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mercoledì 30 dicembre 2020

Ci scrive l'architetto Agazzi: "L'operare di Mons. Divola ricondotto alla preghiera, all'accoglienza, alla fiducia, all'amicizia e alla programmazione"

Riceviamo e pubblichiamo:
Caro Direttore,
se gradisce in allegato trasmetto un ricordo di mons. Gennaro Divola che ho avuto il piacere di conoscere e frequentare per molti anni venendo a Canneto di Lipari e da cui ho ricevuto l'incarico professionale di progettare e dirigere , per quanto di competenza, i lavori di restauro della facciata e del sagrato della chiesa di San Cristoforo in Canneto di Lipari a seguito del riconoscimento di Basilica Romana Minore .
Nel ringraziarLa la saluto con cordialita'.
Dott. arch. Marco Agazzi 

Con queste riflessioni voglio unirmi al dolore della  comunità religiosa e civile eoliana ed in particolare a quella di Canneto di Lipari per la scomparsa di mons. Gennaro Divola . 

L’ ho conosciuto nell'anno 1994  e  nel tempo ho potuto  comprendere la personalità e lo slancio sacerdotale per nulla condizionato da età anagrafica o difficolta' di alcun tipo. 

Sono arrivato a Canneto di Lipari inviato da S.E. mons. Loris Francesco Capovilla gia’ segretario particolare di San Giovanni XXIII , Arcivescovo e poi Cardinale  a cui sono stato legato da una lunghissima e  privilegiata amicizia. Mons. Capovilla  era da molto tempo in amicizia con  mons. Gennaro Divola ,  era  cittadino onorario  dell'intero arcipelago eoliano ed era legatissimo alla comunita' di Canneto di Lipari. 

Per mons. Capovilla non potevo non conoscere e visitare le perle eoliane  (  Sua fedele citazione. Cosi le definiva ) e non potevo non conoscere la nobile e fiera popolazione eoliana. Cosi ho trascorso 15 giorni meravigliosi ospitato in un appartamento  della famiglia di Roberto la Greca .

Ricordo benissimo il primo incontro con mons. Divola. Alla porta della canonica accolto in modo signorile e subito introdotto nel racconto della storia e della tradizione eoliana. Successivi incontri in quelle giornate mi hanno dato l'impressione di un sacerdote fedele ed a pieno servizio della chiesa eoliana ma con un sguardo attento a quanto accadeva nel mondo. 

Sono ritornato  moltissime volte a Canneto di Lipari e questa impressione nell'incontro con monsignor Divola mi è sempre rimasta.

 Con il tempo ho potuto conoscere i  tratti salienti della sua personalità e del suo operare sempre ricondotti principalmente :

Alla preghiera.

Mons. Divola era un sacerdote che pregava moltissimo. Lo ricordo con il rosario in mano in moltissimi momenti della giornata nel periodo ( anni 2004 – 2005 - 2006 ) che ho professionalmente dedicato con altre professionisti , titolari di imprese e collaboratori  alla stesura del progetto ed al successivo cantiere di restauro della facciata della chiesa parrocchiale di San Cristoforo a seguito della concessione del titolo di Basilica Romana Minore. Ricordo che ho raccolto la confidenza di molti collaboratori delle imprese impegnate nel cantiere di restauro colpiti da questa sua costante presenza anche di tipo spirituale. Come non poteva sfuggire il suo essere partecipe del dolore delle famiglie colpite da lutti non solo nel tempo delle esequie ma andando a trovarli la serata successiva alla celebrazione delle esequie che e' certamente un momento non facile nella vita di tutti .

 All’accoglienza

Era un uomo e un sacerdote che era veramente capace di accoglienza disinteressata e signorile. Nel periodo trascorso professionalmente a Canneto di Lipari era consuetudine vedere bussare alla porta della canonica tantissime persone. Per tutti , sottolineo per tutti , la parola di incoraggiamento era sempre presente oltre che l'interessamento che spesso portava alla soluzione dei problemi rappresentati da chi bussava alla porta. Ricordo ancora lo stupore che soprattutto i turisti nel periodo estivo manifestavano entrando per una visita spirituale e culturale  nella Basilica. Monsignor Divola lasciava pregare e visitare senza interferire in alcun modo. Solo alla fine salutava , si presentava e dava sempre la sua disponibilità per qualsiasi cosa di cui avessero bisogno durante il soggiorno vacanziero. E grazie a questi incontri quante buone conoscenze e quanti fili della provvidenza si sono annodati.

Alla fiducia.

 Mons. Divola dava fiducia e chiedeva fiducia. Ed era paziente nell'attesa di riceverla. Era uomo di antica educazione. Non poteva concepire il mancato rispetto della parola data . Sapeva dare risposte alle richieste di molti dopo avere meditato, analizzato e valutato. E se la risposta arrivava non potevi non pensare che avrebbe fatto tutto il possibile per mantenere quanto promesso. Ma era un uomo che infondeva fiducia. Diversamente molte sue opere anche " temerarie " non avrebbero potuto essere realizzate. Ma come uomo di antica educazione aveva un rispetto assoluto della istituzione ed in particolare delle decisioni dei superiori diocesani. E per questo assoluto rispetto e questa obbedienza mi risulta essere sempre stato consultato e coinvolto  in ogni decisione riguardante la Chiesa  eoliana. Fiducia che dava anche ai piu' bisognosi con vicinanza e aiuti materiali. Ricordo le visite in alcune case di Canneto di Lipari  che avevano evidente bisogno di aiuto  a cui ho partecipato. Il rispetto  verso coloro che erano in difficolta' era assoluto.

                                                                                                                                                   All’amicizia

Se un uomo chiede fiducia e ne riceve non puo' non essere amico di molti . Monsignor Divola dava importanza all 'amicizia . E penso che abbai sempre dimostrato nel limite delle forze e del tempo concesso dal suo ministero sacerdotale la sua amicizia verso tutti.

Alla programmazione

Essere sacerdote ed esserlo nell'arcipelago eoliano pretende tanta attenzione agli eventi che si presentano nella quotidianità ma significa essere capaci di guardare lontano e nel mondo. Mons. Divola dava attenzione a tutto , era capace di essere attento ai piccoli ed agli ultimi  ma sapeva guardare al futuro ed aveva intuito che il riconoscimento del titolo di Basilica Romana Minore unito al complesso parrocchiale da lui realizzato potesse  essere legato a un ulteriore progetto liturgico - culturale. La conclusione dei restauri della neonata Basilica Romana Minore sarebbe stata la partenza per un percorso di ulteriore formazione e di approfondimento su temi religiosi e culturali con celebrazioni , conferenze e dibattiti anche nel periodo estivo. Purtroppo i primi cedimenti dello stato di salute di monsignore hanno rallentato e poi credo interrotto questo progetto che aveva una concreta valenza di ulteriore crescita comunitaria sia per la comunità di Canneto di Lipari sia per l’intero arcipelago eoliano

Sono certo che il prezioso servizio svolto da mons. Divola a Canneto di Lipari e nell’arcipelago eoliano  non verrà dimenticato da nessuno. Lo affermo perche’ conosco la profonda tradizione  religiosa e civile oltre che la storia delle popolazioni delle  isole eolie .

E dal cimitero di Leni caro monsignore ci accompagni e ci custodisca

                            Marco Agazzi               

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