Cerca nel blog

giovedì 16 agosto 2012

La processione dell'Assunta a Serra (foto di Massimo Bonfante) 4/4




La processione dell'Assunta a Serra (foto di Massimo Bonfante) 3/4


A Villa Liberty di Lipari, il meglio.......sempre

Caldo, bollino rosso in 14 città.

Ancora un weekend di caldo record per buon parte dell'Italia: secondo l'ultimo bollettino delle ondate di calore del ministero della Salute, domani le citta a rischio saranno 14, mentre sabato saranno 16. Domani, in particolare, "allerta 3" (il piu' elevato, segnato dal colore rosso) a Bolzano, Brescia e Roma; dopodomani a Bolzano, Brescia, Campobasso, Frosinone, Palermo e Roma (nella capitale, i giorni consecutivi da bollino rosso, oggi compreso, sono tre). Sabato le temperature percepite toccheranno picchi di 38 a Brescia, Civitavecchia, Frosinone, Latina, Napoli, Roma e Viterbo; 37 a Bolzano, Firenze, Milano, Torino e Verona; 36 a Palermo e Rieti.
Domani l'"allerta 2" (arancione) e' prevista per Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Napoli, Palermo, Perugia, Rieti, Torino, Viterbo e Verona; sabato per Civitavecchia, Firenze, Latina, Milano, Napoli, Perugia, Rieti, Torino, Verona e Viterbo. Le temperature cominceranno a salire gia' domani, con picchi di 38 percepiti a Latina e Napoli e di 37 a Brescia, Firenze, Frosinone, Roma, Verona e Viterbo. Sabato sara' Civitavecchia a far registrare il gap piu' vistoso tra massima temperatura effettiva (31) e massima percepita (38).

Lidia Ravera presenta due libri al Centro Studi

COMUNICATO STAMPA

Lidia Ravera al Centro Studi di Lipari

Venerdi 17 agosto 2012 alle ore 19,00 nei Giardini Centro Studi Lidia Ravera presenterà i suoi libri “Bagna i fiori e aspettami” e “Se lo dico perdo l’America” editi da Et. Al”. Interverranno con l’autrice:G. Bongiorno e C. Raimondi

Lidia Ravera è una scrittrice torinese di nascita, divenuta presto famosa con il romanzo “Porci con le ali” del 1976; da allora ha scritto 18 romanzi e circa 60 sceneggiature. Da alcuni anni è divenuta strombolana d’adozione e alle Eolie ha ambientato il romanzo “Eterna ragazza” e ha dedicato il libro “A Stromboli”, che è stato presentato al Centro Studi di Lipari nel 2010.

Nel 2011 ha presentato il libro “Piccoli uomini” e quest’anno torna per la terza volta a presentare due romanzi per ragazze, secondo le intenzioni, di cui il secondo è il sequel del primo. L’idea era riscrivere “Piccole donne” della Alcott, farle vivere negli anni ottanta. I quattro tipi: la bella Amy, la dolce Beth, la maschile emancipata Jo, la buona e saggia Meg. Ci sono tutte e quattro, nel primo volume alle prese con un’avventura, nel secondo con un giallo buffo. Sono due libri divertenti e ironici, che piacciono anche agli adulti.

L’ingresso è libero, tutti gli interessati sono invitati a partecipare

Ferragosto e gli spettacolari giochi musico-pirotecnici a S.M. Salina (riprese Franco Giunta) 1° parte

L'imprenditoria sana e laboriosa offra spunti di riflessione e pianificazione delle strategie turistiche (di Luca Chiofalo)

Ci voleva un "vecchio" amministratore come Giacomantonio, certamente più utile alla causa eoliana di molti giovani dilettanti allo sbaraglio, per spiegare la deriva pericolosa che sta prendendo la nostra economia turistica.
La sua analisi, lucida e lungimirante, evidenzia ciò che dovrebbe sembrare ovvio ad ogni media intelligenza (nel mio piccolo "batto sul tasto" da anni senza risultati) ma che non si affronta sul serio, anche perchè nessuno dei "politici del momento" ha un'idea compiuta sul futuro turistico di queste isole.
Sia chiaro che, a parer mio, la responsabilità principale del tracollo in termini di qualità del nostro turismo (e, di conseguenza, dell'intera economia) è degli imprenditori, i quali hanno accettato passivamente la cattiva amministrazione degli anni precedenti consentendo alla politica e ai "fuorilegge" di speculare sul caos.
Per questo, tocca all'imprenditoria sana e laboriosa delle Eolie (se esiste) offrire spunti di riflessione e pianificazione delle strategie turistiche all'amministrazione: perchè, oltre agli onori, una classe dirigente che si rispetti (gli imprenditori ne fanno parte!) deve sentire l'onere della responsabilità nei confronti dell'intera comunità.
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO





La processione dell'Assunta a Serra (foto di Massimo Bonfante) 2/4



Provincia: Iscrizione albo delle associazioni tutistiche-pro loco e regolamento polizia provinciale


Comunicato Stampa n° 1142 del 16/08/2012
PALAZZO DEI LEONI: ISCRIZIONE ALL'ALBO REGIONALE DELLE ASSOCIAZIONI TURISTICHE PRO-LOCO DELLA PROVINCIA DI MESSINA PER L'ANNO 201
L’8° Ufficio dirigenziale “Area metropolitana, Pianificazione strategica, Turismo” Unità operativa “Gestione Info point e Pro Loco” della Provincia regionale, con determinazione n. 91/T del 31 luglio 2012, ha confermato l'iscrizione all'Albo Regionale di n. 51 Associazioni Turistiche Pro-Loco della Provincia di Messina per l'anno 2012, avendo le stesse i requisiti previsti dall'art. 2 del Decreto dell'assessore del Turismo delle Comunicazioni e dei Trasporti del 21 aprile 1965 n. 573.
La determinazione in oggetto è consultabile sul sito dell’Ufficio Stampa www.quadernidelvaldemone.it 
Comunicato Stampa n° 1143 del 16/08/201
PALAZZO DEI LEONI: APPROVATO IL REGOLAMENTO DEL CORPO DI POLIZIA PROVINCIALE
Il dirigente del 6° ufficio dirigenziale "Innovazione e gestione risorse umane" della Provincia regionale, Armando Cappadonia, con determinazione dirigenziale n. 62 dell'1 agosto 2012 ha proceduto all'attuazione dell'art. 49 del regolamento del Corpo di Polizia Provinciale approvato con deliberazione di Giunta Provinciale n. 262 del 16 dicembre 2011 ed ha provveduto ad inquadrare nell'Area di vigilanza, profilo professionale di “Comandante di Polizia Provinciale” rimanendo nella categoria “D” posizione giuridica D3 (ex VIII q.f.) e posizione economica D6, Antonino Carbonaro a decorrere dal 10 febbraio 2012.
La determinazione in oggetto è consultabile sul sito dell’Ufficio Stampa www.quadernidelvaldemone.it

La processione dell'Assunta a Serra (foto di Massimo Bonfante) 1/4



PERSONAGGI DELLE EOLIE: BUBU RIZZO



Ma quale turismo vogliamo per Lipari? (di Michele Giacomantonio)

Ora che la stagione estiva volge al termine è necessario fare qualche riflessione sul tipo di turismo che ospitiamo e chiederci che cosa è possibile fare nella prospettiva della nuova stagione. Diciamo subito che quella di quest’anno non è stata una buona stagione e probabilmente non solo per la crisi generale che certamente ha influito. Soprattutto queste due settimane di agosto hanno messo in risalto che è la qualità del turismo – domanda ed offerta – che va discussa. E questo soprattutto nell’isola di Lipari. Le altre in qualche modo si sono ritagliate una loro nicchia ed a parte Vulcano che aveva tentato, al di là dei fanghi e del termalismo, di darsi un tocco di mondanità che è svaporata, hanno mantenuto il loro target.
Lipari no. Lipari non capisce quale modello di turismo perseguire ed appare confusa fra l’offerta di un turismo di qualità che l’apertura di alcuni buoni alberghi, ristoranti, boutique lascerebbe sperare e invece l’affermarsi sempre più, soprattutto nelle settimane di agosto, di un turismo di ragazzini e di ragazzine che amano il chiasso e la confusione, che alla buona tavola ed ad un buon bicchiere di vino preferiscono pizza, arancini e fiumi di birra, che cominciano a vivere quando fa buio e vanno a dormire quando fa giorno, che la notte – soprattutto fra le 3 del mattino e le sette – imperversano per le strade ed i vicoli cittadini, urlando, imprecando, litigando, orinando, sfasciando quello che trovano a portata di mano, che gran parte della notte la passano in una balera o in un bar del corso o di Marina corta che offrono assieme a beveraggi vari, musica fuori controllo con altoparlanti che sputano innanzitutto chiasso assordante. Questo tipo di turismo non solo alimenta un mercato molto povero ma, al di là della sua stessa consistenza, pregiudica seriamente l’affermarsi di un turismo di qualità. E quando parlo di qualità non intendo solo un turismo dovizioso che spende ma ricco di interessi, attento alla cultura ed alla storia di cui le nostre isole e Lipari in particolare sono ricche. Il turismo che invece va affermandosi è nemico dei musei, dei parchi, del trekking, degli incontri ed eventi culturali, delle mostre.
La prima scelta che mi sembra sia necessaria ed impellente per Lipari riguarda proprio la scelta del tipo di turismo avendo il coraggio di limitare combattendolo nei risvolti perversi il turismo d’accatto. Sento dire di alberghi che sono allo stremo e rischiano di chiudere: sarebbe un peccato. E’ vero che lo sforzo fatto con i patti territoriali è stato monco perché non accompagnato da servizi appropriati a cominciare dalle fognature e dalla depurazione delle acque reflue, dalla portualità essenziale ( diga foranea di Sottomonastero), dalla promozione di nuovi centri di interessi e di nuovi eventi. Non mi pare che l’aver finalmente ultimato l’Auditorium abbia portato ad un programma di concerti di livello come il richiamo di Giuseppe Sinopoli faceva ben sperare. Piuttosto ha dato vita ad un tentativo confuso tipico del nostro provincialismo di soppiantare l’Auditorium con un Museo del Cinema che sarebbe un centro di interesse notevole ma in una sede più appropriata.
Certamente non si può attribuire a questa amministrazione la stagione disastrosa che abbiamo di fronte. Purtroppo è giunta a cose fatte ed ha cercato di salvare il salvabile spesso rattoppando invece di creare cose nuove. Alcuni timidi tentativi vanno nella giusta direzione: l’isola pedonale con i servizi navetta, la videosorveglianza del centro storico e dei vicoli (purtroppo ancora stand-by per ragioni amministrative e tecniche), il proposito di moderare l’arrogante rincorrersi degli altoparlanti, la volontà di riprendere a promuovere contenitori-evento di qualità, ecc.
Proponiamo però che prima della fine di settembre si convochi un’assemblea del turismo che chiami a raccolta tutti gli operatori e che si faccia un’analisi coraggiosa e approfondita della situazione. Il turismo rimane ancora una delle grandi risorse delle isole ma occorre lungimiranza e professionalità. Ed occorre la forza non solo di fare scelte in positivo ma anche di dire dei no molto decisi.
Michele Giacomantonio

Oggi a Salina "Concerto di beneficenza"

16 AGOSTO CONCERTO DI BENEFICENZA
In Piazza dell'Immacolata a Santa Marina Salina.
Organizzato dalle Associazioni: "Frammenti di Sole" e "Valentino Uno di Noi" all'interno del Progetto TUTTI IN ACQUA rivolto a soggetti disabili eoliani o di passaggio alle eolie.PROGRAMMA:ORE 20.00-21.00 Spettacolo di animazione per bambini a cura di "OXIDIA ANIMAZIONE"ORE 22.00-23.00 Spettacolo musicale del Gruppo DISAKKORDO:
Chiara Scalisi (voce, piano)
Davide Rizzuto(violino)
Gabriele Palumbo (Percussioni)
Ore 23.00-24.00 Concerto di Musica Popolare Eoliana eseguito dalla COMPAGNIA POPOLARE LIPARENSE
Manifestazione ad Ingresso Gratuito aperto a tuttiLa Manifestazione è offerta in modo del tutto gratuito dagli artisti ed è occasione per una RACCOLTA FONDI per la copertura delle spese e per la realizzazione delle altre iniziative previste dal progetto.

A Leni si presenta oggi il quarto volume di "Raccontare Salina" del prof. Iacolino

Oggi pomeriggio alle ore 18 a Leni, nei locali della Biblioteca, presentazione del quarto volume di RACCONTARE SALINA del Prof Giuseppe Iacolino. Presenterà il Sindaco Dr Riccardo Gullo

Da Repubblica.it : Allarme Fao: si pesca troppo nel 2048 le reti saranno vuote

di CRISTIANA SALVAGNI
Allarme Fao: si pesca troppo nel 2048 le reti saranno vuote
Niente più acciughe gratinate o tagliata di tonno, anguilla in umido o risotto alla crema di scampi. Sono quasi finiti i pesci nel mare: in dieci anni sono triplicate le specie a rischio e sono cadute in seria difficoltà varietà nostrane come triglie, seppie e naselli. Uno scenario che non minaccia solo il palato e l'ecosistema ma che insinua il pericolo di un collasso economico.

Sulla "lista rossa" degli animali a rischio critico stilata dall'Unione internazionale per la conservazione della Natura sono 414 le specie di pesce segnate, altre 486 sono considerate minacciate, mentre 1.141 sono definite vulnerabili e 60 del tutto estinte. Tra le più in pericolo ci sono la razza e lo storione, il tonno pinna blu e la cernia atlantica, il pesce spada e la balena blu.

La colpa? Dell'impatto umano e del sovrasfruttamento dei mari. È questa almeno la conclusione a cui è giunto l'ultimo rapporto sullo stato della pesca e dell'acquacultura pubblicato dalla Fao, che analizza la situazione a partire dal 1994: secondo lo studio gran parte della responsabilità è da attribuire alla troppa pesca realizzata dalle troppe navi di troppi paesi, che ha creato un "sistema iperstressato " e "sull'orlo di un imminente collasso".

Un collasso che, a fronte dei 4,36 milioni di pescherecci che tirano su ogni anno 90 milioni di tonnellate di pesce fresco, per un valore di 100 miliardi di dollari, promette di essere economico prima che biologico: "Le scorte di pesce -
ha spiegato Richard Grainger, capo dell'ufficio studi statistici della Fao, al Financial Times - potrebbero diminuire fino al punto da non essere più remunerativo pescarle".

Almeno un terzo delle riserve marine, infatti, sono ipersfruttate da navi con motori sempre più potenti ed ecoscandagli sempre più sofisticati, mentre il 57% sono arrivate al limite oltre il quale comincia il declino: in poche parole siamo a un passo dal superare il livello di produzione sostenibile e, se si va avanti con questo ritmo, entro il 2048 tutti gli stock commerciali potrebbero esaurirsi.

Una situazione aggravata da due circoli viziosi: da una parte l'interruzione della catena alimentare, perché la scomparsa dei pesci più piccoli si ripercuote sui più grandi che se ne cibano, dall'altra l'aumento dei prezzi causato dalla rarità di alcune specie, che ne incentiva la ricerca.

A poco sono serviti finora gli sforzi per tagliare le flotte, perché i politici sono riluttanti a decidere politiche che tagliano posti di lavoro: introdotte per esempio in Cina, dal 2008 sono state cancellate. In Europa invece entrerà in vigore nel 2014 il regolamento che introduce le quote di cattura: un sistema che però non convince il biologo marino Silvio Greco, presidente del Comitato scientifico di Slow Fish.

"È una logica che continua a favorire la pesca industriale -spiega- mentre bisognerebbe incentivare le comunità di pesca artigianale, che rappresentano le uniche realtà di sfruttamento sostenibile delle risorse ittiche e di salvaguardia degli ecosistemi marino-costieri".

Secondo lo studioso, almeno per l'Italia, un rimedio potrebbe essere quello di riadattare i consumi: "Dovremmo smettere di mangiare sempre gli stessi dieci pesci-bistecca perché quelli commestibili del mare italiano sono oltre 300", dice. "E valorizzare specie come il pesce-sciabola, lo zerro o gli occhialoni, che hanno elevate capacità di riprodursi e costano anche meno: così ovvieremmo al problema dell'importazione, visto che abbiamo un'autosufficienza annuale di soli tre mesi".

Ma non solo: "A fare la differenza potrebbe essere la creazione di un organismo terzo e sovranazionale, che a fronte della cessione di un po' di sovranità regoli le risorse". L'emergenza estiva, per ora, è soprattutto una: la scomparsa delle alici, dovuta al cambiamento climatico.

"L'abbassamento della temperatura superficiale che si è verificato nell'alto Adriatico lo scorso inverno ha provocato una moria di uova e di pesci - spiega Greco - per questo quasi non si trova un'acciuga: le aziende che le salano non sanno più dove cercarle".

Canneto. Una serata festosa aspettando il Ferragosto

Martedì 14 Agosto nella piazza di Canneto (area parco giochi) si è svolta una serata festosa aspettando il Ferragosto.
Un momento gioioso, gustando sesamini, giggi e malvasia, sorteggiando, di tanto in tanto, i premi offerti da negozi, bar e pizzerie della frazione.
La piazza di Canneto è diventata per una notte “pista di ballo”: a fare da cornice un cielo stellato, la tiepida brezza estiva, le luci delle barche in mare e, soprattutto, la voglia di vivere un momento di condivisione all’insegna del “sano” divertimento.
Ad impreziosire la serata la buona musica di Salvatore e Daniele Portelli, la voce di Roberta Cacace e la simpatia di Salvatore Naso.
A seguire Matteo Mezzapica ha concluso la serata con un “assaggio” di musica disco che ha coinvolto grandi e piccoli.
Presenti in piazza il Sindaco di Lipari Marco Giorgianni ed il Sindaco di Arcore.
Un plauso ed un ringraziamento agli “Amici di Canneto” che hanno collaborato con entusiasmo per la realizzazione della serata e che, con semplicità, ironia ed impegno hanno regalato a residenti e vacanzieri il piacere di trascorrere a Canneto una serata “diversa dal solito”.
Si ringraziano quanti hanno accolto con gioia l’invito e che, presenti in piazza, con affetto e simpatia, hanno contributo alla buona riuscita della festa.


Marina Centorrino

Alle Eolie arrivano Pamela e Penelope, due splendidi Asini Panteschi con una duplice funzione, ambientale e turistica

Le isole Eolie sono da sempre uno dei più straordinari paradisi ambientali e naturali dell’Italia, non solo per il loro eccezionale scenario naturalistico ma anche per la suggestione e il fascino della loro storia millenaria, delle culture e delle tradizioni locali, delle essenze e dei profumi unici al mondo. Da oggi, grazie al sacrificio di chi ama questa terra in modo totale e ogni giorno di impegna per migliorarla, proprio le Eolie possono vantarsi di una nuova risorsa molto interessante. Infatti venerdì scorso, il 10 agosto, sono state presentate alla cittadinanza dell’isola di Salina (che comprende tre comuni tra cui Santa Marina Salina, Malfa e Leni) Pamela e Penelope, due Asini Panteschi che saranno ospiti all’interno del demanio Forestale, e che momentaneamente resteranno nell’Isola di Salina ma poi saranno visibili su tutti i sentieri storici di tutte le altre isole dell’arcipelago delle Eolie. Pamela e Penelope sono fondamentalmente un’attrazione turistica: i due esemplari “femmine” di Asino Pantesco sono stati donati dal servizio Provinciale Azienda Foreste Demaniali di Trapani con l’auspicio che possano essere prolifiche anche a livello ambientale, al fine di mantenere e salvaguardare la specie protetta già in fase di estinzione.
La storia delle due asinelle è molto particolare, considerato che la loro dimora era quella della Riserva Naturale dello Zingaro … e se si considera che sono state messe in sicurezza (trasferendole in una zona più adatta al loro habitat, cosa che potrebbe sembrare un segno promonitore e di buon auspicio per la loro vita!) prima del rogo che nei giorni scorsi ha distrutto gran parte della riserva stessa…
Inoltre l’Azienda Foreste Demaniali di Messina diretta dall’architetto Giuseppe Aveni, che da quando guida quest’ente l’ha reso molto più attivo e funzionale per il territorio peloritano, ha iniziato un percorso virtuoso con il Comune di Lipari sottoscrivendo un protocollo d’intesa propedeutico alla redazione di progetti mirati e condivisi per la rinaturalizzazione del territorio e soprattutto per la loro salvaguardia a partire dal ripristino dei sentieri storici delle isole (Lipari, Filicudi, Alicudi, Panarea e Stromboli), meta di turismo internazionale che molto ha gradito e gradirà la presenza delle asinelle lungo i pendii che si inerpicano verso la cima dei crateri. La fruizione da parte dei turisti dei sentieri e dei percorsi ha visto negli ultimi tempi una grande attenzione sia per la riscoperta di elementi utili di Biodiversità riscontrabile e visibili e pertanto sta crescendo la sensibilità generale. A tale scopo, già sono stati redatti diversi progetti che hanno ottenuto il benestare dei sindaci isolani e della popolazione locale.
Nella foto: la presentazione degli asinelli alla comunità, con gli operai dell’Azienda Foreste Demaniali di Messina a Santa Marina Salina.

Auguri a.......

Gli auguri di oggi sono per Maurizio Cesario
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo.
L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno