Cerca nel blog
mercoledì 15 marzo 2017
La casa di riposo di Valdichiesa: una bella realtà e "fiore all'occhiello"
Approfittando della chiusura del "corso" di riciclo creativo abbiamo fatto un "giro" nella Casa di Riposo di Valdichiesa (non per programmare il futuro...così come potrebbe pensare qualcuno) ma per renderci conto in prima persona, toccare con mano, la realtà in cui vivono gli ospiti di quella struttura.
Ne siamo rimasti piacevolmente sorpresi anche perchè il sopralluogo,non concordato, ci ha messo di fronte ad una realtà che, dobbiamo evidenziare, è andata al di là di quanto di positivo ci saremmo aspettati, conoscendo il direttore Padre Alessandro Lo Nardo e qualcuno dei suoi collaboratori.
Dalle camere alla cucina, dalla qualità dei cibi alle modalità con cui vengono serviti, dai servizi per gli ospiti alla sala da pranzo, dalle aree di aggregazione agli spazi all'aperto, dalla farmacia - infermeria alla lavanderia, all'attenzione e all'amore donato agli ospiti dalle suore, dal personale, dallo stesso Padre Alessandro. Tutto decisamente di standard elevati. Standard non sempre (o forse solo raramente) riscontrabili in case di riposo.
E...fiore all'occhiello...non solo una fisioterapista per chi ne ha bisogno...ma anche uno spazio attrezzato per la riabilitazione.
Insomma un vero e proprio fiore all'occhiello a disposizione non solo per anziani ma anche per coloro che hanno esigenze momentanee di essere attenzionati, amati e seguiti in momenti particolari della propria vita.
Per l'occasione abbiamo realizzato questa intervista con Padre Alessandro e Suor Scolastica
Ne siamo rimasti piacevolmente sorpresi anche perchè il sopralluogo,non concordato, ci ha messo di fronte ad una realtà che, dobbiamo evidenziare, è andata al di là di quanto di positivo ci saremmo aspettati, conoscendo il direttore Padre Alessandro Lo Nardo e qualcuno dei suoi collaboratori.
Dalle camere alla cucina, dalla qualità dei cibi alle modalità con cui vengono serviti, dai servizi per gli ospiti alla sala da pranzo, dalle aree di aggregazione agli spazi all'aperto, dalla farmacia - infermeria alla lavanderia, all'attenzione e all'amore donato agli ospiti dalle suore, dal personale, dallo stesso Padre Alessandro. Tutto decisamente di standard elevati. Standard non sempre (o forse solo raramente) riscontrabili in case di riposo.
E...fiore all'occhiello...non solo una fisioterapista per chi ne ha bisogno...ma anche uno spazio attrezzato per la riabilitazione.
Insomma un vero e proprio fiore all'occhiello a disposizione non solo per anziani ma anche per coloro che hanno esigenze momentanee di essere attenzionati, amati e seguiti in momenti particolari della propria vita.
Per l'occasione abbiamo realizzato questa intervista con Padre Alessandro e Suor Scolastica
Consiglieri Vento Eoliano sollecitano effettuazione lavori urgenti sui moli di Filicudi Pecorini e Ginostra
Al Sig. Sindaco del Comune di Lipari
Rag. Marco Giorgianni
Oggetto:
Necessità di lavori urgenti per il ripristino dell’ottimale operatività del molo di attracco Filicudi Pecorini e
Frazione di Ginostra.
A
causa delle recenti mareggiate che hanno interessato il nostro Arcipelago con la presente si chiede alla S.V.I. e agli Uffici Competenti
del Comune di Lipari, al di fine di provvedere con estrema urgenza:
-
al
ripristino immediato del tratto di molo semicrollato presso l’ approdo di Filicudi Pecorini;
-
allo sgombero del lungomare antistante la locale
Circoscrizione fino al punto di ritrovo il Saloon, dalle pietre trasportate dal
mare in tempesta;
-
all’immediata sostituzione dei respingenti
del molo di Filicudi Porto, affidando la
manutenzione alle compenti ditte ;
-
al ripristino, presso il molo di attracco
di Ginostra , del rullo necessario per il posizionamento della passerella
aliscafi e alla manutenzione ordinaria e straordinaria
del grigliato dello stesso.
In attesa di un suo celere
intervento porgiamo
Distinti Saluti
Lipari lì 14.03.2017
D.ssa Annarita
Gugliotta Rag. Gianluca Giuffrè
Filicudi l'ambulanza non c'è più. Giovane soccorso con una Panda. Fioccano le proteste
Foto: Nicolas Rando |
E' accaduto anche ieri sera quando per soccorrere e trasferire in elicottero al Papardo di Messina il diciottenne Mattia Di Pietro, che, giocando a calcetto, ha riportato la lussazione della spalla, si è dovuto fare ricorso ad una Fiat Panda, guidata dal padre del giovane. Ai residenti sull'isola, inferociti da questa situazione, è sembrato di tornare indietro di una decina di anni quando i soccorsi venivano effettuati con la moto ape o con altri recuperati al momento della bisogna.
Ovviamente le proteste si sprecano e i residenti invocano immediate soluzioni, così come la necessità di dotare la guardia medica di quanto necessario per affrontare tutte le situazioni d'emergenza.
Come si ricorderà nell'isola, così come a Lipari, i volontari della Croce Rossa si sono dimessi per protesta nei confronti del presidente della sezione CRI Milazzo-Eolie. In seguito il Comune di Lipari, proprietario di ambulanze, ha istituito il ramo "trasporto infermi", in primis per Lipari e Filicudi, all'interno del Gruppo Volontari Comunali di Protezione Civile, ma il servizio non è ancora partito
Riciclo creativo nella Casa di Riposo a Valdichiesa (Salina) : La terza parte delle foto della festicciola di "fine corso" (di Francesca Falconieri)
Chiudiamo la nostra carrellata sulle "opere" di riciclo creativo realizzate dagli ospiti della Casa di riposo di Valdichiesa (Salina) con dei confronti. Ovvero gli oggetti prima della decorazione e dopo. Ed ecco che le bottigliette delle flebo...così come le latte dei pelati
martedì 14 marzo 2017
REFERENDUM ABROGATIVI SU APPALTI E VOUCHER. SI VOTA IL 28 MAGGIO
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto per l’indizione dei referendum popolari relativi alla “abrogazione di disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti” e alla “abrogazione di disposizioni sul lavoro accessorio (voucher)”.
Le consultazioni referendarie si svolgeranno domenica 28 maggio 2017.
Presentate a Rho-Milano le isole Eolie. Sindaco Pietro Romano entusiasta. Prossimamente gemellaggio.
COMUNICATO
Si è tenuto l’incontro tra la delegazione eoliana composta da Italo Toni,Antonio Brundu, Catia Toni ed Elena Costache, e il sindaco del Comune di Rho-Milano Pietro Romano.
Gli eoliani si sono recati,su invito del sindaco, presso il Comune, dove lo stesso ha riservato una calorosa accoglienza in presenza della stampa che ha documentato l’evento.
Gli eoliani, fieri e innamorati delle proprie isole, si sono intrattenuti per qualche ora col primo cittadino a descriverne le meraviglie, le peculiarità, la bellezza naturale e suggestiva dei vulcani, regalando al sindaco dei poster raffiguranti le Eolie e alcuni libri dello scrittore Italo Toni.
Il sindaco, dal canto suo, ha parlato della sua città, Rho, parlandone a cuore aperto come solo una persona che ama il proprio posto può fare. È inoltre rimasto molto entusiasta delle 7 meraviglie, tanto da ideare insieme alla delegazione eoliana, che ormai da anni,porta in giro per l’Italia l’amore per le isole divulgandone la bellezza, un’iniziativa particolare e interessante: un gemellaggio tra la città di Rho e l’arcipelago eoliano.
L’entusiasmante progetto verrà proposto prossimamente al sindaco di Lipari subito dopo le elezioni comunali, in modo tale da poter stilare un programma ricco e variegato.
Disagi linea Milazzo-Eolie-Napoli. Parla il presidente di Siremar Caronte&Tourist Isole Minori, ing. Vincenzo Franza
“Sono molto dispiaciuto dei disagi subiti sia dai residenti che dai passeggeri penalizzati dalla sospensione della tratta Milazzo-Eolie- Napoli. Posso affermare comunque che tutte le componenti della società si sono impegnate dimostrando un non comune spirito di servizio affinché la situazione rientrasse nella normalità nel più breve tempo possibile”.
E’ quanto afferma il presidente di “Siremar Caronte&Tourist Isole Minori” ing. Vincenzo Franza in merito al rientro in linea della motonave “Laurana” che da lunedì scorso - come già annunciato – è tornata regolarmente a coprire la tratta Milazzo-Eolie- Napoli.
“C’è poi da sottolineare – aggiunge il presidente- che nell’aprile scorso, ovvero nel momento in cui abbiamo acquisito Siremar ci siamo resi conto che dovevamo misurarci con una flotta datata che ha richiesto e richiede ancora da parte nostra uno sforzo straordinario per garantire collegamenti in linea con la convenzione regionale”.
“La recente disgrazia accaduta a bordo della Sansovino – ribadisce l’ing. Franza – con il conseguente sequestro della motonave operato dalla magistratura per espletare le indagini di rito è stato un ulteriore elemento critico.
La flotta Siremar è infatti dotata di quattro navi la cui classificazione consente di coprire le rotte di lunga percorrenza – Milazzo-Eolie-Napoli, Trapani-Pantelleria, Porto Empedocle-Pelagie - e risolvere le eventuali emergenze. In buona sostanza con due motonavi ferme è mancato il mezzo di scorta”.
“Faremo di certo una accurata riflessione sull’accaduto perché come abbiamo più volte dichiarato – conclude il presidente - la nostra volontà è quella di ottimizzare i servizi commisurandoli a un target europeo”.
E’ quanto afferma il presidente di “Siremar Caronte&Tourist Isole Minori” ing. Vincenzo Franza in merito al rientro in linea della motonave “Laurana” che da lunedì scorso - come già annunciato – è tornata regolarmente a coprire la tratta Milazzo-Eolie- Napoli.
“C’è poi da sottolineare – aggiunge il presidente- che nell’aprile scorso, ovvero nel momento in cui abbiamo acquisito Siremar ci siamo resi conto che dovevamo misurarci con una flotta datata che ha richiesto e richiede ancora da parte nostra uno sforzo straordinario per garantire collegamenti in linea con la convenzione regionale”.
“La recente disgrazia accaduta a bordo della Sansovino – ribadisce l’ing. Franza – con il conseguente sequestro della motonave operato dalla magistratura per espletare le indagini di rito è stato un ulteriore elemento critico.
La flotta Siremar è infatti dotata di quattro navi la cui classificazione consente di coprire le rotte di lunga percorrenza – Milazzo-Eolie-Napoli, Trapani-Pantelleria, Porto Empedocle-Pelagie - e risolvere le eventuali emergenze. In buona sostanza con due motonavi ferme è mancato il mezzo di scorta”.
“Faremo di certo una accurata riflessione sull’accaduto perché come abbiamo più volte dichiarato – conclude il presidente - la nostra volontà è quella di ottimizzare i servizi commisurandoli a un target europeo”.
Judo. Sei judoka liparesi in gara a Torino
Sabato e domenica 18/19 marzo si svolgerà a Torino la TurinCup.
In gara sabato esordienti B, cadetti junior e senior maschili e femminili. Domenica gara riservata a esordienti A e tutte le classi preagoniste .
Per lo Sporting club judo Lipari saranno presenti: esordienti B 57 kg. Enya Sara Livoti; per la classe cadetti Andrea De Salvo kg55; Alice Natoli kg 70 per junior; Federica Ferrara kg 57 senior .
Domenica per la classe esordienti A saranno in gara Sofia Natoli kg.35 e Ceniti Daniel 38 kg.
"Liberata" e restituita ai suoi cari la salma dello srilankese deceduto in ospedale a Lipari
E' stata "liberata" (questo il termine tecnico) e restituita ai propri cari la salma di Koswaththa Muwandiramlage Ruwan ChandanaTamil il 42enne srilankese deceduto all'ospedale di Lipari dove si trovava per assistere un anziano, affidato da tempo alla sua custodia, e che era ricoverato presso la struttura ospedaliera.
L'uomo è stato stroncato da un infarto mentre stava dialogando con il vecchietto e, nonostante, i soccorsi per lui non c'è stato nulla da fare. Lascia la moglie e due figli
Stante l'evidenza dei fatti il magistrato di turno, su informativa dei carabinieri, ha acconsentito che l'uomo, trasferito in un primo momento all'obitorio del cimitero di Lipari, venisse restituito ai suoi cari.
Il corpo dello sfortunato, a cura della ditta Alfa e Omega che curerà le onoranze funebri, è stato trasferito presso la chiesa di San Pietro dove è stata allestita la camera ardente.
I funerali potrebbero tenersi giovedì.
La numerosa comunità srilankese di Lipari, fortemente colpita dalla tragedia, si è stretta intorno alla famiglia.
A questa vanno anche le condoglianze del direttore di Eolienews.
L'uomo è stato stroncato da un infarto mentre stava dialogando con il vecchietto e, nonostante, i soccorsi per lui non c'è stato nulla da fare. Lascia la moglie e due figli
Stante l'evidenza dei fatti il magistrato di turno, su informativa dei carabinieri, ha acconsentito che l'uomo, trasferito in un primo momento all'obitorio del cimitero di Lipari, venisse restituito ai suoi cari.
Il corpo dello sfortunato, a cura della ditta Alfa e Omega che curerà le onoranze funebri, è stato trasferito presso la chiesa di San Pietro dove è stata allestita la camera ardente.
I funerali potrebbero tenersi giovedì.
La numerosa comunità srilankese di Lipari, fortemente colpita dalla tragedia, si è stretta intorno alla famiglia.
A questa vanno anche le condoglianze del direttore di Eolienews.
Angelo Corrieri è il nuovo presidente dell'Avis di Lipari. Succede a Giovanni Biviano
Il neo presidente Angelo Corrieri |
Il presidente uscente Giovanni Biviano e il neo presidente Angelo Corrieri |
Nei locali del Ristorante Filippino, si è tenuta l'Assemblea Ordinaria dei Soci dell'AVIS di Lipari.
Che i lavori assembleari di quest'anno sarebbero stati particolarmente sentiti e partecipati, si era avuto sentore già da qualche mese; da quando,cioè, dovendosi rinnovare gli organi collegiali dell'Associazione e le cariche sociali, aveva iniziato a circolare la notizia di un cambio al vertice.
Una notizia che aveva incuriosito e destato qualche perplessità nei Soci e nei simpatizzanti dell'Associazione; ma anche nella gente comune che, da oltre un decennio, aveva seguito con ammirazione e con ovvio interesse la crescita esponenziale dell'AVIS di Lipari.
Grande partecipazione era stata prevista e grande partecipazione è stata. Alle 11,00, in seconda convocazione, la sala predisposta per i lavori assembleari era gremita (circa 150 persone); mentre le perplessità di un cambio radicale al vertice dell'Associazione, sono svanite nell'ascoltare la Relazione Morale del Presidente uscente, Giovanni Biviano.
Un discorso, più volte interrotto da calorosi applausi spontanei, in cui si sono fusi emozioni, rabbia, certezze e commozione:
l’emozione nel ripercorrere i 16 anni di presidenza, nei quali si è registrata la crescita esponenziale dell’AVIS di Lipari;
la rabbia per la cronica latitanza delle istituzioni, in particolare delle Amministrazioni Comunali che si sono succedute e che hanno saputo elargire solo promesse mai mantenute, a fronte di un’Associazione cresciuta oltre ogni previsione e che avrebbe bisogno di locali adeguati ove trasferire la Sede Operativa.
L’assicurazione che i cambi al vertice, non avrebbero determinato problemi gestionali perché il gruppo storico che ha determinato la crescita dell’AVIS di Lipari era li compatto e pronto a proporre la candidatura in blocco.
la commozione (e qualche lacrima) suscitata nel ricordare la tragica scomparsa di Gaetano D’Ambra, giovane Ufficiale di Marina che con la moglie Manuela aveva condiviso l’esperienza del dono del sangue.
Biviano, nel corso del suo intervento, ha salutato e presentato all’Assemblea, gli ospiti: i Consiglieri dell’AVIS Provinciale Dott. Carlo Spadaro e Pasquale Bucolo; quest’ultimo, per l’occasione, ha presentato la propria candidatura al Consiglio Regionale dell’AVIS Sicilia. Parole di apprezzamento per Pino Reitano, che nel quadriennio appena conclusosi ha rappresentato l’AVIS di Lipari nel Consiglio Provinciale.
Non è passata inosservata l’assenza di un rappresentante dell’Amministrazione Comunale.
Biviano, ribadendo l’importanza del lavoro di gruppo, ha spiegato ai convenuti che nessuno avrebbe abbandonato la barca; l’avvicendamento nelle cariche sociali, era dettato dal rispetto delle vigenti normative, ma anche da un atto dovuto a chi aveva lavorato egregiamente al suo fianco.
Sono seguiti gli altri adempimenti statutari previsti all’O. del G.: l’esposizione dei Bilanci Consuntivo 2016 e Preventivo 2017 e la relazione del Presidente dei Revisori dei Conti Rag. Felice Mirabito per i quali, unitamente alla relazione Morale del Presidente, l’Assemblea, all’unanimità, ha espresso il proprio voto favorevole accompagnato da un caloroso applauso; quindi, è seguita la premiazione dei donatori con la consegna delle benemerenze statutarie.
Applausi per tutti ed altra emozione al momento di premiare il Donatore Maurizio Biviano giunto alle 80 donazioni; a lui il diploma ed il “Distintivo in Oro con Smeraldo”.
Per il rinnovo delle cariche sociali candidature in blocco, come preannunciate e consenso unanime dell’Assemblea espresso per acclamazione; così il nuovo Consiglio Direttivo che resterà in carica fino al 2020: Reitano Giuseppe, Gullifa Matteo, Manfré Angela, Rìgano Lucia, Corrieri Angelo, Giuffré Giuseppe e Biviano Giovanni; Collegio dei Revisori dei Conti con Mirabito Felice, Panettieri Lucia e Rijtano Salvatore; al Consiglio Provinciale proposti Giovanni Biviano e Giuseppe Reitano.
Nella riunione degli eletti, convocata dal Presidente del Comitato Elettorale Angelo Biviano, e sono state conferite le cariche sociali in seno al Consiglio Direttivo che gestirà l’AVIS di Lipari per il quadriennio 2017/2020: Presidente Angelo Corrieri, Vice Presidente Matteo Gullifa, Amministratore-Economo Giuseppe Giuffré, Segretario Giovanni Biviano, Consiglieri Giuseppe Reitano, Manfré Angela e Rìgano Lucia.
Confermato, inoltre, Felice Mirabito alla Presidenza del Collegio dei Revisori dei Conti.
Per la fase operativa a Giovanni Biviano rimane la programmazione delle raccolta di sangue e la gestione del patrimonio Donatori; a Manfré Angela e Rìgano Lucia l’accoglienza, l’assistenza e la presentazione dei Donatori in occasione delle raccolte di sangue.
Che i lavori assembleari di quest'anno sarebbero stati particolarmente sentiti e partecipati, si era avuto sentore già da qualche mese; da quando,cioè, dovendosi rinnovare gli organi collegiali dell'Associazione e le cariche sociali, aveva iniziato a circolare la notizia di un cambio al vertice.
Una notizia che aveva incuriosito e destato qualche perplessità nei Soci e nei simpatizzanti dell'Associazione; ma anche nella gente comune che, da oltre un decennio, aveva seguito con ammirazione e con ovvio interesse la crescita esponenziale dell'AVIS di Lipari.
Grande partecipazione era stata prevista e grande partecipazione è stata. Alle 11,00, in seconda convocazione, la sala predisposta per i lavori assembleari era gremita (circa 150 persone); mentre le perplessità di un cambio radicale al vertice dell'Associazione, sono svanite nell'ascoltare la Relazione Morale del Presidente uscente, Giovanni Biviano.
Un discorso, più volte interrotto da calorosi applausi spontanei, in cui si sono fusi emozioni, rabbia, certezze e commozione:
l’emozione nel ripercorrere i 16 anni di presidenza, nei quali si è registrata la crescita esponenziale dell’AVIS di Lipari;
la rabbia per la cronica latitanza delle istituzioni, in particolare delle Amministrazioni Comunali che si sono succedute e che hanno saputo elargire solo promesse mai mantenute, a fronte di un’Associazione cresciuta oltre ogni previsione e che avrebbe bisogno di locali adeguati ove trasferire la Sede Operativa.
L’assicurazione che i cambi al vertice, non avrebbero determinato problemi gestionali perché il gruppo storico che ha determinato la crescita dell’AVIS di Lipari era li compatto e pronto a proporre la candidatura in blocco.
la commozione (e qualche lacrima) suscitata nel ricordare la tragica scomparsa di Gaetano D’Ambra, giovane Ufficiale di Marina che con la moglie Manuela aveva condiviso l’esperienza del dono del sangue.
Biviano, nel corso del suo intervento, ha salutato e presentato all’Assemblea, gli ospiti: i Consiglieri dell’AVIS Provinciale Dott. Carlo Spadaro e Pasquale Bucolo; quest’ultimo, per l’occasione, ha presentato la propria candidatura al Consiglio Regionale dell’AVIS Sicilia. Parole di apprezzamento per Pino Reitano, che nel quadriennio appena conclusosi ha rappresentato l’AVIS di Lipari nel Consiglio Provinciale.
Non è passata inosservata l’assenza di un rappresentante dell’Amministrazione Comunale.
Biviano, ribadendo l’importanza del lavoro di gruppo, ha spiegato ai convenuti che nessuno avrebbe abbandonato la barca; l’avvicendamento nelle cariche sociali, era dettato dal rispetto delle vigenti normative, ma anche da un atto dovuto a chi aveva lavorato egregiamente al suo fianco.
Sono seguiti gli altri adempimenti statutari previsti all’O. del G.: l’esposizione dei Bilanci Consuntivo 2016 e Preventivo 2017 e la relazione del Presidente dei Revisori dei Conti Rag. Felice Mirabito per i quali, unitamente alla relazione Morale del Presidente, l’Assemblea, all’unanimità, ha espresso il proprio voto favorevole accompagnato da un caloroso applauso; quindi, è seguita la premiazione dei donatori con la consegna delle benemerenze statutarie.
Applausi per tutti ed altra emozione al momento di premiare il Donatore Maurizio Biviano giunto alle 80 donazioni; a lui il diploma ed il “Distintivo in Oro con Smeraldo”.
Per il rinnovo delle cariche sociali candidature in blocco, come preannunciate e consenso unanime dell’Assemblea espresso per acclamazione; così il nuovo Consiglio Direttivo che resterà in carica fino al 2020: Reitano Giuseppe, Gullifa Matteo, Manfré Angela, Rìgano Lucia, Corrieri Angelo, Giuffré Giuseppe e Biviano Giovanni; Collegio dei Revisori dei Conti con Mirabito Felice, Panettieri Lucia e Rijtano Salvatore; al Consiglio Provinciale proposti Giovanni Biviano e Giuseppe Reitano.
Nella riunione degli eletti, convocata dal Presidente del Comitato Elettorale Angelo Biviano, e sono state conferite le cariche sociali in seno al Consiglio Direttivo che gestirà l’AVIS di Lipari per il quadriennio 2017/2020: Presidente Angelo Corrieri, Vice Presidente Matteo Gullifa, Amministratore-Economo Giuseppe Giuffré, Segretario Giovanni Biviano, Consiglieri Giuseppe Reitano, Manfré Angela e Rìgano Lucia.
Confermato, inoltre, Felice Mirabito alla Presidenza del Collegio dei Revisori dei Conti.
Per la fase operativa a Giovanni Biviano rimane la programmazione delle raccolta di sangue e la gestione del patrimonio Donatori; a Manfré Angela e Rìgano Lucia l’accoglienza, l’assistenza e la presentazione dei Donatori in occasione delle raccolte di sangue.
PER LE FOTO GRAZIE A CONTROCORRENTE EOLIANA
E' un giovane dello Sri Lanka il deceduto in ospedale
E' originario dello Sri Lanka il giovane deceduto in ospedale da Lipari. Come già anticipato si trovava nella struttura per accudire un anziano dell'isola che era ricoverato e che, ormai, da diverso tempo, seguiva nella vita quotidiana.
Ad accorgersi del decesso sarebbero stati stamani componenti del personale ospedaliero.
La morte è avvenuta per cause naturali. Si presume per infarto.
I carabinieri, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Barcellona, hanno disposto il trasferimento dello sfortunato giovane presso l'obitorio del cimitero di Lipari dove saranno effettuati gli accertamenti di legge.
La notizia ha creato grande sconforto nella numerosa comunità srilankese dell'isola e anche tra i residenti dove il giovane era apprezzato e ben voluto.
In atto al cimitero di Lipari vi è un vero e proprio pellegrinaggio di suoi connazionali
Ad accorgersi del decesso sarebbero stati stamani componenti del personale ospedaliero.
La morte è avvenuta per cause naturali. Si presume per infarto.
I carabinieri, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Barcellona, hanno disposto il trasferimento dello sfortunato giovane presso l'obitorio del cimitero di Lipari dove saranno effettuati gli accertamenti di legge.
La notizia ha creato grande sconforto nella numerosa comunità srilankese dell'isola e anche tra i residenti dove il giovane era apprezzato e ben voluto.
In atto al cimitero di Lipari vi è un vero e proprio pellegrinaggio di suoi connazionali
Sub morto alle Eolie, condanne confermate per i favoreggiatori
(Nuccio Anselmo - Gazzetta del sud) Condanna a 8 mesi integralmente confermata in appello, ieri, a Messina, per i tre imputati accusati di favoreggiamento nei confronti degli autori dell’incidente in mare che provocò la morte del sub torinese Mauro Falletta, un medico anestesista di 34 anni che si trovava in vacanza alle Eolie. L’uomo venne ucciso dall’imbarcazione Nubilia di proprietà della società Aironblu, del gruppo Aicon, mentre si immergeva nelle acque tra Vulcano e Lipari, il pomeriggio del 13 luglio del 2006.
Erano quasi le venti, ieri sera, quando la prima sezione penale della Corte d’appello di Messina presieduta dal giudice Alfredo Sicuro, ha confermato la pena ad otto mesi di reclusione (sospesa) per l’ex patron di Aicon Pasquale “Lino” Siclari, per il barcellonese Emanuele Bucalo, e per Giuseppe Cattafi, che sono stati assistiti dagli avvocati Gaetano Barresi, Fabrizio Formica e Angela Pino. Confermato anche il risarcimento a favore dei familiari della vittima, i genitori e la moglie, parte civile nel procedimento, che in questa lunghissima e intricata vicenda sono stati rappresentati dagli avvocati Nino Favazzo e Cosimo Maggiore.
Erano quasi le venti, ieri sera, quando la prima sezione penale della Corte d’appello di Messina presieduta dal giudice Alfredo Sicuro, ha confermato la pena ad otto mesi di reclusione (sospesa) per l’ex patron di Aicon Pasquale “Lino” Siclari, per il barcellonese Emanuele Bucalo, e per Giuseppe Cattafi, che sono stati assistiti dagli avvocati Gaetano Barresi, Fabrizio Formica e Angela Pino. Confermato anche il risarcimento a favore dei familiari della vittima, i genitori e la moglie, parte civile nel procedimento, che in questa lunghissima e intricata vicenda sono stati rappresentati dagli avvocati Nino Favazzo e Cosimo Maggiore.
La vicenda
Lo storia è incentrata sulla tragica morte del sub torinese Mauro Falletta, un medico anestesista di 34 anni che si trovava in vacanza alle Eolie, che venne travolto dall’imbarcazione Nubilia di proprietà della società Aironblu, del gruppo Aicon, mentre si immergeva nelle acque tra Vulcano e Lipari, il pomeriggio del 13 luglio del 2006.
Nel corso delle indagini gli uomini della Capitaneria di porto di Milazzo in un primo momento riuscirono a risalire allo yacht che stava transitando nell’area dell’incidente, ma non ai nomi delle persone che in quei frangenti si trovavano a bordo, visto che i dipendenti del cantiere sentiti, compresi i tre imputati, in pratica costruirono una “cortina fumogena” sull’incidente non fornendo alcun elemento utile per identificare le persone che in quel momento si trovavano sullo yacht.
L’altro processo
Dopo nuove indagini, anche difensive dei familiari del medico, il procedimento per omicidio colposo scaturito dall’uccisione in mare fu aperto a carico dell’ex comandante della Marina Militare Francesco Carlo Maria Bonaccorsi - all’epoca braccio destro di Lino Siclari -, e di Martino Bianco, un altro comandante impiegato per le prove in mare delle imbarcazioni della Aironblu. Processo che si concluse in primo grado con una dichiarazione di prescrizione, poi confermata definitivamente anche in Cassazione. (n.a.)
Lo storia è incentrata sulla tragica morte del sub torinese Mauro Falletta, un medico anestesista di 34 anni che si trovava in vacanza alle Eolie, che venne travolto dall’imbarcazione Nubilia di proprietà della società Aironblu, del gruppo Aicon, mentre si immergeva nelle acque tra Vulcano e Lipari, il pomeriggio del 13 luglio del 2006.
Nel corso delle indagini gli uomini della Capitaneria di porto di Milazzo in un primo momento riuscirono a risalire allo yacht che stava transitando nell’area dell’incidente, ma non ai nomi delle persone che in quei frangenti si trovavano a bordo, visto che i dipendenti del cantiere sentiti, compresi i tre imputati, in pratica costruirono una “cortina fumogena” sull’incidente non fornendo alcun elemento utile per identificare le persone che in quel momento si trovavano sullo yacht.
L’altro processo
Dopo nuove indagini, anche difensive dei familiari del medico, il procedimento per omicidio colposo scaturito dall’uccisione in mare fu aperto a carico dell’ex comandante della Marina Militare Francesco Carlo Maria Bonaccorsi - all’epoca braccio destro di Lino Siclari -, e di Martino Bianco, un altro comandante impiegato per le prove in mare delle imbarcazioni della Aironblu. Processo che si concluse in primo grado con una dichiarazione di prescrizione, poi confermata definitivamente anche in Cassazione. (n.a.)
Con il "Vento" a Filicudi per incontrare la gente e girare per l'isola (di Svetlana Roussak)
Riceviamo da Svetlana Roussak e pubblichiamo:
Filicudi - isola meravigliosa, verde e fertile, con i suoi terrazzamenti coltivati sin dalla preistoria, un'isola ancora poco scoperta dai turisti, un'isola dove immergersi nella natura incontaminata passeggiando lungo i sentieri, dove tornare indietro nel tempo immaginando la vita nei villaggi preistorici, dove incontrare la gente forte e coraggiosa che ama la propria isola e ha a cuore il suo futuro.
> Era una giornata perfetta per visitare Filicudi, soleggiata ma con quel venticello che ormai perdendo la sua forza del giorno prima era piacevole e non faceva sentire caldo. Così ieri mattina sono sbarcata lì insieme al gruppo di sostenitori di Ciccio Rizzo con lui stesso alla guida.
> > Abbiamo girato a piedi per i sentieri comunali di Filicudi notando ahimè la loro incuria. Abbiamo reso il nostro omaggio anche a Capo Graziano dove Ciccio non poco ci ha stupiti per la sensibilità e le conoscenze della storia di queste meravigliose isole appresa da lui ancora ragazzo dai grandi Bernabo Brea e Madeleine Cavaliere, è stata proprio lei a portarlo per la prima volta agli scavi di Capo Graziano. Abbiamo fatto un salto alle pesantissime macine di pietra, i testimoni del lavoro ciclopico che si svolgeva lì nei tempi non così remoti. Purtroppo abbiamo visto che nella stradina che porta alle macine le piogge invernali hanno fatto crollare un pezzo del muretto facendo diventare il passaggio meno agibile e più pericoloso x i turisti che si avventurano lì e qualcuno di loro con gli zaini abbiamo già notato nelle stradine di Filicudi, loro come le "rondini" ci segnalano arrivo della stagione. Approffitterei quindi qui per chiedere all'amministrazione di provvedere a sistemare quel percorso al più presto sperando che a soli 3 mesi dalle elezioni ci sono più possibilità di essere sentiti e accontentati.
> > Abbiamo visitato Val di Chiesa che ci ha regalato un panorama mozzafiato illuminato dalla fantastica luna piena e tanti riflessioni durante la messa domenicale.
> > Ma la cosa più importante è che abbiamo incontrato e ascoltato la gente di Filicudi, come mitica Sig.ra Maria, le mamme, qualche imprenditore locale e giovani come Francesco, Antonio, Stefano e altri che ci hanno parlato dei problemi dell'isola vecchi di 5 e più anni fa ma non ancora risolti. Ci hanno parlato della scuola smembrata di insegnanti e alunni ai quali a Filicudi non si garantisce il livello d'istruzione uguale agli altri bambini italiani, dell'ambulanza ferma, del campo sportivo tanto promesso ma mai realizzato, problemi di ormeggi e banchine noti a tutti, dei problemi con l'acqua e con le aree ecologiche e tanti problemi ancora molte volte discussi ma che non hanno ancora oggi trovato la soluzione nonostante le promesse. Qualcuno ha cercato di ribadire che l'amministrazione sta già pensando a tutto e sta lavorando da 5 anni su tutti gli argomenti.... Probabilmente è così.... Ma in questo caso purtroppo si deve constatare che è un'amministrazione lenta e inefficiente, perche i risultati di questo lavoro non si vedono e mentre il medico studia il malato se ne va, mentre questa amministrazione sta pensando, i bambini continuano a frequentare la scuola a Milazzo e le famiglie sono costretti a dividersi, d'estate manca l'acqua e tutti pregano Santo Stefano di non avere l'urgente bisogno dell'ambulanza che non arriverà mai. I 5 anni non sono pochi per raggiungere gli obbiettivi se l'amministrazione sa lavorare come si deve, e non lo dico io ma la legge italiana che proprio dopo 5 anni permette all'elettore valutando l'operato e non essendo soddisfatto di cambiare l'inefficienza e lentezza con la competenza e capacità e aiutare Filicudi a diventare un posto ancora più bello
Filicudi - isola meravigliosa, verde e fertile, con i suoi terrazzamenti coltivati sin dalla preistoria, un'isola ancora poco scoperta dai turisti, un'isola dove immergersi nella natura incontaminata passeggiando lungo i sentieri, dove tornare indietro nel tempo immaginando la vita nei villaggi preistorici, dove incontrare la gente forte e coraggiosa che ama la propria isola e ha a cuore il suo futuro.
> Era una giornata perfetta per visitare Filicudi, soleggiata ma con quel venticello che ormai perdendo la sua forza del giorno prima era piacevole e non faceva sentire caldo. Così ieri mattina sono sbarcata lì insieme al gruppo di sostenitori di Ciccio Rizzo con lui stesso alla guida.
> > Abbiamo girato a piedi per i sentieri comunali di Filicudi notando ahimè la loro incuria. Abbiamo reso il nostro omaggio anche a Capo Graziano dove Ciccio non poco ci ha stupiti per la sensibilità e le conoscenze della storia di queste meravigliose isole appresa da lui ancora ragazzo dai grandi Bernabo Brea e Madeleine Cavaliere, è stata proprio lei a portarlo per la prima volta agli scavi di Capo Graziano. Abbiamo fatto un salto alle pesantissime macine di pietra, i testimoni del lavoro ciclopico che si svolgeva lì nei tempi non così remoti. Purtroppo abbiamo visto che nella stradina che porta alle macine le piogge invernali hanno fatto crollare un pezzo del muretto facendo diventare il passaggio meno agibile e più pericoloso x i turisti che si avventurano lì e qualcuno di loro con gli zaini abbiamo già notato nelle stradine di Filicudi, loro come le "rondini" ci segnalano arrivo della stagione. Approffitterei quindi qui per chiedere all'amministrazione di provvedere a sistemare quel percorso al più presto sperando che a soli 3 mesi dalle elezioni ci sono più possibilità di essere sentiti e accontentati.
> > Abbiamo visitato Val di Chiesa che ci ha regalato un panorama mozzafiato illuminato dalla fantastica luna piena e tanti riflessioni durante la messa domenicale.
> > Ma la cosa più importante è che abbiamo incontrato e ascoltato la gente di Filicudi, come mitica Sig.ra Maria, le mamme, qualche imprenditore locale e giovani come Francesco, Antonio, Stefano e altri che ci hanno parlato dei problemi dell'isola vecchi di 5 e più anni fa ma non ancora risolti. Ci hanno parlato della scuola smembrata di insegnanti e alunni ai quali a Filicudi non si garantisce il livello d'istruzione uguale agli altri bambini italiani, dell'ambulanza ferma, del campo sportivo tanto promesso ma mai realizzato, problemi di ormeggi e banchine noti a tutti, dei problemi con l'acqua e con le aree ecologiche e tanti problemi ancora molte volte discussi ma che non hanno ancora oggi trovato la soluzione nonostante le promesse. Qualcuno ha cercato di ribadire che l'amministrazione sta già pensando a tutto e sta lavorando da 5 anni su tutti gli argomenti.... Probabilmente è così.... Ma in questo caso purtroppo si deve constatare che è un'amministrazione lenta e inefficiente, perche i risultati di questo lavoro non si vedono e mentre il medico studia il malato se ne va, mentre questa amministrazione sta pensando, i bambini continuano a frequentare la scuola a Milazzo e le famiglie sono costretti a dividersi, d'estate manca l'acqua e tutti pregano Santo Stefano di non avere l'urgente bisogno dell'ambulanza che non arriverà mai. I 5 anni non sono pochi per raggiungere gli obbiettivi se l'amministrazione sa lavorare come si deve, e non lo dico io ma la legge italiana che proprio dopo 5 anni permette all'elettore valutando l'operato e non essendo soddisfatto di cambiare l'inefficienza e lentezza con la competenza e capacità e aiutare Filicudi a diventare un posto ancora più bello
Giovane di colore muore in ospedale a Lipari
Un giovane di colore, si presume abbia circa 33 anni, è stato ritrovato cadavere all'interno di una stanza dell'ospedale di Lipari. Il giovane, da quanto apprendiamo, era nel presidio ospedaliero per l'assistenza notturna ad un anziano ricoverato. Sul posto i carabinieri.
A BREVE PUBBLICHEREMO UN AGGIORNAMENTO SUL TRISTISSIMO FATTO.
A BREVE PUBBLICHEREMO UN AGGIORNAMENTO SUL TRISTISSIMO FATTO.
Gli auguri ai festeggiati di oggi
E' nato a Lipari uno Studio Tecnico specializzato in Infortunistica Stradale, gestito da professionisti del settore
Si comunica che in Lipari,via Cappuccini 3, ha recentemente intrapreso la propria attività uno Studio Tecnico specializzato in Infortunistica Stradale, gestito da professionisti del settore.
In particolare, gli ambiti di occupazione dello Studio Tecnico, possono intendersi compendiati nel seguente modo:
- Assistenza in ogni fase della procedura susseguente a sinistri stradali;
- Perizie su ogni tipo di veicolo, al fine di valutarne i danni riportati a seguito di sinistri stradali, atti vandalici, incendio, etc;
- Ricostruzione dinamica degli incidenti stradali e conseguente assistenza tecnico - legale, tanto in sede Civile, quanto in sede Penale.
Per Informazioni ed appuntamenti, contattare il geom. Bartolo Natoli, ai seguenti numeri di telefono: 349.5073771- 090.9811412.
In particolare, gli ambiti di occupazione dello Studio Tecnico, possono intendersi compendiati nel seguente modo:
- Assistenza in ogni fase della procedura susseguente a sinistri stradali;
- Perizie su ogni tipo di veicolo, al fine di valutarne i danni riportati a seguito di sinistri stradali, atti vandalici, incendio, etc;
- Ricostruzione dinamica degli incidenti stradali e conseguente assistenza tecnico - legale, tanto in sede Civile, quanto in sede Penale.
Per Informazioni ed appuntamenti, contattare il geom. Bartolo Natoli, ai seguenti numeri di telefono: 349.5073771- 090.9811412.
Lino Natoli. "Distinguere fede da religione"
Su queste stesse pagine, Michele
Giacomantonio propone i suoi - e non solo suoi - sofferti interrogativi
riguardo la natura divina di Gesù. Questioni, egli scrive, che spesso si
infrangono sull’imbarazzato silenzio di sacerdoti e teologi che rifiutano di
affrontare l’argomento rifugiandosi dentro le proprie certezze dottrinali.
Giacomantonio
lamenta che tale atteggiamento avrebbe origine da una teologia troppo dipendente
dalla filosofia e troppo distante dalle Scritture.
La storia del pensiero
occidentale offre un panorama evidente
dell’uso strumentale che la teologia ha fatto della filosofia, sin dai primi
secoli in cui il cristianesimo si è sviluppato e ha dovuto mettere ordine alla
dottrina. La filosofia ha costituito lo strumento privilegiato affinché la
religione fosse disciplinata in termini razionali o ragionevolmente ammissibili.
Dando origine, tra l’altro, a capolavori dell’ingegno umano, oltre che della
sensibilità religiosa.
La filosofia però, sottratta alle
necessità della teologia, rimane uno strumento formidabile di comprensione che
può persino costringere i teologi più refrattari ad aprirsi al dialogo ed
all’analisi delle questioni che più affondano nell’animo umano, sia di credenti
che di non credenti.
Una delle lezioni fondamentali
che la filosofia ci propone è la chiara distinzione di ciò che è creduto da ciò
che è saputo. Ciò che è creduto rimane di pertinenza delle questioni di fede,
mentre ciò che è saputo riguarda la scienza, costantemente soggetta a rigorose
verifiche di ordine epistemologico. Non si può fare confusione tra creduto e
saputo, ed ormai disponiamo della maturità culturale e religiosa sufficiente
per evitare commistioni così ingenue. Ovviamente, la tentazione di confondere
il creduto con il saputo può contaminare certa teologia, con la conseguenza di
trascinare la religione verso forme di superstizione ormai inaccettabili, così
come certe inclinazioni scientiste
pretendono di separare i due campi affidando alla incontrovertibilità
dell’osservazione razionale il compito ultimo di distinguere il vero dal falso,
il creduto dal saputo.
Proprio in questo ambito,
nell’angusto spazio tra creduto e saputo viene in soccorso la filosofia, laddove
chiede alla fede di fare i conti con la ragione e alla ragione di non
arrestarsi alla esclusività della esperienza del dato di fatto, pena la fine
stessa del progresso scientifico.
Tornando quindi agli
interrogativi che si pone Giacomantonio, penso che si debba preliminarmente
fare una distinzione tra fede e religione. Se per fede si può dire: “Dio
esiste”, ciò non implica che per fede si debba accettare tutto l’apparato
dottrinale, rituale e di tradizione che le varie religioni propongono. Dunque,
ragionare sulla natura divina di Gesù non implica un venir meno della fede, ma
un desiderio di credere senza negare tutti quei dubbi di cui la fede
consapevole si alimenta alla luce della ragione ragionante.
Ciò significa anche, e questo
vale per me, che le religioni non sono altro che strumenti che possono, ma non
necessariamente, accompagnare e sostenere la fede del credente, pur non
svolgendo una funzione determinante. La conseguenza è che non esiste una sola
religione attraverso la quale, e solo per la quale, è possibile l’incontro con
Dio, ma tutte devono essere considerate strade legittime da percorrere secondo
le proprie inclinazioni, culture e tradizioni. Ed ho la pretesa di ritenere che
se nessuna considerasse se stessa unica depositaria della verità vivremmo in un
mondo più tollerante e rispettoso delle libertà reciproche.
Il Cristo dubitante che dalla
croce chiede conto al Padre del suo abbandono, al di là della questione
trinitaria, pone ciascuno di fronte le proprie responsabilità nei riguardi
della verità, credere e basta non basta. Così come non credere non esime
dall’angoscia della ricerca di senso. Consegnare lo spirito nelle mani del Padre
non è l’ultimo rassegnato gesto di fronte l’ineluttabilità della morte, ma la fiducia
che anima il credente, ogni credente, comunque credente
che la morte non costituisce l’ultimo, inesorabile limite alla ricerca della
verità.
Lino Natoli
lunedì 13 marzo 2017
Ex Faro replicano a Fonti : "Nessun cambio di rotta. Sempre contrari all'AMP"
Egr. Direttore,
abbiamo avuto occasione di ascoltare una recente intervista
rilasciata da
Gesuele Fonti e, in particolare, il passo laddove questi
fornisce la propria versione circa la decisione degli scriventi di lasciare il
movimento “Il faro”. Di seguito la stessa versione è stata riportata su una
lettera che lo stesso Gesuele ha inviato agli abitanti di Pianoconte.
Premesso che non è intendimento di chi scrive creare o
alimentare polemiche che rifuggono dallo stile espositivo delle proprie idee
sempre mantenuto in questi anni di lotte civili e politiche, non ci si può
esimere dal richiamare l’amico – perché tale è rimasto - Gesuele ad una maggiore onestà intellettuale
alla quale ci auguriamo non voglia sottrarsi.
I motivi che hanno indotto gli scriventi a lasciare “Il
faro” sono ben altri rispetto a quelli riferiti nel corso dell’intervista e
che, per l’intervistato, andrebbero ricercati nel mutamento di rotta dei
deducenti riguardo l’istituzione dell’area marina protetta che
l’amministrazione Giorgianni aveva prospettato agli eoliani.
Nulla di più falso! E Gesuele lo sa benissimo.
Per comprensibili ragioni di tatto e buon gusto non ci
sembra questa la sede per esporre le reali ragioni del dissenso che ha portato la
maggioranza del gruppo dirigente ad abbandonare “Il faro”, ma teniamo a
ribadire che la questione “area marina protetta” nulla c’entra e di essa
affatto si è discusso nelle riunioni che hanno preceduto la nostra decisione.
Al riguardo, anzi, teniamo a precisare che nessun cambio di
rotta è stato assunto fermo essendo rimasto infatti il dissenso su una tale
iniziativa.
Evidentemente altri hanno un concetto di democrazia diverso
dal nostro ritenendo che, nell’ambito di quello che dovrebbe restare nell’alveo
di un civile confronto, una diversa opinione debba necessariamente sfociare in
un insanabile contrasto sull’intero programma. Noi siamo abituati invece alla
dialettica, anche dura, ma che non vada a minare l’impianto dei rapporti nel
suo complesso.
Contro l’area marina protetta, dunque, la cui istituzione
riteniamo svantaggiosa per lo sviluppo delle nostre isole, ma l’interesse
collettivo si persegue e si concretizza anche mediante altre iniziative
ritenute invece condivisibili.
Diverso è il caso in cui viene meno quel rapporto di
reciproco rispetto e di fiducia che, questo si, mina alle fondamenta la
prosecuzione di un rapporto. Ci rifletta Gesuele.
Ersilia Pajno
Angelo Pajno
Angelo Biviano
Gaetano Barca
Nino Manfrè
Angelo Scafidi
Incontro del Vento Eoliano a Filicudi. Il bilancio in un comunicato stampa
Ottimo riscontro presso l’Isola di Filicudi per l’incontro ad inviti che si è tenuto presso Villa La Rosa organizzato dal Vento Eoliano.
Ha aperto la riunione il Presidente della Circoscrizione Avv. Maria Grazia Bonica, che dopo aver ringraziato i Consiglieri di circoscrizione per il lavoro fino ad oggi svolto, a malincuore ha preso commiato dalla sua comunità. Difatti dalla prossima legislatura la figura dei consigli circoscrizionale non è più prevista.
Per tale ragione l’Avv. Bonica, ha accettato la proposta del Vento Eoliano, di candidarsi al Consiglio Comunale del
Comune di Lipari, al fine di continuare a rappresentare le istanze e le necessità degli abitanti delle Isole minori. Impegno già assunto da parecchi anni con dedizione, fervore e
particolare coinvolgimento nelle fatti che hanno riguardato le due Isole.
Dopo gli interventi del Consigliere Comunale Annarita Gugliotta, di Svletana Ferlazzo e di Gennarino Saltalamacchia è stato avviato un proficuo dibattito, alimentato da un nutrito gruppo di isolani e caratterizzato da numerosi interventi che hanno messo alla luce le problematiche che affliggono le Isole .
Ha concluso l’ incontro Francesco Rizzo, che oltre ad esprimere il profondo legame sentimentale che nutre verso l’Isola di Filicudi, ha ricordato le escursioni e le iniziative a carattere di tutela ambientale che lo hanno coinvolto in passato riguardanti il villaggio archeologico di Capo Graziano.
Inoltre il futuro candidato, dopo essersi confrontato con gli abitanti del luogo , ha dichiarato che questo di Filicudi vuole essere soltanto il primo incontro a carattere interlocutorio-programmatico che lo vedrà in giro per tutto l’Arcipelago Eoliano.
Ha concluso l’ incontro Francesco Rizzo, che oltre ad esprimere il profondo legame sentimentale che nutre verso l’Isola di Filicudi, ha ricordato le escursioni e le iniziative a carattere di tutela ambientale che lo hanno coinvolto in passato riguardanti il villaggio archeologico di Capo Graziano.
Inoltre il futuro candidato, dopo essersi confrontato con gli abitanti del luogo , ha dichiarato che questo di Filicudi vuole essere soltanto il primo incontro a carattere interlocutorio-programmatico che lo vedrà in giro per tutto l’Arcipelago Eoliano.
Iscriviti a:
Post (Atom)