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sabato 8 novembre 2008
Collegamenti e privatizzazione. Garofalo: impegno del Governo garantire adeguati servizi per le isole minori
Mentre divampa la polemica sui servizi tra Siremar e comune di Lipari, l'on. Vincenzo Garofalo, componente della Commissione trasporti, ha dichiarato: «Sulla vicenda Tirrenia e sulle conseguenze per i collegamenti marittimi con le isole minori voglio rassicurare utenti e residenti che da parte sia del Governo, che del Parlamento c'è la massima e costante attenzione, con l'obiettivo primario di tutelare il diritto alla mobilità ed alla continuità territoriale. La ormai prossima privatizzazione della Tirrenia e lo scadere, il 31 dicembre 2008, delle convenzioni ventennali tra governo ed holding, stanno vedendo tutta la deputazione nazionale impegnata al fine di trovare le soluzioni definitive più idonee a garantire non solo l'effettivo svolgimento del diritto alla mobilità, ma anche un servizio qualificato ed efficiente. È nota la mozione della deputazione siciliana sulla questione. Da parte del governo, anche per voce del sottosegretario alle infrastrutture Giuseppe Maria Reina abbiamo avuto massime rassicurazioni sull' attenzione costante alle diverse fasi dell' operazione. Nel frattempo, il 6 novembre il Consiglio dei ministri ha deliberato la definizione dei criteri di privatizzazione della Tirrenia e le modalità di dismissione, che dovrebbe avvenire entro il 2009. Per garantire il servizio, il governo presenterà alla Commissione europea una richiesta di proroga della convenzione che scade a fine dicembre, in modo da evitare conseguenze traumatiche, quali appunto quelle che potrebbero avvenire dal 1 gennaio con la sospensione del servizio. Sempre nei giorni scorsi la Commissione trasporti, della quale sono componente, ha programmato una serie di audizioni con i rappresentanti delle regioni, il gruppo Tirrenia, Confitarma, le organizzazioni sindacali e, su mia precisa richiesta, l' Ancim, l'associazione dei comuni delle isole minori»
venerdì 7 novembre 2008
L'area archeologica di Sottomonastero e l'avvio dei lavori per il monitoraggio
Comunicato
Da lunedi prossimo 10 novembre, e per la durata di tre-quattro giorni, saranno a Lipari alcuni tecnici della Sovrintendenza del mare, i quali opereranno per collocare, nella zona del sito archeologico sottomarino recentemente ritrovato in località Sottomonastero, alcune telecamere subacquee destinate a monitorare il sito stesso. Tali telecamere, inoltre , in aggiunta ad un chiaro scopo di sorveglianza, è previsto che siano collegate ,tramite internet, al sito della Sovrintendenza, in modo che chiunque possa, attraverso le stesse, fruire di quelle immagini che ,altrimenti, sarebbero difficilmente accessibili ai più.
Lelio Finocchiaro (delegato alla portualità).
Celebrazione del 9 novembre: Il sindaco Bruno dimentica il direttore del museo Gullo. Lo evidenzia Pietro Lo Cascio
Comunicato stampa: il 90° anniversario della fine della Grande Guerra e gli inviti ad personam del Sindaco di Lipari.
Come gli altri consiglieri comunali, ho ricevuto nei giorni scorsi l’invito per le celebrazioni del 90° anniversario della fine della Grande Guerra, gentilmente inviatomi dal Sindaco di Lipari. Non intendo prendere parte, per ragioni politiche e personali, a celebrazioni di guerre, vinte o perse, come quella del ’15-’18, pagata con un immane tributo di sangue da operai e contadini italiani e che – di fatto – aprì la strada al deleterio avvento del ventennio fascista. Tuttavia, intendo fare rilevare un aspetto che non investe la sfera dei giudizi storici, bensì quella – molto meno nobile – dei ruoli istituzionali e del loro uso personalistico, che non può passare inosservato in un piccolo comune come il nostro. L’invito del Sindaco è indirizzato a un vasto numero di rappresentanti di forze dell’ordine, enti, istituzioni, associazioni (prevalentemente imprenditoriali). Nell’indirizzario, e ne sono lieto, figura la Conservatrice Onoraria del Museo Archeologico Eoliano, Madaleine Cavalier; non ho trovato però il nome del Direttore, del quale lo stesso Museo, la principale istituzione culturale del Comune, è dotato su nomina dell’Assessorato Regionale di competenza. Da un punto di vista formale, sarebbe come invitare il vicesindaco e dimenticare il sindaco, in occasione di una manifestazione indetta a seguito di direttive della Presidenza del Consiglio e, dunque, di grande valenza istituzionale. Non credo, tuttavia, che si tratti di una “svista”; piuttosto di una “finezza”, rivelatrice di come, nell’uso della propria veste istituzionale, il Sindaco ceda alla tentazione di rinverdire polemiche post-elettorali o personali, trascurando però il doveroso e impersonale riconoscimento che andrebbe dato a chi riveste un ruolo pubblico e di indiscutibile rilievo nella nostra piccola, e talvolta provinciale, comunità.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale
“Eolie nel Cuore”
Come gli altri consiglieri comunali, ho ricevuto nei giorni scorsi l’invito per le celebrazioni del 90° anniversario della fine della Grande Guerra, gentilmente inviatomi dal Sindaco di Lipari. Non intendo prendere parte, per ragioni politiche e personali, a celebrazioni di guerre, vinte o perse, come quella del ’15-’18, pagata con un immane tributo di sangue da operai e contadini italiani e che – di fatto – aprì la strada al deleterio avvento del ventennio fascista. Tuttavia, intendo fare rilevare un aspetto che non investe la sfera dei giudizi storici, bensì quella – molto meno nobile – dei ruoli istituzionali e del loro uso personalistico, che non può passare inosservato in un piccolo comune come il nostro. L’invito del Sindaco è indirizzato a un vasto numero di rappresentanti di forze dell’ordine, enti, istituzioni, associazioni (prevalentemente imprenditoriali). Nell’indirizzario, e ne sono lieto, figura la Conservatrice Onoraria del Museo Archeologico Eoliano, Madaleine Cavalier; non ho trovato però il nome del Direttore, del quale lo stesso Museo, la principale istituzione culturale del Comune, è dotato su nomina dell’Assessorato Regionale di competenza. Da un punto di vista formale, sarebbe come invitare il vicesindaco e dimenticare il sindaco, in occasione di una manifestazione indetta a seguito di direttive della Presidenza del Consiglio e, dunque, di grande valenza istituzionale. Non credo, tuttavia, che si tratti di una “svista”; piuttosto di una “finezza”, rivelatrice di come, nell’uso della propria veste istituzionale, il Sindaco ceda alla tentazione di rinverdire polemiche post-elettorali o personali, trascurando però il doveroso e impersonale riconoscimento che andrebbe dato a chi riveste un ruolo pubblico e di indiscutibile rilievo nella nostra piccola, e talvolta provinciale, comunità.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale
“Eolie nel Cuore”
TIRRENIA: BUFARDECI, BENE GOVERNO NAZIONALE ORA PARTA CONFRONTO
“Il Governo ha imboccato la direzione che le regioni avevano suggerito. La previsione di un rinnovo triennale della convenzione con Tirrenia e il contestuale avvio del processo di privatizzazione consente di aprire un confronto con le Regioni. In questo modo siamo in grado di ragionare sul futuro delle compagnie regionali di navigazioni della Tirrenia, nel caso specifico della Sicilia la Siremar, e comunque garantire i collegamenti da e con le isole minori”. Lo dice il vicepresidente della Regione siciliana e assessore ai trasporti, Titti Bufardeci, che così commenta le decisioni del Consiglio dei Ministri.
Per Bufardeci “si tratta di un'opportunità per approfondire i temi e riallineare gli esiti degli studi che il dipartimento dei trasporti sta conducendo sulla riorganizzazione dei collegamenti marittimi regionali. Ora abbiamo il tempo necessario per comprendere quale futuro progettare, potendo prendere in considerazione anche gli scenari che riguardano la Siremar”. Lo studio del dipartimento regionale dei trasporti sui collegamenti marittimi regionali è stato avviato a dicembre dell'anno scorso e si concluderà entro la fine del 2008.
Per Bufardeci “si tratta di un'opportunità per approfondire i temi e riallineare gli esiti degli studi che il dipartimento dei trasporti sta conducendo sulla riorganizzazione dei collegamenti marittimi regionali. Ora abbiamo il tempo necessario per comprendere quale futuro progettare, potendo prendere in considerazione anche gli scenari che riguardano la Siremar”. Lo studio del dipartimento regionale dei trasporti sui collegamenti marittimi regionali è stato avviato a dicembre dell'anno scorso e si concluderà entro la fine del 2008.
LE ULTIMISSIME SULLA TIRRENIA E QUINDI SUL FUTURO DELLA SIREMAR
TIRRENIA:AL VIA PRIVATIZZAZIONE PER L'ALITALIA DEI MARI
(ANSA) Parte ufficialmente la privatizzazione di Tirrenia, l''Alitalia dei mari', la societa' di navigazione pubblica che per anni ha navigato con bilanci in rosso contando sulle risorse delle convenzioni pubbliche. Il Consiglio dei ministri ha infatti deliberato la definizione dei criteri di privatizzazione e delle modalita' di dismissione della partecipazione detenuta indirettamente dal Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale di Tirrenia di Navigazione. Il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Altero Matteoli ha sottolineato che ''si tratta di un primo passo di una procedura che prevede tempi non brevi per essere completata''. Intanto il Governo, ha aggiunto, ''avanzera' alla Commissione Europea una richiesta di proroga dell'attuale convenzione'', come misura tampone in deroga alle norme Ue che imporrebbero una gara, per avere il tempo di ''attuare il processo di privatizzazione''. ''Con questo provvedimento - viene spiegato - entra nel vivo la fase operativa di liberalizzazione del cabotaggio marittimo disposta dalla Finanziaria 2007''. Di privatizzazione di Tirrenia si era cominciato a parlare all'inizio del 2000 con un progetto di cessione che prevedeva, per la societa' dell'orbita Iri, una progressiva dismissione di quote. Il vero e proprio conto alla rovescia e' partito nel 2007 con il via libera del Cipe alla bozza della nuova convenzione del gruppo Tirrenia. Un passaggio cruciale e propedeutico per il successivo ok di Bruxelles al rinnovo della convenzione e, appunto, la privatizzazione della societa'. Il contratto in corso scade proprio alla fine di quest'anno, il 31 dicembre 2008, e da qui l'accelerazione alla procedura di vendita della societa'. L'obiettivo del governo e' quello di arrivare alla dismissione della societa' entro il 2009.
TIRRENIA: MATTEOLI, CHIEDEREMO UNA DEROGA A BRUXELLES
(AGI) - I dirigenti del ministero delle Infrastrutture la prossima settimana “andranno a Bruxelles per chiedere una deroga” allo stop alle convenzioni pubbliche senza gara per poter rinnovare la convenzione di Tirrenia con lo Stato, come misura provvisoria in vista del piano di privatizzazione. In audizione alla commissione Trasporti della Camera, il ministro Altero Matteoli ha spiegato: “Chiediamo una proroga perche’ non possiamo pensare di risolvere il problema per fine anno, quando scadono le convenzioni di cui le norme europee vietano il rinnovo. La richiesta di deroga non sara’ di due anni come dicono, ma di un solo anno. E speriamo che ce la diano perche’ non e’ facile”. (AGI)
TIRRENIA: MATTEOLI, MISURA CDM PRIMO PASSO VERSO PRIVATIZZAZIONE
(ASCA) - Roma, 6 nov - Il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di Decreto Presidenziale che definisce i criteri di privatizzazione della Societa' di Navigazione Tirrenia.Vengono anche indicate le modalita' di dismissione della partecipazione detenuta indirettamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze in Tirrenia.Con questo provvedimento entra nel vivo la fase operativa di liberalizzazione del cabotaggio marittimo disposta dalla Finanziaria 2007. Lo annuncia, in una nota, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, dopo la seduta odierna del Consiglio dei Ministri precisando che ''si tratta di un primo passo di una procedura che prevede tempi non brevi per essere completata. Il Governo avanzera' alla Commissione Europea una richiesta di proroga dell'attuale convenzione per attuare il processo di privatizzazione''.
I traghetti Tirrenia verso i privati Ma il processo non sarà breve
(Il giornale) Con questo provvedimento, ha detto il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, «entra nel vivo la fase operativa di liberalizzazione del cabotaggio marittimo disposta dalla Finanziaria 2007». Si tratta, aggiunge Matteoli, «di un primo passo di una procedura che prevede tempi non brevi per essere completata. Il governo avanzerà alla Commissione europea una richiesta di proroga dell’attuale convenzione per attuare il processo di privatizzazione».Preoccupazione da parte dei sindacati: «Occorre operare affinchè la mancata o tardiva soluzione riguardante la situazione del gruppo Tirrenia possa avviare una nuova crisi aziendale che crediamo nessuno possa sopportare, i lavoratori in primis ma neanche il Paese». È l’appello lanciato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti nel corso dell’audizione, avvenuta ieri, di fronte alla commissione Trasporti della Camera. I rappresentanti delle tre organizzazioni sindacali di categoria hanno sottolineato come «sia concreto il rischio di un esito negativo e traumatico in assenza dei provvedimenti attesi, anche se la situazione del gruppo Tirrenia è completamente diversa da quella di Alitalia in quanto, a differenza della compagnia aerea, la Tirrenia ha un valore di mercato di oltre 1 miliardo di euro a fronte di un debito di circa 600 milioni». Secondo quanto hanno riferito alla Commissione i sindacati «per salvaguardare gli interessi dell’azienda, dei lavoratori, degli utenti e del Paese», il governo deve tra l’altro sottoscrivere la nuova convenzione Stato-impresa, prorogando, in linea col piano industriale, la convenzione con le società del gruppo fino a 2014, e stanziare le sovvenzioni necessarie ad assicurare tutti i collegamenti.
(ANSA) Parte ufficialmente la privatizzazione di Tirrenia, l''Alitalia dei mari', la societa' di navigazione pubblica che per anni ha navigato con bilanci in rosso contando sulle risorse delle convenzioni pubbliche. Il Consiglio dei ministri ha infatti deliberato la definizione dei criteri di privatizzazione e delle modalita' di dismissione della partecipazione detenuta indirettamente dal Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale di Tirrenia di Navigazione. Il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Altero Matteoli ha sottolineato che ''si tratta di un primo passo di una procedura che prevede tempi non brevi per essere completata''. Intanto il Governo, ha aggiunto, ''avanzera' alla Commissione Europea una richiesta di proroga dell'attuale convenzione'', come misura tampone in deroga alle norme Ue che imporrebbero una gara, per avere il tempo di ''attuare il processo di privatizzazione''. ''Con questo provvedimento - viene spiegato - entra nel vivo la fase operativa di liberalizzazione del cabotaggio marittimo disposta dalla Finanziaria 2007''. Di privatizzazione di Tirrenia si era cominciato a parlare all'inizio del 2000 con un progetto di cessione che prevedeva, per la societa' dell'orbita Iri, una progressiva dismissione di quote. Il vero e proprio conto alla rovescia e' partito nel 2007 con il via libera del Cipe alla bozza della nuova convenzione del gruppo Tirrenia. Un passaggio cruciale e propedeutico per il successivo ok di Bruxelles al rinnovo della convenzione e, appunto, la privatizzazione della societa'. Il contratto in corso scade proprio alla fine di quest'anno, il 31 dicembre 2008, e da qui l'accelerazione alla procedura di vendita della societa'. L'obiettivo del governo e' quello di arrivare alla dismissione della societa' entro il 2009.
TIRRENIA: MATTEOLI, CHIEDEREMO UNA DEROGA A BRUXELLES
(AGI) - I dirigenti del ministero delle Infrastrutture la prossima settimana “andranno a Bruxelles per chiedere una deroga” allo stop alle convenzioni pubbliche senza gara per poter rinnovare la convenzione di Tirrenia con lo Stato, come misura provvisoria in vista del piano di privatizzazione. In audizione alla commissione Trasporti della Camera, il ministro Altero Matteoli ha spiegato: “Chiediamo una proroga perche’ non possiamo pensare di risolvere il problema per fine anno, quando scadono le convenzioni di cui le norme europee vietano il rinnovo. La richiesta di deroga non sara’ di due anni come dicono, ma di un solo anno. E speriamo che ce la diano perche’ non e’ facile”. (AGI)
TIRRENIA: MATTEOLI, MISURA CDM PRIMO PASSO VERSO PRIVATIZZAZIONE
(ASCA) - Roma, 6 nov - Il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di Decreto Presidenziale che definisce i criteri di privatizzazione della Societa' di Navigazione Tirrenia.Vengono anche indicate le modalita' di dismissione della partecipazione detenuta indirettamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze in Tirrenia.Con questo provvedimento entra nel vivo la fase operativa di liberalizzazione del cabotaggio marittimo disposta dalla Finanziaria 2007. Lo annuncia, in una nota, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, dopo la seduta odierna del Consiglio dei Ministri precisando che ''si tratta di un primo passo di una procedura che prevede tempi non brevi per essere completata. Il Governo avanzera' alla Commissione Europea una richiesta di proroga dell'attuale convenzione per attuare il processo di privatizzazione''.
I traghetti Tirrenia verso i privati Ma il processo non sarà breve
(Il giornale) Con questo provvedimento, ha detto il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, «entra nel vivo la fase operativa di liberalizzazione del cabotaggio marittimo disposta dalla Finanziaria 2007». Si tratta, aggiunge Matteoli, «di un primo passo di una procedura che prevede tempi non brevi per essere completata. Il governo avanzerà alla Commissione europea una richiesta di proroga dell’attuale convenzione per attuare il processo di privatizzazione».Preoccupazione da parte dei sindacati: «Occorre operare affinchè la mancata o tardiva soluzione riguardante la situazione del gruppo Tirrenia possa avviare una nuova crisi aziendale che crediamo nessuno possa sopportare, i lavoratori in primis ma neanche il Paese». È l’appello lanciato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti nel corso dell’audizione, avvenuta ieri, di fronte alla commissione Trasporti della Camera. I rappresentanti delle tre organizzazioni sindacali di categoria hanno sottolineato come «sia concreto il rischio di un esito negativo e traumatico in assenza dei provvedimenti attesi, anche se la situazione del gruppo Tirrenia è completamente diversa da quella di Alitalia in quanto, a differenza della compagnia aerea, la Tirrenia ha un valore di mercato di oltre 1 miliardo di euro a fronte di un debito di circa 600 milioni». Secondo quanto hanno riferito alla Commissione i sindacati «per salvaguardare gli interessi dell’azienda, dei lavoratori, degli utenti e del Paese», il governo deve tra l’altro sottoscrivere la nuova convenzione Stato-impresa, prorogando, in linea col piano industriale, la convenzione con le società del gruppo fino a 2014, e stanziare le sovvenzioni necessarie ad assicurare tutti i collegamenti.
Le Eolie sulla "Gazzetta del sud" di oggi (1)
La vertenza Siremar
Dopo quello di oggi altro sciopero proclamato giovedì 20
Salvatore Sarpi
Lipari
Un nuovo sciopero, oltre a quello odierno che interessa il personale viaggiante Siremar imbarcato sugli aliscafi, è stato indetto per il settore dei trasporti marittimi gestiti direttamente dalla Tirrenia o dalle società regionali Caremar-Saremar-Toremar-Siremar. È previsto per il prossimo 20 novembre. Lo ha annunciato il segretario nazionale del settore mare e porti dell'Ugl Trasporti, Pasquale Mennella. «Proclamiamo-ha affermato il sindacalista- uno sciopero di 24 ore del personale navigante e amministrativo di Tirrenia e Regionali marittime per il 20 novembre prossimo non avendo registrato ad oggi l'auspicata apertura del confronto sulle problematiche legate al gruppo in base a quanto ci aspettavamo dall'ultimo incontro presso il ministero dei Trasporti».
Secondo il sindacalista «la protesta è inevitabile anche a causa dell'esasperato grado di preoccupazione dei lavoratori per i quali non si sta affatto prefigurando una continuità lavorativa a pochi mesi dalla fine delle attuali convenzioni, in scadenza per il prossimo mese di dicembre».
A proposito della probabile cessazione dei collegamenti Siremar, a partire dal primo gennaio prossimo, si registra un notevole fermento nelle Eolie. L'ex segretario del Pd liparese Pino La Greca ha ricordato come nella legge varata dall'Ars Il 14 agosto 2008, su iniziativa del governo regionale, «nessun riferimento viene fatto alla società di Stato e ciò fa scaturire dei quesiti che vanno dalla fine che faranno la Siremar e gli equipaggi, al destino dei collegamenti dal nostro arcipelago da e per la terraferma, alla reale possibilità di continuare a garantire i collegamenti con le altre isole del nostro comune per consentire ai ragazzi di proseguire gli studi a Lipari». La Greca ritiene inoltre «che, vista l'estrema delicatezza della questione, il sindaco di Lipari, debba confrontarsi, coinvolgendo tutte le forze politiche presenti, i sindaci degli altri comuni eoliani e delle isole minori ».
Dopo quello di oggi altro sciopero proclamato giovedì 20
Salvatore Sarpi
Lipari
Un nuovo sciopero, oltre a quello odierno che interessa il personale viaggiante Siremar imbarcato sugli aliscafi, è stato indetto per il settore dei trasporti marittimi gestiti direttamente dalla Tirrenia o dalle società regionali Caremar-Saremar-Toremar-Siremar. È previsto per il prossimo 20 novembre. Lo ha annunciato il segretario nazionale del settore mare e porti dell'Ugl Trasporti, Pasquale Mennella. «Proclamiamo-ha affermato il sindacalista- uno sciopero di 24 ore del personale navigante e amministrativo di Tirrenia e Regionali marittime per il 20 novembre prossimo non avendo registrato ad oggi l'auspicata apertura del confronto sulle problematiche legate al gruppo in base a quanto ci aspettavamo dall'ultimo incontro presso il ministero dei Trasporti».
Secondo il sindacalista «la protesta è inevitabile anche a causa dell'esasperato grado di preoccupazione dei lavoratori per i quali non si sta affatto prefigurando una continuità lavorativa a pochi mesi dalla fine delle attuali convenzioni, in scadenza per il prossimo mese di dicembre».
A proposito della probabile cessazione dei collegamenti Siremar, a partire dal primo gennaio prossimo, si registra un notevole fermento nelle Eolie. L'ex segretario del Pd liparese Pino La Greca ha ricordato come nella legge varata dall'Ars Il 14 agosto 2008, su iniziativa del governo regionale, «nessun riferimento viene fatto alla società di Stato e ciò fa scaturire dei quesiti che vanno dalla fine che faranno la Siremar e gli equipaggi, al destino dei collegamenti dal nostro arcipelago da e per la terraferma, alla reale possibilità di continuare a garantire i collegamenti con le altre isole del nostro comune per consentire ai ragazzi di proseguire gli studi a Lipari». La Greca ritiene inoltre «che, vista l'estrema delicatezza della questione, il sindaco di Lipari, debba confrontarsi, coinvolgendo tutte le forze politiche presenti, i sindaci degli altri comuni eoliani e delle isole minori ».
Le Eolie sulla "Gazzetta del sud" di oggi (2)
Monitorata la straordinaria scoperta archeologica
L'occhio delle telecamere sui resti dell'antico porto
L'iniziativa presentata alla Borsa di Paestum
Peppe Paino
Lipari
Un sistema di telecontrollo subacqueo, con l'impiego di alcune telecamere, per monitorare e per rendere contemporaneamente fruibili i resti dell'antico porto romano di Lipari. Sarà collocato lunedì nei fondali del porto commerciale di Sottomonastero, nel tratto di mare interessato, tra il molo degli aliscafi e quello delle navi, dalla straordinaria scoperta archeologica dello scorso luglio.
Battesimo d'eccezione e di importanza internazionale: il nuovo sistema farà infatti il suo esordio all'undicesima Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum che si terrà da giovedì 13 a domenica 16 novembre. L'unico appuntamento al mondo, va ricordato, che promuove siti e destinazioni archeologiche creando integrazione tra diverse culture e che punta a favorire la commercializzazione di prodotti turistici specifici e la loro destagionalizzazione.
Regista di quello che senza la minima ombra di dubbio rappresenta un progetto da sostenere per la valorizzazione del patrimonio sommerso eoliano è il direttore della Soprintendenza di Palermo, il prof. Sebastiano Tusa. « Grazie alla Forus di Napoli - spiega - un'impresa specializzata nel settore che ha collaborato con noi a Pantelleria, riusciremo in questa prima fase, e a costo zero dal momento che si tratta di una sponsorizzazione, a concretizzare questa importante iniziativa. Le telecamere verranno posizionate tra il molo degli aliscafi e la banchina a giorno e attraverso un cavo le immagini saranno trasmesse 24 ore 24 su internet, sul sito web della Soprintendenza, e attraverso un monitor all'interno dell'agenzia degli aliscafi in modo che tutti i viaggiatori possano rendersi conto dell'eccezionalità dei ritrovamenti».
«Si tratterà - ha concluso il prof. Tusa- di una iniziativa legata per il momento alla Borsa di Paestum ma che contiamo di rendere definitiva attraverso un dettagliato progetto per il quale saranno richiesti gli opportuni finanziamenti alla Regione».
Entusiasta il sindaco di Lipari, Mariano Bruno il quale ha, ovviamente, aperto ai monitor, anche le porte del Comune.
L'occhio delle telecamere sui resti dell'antico porto
L'iniziativa presentata alla Borsa di Paestum
Peppe Paino
Lipari
Un sistema di telecontrollo subacqueo, con l'impiego di alcune telecamere, per monitorare e per rendere contemporaneamente fruibili i resti dell'antico porto romano di Lipari. Sarà collocato lunedì nei fondali del porto commerciale di Sottomonastero, nel tratto di mare interessato, tra il molo degli aliscafi e quello delle navi, dalla straordinaria scoperta archeologica dello scorso luglio.
Battesimo d'eccezione e di importanza internazionale: il nuovo sistema farà infatti il suo esordio all'undicesima Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum che si terrà da giovedì 13 a domenica 16 novembre. L'unico appuntamento al mondo, va ricordato, che promuove siti e destinazioni archeologiche creando integrazione tra diverse culture e che punta a favorire la commercializzazione di prodotti turistici specifici e la loro destagionalizzazione.
Regista di quello che senza la minima ombra di dubbio rappresenta un progetto da sostenere per la valorizzazione del patrimonio sommerso eoliano è il direttore della Soprintendenza di Palermo, il prof. Sebastiano Tusa. « Grazie alla Forus di Napoli - spiega - un'impresa specializzata nel settore che ha collaborato con noi a Pantelleria, riusciremo in questa prima fase, e a costo zero dal momento che si tratta di una sponsorizzazione, a concretizzare questa importante iniziativa. Le telecamere verranno posizionate tra il molo degli aliscafi e la banchina a giorno e attraverso un cavo le immagini saranno trasmesse 24 ore 24 su internet, sul sito web della Soprintendenza, e attraverso un monitor all'interno dell'agenzia degli aliscafi in modo che tutti i viaggiatori possano rendersi conto dell'eccezionalità dei ritrovamenti».
«Si tratterà - ha concluso il prof. Tusa- di una iniziativa legata per il momento alla Borsa di Paestum ma che contiamo di rendere definitiva attraverso un dettagliato progetto per il quale saranno richiesti gli opportuni finanziamenti alla Regione».
Entusiasta il sindaco di Lipari, Mariano Bruno il quale ha, ovviamente, aperto ai monitor, anche le porte del Comune.
giovedì 6 novembre 2008
Torna in carcere Alfonso Stramandino. Deve scontare residuo di pena
I carabinieri della stazione di Lipari hanno tratto in arresto Alfonso Stramandino, 38 anni. L'arresto è in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Messina.
L'uomo dovrà scontare un residuo di pena di due mesi e un giorno.
L'uomo dovrà scontare un residuo di pena di due mesi e un giorno.
Sciopero personale aliscafi Siremar di domani. Le motivazioni del segretario provinciale Federmar, Gesualdo Accardi
COMUNICATO
La Federmar – Cisal si vede costretta a dichiarare un ulteriore sciopero del personale degli aliscafi, in aggiunta a quelli effettuati in precedenza, per domani venerdì 7 novembre 2008, constatando che non è possibile raggiungere un accordo con la Siremar S.p.A. in merito alla vertenza sull’idoneità degli alloggi messi a disposizione dello stesso personale che per motivi di servizio pernotta fuori dalla propria residenza.La vertenza verte sul fatto di reperire una soluzione migliore rispetto allo stato di vera e propria promiscuità in cui si trovano gli ambienti in questione; non si tratta di una velleità collettiva ma di puro e semplice rispetto di se stessi. Non vogliamo soluzioni che incidano sui costi, ma soltanto che vengano reperiti alloggi rispondenti ai normali bisogni di igiene individuale e riservatezza personale. Il rifiuto della Siremar non ha un senso se non visto quale atto dimostrativo di un potere riconosciuto in quanto discriminatorio, e la sua potenza si esprime con maggiore vigore con atti e atteggiamenti finalizzati ad annullare richieste antagoniste che per essere tali si permettono di mettere in discussione l’apparato che sorregge lo stesso potere.Forse è la paura della consequenzialità che potrebbe scaturire nell’aprire una trattativa con la Federmar – Cisal; l’intera categoria potrebbeprendere esempio e iniziare un nuovo percorso, verificato che da molto tempo non vengono poste su un tavolo aperto trattative inerenti aproblematiche di comune interesse. Se non fosse così, non ha senso la posizione assunta dalla Direzione Aziendale che con il suo operato palesa una dimensione non rispondente ad un argomento che avrebbe potuto trovare equa soluzione prima ancora di nascere.Una Società, una Azienda, che non contratta si snatura e diviene un’altra cosa (tante cose), mentre il Sindacato che non contratta assume la funzione di agenzia. Contrattare per noi significa assumere posizioni e responsabilità sia verso i lavoratori e le loro famiglie, sia verso la Società e che tutto avvenga nella più vasta trasparenza.E’ tempo di cambiamenti e le modifiche saranno inevitabili. Le modalità dello sciopero saranno le seguenti: astensione dal lavoro per l’interagiornata aziendale, dalle ore 05.00 alle ore 22.30. Saranno interessati i collegamenti con le Isole Eolie, le Isole Egadi e la linea Palermo-Ustica. Saranno, in ogni caso, assicurati i servizi essenziali contemplati dalla legge 146/90, nonché dagli accordi in essere.
ITCG "Isa Conti": Da lunedì stop all'autogestione
Cesserà sabato prossimo l'autogestione delle lezioni da parte degli studenti del "Conti" di Lipari. Un'autogestione perfettamente riuscita così come la manifestazione posta in essere lungo le vie dell'isola. Il ritorno alle lezioni è stato annunciato stamattina agli studenti, riuniti nel salone del Palacongressi, dai componenti il comitato studentesco.
Via Adua a Canneto: Dopo i lavori strada in stato di abbandono. Interviene l'Associazione per Canneto
Una lettera con oggetto "Lavori via Adua di Canneto" è stata inviata dal signor Antonio Giardina, presidente dell'Associazione Per Canneto, al Dirigente del 4° Settore e Comandante del Corpo di Polizia Municipale e per conoscenza al Sindaco del Comune di Lipari, al Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Lipari, al Vice Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Lipari
e all'Assessore ai lavori pubblici del Comune di Lipari
IL TESTO:
Ci giungono diverse segnalazioni da parte dei cittadini della frazione di Canneto ed in particolare dagli abitanti della Via Adua in relazione al fatto che, a distanza di diversi mesi dalla fine dei lavori di scavo per il posizionamento di cavi per la fornitura dell’energia elettrica, nella stessa strada non è stato ancora ripristinato il manto stradale con l’asfalto e la circolazione, di fatto, risulta difficoltosa ed a tratti anche pericolosa soprattutto per gli scooter.-
E’ auspicabile, visto lo stato di abbandono dei luoghi ed il lungo tempo trascorso che venga predisposto, tempestivamente, l’intervento necessario per la messa in pristino ed in sicurezza della strada onde scongiurare, fra l’altro, il verificarsi di incidenti a carico degli scooteristi per la precarietà in cui versa la carreggiata.-
Nell’attesa, ringraziamo e porgiamo distinti saluti.-
Associazione “Per Canneto”
Il Presidente
Antonino Giardina
e all'Assessore ai lavori pubblici del Comune di Lipari
IL TESTO:
Ci giungono diverse segnalazioni da parte dei cittadini della frazione di Canneto ed in particolare dagli abitanti della Via Adua in relazione al fatto che, a distanza di diversi mesi dalla fine dei lavori di scavo per il posizionamento di cavi per la fornitura dell’energia elettrica, nella stessa strada non è stato ancora ripristinato il manto stradale con l’asfalto e la circolazione, di fatto, risulta difficoltosa ed a tratti anche pericolosa soprattutto per gli scooter.-
E’ auspicabile, visto lo stato di abbandono dei luoghi ed il lungo tempo trascorso che venga predisposto, tempestivamente, l’intervento necessario per la messa in pristino ed in sicurezza della strada onde scongiurare, fra l’altro, il verificarsi di incidenti a carico degli scooteristi per la precarietà in cui versa la carreggiata.-
Nell’attesa, ringraziamo e porgiamo distinti saluti.-
Associazione “Per Canneto”
Il Presidente
Antonino Giardina
Vigili del fuoco:Organici sottodimensionati al cospetto di un territorio dalla grande superficie boschiva
Un appello alle forze politiche e istituzionali "perché permettano ai Vigili del fuoco di espletare il proprio lavoro con dignità e professionalità". Si è discusso delle molteplici problematiche che attanagliano il settore, ieri mattina nella sede del comando provinciale, durante la riunione interregionale del personale di Sicilia e Calabria indetta dalla Confsal-Vigili del fuoco. Un incontro che ha accesso i riflettori sulle difficoltà nelle quali il Corpo è spesso costretto a operare.
«I Vigili del fuoco sono sottodimensionati di circa 15mila unità sul territorio nazionale – afferma il segretario generale della Confsal-Vigili del fuoco, Franco Giancarlo – spesso, non si riesce a dare risposte ai cittadini e a mettere in sicurezza i nostri uomini. Abbiamo un tasso di mortalità altissimo, legato all'imprevedibilità del nostro lavoro. Un lavoro già di per sé usurante e che espone costantemente al rischio. Stiamo lavorando alacremente per avere un aumento di organico. E per questo è stato anche presentato uno specifico emendamento alla Finanziaria 2009».
Un importante passo in avanti, comunque, è stato fatto. «Con il Ddl 1441, approvato recentissimamente alla Camera, sia dalla maggioranza che dall'opposizione – prosegue Giancarlo - viene riconosciuta la specificità dei Vigili del fuoco, paritetica al comparto sicurezza e difesa, da realizzare attraverso successivi decreti attuativi. La speranza è di colmare i solchi che ci separano dalle altre forze di polizia». E dal segretario provinciale aggiunto della Confsal-Vigili del fuoco, Giuseppe Crisafulli, parte un'altra richiesta: passare da comando provinciale a classificazione "s5" a quella di "area metropolitana". «Come comando provinciale "s5" disponiamo di 314 unità in pianta organica – spiega Crisafulli – il cambio di categoria comporterebbe un aumento di personale, mezzi e attrezzature. Quindi, ci permetterebbe di essere più presenti sul territorio. Di concerto con le altre organizzazioni sindacali, abbiamo stabilito alcune iniziative come quella per il distaccamento di Roccalumera. Che al momento è solo stagionale, ma vorremmo che diventasse definitivo. In tal modo, arriverebbero 28 unità in più in un territorio che lamenta continue carenze di organico. Auspichiamo che l'amministrazione nazionale guardi con attenzione a queste problematiche».
Attualmente, oltre la sede centrale e il presidio cittadino di Messina nord, vi sono i distaccamenti di Milazzo, Patti, Sant'Agata, Letojanni, Lipari, Santo Stefano di Camastra (volontario) e due distaccamenti portuali per il soccorso a mare a Milazzo e Messina. «In Sicilia, abbiamo esigenze diverse – rimarca il direttore regionale dei Vigili del fuoco, Calogero Murgia – questa è un'isola e non può ricevere aiuti da regioni circostanti in tempi estremamente brevi. Urge un potenziamento delle sedi di servizio e una loro migliore diffusione. Messina, con la sua grande superficie boschiva e il suo cospicuo numero di comuni è esposta a rischi continui e concreti».
Alla riunione sono intervenuti, tra gli altri, i segretari nazionale e regionale Confsal-Vigili del fuoco, Girolamo Antonio Retto e Salvatore Ingrasciotta, il segretario regionale confederale Confsal, Biagio Riggi, il segretario regionale Confsal-Vigili del fuoco della Calabria, Raniero Venezia, e il dirigente della sezione provinciale di Messina della Protezione civile regionale, Bruno Manfrè.
«I Vigili del fuoco sono sottodimensionati di circa 15mila unità sul territorio nazionale – afferma il segretario generale della Confsal-Vigili del fuoco, Franco Giancarlo – spesso, non si riesce a dare risposte ai cittadini e a mettere in sicurezza i nostri uomini. Abbiamo un tasso di mortalità altissimo, legato all'imprevedibilità del nostro lavoro. Un lavoro già di per sé usurante e che espone costantemente al rischio. Stiamo lavorando alacremente per avere un aumento di organico. E per questo è stato anche presentato uno specifico emendamento alla Finanziaria 2009».
Un importante passo in avanti, comunque, è stato fatto. «Con il Ddl 1441, approvato recentissimamente alla Camera, sia dalla maggioranza che dall'opposizione – prosegue Giancarlo - viene riconosciuta la specificità dei Vigili del fuoco, paritetica al comparto sicurezza e difesa, da realizzare attraverso successivi decreti attuativi. La speranza è di colmare i solchi che ci separano dalle altre forze di polizia». E dal segretario provinciale aggiunto della Confsal-Vigili del fuoco, Giuseppe Crisafulli, parte un'altra richiesta: passare da comando provinciale a classificazione "s5" a quella di "area metropolitana". «Come comando provinciale "s5" disponiamo di 314 unità in pianta organica – spiega Crisafulli – il cambio di categoria comporterebbe un aumento di personale, mezzi e attrezzature. Quindi, ci permetterebbe di essere più presenti sul territorio. Di concerto con le altre organizzazioni sindacali, abbiamo stabilito alcune iniziative come quella per il distaccamento di Roccalumera. Che al momento è solo stagionale, ma vorremmo che diventasse definitivo. In tal modo, arriverebbero 28 unità in più in un territorio che lamenta continue carenze di organico. Auspichiamo che l'amministrazione nazionale guardi con attenzione a queste problematiche».
Attualmente, oltre la sede centrale e il presidio cittadino di Messina nord, vi sono i distaccamenti di Milazzo, Patti, Sant'Agata, Letojanni, Lipari, Santo Stefano di Camastra (volontario) e due distaccamenti portuali per il soccorso a mare a Milazzo e Messina. «In Sicilia, abbiamo esigenze diverse – rimarca il direttore regionale dei Vigili del fuoco, Calogero Murgia – questa è un'isola e non può ricevere aiuti da regioni circostanti in tempi estremamente brevi. Urge un potenziamento delle sedi di servizio e una loro migliore diffusione. Messina, con la sua grande superficie boschiva e il suo cospicuo numero di comuni è esposta a rischi continui e concreti».
Alla riunione sono intervenuti, tra gli altri, i segretari nazionale e regionale Confsal-Vigili del fuoco, Girolamo Antonio Retto e Salvatore Ingrasciotta, il segretario regionale confederale Confsal, Biagio Riggi, il segretario regionale Confsal-Vigili del fuoco della Calabria, Raniero Venezia, e il dirigente della sezione provinciale di Messina della Protezione civile regionale, Bruno Manfrè.
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