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venerdì 2 maggio 2008
1° Maggio 2008 a Leni fra Fede e tradizione.
Il 1° maggio, nel piccolo comune di Leni (Salina), la festa di San Giuseppe artigiano è caratterizzata dalla tradizionale “tavuliata i San Giuseppi” e dal “quadaru” dove si prepara la tradizionale pasta e ceci che viene distribuita a tutti i presenti, così come una volta si faceva con i poveri. Lungo la strada che porta alla chiesa vengono invece allestiti una serie di “tavuliate” dove si trovano ogni genere di pietanze tipiche della gastronomia isolana. La “tavuliata” principale è quella della Sacra Famiglia. Attorno a Gesù, Giuseppe e Maria siedono dodici bambini (con indosso vesti multicolori), e tutti insieme consumano il pranzo. In precedenza i cibi sono stati benedetti dal parroco durante la S. Messa. Il sacerdote, conclusa la funzione religiosa, benedice il "quadaro". Ieri, complice la splendida giornata di sole, il centro di Leni(come potete vedere dalle nostre foto) è stato preso letteralmente presa d’assalto da centinaia di persone che, girando lungo la strada, seduta sui gradini o seminascosta nelle limitrofe viuzze ha cercato di godere quanto più possibile di pietanze gustose e nostrane che, non bisogna dimenticare, sono il frutto del certosino lavoro delle famiglie del paese. Fra i tanti che hanno "approfittato" della situazione per tornare a gustare una più che squisita "pasta e ceci", cucinata nel "quadaru", abbiamo pescato con le "mani nel piatto" il sindaco di Leni, Antonio Podetti, controllato a vista dal maresciallo della stazione di Santa Marina Salina, Gimmi Stefani
Primo maggio alle Eolie: Sole, turisti,barche
Primo maggio all’insegna di condizioni meteo davvero ottimali nelle isole Eolie. In molti, approfittando della stupenda giornata di sole, hanno deciso di trascorrere questa festività in riva al mare. I più audaci ne hanno anche approfittato per fare il primo bagno della stagione. E sulle scogliere eoliane sono spuntate anche le prime sirene,anche se ancora un pò biancastre. Oltre 8.000 i turisti che hanno raggiunto l’arcipelago e, dopo il boom di mercoledì, anche ieri aliscafi e traghetti hanno viaggiato a pieno carico. La larghissima maggioranza di questi turisti ( fra cui diversi gruppi di stranieri) resterà nelle isole sino alla conclusione del ponte cioè sino a domenica prossima. A Rutelli e famiglia, in vacanza a Filicudi, e a Sirchia, in vacanza a Stromboli, si è aggiunto l'on. italo-australiano Nino Randazzo che ieri ha raggiunto la sua casa di Valdichiesa(Leni). In mare si sono visti numerosi yacht, alcuni di dimensioni abbastanza consistenti, e diverse imbarcazioni a vela, alcune delle quali davvero molto belle a vedersi. Diverse le manifestazioni organizzate nelle isole e nelle varie frazioni.
Nelle foto: L'Eschilo in partenza ieri pomeriggio per Panarea- Stromboli/ Bagnanti e una "sirena" a Rinella/Lo yacht "Lady Duverra", battente bandiera maltese, ormeggiato a Sottomonastero
Nelle foto: L'Eschilo in partenza ieri pomeriggio per Panarea- Stromboli/ Bagnanti e una "sirena" a Rinella/Lo yacht "Lady Duverra", battente bandiera maltese, ormeggiato a Sottomonastero
Alicudi: Aliscafi costretti ad operare in rada
Approdo aliscafi ancora "out" ad Alicudi dopo quando accaduto mercoledì pomeriggio quando il braccio della gru della ditta Letizia ha ceduto finendo in mare dopo aver semi-distrutto la passerella d'imbarco e sbarco e una delle bitte. Il pezzo della gru finito in acqua e che ostruisce parte del porto non è stato ancora recuperato e anche ieri i mezzi veloci hanno dovuto rinunciare ad approdare fermandosi in rada. I passeggeri in entrata e in uscita da Alicudi sono stati trasbordati con una piccola imbarcazione degli ormeggiatori. Insomma si è tornati al rollo. Se tutto va bene il lavoro di recupero dovrebbe essere completato sabato mattina, così come gli interventi necessari al molo. Nel porto attracca invece regolarmente il traghetto di linea.
Personaggi delle Eolie: Antonio Brundu
“Vi racconto Antonio Brundu”, parafrasando quello che fù il titolo della prima mostra fotografica in Australia del personaggio che abbiamo messo nel “mirino”, vogliamo provare a tracciare un profilo, il più veritiero possibile di un uomo che, come pochi altri, nel nostro tempo, ha saputo raccontare le Eolie anche a chi queste isole non le ha mai viste o ha ricordi ingialliti dal tempo e dalla lontananza. Un racconto per immagini, un viaggio fra il fuoco dei vulcani, il duro lavoro di uomini scavati nel volto dal tempo e dalla fatica, albe, tramonti, manifestazioni folcloriche e religiose, gli scorci delle isole, di Salina e della sua Malfa in particolare. Antonio Brundu nasce a Malfa 57 anni fa e, dopo gli studi tradizionali, “immagazzina” una cultura classica ed umanistica, sicuro trampolino di lancio per quello che sarà il suo percorso culturale e di vita. Innamorato della sua terra, cultore delle bellezze e delle tradizioni isolane, Antonio, diventa nel tempo, il “cantore” delle Eolie. Migliaia di foto, realizzate con l’occhio attento e vigile di un innamorato che sa cogliere gli aspetti più particolari della sua “bella”, articoli e saggi sulla vita, sulla cultura e sulle tradizioni eoliane, ne fanno sicuramente uno dei personaggi che meglio riescono a trasmettere agli occhi del mondo le peculiarità di questi 7 scogli adagiati sul mare. Grazie a questo lavoro instancabile, che riesce ad alternare con quello di addetto culturale e bibliotecario del comune di Malfa, tesse una “tela” fatta d’immagini all’interno della quale in molti restano piacevolmente intrappolati. Una “tela” che allunga per ben sette volte(l’ultima volta quest’anno) sino alla lontana Australia per portare idealmente, attraverso le sue foto, ai tanti eoliani che là risiedono, i profumi, i sapori, gli odori, le sensazioni legate alla loro terra. L’Australia è diventata la sua seconda patria ma la sua isola, la biblioteca che ha praticamente realizzato dal nulla facendola diventare un apprezzato centro studi e un punto di riferimento, non le lascerebbe per nulla al mondo. Anche perché Antonio ha un motivo in più per restare: portare a compimento il lavoro che aveva iniziato con la sua compagna Graziella e che la vita, anzi la morte, hanno provato ad interrompere.
1° Maggio a Lami
Gran successo a Lami per l'iniziativa organizzata dalla locale associazione e legata alla giornata del 1° maggio.
Almeno 300 persone erano presenti nella Piazza Maria SS. del Rosario per il tradizionale “quadaru di San Giuseppe” che, alle 12.00, dopo il suono a festa delle campane della chiesa, è stato benedetto dal parroco Don Gino Profilio.
Tutti, tra i quali molti turisti, hanno poi trovato posto nella piccola ma accogliente piazza di Lami, attrezzata per l’occasione con tavoli e sedie, per pranzare in allegria con un bel piatto di pasta e legumi e gli “sfinci di zucca”, fritti al momento. Il tutto preparato dai soci dell’Associazione Borgata Lami che, anche in quest’occasione, sono stati felici di aver contribuito a far divertire tanta gente.
Almeno 300 persone erano presenti nella Piazza Maria SS. del Rosario per il tradizionale “quadaru di San Giuseppe” che, alle 12.00, dopo il suono a festa delle campane della chiesa, è stato benedetto dal parroco Don Gino Profilio.
Tutti, tra i quali molti turisti, hanno poi trovato posto nella piccola ma accogliente piazza di Lami, attrezzata per l’occasione con tavoli e sedie, per pranzare in allegria con un bel piatto di pasta e legumi e gli “sfinci di zucca”, fritti al momento. Il tutto preparato dai soci dell’Associazione Borgata Lami che, anche in quest’occasione, sono stati felici di aver contribuito a far divertire tanta gente.
Questi i "numeri" resi noti dal presidente dell'Associazione Borgata Lami, Saverio Merlino. Il quadaru è stato preparato con 26 Kg di legumi e 24 Kg di pasta, mentre per gli sfinci sono stati utilizzati 50 kg di zucca gialla, 20 kg. di farina e 30 litri d’olio.
Panarea: Per ora un sito temporaneo per lo stoccaggio dei rifiuti
Passa attraverso una riperimetrazione della riserva naturale orientata dell’isola di Panarea la realizzazione del sito di stoccaggio dei rifiuti a Punta Palisi, area che ricade, per l’appunto, in piena zona A.
La novità è emersa a Palermo nel corso della riunione, tenutasi ad inizio settimana, presso l’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque e alla quale erano presenti il prefetto Francesco Alecci, il dott. Nico Russo per il comune di Lipari, l’avvocato Saro Venuto, presidente dell’Ato Eolie, il sovrintendente di Messina Gianfilippo Villari e un dirigente della azienda foreste demaniali. Assente, invece, seppure invitato, l’assessorato regionale Territorio ed Ambiente. In attesa della risposta dell’assessorato è stato assicurato che si individuerà una area temporanea. Ciò dovrà avvenire di comune accordo tra Ato Eolie per l’ambiente, Amministrazione comunale di Lipari e Circoscrizione di Panarea. Sarà autorizzata attraverso una ordinanza contingibile e urgente, per consentire la gestione temporanea dei rifiuti che rientra nelle prerogative del sindaco, ferme restando le norme sulla tutela e salvaguardia ambientale.
La novità è emersa a Palermo nel corso della riunione, tenutasi ad inizio settimana, presso l’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque e alla quale erano presenti il prefetto Francesco Alecci, il dott. Nico Russo per il comune di Lipari, l’avvocato Saro Venuto, presidente dell’Ato Eolie, il sovrintendente di Messina Gianfilippo Villari e un dirigente della azienda foreste demaniali. Assente, invece, seppure invitato, l’assessorato regionale Territorio ed Ambiente. In attesa della risposta dell’assessorato è stato assicurato che si individuerà una area temporanea. Ciò dovrà avvenire di comune accordo tra Ato Eolie per l’ambiente, Amministrazione comunale di Lipari e Circoscrizione di Panarea. Sarà autorizzata attraverso una ordinanza contingibile e urgente, per consentire la gestione temporanea dei rifiuti che rientra nelle prerogative del sindaco, ferme restando le norme sulla tutela e salvaguardia ambientale.
giovedì 1 maggio 2008
BUON PRIMO MAGGIO
PRIMO MAGGIO NEL RICORDO DELLE TRAGEDIE DEL MONDO DEL LAVORO.
PER NON DIMENTICARE!
Molfetta, Torino, Genova: tre città per ricordare le principali tragedie sul lavoro avvenute in questa prima parte del 2008. Un anno difficile per la sicurezza che spinge a interrogarsi. Più leggi o più controlli? Secondo l'Inail, le sciagure non risparmiano neanche le donne, visto che un incidente su quattro è rosa. Ma nonostante tutto c'è ancora qualche spiraglio di speranza: le morti nel 2007 sono scese del 6%: è un trend lento ma per il momento costanti. E mentre le fredde statistiche ci dicono che si muore nell'industria e nelle costruzioni, qualcuno cerca di fare qualcosa: il primo maggio gli artisti si schiereranno per la sicurezza. Un piccolo passo per tenere alta l'attenzione sul problema.
INAIL, 1.260 LE VITTIME NEL 2007. IN CALO DEL 6%- Sono state 1.260 le morti bianche nel 2007 in calo del 6% rispetto al 2006 (1.341): sono questi i dati forniti dall'Inail. Di questi, 260 sono accaduti in itinere mentre il calo più significativo si è registrato nel Centro (-11,4%). Aumentano, invece, seppur di poco, gli incidenti sul lavoro: sempre secondo l'Inail, sono stati 913.500 nel 2007 mentre nel 2006 erano stati 928.158. In particolare, gli incidenti sono stati 57.300 nell'agricoltura, 827.000 nell'industria e nei servizi di cui 100.000 nelle costruzioni, e 29.200 tra i dipendenti in conto Stato.
Dalle stime Inail risulta inoltre che, dei 1.260 incidenti mortali avvenuti nel 2007, 1.130 si sono verificati nel settore dell'industria e dei servizi, 115 nell'agricoltura e 15 tra i dipendenti in conto Stato. In particolare, 295 sono quelli del settore costruzioni. Negli ultimi 50 anni, fa rilevare l'istituto, le morti bianche in Italia sono comunque notevolmente diminuite. Nel 1956 i morti del lavoro erano 3.900 per salire a 4.644 nel 1963, anno di massimo storico per gli infortuni mortali ma anche di forte sviluppo industriale (sono gli anni del boom economico).
INAIL, 1.260 LE VITTIME NEL 2007. IN CALO DEL 6%- Sono state 1.260 le morti bianche nel 2007 in calo del 6% rispetto al 2006 (1.341): sono questi i dati forniti dall'Inail. Di questi, 260 sono accaduti in itinere mentre il calo più significativo si è registrato nel Centro (-11,4%). Aumentano, invece, seppur di poco, gli incidenti sul lavoro: sempre secondo l'Inail, sono stati 913.500 nel 2007 mentre nel 2006 erano stati 928.158. In particolare, gli incidenti sono stati 57.300 nell'agricoltura, 827.000 nell'industria e nei servizi di cui 100.000 nelle costruzioni, e 29.200 tra i dipendenti in conto Stato.
Dalle stime Inail risulta inoltre che, dei 1.260 incidenti mortali avvenuti nel 2007, 1.130 si sono verificati nel settore dell'industria e dei servizi, 115 nell'agricoltura e 15 tra i dipendenti in conto Stato. In particolare, 295 sono quelli del settore costruzioni. Negli ultimi 50 anni, fa rilevare l'istituto, le morti bianche in Italia sono comunque notevolmente diminuite. Nel 1956 i morti del lavoro erano 3.900 per salire a 4.644 nel 1963, anno di massimo storico per gli infortuni mortali ma anche di forte sviluppo industriale (sono gli anni del boom economico).
Nel 1966 gli infortuni erano di nuovo scesi a 3.744 ed è partito un lento ma continuo decremento: 2.793 nel 1976, 2.083 nel 1986, 1.372 nel 1996, 1.546 nel 2001, per finire con 1.260 dello scorso anno. Un andamento simile hanno registrato anche gli infortuni non mortali, sebbene non in maniera altrettanto lineare e con un calo non altrettanto marcato. Basti ricordare che erano 1.150.354 nel 1956, 1.283.667 nel 1976, 1.023.379 nel 2001 e 928.158 nel 2006.
Il costo sociale degli infortuni sul lavoro in Italia calcolato dall'Inail ammonta a quasi 45 miliardi e mezzo di euro, pari a circa il 3,21% del Prodotto interno lordo. Nello specifico i costi assicurativi sono stati solo 11.760 miliardi di euro, a fronte di 14.377 miliardi per gli interventi e i dispositivi di prevenzione e di ben 19.307 per le altre spese legate ai danni da lavoro: dal tempo perduto dai colleghi delle vittime per il soccorso all'addestramento dei sostituti, dai guasti alle macchine alla perdita di immagine da parte dell'azienda.
Il costo sociale degli infortuni sul lavoro in Italia calcolato dall'Inail ammonta a quasi 45 miliardi e mezzo di euro, pari a circa il 3,21% del Prodotto interno lordo. Nello specifico i costi assicurativi sono stati solo 11.760 miliardi di euro, a fronte di 14.377 miliardi per gli interventi e i dispositivi di prevenzione e di ben 19.307 per le altre spese legate ai danni da lavoro: dal tempo perduto dai colleghi delle vittime per il soccorso all'addestramento dei sostituti, dai guasti alle macchine alla perdita di immagine da parte dell'azienda.
mercoledì 30 aprile 2008
Turisti e residenti raggiungono Alicudi grazie ai carabinieri
La motovedetta dei carabinieri, partita da Lipari alla volta di Alicudi, con a bordo anche il sindaco Mariano Bruno, sta provvedendo con grande disponibilità a trasferire ad Alicudi da Filicudi, dove erano stati fatti sbarcare dal mezzo Siremar, la ventina di turisti e i quattro residenti. Approderà in una zona più decentrata rispetto al molo, interessato dall'incidente del pomeriggio. Ad Alicudi ci si è già attivati, ditta Letizia in primis, per ripristinare l'agibilità del molo e a liberare l'area portuale dal braccio della gru che si è spezzato. Da Lipari domani dovrebbe giungere una nuova passerella per l'imbarco e sbarco. Si spera si possa tornare alla piena agibilità già da dopodomani.
Eolie: Rutelli, famiglia e Girolamo Sirchia in vacanza
Francesco Rutelli, la moglie Barbara Palombelli e i figli trascorreranno a Filicudi, dove hanno una villa a Siccagni, il ponte del 1° maggio. Sono arrivati oggi con il traghetto Siremar proveniente da Napoli. A Stromboli è stato avvistato l'ex ministro alla Sanità e cittadino onorario di Lipari Girolamo Sirchia.
ALICUDI: Si spezza una gru,tragedia sfiorata al porto
Tragedia sfiorata oggi pomeriggio intorno alle 15.45 ad Alicudi. Per cause in corso d’accertamento una parte della grossa gru che l’impresa di Carmelo Letizia sta utilizzando per effettuare i previsti lavori in ambito portuale si è incredibilmente spezzata finendo in mare. Miracolosamente illeso il titolare della ditta che è riuscito giusto in tempo a saltare fuori dal mezzo, così come i tre operai che stavano lavorando a terra, sulla struttura portuale. Da quel che trapela la gru, nel momento in cui si è spezzata, stava sollevando del materiale abbastanza pesante. Alla scena hanno assistito numerosi residenti, alcuni dei quali si trovavano in prossimità del porticciolo in attesa dell’arrivo dell’aliscafo Athanis della Siremar dove a bordo vi erano una ventina di turisti che avevano deciso di trascorrere il ponte del 1° maggio sull’isola. L’impatto della gru sul grigliato del molo, dove è carambolata prima di finire in acqua, ha spezzato la passerella d’imbarco e sbarco e divelto letteralmente una delle bitte. Constatata la situazione, e dopo un colloquio radio con la Guardia Costiera di Lipari, il comandante del mezzo Siremar ha deciso di saltare lo scalo, anche perché la parte della gru finita in acqua ostruisce parzialmente l’area di approdo. Il sindaco, Mariano Bruno, avvertito dell’accaduto, si è imbarcato sulla motovedetta dei carabinieri, unitamente all’architetto Biagio De Vita, all’ispettore dei vigili urbani Franco Cataliotti e ad Eliseo Bonfante, un componente della squadra di protezione civile. Il sopraluogo si è reso necessario affinché ci si renda conto sul posto degli interventi immediati da effettuare in ambito portuale per ripristinare in brevissimo tempo l’agibilità. Sul posto anche la Guardia Costiera. Certo appare davvero incredibile come una parte del mezzo meccanico si sia potuta staccare o, come sostengono in molti, spezzare. Per fortuna,grazie alla buona sorte, né l’imprenditore né i suoi operai hanno riportato danni e, principalmente, l’aliscafo non era ancora approdato.
Ex Pumex: Perfezionata assicurazione Inail
Perfezionata stamattina all'Inail di Milazzo l'assicurazione per i 29 ex dipendenti della Pumex di Lipari che, dopo tanti rinvii, a partire dalla prossima settimana, dovrebbero essere utilizzati nell'ambito dalle attività socialmente utili dal comune di Lipari nel campo della sentieristica-archeologica. A Milazzo si sono recati: per il comune di Lipari il funzionario Nicola Deidda e in rappresentanza dei lavoratori ex Pumex il geometra Bartolo Natoli.
Dopo un tira e molla sfiancante sembra essere davvero la volta buona
Lipari: Incendiato un ciclomotore in pieno centro
Un ciclomotore, parcheggiato alle spalle dell'ufficio postale di Lipari, è andato distrutto la notte scorsa(un'ora dopo la mezzanotte) a causa di un incendio di probabile natura dolosa. Le fiamme hanno letteralmente avvolto e divorato il mezzo del quale praticamente è rimasta solo la struttura e una gomma. Sul sono posti sono intervenuti i vigili del fuoco (caposquadra Coglitore) del distaccamento di Lipari che hanno evitato che le fiamme si potessero estendere ai cavi dell'alta tensione, alla limitrofa cabina elettrica e ad una abitazione le cui mura, comunque, sono state danneggiate dalle fiamme. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri per gli accertamenti del caso e per individuare, oltre ai responsabili, anche il propietario del mezzo. Una ricerca che sarà effettuata attraverso il numero di telaio essendo andata carbonizzata anche la targa. Questo atto vandalico-delinquenziali ripropone la necessità di procedere, al più presto, al recupero di questa area posta in pieno centro storico e dove il degrado regna sovrano.
Lipari: Albergatori contro gli "abusivi"
Albergatori e titolari di attività turistico -ricettive regolarmente autorizzate sul “sentiero di guerra” per contrastare l'opera incessante dei “predatori turistici”, ovvero gli abusivi che posizionati sulle banchine intercettano chi raggiunge le isole offrendo ospitalità a prezzi stracciati. Una cattiva abitudine tornata prepotentemente alla ribalta nel “ponte della liberazione”. Nonostante il buon movimento turistico per gli albergatori è tempo di fare i conti che, vista l'aria che tira, sono decisamente in rosso. Un rosso intenso se, come anticipato, si vedono sfuggire anche i potenziali clienti. In questo senso gli albergatori tornano a chiedere drastici interventi ad amministrazione e Circomare Lipari.
Filicudi: Sospesa dal CGA l''aggiudicazione della gara per il porto
Per l'inizio dei lavori al porto di Filicudi si dovrà attendere ancora, presumibilmente almeno sino all'autunno. Il Consiglio di giustizia amministrativa, con ordinanza n. 273/08, ha sospeso, infatti, l'aggiudicazione dei lavori per l'ampliamento del porto dell'isola. Lavori che erano stati assegnati dopo la gara d'appalto effettuata il 28 febbraio dello scorso anno dalla sezione provinciale dell'Urega. A fine marzo 08, dopo un lungo contenzioso che pendeva dinanzi al Tar, l'appalto era stato affidato alla ditta dichiarata vincitrice, l'Associazione temporanea d'imprese costituita tra la Serf srl di Bologna e la Tecnofim Group spa di Agrigento.
Il provvedimento del Tar che, dopo una prima sospensione, aveva rigettato le ragioni delle ditte ricorrenti è stato però impugnato dinanzi al Cga che questa volta ha invece accolto il ricorso e sospeso le procedure di aggiudicazione.
Il ricorso è stato presentato dall'avv. Benedetto Calpona per conto delle imprese escluse, riunite in Ati, la Aveni srl e la Co.Ge.Mar. srl, entrambe di Barcellona, alleate con la Cosiam srl di Gela. Il Cga, nell'ordinare la sospensione dell'aggiudicazione, ha anche fissato l'udienza di merito per il prossimo 4 giugno.
L'appalto bloccato ammonta a un importo a base d'asta di 2 milioni e 71 euro e si riferisce al prolungamento e allargamento del molo lato sud e all'allungamento testata est del porto dell'isola di Filicudi. Nell'ambito dello stesso appalto sono previsti i lavori di sistemazione della banchina di riva e di prolungamento e miglioramento della strada di accesso al porto.
Il provvedimento del Tar che, dopo una prima sospensione, aveva rigettato le ragioni delle ditte ricorrenti è stato però impugnato dinanzi al Cga che questa volta ha invece accolto il ricorso e sospeso le procedure di aggiudicazione.
Il ricorso è stato presentato dall'avv. Benedetto Calpona per conto delle imprese escluse, riunite in Ati, la Aveni srl e la Co.Ge.Mar. srl, entrambe di Barcellona, alleate con la Cosiam srl di Gela. Il Cga, nell'ordinare la sospensione dell'aggiudicazione, ha anche fissato l'udienza di merito per il prossimo 4 giugno.
L'appalto bloccato ammonta a un importo a base d'asta di 2 milioni e 71 euro e si riferisce al prolungamento e allargamento del molo lato sud e all'allungamento testata est del porto dell'isola di Filicudi. Nell'ambito dello stesso appalto sono previsti i lavori di sistemazione della banchina di riva e di prolungamento e miglioramento della strada di accesso al porto.
martedì 29 aprile 2008
VV.FF. : Doppio intervento a Panarea e Lipari
Doppio intervento oggi per i vigili del fuoco del distaccamento di Lipari(caposquadra Coglitore). In mattinata(intorno alle 11,00) con una motovedetta del corpo, proveniente da Milazzo, hanno raggiunto l’isola di Panarea per intervenire su una fuga di gas che si era sviluppata in prossimità della chiesa di San Pietro. Neanche il tempo di sbarcare a Lipari dalla motovedetta e i pompieri (vedi foto) si sono dovuti precipitare nella contrada di Pianogreca dove si era ribaltato un camion. A Pianogreca sono intervenuti anche gli ispettori della polizia municipale Bartolo Portelli e Pippo Martella.
Porti si, ma non così abbandonati. Interviene Piero Roux
Porti si, ma non così.....abbandonati. L’intervento di Piero Roux
“Porti si ma non cosi….abbandonati e disastrati”. Parafrasando lo slogan coniato da coloro che si sono opposti alla portualità integrata di Lipari, proposta da Condotte d’acqua, poniamo l’accento su una fase di forte stallo che si registra nell’ambito dei lavori di messa in sicurezza dei porti delle isole del comune.." Questa è parte della nota su Eolie news a cura di Salvatore Sarpi.
Dopo il pezzo, sopra accennato, pubblicato su Eolie news, Piero Roux è intervenuto con delle sue considerazioni che riportiamo in maniera integrale
“C'è da chiedersi cosa ne sarà dei negozi, bar, ristoranti siti a Marina Corta e delle promesse fatte dalla amministrazione Bruno ai commercianti del piccolo Borgo marinaro in fase di pianificazione turistica per l'anno in corso. Dove verrà deviato il traffico dei "barconi" ormai unica fonte economica, dopo lo spostamento degli aliscafi al Porto di Sottomonastero? Dove faranno operazione le decine di "imbarcazione a traffico"? Nulla, ad oggi, è dato sapere.
Sale, intanto, il nervosismo dei tanti operatori turistici che si trovano nell'incapacità di pianificare il proprio lavoro: rifornimenti, assunzioni ecc.
L'amministrazione tace poichè lontano è il tempo in cui Mariano Bruno, consegnando il lavoro all'impresa appaltatrice, arrivò gongolante in piazza, seguito da buona parte dei propri assessori, a promettere una celere messa in sicurezza del porto che, sicuramente, non avrebbe ostacolato il normale andamento della stagione turistica.
E intanto piccoli dubbi crescono. Perchè nessuna protezione è stata posta per impedire l'accesso al cantiere? Perchè la Capitaneria di Porto non controlla sui tanti ragazzi che sui cassoni irti di pericolosi ferri, vanno a pescare a rischio di infilzarsi? Come pensa quest'ultima di arginare l'onda di imbarcazioni che, in agosto, si riverserà a Marina Corta, per mancanza di aree di attracco nei porti praticabili?
Mistero!!! Come il mistero del pontone fantasma della Ditta Scuttari che appare e scompare frequentemente da Marina Corta alimentando e mortificando, a tratti alterni, la speranza di una celere prosecuzione dei lavori”. Piero Roux
NDR. Corre voce a Marina Corta che per sapere che fine ha fatto la ditta Scuttari c'è qualcuno che si è rivolto a "Chi l'ha visto".
“Porti si ma non cosi….abbandonati e disastrati”. Parafrasando lo slogan coniato da coloro che si sono opposti alla portualità integrata di Lipari, proposta da Condotte d’acqua, poniamo l’accento su una fase di forte stallo che si registra nell’ambito dei lavori di messa in sicurezza dei porti delle isole del comune.." Questa è parte della nota su Eolie news a cura di Salvatore Sarpi.
Dopo il pezzo, sopra accennato, pubblicato su Eolie news, Piero Roux è intervenuto con delle sue considerazioni che riportiamo in maniera integrale
“C'è da chiedersi cosa ne sarà dei negozi, bar, ristoranti siti a Marina Corta e delle promesse fatte dalla amministrazione Bruno ai commercianti del piccolo Borgo marinaro in fase di pianificazione turistica per l'anno in corso. Dove verrà deviato il traffico dei "barconi" ormai unica fonte economica, dopo lo spostamento degli aliscafi al Porto di Sottomonastero? Dove faranno operazione le decine di "imbarcazione a traffico"? Nulla, ad oggi, è dato sapere.
Sale, intanto, il nervosismo dei tanti operatori turistici che si trovano nell'incapacità di pianificare il proprio lavoro: rifornimenti, assunzioni ecc.
L'amministrazione tace poichè lontano è il tempo in cui Mariano Bruno, consegnando il lavoro all'impresa appaltatrice, arrivò gongolante in piazza, seguito da buona parte dei propri assessori, a promettere una celere messa in sicurezza del porto che, sicuramente, non avrebbe ostacolato il normale andamento della stagione turistica.
E intanto piccoli dubbi crescono. Perchè nessuna protezione è stata posta per impedire l'accesso al cantiere? Perchè la Capitaneria di Porto non controlla sui tanti ragazzi che sui cassoni irti di pericolosi ferri, vanno a pescare a rischio di infilzarsi? Come pensa quest'ultima di arginare l'onda di imbarcazioni che, in agosto, si riverserà a Marina Corta, per mancanza di aree di attracco nei porti praticabili?
Mistero!!! Come il mistero del pontone fantasma della Ditta Scuttari che appare e scompare frequentemente da Marina Corta alimentando e mortificando, a tratti alterni, la speranza di una celere prosecuzione dei lavori”. Piero Roux
NDR. Corre voce a Marina Corta che per sapere che fine ha fatto la ditta Scuttari c'è qualcuno che si è rivolto a "Chi l'ha visto".
Ex lavoratori pomice: Avanti tutta...con la commedia
Ennesimo atto stamattina al comune di Lipari di una commedia che va avanti ormai da tempo, troppo tempo, e che rischia di trasformarsi in una farsa. La commedia è quella dell’avvio al lavoro, nell’ambito delle attività socialmente utili, degli ex lavoratori della pomice. Dopo illusioni, promesse, lettere che annunciavano l’avvio al lavoro siamo al punto “zero”. Stipulata l’assicurazione obbligatoria per eventuali danni contro terzi adesso bisogna stipulare quella con l’Inail. Essendo questa un qualcosa di obbligatorio viene logico chiedersi perché non pensarci prima. Nella migliore delle ipotesi il ritorno al lavoro slitterà a non prima del 5 maggio. Contrattempi…. della burocrazia comunale permettendo. Il sindaco Mariano Bruno, da parte sua, di fronte agli ex operai riuniti nella sua stanza ha dato l’ennesimo input ai funzionari di procedere “perché a queste persone che avevano un lavoro e l’hanno perso, deve essere restituito”. Nobile e, sicuramente, sincera intenzione. Ma, se ricordiamo bene, un input simile, non più di una settimana fa, il sindaco l’aveva indirizzato al dott. Nico Russo. Visto che tutto è rimasto fermo, o quasi, resta il dubbio o che il sindaco non venga ascoltato o che i dirigenti abbiano problemi di udito o sono carichi di troppi, altri, impegni e forse sarebbe il caso che a qualcuno di questi rinunciassero, piuttosto che raccogliere incarichi come una volta.. quando si era più piccoli.. si faceva con le figurine.
Ma tra le pieghe del discorso fatto, in premessa, dal sindaco agli operai, si legge anche una certa ritrosia dell’apparato comunale ad abbracciare gli ex lavoratori della pomice. Non certo per una questione di razzismo ma per questioni che riguardano l’avanzamento in ruoli e posizioni di chi all’interno del comune c’è già e porta a causa il suo lato e guadagnato stipendio. Al dott. Bruno, così come al presidente Pino Longo, vogliamo ricordare che dei dirigenti ci si scorda presto mentre loro ci hanno, ci mettono, e forse la perderanno pure, la faccia.
Intanto oggi il dott. Russo terrà una riunione con una delegazione di ex lavoratori della pomice per definire qualifiche, livelli ecc. ”.
Ma tra le pieghe del discorso fatto, in premessa, dal sindaco agli operai, si legge anche una certa ritrosia dell’apparato comunale ad abbracciare gli ex lavoratori della pomice. Non certo per una questione di razzismo ma per questioni che riguardano l’avanzamento in ruoli e posizioni di chi all’interno del comune c’è già e porta a causa il suo lato e guadagnato stipendio. Al dott. Bruno, così come al presidente Pino Longo, vogliamo ricordare che dei dirigenti ci si scorda presto mentre loro ci hanno, ci mettono, e forse la perderanno pure, la faccia.
Intanto oggi il dott. Russo terrà una riunione con una delegazione di ex lavoratori della pomice per definire qualifiche, livelli ecc. ”.
Lipari: Mancano le chiavi dell'auto..vigili bloccati
Incredibile ma vero. Una donna interessa la polizia municipale di Lipari poichè un proprio congiunto si sarebbe smarrito nella zona dell'Osservatorio ma, nonostante la buona volontà dei vigili urbani in servizio, non è possibile recarsi immediatamente sul posto. L'auto a disposizione, infatti, è priva di chiavi e da quel che trapela le stesse non erano materialmente reperibili al comando. Va da sè che per una questione di sicurezza si tolgano le chiavi dal quadro ma che non si lasciano dove chi è in servizio le può utilizzare è incredibile. Probabilmente, come accade un pò a tutti noi con le chiavi dell'ufficio o del mezzo che si ha in comune con qualche parente, qualcuno le avrà dimenticate nella tasca dei pantaloni o del giubbotto..portandosele a casa.
Speriamo non diventi un'abitudine.
Per la cronaca, l'uomo è stato poi ritrovato..si era semplicemente allontanato.
Lipari: Sequestrate rete da posta e boe abusive
Una operazione anti-abusivismo in mare è stata messa in atto stamattina dagli uomini della Guardia costiera di Lipari che, a bordo del gommone A 45, hanno posto sottosequestro nella zona denominata “Bagnamare” una rete tipo “tramaglio” lunga circa 200 metri. L’attrezzo da pesca, che si trovava immerso in ambito portuale, è stato issato a bordo per poi essere posto sotto sequestro. Una denuncia è stata presentata contro ignoti per pesca in zona vietata. La rete da posta era ancorata al fondale, a poca distanza dalla scogliera. I marinai della Guardia Costiera hanno contestualmente effettuato una operazione per l’eliminazione di boe di ormeggio posizionate abusivamente in quel tratto di mare.
lunedì 28 aprile 2008
Sequestro Pumex: La Cassazione rinvia gli atti al tribunale del Riesame di Messina
La terza sezione penale della Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dall’avv. Alberto Gullino e ha annullato il provvedimento del Tribunale del Riesame di Messina con il quale era stato confermato il sequestro della cava della Pumex di Lipari avvenuto il 31 agosto del 2007. Sequestro, seguito da una serie di contestazioni, in base alle quali si era poi instaurato un procedimento penale a carico del presidente dell'azienda pomicifera, dr. Vincenzo D’Ambra, di alcuni funzionari e consiglieri di amministrazione. La Cassazione ha disposto il rinvio degli atti al tribunale del Riesame di Messina , che, a questo punto, dovrà fissare una nuova udienza e prendere nuovamente in esame il decreto di sequestro emesso a suo tempo dal G.I.P. di Barcellona P.G. su richiesta dei PPM, dottori Massara e Canali, e per il quale, recentemente, era stato disposto il giudizio davanti al Giudice Monocratico del Tribunale di Lipari. E' chiaro che adesso bisognerà valutare, magistrati del riesame in primis, le motivazioni che hanno portato la Corte di Cassazione ad accogliere il ricorso presentato dall'avvocato Gullino.
Centro-sinistra: Sindaco poco incisivo sul centro di riabilitazione di Canneto
Due lettere sono state inviate dai 7 consiglieri comunali del centro-sinistra a proposito del centro di riabilitazione di Canneto: la prima destinata al prefetto Alecci, la seconda al sindaco Bruno.
Il testo della lettera inviata al Prefetto diMessina e per conoscenza al Direttore Generale
dell'Azienda U.S.L. n. 5 di Messina e al sindaco del Comune di Lipari:
dell'Azienda U.S.L. n. 5 di Messina e al sindaco del Comune di Lipari:
Oggetto: centro di riabilitazione di Canneto
"Signor Prefetto,
sin dal 1 aprile 2007 ci siamo attivati, quali consiglieri comunali, a seguito di una petizione con oltre 300 firme (che ad ogni buon fine si allega) che manifestava il gravissimo stato di disagio dei nostri concittadini in merito alla sospensione dell'attività riabilitativa nell'isola di Lipari decisa unilateralmente dalla società affidataria del servizio per conto dell'Azienda U.S.L. n. 5, con una lettera al Sindaco del Comune di Lipari ad oggi rimasta inevasa.
Di fronte all'assordante silenzio che ha caratterizzato l'intera problematica da parte delle autorità preposte alla garanzia del servizio, il Direttore Generale dell'Azienda USL n. 5 di Messina e del Sindaco di Lipari quale massima autorità sanitaria locale del territorio eoliano, sentiamo fortissimo il desiderio di manifestarLe la nostra indignazione per l'interruzione di un servizio essenziale assicurato dalla nostra costituzione ai nostri cittadini, il diritto alla salute e Le chiediamo sin d'ora un incontro per poter meglio rappresentare le problematiche sommariamente esposte al fine di chiedere un Suo autorevole intervento per consentire la ripresa di un servizio pubblico essenziale per la nostra popolazione.
Restiamo fiduciamo in attesa di un Suo riscontro".
"Signor Prefetto,
sin dal 1 aprile 2007 ci siamo attivati, quali consiglieri comunali, a seguito di una petizione con oltre 300 firme (che ad ogni buon fine si allega) che manifestava il gravissimo stato di disagio dei nostri concittadini in merito alla sospensione dell'attività riabilitativa nell'isola di Lipari decisa unilateralmente dalla società affidataria del servizio per conto dell'Azienda U.S.L. n. 5, con una lettera al Sindaco del Comune di Lipari ad oggi rimasta inevasa.
Di fronte all'assordante silenzio che ha caratterizzato l'intera problematica da parte delle autorità preposte alla garanzia del servizio, il Direttore Generale dell'Azienda USL n. 5 di Messina e del Sindaco di Lipari quale massima autorità sanitaria locale del territorio eoliano, sentiamo fortissimo il desiderio di manifestarLe la nostra indignazione per l'interruzione di un servizio essenziale assicurato dalla nostra costituzione ai nostri cittadini, il diritto alla salute e Le chiediamo sin d'ora un incontro per poter meglio rappresentare le problematiche sommariamente esposte al fine di chiedere un Suo autorevole intervento per consentire la ripresa di un servizio pubblico essenziale per la nostra popolazione.
Restiamo fiduciamo in attesa di un Suo riscontro".
Il testo della lettera inviata al sindaco del comune di Lipari e per conoscenza al Presidente del consiglio comunale di Lipari
Oggetto: Ancora sul centro di riabilitazione di Canneto
"Signor sindaco,
in data 1 aprile 2007 con nota prot. 12319 a seguito delle segnalazioni di numerosi cittadini che avevano chiesto il nostro supporto per stimolare un Suo intervento per porre rimedio alla situazione di grave disagio che si è venuta a determinare in seguito alla sospensione dell'attività riabilitativa decisa unilateralmente dalla società affidataria del servizio per conto dell'Azienda U.S.L. n. 5, Le avevamo chiesto di porre in essere tutte le azioni possibili dirette e indirette nei confronti dell'azienda U.S.L. n. 5 anche attraverso l'eventuale assunzione diretta con personale interno per garantire l'assistenza ai nostri concittadini ed alle loro famiglie.
A distanza di oltre 20 giorni dobbiamo amaramente constatare che Lei non solo non ha sentito l'esigenza di rassicurare gli scriventi sull'azione portata avanti dalla Sua amministrazione ma, ancora più grave, permane lo stato di disagio e di difficoltà dei nostri cittadini che necessitano degli interventi riabilitativi.
Riteniamo la Sua azione, di cui naturalmente non siamo a conoscenza, insufficiente e poco incisiva proprio per l'assenza di risposte da parte delle autorità sanitarie competente, e La invitiamo a voler intervenire tempestivamente con azioni incisive sul Direttore Generale dell'A.U.S.L. n. 5 di Messina per l'ormai intollerabile interruzione di un servizio pubblico essenziale per la nostra popolazione e Le comunichiamo che siamo disponibili a concertare con Lei e la Sua amministrazione qualsiasi azione che sia produttiva a favore della nostra comunità e risolutiva dei problemi della nostra popolazione".
"Signor sindaco,
in data 1 aprile 2007 con nota prot. 12319 a seguito delle segnalazioni di numerosi cittadini che avevano chiesto il nostro supporto per stimolare un Suo intervento per porre rimedio alla situazione di grave disagio che si è venuta a determinare in seguito alla sospensione dell'attività riabilitativa decisa unilateralmente dalla società affidataria del servizio per conto dell'Azienda U.S.L. n. 5, Le avevamo chiesto di porre in essere tutte le azioni possibili dirette e indirette nei confronti dell'azienda U.S.L. n. 5 anche attraverso l'eventuale assunzione diretta con personale interno per garantire l'assistenza ai nostri concittadini ed alle loro famiglie.
A distanza di oltre 20 giorni dobbiamo amaramente constatare che Lei non solo non ha sentito l'esigenza di rassicurare gli scriventi sull'azione portata avanti dalla Sua amministrazione ma, ancora più grave, permane lo stato di disagio e di difficoltà dei nostri cittadini che necessitano degli interventi riabilitativi.
Riteniamo la Sua azione, di cui naturalmente non siamo a conoscenza, insufficiente e poco incisiva proprio per l'assenza di risposte da parte delle autorità sanitarie competente, e La invitiamo a voler intervenire tempestivamente con azioni incisive sul Direttore Generale dell'A.U.S.L. n. 5 di Messina per l'ormai intollerabile interruzione di un servizio pubblico essenziale per la nostra popolazione e Le comunichiamo che siamo disponibili a concertare con Lei e la Sua amministrazione qualsiasi azione che sia produttiva a favore della nostra comunità e risolutiva dei problemi della nostra popolazione".
Palermo: Tavolo tecnico per Pdg Unesco Eolie
Si è insediato a Palermo, presso l’assessorato regionale dei Beni Culturali ed ambientali, il tavolo tecnico per il piano di gestione del sito Unesco delle Eolie. I componenti, dopo aver dibattuto le osservazioni presentate dal comune di Lipari, hanno predisposto un primo documento inviato all’assessore regionale Territorio ed Ambiente, alla Provincia e alla Soprintendenza di Messina e ai sindaci di Lipari, Leni, Santa Marina Salina e Malfa. Documento in cui si riportano modifiche ad alcuni passaggi del Piano di gestione predisposto dall’equipe del professor Aurelio Angelini. Cinque i punti individuati. Il tavolo tecnico approfondisce, in particolare, il lamentato mancato riscontro del PDG Unesco con il PRG; la riperimetrazione delle riserve di Lipari e Vulcano, l’estensione del sito Unesco al mare, alla flora e alla fauna. Sul presunto “mancato riscontro con l’adottato PRG” si chiede al comune di Lipari di indicare puntualmente le parti del piano di gestione dove non viene riscontrato. Per quanto riguarda le riperimetrazioni delle riserve di Lipari e Vulcano, premesso che tale aspetto non rientra nella sfera di competenza dell’Assessorato ai beni culturali e ambientali, nel PdG viene cancellato il termine “paradossalmente” e la frase “è auspicabile una sua riperimetrazione”. Sull’estensione del sito Unesco delle Eolie al mare, alla flora e alla fauna, si propone di modificare la parte del PdG interessata inserendo la frase “per tale aspetto, si rimanda al tavolo tecnico permanente che ha il compito di approfondire, implementare e sviluppare i contenuti del PdG. Per quanto riguarda le cave di pomice si da l’okay a quanto previsto dal piano di gestione a condizione che siano “fatte salve le indicazioni del Piano territoriale paesistico e del Piano regolatore generale all’interno di una valutazione ex ante di compatibilità complessiva dell’intervento”. Per quanto riguarda l’aspetto inerente il progetto di ampliamento del porto, la nota a firma del dirigente del Servizio Tutela, Daniela Mazzarella recita testualmente: “ A pag. 214 del Pdg è chiaramente detto che “l’indispensabilità di garantire un sistema di collegamenti marittimi” prevede varie soluzioni per il “miglioramento e la messa in sicurezza delle aree portuali esistenti, da attuarsi in progetti unitari che permettano una valutazione ex ante delle incidenze e degli impatti sul contesto eoliano”. A tal proposito la nota della dottoressa Mazzarella si conclude con l’affermazione: “Gli approdi temporanei sono da riferire solo al periodo estivo”. Ad Assessorato Territorio ed Ambiente, Soprintendenza, Provincia e Comuni è stato chiesto di comunicare la condivisione di tali punti per giungere ad un documento condiviso da presentare insieme al piano di gestione alla prossima sessione Unesco.
IL PDL(Area AN) candida l'avvocato Saro Venuto alle provinciali
L'avvocato Saro Venuto, stimato professionista e attuale presidente dell'ATO EOLIE, è il candidato eoliano del PDL, area AN, alle prossime elezioni provinciali. Come ci ha dichiarato Rossano Giorgi la candidatura di Venuto è maturata a seguito di un vertice al quale hanno preso parte esponenti locali e provinciali di AN.
domenica 27 aprile 2008
Lipari: Incidenti a mare e in terra
Ultimo giorno del “ponte della Liberazione” alle Eolie da ricordare in negativo per una giovane palermitana e per un ragazzo catanese: coinvolti entrambi in disavventure che hanno reso necessario il ricorso alle cure dei medici dell'ospedale di Lipari. La giovane palermitana, unitamente ad altri amici, si trovava a bordo dell'imbarcazione “Senza cuore”, noleggiata a Portorosa e in navigazione tra Vulcano e Lipari, quando si è spezzato un albero della barca a vela ed è stata colpita dal boma. Lanciato l'S.o.s. sul posto, su disposizione del comandante Luca Politi, è giunta dopo pochi minuti la motovedetta della Guardia Costiera di Lipari che ha provveduto a trasbordare la ragazza ed i suoi amici. All'arrivo a Lipari la ragazza è stata trasportata in ospedale per le cure del caso, i suoi compagni di viaggio(tutti giovani tra i 20 e i 25 anni), visibilmente provati, sono stati ascoltati al Circomare Lipari per chiarire la dinamica dell'accaduto. Il natante, a cura di alcuni residenti, è stato trainato a Vulcano.
Più pesanti le conseguenze per il ragazzo catanese, del quale non sono state rese note le generalità, coinvolto in un incidente con il motorino mentre stava effettuando, con un amico, il giro dell'isola di Lipari. A causa delle fratture è stato trasferito con l'elicottero del 118 in una struttura specializzata.
Provincia: Per il consiglio in corsa La Greca (PD)
Il dott. Giuseppe La Greca, segretario del PD eoliano, potrebbe essere uno dei candidati al prossimo consiglio provinciale. L'ex assessore del comune di Lipari secondo fonti attendibilissime sarebbe stato contattato per entrare a far parte della squadra che correrà per Palazzo dei Leoni. Da noi contattato La Greca non ha nè confermato nè smentito il contatto e la proposta di candidatura ma un "se dovesse servire la mia presenza valuterò il da farsi" lascia chiaramente intendere qual'è il La Greca pensiero.
Canneto: Stessa spiaggia, stesso mare e l'immondizia di ogni domenica
I turisti del "ponte della Liberazione", approfittando delle condizioni meteo favorevoli, hanno fatto stamattina e nel primo pomeriggio una capatina in riva al mare, a Canneto in particolare. Come ci segnala Giovanni che ci ha inviato la foto, sin dall'ingresso della frazione per finire a Calandra, hanno trovato i cassonetti stracolmi d'immondizia. Stesso "spettacolo" per i residenti che nel pomeriggio hanno raggiunto la frazione per una passeggiata o per un semplice giro in auto.
Come accade ormai da qualche domenica i cassonetti non vengono svuotati.. se non dai randagi durante la notte.
Il problema era stato sollevato dai consiglieri Megna e Fonti che richiedevano un puntuale servizio domenicale e non solo per Canneto. Nonostante il loro impegno senza nessuna fortuna!
Dice un vecchio proverbio: "Non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere e peggior sordo di chi non vuol sentire!" Vuoi vedere che già allora pensavano all'ATO?
Eolie: Deflusso con spettacolo finale "stile far west"
Deflusso in massa dalle Eolie oggi pomeriggio a conclusione del ponte della Liberazione. Aliscafi, catamarani e traghetti di linea a partire dalle tredici hanno viaggiato a peno carico in direzione Milazzo. Non sono mancati i soliti problemi in fase di incolonnamento delle auto nel porto di Sottomonastero ma tutto si è risolto brillantemente con l'intervento dei vigili. In questa occasione le Eolie, al contrario della Pasqua, hanno registrato un buon movimento turistico anche se bisogna ricordare costituito prevalentemente da siciliani e da qualche gruppo di stranieri. Non sorridono però gli albergatori, anzi tutto al contrario. Denunciano l'opera incessante dei “predatori del turismo”, ovvero gli abusivi, che posizionati sulle banchine intercettano chi raggiunge le isole. In questo senso gli albergatori tornano a chiedere drastici interventi ad amministrazione e Circomare Lipari.
A chiudere la giornata, mentre i turisti erano incolonnati per imbarsi sul traghetto Siremar, una scena da “far west” verificatasi al distributore di benzina. Per una questione di precedenza e velocità nel rifornimento di carburante un giovane e un signore maturo si sono scontrati, prima a parole, poi passando a vie di fatto. Ad aver la peggio il giovane rimasto a terra dopo essere stato colpito al capo dalla “pistola” della colonnina di distribuzione. Sono intervenuti vigili e carabinieri. Il giovane è stato poi trasportato in ospedale dove resta in osservazione.
A chiudere la giornata, mentre i turisti erano incolonnati per imbarsi sul traghetto Siremar, una scena da “far west” verificatasi al distributore di benzina. Per una questione di precedenza e velocità nel rifornimento di carburante un giovane e un signore maturo si sono scontrati, prima a parole, poi passando a vie di fatto. Ad aver la peggio il giovane rimasto a terra dopo essere stato colpito al capo dalla “pistola” della colonnina di distribuzione. Sono intervenuti vigili e carabinieri. Il giovane è stato poi trasportato in ospedale dove resta in osservazione.
S.Bartolo:(ultima parte) La Cattedrale
di Giuseppe Jacolino
Dopo il crollo dell'Impero romano d'Occidente (a.476) si avvertirono in Sicilia i pericoli delle incursioni vandaliche e l'oppressione degli Ostrogoti. Pertanto i Liparèi, ormai cristianizzati, ritennero prudente rinserrarsi nel circuito della Città Alta e di trasferire nel cuore stesso dell'abitato la residenza episcopale.La nuova Cattedrale - di dimensioni assai ridotte e per nulla paragonabili a quelle della chiesa attuale - si impiantò nel sito stesso in cui, in età classica, credibilmente si ergeva un tempietto pagano. Essa venne distrutta nell'838 allorché le Eolie, insieme con l'intera Sicilia, divennero possesso islamico.Dopo circa duecentocinquant'anni di vuoto storico, l'abate Ambrogio e i suoi Benedettini, inviati qui dal "liberatore" Ruggero I il Normanno, gettarono le premesse della ricolonizzazione del territorio e della rifondazione della Città di Lipari e, sempre nel sito centrale del Castello edificarono la chiesa abaziale con l'attiguo monastero. La chiesa abaziale, intitolata a S. Bartolomeo, divenne Cattedrale nel 1131 con la promozione a vescovo abate Giovanni di Pèrgana.Giovanni ingrandì la chiesa (a navata unica) e anche il monastero che si sviluppò attorno al chiostro (il primo chiostro latino-normanno di Sicilia) dei cui quattro originari ambulacri ne sono avanzati tre recentemente riportati alla luce.Ulteriori ampliamenti la Cattedrale subì tra il 1450 e il 1515: E, completata che fu con un artistico soffitto di legname a capriate, venne incendiata dai Turchi nel 1544.Ricostruita nella seconda metà del Cinquecento e conclusa con una magnifica volta a botte, risultò alta e oblunga, per cui ai fianchi trovarono sviluppo varie cappelle; per le cappelle del lato destro furono utilizzati e perimetrati con muri taluni spazi d'intercolunnio dell'ambulacro Nord del chiostro.Per la nostra Cattedrale il secolo XVIII segnò un'epoca di radicali innovazioni e nelle strutture e nelle ornamentazioni: gli affreschi della volta, raffiguranti scene bibliche, rimontano agli anni attorno al 1700; nel 1728 vennero eseguiti la statua d'argento del Protettore e il relativo altare ligneo; fra il 1755 e la fine del secolo venne innalzato il campanile, e nel 1772 la Cattedrale fu ingrandita delle due navatelle laterali, una delle quali (quella di destra) comportò la demolizione di un intero settore del chiostro benedettino.Anche il prospetto di pietra paglierina vesuviana fu messo in opera intorno al 1772 e venne a dare un nuovo senso di armonica compattezza all'insieme architettonico del Duomo. Nell'ultimo decennio del secolo s'impose prepotentemente, nella Cattedrale, la policromia del marmo, e di marmo furono rivestiti gli altari che vennero altresì sormontati dalle belle tele di Antonio Mercurio.Nel 1859 un fulmine fece crollare il timpano della facciata e un paio di campate della volta. L'intervento di ripristino fu immediato ed ebbe termine nel 1861. Le pitture scomparse non sono state sino ad oggi reintegrate.Da sempre la Cattedrale di San Bartolomeo di Lipari assolse il ruolo di chiesa parrocchiale unica con giurisdizione su tutto il comprensorio dell'Arcipelago. Ma mons. Angelo Paino (1909-1921) volle snellire l'azione pastorale delle tante chiese vicarie o sacramentali e, sollecitato il decreto governativo del 28 ottobre del 1910, istituì nella Diocesi le prime sedici parrocchie autonome, compresa quella della stessa Cattedrale.Pienamente immersa, per lunghi secoli, e svettante nel mezzo del groviglio di case dell'antico tessuto urbano, la Cattedrale fu testimone della vita religiosa e civile della gente isolana. Ed è per tal motivo che i fedeli ordinariamente la chiamano 'a Citàti, perché essa, la Cattedrale, è sintesi altamente rappresentativa di una Città che non è più, e nel contempo rimane centro propulsore di quella straordinaria forza aggregante che lega tutti i figli delle Eolie, i vicini e i lontani.
Dopo il crollo dell'Impero romano d'Occidente (a.476) si avvertirono in Sicilia i pericoli delle incursioni vandaliche e l'oppressione degli Ostrogoti. Pertanto i Liparèi, ormai cristianizzati, ritennero prudente rinserrarsi nel circuito della Città Alta e di trasferire nel cuore stesso dell'abitato la residenza episcopale.La nuova Cattedrale - di dimensioni assai ridotte e per nulla paragonabili a quelle della chiesa attuale - si impiantò nel sito stesso in cui, in età classica, credibilmente si ergeva un tempietto pagano. Essa venne distrutta nell'838 allorché le Eolie, insieme con l'intera Sicilia, divennero possesso islamico.Dopo circa duecentocinquant'anni di vuoto storico, l'abate Ambrogio e i suoi Benedettini, inviati qui dal "liberatore" Ruggero I il Normanno, gettarono le premesse della ricolonizzazione del territorio e della rifondazione della Città di Lipari e, sempre nel sito centrale del Castello edificarono la chiesa abaziale con l'attiguo monastero. La chiesa abaziale, intitolata a S. Bartolomeo, divenne Cattedrale nel 1131 con la promozione a vescovo abate Giovanni di Pèrgana.Giovanni ingrandì la chiesa (a navata unica) e anche il monastero che si sviluppò attorno al chiostro (il primo chiostro latino-normanno di Sicilia) dei cui quattro originari ambulacri ne sono avanzati tre recentemente riportati alla luce.Ulteriori ampliamenti la Cattedrale subì tra il 1450 e il 1515: E, completata che fu con un artistico soffitto di legname a capriate, venne incendiata dai Turchi nel 1544.Ricostruita nella seconda metà del Cinquecento e conclusa con una magnifica volta a botte, risultò alta e oblunga, per cui ai fianchi trovarono sviluppo varie cappelle; per le cappelle del lato destro furono utilizzati e perimetrati con muri taluni spazi d'intercolunnio dell'ambulacro Nord del chiostro.Per la nostra Cattedrale il secolo XVIII segnò un'epoca di radicali innovazioni e nelle strutture e nelle ornamentazioni: gli affreschi della volta, raffiguranti scene bibliche, rimontano agli anni attorno al 1700; nel 1728 vennero eseguiti la statua d'argento del Protettore e il relativo altare ligneo; fra il 1755 e la fine del secolo venne innalzato il campanile, e nel 1772 la Cattedrale fu ingrandita delle due navatelle laterali, una delle quali (quella di destra) comportò la demolizione di un intero settore del chiostro benedettino.Anche il prospetto di pietra paglierina vesuviana fu messo in opera intorno al 1772 e venne a dare un nuovo senso di armonica compattezza all'insieme architettonico del Duomo. Nell'ultimo decennio del secolo s'impose prepotentemente, nella Cattedrale, la policromia del marmo, e di marmo furono rivestiti gli altari che vennero altresì sormontati dalle belle tele di Antonio Mercurio.Nel 1859 un fulmine fece crollare il timpano della facciata e un paio di campate della volta. L'intervento di ripristino fu immediato ed ebbe termine nel 1861. Le pitture scomparse non sono state sino ad oggi reintegrate.Da sempre la Cattedrale di San Bartolomeo di Lipari assolse il ruolo di chiesa parrocchiale unica con giurisdizione su tutto il comprensorio dell'Arcipelago. Ma mons. Angelo Paino (1909-1921) volle snellire l'azione pastorale delle tante chiese vicarie o sacramentali e, sollecitato il decreto governativo del 28 ottobre del 1910, istituì nella Diocesi le prime sedici parrocchie autonome, compresa quella della stessa Cattedrale.Pienamente immersa, per lunghi secoli, e svettante nel mezzo del groviglio di case dell'antico tessuto urbano, la Cattedrale fu testimone della vita religiosa e civile della gente isolana. Ed è per tal motivo che i fedeli ordinariamente la chiamano 'a Citàti, perché essa, la Cattedrale, è sintesi altamente rappresentativa di una Città che non è più, e nel contempo rimane centro propulsore di quella straordinaria forza aggregante che lega tutti i figli delle Eolie, i vicini e i lontani.
L'azalea della ricerca a Lipari, Panarea, Stromboli e Vulcano
La seconda domenica di maggio, in concomitanza con la “festa della mamma” torna nelle piazze italiane, l’Azalea della Ricerca dell’Associazione Italiana per la ricerca sul cancro. Con un contributo minimo di 14 euro, infatti, si potrà ricevere in omaggio una piantina di azalea, contrassegnata con il marchio dell’Associazione.
Alle Eolie , grazie al comitato presieduto dalla signora Rosanna Spadaro le azalee si potranno trovare a Lipari, in Corso Vittorio Emanuele, a Panarea, Stromboli e a Vulcano.
sabato 26 aprile 2008
Porticello: Barca di imprenditore rischia di affondare
Apprensione oggi pomeriggio al largo di Porticello dove una imbarcazione di 17 metri “Belinda” di proprietà dell'imprenditore Oscar Cassiano, con quattro persone a bordo, ha cominciato ad imbarcare acqua, rischiando di affondare. Per evitare che accadesse il natante è stato spinto quasi in prossimità della riva, nella zona denominata White Beach. Lanciato l'S.o.s. sul posto è giunto un gommone del Circomare Lipari, capitanato da capo Fabio La Porta, con a bordo la squadra dei vigili del fuoco(caposquadra Miuccio) del distaccamento di Bagnamare. I pompieri, con il supporto dei marinai, si sono prodigati per liberare il due alberi dalla quantità di acqua imbarcata facendo in modo che, in seguito, potesse quindi raggiungere l'alaggio di Unci (Canneto). Le operazioni di soccorso e assistenza, coordinate dal sottufficiale Andrea Amato, si sono concluse dopo circa tre ore dal loro inizio.
Riabilitazione: resta alta la tensione
Cresce la tensione tra i genitori i cui figli frequentano, o meglio dire frequentavano, il centro riabilitativo di Canneto. E’ già passato oltre un mese dalla sospensione del servizio di riabilitazione da parte della società servizi riabilitativi e non si intravede alcuno sbocco all’orizzonte per una questione delicatissima che vede coinvolti tanti bambini diversamente abili e non solo. I genitori, intanto, si stanno organizzando per eclatanti manifestazioni di protesta anche alla luce del fatto che il prossimo 29 aprile si interromperà il progetto “Obiettivo autonomia” anche per quel limitato numero di utenti che ancora ne usufruiscono. Le prospettive non sono certo delle migliori e sarebbe il caso che chi ha competenza si attivi per trovare una soluzione per risolvere un grave problema sociali per bambini e famiglie che vivono già in una grande situazione di disagio. Ma una sentenza del Tar di Palermo, che ha rigettato il ricorso presentato da alcune associazioni contro i tagli regionali, non è un buon viatico. Ma nessuno è disposto ad arrendersi, anzi tutto il contrario.
Eolie: Piove a dirotto, ponte rovinato..sinora
Piove a dirotto sulle Eolie ma già dalle prime ore di stamttina la giornata si presentava alquanto uggiosa. Sicuramente un duro colpo per coloro, in larga prevalenza siciliani, che hanno deciso di trascorrere il ponte della Liberazione nell'arcipelago. Grosse difficoltà si annunciano per domani per chi dovrà lasciare le isole, Lipari in particolare, e non ha già provveduto a dotarsi del biglietto. Le agenzie degli aliscafi annunciano il tutto esaurito nelle corse pomeridiane di ritorno a Milazzo. Si sta anche cercando di organizzare una corsa speciale.
Lami: Giochi messi a disposizione dall'amministrazione Bruno
La frazione di Lami, al centro negli ultimi tempi di una serie di iniziative da parte della locale associazione “Borgata Lami” che tendono a rendere vivibile e a riqualificare quel borgo, potrà contare su alcuni giochi messi a disposizione dall’amministrazione comunale attraverso l’assessore Corrado Giannò. Si tratta di due giostrine e un’altalena. Saranno installate, così come abbiamo accertato contattando il presidente dell’associazione Saverio Merlino, in uno spazio nei pressi della chiesa che dovrebbe essere concesso in comodato d’uso da un residente a Lami.
Nella foto: Merlino e Giannò a colloquio durante la pausa della recente giornata ecologica a Lami
Nella foto: Merlino e Giannò a colloquio durante la pausa della recente giornata ecologica a Lami
venerdì 25 aprile 2008
Il mare in tempesta ad Acquacalda(Lipari)
Eolie: Buon riscontro di turisti per il ponte della Liberazione
Più che buona la presenza di turisti nelle Eolie per il ponte della Liberazione. Già da ieri pomeriggio i traghetti e gli aliscafi della Siremar e della Ustica Lines hanno viaggiato a pieno carico. Mete preferite Lipari e Vulcano. Tante anche le auto che, con i traghetti di linea in partenza da Milazzo e Napoli, hanno raggiunto le isole. In prevalenza i "vacanzieri" del ponte sono siciliani (messinesi, catanesi e palermitani) ai quali bisogna aggiungere coloro che, pur risiedendo altrove, hanno casa, oltre che a Lipari e Vulcano, a Panarea, Stromboli e Salina. Numerosi anche i gruppi organizzati di turisti stranieri che ne hanno approfittto per una escursione (via mare) nelle isole o lungo i caratteristici sentieri o per le vie del centro storico. Un "tuffo" nella cultura per i più "attempati" che hanno visitato il museo archeologico "Luigi Bernabò Brea" di Lipari. Tuffo in mare, nonostante una giornata un pò incerta, per i più giovani che hanno raggiunto i litorali più accessibili.
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