Carissima Wilma,
parlo solo oggi della Tua morte e del Tuo funerale perchè come dicevamo è stato uno sconvolgimento che bisognava carburare.
Se così si può dire sicuramente Ti è piaciuto perchè è stato bellissimo. Tutti partecipanti, nessuno escluso, commossi e addolorati. Don Giuseppe ha fatto una splendida omelia. Forse la più bella e la più partecipata che io abbia mai ascoltato.
Tutto era dovuto, e ne sono felicissima per il carissimo Antonello che rimarrà inconsolabile perchè sei stata la sorella più tenera ed insostituibile, e per il caro Emanuele la cui vita ora in solitudine, sarà più difficile.
Hai visto i “nostri ragazzi” come sono stati attenti e partecipi. Hanno imparato più ieri ascoltando quello che Sei stata per la nostra scuola e quello che hai fatto nella Tua vita corrente. Hanno imparato più ieri che in un anno di scuola.
Io Ti ringrazio per tutta la collaborazione che mi hai dato come Vicepresidente del C.I.P.R.A. nei nostri 15 anni di lavoro comune.
Abbiamo fatto, con grandi sacrifici, delle cose bellissime, che però non sempre sono state comprese.
Io Ti dico che riprenderò a combattere per la nostra Pinacoteca perchè so quanto Tu ci tenevi e come è impossibile che 15 anni di lavoro disinteressato di tante persone ( Carlo Serraino, Annamaria Lopes, Maria Lopes, Luciano Siracusa, Antonio Brundu) vada perduto.
Da oggi, sapendo, quanto Tu ci tenessi, riprenderò a combattere.
Sei stata una perfezionista in tutto in qualsiasi cosa facessi, i fiori alle Varette di Pasqua, alle lezioni e alle feste a scuola e nella vita di ogni giorno.
A scuola Sei stata supplente nel 1976-77 e poi di ruolo dal 1986. Preside nel 2001 e poi ancora docente sino al 2012 quando sei andata in pensione.
E come dimenticare la festa di addio che hai organizzato per la mia andata in pensione con l’amico Peppuccio Subba…!
Carissima sono sicura che già oggi stai passeggiando nei prati fioriti del cielo insieme con i tuoi amati genitori ed i Tuoi suoceri, felice e sorridente.
Ti abbiamo voluto e Ti vogliamo bene.
Un abbraccio con Emanuele, Antonello e tutti i Tuoi cari.
Caterina Conti
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