La giunta Giorgianni ha praticamente messo a punto il regolamento che disciplina la "tassa di sbarco" nel Comune di Lipari e lo ha consegnato ai vari capi-gruppo consiliari.
Il regolamento, infatti. una volta definito in quelli che sono gli ultimi dettagli, dovrà transitare prima dall’apposita commissione consiliare e poi in consiglio comunale per l’approvazione.
La tassa di sbarco sarà corrisposta da tutti i turisti che sbarcheranno nelle sei isole del Comune , utilizzando i vettori che forniscono sia i collegamenti pubblici di linea che quelli privati, lo stesso dicasi per chi arriverà nell’arcipelago con gli elicotteri. Sarà pagato una sola volta, al momento della partenza verso le Eolie (Salina esclusa). Di conseguenza non dovrà più essere corrisposto nel momento in cui ci si sposterà da un’isola ad un’altra. Pagheranno il ticket anche i turisti che sbarcheranno dalle navi da crociere.
L’amministrazione ha previsto che il contributo sarà di 2 euro e 50 nel periodo di “bassa stagione”, mentre dal 1° giugno al 30 settembre sarà di 5 euro. Quest’ultima cifra si pagherà anche per scalare i crateri di Stromboli e di Vulcano. Le suddette cifre non dovrebbero trovare difficoltà ad essere accettate dal consiglio comunale.
Sono esentati i residenti, i nativi delle Eolie, anche se non più residenti in esse, i componenti dei nuclei familiari dei soggetti che risultano aver pagato le imposte comunali nel maggior comune eoliano, i pendolari, coloro che si spostano per servizio (forze dell’ordine, medici, ambulanzieri ect.) . Al momento si sta valutando se esentare o meno le imbarcazioni da diporto. L’esenzione potrebbe rappresentare un “segnale” importante verso un turismo ritenuto di nicchia.
La tassa sarà riscossa, unitamente al prezzo del biglietto, da parte delle compagnie di trasporto che, ogni mese, dovranno comunicare all’Ufficio Tributi del Comune di Lipari il numero di passeggeri che hanno pagato il "ticket", e provvedere al versamento di quanto riscosso.
Alla dichiarazione deve essere allegata copia del giornale di bordo, vidimato dalla Capitaneria di Porto.
Per l'omessa o infedele presentazione della dichiarazione da parte del responsabile si applica una sanzione amministrativa che va dal 100 al 200 per cento dell'importo dovuto. Le somme dovute per il contributo, sanzioni e interessi, se non versate saranno riscosse coattivamente, secondo la normativa vigente.
Il Comune, anche per mezzo del corpo di polizia municipale, effettuerà gli opportuni controlli sull'applicazione e sul versamento del contributo.
La tassa di sbarco – come si ricorderà - è alternativa a quella di soggiorno e sarà istituita, nelle modalità riportate, in attuazione alle disposizioni del disegno di legge approvato in via definitiva dalla Camera dei Deputati nella seduta del 22 dicembre 2015, collegato alla legge di stabilità.
Il gettito derivante dall'applicazione del contributo di sbarco sara destinato a finanziare interventi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, di recupero e salvaguardia ambientale, nonchè interventi in materia di turismo, cultura, polizia locale e mobilità nelle isole minori.
Con il “nuovo ticket” la giunta, presieduta dal sindaco Marco Giorgianni, presume di incassare circa 2milioni e mezzo di euro. Nel 2015 con la tassa, che era di un euro e 50 centesimi, sono entrati nelle casse comunali circa 730 mila euro.