici.
E’ necessario ripensare il nostro programma di azioni comuni per rendere il territorio accogliente ed ospitale anche nel periodo invernale. E’ fondamentale agire in sinergia con le imprese turistiche perché le stesse possano trarre beneficio da una “destagionalizzazione” del turismo, promuovendo iniziative di valorizzazione dei territori insulari, anche attraverso la riscoperta dei vecchi sentieri, con nuove e significative proposte culturali.
Le Isole Eolie da sempre sono meta di visitatori ed escursionisti, e riteniamo che l’offerta dei servizi per la fruibilità dei territori possa solo migliorare. Le nostre isole devono attrezzarsi per rendere migliore la qualità della vita delle proprie comunità attraverso trasporti e collegamenti più efficienti che abbattano i costi , i disagi e i lunghi tempi di attesa.
E’ dunque essenziale riprogrammare con serietà lo sviluppo infrastrutturale delle nostre isole. Investendo tutte le nostre forze in un piano di sviluppo della portualità e dei servizi marittimi, pensando anche alla realizzazione di nuove e moderne strutture di collegamento. E’ nostra la proposta di realizzare una aviosuperficie nell’isola di Lipari, un progetto che può dare speranza all’economia locale e creare nuove ed interessanti opportunità.
Il settore turistico è quello che maggiormente sarà colpito dalla crisi economica. Le moderate misure di contenimento per fronteggiare la diffusione del Covid -19 determineranno una riduzione degli spostamenti ed inevitabilmente territori come il nostro saranno penalizzati dalla tipologia degli attuali collegamenti. Se avessimo avuto una pista per l’atterraggio e il decollo di piccoli aerei avremmo di certo gestito questa fase di emergenza sanitaria ed economica con minori rischi.
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