Cerca nel blog
venerdì 29 marzo 2019
giovedì 28 marzo 2019
LIPARI, COMUNE PLASTIC FREE. A QUANDO L’ORDINANZA? (di Dimitri Greco)
Riceviamo e pubblichiamo:
Con l’avvento della Direttiva del Parlamento Europeo, il legislatore comunitario affronta, non di certo per la prima volta, il tema concernente l’uso di alcuni articoli in plastica monouso come piatti, posate, cannucce e bastoncini per palloncini ecc…
Tale direttiva si prefigge nel medio-lungo termine, tra l’altro, di regolare e contenere la produzione, l’utilizzo e vendita di plasticame monouso di vario genere.
In Italia, sentito anche il profuso impegno di alcune organizzazioni ambientaliste e su sprono delle stesse, le diverse realtà del nostro paese, mediante l’emanazione di apposite ordinanze, hanno stabilito alcune limitazioni sull’utilizzo della plastica, nel segno del rispetto dell’ambiente e della natura che ci circonda.
Comuni siciliani come Palermo, Sciacca, Linosa, Lampedusa, Noto, Realmonte, (che tra l’altro si annovera tra i comuni Siciliani virtuosi, per avere effettuato la raccolta differenziata con percentuali superiori al 65 percento), in ultimo per citare anche il vicino amico Comune di Malfa o altri comuni d’Italia come quelli di Matera, San Vito Chietino, Campo nell’Elba Arenzano ed altri… realtà che hanno adottato politiche nel segno di “Plastic Free” ossia liberi dalla plastica.
Mi auguro che l’Amministrazione comunale, attenta ai temi ambientali delle nostre isole, approfitti di questa opportunità e metta in campo politiche volte a regolare e limitare l’uso della plastica nel nostro comune.
Gli strumenti per poterlo fare ci sono e sono numerosi ma per quanto riguarda la volontà, quella si esprime solo con gli atti adottati.
Dimitri Greco
Tale direttiva si prefigge nel medio-lungo termine, tra l’altro, di regolare e contenere la produzione, l’utilizzo e vendita di plasticame monouso di vario genere.
In Italia, sentito anche il profuso impegno di alcune organizzazioni ambientaliste e su sprono delle stesse, le diverse realtà del nostro paese, mediante l’emanazione di apposite ordinanze, hanno stabilito alcune limitazioni sull’utilizzo della plastica, nel segno del rispetto dell’ambiente e della natura che ci circonda.
Comuni siciliani come Palermo, Sciacca, Linosa, Lampedusa, Noto, Realmonte, (che tra l’altro si annovera tra i comuni Siciliani virtuosi, per avere effettuato la raccolta differenziata con percentuali superiori al 65 percento), in ultimo per citare anche il vicino amico Comune di Malfa o altri comuni d’Italia come quelli di Matera, San Vito Chietino, Campo nell’Elba Arenzano ed altri… realtà che hanno adottato politiche nel segno di “Plastic Free” ossia liberi dalla plastica.
Mi auguro che l’Amministrazione comunale, attenta ai temi ambientali delle nostre isole, approfitti di questa opportunità e metta in campo politiche volte a regolare e limitare l’uso della plastica nel nostro comune.
Gli strumenti per poterlo fare ci sono e sono numerosi ma per quanto riguarda la volontà, quella si esprime solo con gli atti adottati.
Dimitri Greco
Muscarà a Giorgianni "chiarisco alcune cose per evitare fraintendimenti" e non lesina critiche ad operato amministrazione su Vulcano
Al Sig. Sindaco del Comune di Lipari Rag. Marco Giorgianni
In riferimento alla Sua risposta relativa al mio invito per un incontro con gli abitanti di Vulcano , mi corre l’obbligo di chiarire alcune cose per evitare facili fraintendimenti.
Innanzitutto appare chiaro anche ai più disattenti che, specie all’inizio, la Sua risposta sia stata condita da una neppur velata vena ironica/polemica, bene Sig. Sindaco con estrema serenità le chiarisco che il mio era solo un invito nella mia “semplice” veste di consigliere comunale spinto dalle tante giornaliere lamentele dei Vulcanari.
Un'altra cosa importante volevo dirLe chi le scrive non è titolare di nessuna attività commerciale o altro a Vulcano, la mia qualifica è di semplice impiegato.
• Veniamo adesso brevemente a quanto Lei scrive:
Lei pone l’accento su tre punti che, ove fossero esattamente stati portati a compimento in maniera definitiva , secondo Lei starebbero a dimostrare quanto l’amministrazione avrebbe fatto per l’isola di Vulcano;
mi permetta di mostrare la mia sorpresa a leggere queste sue affermazioni, sono trascorsi sette anni durante i quali Lei ha ricoperto la carica di primo cittadino avendo quindi tutte le possibilità di dimostrare tutto l’impegno che l’amministrazione ha messo per risolvere i problemi di Vulcano, bene Sig. Sindaco delle due una o gli abitanti di Vulcano o almeno la stragrande maggioranza di essi si sono all’improvviso distratti oppure , cosa che ritengo più probabile, tutte queste risoluzioni messe in atto dall’amministrazione non sono poi cosi recepite come reali dalla popolazione.
In conclusione , e senza polemica, ma basandomi solo su dati di fatto , credo che in considerazione delle tante sollecitazioni un Sindaco vicino alla gente debba incontrarla con cadenze precise per discutere, confrontarsi , programmare insieme nei limiti delle possibilità .
Purtroppo le sue venute ufficiali a Vulcano in tutti questi anni ,fatte salvo quelle prettamente preelettorali , sono state davvero poche.
Nel porgerLe i miei cordiali saluti le confermo che io insieme ai Vulcanari , che hanno a cuore il futuro dell’isola, l’aspettiamo.
*Omissis
Vulcano 28/03/2019
Consigliere Comunale Franco Muscarà
*L'omissis ri riferisce ad una parte della nota del consigliere Muscarà dove viene citato un collega giornalista. Riteniamo si tratti di una "questione" tra i due e che non è di competenza di questo direttore, pubblicare.
Calandra. Ditta Biviano al lavoro dopo ordinanza Giorgianni.
Al via nell’area di Calandra (Canneto) i lavori, disposti con ordinanza contingibile ed urgente del sindaco di Lipari, Marco Giogianni, per mettere in sicurezza l’abitato, ripristinare il tratto di strada pubblica e consentire la ripresa della regolare viabilità. Ordinanza emessa a seguito delle ripetute avversità atmosferiche e delle forti mareggiate, che hanno causato ingenti danni, sia ad abitazioni private che all’arteria stradale.
La ditta di Angelino Biviano, incaricata dal Comune, sta effettuando le operazioni preliminari alla collocazione dei massi naturali che, seppure in maniera provvisoria, nelle more dell’intervento definitivo di riqualificazione, riequilibrio litoraneo e messa in sicurezza dell’intero abitato di Canneto, dovranno esplicare l’azione di barriera frangiflutti.
REGIONE: RIFIUTI, STOP AI COMMISSARI STRAORDINARI NELLE SRR
«Un provvedimento necessario e propedeutico al ripristino di una normale funzionalità dell'organizzazione delle Società che nel tempo si sono rilevate, in gran parte, fallimentari. Se nei prossimi giorni, inoltre, l’Ars varerà il progetto di riforma del Governo in materia di rifiuti metteremo i sindaci nelle condizioni di lavorare con responsabile protagonismo».
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, annunciando il provvedimento con il quale vengono fornite, ai Comuni inadempienti, le indicazioni su come assicurare la continuità del servizio in attesa che completino il pieno passaggio delle funzioni alle Srr, le società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti dell’Isola.
«Riportiamo - aggiunge l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon - la gestione dei rifiuti ai territori, compiamo un altro passo avanti per far uscire definitivamente la Sicilia da una perenne emergenza, nella piena condivisione delle responsabilità e garantendo la tutela del personale».
Si tratta di un percorso avviato con la riforma legislativa del 2010, con la cancellazione degli Ato e l’istituzione delle Srr, ma mai pienamente realizzato. Tanto che la Regione ha dovuto ricorrere alla nomina di commissari straordinari affidando poteri speciali per la gestione del servizio. Il 31 marzo, però, scadrà l’ennesima ordinanza presidenziale e per legge non potrà essere prorogata.
Il problema rischiava di sorgere in quattro province dove sei Srr non hanno ancora definito il transito dei lavoratori o degli impianti: sono le Srr Agrigento Provincia Ovest e Agrigento Provincia Est, Srr Messina Area metropolitana, Palermo Area metropolitana, Palermo Provincia Est e la Srr Ragusa Provincia. In questi territori dal primo aprile non sarà più operativa la figura del commissario straordinario e si rischiavano gravi problemi. Il governo Musumeci ha provveduto a fornire tutte le indicazioni utili ad evitare disagi per responsabilizzare i sindaci.
Secondo la nota a firma del dirigente generale Salvo Cocina e dell’assessore Pierobon, «i Comuni sono chiamati a effettuare tutte le scelte di competenza, esercitando i poteri riconosciuti dall’ordinamento per assicurare la continuità del servizio». In attesa che Srr e sindaci provvedano ai regolari affidamenti dei servizi, superando anni di ritardi, inadempienze e omissioni, i Comuni potranno ad esempio ricorrere a un intervento urgente previsto dalla norma conosciuta come 191. Dove la porzione di territorio interessata sia sovracomunale, sarà il sindaco metropolitano o il commissario straordinario del libero consorzio che potrà esercitare i poteri di ordinanza, come imposto dall’ordinamento. A garantire la continuità del servizio in nome e per conto dei Comuni potrà essere il presidente della Srr o un altro componente dell’Assemblea nella qualità di commissario, individuato sempre tramite l’ex articolo 191.
«Questo percorso - ribadisce l’assessore Pierobon - garantisce la salvaguardia del personale delle società d’ambito in liquidazione che non è ancora transitato nelle Srr per i ritardi accumulati negli adempimenti di leggi. Il percorso individuato può inoltre garantire la continuità del servizio scongiurando interruzioni, in quanto il commissario potrà avvalersi, così come già fatto dal commissario straordinario regionale, non solo del personale ma anche dei mezzi, delle attrezzature e degli impianti attualmente utilizzati o gestiti a qualunque titolo da consorzi e società d’ambito».
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, annunciando il provvedimento con il quale vengono fornite, ai Comuni inadempienti, le indicazioni su come assicurare la continuità del servizio in attesa che completino il pieno passaggio delle funzioni alle Srr, le società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti dell’Isola.
«Riportiamo - aggiunge l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon - la gestione dei rifiuti ai territori, compiamo un altro passo avanti per far uscire definitivamente la Sicilia da una perenne emergenza, nella piena condivisione delle responsabilità e garantendo la tutela del personale».
Si tratta di un percorso avviato con la riforma legislativa del 2010, con la cancellazione degli Ato e l’istituzione delle Srr, ma mai pienamente realizzato. Tanto che la Regione ha dovuto ricorrere alla nomina di commissari straordinari affidando poteri speciali per la gestione del servizio. Il 31 marzo, però, scadrà l’ennesima ordinanza presidenziale e per legge non potrà essere prorogata.
Il problema rischiava di sorgere in quattro province dove sei Srr non hanno ancora definito il transito dei lavoratori o degli impianti: sono le Srr Agrigento Provincia Ovest e Agrigento Provincia Est, Srr Messina Area metropolitana, Palermo Area metropolitana, Palermo Provincia Est e la Srr Ragusa Provincia. In questi territori dal primo aprile non sarà più operativa la figura del commissario straordinario e si rischiavano gravi problemi. Il governo Musumeci ha provveduto a fornire tutte le indicazioni utili ad evitare disagi per responsabilizzare i sindaci.
Secondo la nota a firma del dirigente generale Salvo Cocina e dell’assessore Pierobon, «i Comuni sono chiamati a effettuare tutte le scelte di competenza, esercitando i poteri riconosciuti dall’ordinamento per assicurare la continuità del servizio». In attesa che Srr e sindaci provvedano ai regolari affidamenti dei servizi, superando anni di ritardi, inadempienze e omissioni, i Comuni potranno ad esempio ricorrere a un intervento urgente previsto dalla norma conosciuta come 191. Dove la porzione di territorio interessata sia sovracomunale, sarà il sindaco metropolitano o il commissario straordinario del libero consorzio che potrà esercitare i poteri di ordinanza, come imposto dall’ordinamento. A garantire la continuità del servizio in nome e per conto dei Comuni potrà essere il presidente della Srr o un altro componente dell’Assemblea nella qualità di commissario, individuato sempre tramite l’ex articolo 191.
«Questo percorso - ribadisce l’assessore Pierobon - garantisce la salvaguardia del personale delle società d’ambito in liquidazione che non è ancora transitato nelle Srr per i ritardi accumulati negli adempimenti di leggi. Il percorso individuato può inoltre garantire la continuità del servizio scongiurando interruzioni, in quanto il commissario potrà avvalersi, così come già fatto dal commissario straordinario regionale, non solo del personale ma anche dei mezzi, delle attrezzature e degli impianti attualmente utilizzati o gestiti a qualunque titolo da consorzi e società d’ambito».
Sporting judo Lipari tra le associazioni sportive riconosciute dal CIP.
COMUNICATO SPORTING CLUB JUDO LIPARI.
Si comunica l’avvenuto inserimento/aggiornamento nella sezione riservata alle associazioni sportive riconosciute dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) ai sensi della normativa vigente, del Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche del CONI.--
Adalgisa Ferlazzo
Si comunica l’avvenuto inserimento/aggiornamento nella sezione riservata alle associazioni sportive riconosciute dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) ai sensi della normativa vigente, del Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche del CONI.--
Adalgisa Ferlazzo
L' assessore De Luca segnala bandi Mibac - Siae per giovani artisti
Riceviamo dall’assessore Tiziana De Luca e pubblichiamo
Nella piena condivisione degli obiettivi e nella convinzione della grande risorsa che i giovani rappresentano per il settore artistico e per la società tutta, segnalo che sono attivi i bandi Per Chi Crea 2019, sul sito www.perchicrea.it, un programma promosso dal Mibac – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e gestito da SIAE che destina il 10% dei compensi per “copia privata” a supporto della creatività e della promozione culturale dei giovani. Obiettivo del programma è sostenere e valorizzare il talento culturale e creativo dei giovani artisti italiani nell’ottica di favorire lo sviluppo e l’affermazione delle ampie capacità creative esistenti nel nostro Paese con riferimento a tutti i settori culturali e creativi, promuovendo, altresì, una più ampia partecipazione e fruizione culturale da parte di tutta la popolazione e, in particolare, dei giovani.
Nello specifico si tratta di 4 bandi, rivolti a privati, aziende, scuole, enti e associazioni che presentino un progetto a sostegno di autori, artisti, interpreti ed esecutori under 35 e residenti in Italia.
– BANDO NUOVE OPERE
Il bando finanzia progetti di produzione artistica volti alla realizzazione e promozione di opere inedite di giovani autori, artisti, interpreti ed esecutori, realizzata in uno dei seguenti settori artistici: Arti visive, performative e multimediali – Cinema – Danza – Libro e lettura – Musica – Teatro.
– BANDO RESIDENZE ARTISTICHE
Il bando promuove la formazione e la creazione artistica mediante il sostegno alla realizzazione di residenze artistiche destinate a giovani autori, artisti, interpreti ed esecutori, tese a dare luogo ad una o più opere in uno dei seguenti settori: Arti visive, performative e multimediali – Cinema – Danza – Libro e lettura – Musica – Teatro, per un contributo fino a euro30.000,00.
Nella piena condivisione degli obiettivi e nella convinzione della grande risorsa che i giovani rappresentano per il settore artistico e per la società tutta, segnalo che sono attivi i bandi Per Chi Crea 2019, sul sito www.perchicrea.it, un programma promosso dal Mibac – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e gestito da SIAE che destina il 10% dei compensi per “copia privata” a supporto della creatività e della promozione culturale dei giovani. Obiettivo del programma è sostenere e valorizzare il talento culturale e creativo dei giovani artisti italiani nell’ottica di favorire lo sviluppo e l’affermazione delle ampie capacità creative esistenti nel nostro Paese con riferimento a tutti i settori culturali e creativi, promuovendo, altresì, una più ampia partecipazione e fruizione culturale da parte di tutta la popolazione e, in particolare, dei giovani.
Nello specifico si tratta di 4 bandi, rivolti a privati, aziende, scuole, enti e associazioni che presentino un progetto a sostegno di autori, artisti, interpreti ed esecutori under 35 e residenti in Italia.
– BANDO NUOVE OPERE
Il bando finanzia progetti di produzione artistica volti alla realizzazione e promozione di opere inedite di giovani autori, artisti, interpreti ed esecutori, realizzata in uno dei seguenti settori artistici: Arti visive, performative e multimediali – Cinema – Danza – Libro e lettura – Musica – Teatro.
– BANDO RESIDENZE ARTISTICHE
Il bando promuove la formazione e la creazione artistica mediante il sostegno alla realizzazione di residenze artistiche destinate a giovani autori, artisti, interpreti ed esecutori, tese a dare luogo ad una o più opere in uno dei seguenti settori: Arti visive, performative e multimediali – Cinema – Danza – Libro e lettura – Musica – Teatro, per un contributo fino a euro30.000,00.
– BANDO FORMAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE NELLE SCUOLE
Si rivolge agli istituti scolastici di primo e secondo ciclo per la realizzazione di progetti volti al rafforzamento della formazione e della promozione culturale nelle scuole, eventualmente in collaborazione con altri soggetti specializzati. La proposta progettuale potrà riguardare la realizzazione o il rafforzamento di un percorso formativo-creativo in uno dei seguenti settori artistici: Arti visive, performative e multimediali – Cinema – Danza – Libro e lettura – Musica – Teatro, per un contributo massimo di euro 25.000,00.
– BANDO LIVE E PROMOZIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE
Il bando finanzia due tipologie di attività svolte da giovani autori, artisti, interpreti ed esecutori: progetti volti alla realizzazione di spettacoli pubblici (live tour o rassegne), sia in Italia che all’estero, nei settori Danza – Musica – Teatro; – progetti volti alla traduzione in altre lingue e relativa distribuzione all’estero, nei settori Cinema – Libro e lettura.
Con l’augurio che tali risorse possano costituire una opportunità di espressione e affermazione anche per le realtà e per i giovani eoliani,
Assessore alla Cultura
Tiziana De Luca
Si rivolge agli istituti scolastici di primo e secondo ciclo per la realizzazione di progetti volti al rafforzamento della formazione e della promozione culturale nelle scuole, eventualmente in collaborazione con altri soggetti specializzati. La proposta progettuale potrà riguardare la realizzazione o il rafforzamento di un percorso formativo-creativo in uno dei seguenti settori artistici: Arti visive, performative e multimediali – Cinema – Danza – Libro e lettura – Musica – Teatro, per un contributo massimo di euro 25.000,00.
– BANDO LIVE E PROMOZIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE
Il bando finanzia due tipologie di attività svolte da giovani autori, artisti, interpreti ed esecutori: progetti volti alla realizzazione di spettacoli pubblici (live tour o rassegne), sia in Italia che all’estero, nei settori Danza – Musica – Teatro; – progetti volti alla traduzione in altre lingue e relativa distribuzione all’estero, nei settori Cinema – Libro e lettura.
Con l’augurio che tali risorse possano costituire una opportunità di espressione e affermazione anche per le realtà e per i giovani eoliani,
Assessore alla Cultura
Tiziana De Luca
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno a Arianna Spinella, Josie Merlino, Moira Biviano, Salvatore Spartà, Alessandra Falanga, Alice Paratore, Gaspare Caliri, Rosa Abbate, Olinda Spano, Salvatore Milazzo, Eleonora Basile.
Più assessori nelle giunte municipali siciliane. A Lipari potranno essere cinque. Nei Comuni di Salina 4.
Più posti nelle giunte dei Comuni siciliani grazie a una norma approvata dall'Assemblea siciliana.
In Sicilia si potranno contare, in totale, ben 355 "poltrone" in più.
Saranno comunque i singoli enti locali a stabilirne il numero, entro il perimetro della legge.
La norma prevede quattro assessori per i Comuni fino a diecimila abitanti; cinque per quelli tra dieci e trentamila abitanti; sette tra trenta e centomila; nove tra cento e 250 mila; dieci tra 250 e cinquecentomila; undici sopra i cinquecentomila abitanti.
In Sicilia si potranno contare, in totale, ben 355 "poltrone" in più.
Saranno comunque i singoli enti locali a stabilirne il numero, entro il perimetro della legge.
La norma prevede quattro assessori per i Comuni fino a diecimila abitanti; cinque per quelli tra dieci e trentamila abitanti; sette tra trenta e centomila; nove tra cento e 250 mila; dieci tra 250 e cinquecentomila; undici sopra i cinquecentomila abitanti.
REGIONE: NASCONO 31 SPORTELLI D'ASCOLTO PER DONNE VITTIME DI VIOLENZA
Diventano realtà in Sicilia i trentuno nuovi sportelli d'ascolto che il governo Musumeci ha voluto istituire per offrire un sostegno alle donne vittime di violenza. Il dipartimento regionale della Famiglia ha approvato infatti la graduatoria definitiva dei progetti che saranno finanziati, ciascuno, con un importo massimo di dodici mila euro: le somme, già nei prossimi giorni, potranno essere liquidate ai beneficiari.
«Tagliamo un traguardo che ci stava particolarmente a cuore», spiega il presidente della Regione che ribadisce l'importanza di «dare vita, in tutta l'Isola, a una rete capillare in grado di fornire un adeguato sostegno a donne, spesso madri di famiglia, che hanno un disperato bisogno di affrancarsi da un'esistenza in cui dominano inaccettabili soprusi e un profondo disagio».
«Avevamo previsto nel bando - continua il governatore Nello Musumeci - un meccanismo di assegnazione dei punteggi che privilegiasse quelle zone in cui il distretto socio sanitario non è attrezzato per raccogliere questo tipo di segnalazioni e ciò renderà ancora più funzionale la dislocazione sul territorio di strutture in grado di farsi carico di situazioni divenute insostenibili, offrendo la concreta opportunità di cominciare un nuovo percorso di vita».
Sul ruolo strategico che gli sportelli d'ascolto saranno chiamati a svolgere si sofferma l’assessore alle Politiche sociali Antonio Scavone.
«Si tratta di veri e propri centri di prima accoglienza a cui possono rivolgersi le donne per segnalare abusi, stalking o maltrattamenti e dai quali le stesse vittime riceveranno le indicazioni necessarie per avviare i percorsi per la loro tutela e, laddove necessario, l'invio delle stesse presso i centri e le strutture antiviolenza per la messa in sicurezza».
I 31 sportelli, sostenuti finanziariamente dalla Regione, saranno dislocati a: Licata, Sciacca, Bivona, Casteltermini, Ribera, Canicattì, San Giovanni Gemini, in provincia di Agrigento; Misilmeri, Belmonte Mezzagno, Lercara Friddi, Cinisi, Lascari, Balestrate, cinque a Palermo città, Bagheria, Casteldaccia, nel Palermitano; Alcamo e Valderice, in provincia di Trapani; Brolo nel Messinese; Enna; Acireale, Caltagirone e Vizzini in provincia di Catania; Lentini nel Siracusano; Gela nel Nisseno; Modica e Ragusa nella provincia iblea.
«Tagliamo un traguardo che ci stava particolarmente a cuore», spiega il presidente della Regione che ribadisce l'importanza di «dare vita, in tutta l'Isola, a una rete capillare in grado di fornire un adeguato sostegno a donne, spesso madri di famiglia, che hanno un disperato bisogno di affrancarsi da un'esistenza in cui dominano inaccettabili soprusi e un profondo disagio».
«Avevamo previsto nel bando - continua il governatore Nello Musumeci - un meccanismo di assegnazione dei punteggi che privilegiasse quelle zone in cui il distretto socio sanitario non è attrezzato per raccogliere questo tipo di segnalazioni e ciò renderà ancora più funzionale la dislocazione sul territorio di strutture in grado di farsi carico di situazioni divenute insostenibili, offrendo la concreta opportunità di cominciare un nuovo percorso di vita».
Sul ruolo strategico che gli sportelli d'ascolto saranno chiamati a svolgere si sofferma l’assessore alle Politiche sociali Antonio Scavone.
«Si tratta di veri e propri centri di prima accoglienza a cui possono rivolgersi le donne per segnalare abusi, stalking o maltrattamenti e dai quali le stesse vittime riceveranno le indicazioni necessarie per avviare i percorsi per la loro tutela e, laddove necessario, l'invio delle stesse presso i centri e le strutture antiviolenza per la messa in sicurezza».
I 31 sportelli, sostenuti finanziariamente dalla Regione, saranno dislocati a: Licata, Sciacca, Bivona, Casteltermini, Ribera, Canicattì, San Giovanni Gemini, in provincia di Agrigento; Misilmeri, Belmonte Mezzagno, Lercara Friddi, Cinisi, Lascari, Balestrate, cinque a Palermo città, Bagheria, Casteldaccia, nel Palermitano; Alcamo e Valderice, in provincia di Trapani; Brolo nel Messinese; Enna; Acireale, Caltagirone e Vizzini in provincia di Catania; Lentini nel Siracusano; Gela nel Nisseno; Modica e Ragusa nella provincia iblea.
mercoledì 27 marzo 2019
REGIONE: AGRICOLTURA, 8 MLN PER ENERGIA RINNOVABILE
Oltre 8 milioni di euro per favorire la produzione di energia da fonti rinnovabili. Lo prevede l’avviso messo a punto dalla Regione Siciliana, a valere sulla misura 6.4.b del Psr, per la quale è stata messa a bando l’intera dotazione finanziaria del Programma comunitario 2014-2020, pari a 8,3 milioni di euro. Le domande di partecipazione potranno essere caricate sul portale Sian di Agea fino al 25 giugno 2019. L’intensità dell’aiuto è pari al 75 per cento in regime “de minimis”.
Il bando redatto dal dipartimento Agricoltura prevede il finanziamento di interventi - esclusivamente nelle zone rurali C+D, ovvero nelle aree rurali intermedie e con problemi di sviluppo - per la realizzazione di impianti per la produzione, il trasporto e la vendita di energia da fonti alternative: solare, elettrica, idrica (microidrico), eolica, ricavata prevalentemente da biomasse legnose, biogas. Ma anche piccole reti per la distribuzione dell’energia a servizio delle centrali o dei microimpianti, a condizione che siano di proprietà del beneficiario.
Saranno inoltre ammessi: interventi di ristrutturazione e miglioramento dei beni immobili necessari a ospitare gli impianti; opere murarie, edili e di scavo per la realizzazione delle reti di distribuzione; acquisto di hardware e software necessari all’attività; acquisto di nuovi impianti, macchinari, attrezzature e forniture per la produzione di energia.
«Mettiamo al bando altre risorse - evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci - a vantaggio degli agricoltori siciliani. Si tratta di una grande opportunità per favorire la crescita economica delle aziende nelle aree rurali, rendendole autonome dal punto di vista energetico. Un risparmio dei costi, quindi, ma anche un vantaggio per l’ambiente».
Tra i requisiti indispensabili per l’ammissione al regime di aiuto vi sono: l’alimentazione degli impianti con biomasse di scarto provenienti dall’attività agricola, agroindustriale o dalla cura delle foreste esistenti; l’installazione degli impianti esclusivamente sopra edifici, pensiline, tettoie e comunque senza consumo di suolo; emissioni atmosferiche scarsamente rilevanti; gli impianti a biomassa realizzati in linea con la direttiva Ecodesign allo scopo di ridurre l’impatto ambientale e migliorarne l’efficienza energetica ed ancora l’energia prodotta per più del 50 per cento deve essere venduta. Al bando potranno partecipare gli imprenditori agricoli singoli o associati e i coadiuvanti familiari, microimprese e piccole imprese.
Per l’assessore regionale per l’Agricoltura Edy Bandiera: «Un’agricoltura moderna e innovativa non può prescindere dall’efficiente approvvigionamento energetico. Con tale misura infatti incentiviamo investimenti sostenibili e rigorosamente provenienti da fonti rinnovabili, a tutela dell’ambiente e degli ecosistemi».
Di seguito il link del bando:
http://www.psrsicilia.it/Misure/06/Bando%206.4.b.pdf
Il bando redatto dal dipartimento Agricoltura prevede il finanziamento di interventi - esclusivamente nelle zone rurali C+D, ovvero nelle aree rurali intermedie e con problemi di sviluppo - per la realizzazione di impianti per la produzione, il trasporto e la vendita di energia da fonti alternative: solare, elettrica, idrica (microidrico), eolica, ricavata prevalentemente da biomasse legnose, biogas. Ma anche piccole reti per la distribuzione dell’energia a servizio delle centrali o dei microimpianti, a condizione che siano di proprietà del beneficiario.
Saranno inoltre ammessi: interventi di ristrutturazione e miglioramento dei beni immobili necessari a ospitare gli impianti; opere murarie, edili e di scavo per la realizzazione delle reti di distribuzione; acquisto di hardware e software necessari all’attività; acquisto di nuovi impianti, macchinari, attrezzature e forniture per la produzione di energia.
«Mettiamo al bando altre risorse - evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci - a vantaggio degli agricoltori siciliani. Si tratta di una grande opportunità per favorire la crescita economica delle aziende nelle aree rurali, rendendole autonome dal punto di vista energetico. Un risparmio dei costi, quindi, ma anche un vantaggio per l’ambiente».
Tra i requisiti indispensabili per l’ammissione al regime di aiuto vi sono: l’alimentazione degli impianti con biomasse di scarto provenienti dall’attività agricola, agroindustriale o dalla cura delle foreste esistenti; l’installazione degli impianti esclusivamente sopra edifici, pensiline, tettoie e comunque senza consumo di suolo; emissioni atmosferiche scarsamente rilevanti; gli impianti a biomassa realizzati in linea con la direttiva Ecodesign allo scopo di ridurre l’impatto ambientale e migliorarne l’efficienza energetica ed ancora l’energia prodotta per più del 50 per cento deve essere venduta. Al bando potranno partecipare gli imprenditori agricoli singoli o associati e i coadiuvanti familiari, microimprese e piccole imprese.
Per l’assessore regionale per l’Agricoltura Edy Bandiera: «Un’agricoltura moderna e innovativa non può prescindere dall’efficiente approvvigionamento energetico. Con tale misura infatti incentiviamo investimenti sostenibili e rigorosamente provenienti da fonti rinnovabili, a tutela dell’ambiente e degli ecosistemi».
Di seguito il link del bando:
http://www.psrsicilia.it/Misure/06/Bando%206.4.b.pdf
Palazzo dei Leoni apre le porte ai turisti
Dall'1 aprile Palazzo dei Leoni entrerà a far parte dei luoghi cittadini fruibili dal turismo nazionale ed internazionale grazie ad un progetto realizzato dall'Info Point della Città Metropolitana di Messina che punta a valorizzare il prestigioso edificio di corso Cavour non solo quale sede istituzionale di un Ente pubblico ma anche come luogo d'arte e di storia.
La sede dell'ex Provincia, che si affaccia su un lato nella scenografica piazza Antonello, su cui prospettano anche la Galleria Vittorio Emanuele, un lato del Municipio e l'ex Palazzo delle Poste, fu costruito nel 1914 dall'architetto Alessandro Giunta sull'area dell'antica Chiesa di Sant'Agostino e, a tutt'oggi, è uno degli edifici più interessanti di Messina.
Le visite accompagnate verranno effettuate, su richiesta dell'utenza, nei giorni ed orari di apertura del Punto Informativo Turistico ed espletate prevalentemente in lingua italiana, inglese e francese.
L'itinerario prevede un punto d'incontro presso l'Info Point di Corso Cavour, ove ai turisti saranno fornite le informazioni propedeutiche alla visita dell'edificio; le tappe successive saranno costituite dalla monumentale scalinata interna che giunge al ballatoio, dal suggestivo ed elegante Salone degli Specchi, dalla sala della Presidenza, caratterizzata da un soffitto a cassettoni, dalla Sala Giunta, dedicata a Boris Giuliano, capo della Squadra Mobile di Palermo assassinato dalla mafia nel 1979, e dall'Ufficio Stampa, cuore dell'attività di comunicazione dell'Ente; il tour si concluderà con la visita della sala consiliare.
La sede dell'ex Provincia, che si affaccia su un lato nella scenografica piazza Antonello, su cui prospettano anche la Galleria Vittorio Emanuele, un lato del Municipio e l'ex Palazzo delle Poste, fu costruito nel 1914 dall'architetto Alessandro Giunta sull'area dell'antica Chiesa di Sant'Agostino e, a tutt'oggi, è uno degli edifici più interessanti di Messina.
Le visite accompagnate verranno effettuate, su richiesta dell'utenza, nei giorni ed orari di apertura del Punto Informativo Turistico ed espletate prevalentemente in lingua italiana, inglese e francese.
L'itinerario prevede un punto d'incontro presso l'Info Point di Corso Cavour, ove ai turisti saranno fornite le informazioni propedeutiche alla visita dell'edificio; le tappe successive saranno costituite dalla monumentale scalinata interna che giunge al ballatoio, dal suggestivo ed elegante Salone degli Specchi, dalla sala della Presidenza, caratterizzata da un soffitto a cassettoni, dalla Sala Giunta, dedicata a Boris Giuliano, capo della Squadra Mobile di Palermo assassinato dalla mafia nel 1979, e dall'Ufficio Stampa, cuore dell'attività di comunicazione dell'Ente; il tour si concluderà con la visita della sala consiliare.
Chiofalo a Giorgianni: "La solitudine non è per forza un guaio...".
(di Luca Chiofalo)
La solitudine non è per forza un guaio...
Devo confessare di apprezzare (per carattere) il nuovo piglio diretto e poco diplomatico del Sindaco nell’affrontare le problematiche e la sua stessa, recalcitrante, maggioranza.
Il progetto politico-elettorale messo in piedi dall’attuale primo cittadino (lo dissi per tempo) era e resta troppo disomogeneo per funzionare senza intoppi, ma di meglio nell’orizzonte politico non si scorgeva e si scorge alcunché.
Tornando al presente, anche un osservatore distratto nota che la maggioranza eletta circa 2 anni fa è attraversata da forti tensioni e conflitti latenti pronti ad esplodere.
Non è dato sapere se ciò dipende dalla brama di richieste dei consiglieri e dei partecipanti alla tavola di maggioranza o alla tendenza troppo accentratrice del Sindaco; ma è certo che se chi ha sposato e sostenuto un progetto politico sette (e più) anni fa, lasciando mano libera al primo cittadino su ogni questione, oggi spara a zero sul Sindaco a cui ha portato (per citare Guzzanti) l’acqua con le orecchie, solleva dei dubbi sul “movente” delle rimostranze.
Non è detto comunque che la situazione non sia propizia per un sussulto di buona e risoluta amministrazione fuori dalle logiche del quieto vivere politico-elettorale: ora che sembra essere più “solo”, il Sindaco è forse più libero di agire e, dall’alto dell’investitura popolare e dei poteri da questa conferiti, prendere decisioni complicate ma possibili solo col coraggio e con la “libertà” di non dover rispettare logiche elettorali e spartitorie. Se in difficoltà, si rivolga alla propria gente e spieghi chi frena e chi ostacola quei provvedimenti che magari penalizzano qualcuno ma vanno nella direzione di un miglioramento complessivo delle isole che amministra, il sostegno non gli mancherà.
Speriamo in meglio.
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
La solitudine non è per forza un guaio...
Devo confessare di apprezzare (per carattere) il nuovo piglio diretto e poco diplomatico del Sindaco nell’affrontare le problematiche e la sua stessa, recalcitrante, maggioranza.
Il progetto politico-elettorale messo in piedi dall’attuale primo cittadino (lo dissi per tempo) era e resta troppo disomogeneo per funzionare senza intoppi, ma di meglio nell’orizzonte politico non si scorgeva e si scorge alcunché.
Tornando al presente, anche un osservatore distratto nota che la maggioranza eletta circa 2 anni fa è attraversata da forti tensioni e conflitti latenti pronti ad esplodere.
Non è dato sapere se ciò dipende dalla brama di richieste dei consiglieri e dei partecipanti alla tavola di maggioranza o alla tendenza troppo accentratrice del Sindaco; ma è certo che se chi ha sposato e sostenuto un progetto politico sette (e più) anni fa, lasciando mano libera al primo cittadino su ogni questione, oggi spara a zero sul Sindaco a cui ha portato (per citare Guzzanti) l’acqua con le orecchie, solleva dei dubbi sul “movente” delle rimostranze.
Non è detto comunque che la situazione non sia propizia per un sussulto di buona e risoluta amministrazione fuori dalle logiche del quieto vivere politico-elettorale: ora che sembra essere più “solo”, il Sindaco è forse più libero di agire e, dall’alto dell’investitura popolare e dei poteri da questa conferiti, prendere decisioni complicate ma possibili solo col coraggio e con la “libertà” di non dover rispettare logiche elettorali e spartitorie. Se in difficoltà, si rivolga alla propria gente e spieghi chi frena e chi ostacola quei provvedimenti che magari penalizzano qualcuno ma vanno nella direzione di un miglioramento complessivo delle isole che amministra, il sostegno non gli mancherà.
Speriamo in meglio.
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno a Giuseppina Castrogiovanni, Peppe Munafò, Rossella Profilio, Sandro Saccheri, Habiba Jamila, Kevin Mollica, Silvia Merlino.
Vulcano, figlia di un Dio minore. Ci scrive Gaia Thöni
Riceviamo e pubblichiamo:
Buongiorno Redazione,sono una torinese trapiantata a Vulcano da 12 anni, una mamma che ha scritto questa lettera per analizzare e descrivere uno dei tanti problemi che affliggono l'isola di Vulcano e che negli ultimi anni ha visto peggiorare di anno in anno sempre più.
Vulcano, figlia di un Dio minore
Come ogni anno la stagione turistica sta per incominciare anche qui alle Eolie. Quello che vorrei raccontare riguarda la meravigliosa isola di Vulcano, la prima venendo da Milazzo delle 7 isole dell’arcipelago.
E’un’ isola bellissima, per quanto ancora possibile ,selvaggia, piena di natura e affascinante per il motivo stesso di essere un’ isola, isolata dal mare e quindi in grado di fornire quel senso di protezione dal resto del mondo .
Fatta questa premessa e tralasciando i romanticismi la vita trascorre anche qui come in ogni altro pezzo di mondo, anche qui si lavora(soprattutto nel settore turistico), anche qui si va a scuola, anche qui si pagano le tasse, e anche qui si ha a che fare con la civiltà .Siamo isolani, a volte isolati,ma non per questo siamo selvaggi. Abbiamo gli stessi diritti e doveri di ogni altro cittadino italiano.
Purtroppo quello che sta avvenendo in quest’isola non interessa piu’ nessuno, riguarda solo i 715 abitanti che si sentono abbandonati dalle istituzioni ed anche umiliati dalle continue mortificazioni che subiscono dalla clientela turistica , che ci rimprovera un forte degrado e trascuratezza del nostro territorio.
Entrando nel merito del problema che mi preme sottolineare, bisogna descrivere l’isola di Vulcano. Si divide in tre zone: Porto, Piano e Gelso. Queste tre zone sono collegate da un’unica strada, non ne esistono altre in alternativa e l’unico plesso scolastico che ospita la scuola dell’infanzia, la primaria e le medie è situato nella zona del Piano. La popolazione inoltre si divide principalmente tra la frazione del Piano e quella del Porto, con una minima percentuale anche nella zona di Gelso.
Il 5 febbraio di quest’anno è avvenuto quello che molti pensavano accadesse prima o poi, il collasso laterale di una parte di strada che collega il Porto al Piano e viceversa. Si parla di un insieme di tornanti ,la maggior parte tutti compromessi in quanto sotto il manto stradale non esiste piu’ alcun sostegno perchè eroso dalle acque piovane. Tra l’altro questa strada è l’unica percorribile, in caso di calamità naturali per raggiungere il porticciolo di Gelso, una delle località indicate per l’effettuazione dell’evacuazione. Per quanto detto l’isola di Vulcano è stata dichiarata dalla protezione civile isola da tenere sotto controllo per le sue spiccate caratteristiche vulcaniche, essendo uno dei 4 vulcani tutt’ora attivi in Italia. Tutto ciò dovrebbe rappresentare per tutti i responsabili delle istituzioni un territorio da tenere non solo sotto osservazione, ma da curare e rendere efficiente affinché possa risultare, in caso di necessità, facilmente percorribile in ogni sua zona.
Altrimenti sino ad oggi ci sono state raccontate solo delle favole!!!
Andiamo ai giorni nostri: fortunatamente al momento del crollo nessun danno hanno riportato persone e cose. Qualcuno si starà chiedendo perché mai una strada in queste condizioni sia ancora agibile e non si sia vietata la sua percorribilità. La risposta è presto data: si è pensato di scavare sul fianco della collina e magicamente creare una deviazione in terra battuta allargando la strada su un lato e transennando la parte crollata, aumentando il pericolo di frana durante un periodo di piogge copiose. Certamente se la strada fosse stata chiuse avrebbe diviso in due un’isola, arrecando disagi enormi soprattutto agli abitanti del Piano, ma credo che in questo tipo di circostanza si sarebbe messa in moto la macchina degli interventi di riparazione molto più in fretta, perché appunto non si sarebbe letteralmente e figuratamente aggirato il problema, lasciandolo nell’indifferenza di coloro i quali dovrebbero intervenire al più ’presto. Su quella strada circolano anche mezzi pesanti e soprattutto, ogni mattina l’autobus che trasporta buona parte degli alunni della scuola. Inoltre durante la stagione turistica è molto diffuso l’affitto di mezzi, quali scooters, auto e quads ai turisti che si avventurano per esplorare l’isola, moltiplicando cosi il pericolo.
Già’ l’anno scorso era stata organizzata una raccolta di firme da cittadini e rappresentanti spontanei della popolazione, che è stata inviata a tutti gli enti preposti ad intervenire per avvertire che il problema era imminente che si verificasse. Ovviamente ai Vulcanari non è stata data alcuna risposta, un cenno di comprensione o un finto: ”Vi faremo sapere”. Niente. Ad oggi ancora non è noto sapere quando e se verrà messa in sicurezza la strada per il Piano.
Pasqua e l’avvio della stagione turistica é dietro le porte. Chi di competenza si svegli.
Questa lettera ha il solo scopo di far capire che non tutti i Vulcanari vogliono restare in silenzio ,ma hanno voglia di lottare per i propri figli. In tanti stiamo lottando ,so che tanti altri si aggiungeranno.
Adesso attendiamo risposte .Non ci fermeremo ma continueremo nella nostra battaglia civile, non violenta, ma determinata.
Gaia Thöni (una mamma residente e vulcanara d’adozione. )
E’un’ isola bellissima, per quanto ancora possibile ,selvaggia, piena di natura e affascinante per il motivo stesso di essere un’ isola, isolata dal mare e quindi in grado di fornire quel senso di protezione dal resto del mondo .
Fatta questa premessa e tralasciando i romanticismi la vita trascorre anche qui come in ogni altro pezzo di mondo, anche qui si lavora(soprattutto nel settore turistico), anche qui si va a scuola, anche qui si pagano le tasse, e anche qui si ha a che fare con la civiltà .Siamo isolani, a volte isolati,ma non per questo siamo selvaggi. Abbiamo gli stessi diritti e doveri di ogni altro cittadino italiano.
Purtroppo quello che sta avvenendo in quest’isola non interessa piu’ nessuno, riguarda solo i 715 abitanti che si sentono abbandonati dalle istituzioni ed anche umiliati dalle continue mortificazioni che subiscono dalla clientela turistica , che ci rimprovera un forte degrado e trascuratezza del nostro territorio.
Entrando nel merito del problema che mi preme sottolineare, bisogna descrivere l’isola di Vulcano. Si divide in tre zone: Porto, Piano e Gelso. Queste tre zone sono collegate da un’unica strada, non ne esistono altre in alternativa e l’unico plesso scolastico che ospita la scuola dell’infanzia, la primaria e le medie è situato nella zona del Piano. La popolazione inoltre si divide principalmente tra la frazione del Piano e quella del Porto, con una minima percentuale anche nella zona di Gelso.
Il 5 febbraio di quest’anno è avvenuto quello che molti pensavano accadesse prima o poi, il collasso laterale di una parte di strada che collega il Porto al Piano e viceversa. Si parla di un insieme di tornanti ,la maggior parte tutti compromessi in quanto sotto il manto stradale non esiste piu’ alcun sostegno perchè eroso dalle acque piovane. Tra l’altro questa strada è l’unica percorribile, in caso di calamità naturali per raggiungere il porticciolo di Gelso, una delle località indicate per l’effettuazione dell’evacuazione. Per quanto detto l’isola di Vulcano è stata dichiarata dalla protezione civile isola da tenere sotto controllo per le sue spiccate caratteristiche vulcaniche, essendo uno dei 4 vulcani tutt’ora attivi in Italia. Tutto ciò dovrebbe rappresentare per tutti i responsabili delle istituzioni un territorio da tenere non solo sotto osservazione, ma da curare e rendere efficiente affinché possa risultare, in caso di necessità, facilmente percorribile in ogni sua zona.
Altrimenti sino ad oggi ci sono state raccontate solo delle favole!!!
Andiamo ai giorni nostri: fortunatamente al momento del crollo nessun danno hanno riportato persone e cose. Qualcuno si starà chiedendo perché mai una strada in queste condizioni sia ancora agibile e non si sia vietata la sua percorribilità. La risposta è presto data: si è pensato di scavare sul fianco della collina e magicamente creare una deviazione in terra battuta allargando la strada su un lato e transennando la parte crollata, aumentando il pericolo di frana durante un periodo di piogge copiose. Certamente se la strada fosse stata chiuse avrebbe diviso in due un’isola, arrecando disagi enormi soprattutto agli abitanti del Piano, ma credo che in questo tipo di circostanza si sarebbe messa in moto la macchina degli interventi di riparazione molto più in fretta, perché appunto non si sarebbe letteralmente e figuratamente aggirato il problema, lasciandolo nell’indifferenza di coloro i quali dovrebbero intervenire al più ’presto. Su quella strada circolano anche mezzi pesanti e soprattutto, ogni mattina l’autobus che trasporta buona parte degli alunni della scuola. Inoltre durante la stagione turistica è molto diffuso l’affitto di mezzi, quali scooters, auto e quads ai turisti che si avventurano per esplorare l’isola, moltiplicando cosi il pericolo.
Già’ l’anno scorso era stata organizzata una raccolta di firme da cittadini e rappresentanti spontanei della popolazione, che è stata inviata a tutti gli enti preposti ad intervenire per avvertire che il problema era imminente che si verificasse. Ovviamente ai Vulcanari non è stata data alcuna risposta, un cenno di comprensione o un finto: ”Vi faremo sapere”. Niente. Ad oggi ancora non è noto sapere quando e se verrà messa in sicurezza la strada per il Piano.
Pasqua e l’avvio della stagione turistica é dietro le porte. Chi di competenza si svegli.
Questa lettera ha il solo scopo di far capire che non tutti i Vulcanari vogliono restare in silenzio ,ma hanno voglia di lottare per i propri figli. In tanti stiamo lottando ,so che tanti altri si aggiungeranno.
Adesso attendiamo risposte .Non ci fermeremo ma continueremo nella nostra battaglia civile, non violenta, ma determinata.
Gaia Thöni (una mamma residente e vulcanara d’adozione. )
Iscriviti a:
Post (Atom)