Una cosa che ognuno di noi dovrebbe essere in grado di fare è almeno riuscire a capire se una determinata scelta è frutto di un ragionamento scientifico oppure, laddove esso sia assente, si debba presumere che vi siano altre logiche alla base.
Torniamo a parlare di tamponi molecolari.
Avevamo già spiegato mesi fa i motivi per cui una semplice positività al tampone, in mancanza di altri dati, non significa nulla "scientificamente" parlando, seppur politicamente ha legittimato, e continua a fare, le strategie governative di progressive restrizioni.
La nostra tesi non solo non è stata smentita, ma anzi ha trovato conferme tra i più stimati virologi,trovate l'articolo qua
https://www.affaritaliani.it/coronavirus/tamponi-positivi-contagiosita-699129.html?refresh_ce
ciononostante i “decisori” politici sembrano non tenerne minimamente conto e gli screening continuano.
Si può tranquillamente affermare che la scelta di utilizzare i tamponi molecolari per rilevare le infezioni da covid, insieme a quella di considerare i “positivi asintomatici” pericolosi, è stata quella che senz’altro ha impattato di più sulla vita dei cittadini e del pianeta in generale, in quanto l’idea di fondo di tale ragionamento è che “chiunque” ( seppur sanissimo ed in perfetta salute ) sia potenzialmente contagioso e che grazie a questi test sia possibile “scovare” questi malati nascosti. E che anche una volta avuto un risultato negativo, dopo poche ore si ritorna ad essere potenziali untori...
Possiamo dire che il concetto stesso di "malato asintomatico" nasce in ossequio ai risultati dei tamponi, altrimenti non avrebbe senso di esistere.
Da questa idea deriva in linea concettuale tutto il resto delle restrizioni ( altrimenti basterebbe isolare i malati ed i loro contatti ) come pure il ragionamento che si debba usare la mascherina sempre e dovunque,e non solo quando si ha a che fare con malati o si è malati ( come si faceva prima,cit.), poichè “chiunque” è un potenziale pericolo.
L'adozione dei test PCR di massa è dunque alla base della distruzione di intere economie e della limitazione della libertà alle persone.
Tutto questo costrutto, per stare in piedi, si basa sull'idea che questi test siano ovviamente affidabili.
Ma dovete anche sapere una cosa…
L’unico studio esistente ( non lo diciamo noi, è cosa nota) che certifica il fatto che i tamponi ( molecolari e non ) rilevano effettivamente una porzione del virus Sars-Cov-2, e dunque possono essere utili alla diagnosi della malattia, è questo
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31992387/
uno studio dal titolo “Detection of 2019 novel coronavirus (2019-nCoV) by real-time RT-PCR”, altrimenti noto tra gli addetti ai lavori come studio “Corman-Drosten”, pubblicato il 23 gennaio 2020.
Un’unico studio dal quale sono dipese le sorti di intere nazioni e di miliardi di persone. L’unico studio che ha legittimato la “tamponatura” di massa della popolazione.
Speriamo sia corretto, giusto? Che sia almeno particolarmente accurato.
Chiunque darebbe per scontato di si, e viste le valanghe di restrizioni che dipendono da questo piccolo dettaglio si suppone che si sia valutata bene la questione…
Voi l’ avete letto?
Un gruppo di ricercatori indipendenti lo ha fatto, andando ad esaminare la correttezza delle procedure e la fondatezza dei dati, ed ha pubblicato il 27 novembre 2020 un report su Eurosurveillance dal titolo
“ External peer review of the RTPCR test to detect SARS-CoV-2 reveals 10 major scientific flaws at the molecular and methodological level: consequences for false positive results.”
Che trovate a questo link
https://cormandrostenreview.com/report/
ed in fondo all’articolo trovate una chat dove si svolge in modo trasparente una discussione tra i vari ricercatori di tutto il mondo che vogliono esaminare le conclusioni di questo report o discuterne con gli autori.
Abbiamo aspettato un po' prima di divulgarlo perché oggi possiamo affermare che in quasi 2 mesi nessuno ha trovato errori nella revisione!
In religioso silenzio vi traduco solo questo passaggio che riassume quanto riscontrato dai revisori, e vi ricordo nuovamente che se lo studio Corman-Drosten è sbagliato vuol dire che i milioni di tamponi fatti in tutto il mondo finora sono stati inutili, siamo andati a alla cieca e abbiamo distrutto una civiltà intera rilevando positività e negatività a casaccio.
“Il protocollo del RT-qPCR pubblicato per la rilevazione e la diagnosi del Cov-2019 e lo studio annesso soffrono di numerosi errori tecnici e scientifici, incluso una insufficiente elaborazione dei primer, un protocollo PCR problematico e insufficiente, l’assenza di un’accurata validazione dei test. Nè il test presentato nè lo studio hanno minimamente i requisiti perchè una pubblicazione scientifica sia ritenuta accettabile. Infine, il brevissimo tempo intercorso tra la sua presentazione e la sua pubblicazione (24 ore) sta a significare che non è stato svolto il classico lavoro di esame che si fa prima di una pubblicazione, o è stato fatto molto superficialmente. Noi forniamo prove inoppugnabili di varie inadeguatezze scientifiche, errori e difetti.
Considerando le varie imperfezioni sia metodologiche che scientifiche, noi siamo certi che il board editoriale di Eurosurveillance non abbia altra scelta se non quella di ritirarlo.
Questo nostro lavoro vi mostrerà i numerosi errori del paper Corman-Drosten, sulla base del quale in tutto il mondo si sono verificate diagnosi errate ed erroneamente attribuite al covid-19, distrutte le vite di milioni di persone e imposte restrizioni dai governi di tutto il mondo.”
Chiunque voglia farci pervenire le sue considerazioni può farlo alla seguente mail
calmorespiro@protonmail.com
Grazie dell'attenzione
Francesco Finocchiaro