Sono innumerevoli le attrazioni che l'isola di Filicudi offre ai visitatori, ma tra le più inconsuete e meravigliose è obbligatorio segnalare quella che risponde al nome di bioluminescenza.
L'osservazione del fenomeno della bioluminescenza, all'interno della Grotta del Bue Marino, è già da solo un motivo per far vacanza da quelle parti (ma di motivi, lo abbiamo accennato ce ne sono molti, molti altri).
È difficile descrivere il fascino di questo luogo e del suo mare, reso luminosissimo dal proliferare di organismi unicellulari contenenti luciferina.
Raggiunta la grotta in barca e varcatone l'ingresso, lo spettacolo dei colori e il contatto con il mormorio di queste acque, racchiuse in una suggestiva e luccicante piscina naturale, non possono che suscitare un senso di incantamento dal sapore remoto.
La bioluminescenza è un fenomeno ben conosciuto in Centro America; ma anche qui a Filicudi si può assaporare in tutta la sua bellezza.
Il segreto della fosforescenza, di questo incanto, non sta in nessun misterioso sortilegio, bensì nella presenza di un organismo unicellulare appartenente al genere dei dinoflagellati.
Basta cominciare a nuotare in questa impressionante scenografia per assistere all'accensione di quell'elettricità chimica.
La luciferina è la sostanza responsabile della creazione del fascio di luce che segue la sagoma del bagnante.
Il dinoflagellato più grande raggiunge solamente due millimetri di diametro e si nutre di altri microviventi. Queste curiose lucciole di mare, infatti, sono un po' animali, perché si alimentano di plancton, ma anche un po' vegetali, perché attuano la fotosintesi clorofilliana.
Gli scienziati studiano il fenomeno della luminescenza dalla fine dell'Ottocento, ma le conoscenze del viaggiatore meno esperto sono per lo più limitate al rilievo della fluorescenza marina di organismi più noti come le meduse, qualche mollusco e alcuni pesci. Nella grotta, invece, siamo di fronte a qualcosa di davvero affascinante: un tappeto di microrganismi che conferisce al blu marino una brillantezza degna del più stellato e limpido dei cieli.
Si dice che il turista dei giorni nostri cerchi il dinamismo, il fenomeno.
A Filicudi ne troverà uno capace di stupirlo con la semplicità della natura ancora incontaminata.(guidasicilia.it)
L'osservazione del fenomeno della bioluminescenza, all'interno della Grotta del Bue Marino, è già da solo un motivo per far vacanza da quelle parti (ma di motivi, lo abbiamo accennato ce ne sono molti, molti altri).
È difficile descrivere il fascino di questo luogo e del suo mare, reso luminosissimo dal proliferare di organismi unicellulari contenenti luciferina.
La bioluminescenza è un fenomeno ben conosciuto in Centro America; ma anche qui a Filicudi si può assaporare in tutta la sua bellezza.
Il segreto della fosforescenza, di questo incanto, non sta in nessun misterioso sortilegio, bensì nella presenza di un organismo unicellulare appartenente al genere dei dinoflagellati.
Basta cominciare a nuotare in questa impressionante scenografia per assistere all'accensione di quell'elettricità chimica.
Il dinoflagellato più grande raggiunge solamente due millimetri di diametro e si nutre di altri microviventi. Queste curiose lucciole di mare, infatti, sono un po' animali, perché si alimentano di plancton, ma anche un po' vegetali, perché attuano la fotosintesi clorofilliana.
A Filicudi ne troverà uno capace di stupirlo con la semplicità della natura ancora incontaminata.(guidasicilia.it)