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venerdì 1 marzo 2019
Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno
Vulcano - Cala Formaggio e Baia di Mastrominico(foto dal web)
IL SANTO DEL GIORNO
Vescovo, santo vissuto tra il quinto e sesto secolo. Nato da una famiglia nobile, Albino diventò manaco in località Tincillac, situata probabilmente nella diocesi di Angers, dato che nel 529 fu eletto per designazione popolare vescovo della cità. Partecipò ai concili di Orlèans del 538 e del 541, che organizzò la Chiesa di Gallia.
Lottò con forza malgrado le minacce di morte, contro i matrimoni incestuosi frequenti nelle grandi famiglie.
Malato e già vecchio, mandò un suo delegato al concilio di Orléans del 549. Fu sepolto nel vecchio cimitero presso la chiesa di San Pietro. Dopo il 556 le sue relique furono solennemente esumate dinanzi al vescovo di Parigi San Germano e trasferite in una chiesa nuova presso cui fu eretta la grande abazia che porta il suo nome.
La chiesa è oggi distrutta, ma ne sopravvive ancora una torre del XII secolo e gli edifici conventuali ricostruiti nel XVII secolo, nei quali è insediata la prefettura del Maine-et-Loire.
I miracoli che gli si attriubuirono (in particolare nella Vita scritta da Venanzio Fortunato, suo contemporaneo) fecero di Albino uno dei santi più popolari del Medioevo, e della Francia la sua fama si diffuse soprattutto in Germania in Inghilterra e in Polonia.
Secondo una tradizione, si scontrò con il re Childeberto, che aveva imprigionato una donna di nome Etherie; impossibilitato a garantire la sua liberazione, Albino andò da lei in prigione, e il soldato che tentà di opporglisi cadde morto ai suoi piedi. Questo fatto impressionò il re che permise ad Albino di liberarla.
Un'altra leggenda racconta che una volta Albino pregò fino a notte per alcuni uomini imprigionati nella Torre di Angers. All'improvviso una grande pietra crollò dal muro, permettendo loro la fuga.
giovedì 28 febbraio 2019
Porto turistico a Leni. Contrario anche Marevivo. "Si pensi, invece, all'AMP"
In seguito al progetto di ampliamento del Porto di Rinella, il secondo dell’isola di Salina, l’associazione Marevivo dichiara la sua contrarietà perché l'area, dove dovrebbe essere costruita la darsena, è occupata da fondali con ampia rappresentazione di posidonieto. Piuttosto che pensare alle infrastrutture Marevivo chiede l’istituzione dell’AMP nell'arcipelago eoliano come sollecitato ormai da anni.
La presenza di formazioni di Posidonia oceanica, con struttura tale da configurarsi quale habitat, è nota e documentata da diversi studi ed è stata confermata nel 2009 dal Piano di Gestione dei Siti Natura 2000 delle Eolie.
Nel mare delle Isole Eolie sono presenti, e ben rappresentati, 4 ambienti prioritari descritti dalla Direttiva Habitat 92/43: le praterie di posidonia (posidonieto), grandi cale e baie poco profonde (ambienti sabbiosi), reef (ambienti rocciosi) e grotte sommerse o parzialmente sommerse. All'interno di tali habitat, è di fondamentale importanza garantire che le attività umane siano svolte in maniera sostenibile per non intaccare i delicati equilibri dei sistemi naturali.
«Ci appaiono sconcertanti le motivazioni presentate dai membri della commissione VAS dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia – spiega Fabio Galluzzo, Vice Presidente e Responsabile Delegazione Sicilia di Marevivo - per il rilascio del parere favorevole all'ampliamento delle strutture portuali fisse a servizio del diporto. L’opera è ritenuta compatibile solo da interessi socio-economici e turistici, ma dal punto di vista ambientale non vengono considerate tutte le implicazioni estremamente negative che avrebbe sul territorio. Inoltre anche le “misure compensative degli impatti” che prevedono complesse e costose azioni di reimpianto/trapianto della Posidonia, previste dal progetto, sono discutibili».
Marevivo chiede alla Regione di rivalutare le approvazioni concesse per analizzare il reale impatto ambientale prodotto dall’opera.
La presenza di formazioni di Posidonia oceanica, con struttura tale da configurarsi quale habitat, è nota e documentata da diversi studi ed è stata confermata nel 2009 dal Piano di Gestione dei Siti Natura 2000 delle Eolie.
Nel mare delle Isole Eolie sono presenti, e ben rappresentati, 4 ambienti prioritari descritti dalla Direttiva Habitat 92/43: le praterie di posidonia (posidonieto), grandi cale e baie poco profonde (ambienti sabbiosi), reef (ambienti rocciosi) e grotte sommerse o parzialmente sommerse. All'interno di tali habitat, è di fondamentale importanza garantire che le attività umane siano svolte in maniera sostenibile per non intaccare i delicati equilibri dei sistemi naturali.
«Ci appaiono sconcertanti le motivazioni presentate dai membri della commissione VAS dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia – spiega Fabio Galluzzo, Vice Presidente e Responsabile Delegazione Sicilia di Marevivo - per il rilascio del parere favorevole all'ampliamento delle strutture portuali fisse a servizio del diporto. L’opera è ritenuta compatibile solo da interessi socio-economici e turistici, ma dal punto di vista ambientale non vengono considerate tutte le implicazioni estremamente negative che avrebbe sul territorio. Inoltre anche le “misure compensative degli impatti” che prevedono complesse e costose azioni di reimpianto/trapianto della Posidonia, previste dal progetto, sono discutibili».
Marevivo chiede alla Regione di rivalutare le approvazioni concesse per analizzare il reale impatto ambientale prodotto dall’opera.
Restituire i siciliani alle scuole di Sicilia. Incontro al Senato. L'appello - invito di Graziella Bonica
(di Maria Grazia Bonica) Invito tutti gli interessati, in particolare i docenti fuori sede, a presenziare all'incontro fissato con il Senatore Pittoni, Presidente della 7° Commissione Istruzione Pubblica, in data 7 Marzo ore 14 presso il Senato della Repubblica, per un confronto e sollecito del Ddl 497 a tutela dello sviluppo delle Isole Minori già votato al Senato e ridiscusso in data 13 Febbraio.
Sarebbe importante la presenza dei politici locali e amministratori.
Mi sembra veramente paradossale che si parli ancora di Ponte, un’ opera tanto faraonica, quando le strade crollano come alle Eolie, da dove provengo, oppure mentre sulla A18 si muore. Quando i treni fanno diventare siderale la distanza dalla Sicilia e i giovani sono costretti a scappare. Mentre circa 10. 000 docenti siculi, a 50 anni sono stati mandati a servire il Nord togliendo risorse valide ai nostri alunni e impoverendo le famiglie che di quei redditi non vedono nulla. Stiamo difendendoci con la penna, perché non importa a nessuno se le famiglie siciliane dei docenti sono allo sbando affettivo ed economico. Il Sud è Sud e i politici del Sud restano a Palermo a farsi pagare 1000 euro l’ora per occuparsi dei nostri problemi. Noi docenti con 1.300 al mese dobbiamo pagare 400, 500 euro di canoni di locazione al Nord. 300 euro circa per gli spostamenti con i mezzi di trasporto. Più spese di luce e gas, vitto e farmaci. Molti hanno un mutuo, altri prestiti fatti per affrontare tutto questo, bambini affidati ai parenti e genitori anziani malati lasciati a terze persone affinché se ne prendano cura. Si libereranno 70 mila cattedre. Con quota 100. Così scrivono oggi i giornali online. Quale miglior momento per restituire i siciliani alla Scuola della Sicilia e alla loro terra? Siamo tanti, ma senza voce. Ci sono 23 mila colleghi meridionali che attendono anche loro di capire cosa ne sarà di loro e delle loro vite. Conosco il pianto dei bambini delle mie colleghe un po’ più giovani, che da Licata arrivano a Novi Ligure o da Agrigento a Lucca o da Messina a Milano.
Sarebbe importante la presenza dei politici locali e amministratori.
Mi sembra veramente paradossale che si parli ancora di Ponte, un’ opera tanto faraonica, quando le strade crollano come alle Eolie, da dove provengo, oppure mentre sulla A18 si muore. Quando i treni fanno diventare siderale la distanza dalla Sicilia e i giovani sono costretti a scappare. Mentre circa 10. 000 docenti siculi, a 50 anni sono stati mandati a servire il Nord togliendo risorse valide ai nostri alunni e impoverendo le famiglie che di quei redditi non vedono nulla. Stiamo difendendoci con la penna, perché non importa a nessuno se le famiglie siciliane dei docenti sono allo sbando affettivo ed economico. Il Sud è Sud e i politici del Sud restano a Palermo a farsi pagare 1000 euro l’ora per occuparsi dei nostri problemi. Noi docenti con 1.300 al mese dobbiamo pagare 400, 500 euro di canoni di locazione al Nord. 300 euro circa per gli spostamenti con i mezzi di trasporto. Più spese di luce e gas, vitto e farmaci. Molti hanno un mutuo, altri prestiti fatti per affrontare tutto questo, bambini affidati ai parenti e genitori anziani malati lasciati a terze persone affinché se ne prendano cura. Si libereranno 70 mila cattedre. Con quota 100. Così scrivono oggi i giornali online. Quale miglior momento per restituire i siciliani alla Scuola della Sicilia e alla loro terra? Siamo tanti, ma senza voce. Ci sono 23 mila colleghi meridionali che attendono anche loro di capire cosa ne sarà di loro e delle loro vite. Conosco il pianto dei bambini delle mie colleghe un po’ più giovani, che da Licata arrivano a Novi Ligure o da Agrigento a Lucca o da Messina a Milano.
REGIONE: AREA INTEGRATA DELLO STRETTO, DOMANI SI FIRMA ACCORDO
Verrà sottoscritto domani (venerdì 1 marzo), alle ore 11 a Palazzo d’Orleans, l’Accordo per l’istituzione dell’Area integrata dello Stretto. A firmare l’intesa, insieme alla Regione Siciliana, la Regione Calabria, le Città metropolitane di Messina e Reggio Calabria e la Conferenza permanente interregionale per il coordinamento delle politiche nell’Area dello Stretto.
«E’ una grande opportunità di sviluppo - sottolinea il governatore Nello Musumeci - per due comunità che possono cogliere, in questo modo, i frutti di potenzialità forse fino a oggi non pienamente espresse».
Oltre al presidente Musumeci, saranno presenti gli assessori alle Infrastrutture della Sicilia Marco Falcone e della Calabria Roberto Musmanno, i sindaci delle Città metropolitane di Messina Cateno De Luca e di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e il presidente della Conferenza permanente interregionale Domenico Battaglia.
«E’ una grande opportunità di sviluppo - sottolinea il governatore Nello Musumeci - per due comunità che possono cogliere, in questo modo, i frutti di potenzialità forse fino a oggi non pienamente espresse».
Oltre al presidente Musumeci, saranno presenti gli assessori alle Infrastrutture della Sicilia Marco Falcone e della Calabria Roberto Musmanno, i sindaci delle Città metropolitane di Messina Cateno De Luca e di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e il presidente della Conferenza permanente interregionale Domenico Battaglia.
Benvenuta Sophia!
In memoria di Wilma Codraro Carnevale (di Caterina Conti)
Carissima Wilma,
parlo solo oggi della Tua morte e del Tuo funerale perchè come dicevamo è stato uno sconvolgimento che bisognava carburare.
Se così si può dire sicuramente Ti è piaciuto perchè è stato bellissimo. Tutti partecipanti, nessuno escluso, commossi e addolorati. Don Giuseppe ha fatto una splendida omelia. Forse la più bella e la più partecipata che io abbia mai ascoltato.
Tutto era dovuto, e ne sono felicissima per il carissimo Antonello che rimarrà inconsolabile perchè sei stata la sorella più tenera ed insostituibile, e per il caro Emanuele la cui vita ora in solitudine, sarà più difficile.
Hai visto i “nostri ragazzi” come sono stati attenti e partecipi. Hanno imparato più ieri ascoltando quello che Sei stata per la nostra scuola e quello che hai fatto nella Tua vita corrente. Hanno imparato più ieri che in un anno di scuola.
Io Ti ringrazio per tutta la collaborazione che mi hai dato come Vicepresidente del C.I.P.R.A. nei nostri 15 anni di lavoro comune.
Abbiamo fatto, con grandi sacrifici, delle cose bellissime, che però non sempre sono state comprese.
Io Ti dico che riprenderò a combattere per la nostra Pinacoteca perchè so quanto Tu ci tenevi e come è impossibile che 15 anni di lavoro disinteressato di tante persone ( Carlo Serraino, Annamaria Lopes, Maria Lopes, Luciano Siracusa, Antonio Brundu) vada perduto.
Da oggi, sapendo, quanto Tu ci tenessi, riprenderò a combattere.
Sei stata una perfezionista in tutto in qualsiasi cosa facessi, i fiori alle Varette di Pasqua, alle lezioni e alle feste a scuola e nella vita di ogni giorno.
A scuola Sei stata supplente nel 1976-77 e poi di ruolo dal 1986. Preside nel 2001 e poi ancora docente sino al 2012 quando sei andata in pensione.
E come dimenticare la festa di addio che hai organizzato per la mia andata in pensione con l’amico Peppuccio Subba…!
Carissima sono sicura che già oggi stai passeggiando nei prati fioriti del cielo insieme con i tuoi amati genitori ed i Tuoi suoceri, felice e sorridente.
Ti abbiamo voluto e Ti vogliamo bene.
Un abbraccio con Emanuele, Antonello e tutti i Tuoi cari.
Caterina Conti
parlo solo oggi della Tua morte e del Tuo funerale perchè come dicevamo è stato uno sconvolgimento che bisognava carburare.
Se così si può dire sicuramente Ti è piaciuto perchè è stato bellissimo. Tutti partecipanti, nessuno escluso, commossi e addolorati. Don Giuseppe ha fatto una splendida omelia. Forse la più bella e la più partecipata che io abbia mai ascoltato.
Tutto era dovuto, e ne sono felicissima per il carissimo Antonello che rimarrà inconsolabile perchè sei stata la sorella più tenera ed insostituibile, e per il caro Emanuele la cui vita ora in solitudine, sarà più difficile.
Hai visto i “nostri ragazzi” come sono stati attenti e partecipi. Hanno imparato più ieri ascoltando quello che Sei stata per la nostra scuola e quello che hai fatto nella Tua vita corrente. Hanno imparato più ieri che in un anno di scuola.
Io Ti ringrazio per tutta la collaborazione che mi hai dato come Vicepresidente del C.I.P.R.A. nei nostri 15 anni di lavoro comune.
Abbiamo fatto, con grandi sacrifici, delle cose bellissime, che però non sempre sono state comprese.
Io Ti dico che riprenderò a combattere per la nostra Pinacoteca perchè so quanto Tu ci tenevi e come è impossibile che 15 anni di lavoro disinteressato di tante persone ( Carlo Serraino, Annamaria Lopes, Maria Lopes, Luciano Siracusa, Antonio Brundu) vada perduto.
Da oggi, sapendo, quanto Tu ci tenessi, riprenderò a combattere.
Sei stata una perfezionista in tutto in qualsiasi cosa facessi, i fiori alle Varette di Pasqua, alle lezioni e alle feste a scuola e nella vita di ogni giorno.
A scuola Sei stata supplente nel 1976-77 e poi di ruolo dal 1986. Preside nel 2001 e poi ancora docente sino al 2012 quando sei andata in pensione.
E come dimenticare la festa di addio che hai organizzato per la mia andata in pensione con l’amico Peppuccio Subba…!
Carissima sono sicura che già oggi stai passeggiando nei prati fioriti del cielo insieme con i tuoi amati genitori ed i Tuoi suoceri, felice e sorridente.
Ti abbiamo voluto e Ti vogliamo bene.
Un abbraccio con Emanuele, Antonello e tutti i Tuoi cari.
Caterina Conti
REGIONE: MUSUMECI, AL VIA OPERAZIONE VERITA’ SU PATRIMONIO IMMOBILIARE
«Stiamo conducendo un’operazione verità sul patrimonio immobiliare della Regione. Una giungla di dati, competenze, appunti, che a tutt’oggi non consente di avere un quadro completo, aggiornato e dettagliato degli immobili rustici e urbani di proprietà della Regione e dei suoi enti strumentali».
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a Palazzo d’Orleans a margine dell’incontro per la firma dell’Accordo con il Conai sulla raccolta differenziata dei rifiuti.
«Si va - ha proseguito il governatore - da ex feudi e piccoli lotti di terreno, superstiti della riforma agraria, a masserie e capannoni di industrie alimentari dismesse, a campagne in pianura e in alta montagna. Un immenso patrimonio che potrebbe superare i 550mila ettari: solo l’Ente di sviluppo agricolo è proprietario di circa 400mila ettari; il dipartimento per lo Sviluppo rurale ne gestisce, invece, 150mila. E poi ci sono gli immobili appartenenti alle Aziende sanitarie provinciali, provenienti essenzialmente da lasciti e donazioni di benefattori».
«Per la stragrande maggioranza di questi beni - ha aggiunto ancora il presidente - mancano dati dettagliati e valutazioni agronomiche. Inutile dire che tra le pieghe di tanta indifferenza, che ha caratterizzato negli anni la gestione del patrimonio pubblico in Sicilia, si annidano mafiosi, speculatori, opportunisti e qualche ‘amico del giaguaro’, che detengono senza alcun titolo immobili non di loro appartenenza».
«E’ il momento - ha concluso Musumeci - di dire basta a tanto disordine. Neppure l’istituzione della Banca della terra, avvenuta con una legge dell’Ars del 2014, è servita a razionalizzare i fondi rustici per scopi di valenza sociale e per creare nuova occupazione. Oggi ho tenuto il primo incontro con i dirigenti delle Finanze, dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale, della Salute e dell’Esa. Ci vorrà del tempo, ma la strada imboccata la percorreremo senza tentennamenti».
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a Palazzo d’Orleans a margine dell’incontro per la firma dell’Accordo con il Conai sulla raccolta differenziata dei rifiuti.
«Si va - ha proseguito il governatore - da ex feudi e piccoli lotti di terreno, superstiti della riforma agraria, a masserie e capannoni di industrie alimentari dismesse, a campagne in pianura e in alta montagna. Un immenso patrimonio che potrebbe superare i 550mila ettari: solo l’Ente di sviluppo agricolo è proprietario di circa 400mila ettari; il dipartimento per lo Sviluppo rurale ne gestisce, invece, 150mila. E poi ci sono gli immobili appartenenti alle Aziende sanitarie provinciali, provenienti essenzialmente da lasciti e donazioni di benefattori».
«Per la stragrande maggioranza di questi beni - ha aggiunto ancora il presidente - mancano dati dettagliati e valutazioni agronomiche. Inutile dire che tra le pieghe di tanta indifferenza, che ha caratterizzato negli anni la gestione del patrimonio pubblico in Sicilia, si annidano mafiosi, speculatori, opportunisti e qualche ‘amico del giaguaro’, che detengono senza alcun titolo immobili non di loro appartenenza».
«E’ il momento - ha concluso Musumeci - di dire basta a tanto disordine. Neppure l’istituzione della Banca della terra, avvenuta con una legge dell’Ars del 2014, è servita a razionalizzare i fondi rustici per scopi di valenza sociale e per creare nuova occupazione. Oggi ho tenuto il primo incontro con i dirigenti delle Finanze, dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale, della Salute e dell’Esa. Ci vorrà del tempo, ma la strada imboccata la percorreremo senza tentennamenti».
Carnevale Eoliano 2019 : Festa dei bambini (I° parte - video)
Sfilata stamattina a Lipari dei bambini delle Elementari. Dopo aver sfilato per il C.so Vittorio Emanuele i piccoli si sono ritrovati in piazza dove l'amministrazione comunale, attraverso l'assessore Tiziana De Luca, con l'aulio di una compagnia, ha organizzato uno spettacolo.
All'evento dedichiamo questo video, seguiranno diversi gruppi di foto
All'evento dedichiamo questo video, seguiranno diversi gruppi di foto
Ci lascia Giovanni Favata. Aveva 63 anni.
Alla moglie, al figlio e ai parenti tutti le sentite condoglianze della famiglia Sarpi e di Eolienews.
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno a Stefania Recupero, Antonella Cappadona, Fabio Lo Presti, Paola Paino, Rossella Profilio, Ilenia Pollo, Umberto Ranno, Rossella Pennisi, Tindara Virgona, Martina Villanti, Pippo Ruggeri, Ornella Fichera, Rosaria Puglisi, Carmelo Russo, Santina Mandarano, Vivi Vian Costable, Rosita Rijtano.
Detti e proverbi. Siciliani ed eoliani (35° puntata)
Si muoru mi nni vaiu ‘mparavisu, ma si nun viu a ttia, mancu ci trasu.
Se muoio me ne vado in paradiso, ma se non ti vedo, nemmeno ci entro.
mercoledì 27 febbraio 2019
Lipari: Video - viaggio sui fondali dove giace il porto romano
Casualmente durante un'operazione di dragaggio dal porto di Sottomonastero sono state tirate su, nel giugno del 2008, tre plinti di base di un edificio antico. Successivamente, la Sovrintendenza del mare ha scoperto quattro metri di muro perimetrale, in estensione semi-circolare con ben otto basamenti e tutta una serie di reperti che fanno pensare ad una grande struttura (il porto romano di Lipari?) dotata di grande portico con colonne del diametro di 1 metro e venti circa, risalente al I-II secolo avanti Cristo. Il video realizzato dalla Sovrintendenza mostra l'area e i reperti che si trovano sui fondali
Amministrazione impegnata a trovare soluzione per problematica del Centro per l’Impiego di Lipari
(Comunicato) L’Amministrazione Comunale è già da tempo impegnata nella risoluzione della problematica relativa ai locali del Centro per l’Impiego di Lipari, non più idonei a ospitare il servizio.
È indiscutibile che il suddetto Ufficio svolga una funzione strategica per il nostro territorio, consentendo ai cittadini del Comune di Lipari di poter usufruire di un servizio fondamentale come quello offerto dal Centro per l’Impiego, senza la necessità di spostamenti che comporterebbero disagi e notevoli costi.
Pertanto, è già stata comunicata la disponibilità del Comune a destinare un immobile all’ex Ufficio Collocamento, che abbia le opportune caratteristiche logistiche e di accessibilità per l’utenza; si è in attesa di sopralluogo per la verifica dell’adeguatezza in base alle attività da svolgersi.
E’ impegno, da parte dell’Amministrazione, fare in modo che tutto si verifichi nel più breve tempo possibile e che le soluzioni previste siano le più rispondenti per ciascuna delle parti coinvolte.
È indiscutibile che il suddetto Ufficio svolga una funzione strategica per il nostro territorio, consentendo ai cittadini del Comune di Lipari di poter usufruire di un servizio fondamentale come quello offerto dal Centro per l’Impiego, senza la necessità di spostamenti che comporterebbero disagi e notevoli costi.
Pertanto, è già stata comunicata la disponibilità del Comune a destinare un immobile all’ex Ufficio Collocamento, che abbia le opportune caratteristiche logistiche e di accessibilità per l’utenza; si è in attesa di sopralluogo per la verifica dell’adeguatezza in base alle attività da svolgersi.
E’ impegno, da parte dell’Amministrazione, fare in modo che tutto si verifichi nel più breve tempo possibile e che le soluzioni previste siano le più rispondenti per ciascuna delle parti coinvolte.
Verifica strumenti metrici non più possibili alla Camera di Commercio.
(Comunicato) La Camera di commercio comunica agli utenti titolari di strumenti di misura che a partire da domani, 28 febbraio 2019, le istanze di verificazione periodica degli strumenti metrici non potranno più essere accolte dall’Ente camerale e che dovranno rivolgersi ad un organismo accreditato.
Come previsto dall’art. 18, comma 2, del decreto ministeriale n. 93 del 21 aprile 2017, infatti, la verificazione periodica, a partire dal 19 marzo 2019, non potrà più essere svolta dagli uffici metrici delle Camere di commercio.
L’ufficio di Metrologia legale dell’Ente camerale effettuerà le verificazioni presentate sino ad oggi, che saranno evase entro e non oltre il 18 marzo 2019.
Come previsto dall’art. 18, comma 2, del decreto ministeriale n. 93 del 21 aprile 2017, infatti, la verificazione periodica, a partire dal 19 marzo 2019, non potrà più essere svolta dagli uffici metrici delle Camere di commercio.
L’ufficio di Metrologia legale dell’Ente camerale effettuerà le verificazioni presentate sino ad oggi, che saranno evase entro e non oltre il 18 marzo 2019.
Pescando nel nostro archivio. Personaggi alle Eolie
Nelle foto:
1) Peppe Matrix, Antonio Di Pietro,Ruly Rodriguez, Christian Pittari "Goccia"
2) Greta Rizzo con Floriana del Grande Fratello
3) Martina Gugliotta con "Marco dei Cesaroni"
1) Peppe Matrix, Antonio Di Pietro,Ruly Rodriguez, Christian Pittari "Goccia"
2) Greta Rizzo con Floriana del Grande Fratello
3) Martina Gugliotta con "Marco dei Cesaroni"
Federalberghi Isole Eolie insiste sulla formazione degli addetti del settore
(comunicato) Federalberghi Isole Eolie insiste sulla formazione degli addetti del settore per migliorare la propria offerta turistica.
Prosegue la collaborazione con Plurimpresa e il fondo interprofessionale formatemp per l’avvio di percorsi professionalizzanti per quanti alle Isole Eolie sono impegnati nel settore turistico.
Quest’anno, si parte il 5 marzo – con sede presso l’hotel Gattopardo a Lipari - con un corso di inglese intermedio e uno di sommelier che proseguiranno rispettivamente fino al 15 e al 12 marzo. Sarà, quindi, la volta del francese intermedio dall’11 al 21 marzo. Si concluderà la sessione di formazione “pre-stagione turistica” con i corsi di tedesco base e addetto ai piani che si terranno dal 18 al 28 marzo.
“La formazione continua per noi e i nostri addetti rappresenta un requisito imprescindibile per una destinazione turistica che punta a migliorare la propria offerta e a mantenere il proprio livello di competitività sui mercati internazionali”, così Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie e di Federalberghi Isole Minori Sicilia. Per maggiori informazioni:info@isoledisicilia.org o 0909812894.
Prosegue la collaborazione con Plurimpresa e il fondo interprofessionale formatemp per l’avvio di percorsi professionalizzanti per quanti alle Isole Eolie sono impegnati nel settore turistico.
Quest’anno, si parte il 5 marzo – con sede presso l’hotel Gattopardo a Lipari - con un corso di inglese intermedio e uno di sommelier che proseguiranno rispettivamente fino al 15 e al 12 marzo. Sarà, quindi, la volta del francese intermedio dall’11 al 21 marzo. Si concluderà la sessione di formazione “pre-stagione turistica” con i corsi di tedesco base e addetto ai piani che si terranno dal 18 al 28 marzo.
“La formazione continua per noi e i nostri addetti rappresenta un requisito imprescindibile per una destinazione turistica che punta a migliorare la propria offerta e a mantenere il proprio livello di competitività sui mercati internazionali”, così Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie e di Federalberghi Isole Minori Sicilia. Per maggiori informazioni:info@isoledisicilia.org o 0909812894.
LIPARI FESTEGGIA IL SUO CARNEVALE: LE SFILATE NEI GIORNI 2,4 E 9 FEBBRAIO. PREVISTI EVENTI PER I BAMBINI.
Dopo le ultime necessarie "limature" è ufficiale il programma del Carnevale eoliano 2018. Oltre alle sfilate dei carri, l'assessore alla P.I., Tiziana De Luca ha voluto una serie di venti riservati ai bambini.
Questo il comunicato ufficiale, in alto lato la locandina :
Lavora a pieno ritmo la macchina organizzativa del Comune di Lipari per l’edizione 2019 del Carnevale Eoliano.
La manifestazione si articolerà in 3 giorni di sfilata, con la partecipazione di tre carri allegorici, uno dei quali proveniente da Malfa, e diversi gruppi mascherati.
Sabato 2 e sabato 9 marzo si sfilerà lungo Corso Vittorio Emanuele, con partenza dall’incrocio con Via Maurolico.
Lunedì 4 marzo, invece, si partirà da Calandra fino a Piazza S. Cristoforo a Canneto.
In aggiunta alle sfilate, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Tiziana De Luca, ha voluto dedicare, in maniera particolare, alcuni eventi per i bambini di tutte le scuole del comprensorio eoliano.
La mattinata del 28 febbraio, in Piazza Mazzini, sarà allestito uno spettacolo carnascialesco con animatori, modellatori di palloncini e intrattenimento musicale, a cura dell’Associazione Culturale Grandiosi Eventi. Se le condizioni meteo non lo permetteranno, l’evento si sposterà presso il Palasport Nicola Biviano.
Nello stesso ambito, per i bambini delle Isole minori, sono stati organizzati, all’interno di ciascuna scuola, dei laboratori artistici per la creazione di maschere con la cartapesta e l’utilizzo di vari materiali di recupero.
A Pianoconte, domenica 3 marzo, alle ore 15:30, l’ A.C.R.S. Terme San Calogero organizza il Carnevale dei bambini in Piazza S. Croce.
L’Amministrazione Comunale, che ha sempre creduto, nonostante le difficoltà organizzative, nell’importanza dei festeggiamenti del Carnevale sia come momento di divertimento e aggregazione sociale, che come forma di espressione del talento dei tanti ragazzi che negli anni hanno dimostrato di saper creare opere di grande valore artistico, desidera ringraziare anticipatamente i carristi, i gruppi, le Associazioni e tutti coloro che si stanno prodigando per la riuscita della manifestazione.
La manifestazione si articolerà in 3 giorni di sfilata, con la partecipazione di tre carri allegorici, uno dei quali proveniente da Malfa, e diversi gruppi mascherati.
Sabato 2 e sabato 9 marzo si sfilerà lungo Corso Vittorio Emanuele, con partenza dall’incrocio con Via Maurolico.
Lunedì 4 marzo, invece, si partirà da Calandra fino a Piazza S. Cristoforo a Canneto.
In aggiunta alle sfilate, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Tiziana De Luca, ha voluto dedicare, in maniera particolare, alcuni eventi per i bambini di tutte le scuole del comprensorio eoliano.
La mattinata del 28 febbraio, in Piazza Mazzini, sarà allestito uno spettacolo carnascialesco con animatori, modellatori di palloncini e intrattenimento musicale, a cura dell’Associazione Culturale Grandiosi Eventi. Se le condizioni meteo non lo permetteranno, l’evento si sposterà presso il Palasport Nicola Biviano.
Nello stesso ambito, per i bambini delle Isole minori, sono stati organizzati, all’interno di ciascuna scuola, dei laboratori artistici per la creazione di maschere con la cartapesta e l’utilizzo di vari materiali di recupero.
A Pianoconte, domenica 3 marzo, alle ore 15:30, l’ A.C.R.S. Terme San Calogero organizza il Carnevale dei bambini in Piazza S. Croce.
L’Amministrazione Comunale, che ha sempre creduto, nonostante le difficoltà organizzative, nell’importanza dei festeggiamenti del Carnevale sia come momento di divertimento e aggregazione sociale, che come forma di espressione del talento dei tanti ragazzi che negli anni hanno dimostrato di saper creare opere di grande valore artistico, desidera ringraziare anticipatamente i carristi, i gruppi, le Associazioni e tutti coloro che si stanno prodigando per la riuscita della manifestazione.
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno a Marco Raffiti, Simona Minutoli, Elide Podetti Alizzo, Annamaria Prestipino, Serena Costanzo Joly, Norina Cappadona, Michele Rando, Gianna Ziino, Manfredi Morabito, Michele Pastore, Flavia Subba, Alberto Taranto, Maria Rosa Natoli, Luna Mazza.
Detti e proverbi. Siciliani ed eoliani (34° puntata)
Ci dissi u ranciu a lausta: Unni maggiuri c'è, minuri cessa.
Disse il granchio all'aragosta: Dove interesse maggiore c'è, il minore cessa.
Per questo detto grazie alla signora Antonella Amendola.
Disse il granchio all'aragosta: Dove interesse maggiore c'è, il minore cessa.
Per questo detto grazie alla signora Antonella Amendola.
LIBERTY LINES, PROMOZIONE PER IL CARNEVALE 2019 NELLE ISOLE. DAL 28 FEBBRAIO AL 10 MARZO BIGLIETTI SCONTATI DEL 50%
La compagnia di navigazione veloce Liberty Lines lancia una campagna promozionale per il Carnevale 2019 e applicherà uno sconto del 50 per cento su tutti i biglietti di andata e ritorno che saranno acquistati contestualmente tra il 28 febbraio e il 10 marzo 2019.
“L’iniziativa – dice Paola Iracani, presidente del Consiglio di Amministrazione di Liberty Lines – fa seguito a quella che abbiamo portato avanti con successo in occasione del Natale scorso ed è in linea con la “mission” della nostra compagnia di navigazione che ha grande considerazione delle esigenze dei territori da noi serviti, in particolar modo nel settore della promozione turistica. La festa di Carnevale è molto sentita, soprattutto in alcune comunità isolane e siamo certi che la nostra promozione potrà contribuire alla valorizzazione delle manifestazioni che saranno allestite dalle amministrazioni locali”.
A supporto dell’iniziativa della Liberty Lines, si registra anche la decisione dell’Amministrazione di Favignana che ha predisposto l’esonero della tassa di sbarco, offrendo quindi una ulteriore agevolazione ai passeggeri.
Liberty Lines, durante il periodo invernale, assicura i collegamenti veloci con aliscafi per le isole Egadi (Favignana, Levanzo, Marettimo), le isole Eolie (Lipari, Vulcano, Panarea, Stromboli, Salina, Alicudi, Filicudi) e Ustica.
“L’iniziativa – dice Paola Iracani, presidente del Consiglio di Amministrazione di Liberty Lines – fa seguito a quella che abbiamo portato avanti con successo in occasione del Natale scorso ed è in linea con la “mission” della nostra compagnia di navigazione che ha grande considerazione delle esigenze dei territori da noi serviti, in particolar modo nel settore della promozione turistica. La festa di Carnevale è molto sentita, soprattutto in alcune comunità isolane e siamo certi che la nostra promozione potrà contribuire alla valorizzazione delle manifestazioni che saranno allestite dalle amministrazioni locali”.
A supporto dell’iniziativa della Liberty Lines, si registra anche la decisione dell’Amministrazione di Favignana che ha predisposto l’esonero della tassa di sbarco, offrendo quindi una ulteriore agevolazione ai passeggeri.
Liberty Lines, durante il periodo invernale, assicura i collegamenti veloci con aliscafi per le isole Egadi (Favignana, Levanzo, Marettimo), le isole Eolie (Lipari, Vulcano, Panarea, Stromboli, Salina, Alicudi, Filicudi) e Ustica.
REGIONE: AVVIATO PROCESSO DI SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA
Avviato, per la prima volta nell’ambito della Regione Siciliana, un importante progetto di semplificazione, razionalizzazione ed efficientamento dei processi amministrativi. A realizzarlo l’assessorato della Funzione Pubblica e «costituisce - evidenzia il governatore Nello Musumeci - una vera rivoluzione per l’Isola che prevede una profonda riorganizzazione e ottimizzazione della ‘macchina’ Regione. Un percorso che porrà finalmente l’amministrazione siciliana al passo con le altre. Il progetto, nel suo complesso, porterà al miglioramento dei servizi, alla valorizzazione del personale e, soprattutto, allo snellimento dei processi amministrativi».
L’iniziativa prevede il graduale coinvolgimento di tutti i dipartimenti regionali per raggiungere gli obiettivi prefissati.
«Tale strategia - dichiara l’assessore Bernardette Grasso - è stata declinata all’interno del Piano di rafforzamento amministrativo della Regione (Pra II fase) e viene realizzata con il supporto della società Deloitte, quale capofila di un raggruppamento temporanea di imprese che ha attivato una specifica convenzione nell’ambito della procedura Consip. La società ha già avviato il lavoro di mappatura all’interno dei dipartimenti regionali, con l’obiettivo di analizzare e quantificare le risorse umane necessarie e, soprattutto, le qualifiche professionali da impiegare per singolo ufficio, definendo il congruo numero di personale da impegnare e le eventuali carenze di organico da colmare».
L’iniziativa prevede il graduale coinvolgimento di tutti i dipartimenti regionali per raggiungere gli obiettivi prefissati.
«Tale strategia - dichiara l’assessore Bernardette Grasso - è stata declinata all’interno del Piano di rafforzamento amministrativo della Regione (Pra II fase) e viene realizzata con il supporto della società Deloitte, quale capofila di un raggruppamento temporanea di imprese che ha attivato una specifica convenzione nell’ambito della procedura Consip. La società ha già avviato il lavoro di mappatura all’interno dei dipartimenti regionali, con l’obiettivo di analizzare e quantificare le risorse umane necessarie e, soprattutto, le qualifiche professionali da impiegare per singolo ufficio, definendo il congruo numero di personale da impegnare e le eventuali carenze di organico da colmare».
martedì 26 febbraio 2019
Roma, on. Alessio Villarosa: "Un decreto ad hoc per le ex Province siciliane”
Il Sottosegretario all'Economia, on. Alessio Villarosa, come anticipato venerdì scorso, durante l'incontro con i dipendenti della Città Metropolitana di Messina, ieri ed oggi ha incontrato i responsabili degli uffici della Ragioneria Generale dello Stato e il Ministro dell'Economia e delle Finanze on. Giovanni Tria.
Nel corso del confronto con gli uffici finanziari dello Stato sono state approfondite tutte le possibili ipotesi di soluzione per le problematiche che affliggono le ex Province siciliane, riscontrando la fattiva disponibilità di tutti i presenti a predisporre una serie di misure di carattere normativo per consentire agli Enti in difficoltà finanziaria di chiudere i bilanci utilizzando, in deroga alla normativa vigente, gli avanzi e in tal modo poter utilizzare gli stanziamenti in conto capitale di provenienza ed entità certe.
Tale proposta normativa verrà veicolata in un apposito provvedimento d’urgenza.
Nell'incontro con il Ministro Tria è emersa un’ulteriore ipotesi di lavoro che, attraverso un’intesa a breve con la Regione Siciliana, in sede di Conferenza Unificata, consentirebbe alle ex Province di fare affidamento su risorse che verrebbero sbloccate per far fronte alle prime necessità di carattere finanziario; un'iniziativa che consentirebbe di dare, dunque, maggiori risposte alle necessità del territorio.
Il Sindaco Metropolitano Cateno De Luca ha affermato che “pur non avendo compreso nello specifico la soluzione individuata e lo strumento da utilizzare per salvare tutte le ex Province siciliane prendo atto delle dichiarazioni del Sottosegretario all’Economia on. Alessio Villarosa, certo che non si tratti dell’ennesimo annuncio e che la proposta sarà supportata e seguita da fatti immediati e concreti”.
Nel corso del confronto con gli uffici finanziari dello Stato sono state approfondite tutte le possibili ipotesi di soluzione per le problematiche che affliggono le ex Province siciliane, riscontrando la fattiva disponibilità di tutti i presenti a predisporre una serie di misure di carattere normativo per consentire agli Enti in difficoltà finanziaria di chiudere i bilanci utilizzando, in deroga alla normativa vigente, gli avanzi e in tal modo poter utilizzare gli stanziamenti in conto capitale di provenienza ed entità certe.
Tale proposta normativa verrà veicolata in un apposito provvedimento d’urgenza.
Nell'incontro con il Ministro Tria è emersa un’ulteriore ipotesi di lavoro che, attraverso un’intesa a breve con la Regione Siciliana, in sede di Conferenza Unificata, consentirebbe alle ex Province di fare affidamento su risorse che verrebbero sbloccate per far fronte alle prime necessità di carattere finanziario; un'iniziativa che consentirebbe di dare, dunque, maggiori risposte alle necessità del territorio.
Il Sindaco Metropolitano Cateno De Luca ha affermato che “pur non avendo compreso nello specifico la soluzione individuata e lo strumento da utilizzare per salvare tutte le ex Province siciliane prendo atto delle dichiarazioni del Sottosegretario all’Economia on. Alessio Villarosa, certo che non si tratti dell’ennesimo annuncio e che la proposta sarà supportata e seguita da fatti immediati e concreti”.
REGIONE: BOOM DI DOMANDE PER BANDI SULLA PESCA
Boom di domande per i bandi del Fondo europeo per gli affari marittimi e la Pesca 2014-2020. Sono oltre cinquecento i progetti presentati per partecipare ai sette avvisi predisposti dal dipartimento della Pesca dell'assessorato regionale dell’Agricoltura lo scorso agosto. A disposizione sono undici milioni di euro ed entro un mese verranno emesse le graduatorie provvisorie dei progetti per consentirne l’avvio nel più breve tempo possibile. Le proposte, alcune delle quali realizzate congiuntamente dai Consorzi di pescatori e dai Comuni per la rimozione dei rifiuti marini e della plastica in mare, spaziano dall’ammodernamento dei pescherecci e degli strumenti da pesca, al miglioramento delle condizioni di igiene, salute, sicurezza dei pescatori.
Particolare attenzione, inoltre, è rivolta alla salubrità del pescato e alla diversificazione delle forme di reddito mediante attività complementari a quella principale della pesca (come turismo legato alla pesca sportiva, trasformazione ittica, ristorazione e attività pedagogiche).
L’elevato numero di domande registrato, il più alto di sempre, testimonia che il mondo della pesca ha accolto e apprezzato la proposta del governo Musumeci di invertire la rotta, passando dalla politica della rottamazione a quella della valorizzazione. Basti pensare che con la precedente programmazione (2007-2013) in Sicilia sono state rottamate circa settecento imbarcazioni con conseguenze economiche devastanti.
«E’ l’inizio - evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci - di una nuova stagione per la pesca in Sicilia. Per troppo tempo, questo settore è stato considerato la 'Cenerentola' delle attività produttive dell’Isola. Il mio governo ha voluto invertire la rotta e far diventare l'attività ittica un settore trainante della nostra economia: più addetti, più rispetto per l'ambiente, più sfruttamento compatibile delle risorse del mare. Per questo abbiamo messo in campo strumenti finanziari diversificati».
«L’alta adesione ai bandi - aggiunge l’assessore alla Pesca mediterranea, Edy Bandiera - sottolinea un’importante voglia, da parte della nostra marineria, di non arrendersi e farsi piegare dalla crisi del settore di questi anni. Al contrario evidenzia una voglia di accogliere la nostra proposta di nuove politiche di settore, che puntano su innovazione, sviluppo e ricambio generazionale, attraverso attività e strumenti sempre più compatibili con la tutela dell'ambiente marino. Il numero elevato di domande ci conferma altresì che la costante vicinanza alle marinerie, anche attraverso le periodiche sedute del Consiglio regionale della pesca, ha dato i frutti sperati, in termini di adeguatezza delle proposte, comunicazione e di diffusione delle informazioni e opportunità per i nostri pescatori».
SCHEDA SUI BANDI
In particolare, la misura 1.38 stanzia per la 'Limitazione dell’impatto della pesca sull’ambiente marino e adeguamento della pesca alla protezione della specie' 2,5 milioni di euro. La finalità del bando è quella di tutelare l'ambiente e al contempo promuovere l'uso efficiente delle risorse. L'intento è, inoltre, il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi acquatici e la garanzia di un equilibrio tra la capacità di pesca e la possibilità di pesca disponibili.
La dotazione finanziaria per la misura 1.32 'Salute e sicurezza', è invece di 1,6 milioni di euro. Si punta al miglioramento delle condizione di igiene, salute, sicurezza e lavoro dei pescatori, con particolare attenzione anche alla salubrità del pescato. Verranno premiate, attraverso criteri di selezione, sia le operazioni riguardanti le imbarcazioni più vecchie sia quelle che, in passato, hanno imbarcato il maggior numero di pescatori.
Per la misura 1.30 'Diversificazione e nuove forme di reddito' a disposizione ci sono 836 mila euro. L’obiettivo è quello di contribuire in maniera consistente alla riduzione della pressione sugli stock ittici e al miglioramento della redditività del settore, attraverso attività complementari a quella principale della pesca, come a esempio: turismo legato alla pesca sportiva, ristorazione, servizi ambientali, attività pedagogiche.
Altre misure previste sono la 1.40 'Rimozione dei rifiuti marini' - che si rivolge ai Consorzi di gestione pesca (Cogepa) e alle organizzazioni dei pescatori - la cui dotazione finanziaria è di 1,8 milioni di euro; la 1.41 'Ammodernamento ed efficienza energetica pescherecci', con una disponibilità di 1,9 milioni di euro; la 1.42 'Valore aggiunto, commercializzazione, trasformazione e vendita diretta' con una dotazione di 2,5 milioni di euro; la 5.68 'Commercializzazione prodotti ittici organizzazioni produttori' con quattrocentomila euro a disposizione.
Particolare attenzione, inoltre, è rivolta alla salubrità del pescato e alla diversificazione delle forme di reddito mediante attività complementari a quella principale della pesca (come turismo legato alla pesca sportiva, trasformazione ittica, ristorazione e attività pedagogiche).
L’elevato numero di domande registrato, il più alto di sempre, testimonia che il mondo della pesca ha accolto e apprezzato la proposta del governo Musumeci di invertire la rotta, passando dalla politica della rottamazione a quella della valorizzazione. Basti pensare che con la precedente programmazione (2007-2013) in Sicilia sono state rottamate circa settecento imbarcazioni con conseguenze economiche devastanti.
«E’ l’inizio - evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci - di una nuova stagione per la pesca in Sicilia. Per troppo tempo, questo settore è stato considerato la 'Cenerentola' delle attività produttive dell’Isola. Il mio governo ha voluto invertire la rotta e far diventare l'attività ittica un settore trainante della nostra economia: più addetti, più rispetto per l'ambiente, più sfruttamento compatibile delle risorse del mare. Per questo abbiamo messo in campo strumenti finanziari diversificati».
«L’alta adesione ai bandi - aggiunge l’assessore alla Pesca mediterranea, Edy Bandiera - sottolinea un’importante voglia, da parte della nostra marineria, di non arrendersi e farsi piegare dalla crisi del settore di questi anni. Al contrario evidenzia una voglia di accogliere la nostra proposta di nuove politiche di settore, che puntano su innovazione, sviluppo e ricambio generazionale, attraverso attività e strumenti sempre più compatibili con la tutela dell'ambiente marino. Il numero elevato di domande ci conferma altresì che la costante vicinanza alle marinerie, anche attraverso le periodiche sedute del Consiglio regionale della pesca, ha dato i frutti sperati, in termini di adeguatezza delle proposte, comunicazione e di diffusione delle informazioni e opportunità per i nostri pescatori».
SCHEDA SUI BANDI
In particolare, la misura 1.38 stanzia per la 'Limitazione dell’impatto della pesca sull’ambiente marino e adeguamento della pesca alla protezione della specie' 2,5 milioni di euro. La finalità del bando è quella di tutelare l'ambiente e al contempo promuovere l'uso efficiente delle risorse. L'intento è, inoltre, il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi acquatici e la garanzia di un equilibrio tra la capacità di pesca e la possibilità di pesca disponibili.
La dotazione finanziaria per la misura 1.32 'Salute e sicurezza', è invece di 1,6 milioni di euro. Si punta al miglioramento delle condizione di igiene, salute, sicurezza e lavoro dei pescatori, con particolare attenzione anche alla salubrità del pescato. Verranno premiate, attraverso criteri di selezione, sia le operazioni riguardanti le imbarcazioni più vecchie sia quelle che, in passato, hanno imbarcato il maggior numero di pescatori.
Per la misura 1.30 'Diversificazione e nuove forme di reddito' a disposizione ci sono 836 mila euro. L’obiettivo è quello di contribuire in maniera consistente alla riduzione della pressione sugli stock ittici e al miglioramento della redditività del settore, attraverso attività complementari a quella principale della pesca, come a esempio: turismo legato alla pesca sportiva, ristorazione, servizi ambientali, attività pedagogiche.
Altre misure previste sono la 1.40 'Rimozione dei rifiuti marini' - che si rivolge ai Consorzi di gestione pesca (Cogepa) e alle organizzazioni dei pescatori - la cui dotazione finanziaria è di 1,8 milioni di euro; la 1.41 'Ammodernamento ed efficienza energetica pescherecci', con una disponibilità di 1,9 milioni di euro; la 1.42 'Valore aggiunto, commercializzazione, trasformazione e vendita diretta' con una dotazione di 2,5 milioni di euro; la 5.68 'Commercializzazione prodotti ittici organizzazioni produttori' con quattrocentomila euro a disposizione.
Per Giusy Riganò, 19enne liparese, il sogno di Miss Italia... continua!
Giusy, il primo passo, verso il sogno, l'ha compiuto. E' la prima finalista regionale di Miss Italia.
La bella 19enne liparese, arriva per prima a quello che è già un bel traguardo, in quanto nel concorso Miss 365, tenutosi a Roma, si è piazzata, come finalista, nel ristrettissimo gruppo delle belle che possono proseguire in quella che, in ogni caso, è una gran bella esperienza.
Giusy, adesso, si appresta a compiere il secondo passo e lo fa, a nostro avviso, con tutti i requisiti necessari.
Nel porgerle il più grande in bocca al lupo,possibile, le auguriamo di cullare il sogno, sino in fondo.
"Non smettere mai di sognare, solo chi sogna, impara a volare".
Città Metropolitana di Messina “Ente Virtuoso”, il deficit è di 12 milioni di euro solo a causa del il prelievo forzoso applicato dallo Stato italiano
La Città Metropolitana di Messina, così come tutte le ex Province siciliane, attraversa da tempo una grave crisi finanziaria che trova origine in una scelta politica che, nei fatti, si è rivelata errata nei contenuti e nei metodi.
La situazione appare del tutto paradossale se si pensa che, dal punto di vista gestionale, Palazzo dei Leoni è un Ente virtuoso e che lo stato di deficit economico è causato dal “prelievo forzoso” che lo Stato italiano ha attivato e che, a pieno regime, comporta per l'ex Provincia di Messina la sottrazione di ben 25 milioni annui.
Analizzando lo stato di fatto nel dettaglio si può affermare che la situazione finanziaria della Città Metropolitana di Messina è stata caratterizzata dalla consistente riduzione delle risorse disponibili per l’esercizio delle proprie funzioni per effetto di:
- norme che hanno previsto minori assegnazioni;
- norme che hanno previsto l’obbligo di riduzione della spesa corrente dell’Ente ed il contemporaneo riversamento di risorse nel bilancio dello Stato.
Le principali norme che hanno introdotto l’obbligo di riduzione della spesa corrente dell’Ente ed il contemporaneo riversamento allo Stato di risorse di bilancio di parte corrente sono:
- il D.L. 66/2014 con il quale è stato previsto il concorso della Provincia Regionale di Messina alla riduzione della spesa pubblica, quantificato dallo stesso Ministero – quale quota parte della somma di euro 510 milioni di cui alla lettera a) quale quota parte della somma di euro 1 milione di cui alla lettera b) e quale quota parte della somma di euro 5,7 milioni di cui alla lettera c) del comma 2, dell’art. 47 del D.L. 66/2014;
- la legge 190/2014 con la quale è stato richiesto alle Province un concorso al contenimento della spesa corrente quantificato dall’art. 1 comma 418 della legge 190/2014 in 1 miliardo per il 2015, 2 miliardi per il 2016 e 3 miliardi dal 2017.
Il concorso richiesto alla Città Metropolitana di Messina, dalle superiori norme, dall’anno 2014 al 2018 è stato quantificato in 89.675.802,21
Per effetto delle superiori norme, la spesa corrente fino al 2018 si è ridotta rispetto a quella del 2013 di euro 89.675.802,21, a parità di funzioni e competenze attribuite alle ex Province siciliane che, a differenza delle Province delle Regioni a statuto ordinario, non sono state interessate dal processo di ridimensionamento delle competenze e del personale previsto dalla legge 56/2014 (Delrio) né, tantomeno, dalle successive manovre di finanza pubblica, con le quali si è proceduto a sterilizzare, in parte, l’effetto del cosiddetto prelievo forzoso.
In ordine al prelievo forzoso dello Stato si precisa che:
- gli importi di cui sopra sono stati stanziati nei bilanci della Città Metropolitana di Messina come trasferimento a favore dello Stato, ciò ha comportato una consistente riduzione delle somme stanziabili per l’erogazione dei servizi;
- qualora l’Ente non versi le superiori somme allo Stato, lo stesso provvede a prelevarle alla fonte tramite l’Agenzia delle Entrate (sul gettito RCA e sul gettito IPT – Imposta Provinciale di Trascrizione).
La condizione, che prelude ad una situazione di “dissesto indotto”, sostanzialmente determinatasi a causa del cosiddetto “prelievo forzoso” dello Stato, oltre che per i ridotti interventi finanziari di Stato e Regione Siciliana, non ha consentito all’Ente di poter approvare un’ipotesi di bilancio in pareggio per l’anno 2018, stante lo squilibrio di circa 12.000.000,00 di euro.
Occorre precisare che, qualora l’Ente dovesse procedere alla dichiarazione di dissesto finanziario, Palazzo dei Leoni sarà comunque oggettivamente impossibilitato a rimuovere le cause che lo hanno determinato (art. 245, comma 3 del TUEL), non derivando tale stato da fatti gestionali dell’Ente ma dall’applicazione di normative contabili statali e regionali, così per come fin qui descritto, su cui non è possibile incidere.
Infine, si fa rilevare che la mancata approvazione del bilancio preclude all’Ente di utilizzare i finanziamenti per gli investimenti sulla viabilità (Masterplan) e l’edilizia scolastica, in parte concessi ed in parte in corso di assegnazione, che, pertanto, potrebbero essere revocati, con evidenti ricadute sulle già precarie condizioni in cui versa la rete viaria e l’edilizia scolastica.
Tutto ciò ha indotto La Città Metropolitana di Messina ad adottare iniziative volte a determinare un intervento concreto da parte del Governo nazionale che, insieme ad un'azione di sostegno finanziario da parte della Regione siciliana, dovrà garantire le necessarie risorse economiche alle Città Metropolitane siciliane e ai Liberi consorzi, da troppo tempo in condizioni di sofferenza finanziaria.
La situazione appare del tutto paradossale se si pensa che, dal punto di vista gestionale, Palazzo dei Leoni è un Ente virtuoso e che lo stato di deficit economico è causato dal “prelievo forzoso” che lo Stato italiano ha attivato e che, a pieno regime, comporta per l'ex Provincia di Messina la sottrazione di ben 25 milioni annui.
Analizzando lo stato di fatto nel dettaglio si può affermare che la situazione finanziaria della Città Metropolitana di Messina è stata caratterizzata dalla consistente riduzione delle risorse disponibili per l’esercizio delle proprie funzioni per effetto di:
- norme che hanno previsto minori assegnazioni;
- norme che hanno previsto l’obbligo di riduzione della spesa corrente dell’Ente ed il contemporaneo riversamento di risorse nel bilancio dello Stato.
Le principali norme che hanno introdotto l’obbligo di riduzione della spesa corrente dell’Ente ed il contemporaneo riversamento allo Stato di risorse di bilancio di parte corrente sono:
- il D.L. 66/2014 con il quale è stato previsto il concorso della Provincia Regionale di Messina alla riduzione della spesa pubblica, quantificato dallo stesso Ministero – quale quota parte della somma di euro 510 milioni di cui alla lettera a) quale quota parte della somma di euro 1 milione di cui alla lettera b) e quale quota parte della somma di euro 5,7 milioni di cui alla lettera c) del comma 2, dell’art. 47 del D.L. 66/2014;
- la legge 190/2014 con la quale è stato richiesto alle Province un concorso al contenimento della spesa corrente quantificato dall’art. 1 comma 418 della legge 190/2014 in 1 miliardo per il 2015, 2 miliardi per il 2016 e 3 miliardi dal 2017.
Il concorso richiesto alla Città Metropolitana di Messina, dalle superiori norme, dall’anno 2014 al 2018 è stato quantificato in 89.675.802,21
Per effetto delle superiori norme, la spesa corrente fino al 2018 si è ridotta rispetto a quella del 2013 di euro 89.675.802,21, a parità di funzioni e competenze attribuite alle ex Province siciliane che, a differenza delle Province delle Regioni a statuto ordinario, non sono state interessate dal processo di ridimensionamento delle competenze e del personale previsto dalla legge 56/2014 (Delrio) né, tantomeno, dalle successive manovre di finanza pubblica, con le quali si è proceduto a sterilizzare, in parte, l’effetto del cosiddetto prelievo forzoso.
In ordine al prelievo forzoso dello Stato si precisa che:
- gli importi di cui sopra sono stati stanziati nei bilanci della Città Metropolitana di Messina come trasferimento a favore dello Stato, ciò ha comportato una consistente riduzione delle somme stanziabili per l’erogazione dei servizi;
- qualora l’Ente non versi le superiori somme allo Stato, lo stesso provvede a prelevarle alla fonte tramite l’Agenzia delle Entrate (sul gettito RCA e sul gettito IPT – Imposta Provinciale di Trascrizione).
La condizione, che prelude ad una situazione di “dissesto indotto”, sostanzialmente determinatasi a causa del cosiddetto “prelievo forzoso” dello Stato, oltre che per i ridotti interventi finanziari di Stato e Regione Siciliana, non ha consentito all’Ente di poter approvare un’ipotesi di bilancio in pareggio per l’anno 2018, stante lo squilibrio di circa 12.000.000,00 di euro.
Occorre precisare che, qualora l’Ente dovesse procedere alla dichiarazione di dissesto finanziario, Palazzo dei Leoni sarà comunque oggettivamente impossibilitato a rimuovere le cause che lo hanno determinato (art. 245, comma 3 del TUEL), non derivando tale stato da fatti gestionali dell’Ente ma dall’applicazione di normative contabili statali e regionali, così per come fin qui descritto, su cui non è possibile incidere.
Infine, si fa rilevare che la mancata approvazione del bilancio preclude all’Ente di utilizzare i finanziamenti per gli investimenti sulla viabilità (Masterplan) e l’edilizia scolastica, in parte concessi ed in parte in corso di assegnazione, che, pertanto, potrebbero essere revocati, con evidenti ricadute sulle già precarie condizioni in cui versa la rete viaria e l’edilizia scolastica.
Tutto ciò ha indotto La Città Metropolitana di Messina ad adottare iniziative volte a determinare un intervento concreto da parte del Governo nazionale che, insieme ad un'azione di sostegno finanziario da parte della Regione siciliana, dovrà garantire le necessarie risorse economiche alle Città Metropolitane siciliane e ai Liberi consorzi, da troppo tempo in condizioni di sofferenza finanziaria.
La storia si ripete. Mareggiata a Canneto di Lipari: 21 gennaio 1981. (di Salvatore Iacono)
Riceviamo dall'ingegner Salvatore Iacono, che ringraziamo, e pubblichiamo:
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