se gradisce in allegato trasmetto un ricordo di mons. Gennaro Divola che ho avuto il piacere di conoscere e frequentare per molti anni venendo a Canneto di Lipari e da cui ho ricevuto l'incarico professionale di progettare e dirigere , per quanto di competenza, i lavori di restauro della facciata e del sagrato della chiesa di San Cristoforo in Canneto di Lipari a seguito del riconoscimento di Basilica Romana Minore .
Nel ringraziarLa la saluto con cordialita'.
Con queste riflessioni voglio unirmi al dolore della comunità religiosa e civile eoliana ed in particolare a quella di Canneto di Lipari per la scomparsa di mons. Gennaro Divola .
L’ ho conosciuto nell'anno 1994 e nel tempo ho potuto comprendere la personalità e lo slancio sacerdotale per nulla condizionato da età anagrafica o difficolta' di alcun tipo.
Sono arrivato a Canneto di Lipari inviato da S.E. mons. Loris Francesco Capovilla gia’ segretario particolare di San Giovanni XXIII , Arcivescovo e poi Cardinale a cui sono stato legato da una lunghissima e privilegiata amicizia. Mons. Capovilla era da molto tempo in amicizia con mons. Gennaro Divola , era cittadino onorario dell'intero arcipelago eoliano ed era legatissimo alla comunita' di Canneto di Lipari.
Per mons. Capovilla non potevo non conoscere e visitare le perle eoliane ( Sua fedele citazione. Cosi le definiva ) e non potevo non conoscere la nobile e fiera popolazione eoliana. Cosi ho trascorso 15 giorni meravigliosi ospitato in un appartamento della famiglia di Roberto la Greca .
Ricordo benissimo il primo incontro con mons. Divola. Alla porta della canonica accolto in modo signorile e subito introdotto nel racconto della storia e della tradizione eoliana. Successivi incontri in quelle giornate mi hanno dato l'impressione di un sacerdote fedele ed a pieno servizio della chiesa eoliana ma con un sguardo attento a quanto accadeva nel mondo.
Sono ritornato
moltissime volte a Canneto di Lipari e
questa impressione nell'incontro con monsignor Divola mi è sempre rimasta.
Con il tempo ho potuto conoscere i tratti salienti della sua personalità e del suo
operare sempre ricondotti principalmente :
Alla preghiera.
Mons. Divola era
un sacerdote che pregava moltissimo. Lo ricordo con il rosario in mano in
moltissimi momenti della giornata nel periodo ( anni 2004 – 2005 - 2006 ) che
ho professionalmente dedicato con altre professionisti , titolari di imprese e
collaboratori alla stesura del progetto
ed al successivo cantiere di restauro della facciata della chiesa parrocchiale
di San Cristoforo a seguito della concessione del titolo di Basilica Romana
Minore. Ricordo che ho raccolto la confidenza di molti collaboratori delle
imprese impegnate nel cantiere di restauro colpiti da questa sua costante
presenza anche di tipo spirituale. Come non poteva sfuggire il suo essere
partecipe del dolore delle famiglie colpite da lutti non solo nel tempo delle
esequie ma andando a trovarli la serata successiva alla celebrazione delle
esequie che e' certamente un momento non facile nella vita di tutti .
All’accoglienza
Era un uomo e un
sacerdote che era veramente capace di accoglienza disinteressata e signorile.
Nel periodo trascorso professionalmente a Canneto di Lipari era consuetudine
vedere bussare alla porta della canonica tantissime persone. Per tutti , sottolineo
per tutti , la parola di incoraggiamento era sempre presente oltre che
l'interessamento che spesso portava alla soluzione dei problemi rappresentati
da chi bussava alla porta. Ricordo ancora lo stupore che soprattutto i turisti
nel periodo estivo manifestavano entrando per una visita spirituale e
culturale nella Basilica. Monsignor Divola
lasciava pregare e visitare senza interferire in alcun modo. Solo alla fine salutava
, si presentava e dava sempre la sua disponibilità per qualsiasi cosa di cui avessero
bisogno durante il soggiorno vacanziero. E grazie a questi incontri quante
buone conoscenze e quanti fili della provvidenza si sono annodati.
Alla
fiducia.
Mons. Divola dava fiducia e chiedeva fiducia.
Ed era paziente nell'attesa di riceverla. Era uomo di antica educazione. Non
poteva concepire il mancato rispetto della parola data . Sapeva dare risposte
alle richieste di molti dopo avere meditato, analizzato e valutato. E se la
risposta arrivava non potevi non pensare che avrebbe fatto tutto il possibile
per mantenere quanto promesso. Ma era un uomo che infondeva fiducia.
Diversamente molte sue opere anche " temerarie " non avrebbero potuto
essere realizzate. Ma come uomo di antica educazione aveva un rispetto assoluto
della istituzione ed in particolare delle decisioni dei superiori diocesani. E
per questo assoluto rispetto e questa obbedienza mi risulta essere sempre stato
consultato e coinvolto in ogni decisione
riguardante la Chiesa eoliana. Fiducia
che dava anche ai piu' bisognosi con vicinanza e aiuti materiali. Ricordo le visite
in alcune case di Canneto di Lipari che
avevano evidente bisogno di aiuto a cui
ho partecipato. Il rispetto verso coloro
che erano in difficolta' era assoluto.
All’amicizia
Se un
uomo chiede fiducia e ne riceve non puo' non essere amico di molti . Monsignor
Divola dava importanza all 'amicizia . E penso che abbai sempre dimostrato nel
limite delle forze e del tempo concesso dal suo ministero sacerdotale la sua
amicizia verso tutti.
Alla programmazione
Essere
sacerdote ed esserlo nell'arcipelago eoliano pretende tanta attenzione agli
eventi che si presentano nella quotidianità ma significa essere capaci di
guardare lontano e nel mondo. Mons. Divola dava attenzione a tutto , era capace
di essere attento ai piccoli ed agli ultimi
ma sapeva guardare al futuro ed aveva intuito che il riconoscimento del
titolo di Basilica Romana Minore unito al complesso parrocchiale da lui
realizzato potesse essere legato a un ulteriore
progetto liturgico - culturale. La conclusione dei restauri della neonata Basilica
Romana Minore sarebbe stata la partenza per un percorso di ulteriore formazione
e di approfondimento su temi religiosi e culturali con celebrazioni , conferenze
e dibattiti anche nel periodo estivo. Purtroppo i primi cedimenti dello stato
di salute di monsignore hanno rallentato e poi credo interrotto questo progetto
che aveva una concreta valenza di ulteriore crescita comunitaria sia per la
comunità di Canneto di Lipari sia per l’intero arcipelago eoliano
Sono certo che
il prezioso servizio svolto da mons. Divola a Canneto di Lipari e
nell’arcipelago eoliano non verrà
dimenticato da nessuno. Lo affermo perche’ conosco la profonda tradizione religiosa e civile oltre che la storia delle
popolazioni delle isole eolie .
E dal cimitero
di Leni caro monsignore ci accompagni e ci custodisca
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