E’ deceduto Francesco Martino Starvaggi, aveva 76 anni.
Ai familiari, e in particolare al nipote Davide, assessore al Turismo al Comune di Lipari, le condoglianze di Eolienews
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venerdì 21 novembre 2014
Basket: Al via sabato il campionato under 14. Esordio casalingo per l'ASD Basket Eolie
Al via sabato 22 novembre il Campionato Under 14 di basket organizzato dalla Federazione Italiana Pallacanestro ed al quale partecipa, per il secondo anno consecutivo, l'ASD Basket Eolie.
Il girone Tirrenico, nel quale è inserita la squadra eoliana allenata dal coach Francesco Megna, è formato da sette squadre, con realtà cestistiche importanti quali Capo d'Orlando e Barcellona P. di Gotto, ed è riservata ai nati negli anni 2001-2002.
Primo incontro contro la Cestistica Torrenovese, cenerentola del girone lo scorso campionato, che comunque ha dimostrato un discreto potenziale, quindi da non sottovalutare assolutamente.
Appuntamento alle ore 16.30 al Palasport "Nicola Biviano" di Lipari.
Annalisa PiazzaDirigente Responsabile
ASD Basket Eolie
Consigliere Biviano sollecita la bonifica dei torrenti e lo svuotamento delle vasche
Al Sindaco del Comune di Lipari
All'Assessore alla viabilità e ai servizi sociali
All'Assessore all'Ecologia
Al Dirigente del III Settore
E, p.c.
Al Prefetto di Messina
OGGETTO:
Richiesta di bonifica.
Gentili
Signori,
In
data 23/10/2014, prot. n. 27770, il sottoscritto ha presentato una richiesta di
intervento immediato per la bonifica e lo svuotamento della vasca e del
torrente di Via Ponte.
Tante
altre richieste sono giunte da parte di colleghi e cittadini per simili
interventi da effettuare in altre zone torrenziali (torrente Calandra e annessa
vasca di contenimento, torrente Aurora, torrente Boccetta, torrente Valle).
Ad
oggi mi risulta che nessun intervento è stato eseguito se non un diserbamento e
una mera pulizia di una parte del
torrente Valle.
Purtroppo,
ribadisco, la situazione non può essere più trascurabile a causa del pericolo
di inondazioni.
Se
poi, così come riportato nella precedente missiva, specie nella vasca e nella
parte coperta del torrente di via Ponte, dove oltre ai detriti trasportati
dalle piogge vi sono rifiuti e rottami di ogni genere, si aggiungono insetti pericolosi e relative
infezioni a causa delle punture riportate, odori nauseanti, migliaia di
ratti e la presenza di numerosi infanti
nelle abitazioni vicine la situazione, apparentemente banale, potrebbe assumere i connotati di una vera e
propria emergenza igienico sanitaria.
Pertanto,
al fine di evitare i gravi problemi sopra descritti, reitero la richiesta di un
intervento immediato, ricorrendo se è il caso anche alla procedura di somma
urgenza, per la bonifica e lo svuotamento della vasca e del torrente non solo
di Via Ponte, ma anche di Calandra, Boccetta, Aurora e Valle.
Distinti
saluti.
Il Consigliere Comunale
Dott.
Giacomo Biviano
I lettori ci segnalano....
Una nostra lettrice ci ha segnalato lo stato di abbandono, e di contestuale pericolosità per chi la percorre, della salita che da via Garibaldi porta a "Sotto le mura".
Considerando che, in zona, sono in corso dei lavori pubblici, si potrebbe sfruttare l'occasione per effettuare un intervento radicale su questa salita, che diventa oltremodo pericolosa, specie in caso di pioggia?
CAMPIONATO REGIONALE SERIE C2 GIRONE C DI CALCIO A 5 . LE DATE DEI RECUPERI DELL' 8^ GIORNATA
SALINA- ATENA dell’ 08.11.14
Recuperasi LUNEDI’ 08 DICEMBRE 2014 alle ore 14.30
SAVIO MESSINA PGS - REAL ACI dell’ 08.11.14
Recuperasi MARTEDI’ 09 DICEMBRE 2014 alle ore 21.00
SPORT CLUB PELORITANA - LUDICA LIPARI dell’ 08.11.14
Recuperasi MERCOLEDI’ 26 NOVEMBRE 2014 alle ore 15.00
Recuperasi LUNEDI’ 08 DICEMBRE 2014 alle ore 14.30
SAVIO MESSINA PGS - REAL ACI dell’ 08.11.14
Recuperasi MARTEDI’ 09 DICEMBRE 2014 alle ore 21.00
SPORT CLUB PELORITANA - LUDICA LIPARI dell’ 08.11.14
Recuperasi MERCOLEDI’ 26 NOVEMBRE 2014 alle ore 15.00
giovedì 20 novembre 2014
Trivellazioni in Sicilia: integrato protocollo d’intesa
E’ stata firmata oggi pomeriggio nella sede della Presidenza della Regione siciliana, a Palazzo d’Orleans, dal presidente Rosario Crocetta e dal presidente del settore idrocarburi di Assomineraria, Pietro Cavanna, un addendum al protocollo di intesa sottoscritto il 4 giugno scorso in tema di ricerca ed estrazione di idrocarburi in Sicilia.
E’ stato stabilito che il Comitato, di cui al protocollo di intesa già sottoscritto, sarà integrato dal Dirigente Generale del Dipartimento della pesca mediterranea e dal Dirigente Generale del Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana. Oltre a questo c’è l’impegno, relativamente a tutte le attività di estrazione di idrocarburi sul territorio della Regione siciliana (onshore) e nell’offshore ad esso adiacente, ad avviare l’iter affinché tali attività siano svolte attraverso soggetti giuridici aventi la sede legale nel territorio della Regione.
DISSESTO IDROGELOGICO: Croce " 17 milioni per Messina e il suo comprensorio"
"Esprimo soddisfazione per lo stanziamento del primo stralcio di fondi da parte del governo nazionale, per le prime opere contro il dissesto idrogeologico nelle aree metropolitane". Lo dice l'assessore regionale al Territorio, Maurizio Croce. "In particolare - prosegue - mi preme sottolineare l'attenzione nei confronti della Sicilia, con una prima tranche di risorse, 17 milioni di euro, che andranno a Messina e al suo comprensorio. Un territorio martoriato negli ultimi anni da eventi calamitosi che non si possono dimenticare, dai morti di Giampilieri alle vittime del comprensorio ionico e tirrenico". "Nelle prossime settimane - conclude Croce - incontrerò le amministrazioni di Palermo e Catania per definire gli ulteriori interventi da sottoporre al governo centrale". (ANSA).
Ha lasciato la baia di Lipari il cetaceo avvistato stamattina
Ha preso il largo il cetaceo che stamattina stazionava all'interno della baia di Lipari. Si trattava, a detta degli addetti ai lavori, di un capodoglio
Lipari. Ladro "distratto". Ruba insegna di un negozio ma non si accorge di essere ripreso dalla telecamera
A Lipari accade anche questo. Riprendiamo e pubblichiamo un post "originale" pubblicato sulla pagina fb di Art and photo - I colori dell'isola.
Un episodio che non necessita di alcun commento.
LADRO DISTRATTO
Ieri mentre rubavi l'insegna del negozio come hai fatto a non accorgerti della telecamera nelle vicinanze che riprendeva tutta la scena? Sbrigati a riportarla indietro o domattina faremo denuncia e consegneremo il filmato ai carabinieri.
Un episodio che non necessita di alcun commento.
LADRO DISTRATTO
Ieri mentre rubavi l'insegna del negozio come hai fatto a non accorgerti della telecamera nelle vicinanze che riprendeva tutta la scena? Sbrigati a riportarla indietro o domattina faremo denuncia e consegneremo il filmato ai carabinieri.
LETTERA-APPELLO AI DEPUTATI ELETTI IN SICILIA SULLA RIFORMA COSTITUZIONALE
Le associazioni “SiciliaOpenGov”, “Per la Sicilia” e “Sicilia Nazione” attraverso i Presidenti prof. Gaetano Armao ed On. Rino Piscitello hanno inviato una lettera ai Deputati eletti in Sicilia chiedendo una chiara presa di posizione per il rilancio dell'autonomia regionale nel dibattito sul d.d.l. di riforma costituzionale proposto dal governo Renzi, ed il sostegno ad emendamenti da presentare nel contesto del dibattito sulla riforma della Costituzione (A.C. 2613) che penalizza le autonomie speciali.
Nella lettera-appello, alla quale sono stati allegati gli emendamenti che rafforzano l'autonomia speciale ed il ruolo pattizio degli Statuti, Gaetano Armao e Rino Piscitello evidenziano che "la Sicilia è oggi di fronte ad un bivio tra ipotesi di oblio e prospettive coraggiose di rilancio, che passano si per una revisione dello Statuto, ma nel senso del rafforzamento degli strumenti di autonomia finanziaria, di perequazione fiscale ed infrastrutturale, della fiscalità di vantaggio, della responsabilità energetica ed ambientale (attualmente rientrante tra le prerogative regionali, ma con il riconoscimento integrale del gettito proveniente dall'estrazione e dalla raffinazione dei prodotti petroliferi con la revisione dell'art. 36 dello Statuto)" e chiedono ai parlamentari l'assunzione di una "precisa responsabilità", invitando a "far prevalere sulla fedeltà e le convenienze di partito la lealtà verso i cittadini siciliani, presentando e votando emendamenti al testo di riforma costituzionale che rafforzino e rilancino l'autonomia della Sicilia"
Inconsueta presenza nella baia di Lipari. Si cerca di capire di cosa si tratta
Da stamattina all'interno della baia di Lipari è presente un cetaceo (vedi foto) che si muove in lungo e in largo, presumibilmente a caccia di cibo.
Potrebbe trattarsi di un capodoglio o, come ritengono in molti, di un balenottero. Presumibilmente allontanatosi dal branco.
Il cetaceo, a prima vista, è lungo una decina di metri.
Della presenza è stata informata la Guardia Costiera - Circomare Lipari.
Raccomandiamo la massima attenzione a tutti i natanti (pubblici e privati) che si muovono nella baia sia per l'incolumità delle persone/passeggeri e del cetaceo stesso
Foto: Proprietà riservata
ANTIMAFIA: OGGI ALL'ARS LA PRIMA CONFERENZA REGIONALE CONTRO IL RACKET E L'USURA
Si terrà dalle 15,30 alle 18,30 circa nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni, a Palermo. Per la prima volta siederanno ad un tavolo istituzionale le associazioni siciliane impegnate nel volontariato antiracket e antiusura, in un confronto aperto con i prefetti, i parlamentari e i legali che operano sul fronte della lotta all'estorsione.
I lavori saranno introdotti dal presidente della Commissione regionale Antimafia Nello Musumeci. Interverranno il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone, il prefetto di Palermo Francesca Cannizzo, i prefetti di Siracusa e di Enna Armando Gradone e Fernando Guida, il questore di Siracusa Mario Caggegi. Le conclusioni saranno affidate al prefetto Santi Giuffrè, Commissario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura.
Palermo, 20/11/2014
TESTIMONI GIUSTIZIA, D’ALIA (UDC): SUBITO PROTOCOLLO TRA MINISTERO INTERNO E REGIONE
“E’ indispensabile arrivare prima possibile alla firma del protocollo d’intesa sui testimoni di giustizia tra il Ministero dell’Interno e la Regione siciliana. La loro assunzione nella Pubblica amministrazione è un traguardo prioritario per garantire un futuro dignitoso a tanti uomini e donne che, coraggiosamente, non hanno voltato lo sguardo di fronte ai crimini ai quali hanno assistito”. Lo afferma, in una nota, il presidente nazionale dell’Udc ed ex ministro per la Pa, Gianpiero D’Alia.
RINVIO RIMODULAZIONE RETE OSPEDALIERA. TONINO GENOVESE E CALOGERO EMANUELE: “SI LAVORI A UNA PROGRAMMAZIONE RAGIONATA RISPETTO ALLE ESIGENZE DEL TERRITORIO. SARANNO TRE ANNI DECISIVI PER L’OFFERTA SANITARIA”
“Le perplessità e le criticità mosse dalla Cisl hanno trovato riscontro nel congelamento e nel rinvio della rimodulazione della Rete Ospedaliera al 2017. È la prova non è stato il frutto di un lavoro e di una valutazione ragionata rispetto alle esigenze del territorio”.
Per Tonino Genovese, segretario generale della Cisl Messina e Calogero Emanuele, segretario provinciale della Cisl Fp, questa è un’occasione da non sprecare per organizzare e programmare bene i servizi sul territorio. “Si era operato – aggiungono - una sorta di taglio lineare, guardando solo ai titolari di UOC prossimi alla quiescenza con scelte illogiche e dissennate”.
Genovese e Emanuele si aspettano che adesso la Commissione Sanità faccia quel lavoro vero e serio che non è stato fatto nella fase di presentazione della bozza della Rete ospedaliera.
“Tutti ricordiamo la visita della sesta commissione senza il coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali – spiegano – oggi si da un’altra opportunità ai Sindaci dei distretti sanitari che dovranno avere la capacità e la caparbietà di saper difendere un territorio martoriato, senza dormire sugli allori. I dirigenti amministrativi e medici devono avere la capacità di organizzare al meglio le strutture e i servizi che saranno oggetto di valutazione triennale finalizzata alle scelte future e al destino dei vari presidi che meritano di essere mantenuti. Ma – avvertono Genovese e Emanuele - bisogna migliorare la qualità dei servizi erogati e soprattutto valorizzare le professionalità esistenti spesso messe in disparte”.
La Cisl si rivolge quindi soprattutto ai management delle Aziende per la definizione immediata di piani di azione e di programmazione condivisi con gli stakeolders.
“È arrivato il momento di fare scelte ponderate e parametrate sul territorio – concludono Tonino Genovese e Calogero Emanuele – Lo devono fare i presidi ospedalieri dell'Azienda provinciale ma anche per l'Ospedale Papardo-Piemonte per il quale sembra si voglia intraprendere a tutti i costi un percorso che ha ancora dei lati oscuri e incomprensibili”.
Tribunale di Barcellona e Procura al collasso per mancanza di magistrati
Allarme giustizia in un territorio “marchiato” dalla mafia. Il tribunale di Barcellona rischia il collasso per la mancanza di magistrati da impiegare nel settore penale e civile, oltre che per la carenza di personale amministrativo. A rischio “desertificazione”anche la Procura in quanto sono già diventati tutti definitivi i trasferimenti dei magistrati attualmente in servizio e, anche considerando il probabile posticipato possesso, potranno restare al lavoro al massimo fino a luglio 2015.
A schierarsi accanto al presidente del Tribunale, Michele Galluccio, che ha già informato dello stato di crisi il Csm e il presidente della Corte d’Appello di Messina, il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Barcellona presieduto dall’avv. Francesco Russo che ha deliberato un atto con il quale si dichiara «lo stato di agitazione» dell’avvocatura e si «sollecita chi di competenza ad adottare ogni opportuno provvedimento urgente per evitare che il territorio del circondario del Tribunale, faticosamente liberato dalla morsa della criminalità, ridiventi terra di conquista di associazioni mafiose e bande di delinquenti comuni, a discapito di una pronta risposta alla sempre più crescente domanda di legalità e giustizia avanzata dalla cittadinanza».
Gli avvocati, ancora una volta, hanno usato parole dure. L’atto è stato inviato anche al presidente della Repubblica e al ministro della Giustizia con l’auspicio che si eviti «il ripetersi di imbarazzanti situazioni di stallo e di denegata giustizia», e per questo «venga con urgenza disposta la copertura dei posti vacanti o in fase di vacanza» di magistrati con l’approvazione «dell’aumento della pianta organica dei magistrati – almeno altri sei giudicanti e due inquirenti – e del personale amministrativo di tutti gli uffici del circondario del Tribunale di Barcellona, in maniera da consentire un adeguato riscontro alle legittime aspettative dei cittadini, con potenziamento di personale e mezzi, per non vanificare gli sforzi di quanti fino ad oggi, con abnegazione ed impegno, si sono adoperati per evitare, nel disinteresse delle istituzioni nazionali, una resa totale ed incondizionata al malaffare e alla criminalità».
Gli avvocati, nel riservarsi «ogni altra forte iniziativa di protesta», chiedono «espressamente, una convocazione urgente, congiunta, con la magistratura giudicante ed inquirente del circondario, alla presenza del ministro della Giustizia e del vicepresidente del Csm, per adottare o programmare tutte le improcrastinabili iniziative» volt «a evitare la situazione di default che si prospetta». Nel frattempo, l’avvocatura chiede «un consistente aumento delle risorse finanziarie» e propone che la sede del Tribunale di Barcellona «venga qualificata come sede disagiata con conseguente riconoscimento, a tutto il personale, di incentivi di natura economico-amministrativa se non altro per il consistente carico di lavoro di cui lo stesso risulta gravato»
Leonardo Orlando (gazzettadelsud.it)
Le foto... di ieri.. dall'album di Giovanni Giardina
Foto n 1 e 4 : Bartolino Giardina detto Ciko
Foto n 2 e 3: Anno 1969 al ritrovo Turmalin
Da sx: Claudio Merlino( basso ); Angelo Merlino ( batterista ) Bartolino Famularo (patron del Turmalin ); Giovanni Spada ( chitarra acc. ); Mike Bongiorno ( ospite ); Bartolino Giardina, Ciko( chitarra solista e cantante ) Bartolo Cincotta u campagniuolu ( tastiera )
Foto n. 5 : Anno 1968 Complesso “ GLI EOLI “al ritrovo Turmalin
Da sx: Claudio Merlino; Giovanni Cullotta ( basso ); Giovanni Spada ( chitarra acc. ); Angelo Merlino ( batterista ); Vito Tomasello ( canto ); Bartolo Giardina ( cantante e chitarrista solista ); Bartolo Cincotta, detto “u campagniuolu “ ( tastiera )
Foto n 2 e 3: Anno 1969 al ritrovo Turmalin
Da sx: Claudio Merlino( basso ); Angelo Merlino ( batterista ) Bartolino Famularo (patron del Turmalin ); Giovanni Spada ( chitarra acc. ); Mike Bongiorno ( ospite ); Bartolino Giardina, Ciko( chitarra solista e cantante ) Bartolo Cincotta u campagniuolu ( tastiera )
Foto n. 5 : Anno 1968 Complesso “ GLI EOLI “al ritrovo Turmalin
Da sx: Claudio Merlino; Giovanni Cullotta ( basso ); Giovanni Spada ( chitarra acc. ); Angelo Merlino ( batterista ); Vito Tomasello ( canto ); Bartolo Giardina ( cantante e chitarrista solista ); Bartolo Cincotta, detto “u campagniuolu “ ( tastiera )
mercoledì 19 novembre 2014
Lo Cascio (La Sinistra): ” Amministrazioni eoliane chiedano chiarimenti su trivellazioni per ricerche geotermiche “
LETTERA APERTA ALLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI EOLIANE SULLE TRIVELLAZIONI OFF-SHORE PER RICERCHE GEOTERMICHE NEL BASSO TIRRENO.
La Sinistra eoliana è sempre stata favorevole all’uso di fonti energetiche rinnovabili, che rappresentano l’indispensabile alternativa per una maggiore sostenibilità ambientale a livello globale. Questa premessa si rende necessaria per chiarire come non vi sia alcuna forma di prevenzione nei confronti di iniziative come quella avviata dal Gruppo Eurobuilding S.p.A., il cosiddetto “Marsili Project”, che in linea di principio perseguono obiettivi condivisibili. La società, come è noto, è in procinto di effettuare trivellazioni offshore finalizzate alla ricerca e allo sfruttamento di risorse geotermiche in un’area estesa oltre 600 kmq a poca distanza dalle Eolie. Questa iniziativa presenta però non pochi aspetti controversi, in particolare per quanto riguarda le garanzie di tutela per i cittadini e per l’ambiente delle isole; ed è questo il motivo per il quale ho voluto interpellare le quattro amministrazioni comunali eoliane, che rappresentano la popolazione dell’arcipelago.
Non si può ignorare l’eccessiva “leggerezza” con la quale è stato gestito l’iter autorizzativo della concessione, dapprima grazie alla deroga dal procedimento di valutazione dell’impatto e della compatibilità ambientale, e poi a seguito alle norme introdotte dallo scellerato Decreto Legge 133/2014 sulle “Misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive”, altrimenti noto come “Sblocca Italia”; di fatto, tali norme aprono la strada a una liberalizzazione generalizzata delle trivellazioni per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi e di altri fluidi, sottraendo le competenze agli organi regionali e locali. Ma ancora più inquietante appare il fatto che le attività di perforazione e captazione dei fluidi geotermici potrebbero indurre conseguenze difficilmente prevedibili, le cui ripercussioni possono coinvolgere direttamente le popolazioni eoliane, il loro territorio e la loro economia.In merito a quest’ultimo aspetto, è opportuno rammentare che le Eolie e il Basso Tirreno ricadono in una zona ad elevato rischio sismico e vulcanico, caratterizzata dalla presenza di importanti faglie tettoniche regionali e, in generale, da un notevole grado di instabilità geologica. Poco distante dalle isole, il vulcano sottomarino Marsili è stato studiato soltanto negli ultimi anni, nell’ambito di progetti strategici del CNR; questi hanno messo in evidenza l’esistenza di un’attività vulcanica tuttora intensa ma, al contempo, l’assenza di un quadro conoscitivo approfondito sulle sue caratteristiche. Secondo le dichiarazioni rese dal fisico Enzo Boschi, “il vulcano non è strutturalmente solido, le sue pareti sono fragili, la camera magmatica è di dimensioni considerevoli. Tutto ciò ci dice che il vulcano è attivo e potrebbe entrare in eruzione in qualsiasi momento”(scienceblogs.com, 30 marzo 2010), “il cedimento delle pareti muoverebbe milioni di metri cubi di materiale, che sarebbe capace di generare un’onda di grande potenza” (Corriere della Sera, 29 marzo 2010).
Non a caso, Boschi e altri esperti hanno evidenziato la necessità di disporre di un sistema efficace di monitoraggio per un vulcano che potrebbe mettere a rischio la vita di milioni e milioni di persone, coinvolgendo vaste aree rivierasche del Tirreno. Eppure, ancora oggi non siamo in grado di ottenere in tempo reale dati sull’evoluzione della sua attività e su eventuali fasi di criticità. Ma il Marsili non è l’unico apparato sottomarino presente nell’area delle Eolie: meno imponenti, ma non meno preoccupanti, ve ne sono altri (i cosiddetti seamounts)
sulla cui attività non risulta sempre disponibile un livello di informazione adeguato.
Tali lacune riflettono però una grande contraddizione. Non si può non fare un parallelo, infatti, con gli eventi “anomali” che hanno caratterizzato l’attività dello Stromboli tra il 2002 e il 2003, e che sono divenuti il pretesto per uno stato di emergenza, dichiarato dal governo nazionale in quell’occasione (Ordinanza della Protezione Civile n. 3266 del 7 maggio 2003 e successivo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, 19 dicembre 2003) e proseguito fino al 31 dicembre 2012. Per attenuare i rischi dell’attività dello Stromboli, la Protezione Civile aveva introdotto nel 2002 un sistema di allerta tsunami basato su ondametri e sirene di allarme, non soltanto alle Eolie, ma anche nei comuni rivieraschi della Sicilia e della Calabria. Le sirene, però, sono sparite in quasi tutti i luoghi dove erano state montate, mentre l’imprevedibilità dei fenomeni vulcanici è rimasta: basti pensare alla recente – e in buona parte inattesa – attività dello Stromboli, per comprendere quanto sia difficoltoso ottenere modelli di previsione affidabili, persino quando riguardano un vulcano emerso e dunque facilmente monitorabile.
Come è possibile, in soli due anni, passare dall’emergenza dichiarata per eventi vulcanici a una condizione “spensierata”, nella quale vengono placidamente autorizzate attività che sono in grado di interferire con gli equilibri dinamici e le strutture di apparati vulcanici sottomarini, sui quali non si sa granché, e per di più in un’area vasta che presenta elevato rischio vulcanico e sismico? La sensazione è che, alla base, vi sia un atteggiamento irresponsabile da parte dei governi che si sono succeduti durante gli ultimi anni, periodo nel quale è stato completato l’iter autorizzativo, mentre ancora si celebrava la farsa dell’emergenza vulcanica.
Generalmente, le perforazioni vengono effettuate mediante immissione di acqua a forte pressione nel substrato roccioso, o con altre modalità che hanno un intrinseco potenziale invasivo. Il dibattito scientifico intorno alle possibili conseguenze di queste operazioni, in particolare per ciò che riguarda l’induzione di fenomeni di subsidenza e di micro-sismicità, è molto acceso, e si registrano autorevoli prese di posizione che paventano effetti difficilmente prevedibili. Di certo, il quadro geologico dell’area vasta delle Eolie non sembrerebbe lo scenario ottimale nel quale sperimentare progetti pilota che possano determinarne una destabilizzazione, soprattutto in assenza di un quadro realistico dei possibili rischi e di strumenti adeguati per prevenirli.
Un analogo approccio “superficiale” sembra caratterizzare l’unico elaborato che fa riferimento all’ambiente finora prodotto da Eurobuilding S.p.A., che – come già detto – è stata esonerata dal procedimento di valutazione dell’impatto e della compatibilità ambientale.
Nello Studio Preliminare della società, il progetto viene considerato alla stregua del “punto zero” sulla cui base valutare “gli impatti ambientali provocati dallo sfruttamento del campo geotermico del vulcano Marsili”; lo stesso, dunque, rappresenta un riferimento sperimentale, in rapporto al quale eventualmente si dovrà “pianificare un piano di contenimento e mitigazione dei rischi connessi”.
È davvero singolare che il Ministero dell’Ambiente abbia avallato una procedura così semplificata e – lasciatecelo dire – temeraria, soprattutto alla luce del fatto che la concessione data a Eurobuilding S.p.A. riguarda un’area immediatamente adiacente a quella delle Eolie, nella quale è prevista l’istituzione di un’area marina protetta (ai sensi dell’art. 31 della Legge n. 979/82) e, sulla scorta delle Direttive comunitarie 79/409 e 92/43, sono stati designati una vasta Zona a Protezione Speciale, denominata ZPS ITA030044 “Arcipelago delle Eolie – area marina e terrestre”, e altri nove Siti della rete Natura 2000.
Le trivellazioni producono i cosiddetti “rifiuti di perforazione”, che possono risultare altamente inquinanti; per quelle geotermiche, è stata documentata la dispersione di quantitativi variabili di mercurio, arsenico, radon, boro, idrogeno solforato e altre sostanze con elevato grado di tossicità. Siamo davvero certi che l’eventuale impatto debba essere valutato a posteriori, e che eventuali contenimenti e mitigazioni siano attuabili e gestibili – oltre che teorizzabili – a profondità superiori a 1000 metri sotto il livello del mare? Quali potrebbero essere le conseguenze per la fauna ittica, in particolare per quella pelagica,
sulla quale si basa la pesca locale e grazie alla quale vivono i pescatori delle Eolie? E quelle per l’ambiente marino in generale, considerando che l’economia delle isole si basa ancora in gran parte sul turismo balneare? Quali effetti potrebbero derivare da forme di inquinamento legate a trivellazioni off-shore in un bacino chiuso, quale è certamente il Mar Tirreno, che presenta una potenziale, intrinseca vulnerabilità e potrebbe risentire drammaticamente di un generale impoverimento della biodiversità?
Come documentato da una vasta letteratura scientifica, il mare attorno alle Eolie
rappresenta un’area di notevole importanza per numerose specie di cetacei marini, molte delle quali protette ai sensi delle Direttive comunitarie sopra richiamate; spesso si tratta di animali estremamente sensibili al disturbo indotto da forme di inquinamento acustico e magnetico: un esempio recente è tristemente offerto dallo spiaggiamento di capodogli avvenuto il 12 settembre 2014 a Vasto (Chieti) che, secondo gli esperti di Legambiente Abruzzo, è una probabile conseguenza di attività di trivellazioni mediante il sistema “airgun”, che hanno provocato forti esplosioni e il disorientamento dei mammiferi. Possiamo escludere con certezza che le attività sul Marsili non determineranno conseguenze analoghe, o simili, sulla fauna dei nostri mari?
Non è superfluo osservare come i soliti “misteri all’italiana” accompagnino, ancora una volta, la vicenda delle autorizzazioni e della concessione a Eurobuilding S.p.A., società già finita al centro di un’indagine per appalti truccati relativi allo sfruttamento di un giacimento di sabbia a Marina Palmense (Corriere Adriatico, 22 settembre 2012). Stando ad altre fonti stampa (http://passaparoladesso.blogspot.it/2013/05/su-la-testa-italiasommersa-dai mari.html), nell’iter autorizzativo ministeriale – decisamente inconsueto –sembra avere giocato un ruolo un personaggio ben introdotto nelle stanze del Ministero dell’Ambiente: si tratta di Angelo Zerilli, ufficiale superiore delle Capitanerie di Porto in congedo, che nel proprio curriculum vanta una consulenza per contro di Eurobuilding “per l’ottenimento del permesso di ricerca per lo sfruttamento della geotermia marina nell’area del vulcano sottomarino Marsili”.
Cosa sta accadendo a pochi chilometri di distanza dalle Isole Eolie, e soprattutto, cosa potrebbe accadere? Sono stati adottati i principi di precauzione che normalmente vengono osservati nelle aree maggiormente soggette a rischio sismico?
Possiamo ottenere garanzie concrete riguardo alla sicurezza dei cittadini eoliani, alla tutela della salute, alla salvaguardia dell’ambiente e dell’integrità del territorio? In caso contrario, che senso avrebbe avuto compiere ingenti sforzi nel campo della pianificazione e dell’attuazione di programmi di sviluppo territoriali, finanziati con fondi dell’Unione Europea, che alle Eolie hanno riguardato il comparto pesca e, soprattutto, quello turistico-ricettivo?
I sindaci e le amministrazioni comunali sono in condizione di ottenere dal governo nazionale e dagli organi preposti chiarimenti indispensabili riguardo al futuro, alle aspettative e alla stessa sicurezza delle comunità eoliane? E se tali rassicurazioni dovessero risentire della stessa superficialità che caratterizza ampiamente la vicenda, sono in grado di non accettare la logica secondo la quale dovremmo subire passivamente decisioni che offendono i principi di democrazia e di sovranità dei cittadini?
Rivolgo questi interrogativi convinto che le amministrazioni comprendano l’urgenza di ottenere delle risposte certe ed esaurienti, perché la posta in gioco – questa volta – è veramente alta, ed esiste il rischio concreto di innescare processi irreversibili a danno delle comunità che rappresentano.
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale di Lipari - gruppo consiliare “La Sinistra eoliana”)
Porto di Milazzo...quel che non si è fatto. La Federalberghi ricorda a....
Pubblichiamo la nota che Christian Del Bono , presidente di Federalberghi Eolie – Isole minori. ha inviato al presidente dell’Autorità Portuale di Messina , Antonio De Simone, al segretario Francesco Di Sarcina, al sindaco di Milazzo, Carmelo Pino ad Ivo Blandina di Comet Spa, alle compagnie di navigazione e per conoscenza alla Capitaneria di Porto di Milazzo e ai comuni eoliani
Oggetto: incontro tenuto il 20 febbraio 2014 presso Autorità Portuale di Milazzo e nostra nota del 24
marzo 2014.
Con riferimento a quanto in oggetto - e richiamando le nostre note del 6 aprile 2009, del 7 e 9 maggio 2011 e del 18 marzo 2013 – ci si rammarica del fatto che nonostante la volontà manifestata nel corso dell’incontro richiamato in oggetto ad oggi:
− non risulta attivo il servizio navetta che avrebbe dovuto agevolare l’imbarco dei passeggeri senza auto al seguito, attivando un servizio di navetta che mette in collegamento il terminal aliscafi con quello delle navi.
− Non è stato realizzato l'ampliamento del Terminal aliscafi; nonostante, nell’occasione, ci fossero state fornite ampie garanzie sul fatto che sarebbe stato ampliato entro aprile. Nel corso della stagione turistica appena trascorsa, sono stati infatti diversi i momenti di disagio a carico dei viaggiatori in transito che, costretti anche a lunghe attese, avevano difficoltà a trovare dei posti a sedere. Dobbiamo inoltre segnalare che la tanto attesa tettoia realizzata sul pontile aliscafi pur essendo utile a riparare l’utenza dalla pioggia, risulta inadeguata per quel che concerne i raggi solari. Suggeriamo, pertanto, l’applicazione nel periodo estivo di materiale schermante che potrebbe risolvere l’inconveniente senza grossi investimenti.
Viste le segnalazioni provenienti dalla nostra clientela e dai vettori di trasporto su gomma privati che collegano il terminal aliscafi, segnaliamo la necessità di:
− aumentare da n. 1 ad, almeno, n. 3 i posti bus per il carico e scarico;
− aumentare dagli attuali n. 3 (generici) a n. 8 (n. 3 generici oltre a n. 5 riservati a NCC) i posti auto per il carico e scarico;
− apporre un cartello ove si specifichi dove sono collocati i parcheggi, come sono regolamentati e dove è possibile acquistare i biglietti per la sosta.
Si riepilogano, inoltre, di seguito le proposte e le istanze che rimangono ancora in sospeso e sulle quali chiediamo l’attenzione degli enti in indirizzo, per i rispettivi ambiti di competenza:
− Dotare gli imbarcaderi di un pannello unico aggiornabile degli arrivi e delle partenze per tutte le compagnie.
− Dotare, laddove possibile, le stazioni marittime di una serie di servizi, anche automatizzati, quali; armadietti-deposito bagagli, carrelli per bagagli.
− Valutare la possibilità di presentare un progetto per la realizzazione di un’applicazione web based in grado di interfacciare le informazioni delle società di navigazione con quelle del porto con l’obbiettivo di consentire all’utenza di essere informata in tempo reale (compagnie di navigazione).
Si reitera, quindi, all’Autorità Portuale, la richiesta già precedentemente formulata di poter avere copia (anche in formato elettronico) del progetto di rifunzionalizzazione dell’area portuale di Milazzo e di quelli relativi agli altri interventi previsti a valere sull’area stessa o, laddove costituisca documento più esauriente, copia del piano regolatore del porto di milazzo con relativo cronoprogramma.
Nel ringraziare per i dati forniti (aggiornati a febbraio 2014) chiediamo che questi possano esserci inviati con un aggiornamento al 31 ottobre ed integrati con quelli relativi alle rotte commerciali operate dalle barche a traffico e gite turistiche giornaliere per le Eolie.
Si chiede, infine, al Comune di Milazzo, conferma ed eventuali maggiori informazioni circa il progetto di una via veloce che colleghi Piazza Marconi al porto e, in ogni caso, di altri interventi previsti per migliorare l’accesso al porto.
In attesa di un gradito riscontro e nel ringraziare per l’attenzione, si porgono cordiali saluti.
Christian Del Bono
Nessun ospedale o reparto sarà chiuso entro i tre prossimi anni in Sicilia
Nessun ospedale o reparto sarà chiuso entro i prossimi tre anni in Sicilia. La clamorosa novità è emersa ieri al termine del lavori della VI Commissione Sanità, riunitasi sotto la presidenza dell’on. Giuseppe Digiacomo per avviare l’esame della nuova bozza di riordino della rete ospedaliera presentata dal Governo Crocetta. E a relazionare di fronte ai deputati regionali c’era l’assessore alla sanità, Lucia Borsellino, reduce dagli incontri tenutisi al Ministero della Salute proprio per vagliare ulteriormente i contenuti del piano di riordino con i suoi 450 (250 pubblici e 150 privati) posti letto da azzerare.
Punto nodale, e controversa novità rispetto alla bozza dello scorso aprile, era la previsione di otto “ospedali di comunità” (Barcellona Pozzo di Gotto, Ribera, Giarre, Mazzarino, Noto, Leonforte, Salemi e Scicli) e cioè strutture che entro la fine del 2016 avrebbero perso tutti i posti letto per acuti, mantenendo solo la riabilitazione e gli ambulatori. Per Barcellona, come si ricorderà, ciò avrebbe comportato la riduzione a soli 34 posti letto per postacuti, con la sostanziale vanificazione della prefigurata azienda Ospedali Riuniti e dell’attribuzione al “Cutroni- Zodda” delle specialità mediche (speculari al polo chirurgico del Fogliani di Milazzo). La Borsellino aveva inizialmente riproposto tale configurazione, durante una riunione fiume che ha registrato l’intervento di una ventina di deputati, a testimonianza dell’estrema delicatezza dell’argomento il cui approfondimento si esaurirà appunto in sede di commissione, dal momento che sul Piano è previsto un parere obbligatorio e non vincolante dell’organismo, senza il successivo dibattito in aula.
Nel corso dell’animata seduta, però, è emerso l’orientamento tradottosi nella proposta del presidente Digiacomo, accolta all’unanimità con il parere favorevole del Governo, che in sostanza rinvia la scelta sulla localizzazione degli ospedali di comunità e introduce una “moratoria” sul termine dal quale applicare i prefigurati “tagli”. Non più dunque il 31 dicembre 2016, ma il 31 dicembre 2017, sulla scorta della recente sentenza del Consiglio di Stato che “riaggiorna” i termini applicativi del Decreto Balduzzi. Tre anni, i prossimi, durante i quali, come spiega lo stesso Digiacomo, avviare sulle Unità operative attive nelle strutture ospedaliere siciliane un’approfondita valutazione, il cui esito darà indicazioni sui reparti più o meno efficienti e dunque candidati alla soppressione o al mantenimento. «Il sistema degli ospedali di comunità permarrebbe – chiarisce ancora il presidente della Commissisone – ma non verrà deciso sin da adesso quali saranno le strutture da qualificare in tali termini, introducendo invece un sistema competitivo: sopravviverà chi lavorerà meglio. Questa indicazione è stata accolta dalla commissione e dal governo: un segnale deciso, dunque, di trasparenza e rassicurazione per i territori, oltre che per le strutture e il personale».
Nel frattempo, come evidenzia anche il deputato messinese Santi Formica, un preciso impegno è stato richiesto al Governo regionale per trattare con il Ministero sulla rivalutazione dei termini della “mobilità passiva”, un meccanismo perverso in base al quale la Sicilia già penalizzata dalla ricerca di cure in altre regioni, avrebbe dovuto “pagare” questo costo con il taglio dei famosi 450 posti letto e dunque ponendo le premesse per accentuare ancora i “viaggi della speranza”. Ciò, come sottolinea anche l’on. Giuseppe Laccoto, avrebbe addirittura ridotto il coefficiente dei posti letto in Sicilia a 2,8 per mille abitanti, a fronte dei 3 per mille delle altre regioni italiane. Oggi dunque la prosecuzione della discussione in Commissione, che domani dovrebbe votare il Piano modificato così come deciso ieri. E tra gli emendamenti, in discussione c’è quello proposto sempre dall’on. Formica, che dispone l’assegnazione formale all’ospedale Cutroni Zodda di Barcellona dei 69 posti letto per acuti (in aggiunta ai 34 per postacuzie) di cui si disponeva in origine la disattivazione al 31 dicembre 2016.
Il cordoglio del Centro Studi e del PD eoliano per la dipartita di Felice Paino
I
soci del Centro Studi, addolorati per la scomparsa del Sig. Felice Paino,
affettuosamente partecipano al dolore del carissimo Nino e dei familiari tutti.
La Segreteria del Partito Democratico di Lipari-Eolie esprime cordoglio e vicinanza al suo Componente Nino Paino per la scomparsa del caro padre Felice. All'amico Nino e famiglia giungano le più sentite condoglianze di tutto il Pd.
Saverio Merlino Segretario Partito Democratico Lipari-Eolie
La Segreteria del Partito Democratico di Lipari-Eolie esprime cordoglio e vicinanza al suo Componente Nino Paino per la scomparsa del caro padre Felice. All'amico Nino e famiglia giungano le più sentite condoglianze di tutto il Pd.
Saverio Merlino Segretario Partito Democratico Lipari-Eolie
"Voragine" sul piccolo molo a Marina Corta. Si è già attivato l'assessore Sardella
Tempestivo intervento dell'assessore Giovanni Sardella a proposito della segnalazione fatta da noi stamane e che riguardava il pericolo costituito dalla "voragine" che si è venuta a creare nel piccolo molo di Marina Corta (di fronte al Chitarra Bar) a causa di una grata divelta dal mare.
L'assessore si è premurato di far transennare l'area, indicare il pericolo e a a richiudere, in via temporanea, la "voragine".
Una ditta dovrà eseguire a brevi i lavori per il ripristino totale. Procedendo, dapprima, a recuperare la grata, finita in fondo al mare
L'assessore si è premurato di far transennare l'area, indicare il pericolo e a a richiudere, in via temporanea, la "voragine".
Una ditta dovrà eseguire a brevi i lavori per il ripristino totale. Procedendo, dapprima, a recuperare la grata, finita in fondo al mare
ANTIRACKET: GIOVEDI 20 LA CONFERENZA REGIONALE ALL'ARS
"Il volontariato antiracket e antiusura nell'impegno quotidiano in Sicilia" sarà il tema centrale della Conferenza regionale che si terrà giovedì 20 novembre a partire dalle 15,30 nella Sala Gialla del Palazzo dei Normanni, a Palermo. L'iniziativa è promossa dalla Commissione Antimafia dell'Ars e vedrà la partecipazione delle decine di associazioni impegnate nell'Isola sul fronte della legalità, nella denuncia dei criminali estorsori e usurai e a difesa delle vittime. Ai lavori che saranno introdotti dal presidente della Commissione regionale Antimafia Nello Musumeci, interverranno il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone, il prefetto di Palermo Francesca Cannizzo, il prefetto di Siracusa e di Enna, Armando Gradone e Fernando Guida, il Questore di Siracusa Mario Caggegi. Le conclusioni saranno affidate al prefetto Santi Giuffrè, commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura.
Le carenze del PEF e la necessità di integrarlo (di Angelo Sidoti)
Riceviamo e pubblichiamo:
Ritengo che il Piano economico finanziario (PEF) della SRR - base per la determinazione delle tariffe da applicare allo smaltimento dei rifiuti - debba essere integrato per renderlo più idoneo alla normativa vigente in materia.
Il documento che ho analizzato è quello a firma del Direttore Generale della SRR datato 12/09, allegato alla delibera di Giunta n.87, consultabile sul sito del Comune di Lipari all’albo pretorio, la normativa di riferimento reperita in rete.
Il PEF dovrebbe comprendere il programma degli interventi necessari, il piano finanziario degli investimenti, la specifica dei beni, delle strutture e dei servizi disponibili nonché il ricorso eventuale all’utilizzo di beni e strutture di terzi o all’affidamento degli stessi a terzi, le risorse finanziarie necessarie e il grado attuale di copertura dei costi afferenti alla tariffa rispetto alla preesistente tassa rifiuti.
Il PEF deve essere corredato del modello gestionale ed organizzativo, dei livelli di qualità del servizio ai quali deve essere commisurata la tariffa, la ricognizione degli impianti esistenti con riferimento all’anno precedente l’indicazione degli scostamenti che si siano eventualmente verificati e le relative motivazioni.
Nel documento approvato dalla Giunta e dalla SRR si fa riferimento ad un costo del servizio ed alla relativa copertura costi.
Carenza
Nessun riferimento ad entrate ed uscite (parte finanziaria).
Vengono indicati in ordine sparso valori comprensivi di IVA, altri esclusi da IVA ed altri ancora senza alcuna precisazione.
Carenza
Nessun documento pluriennale del PEF (magari squisitamente finanziario e non economico) ma solo limitato all’esercizio 2014, tranne il punto 9) Analisi Economica della Raccolta Differenziata.
Nella relazione viene richiamata l’esistenza di un piano decennale mentre successivamente vengono rappresentati dati ed informazioni riferite ad un periodo molto più limitato.
Di seguito vi espongo alcune analisi sulla prima voce dei costi evidenziati a pagina 49 della relazione del Dirigente Generale della SRR:
Ritengo che il Piano economico finanziario (PEF) della SRR - base per la determinazione delle tariffe da applicare allo smaltimento dei rifiuti - debba essere integrato per renderlo più idoneo alla normativa vigente in materia.
Il documento che ho analizzato è quello a firma del Direttore Generale della SRR datato 12/09, allegato alla delibera di Giunta n.87, consultabile sul sito del Comune di Lipari all’albo pretorio, la normativa di riferimento reperita in rete.
Il PEF dovrebbe comprendere il programma degli interventi necessari, il piano finanziario degli investimenti, la specifica dei beni, delle strutture e dei servizi disponibili nonché il ricorso eventuale all’utilizzo di beni e strutture di terzi o all’affidamento degli stessi a terzi, le risorse finanziarie necessarie e il grado attuale di copertura dei costi afferenti alla tariffa rispetto alla preesistente tassa rifiuti.
Il PEF deve essere corredato del modello gestionale ed organizzativo, dei livelli di qualità del servizio ai quali deve essere commisurata la tariffa, la ricognizione degli impianti esistenti con riferimento all’anno precedente l’indicazione degli scostamenti che si siano eventualmente verificati e le relative motivazioni.
Nel documento approvato dalla Giunta e dalla SRR si fa riferimento ad un costo del servizio ed alla relativa copertura costi.
Carenza
Nessun riferimento ad entrate ed uscite (parte finanziaria).
Vengono indicati in ordine sparso valori comprensivi di IVA, altri esclusi da IVA ed altri ancora senza alcuna precisazione.
Carenza
Nessun documento pluriennale del PEF (magari squisitamente finanziario e non economico) ma solo limitato all’esercizio 2014, tranne il punto 9) Analisi Economica della Raccolta Differenziata.
Nella relazione viene richiamata l’esistenza di un piano decennale mentre successivamente vengono rappresentati dati ed informazioni riferite ad un periodo molto più limitato.
Di seguito vi espongo alcune analisi sulla prima voce dei costi evidenziati a pagina 49 della relazione del Dirigente Generale della SRR:
- Servizio di raccolta e spazzamento Euro 1.730.587,07 che rappresenta il 37% del totale complessivo;
- L’importo al netto di IVA ammonta ad Euro 1.573.260,98: di questi, Euro 1.276.519,43 di Unità Lavorative (personale) ed Euro 296.741,55 di mezzi
Ben l’81% Addetti al servizio (costo stimato su base 2013) ed il restante 19% Mezzi (costo stimato su valore di mercato).
Mi piacerebbe avere un chiarimento sulla variazione che si riscontra in queste due categorie, in alta e bassa stagione:
Mi piacerebbe avere un chiarimento sulla variazione che si riscontra in queste due categorie, in alta e bassa stagione:
- Addetti al Servizio Alta Stagione: incidenza percentuale 85% e Bassa Stagione 79%
- Mezzi Alta Stagione: incidenza percentuale 15% e Bassa Stagione 21%
Come mai i mezzi in Bassa Stagione hanno una incidenza percentuale maggiore tendenzialmente in contro tendenza rispetto al periodo ed al maggior carico di lavoro?
Giovani ambientalisti crescono.... (di Piero Roux)
Giovani ambientalisti crescono... Ieri due giovanissimi di Marina Corta, animati da precoce senso civico e voglia di essere utili, muniti di "carriola" hanno ripulito la spiaggetta. Si segnala il merito di questa iniziativa che dovrebbe essere presa ad esempio da molti adulti. Personalmente ammirato e commosso, abbraccio virtualmente questi due piccoli cittadini della nostra grande comunità e dico loro "grazie per la lezione di civiltà"
Piero Roux
Pericolo a Marina Corta
Le mareggiate degli ultimi tempi hanno letteralmente sradicato, facendola finire in mare, una delle grandi grate posizionate nel piccolo molo di Marina Corta, quello per intenderci che si trova di fronte al Chitarra Bar.
Di conseguenza quella parte è rimasta scoperta (vedi foto)
La situazione è di evidente pericolo specie per qualche ragazzino che, avventurandosi sul piccolo molo, in un momento di distrazione, potrebbe finirci dentro.
Tra l'altro il muretto laterale al piccolo molo versa in condizioni precarie e vi è il rischio che qualcuno, appoggiandosi, possa finire giù.
Di conseguenza quella parte è rimasta scoperta (vedi foto)
La situazione è di evidente pericolo specie per qualche ragazzino che, avventurandosi sul piccolo molo, in un momento di distrazione, potrebbe finirci dentro.
Tra l'altro il muretto laterale al piccolo molo versa in condizioni precarie e vi è il rischio che qualcuno, appoggiandosi, possa finire giù.
martedì 18 novembre 2014
Lettere al direttore. Il grazie della famiglia Basile
Gent.mo Salvatore Sarpi
abbiamo avuto modo di vedere e leggere il tuo articolo sul notiziario riguardante mio papà Andrea Basile, io, mia madre, mio fratello e tutta la famiglia te ne siamo grati.
Scusa per l’eventuale ritardo ma ci tenevamo comunque a ringraziarti di cuore per tutto.
Ti invitiamo e auguriamo a proseguire nel tuo lavoro cosi bene come lo stai facendo.
Grazie ancora e cordiali saluti.
Lorenzo Basile e famiglia.
abbiamo avuto modo di vedere e leggere il tuo articolo sul notiziario riguardante mio papà Andrea Basile, io, mia madre, mio fratello e tutta la famiglia te ne siamo grati.
Scusa per l’eventuale ritardo ma ci tenevamo comunque a ringraziarti di cuore per tutto.
Ti invitiamo e auguriamo a proseguire nel tuo lavoro cosi bene come lo stai facendo.
Grazie ancora e cordiali saluti.
Lorenzo Basile e famiglia.
Consiglio d'Istituto al Conti di Lipari. I nomi di tutti gli eletti
All'Istituto "Isa Conti" di Lipari si è proceduto alla votazione per il rinnovo del consiglio d'istituto che è composto da 18 elementi.
Per visualizzare i nomi di tutti gli eletti cliccare su questo link:
http://www.isaconti.it/wp-content/uploads/2014/11/Elezioni-Consiglio-Istituto.pdf
Per visualizzare i nomi di tutti gli eletti cliccare su questo link:
http://www.isaconti.it/wp-content/uploads/2014/11/Elezioni-Consiglio-Istituto.pdf
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