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venerdì 1 gennaio 2021
Si è costituito a Lipari il gruppo consiliare "Forza Italia". Dopo oltre un decennio torna un partito all'interno del civico consesso
Buon Compleanno a Katia Cortese, Rosa Nicastro, Angela Orto, Salvatore Scollo, Francesca Pace, Mara Perna, Catia Fichera, Mario Russo, Roberta Recanatesi, Primo La Greca, Caterina Patti, Mirko Cassera', Antonio Faranda, Chiara Merlino, Gennarino Saltalamacchia, Lina Ricci, Marco Cusolito, Mattia Mandarano, Salvo Giuffrida, Angela Cortese, Mery Sarpi, Daniela Di Losa, Katiuscia Cavallo, Giampiero Di Marco
Oggi è il 1° Gennaio 2021. Buongiorno e Buon Anno ai lettori di Eolienews. Santo del giorno :Maria Santissima Madre di Dio
giovedì 31 dicembre 2020
"Sarò sempre accanto a voi". In un video amatoriale il messaggio d'amore e fratellanza di Mons. Divola per la comunità di Canneto
Covid: In Sicilia contagi in risalita
L'ultimo giorno del 2020 non porta buone notizie. Dopo giorni sotto i mille contagi, oggi si è abbondantemente superata la soglia, ma a preoccupare è il tasso di positività, 5% in più rispetto a ieri. Se i ricoveri in regime ordinario sono in discesa, si registrano 5 pazienti in più in terapia intensiva. Aumentano anche le vittime, con 31 nuovi decessi registrati in 24 ore.
Smarriti orecchini
Settore idrico: governo Musumeci prepara ddl di riforma
«Il caos nel settore idrico – sottolinea il presidente della Regione – non è più tollerabile e dimostra che la normativa vigente non è più adeguata. Dobbiamo tutelare gli interessi del cittadino onesto che paga l'acqua, la riqualificazione della rete distributiva e la omogeneità delle tariffe.
La bozza del disegno di legge verrà inviata agli Ati e ci confronteremo anche con l'Anci Sicilia. L'obiettivo è quello di arrivare possibilmente a un testo condiviso a metà gennaio per avviare il relativo iter all'Assemblea regionale».
Il nuovo sistema, comunque, sarà in stretta continuità con il passato.
Ripresa dell'attività didattica in presenza nelle scuole eoliane. Le proposte di "Canneto per noi"
Nota dell’Associazione “Canneto Per Noi” all’assessore alla Pubblica Istruzione, Tiziana De Luca, ai Dirigenti Scolastici, Mirella Fanti, Renato Candia, Tommasa Basile e, per conoscenza, al Sindaco Comune di Lipari, Marco Giorgianni.
In considerazione della ripresa in presenza del 50% delle attività didattiche, in data 11 Gennaio 2021, con la speranza di portarla al 75%, nelle successive settimane, con la presente si intende fornire, (con l’umiltà degli ultimi) alcune indicazioni ed informazioni di tipo organizzativo e di protezione (qualora non previste) indispensabili per una corretta prevenzione nel periodo di emergenza ancora in corso.
Proponiamo:
1) ingressi ed uscite scaglionati di 15 minuti.
2) l’ingresso e l’uscita degli alunni deve avvenire, se possibile, attraverso più vie di accesso agli edifici opportunamente segnalati.
3) screening preventivo per docenti ed alunni.
4) dotare le scuole e far utilizzare i rilevatori della temperatura corporea a distanza, all’ingresso degli studenti, docenti e collaboratori.
5) presenza di vigili urbani presso i plessi scolastici al fine di evitare assembramenti e garantire l’entrata e l’uscita da scuola in sicurezza.
In attesa di un cortese quanto celere riscontro si porgono distinti saluti.
Il Presidente
Christian Lampo
Il ringraziamento della Comunità di Canneto a Don Gennaro
Alla fine della celebrazione, attraverso una lettera, la comunità di Canneto, rivolgendosi a S.E. Rev.ma Mons. Giovanni ACCOLLA, ricorda l’operato di Don Gennaro e lo ringrazia con queste parole:
«Eccellenza Reverendissima,
al termine di questa celebrazione eucaristica – a nome del Parroco e di tutta la Comunità parrocchiale di Canneto – mi sia permesso dare voce alle tante persone che in questo momento vorrebbero esprimere i loro sentimenti di gratitudine e di riconoscenza al Signore per il grande dono che è stato don Gennaro. Sono tanti, infatti, coloro che hanno avuto la gioia di conoscerlo ed apprezzarlo e, soprattutto, di ricevere qualcosa dalla sua persona, sempre amabile e disponibile in qualunque momento e circostanza:
- i confratelli presbiteri, che in lui hanno sempre visto la «perla del clero eoliano», come amava definirlo Mons. Re;
- le autorità civili che, apprezzandone le doti umane e sacerdotali, hanno sempre trovato in lui disponibilità e collaborazione per qualunque attività a favore del territorio;
- le famiglie, i giovani, gli anziani che hanno potuto toccare con mano la sua concreta e discreta vicinanza nei momenti lieti e tristi del loro vissuto;
- le numerose associazioni parrocchiali coltivate sempre con amore e zelo;i
- fratelli emigrati ai quali non ha fatto mai mancare il calore della terra natia;
- i tanti fedeli e turisti, anche solo di passaggio, destinatari della sua accoglienza e ospitalità.
Nessuno gli è stato estraneo e per tutti ha sempre avuto un gesto di attenzione e una parola buona.
Unitamente all’umano cordoglio non possiamo non dire il nostro grazie per tutto quello che il Signore ha compiuto attraverso il cuore grande e le mani operose di don Gennaro, a partire da quel lontano gennaio 1959, che lo vide sbarcare – giovanissimo sacerdote – nella nostra Canneto, da subito amata e che non ha mai abbandonato, fin quando le sue condizioni di salute gli hanno permesso di svolgere concretamente il suo consueto ministero.
Certamente racchiudere più di mezzo secolo di instancabile operato in poche parole non è cosa semplice! Inoltre, conoscendo il suo essere schivo dinanzi agli elogi umani, sappiamo bene che egli non gradirebbe “essere lapidato”, come soleva ripetere scherzando dinanzi alle lapidi commemorative della nostra Basilica che recano il suo nome.
Eppure non possiamo fare a meno di esprimere il nostro povero grazie, ripensando a tutti gli ambiti della sua missione, che lo hanno visto seminare sempre e a piene mani, su qualunque tipo di terreno e nonostante ogni contrarietà.
Nei lunghi anni del suo servizio ministeriale, don Gennaro è stato un Padre, un Amico, un Fratello, un Maestro credibile, un Sacerdote secondo il cuore di Dio sempre pronto a farsi carico delle sofferenze, delle attese, delle gioie, dei sogni, delle speranze dei suoi parrocchiani. Con rara generosità e totale dedizione ha accompagnato intere generazioni trasmettendo quei valori luminosi che ancora oggi illuminano e orientano il cammino di tanti.
Uomo fiducioso
Ci ha insegnato a guardare la realtà con occhi di fede, con gli stessi occhi di Dio, nonostante le apparenze contrarie, contro ogni inutile pessimismo e scoraggiamento. Dinanzi alle croci, alla mancanza di fede, alle difficoltà, non è mai rimasto indifferente ma si è sempre impegnato e prodigato, anche solo con il suo “stare accanto”, per far sentire in ogni modo la vicinanza di Dio.
Uomo di preghiera
Autenticamente innamorato dell’Eucaristia e di Maria, ci ha insegnato a radicare il nostro “fare” nello “stare” ai piedi del Maestro, alla cui Parola cercava sempre di avvicinarci, aprendosi anche a nuove esperienze, come il Cammino Neocatecumenale.
Fedele Figlio della Chiesa e del Concilio
Ha sempre cercato di essere attento alla realtà con tutti i suoi rapidi mutamenti, sforzandosi di leggere i segni dei tempi e di “essere al passo”, sempre in ascolto della voce dello Spirito. Frutto della sua tenacia e della sua spiccata sensibilità sono lo splendido centro pastorale con i suoi ampi saloni, il centro giovanile e l’appartamento, la cui realizzazione seguì con passione e non pochi sacrifici, superando il difficile iter burocratico.
Uomo infaticabile
Si dedicò non solo alla chiesa spirituale, sua primaria preoccupazione, ma anche alla chiesa materiale, che venne sempre prima della sua stessa casa. Basti pensare alla ristrutturazione della chiesetta di San Vincenzo e dell’Addolorata di Unci e, non ultimo, il rinnovamento di questa chiesa – riconosciuta Basilica Minore – restaurata dentro e fuori e impreziosita dall’altare donato a ricordo del suo cinquantesimo di ordinazione, testimone di tante liturgie solenni ed intense.
Uomo generoso
Ci ha insegnato più che con le parole con il suo silenzioso esempio la gioia della condivisione e della gratuità, provvedendo, senza alcun clamore, alle necessità di tanti bisognosi e offrendo il suo servizio pastorale anche in favore di parrocchie più disagiate come Alicudi e Ginostra.
Per lo zelo e l’impegno profusi nella cura della pastorale giovanile – da sempre sua costante preoccupazione – il Signore gli ha procurato la consolazione di vedere consacrati sacerdoti don Gaetano, p. Giovanni, don Bruno, don Giuseppe e don Bartolo e di accompagnare con frutto la crescita sacramentale di numerosi fedeli, dal fonte battesimale alla piena maturità della fede.
Come comunità cristiana non possiamo che fare tesoro di tutto quello che abbiamo ricevuto, ripetendo il nostro più sentito grazie tessuto di ricordi indelebili e di esempi che difficilmente potremo dimenticare!
Grazie, carissimo don Gennaro, per essere stato Padre per tutti. Grazie perché la tua porta è stata sempre aperta e le tue mani sempre pronte a donare con gioia. Grazie perché sei stato testimone autentico di quella Chiesa in uscita che percorre con gioia e con coraggio le strade del mondo. Grazie perché ti abbiamo visto tra i banchi di scuola, tra i lavoratori della pomice, nei campi estivi insieme ai giovani, fino a tarda notte a vegliare i moribondi. Grazie per averci sempre cercato e aspettato. È vero, forse non sempre abbiamo corrisposto come avremmo dovuto. Ma non ti abbiamo mai visto perso d’animo, quanto piuttosto sempre pronto a farti “tutto a tutti pur di guadagnare qualcuno a Cristo”. Grazie per avere spezzato per noi il Pane della Parola e dell’Eucaristia e per aver celebrato, in questi ultimi anni, la tua ultima, e forse più faticosa, Santa Messa, calvario silenzioso e nascosto. Grazie per la sofferenza che hai offerto con amore, lontano dai riflettori, cercando di dare meno incomodo possibile, com’era nel tuo carattere.
Siamo certi che in questo momento, carissimo don Gennaro, tu senti rivolte a te le consolanti parole del Signore: »Vieni servo buono e fedele, prendi parte alla gioia del tuo Signore!».
Possa tu ora abbracciare e celebrare in eterno quel Dio che hai tanto amato e testimoniato. Continua a pregare per noi che, stretti a te, raccogliamo una così preziosa eredità, accompagnandoti con filiale affetto e immensa stima nell’ultima sosta in quella che hai sempre considerato la tua casa e la tua famiglia.
Grazie don Gennaro! Riposa in pace! Prega per noi!»
mercoledì 30 dicembre 2020
Coronavirus Sicilia: risalita preoccupante con 1.084 nuovi casi, 29 morti. A Lipari "azzerati" i positivi
Lo ha dichiarato il sindaco Marco Giorgianni durante la conferenza stampa di oggi (che trattava, comunque, altri argomenti e che vi riproporremo alle 20 circa).
Torna a sfondare quota mille in Sicilia il numero dei nuovi casi Covid: sono 1.084 i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia su 8.497 tamponi processati. Le vittime sono 29 nelle ultime 24 ore che portano i morti a 2.381 dall’inizio della pandemia. I positivi sono 33.387 con una diminuzione di 22 attuali positivi. Negli ospedali i ricoveri sono 1251, 11 in meno rispetto a ieri, mentre i ricoveri in regime ordinario sono 1085, 8 in meno rispetto a ieri, in terapia intensiva sono 166, 3 in meno rispetto a ieri. I guariti sono 1077. La distribuzione nelle province vede in testa Palermo con 292 seguita da Catania con 251, Messina con 232, Siracusa 98, Trapani 76, Caltanissetta 57, Ragusa 46, Enna 20, Agrigento 1.
Ci scrive l'architetto Agazzi: "L'operare di Mons. Divola ricondotto alla preghiera, all'accoglienza, alla fiducia, all'amicizia e alla programmazione"
se gradisce in allegato trasmetto un ricordo di mons. Gennaro Divola che ho avuto il piacere di conoscere e frequentare per molti anni venendo a Canneto di Lipari e da cui ho ricevuto l'incarico professionale di progettare e dirigere , per quanto di competenza, i lavori di restauro della facciata e del sagrato della chiesa di San Cristoforo in Canneto di Lipari a seguito del riconoscimento di Basilica Romana Minore .
Nel ringraziarLa la saluto con cordialita'.
Con queste riflessioni voglio unirmi al dolore della comunità religiosa e civile eoliana ed in particolare a quella di Canneto di Lipari per la scomparsa di mons. Gennaro Divola .
L’ ho conosciuto nell'anno 1994 e nel tempo ho potuto comprendere la personalità e lo slancio sacerdotale per nulla condizionato da età anagrafica o difficolta' di alcun tipo.
Sono arrivato a Canneto di Lipari inviato da S.E. mons. Loris Francesco Capovilla gia’ segretario particolare di San Giovanni XXIII , Arcivescovo e poi Cardinale a cui sono stato legato da una lunghissima e privilegiata amicizia. Mons. Capovilla era da molto tempo in amicizia con mons. Gennaro Divola , era cittadino onorario dell'intero arcipelago eoliano ed era legatissimo alla comunita' di Canneto di Lipari.
Per mons. Capovilla non potevo non conoscere e visitare le perle eoliane ( Sua fedele citazione. Cosi le definiva ) e non potevo non conoscere la nobile e fiera popolazione eoliana. Cosi ho trascorso 15 giorni meravigliosi ospitato in un appartamento della famiglia di Roberto la Greca .
Ricordo benissimo il primo incontro con mons. Divola. Alla porta della canonica accolto in modo signorile e subito introdotto nel racconto della storia e della tradizione eoliana. Successivi incontri in quelle giornate mi hanno dato l'impressione di un sacerdote fedele ed a pieno servizio della chiesa eoliana ma con un sguardo attento a quanto accadeva nel mondo.
Sono ritornato
moltissime volte a Canneto di Lipari e
questa impressione nell'incontro con monsignor Divola mi è sempre rimasta.
Con il tempo ho potuto conoscere i tratti salienti della sua personalità e del suo
operare sempre ricondotti principalmente :
Alla preghiera.
Mons. Divola era
un sacerdote che pregava moltissimo. Lo ricordo con il rosario in mano in
moltissimi momenti della giornata nel periodo ( anni 2004 – 2005 - 2006 ) che
ho professionalmente dedicato con altre professionisti , titolari di imprese e
collaboratori alla stesura del progetto
ed al successivo cantiere di restauro della facciata della chiesa parrocchiale
di San Cristoforo a seguito della concessione del titolo di Basilica Romana
Minore. Ricordo che ho raccolto la confidenza di molti collaboratori delle
imprese impegnate nel cantiere di restauro colpiti da questa sua costante
presenza anche di tipo spirituale. Come non poteva sfuggire il suo essere
partecipe del dolore delle famiglie colpite da lutti non solo nel tempo delle
esequie ma andando a trovarli la serata successiva alla celebrazione delle
esequie che e' certamente un momento non facile nella vita di tutti .
All’accoglienza
Era un uomo e un
sacerdote che era veramente capace di accoglienza disinteressata e signorile.
Nel periodo trascorso professionalmente a Canneto di Lipari era consuetudine
vedere bussare alla porta della canonica tantissime persone. Per tutti , sottolineo
per tutti , la parola di incoraggiamento era sempre presente oltre che
l'interessamento che spesso portava alla soluzione dei problemi rappresentati
da chi bussava alla porta. Ricordo ancora lo stupore che soprattutto i turisti
nel periodo estivo manifestavano entrando per una visita spirituale e
culturale nella Basilica. Monsignor Divola
lasciava pregare e visitare senza interferire in alcun modo. Solo alla fine salutava
, si presentava e dava sempre la sua disponibilità per qualsiasi cosa di cui avessero
bisogno durante il soggiorno vacanziero. E grazie a questi incontri quante
buone conoscenze e quanti fili della provvidenza si sono annodati.
Alla
fiducia.
Mons. Divola dava fiducia e chiedeva fiducia.
Ed era paziente nell'attesa di riceverla. Era uomo di antica educazione. Non
poteva concepire il mancato rispetto della parola data . Sapeva dare risposte
alle richieste di molti dopo avere meditato, analizzato e valutato. E se la
risposta arrivava non potevi non pensare che avrebbe fatto tutto il possibile
per mantenere quanto promesso. Ma era un uomo che infondeva fiducia.
Diversamente molte sue opere anche " temerarie " non avrebbero potuto
essere realizzate. Ma come uomo di antica educazione aveva un rispetto assoluto
della istituzione ed in particolare delle decisioni dei superiori diocesani. E
per questo assoluto rispetto e questa obbedienza mi risulta essere sempre stato
consultato e coinvolto in ogni decisione
riguardante la Chiesa eoliana. Fiducia
che dava anche ai piu' bisognosi con vicinanza e aiuti materiali. Ricordo le visite
in alcune case di Canneto di Lipari che
avevano evidente bisogno di aiuto a cui
ho partecipato. Il rispetto verso coloro
che erano in difficolta' era assoluto.
All’amicizia
Se un
uomo chiede fiducia e ne riceve non puo' non essere amico di molti . Monsignor
Divola dava importanza all 'amicizia . E penso che abbai sempre dimostrato nel
limite delle forze e del tempo concesso dal suo ministero sacerdotale la sua
amicizia verso tutti.
Alla programmazione
Essere
sacerdote ed esserlo nell'arcipelago eoliano pretende tanta attenzione agli
eventi che si presentano nella quotidianità ma significa essere capaci di
guardare lontano e nel mondo. Mons. Divola dava attenzione a tutto , era capace
di essere attento ai piccoli ed agli ultimi
ma sapeva guardare al futuro ed aveva intuito che il riconoscimento del
titolo di Basilica Romana Minore unito al complesso parrocchiale da lui
realizzato potesse essere legato a un ulteriore
progetto liturgico - culturale. La conclusione dei restauri della neonata Basilica
Romana Minore sarebbe stata la partenza per un percorso di ulteriore formazione
e di approfondimento su temi religiosi e culturali con celebrazioni , conferenze
e dibattiti anche nel periodo estivo. Purtroppo i primi cedimenti dello stato
di salute di monsignore hanno rallentato e poi credo interrotto questo progetto
che aveva una concreta valenza di ulteriore crescita comunitaria sia per la
comunità di Canneto di Lipari sia per l’intero arcipelago eoliano
Sono certo che
il prezioso servizio svolto da mons. Divola a Canneto di Lipari e
nell’arcipelago eoliano non verrà
dimenticato da nessuno. Lo affermo perche’ conosco la profonda tradizione religiosa e civile oltre che la storia delle
popolazioni delle isole eolie .
E dal cimitero
di Leni caro monsignore ci accompagni e ci custodisca
Palazzo dei Leoni, conferito al dott. Salvo Puccio l’incarico di dirigente tecnico
Il Sindaco Metropolitano, dott. Cateno De Luca, con decreto sindacale, ha conferito al dott. Salvo Puccio l’incarico a tempo pieno e determinato di Dirigente Tecnico presso l’Area Tecnica della Città Metropolitana di Messina.
La nomina odierna scaturisce dalla modifica del regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi e dal riassetto della struttura organizzativa dell’Ente, articolata in cinque Direzioni, che ha determinato la necessità di integrare la presenza di soli due Dirigenti a tempo indeterminato.A seguito dall’avviso pubblico per il conferimento, mediante selezione per titoli e colloquio, di un posto di Dirigente Tecnico ed in conseguenza della valutazione espressa dalla Commissione esaminatrice, il Sindaco ha decretato la nomina del dott. Salvo Puccio.
L’incarico avrà decorrenza dal 15 gennaio 2021.
“Ringrazio la Commissione che ha esaminato celermente e con grande attenzione tutte le istanze pervenute. La scelta si è basata sul curriculum del dott. Salvo Puccio che testimonia un’esperienza ventennale maturata nell’ambito della Pubblica Amministrazione e dalla copertura di numerosi incarichi di vertice in vari Dipartimenti della Regione Siciliana, oltre alle esperienze maturate nell’ambito dell’amministrazione attiva. Dopo una fase stagnante derivante da situazioni di bilancio risolte prontamente, la Città Metropolitana ha adesso la possibilità di attuare un percorso di potenziamento delle sue strutture apicali che consentirà di avere a disposizione un’altra figura professionale fondamentale per accelerare tutte le attività e pianificare al meglio tutte le ingenti risorse di cui l’Ente è titolare. La nostra azione di integrazione delle figure mancanti proseguirà con determinazione al fine di avere, entro l’anno 2021, una struttura tecnico-amministrativa che sia nelle condizioni di poter vincere la sfida che Palazzo dei Leoni dovrà realizzare”
Sanità: L'assessore De Luca scrive alla Regione "impegni non rispettati".
Auguri zio Natale!
martedì 29 dicembre 2020
Covid in Sicilia: 995 nuovi positivi e 26 vittime
Regione Sicilia: si è dimessa l'assessore Grasso
Ginostra: quarto giorno d'isolamento
E' decisamente all'insegna dell'isolamento questo periodo di fine anno a Ginostra.
La piccola frazione di Stromboli, per il quarto giorno consecutivo, a causa delle proibitive condizioni del mare, non è stata raggiunta da alcun mezzo di linea.
I marosi, come visibile dalla foto, impattano con violenza sul porto, creando, presumibilmente, ulteriori danni.
In Sicilia i saldi a partire dal 7 gennaio. Firmato il decreto
Il governo Musumeci ha accolto la richiesta delle associazioni di categoria di spostare di qualche giorno l’avvio dei saldi sebbene le vendite di fine stagione sarebbero dovute iniziare il 2 gennaio come previsto dalla programmazione regionale. Spostamento reso necessario alla luce delle limitazioni e dei divieti all’esercizio di buona parte delle attività imprenditoriali e commerciali, e agli spostamenti individuali imposti per le festività di fine anno dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.
“Abbiamo deciso di accogliere la richiesta delle associazioni - spiega l’assessore Turano – e far iniziare i saldi il 7 gennaio dal momento che il 2 gennaio la Sicilia, come l’intero Paese, sarà ancora zona rossa e dunque interessata da forti limitazioni agli spostamenti. Inoltre in questo modo rimetteremo tutte le attività commerciali nelle stesse condizioni, considerato che il decreto legge del 18 dicembre nei primi giorni di gennaio dispone chiusure per alcuni esercizi commerciali e concede aperture per altri”.
Il decreto dell’assessore alle Attività produttive fissa la conclusione dei saldi invernali per il 15 marzo.
Una lettera di Garibaldi ai liparesi. Scovata dallo storico La Greca nei meandri della storia
CENTRO STUDI E RICERCHE DI STORIA
E PROBLEMI
COMUNICATO STAMPA
Cari soci,
nel salutare
il nuovo anno e il quarantesimo anniversario della fondazione del Centro Studi
vogliamo condividere con Voi e con la cittadinanza eoliana l'ultima scoperta
dello storico Giuseppe La Greca, una lettera di Giuseppe Garibaldi ai cittadini di
Lipari. La lettera è stata inviata dal Comando Generale dell'Esercito
Nazionale in Sicilia, da Milazzo il 23 luglio 1860:
Ai cittadini
di Lipari
Io vi
ringrazio il nome della Patria per la generosa risoluzione.
Proclamate
il Governo Italiano di Vittorio Emanuele ed eleggetevi un governatore alla
maggioranza dei voti, al quale io conferisco temporaneamente poteri illimitati.
Mantenetevi
in corrispondenza col Prodittatore in Palermo per via di Milazzo, e con me,
mentre soggiornerò in quest'isola.
Vostro
Giuseppe
Garibaldi
La lettera era
conservata e trascritta dal notaio eoliano Don Rosario
Rodriguez e fa parte dei documenti del fascicolo relativo alle
indagini sull'omicidio di Giuseppe Policastro che Pino sta studiando
per poter riscrivere una delle pagine più oscure della nostra storia più
recente.
Lipari, 29
dicembre 2020
Ufficio Stampa Centro Studi