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mercoledì 2 ottobre 2024
Oggi, 2 ottobre: Santi Angeli Custodi. Festa dei nonni: Auguri!
Nel Vangelo: « Badate di non disprezzare uno di questi pargoli; perché io vi dico che gli Angeli loro, nei cieli, vedono continuamente il volto del Padre mio che è nei cieli ».
La Chiesa, fedele interprete della parola di Dio, istituì l'odierna festa in onore degli Angeli Custodi, per eccitare i fedeli ad onorarli in modo particolare. Ed a ragione, perchè essi sono le nostre guide invisibili, che ci stanno continuamente ai fianchi nel pericoloso viaggio della vita, per difenderci da tuffi i pericoli dell'anima e del corpo. Che degnazione, e che amore! La Divina Maestà manda i suoi Angeli, cioè i suoi ministri, li manda a noi che siamo misere creature, affinché ci difendano dal male e ci conservino nel bene. E il nostro Angelo Custode ci libera dai pericoli e da ogni male; impedisce ai demoni di nuocerci e ci conserva nel bene; inoltre eccita in noi pensieri santi e sante ispirazioni, infine prende le nostre preghiere ed opere buone e le presenta a Dio.
A questo riguardo è commovente la storia di Tobia.
L'Arcangelo Raffaele, in forma di uomo, accompagnò il giovane Tobia nel lungo e pericoloso viaggio che fece a Rages; gli fece evitare cattivi incontri, gli procurò una santa consorte ed infine salvo e ricco di beni lo ricondusse al suo amato padre, al quale inoltre restituì la vista.
Simili uffici di pietà e simile assistenza esercitano continuamente gli Angeli Custodi verso di noi. Conclude perciò S. Bernardo: « In qualunque circostanza, in qualunque luogo porta rispetto al tuo Angelo; non osare fare alla sua presenza ciò che non oseresti fare se io ti vedessi; poi in ogni tentazione, tribolazione, angustia, invoca l'Angelo tuo Custode, dicendogli: Salvami perchè perisco ».
PRATICA Recitare ogni sera l'Angelo di Dio.
PREGHIERA. O Dio, che con ineffabile provvidenza ti degni di inviare i tuoi santi Angeli alla nostra custodia, fa' che siamo sempre da loro protetti e possiamo un giorno vederli in cielo.
martedì 1 ottobre 2024
E' deceduta Ivana Bonfante ved. Lorizio
Spaccio e narcotraffico: 9 arresti nel messinese. Droga nascosta nei pasti nel carcere di Barcellona
Le indagini, avviate dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto e successivamente condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, hanno fatto emergere l'esistenza di un'associazione dedita al traffico di droga, che gestiva lo spaccio al dettaglio, anche all'interno della Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto.
La droga veniva introdotta nel carcere nascosta in pietanze consegnate a un detenuto, ritenuto il capo dell’organizzazione.
Le indagini avrebbero inoltre accertato che il detenuto, pur in carcere, impartiva ordini tramite un cellulare occultato, poi sequestrato, con l’aiuto della moglie, la quale eseguiva le sue direttive e gestiva i profitti.
L’organizzazione, operativa anche nel comune di Barcellona P.G., si occupava inoltre della vendita all'ingrosso di droga a un altro gruppo criminale, attivo principalmente a Milazzo e in altre aree limitrofe. Gli investigatori sono riusciti a documentare, in pochi mesi, numerosi episodi di acquisto e distribuzione della droga, destinata ai pusher locali per lo spaccio al dettaglio.
Le indagini si sono avvalse di intercettazioni telefoniche e ambientali, che hanno permesso di effettuare arresti e sequestri significativi prima che la droga raggiungesse il mercato. I profitti dell’organizzazione sarebbero stati utilizzati per acquistare beni di lusso, come gioielli e abiti firmati, consentendo ai membri di mantenere uno stile di vita superiore alle loro possibilità economiche lecite. Le transazioni avvenivano sia in contanti che attraverso versamenti su conti bancari riconducibili al gruppo criminale.
L'augurio del Conti alla neo dottoressa Sara Braì
Convegno internazionale a Lipari "Difendere gli spazi sacri. Chiese e monasteri fortificati nel Mediterraneo medievale
Lipari (ME), 1 ottobre 2024 – Da silenziosi luoghi di culto a fortezze con torri merlate e cammini di ronda per il controllo del territorio fino al mare. È il destino che nel Medioevo è toccato a chiese, eremi e monasteri del Mediterraneo, con l’avanzata bellicosa di popolazioni dal nord, dall’est e dal sud. Un tema, quello della difesa degli spazi sacri, intorno al quale una trentina fra storici dell’architettura e dell’arte medievale e archeologi di prestigiosi atenei italiani e stranieri si incontreranno a Lipari (Me), dal 3 al 5 ottobre 2024, negli spazi del Parco Archeologico delle Eolie – Museo Archeologico Bernabò Brea della Regione Siciliana per confrontarsi sulle ultime ricerche scientifiche. Titolo del convegno “Difendere gli spazi sacri. Chiese e monasteri fortificati nel Mediterraneo medievale (IX e XIV secolo)”, secondo appuntamento internazionale sulle architetture medievali nel Mediterraneo che arriva dopo quello del 2022. Di scena sarà l’architettura religiosa fortificata dei paesi rivieraschi del “Mare Nostrum”: dalla Grecia al Marocco, dalla Croazia alla Tunisia, la Spagna, la Francia, Malta e l’Italia.
Il convegno è un progetto del Parco archeologico delle Eolie – Museo archeologico Bernabò Brea della Regione Siciliana e del Laboratoire d'archéologie médiévale et moderne en Méditerranée (LA3M) dell’Università Aix Marseille. Realizzato con il sostegno dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e del Dipartimento BBCC, è ideato da Rosario Vilardo, direttore del Parco, e da Fabio Linguanti, architetto PhD storia dell’architettura (Politecnico di Torino / LA3M - Aix Marseille Université), curatore scientifico della rassegna. Enti patrocinatori l’Università degli studi di Catania, l’Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela e il Comune di Lipari.
Si inizia giovedì 3 ottobre, ore 14.30, negli spazi della Chiesa di Santa Caterina, alla presenza di Francesco Paolo Scarpinato (Assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana) e con gli interventi di Vilardo e Linguanti; di Monsignor Giovanni Accolla (Vescovo Archimandrita di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela); di Riccardo Gullo (sindaco di Lipari) e Anne Mailloux, archeologa medievista e direttrice del LA3M.
A seguire le relazioni di studiosi provenienti da Marocco (con Mounsif Ibnoussina, Cadi Ayyad University sulla Moschea di Tinmel, capolavoro d’arte, architettura e bastione sacro nella regione dell’alto Atlante, a Marrakech); Spagna (con Raoul Romero Medina, Uni Complutense Madrid, sulle architetture religiose fortificate in Andalusia, come espressione di potere piuttosto che spazi militari destinati alla difesa), Malta (con Charlene Vella, Uni Malta, sulle analogie strutturali fra il Forte sant’Angelo di Malta e le architetture ecclesiastiche normanne in Sicilia e nel regno di Napoli); Firenze (con Lamia Hadda, Uni Firenze, sulla grande Moschea di Suda, in Tunisia, e la sua doppia natura di luogo sacro e fortezza); Messina (con Marie Ange Causarano, archeologa Uni Messina sull’Abbazia di Casalvecchio Siculo, Messina, esempio di quella rete di monasteri italo-greci a cavallo dello Stretto) e infine da Catania (con Adriano Napoli, Uni Catania, sulle torri medievali dei monasteri di rito greco).
Tutto il convegno sarà fruibile in live streaming sulla pagina Facebook del Parco delle Eolie a questo indirizzo https://www.facebook.com/museoLipari
TUTTO IL PROGRAMMA
VENERDI’ 4 OTTOBRE
La seconda giornata del convegno vedrà le relazioni di studiosi provenienti da Croazia, Grecia, USA e dall’Italia (Bari, Catanzaro, Napoli, Roma e Firenze); una testimonianza di storia architettonico-artistica e di restauri con la presentazione del libro “I chiostri nell’area mediterranea”, a cura di Arianna Carannante e Fabio Linguanti (ed. All’insegna del Giglio): volume riepilogativo degli interventi esposti nel 2022, in occasione della prima edizione della rassegna dedicata al contesto dei chiostri medievali nel Mediterraneo. Interverranno Anne Mailloux (LA3M Aix-Marseille Université), Silvia Beltramo e Carlo Tosco (Politecnico Torino) e si tornerà a parlare anche del Chiostro di San Bartolomeo di Lipari, uno dei monumenti meno studiati del Mediterraneo medievale del quale adesso si delinea il quadro storico-costruttivo fissando una datazione più certa: chiesa e monastero furono realizzate in tre fasi vicine fra loro, un cantiere iniziato a Lipari alla fine dell’XI secolo e concluso nel primo ventennio del XII.
Si inizia da Istria e Dalmazia, con Miljenco Jurkovic, archeologo (Uni Zagabria), che parlerà di alcuni monasteri fortificati del litorale adriatico orientale; tre i contributi sulla Grecia con Athanasios Semoglou (Aristotele Uni Thessalonike) e gli studi sulle pitture murali bizantine nei monasteri del Monte Athos, centro spirituale la cui scuola di pittura influenzò l’arte ortodossa; l’archeologo Alessandro Taddei (Uni Sapienza, Roma) sul complesso monastico di Hosios Loukas in Beozia, mentre Carlo Berardi (Uni Michigan, USA) illustrerà le ultime novità sulla Chiesa di Kosmosoteira a Feres. Quindi si torna in Italia con gli studi sui monasteri del Gargano a cura di Angelo Cardone (Uni Bari) e in Toscana, con gli archeologi Alberto Agresti e Lorenzo Crescioli, per importanti aggiornamenti sull’Abbazia di Settimo a Scandicci, condotti con la direzione scientifica di Ursula Wierer, Soprintendente BBCCAA di Firenze: evidenziato un complesso sistema di fossati, ponti e torri che consentiva ai monaci cistercensi di proteggere l’abbazia, centro economico del territorio.
Ancora sul territorio italiano, a Roma, con il racconto delle strutture fortificate di Sant’Agnese fuori le mura, a cura di Daniela Esposito e Francesca Lembo Fazio (Uni Sapienza, Roma) e Federico Marazzi (Uni Suor Orsola Benincasa, Napoli). Sempre Marazzi approfondirà il tema della trasformazione dei monasteri da “civitas dei a castrum fidei” con focus sull’Italia centro-meridionale. Quindi la Calabria con le grange (aziende agricole e pastorali) fortificate, a cura di Francesco Cuteri ed Elena Di Fede (Accademia Belle Arti Catanzaro). Conclude la seconda giornata di studi lo sguardo sulle abbazie tra Alto Lazio e bassa Toscana con gli interventi di Renzo Chiovelli (Uni Sapienza, Roma) Giulia Maria Palma (Uni Lione) e Vania Rocchi.
SABATO 5 OTTOBRE
La terza e ultima giornata del convegno vede protagonista l'area tirrenica settentrionale del Mediterraneo, con interventi su Francia, Italia del nord e Sardegna. Si inizia con Nicolas Faucherre (LA3M Aix-Marseille Université) e le “cattedrali del mare” di Maguelone e Agde, chiese fortificate connesse all’istituzione di una guardia marittima sostenuta degli istituti religiosi.
A seguire Marie Pier Bonetti (LA3M Aix-Marseille Université) sulla chiesa abbaziale di Saint Victor a Marsiglia completata da torri, campanili, sale d'armi, recinti e camminamenti merlati dall’abate poi divenuto papa Urbano V. Quindi Pierre Laffont (Uni Rennes) con un eccezionale documento custodito nella Biblioteca Nazionale di Francia: un manoscritto (metà XV sec.) conosciuto come Armoriale di Guillaume Revel ricco di illustrazioni e disegni di castelli, città e villaggi del tempo. Un documento di eccezionale valore perché si tratta della più antica rappresentazione figurativa di questi monumenti.
Tre i contributi dedicati alla Liguria: si inizia con Genova e Yoshie Kojima (Uni Tokyo) sulla Chiesa di Santa Maria del Castello e il ruolo dei “magistri antelami”, corporazione medievale di costruttori itineranti, generalmente di origine lombarda e legati ai Cistercensi. Un'iscrizione li indica infatti come autori della chiesa nel quartiere storico del Molo. Ancora in Liguria con il monastero di Sant’Eugenio a Bergeggi, oggetto di studio di Alessandra Panicco (Politecnico di Torino); infine chiese e fortificazioni a Porto Venere, a cura di S. Caldano (Associazione Piemonte Medievale). In chiusura la Sardegna e Cagliari con il Santuario di Nostra Signora di Bonaria, nella relazione di Valeria Carta (Uni Cagliari).
IL PARCO ARCHEOLOGICO DELLE ISOLE EOLIE - MUSEO ARCHEOLOGICO “LUIGI BERNABO’ BREA”
Il Parco archeologico delle Isole Eolie si sviluppa nelle isole di Lipari, Panarea, Filicudi e Salina e comprende suggestivi villaggi preistorici, necropoli di età greca e romana, terme romane e tante altre testimonianze. La sede principale è il Museo archeologico Luigi Bernabò Brea, aperto al pubblico nel 1954 – quest’anno ricorre il 70°anniversario dall’istituzione - e situato sul Castello di Lipari, una cittadella fortificata a strapiombo sul mare. Abitata fin dal Neolitico, e poi nell’età del Rame e all’età del Bronzo, tanto che riveste una fondamentale importanza per la preistoria del Mediterraneo. Il Museo Archeologico ripercorre la storia delle isole Eolie dalla preistoria all’età greca e romana e custodisce migliaia di reperti (vasi, statuette, la più grande collezione di maschere teatrali, gioielli) provenienti dalle ricerche e dagli scavi archeologici condotti soprattutto nell’Arcipelago ed, in particolare, dai corredi funerari delle circa tremila tombe della necropoli di Contrada Diana. Una sala è dedicata anche all’archeologia subacquea, un’altra alla storia della formazione del Museo, mentre un padiglione ha per protagonisti i vulcani. Un’ala del Castello di Lipari, le ex carceri, sono dedicate all’arte contemporanea con una collezione permanente dal titolo Mare Motus.
Nell’estate 2024, in occasione della celebrazione dei 70° anni del museo, è stata allestita una mostra permanente che ricostruisce la sua nascita e il febbrile lavoro di ricerca condotto per oltre mezzo secolo nell’arcipelago eoliano dagli archeologi Luigi Bernabò Brea, ligure e dal 1942 Soprintendente archeologo della Sicilia orientale, e dalla francese Madeleine Cavalier, legati dalla comune passione per la storia archeologica delle Eolie. Dal 2019 il direttore del Parco delle Eolie è l’architetto Rosario Vilardo.
Stromboli. Affondamento Masaccio: assolto il comandante Arena. Articolo di stampa libera e nota del direttore di Eolienews
Arena, 59 anni, originario di Torre Faro, era stato al centro di una vicenda giudiziaria che aveva messo in discussione la sua condotta al comando dell’aliscafo “Masaccio” della compagnia Liberty Lines. L’episodio risale al giugno del 2016, quando l’aliscafo rischiò di affondare durante l’attracco al porto di Stromboli. Grazie a una manovra tempestiva e alla sua freddezza, Arena riuscì a evitare una tragedia, mettendo in salvo i 70 passeggeri a bordo e l’equipaggio. L’operato del comandante fu elogiato pubblicamente, con molti passeggeri che tornarono a Stromboli per ringraziarlo personalmente.
La vicenda processuale, tuttavia, aveva gettato un’ombra su quell’episodio, ma la sentenza di ieri ha definitivamente chiarito ogni dubbio sull’integrità e la professionalità di Arena. Il collegio difensivo, composto dall’avvocato penalista Luca Romano e dall’avvocato marittimista Marco Morace, entrambi del foro di Napoli, ha dimostrato l’infondatezza delle accuse. Determinante è stato anche il contributo dell’ingegnere Pasquale Romano, perito di Napoli, e del comandante Giuseppe Li Volsi, perito di Trapani, che hanno offerto una ricostruzione tecnica dell’incidente, evidenziando come l’azione del comandante fosse stata decisiva per evitare conseguenze peggiori.
Riapre il pontile lato sud di Sottomonastero su intervento di Liberty Lines
L’infrastruttura era stata parzialmente danneggiata da un urto del catamarano Gabriele M in data 19 agosto e successivamente dichiarata inagibile il 24 settembre dalla Capitaneria di Porto, compromettendo il regolare svolgimento del servizio di collegamento veloce da e per Lipari effettuato dalla Liberty Lines.
“Abbiamo deciso di intervenire per evitare i disagi alla nostra clientela” – dichiara il Direttore della Compagnia trapanese Nunzio Formica – “riuscendo in tempi brevi grazie alla fattiva collaborazione del Comune di Lipari che ha reso disponibile la relazione tecnica del manufatto all’Autorità Marittima”.
Buon compleanno a...
...Sandra Tonolotto La Greca, Lucia Zaia, Emanuela Lorizio, Luana Spanò, Gabriella Foti, Greta Rizzo
Oggi 1° ottobre: Santa Teresa di Lisieux
Non si scoraggiò, e nell'anno appresso partì con suo padre per Roma, e là inginocchiata ai piedi del Pontefice, gli disse : « Santo Padre, per onorare il vostro giubileo, permettetemi di entrare nel Carmelo a 15 anni ». « Entrerete se il buorr Dio vorrà », rispose il Papa. Il 9 aprile 1888, dopo giorni di preghiere e di mortificazioni, le porte del Carmelo di Lisieux si aprirono a ricevere la giovanetta.
Il 10 giugno 1890 vestiva l'abito del Carmelo; e 1'8 settembre del 1890 emetteva i santi voti prendendo il nome di Suor Teresa del Bambin Gesù. Entusiasta del bello, avrebbe voluto dipingere e comporre versi: essere la suora sagrestana per rimanere vicina a Gesù ed occuparsi dei sacri lini; invece l'ubbidienza la incaricò di lavare e rammendare gli abiti. Il freddo era intenso, i cibi molto comuni. Teresa, di delicata costituzione, soffriva ma non si lamentava : con la semplicità d'una bambina diceva di essere il giocattolo di Gesù. Così trascorse nove anni in religione: ubbidienza, preghiera, sacrificio erano il suo programma. Nell'aprile del 1895 ebbe come un presentimento della sua partenza : « Io morrò presto, diceva. Non ho offerto al buon Dio che l'amore, ed Egli mi restituirà l'amore. Dopo la mia morte farò cadere sul mondo una pioggia di rose. Voglio insegnare la mia piccola via agli uomini, voglio dir loro che vi è una piccola ma una gran cosa da fare quaggiù: gettare a Gesù i fiori dei piccoli sacrifizi ».
La giovane carmelitana sul letto della sua ultima malattia era affranta dal dolore : « Soffro » diceva semplicemente. È l'agonia senza mescolanza di consolazioni. « Mi manca l'aria della terra; quando respirerò l'aria del Paradiso? Madre mia, il calice è al colmo. Non avrei creduto poter soffrire tanto ». Era sera e la campana del Carmelo suonava l'Angelus: Suor Teresa fissò lo sguardo' sull'Immacolata e sul Crocifisso, e dopo una breve pausa esclamò: « Oh! Dio, vi amo... », e le sue labbra tacquero per sempre.
PRATICA. S. Teresina ha scritto il libro della sua vita, « Storia di un'anima », ove insegna la sua « piccola via»: leggiamolo.
PREGHIERA. O Signore, che hai detto: Se non diverrete come fanciulli, non entrerete nel regno dei cieli, concedi, te ne preghiamo, che seguendo le orme della vergine Teresa nell'umiltà e nella semplicità del cuore, possiamo conseguire i premi eterni.
Citazione di Papa Francesco
Santa Teresa di Gesù Bambino diceva che lei doveva fermarsi sempre davanti allo spirito di curiosità. Quando parlava con unaltra suora e questa suora raccontava una storia, qualcosa della famiglia, della gente, alcune volte passava ad un altro argomento e lei aveva voglia di conoscere la fine di questa storia. Ma sentiva che quello non era lo spirito di Dio, perché era uno spirito di dispersione, di curiosità. Il Regno di Dio è in mezzo a noi: non cercare cose strane, non cercare novità con questa curiosità mondana. Lasciamo che lo Spirito ci porti avanti, con quella saggezza che è una soave brezza. Questo è lo Spirito del Regno di Dio, di cui parla Gesù. Così sia
Trabocco lavico sullo Stromboli dalle prime ore di stamane
Un trabocco lavico è in corso sullo Stromboli a partire dalle tre di stamane. Lo rende noto l'INGV - osservatorio Etneo.
La lava, che fuoriesce dalle bocche dell'area craterica nord, è in atto confinata nella parte alta della Sciara del fuoco. mentre frammenti di materiale caldo, rotolando lungo il pendio, raggiugono la linea di costa.
lunedì 30 settembre 2024
Il sindaco Gullo incontrerà la cittadinanza in un'assemblea pubblica
Un’assemblea pubblica, un incontro con i sostenitori del Movimento Rinascita Eoliana e con tutti i cittadini del Comune di Lipari.
Rinella, successo per la IX edizione della "Sagra del capone"
Protagonista di una serata all’insegna del gusto e del divertimento è stato il capone, il tipico pesce settembrino conosciuto anche come lampuga, cucinato sul momento e secondo le ricette più tradizionali che hanno conquistato il gradimento dei partecipanti alla sagra.
Un’edizione all’insegna della convivialità, accompagnata dalla musica della band Hasta la vista che ha fatto ballare la piazza gremita fino a tarda sera. I prodotti tipici di Salina hanno arricchito il menù della sagra, conclusa con le caratteristiche crespelle, accompagnate dal vino locale. Obiettivo degli organizzatori di una manifestazione diventata un appuntamento di richiamo per Salina è la promozione del turismo enogastronomico attraverso la valorizzazione del patrimonio ittico del Mediterraneo con le bellezze paesaggistiche e naturali dell’isola.
Soddisfatti gli organizzatori per la grande partecipazione alla nona edizione dell’evento, con numerosi turisti che hanno apprezzato i gustosi piatti e la calorosa accoglienza, a riprova dell’importanza della destagionalizzazione del settore come strumento di crescita dell’economia locale e promozione dell’immagine di Salina.
Buon compleanno a...
...Miriam Saltalamacchia, Rosaria Cincotta, Rosa Guarino, Damiano Furnari, Elvira Signore Fichera, Salvatore Naso, Domenico Villani
Eoliani e amici delle Eolie...che non ci sono più (87° puntata)
In questo filmato:Agostino Bongiorno, Agostino Dioguardi, Agostino Fichera, Agostino Scaffidi, Aida Camporeale in Giacomantonio, Aimée Carmoz, Alba Tripi in Palamara
Lipari, i consiglieri d'opposizione: L' amministrazione Gullo e l'arte dei rimbalzi di responsabilità e il vittimismo creativo
Oggetto: L’arte dell’inerzia tra rimbalzi di responsabilità e vittimismo creativo: un caso studio dell’Amministrazione Gullo
In riferimento al comunicato pubblicato nel gruppo Facebook "Rinascita eoliana" riguardante la nostra segnalazione sulla mancata messa in sicurezza del lato sud del pontile aliscafi di Sottomonastero, dopo l’incidente del Catamarano Gabriele M avvenuto il 19 agosto scorso, riteniamo opportuno chiarire alcuni punti fondamentali che l’Amministrazione comunale sembra volutamente aver confuso tra rimbalzi di responsabilità e vittimismo creativo.
Gli attuali Amministratori della Giunta Gullo sembrano voler deviare il discorso, attribuendo presunti vizi a chi ha sollevato la questione, in una sorta di “vittimismo creativo”. È difficile credere che l’Amministrazione non comprenda che l’“inerzia prolungata”, come evidenziato nel nostro comunicato, si riferiva all’incapacità di affrontare tempestivamente situazioni critiche, come il mancato intervento di sistemazione del pontile a seguito dell’incidente.
Nessuno ha accusato l’Amministrazione di essere responsabile dell’incidente; questa è una costruzione immaginaria dei nostri amministratori.
Tornando al punto centrale, riteniamo che quanto affermato dall’Amministrazione Gullo riguardo alla “memoria corta” rifletta una proiezione psicologica della propria gestione. La memoria corta sembra essere una costante del Sindaco, che non ricorda nemmeno gli atti emanati dai suoi uffici nei mesi scorsi per casi simili riguardanti il porto di Sottomonastero.
È innegabile che la competenza sia di natura regionale, ma ciò non esime il Comune dall’attivarsi e, se necessario, sostituirsi alla Regione per interventi di messa in sicurezza, anche in via sostitutiva. Nel nostro comunicato iniziale, infatti, sottolineavamo con disappunto “l’inerzia prolungata del Sindaco Gullo e dell’Amministrazione, insieme alla mancata azione della Regione”.
Siamo consapevoli che la strada maestra del Sindaco Gullo sia quella ormai di demandare e scaricare su altri questioni che dovrebbero interessare per prima il nostro Primo cittadino, a prescindere dalla competenza, quali la difesa del diritto alla salute, la difesa del nostro Tribunale, il diritto allo studio, ect, ect.
Ci sorprende invece constatare come l’Amministrazione Gullo sembri ignorare che la quasi totalità degli interventi di messa in sicurezza dei porti viene realizzata dal Comune su autorizzazione della Regione, a seguito di opportune relazioni trasmesse, o in via sostitutiva. Queste modalità sono riscontrabili negli atti predisposti dagli stessi uffici comunali, che ci auguriamo possano essere letti anche dai nostri amministratori al fine di dirimere in loro ogni dubbio:
• Determina R.G. n. 932 del 23-05-2024: “Impegno spesa per i lavori urgenti nella banchina di Sottomonastero del Porto di Lipari”.
• Determina R.G. n. 1621 del 26-09-2023: “Impegno di spesa di € 9.096,96 per l'intervento di somma urgenza per il ripristino del punto di ormeggio n. 4 (attracco NGI)”.
• Determina R.G. n. 1130 del 29-06-2023: “Affidamento dei lavori urgenti nella banchina di Sottomonastero del Porto di Lipari”.
• Determina n. 297 del 30-12-2019: “Impegno spesa e affidamento dei lavori di manutenzione del pontile aliscafi di Sottomonastero”.
• Determina n. 273 del 30-12-2019: “Impegno spesa e affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria nel pontile di Sottomonastero”.
In alcuni atti, quelli più recenti, viene dimostrato come in dieci giorni possano essere effettuati tutti i passaggi necessari fino all’affidamento dei lavori da parte del Comune.
Dopo quasi 40 giorni dall’incidente, invece, il lato sud del pontile aliscafi di Sottomonastero è stato chiuso dall’Autorità marittima per inerzia e superficialità dei nostri Amministratori.
Di fronte agli atti ufficiali, le chiacchiere stanno a zero.
Ribadiamo, pertanto, la necessità che il Sindaco Gullo si attivi immediatamente e si assuma le proprie responsabilità, facendo un breve ripasso sugli interventi urgenti di messa in sicurezza, nonchè sulla esecutorietà coattiva degli stessi (art. 21-ter della Legge n. 241/1990).
I Consiglieri Comunali
F.to Gaetano Orto
F.to Cristina Dante
F.to Raffaele Rifici
F.to Adolfo Sabatini
F.to Giorgia Santamaria
Oggi, 30 settembre: San Girolamo
Papa Damaso gli chiese di tradurre in latino il Vecchio Testamento, e rivedere il Nuovo. Girolamo accettò l'arduo compito, e per soddisfarvi meglio stimò opportuno fissare la dimora nella Giudea. Si stabili a Betlemme in una grotta presso quella dove nacque il Salvatore, e quivi consacrò tutta la vita e la sua vasta erudizione alla traduzione e commento delle Sacre Scritture.
Il rigore morale di Girolamo, lo rendeva decisamente favorevole all'introduzione del celibato ecclesiastico e all'eradicazione del fenomeno delle cosiddette agapete, vergini cristiane che consacravano la propria vita a Dio con un voto di castità e conducevano vita in comune, non era ben visto da buona parte del clero, fortemente schierato su posizioni giovinianiste. In una lettera ad Eustochio, Girolamo si esprime contro le agapete nei seguenti termini: «Oh vergogna, oh infamia! Cosa orrida, ma vera! Donde viene alla Chiesa questa peste delle agapete? Donde queste mogli senza marito? E donde in fine questa nuova specie di puttaneggio?»
Superate difficoltà d'ogni genere e sopportate con pazienza le critiche, dopo un lungo ed estenuante lavoro, terminava finalmente l'opera monumentale della traduzione della Sacra Scrittura. I dotti del tempo la stimarono un prodigio, ed ancor oggi la traduzione di S. Girolamo è ufficiale nella Chiesa. Combattè vigorosamente tutti quelli che snaturavano il dogma o spargevano scissioni nel gregge di Cristo: le sue lettere immortali ne sono prova. Benchè infermo e ridotto a pelle e ossa, non risparmiò mortificazione alcuna al suo corpo, ripetendo che intendeva consumare il sacrificio della sua vita sulla vetta del Golgota.
PRATICA. Procuratevi una copia del S. Vangelo e leggetelo.
PREGHIERA. O Dio, che ti sei degnato provvedere la tua Chiesa del beato Girolamo confessore, Dottore Sommo nell'esporre le Sacre Scritture, fa', ti preghiamo, che per sua intercessione e col tuo aiuto possiamo praticare quello che egli insegnò colla parola e coll'esempio.
MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di san Girolamo, sacerdote e dottore della Chiesa: nato in Dalmazia, nell'odierna Croazia, uomo di grande cultura letteraria, compì a Roma tutti gli studi e qui fu battezzato; rapito poi dal fascino di una vita di contemplazione, abbracciò la vita ascetica e, recatosi in Oriente, fu ordinato sacerdote. Tornato a Roma, divenne segretario di papa Damaso e, stabilitosi poi a Betlemme di Giuda, si ritirò a vita monastica. Fu dottore insigne nel tradurre e spiegare le Sacre Scritture e fu partecipe in modo mirabile delle varie necessità della Chiesa. Giunto infine a un'età avanzata, riposò in pace.
SAN GIROLAMO E IL LEONE
autore Colantonio anno 1445-46 ca
Un giorno un leone ferito si presentò nel monastero di San Girolamo e i confratelli fuggirono spaventati ma San Girolamo lo accolse coraggiosamente. Egli ordinò ai confratelli di lavare le zampe al leone e curarle scoprendo così che i rovi avevano dilaniato le piante delle zampe. Quando il leone guarì, rimase nel monastero. Su di esso i monaci confidarono per garantirsi la custodia dell'asino del convento.
Un giorno, mentre l'asino stava pascolando, il leone si addormentò e alcuni mercanti, ne approfittarono per appropriarsi dell'equino. Al rientro al monastero, il leone venne accusato dai monaci di aver divorato l'asino, cosicché gli vennero affidati tutti i lavori che normalmente venivano svolti da quest'ultimo.
autore Maestro dei Gesuati anno 1450-1450 ca
Un giorno il felino incrociò sul suo cammino la carovana dei mercanti che avevano portato via l'asino dove riconobbe il ciuco. Si precipitò verso di loro ruggendo terribilmente e mettendoli in fuga. Dopo di che condusse l'asino ed i cammelli, carichi di mercanzia, al convento. Quando i mercanti tornarono, si recarono al convento a chiedere a San Girolamo il perdono e la restituzione delle loro mercanzie, cosa che San Girolamo fece, raccomandando loro di non rubare più le proprietà altrui.
domenica 29 settembre 2024
Eoliani che non ci sono più (Riproposizione 1° filmato realizzato)
Calcio, Prima categoria: Il Lipari parte con il piede sbagliato. Il "punto" dopo la prima giornata
Comincia con una sconfitta casalinga il cammino del Lipari IC nel campionato di Prima categoria 2024 - 2025.
I ragazzi eoliani sono stati superati, quest'oggi, al Monteleone - Scoglio, per 2 a 1 dal Pro Falcone.
Oltre al Pro Falcone hanno incassato i tre punti in palio della prima giornata, imponendosi tutte in trasferta: Mamertina, Futura, OR.SA.
Un punto ciascuno per Sinagra calcio, Stefano Catania, Comprensorio del Tindari e Melas
Fermi " palo", oltre al Lipari: Nuova Azzurra Fenice, Sfarandina, Folgore Milazzo
Gullo" Pontile aliscafi di competenza regionale" e all'opposizione che lo attacca "dedica" il post: 𝐈𝐋 𝐏𝐎𝐍𝐓𝐈𝐋𝐄 𝐀𝐋𝐈𝐒𝐂𝐀𝐅𝐈 𝐃𝐈 𝐋𝐈𝐏𝐀𝐑𝐈 𝐓𝐑𝐀 𝐈𝐍𝐂𝐈𝐃𝐄𝐍𝐓𝐈, 𝐕𝐔𝐎𝐓𝐈 𝐃𝐈 𝐌𝐄𝐌𝐎𝐑𝐈𝐀 𝐄 “𝐆𝐑𝐀𝐕𝐈 𝐍𝐄𝐆𝐋𝐈𝐆𝐄𝐍𝐙𝐄 𝐀𝐌𝐌𝐈𝐍𝐈𝐒𝐓𝐑𝐀𝐓𝐈𝐕𝐄"
Proviamo a raccontarla così: un giorno d’estate uno dei natanti della Liberty Lines va a sbattere nel pontile aliscafi facendosi male e causando un danno allo stesso pontile; la conseguenza, tanto logica quanto scontata, è la facile individuazione del soggetto principale dell’accaduto, come può capitare in qualsiasi incidente stradale, aereo, marittimo, ecc.
Basti pensare al disastroso incidente del porto di Genova; in quel caso, nessuno ha pensato di attribuire colpe né al Sindaco né tantomeno all’Amministrazione comunale. In qualsiasi contesto sociale normale, quindi, si parlerebbe dell’accaduto e del diretto responsabile senza coinvolgere altri soggetti, rimanendo rigorosamente nel perimetro dei fatti.
Ma nel nostro caso, poiché amiamo distinguerci, si va oltre e se non si trova un capro espiatorio che avrebbe commesso “gravi inadempienze” non si dorme la notte, lanciando proclami, appelli e allarmate segnalazioni. Quindi, ecco il colpevole di tutto: il solito Sindaco, che ne combina sempre una delle sue.
Nel caso specifico, l’incidente causato da un mezzo navale, che è andato a sbattere in un pontile di esclusiva competenza regionale, sarebbe colpa proprio del Sindaco.
Facciamo insieme, allora, un esercizio di memoria, semplificato per punti:
- Sarebbe utile ricordare le condizioni pietose di incredibile e colpevole degrado in cui l’attuale Amministrazione ha trovato il pontile di cui si dibatte, successivamente riparato dalla Regione su progetto fornito in via collaborativa dal Comune.
- I porti hanno una precisa classificazione, che ne definisce ambiti e competenze. E’ possibile leggerla nelle Delibere di Giunta che riguardano il Piano Regolatore Portuale (tanto osteggiato dall’attuale opposizione) e che, per completezza di informazione e facilità di lettura, alleghiamo di seguito.
- E’ scorretto affermare che la segnalazione della Capitaneria di Porto, la quale è ben consapevole di tale classificazione e della competenza Regionale che ne deriva rispetto al pontile di Lipari, sia arrivata al Comune e non sia stata ascoltata. Il Comune ha puntualmente risposto, coinvolto nella vicenda “per conoscenza”, interessato alla questione perché insiste sul suo territorio e riguarda i propri cittadini.
Tanto è dovuto per la corretta informazione dei cittadini, e per la serenità di osservatori attenti, ma un po’ smemorati.
Per ulteriore chiarezza e trasparenza, si pubblica di seguito il link dove è possibile consultare la Delibera di Giunta integrale sull’approvazione delle “Linee guida del Piano Regolatore Portuale” (e relativa classificazione) servizi.comunelipari.it
NASCE LA RETE SICILIANA DEI BORGHI MARINARI: NE FA PARTE ANCHE IL COMUNE DI LIPARI
Le moderne tecnologie dell’informazione saranno utilizzate per migliorare l’accessibilità e la fruizione delle informazioni turistiche e sviluppare un circuito che coinvolga anche le eccellenze enogastronomiche locali. Inoltre, sarà istituito un premio annuale di “Borgo marinaro dell’anno”, per riconoscere le migliori esperienze.
Per il Comune di Lipari, era presente il Vice Sindaco Saverio Merlino che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento nel corso della cerimonia svolta alla presenza dell’Assessore regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea Salvatore Barbagallo, e del Dirigente Generale del Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana Alberto Pulizzi.
Eoliani e amici delle Eolie... che non ci sono più (86° puntata)
In questo filmato: Ada Di Lorenzo ved. Cincotta, Ada Finocchiaro in Cappadona, Adele Turchio ved. Mancuso, Adelfa Raffaele, Adelina Falanga ved. Paino, Adrian Martin, Agatino Ferrara, Agnese Tiralongo in Mollica
Oggi, 29 settembre: Santi Michele, Gabriele e Raffaele
San Michele
Un tempo, al termine di ogni messa, il sacerdote pregava così: «San Michele arcangelo, difendici nella battaglia; sii il nostro aiuto contro la malvagità e l'insidia del diavolo. Comandi sopra di lui il Signore, e tu, principe delle milizie celesti, sprofonda nell'inferno, con la tua divina potenza, Satana e tutti gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo per la perdizione delle anime». Quella preghiera, collocata in un momento strategico della liturgia, quando cioè il fedele sta per passare dalla solennità del rito alla sua concreta traduzione nel trambusto della vita quotidiana, testimoniava l'antichissima tradizione del culto dell'arcangelo san Michele, viva tra i cristiani, ma ancor prima nel popolo ebraico, che lo aveva eletto a proprio protettore. Una devozione diffusa e antica, che ha almeno tre centri di riferimento importanti e suggestivi, come la chiesa di San Michele del Gargano, in Puglia, il famosissimo santuario del Mont Saint Michel, in Francia, e la Sacra di San Michele, in Piemonte, all'imboccatura della Vai di Susa.
Michele è il protettore dei protettori, l'arcangelo guerriero, principe delle milizie celesti, avversario di Satana e degli angeli che si erano ribellati a Dio, e che lui aveva vinto al grido di guerra: «Chi è come Dio?», che è anche il significato del suo nome in lingua ebraica. Ed è così, nell'atto di trafiggere il demonio sconfitto, che viene spesso raffigurato nelle immagini più belle.
La Genesi (il primo libro della Bibbia) non fa il nome dell'angelo posto da Dio a custodire il paradiso terrestre, dopo la cacciata di Adamo ed Eva, rei di aver mangiato la fatidica mela proibita. Qualcuno ha voluto vedere, nell'arcigno custode che brandisce una spada fiammeggiante, l'arcangelo Michele, impegnato in un ennesimo episodio di quell'interminabile lotta contro le forze del male, che avrà il suo epilogo, come ha previsto l'evangelista Giovanni, nei giorni dell'apocalisse, quando Michele e i suoi angeli faranno precipitare definitivamente negli abissi il gran drago rosso con sette teste e dieci corna, cioè il diavolo o Satana, segnando così la sconfitta senza appello del male.
Nella nostra vita san Michele è l'angelo che ci è vicino nelle piccole e grandi battaglie quotidiane contro le suggestioni del male, contro quelle forze che vogliono farci scivolare nel vortice della perversione e del peccato e che, alla fine della vita, ci guiderà (anche questo è un compito che la tradizione gli attribuisce) nel momento del trapasso per essere poi al nostro fianco, avvocato, nel giorno del giudizio definitivo.
San Gabriele
Gabriele, forza di Dio (questo significa il suo nome), è l'angelo messaggero per eccellenza. L'ambasciata più clamorosa l'ha fatta a Maria, la giovane fidanzata del falegname di Nazaret, Giuseppe, per annunciarle che il Messia misteriosamente si sarebbe fatto carne in lei e l'eternità sarebbe entrata così nel tempo e nella storia. Ecco le sue parole: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te [...]. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissim»
Prima che a lei, Gabriele era apparso al profeta Daniele per rivelargli il numero delle settimane che dividevano il suo tempo dalla venuta del Messia, e il numero delle settimane che avrebbero separato la venuta del Messia dalla sua morte.
Era apparso poi all'anziano sacerdote Zaccaria per annunciargli la nascita di Giovanni Battista: «Tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni [...]. Egli ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia [...] per preparare al Signore un popolo ben disposto».
Le missioni di Gabriele si sono concluse a Nazaret, nella casa di Maria: «Ti saluto, o piena di grazia; il Signore è con te! Tu sei benedetta tra le donne». Il suo annuncio apre sulla terra l'era dell'incarnazione: Dio si fa uomo tra gli uomini, diventa nostro compagno nel travaglio della vita fino alla morte, schiudendoci le porte della speranza senza fine. Di questa grande realtà Gabriele fu entusiasta e benedetto messaggero.
San Raffaele
Raffaele, che in ebraico significa «Dio guarisce», è l'arcangelo che, sotto forma di giovane bellissimo, accompagna Tobiolo, incaricato dal padre, il vecchio e cieco Tobia, di andare a riscuotere un credito di dieci talenti d'argento. Un lungo viaggio dall'Assiria a Rages, che il giovane Tobiolo difficilmente avrebbe potuto condurre a termine se non avesse avuto a fianco Raffaele a salvarlo da un bel po' di guai. Tutto finisce bene: Tobiolo riscuote i denari, non solo, ma per l'intermediazione di Raffaele sposa Sara, la bella e virtuosa figlia di Rachele, e, tornato a casa, restituisce la vista al padre ungendogli gli occhi con il fiele di un pericoloso pesce che sul Tigri aveva minacciato la sua vita.
La Bibbia descrive Raffaele come un giovane bellissimo, dalle vesti succinte, cioè come un viaggiatore che ha bisogno delle gambe libere per avere il passo più spedito. Per questo Raffaele viene invocato come protettore di chi nella vita deve affrontare lunghi e incerti viaggi.
PRATICA: Affidiamo oggi alla Corte Celeste il nostro passato per essere perdonati; il nostro presente perché Dio conceda a tutti il dono della Pace, del lavoro, della dignità; il nostro futuro per accettarlo sotto la vostra guida col sorriso nel cuore e sulle labbra.
PREGHIERA: O gloriosi Arcangeli, proteggeteci da ogni attacco del maligno, preservateci da tutto ciò che ci distoglie dal bene, ed otteneteci da Dio le grazie che ci sono necessarie per vivere in terra senza mai allontanarci da Lui e in cielo per contemplarlo nella Sua gloria.
sabato 28 settembre 2024
Parte un colpo dal fucile del padre, muore 27enne
Sull'accaduto stanno indagando i carabinieri di Milazzo, con la procura di Barcellona che coordina le indagini. Per fare maggiore chiarezza sulla dinamica della tragedia, è stata disposta l'autopsia, che verrà eseguita lunedì prossimo.
Lipari: Telecamere di sorveglianza sono inattive al momento? L'interrogazione
siamo venuti a conoscenza del fatto che il Comune probabilmente non ha rinnovato l’affidamento per la gestione dei sistemi e delle telecamere di sorveglianza installate in via Roma, via Garibaldi e in altri accessi.
Questa situazione comporterebbe il non funzionamento di tali sistemi e, di conseguenza, l'impossibilità di rilevare le infrazioni stradali, come il transito di autovetture non autorizzate durante il periodo di attivazione dell’isola pedonale o della ZTL.
Oltre ai potenziali mancati introiti per il Comune, ciò potrebbe anche portare a una significativa riduzione dei controlli e, conseguentemente, a una minore efficacia nel sanzionamento delle violazioni.
In base a quanto sopra esposto, interroghiamo il Sindaco per avere chiarimenti su:
Se sia vero che non è stato rinnovato l’affidamento per la gestione dei sistemi e delle telecamere di sorveglianza in via Roma, via Garibaldi e in altri accessi;
Qualora ciò corrisponda al vero,
· Quali sono i motivi alla base del mancato affidamento e se ci sono stati episodi di superficialità da parte dell’amministrazione nella programmazione economica pluriennale del servizio, in conformità a quanto previsto dall’art. 94 del D.Lgs. n. 267/2000 (Testo Unico degli Enti Locali);
· Quando si prevede il ripristino dell'operatività del servizio.
Richiediamo, cortesemente, una risposta scritta.
I Consiglieri Comunali, Gaetano Orto, Cristina Dante, Raffaele Rifici, Adolfo Sabatini, Giorgia Santamaria
Caronte & Tourist annuncia il primo rifornimento con LNG nello Stretto per la “Elio”. Franza: “Paradossale essere stati fin qui obbligati a far viaggiare le nostre navi bi- fuel a gasolio a causa dell’assenza nei nostri porti di depositi di gas”.
(COMUNICATO) Messina - 28/9/2024 - Lunedì 30 settembre cominceranno presso il Molo Norimberga del porto di Messina le operazioni preparatorie per il rifornimento con LNG della nave Elio, ammiraglia della flotta Caronte & Tourist.
Il bunkeraggio sarà poi effettuato, per la prima volta nello Stretto di Messina, venerdì 4 ottobre.
Benché la Elio sia stata, nel 2018, la prima nave bi-fuel, gasolio più gas, a solcare le acque del Mediterraneo, in tutti questi anni la nave è stata costretta ad andare a gasolio a causa dell’assenza nell’area dello Stretto di un deposito per lo stoccaggio del LNG e degli improponibili costi per far giungere questo combustibile, in atto il più pulito tra quelli di larga reperibilità, via terra.
Una flessione del prezzo di mercato del LNG nell’ultimo anno ha reso possibile il bunkeraggio prima della Nerea (lo scorso 11 aprile al porto di Trapani) ora della Elio.
Le operazioni di bunkeraggio, fin dalla fase preparatoria, saranno coordinate dal team tecnico di C&T di concerto con le autorità preposte al controllo e alla sicurezza.