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venerdì 4 novembre 2022
Santo del giorno : San Carlo Borromeo
S. Carlo, fulgida gloria della Chiesa, nacque ad Arona sul Lago Maggiore il giorno 2 ottobre 1538 dal conte Gilberto Borromeo e Margherita de' Medici.
Dopo i primi studi, fu inviato all'Università di Pavia per il diritto; qui gli giunse notizia che un suo zio materno, il cardinal de' Medici, era stato fatto Papa col nome di Pio W. Dobbiamo riconoscere che egli cedette alquanto alle consuetudini mondane del suo secolo; ma la morte del fratello Federico gli mostrò la vanità delle cose umane, ed egli docile alla voce di Dio riformò completamente se stesso e i suoi familiari, dandosi ad una vita austera e penitente.
Poco più che ventenne fu creato cardinal segretario del Papa ed in seguito fatto arcivescovo di Milano. Come segretario lavorò con zelo indefesso per il Concilio di Trento, e poi per la pratica attuazione dei decreti di quel concilio.
Morto Pio IV, suo zio, S. Carlo lasciò Roma per recarsi alla sua sede arcivescovile allora ridotta in tale stato da scoraggiare qualsiasi tentativo di riforma; ma l'Arcivescovo non indietreggiò. Con prudenza e con fortezza si diede ad abbattere e poi a riedificare. Pubblicò subito i decreti del Concilio di Trento, praticandoli egli per primo : eliminò dal suo palazzo ogni pompa secolaresca e vendette quanto aveva di superfluo, dandone il ricavato ai poveri.
Sapeva che il mezzo migliore per riformare il popolo era quello di formare dei buoni sacerdoti, ed a questo scopo, seguendo le norme del concilio, fondò diversi seminari ed istituì la Congregazione degli Oblati.
Infiammato dal suo zelo apostolico percorse più volte la sua vasta archidiocesi per le visite pastorali. Sarebbe certo suggestivo poterlo seguire nei suoi innumerevoli viaggi a Roma, in Piemonte, a Trento, nella Svizzera e dovunque vi fosse del bene da compiere. Visitava i più celebri santuari che incontrava sul suo cammino, lasciando ovunque segni di grande pietà.
Però dove maggiormente rifulsero la sua carità e il suo zelo, fu nella terribile peste scoppiata a Milano, mentre egli si trovava in visita pastorale nel 1572. Tutti i personaggi più distinti fuggivano terrorizzati: San Carlo invece, tornato prontamente in città, organizzò l'assistenza agli appestati, il soccorso ai poveri, l'aiuto ai moribondi, dappertutto era il primo, ovunque dava l'esempio. Per invocare poi l'aiuto divino, indisse processioni di penitenza, alle quali partecipò a piedi scalzi e prescrisse preghiere e digiuni. Alla peste seguì la più grave miseria, e il santo prelato, dopo aver dato quanto possedeva, vendette i mobili dell'arcivescovado, contraendo anche forti debiti.
Nell'ottobre 1584 si ritirò sul monte Varallo per un corso di esercizi spirituali. Ivi s'ammalò e trasportato a Milano spirò il giorno 3 novembre.
PRATICA. Riconosciamo nei sacerdoti, e specialmente nei vescovi, il diritto di pascere le anime e condurre i popoli a Dio, e siamo docili alle loro direttive.
PREGHIERA. Custodisci, o Signore, la tua Chiesa colla continua protezione di S. Carlo, confessore e vescovo, sicchè, come la sollecitudine pastorale lo rese glorioso, così la sua intercessione ci renda sempre fervorosi nel tuo servizio.
Dopo i primi studi, fu inviato all'Università di Pavia per il diritto; qui gli giunse notizia che un suo zio materno, il cardinal de' Medici, era stato fatto Papa col nome di Pio W. Dobbiamo riconoscere che egli cedette alquanto alle consuetudini mondane del suo secolo; ma la morte del fratello Federico gli mostrò la vanità delle cose umane, ed egli docile alla voce di Dio riformò completamente se stesso e i suoi familiari, dandosi ad una vita austera e penitente.
Poco più che ventenne fu creato cardinal segretario del Papa ed in seguito fatto arcivescovo di Milano. Come segretario lavorò con zelo indefesso per il Concilio di Trento, e poi per la pratica attuazione dei decreti di quel concilio.
Morto Pio IV, suo zio, S. Carlo lasciò Roma per recarsi alla sua sede arcivescovile allora ridotta in tale stato da scoraggiare qualsiasi tentativo di riforma; ma l'Arcivescovo non indietreggiò. Con prudenza e con fortezza si diede ad abbattere e poi a riedificare. Pubblicò subito i decreti del Concilio di Trento, praticandoli egli per primo : eliminò dal suo palazzo ogni pompa secolaresca e vendette quanto aveva di superfluo, dandone il ricavato ai poveri.
Sapeva che il mezzo migliore per riformare il popolo era quello di formare dei buoni sacerdoti, ed a questo scopo, seguendo le norme del concilio, fondò diversi seminari ed istituì la Congregazione degli Oblati.
Infiammato dal suo zelo apostolico percorse più volte la sua vasta archidiocesi per le visite pastorali. Sarebbe certo suggestivo poterlo seguire nei suoi innumerevoli viaggi a Roma, in Piemonte, a Trento, nella Svizzera e dovunque vi fosse del bene da compiere. Visitava i più celebri santuari che incontrava sul suo cammino, lasciando ovunque segni di grande pietà.
Però dove maggiormente rifulsero la sua carità e il suo zelo, fu nella terribile peste scoppiata a Milano, mentre egli si trovava in visita pastorale nel 1572. Tutti i personaggi più distinti fuggivano terrorizzati: San Carlo invece, tornato prontamente in città, organizzò l'assistenza agli appestati, il soccorso ai poveri, l'aiuto ai moribondi, dappertutto era il primo, ovunque dava l'esempio. Per invocare poi l'aiuto divino, indisse processioni di penitenza, alle quali partecipò a piedi scalzi e prescrisse preghiere e digiuni. Alla peste seguì la più grave miseria, e il santo prelato, dopo aver dato quanto possedeva, vendette i mobili dell'arcivescovado, contraendo anche forti debiti.
Nell'ottobre 1584 si ritirò sul monte Varallo per un corso di esercizi spirituali. Ivi s'ammalò e trasportato a Milano spirò il giorno 3 novembre.
PRATICA. Riconosciamo nei sacerdoti, e specialmente nei vescovi, il diritto di pascere le anime e condurre i popoli a Dio, e siamo docili alle loro direttive.
PREGHIERA. Custodisci, o Signore, la tua Chiesa colla continua protezione di S. Carlo, confessore e vescovo, sicchè, come la sollecitudine pastorale lo rese glorioso, così la sua intercessione ci renda sempre fervorosi nel tuo servizio.
giovedì 3 novembre 2022
Milazzo. Percepiva indennità da cieco assoluto ma ci vedeva benissimo. Smascherato dai carabinieri, 190milaeuro l'importo percepito indebitamente
I Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno deferito in stato di libertà una persona per truffa aggravata ai danni dello Stato. Nell’ambito delle verifiche sul territorio dei percettori di indennità erogate a domanda, i militari della Stazione Carabinieri di Milazzo hanno individuato una persona che, dal 1994 ad oggi, ha beneficiato ininterrottamente dell’indennità di accompagnamento per invalidi civili ciechi assoluti, percependo illegalmente un importo mensile di oltre novecento euro.
I Carabinieri hanno infatti accertato come l’uomo svolgesse le attività quotidiane in modo del tutto incompatibile con l’asserita condizione di cecità assoluta. In particolare è stata constatata la totale autonomia dei movimenti, la puntuale individuazione degli interlocutori nelle conversazioni con altre persone, l’utilizzo e la consultazione del telefono cellulare, gli agevoli spostamenti su percorsi pedonali, anche accidentati, con presenza di marciapiedi e scale, l’attraversamento della strada alla presenza di traffico veicolare, l’utilizzo senza alcuna difficoltà di macchinette distributrici di bevande.
La persona è stata deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto e contestualmente, è stata data esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dall’Ufficio dei G.I.P. del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto per una somma superiore ai centonovantamila euro, equivalente a quanto percepito indebitamente dal 1994 ad oggi.
Calcio - Prima Categoria. Lipari: Squalificati per 2 turni D'Ambra e sino al 15 novembre mister Riganò
A seguito della gara di domenica scorsa il giudice sportivo della Lega Sicula ha squalificato per quanto concerne il Lipari: per due turni D'Ambra e sino al 15 novembre mister Massimo Riganò.
Entrambi erano stati espulsi
Posticipati termini della gara per i collegamenti ro-ro tra Sicilia e isole minori
È stata posticipata di alcuni giorni la scadenza dei termini per la presentazione di offerte della gara avviata della Regione Siciliana per affidare i collegamenti marittimi via ro-ro con le sue isole minori. Lo si apprende da un decreto della Direzione generale del Dipartimento Mobilità e Infrastrutture dell’ente.
Il procedimento – giunto alla terza edizione, dopo che anche l’ultima si era conclusa con un nulla di fatto – prevedeva inizialmente che questa fosse fissata all’11 novembre, termine ora slittato al successivo 22 novembre.
La decisione del rinvio è stata presa a seguito di una richiesta di differimento presentata da un operatore, ma anche in considerazione della necessità da parte della Regione di mettere mano al bando, rettificando in particolare l’allegato relativo alle condizioni minime di qualità dei servizi, nonché quelli relativi alle le regole per la redazione del Pef e lo schema Pef In Navi.
Il nuovo bando per il servizio pubblico di trasporto via mare per mezzo di navi ro-ro tra la Sicilia e le sue isole minori, del valore complessivo di 129 milioni di euro, era stato pubblicato nei giorni scorsi, dopo che la precedente gara, indetta lo scorso aprile, era andata a vuoto tra lotti deserti (quelli relativi a Pantelleria e Ustica) e la dichiarazione di inammissibilità per le offerte presentate da Caronte & Tourist per i restanti, relativi alle isole Eolie alle Egadi, e a Lampedusa.
da https://www.shippingitaly.it/ F.M.
Il procedimento – giunto alla terza edizione, dopo che anche l’ultima si era conclusa con un nulla di fatto – prevedeva inizialmente che questa fosse fissata all’11 novembre, termine ora slittato al successivo 22 novembre.
La decisione del rinvio è stata presa a seguito di una richiesta di differimento presentata da un operatore, ma anche in considerazione della necessità da parte della Regione di mettere mano al bando, rettificando in particolare l’allegato relativo alle condizioni minime di qualità dei servizi, nonché quelli relativi alle le regole per la redazione del Pef e lo schema Pef In Navi.
Il nuovo bando per il servizio pubblico di trasporto via mare per mezzo di navi ro-ro tra la Sicilia e le sue isole minori, del valore complessivo di 129 milioni di euro, era stato pubblicato nei giorni scorsi, dopo che la precedente gara, indetta lo scorso aprile, era andata a vuoto tra lotti deserti (quelli relativi a Pantelleria e Ustica) e la dichiarazione di inammissibilità per le offerte presentate da Caronte & Tourist per i restanti, relativi alle isole Eolie alle Egadi, e a Lampedusa.
da https://www.shippingitaly.it/ F.M.
Navi ed aliscafi (23° puntata - 2 foto della Freccia del sole)
Nelle foto di oggi: 1) FRECCIA DEL SOLE (PT 20) IN SERVIZIO NELLO STRETTO DI MESSINA - AGOSTO 1956
2) FRECCIA DEL SOLE, QUALCHE ANNO DOPO, A MARINA CORTA
2) FRECCIA DEL SOLE, QUALCHE ANNO DOPO, A MARINA CORTA
Auguri di...
Auguri di Buon onomastico a Silvia Sarpi. Buon Compleanno a Giuseppe Carrà, Gaetano Paterniti e Carmela Pergolizzi
Santo del giorno: Santa Silvia
Nata a Roma intorno al 520 in una famiglia di modeste condizioni ma discendente forse dall'illustre gens Octavia, aveva due sorelle: Emiliana e Tarsilla, anch'esse sante. Nel 538 sposò il senatore Gordiano, che apparteneva alla gens Anicia, nobile famiglia romana alla quale sembra sia da ascrivere anche san Benedetto. La coppia andò ad abitare nella villa degli Anici sul colle Celio al Clivo di Scauro, dove oggi si trova la chiesa di San Gregorio al Celio. Ebbe due figli, il primogenito fu Gregorio, poi eletto al soglio pontificio nel 590.
Rimasta vedova intorno al 573, si ritirò in una casa sull'Aventino chiamata Cella Nova, seguendo la regola benedettina e dedicando il resto della sua vita alla preghiera, alla meditazione e all'aiuto dei malati e dei più bisognosi. Il figlio Gregorio continuò invece ad abitare nella villa paterna, che trasformò in monastero e dove eresse una chiesa dedicata a sant'Andrea (l'attuale oratorio di Sant'Andrea al Celio). In questo periodo sua madre si preoccupava di fargli recapitare ogni giorno un pasto caldo, temendo che l'austerità della vita eremitica compromettesse ulteriormente la salute già cagionevole di Gregorio.
Silvia morì nel 592; papa Gregorio la fece seppellire nel monastero di Sant'Andrea, nel sepolcro dove già si trovavano le sorelle (o cognate) Tarsilla ed Emiliana, e vi fece dipingere la sua immagine con la croce nella destra e un libro nella sinistra recante la scritta: «Vivit anima mea et laudabit te, et iudicia tua adiuvabunt me» ("Vive la mia anima e ti loderà, e i tuoi giudizi mi aiuteranno").
Qui, nel 1603, il cardinale Cesare Baronio fece erigere l'oratorio di Santa Silvia al Celio e in quello stesso anno ottenne da papa Clemente VIII che il nome di santa Silvia venisse inserito nel Martirologio Romano al 3 novembre.
Su sollecitazione invece di papa Giovanni XXIII, il 23 febbraio del 1959, nel quartiere Portuense, venne istituita una parrocchia dedicata alla madre di San Gregorio Magno, la cui chiesa fu aperta al culto nel 1968
fonte:wikipedia.org
Rimasta vedova intorno al 573, si ritirò in una casa sull'Aventino chiamata Cella Nova, seguendo la regola benedettina e dedicando il resto della sua vita alla preghiera, alla meditazione e all'aiuto dei malati e dei più bisognosi. Il figlio Gregorio continuò invece ad abitare nella villa paterna, che trasformò in monastero e dove eresse una chiesa dedicata a sant'Andrea (l'attuale oratorio di Sant'Andrea al Celio). In questo periodo sua madre si preoccupava di fargli recapitare ogni giorno un pasto caldo, temendo che l'austerità della vita eremitica compromettesse ulteriormente la salute già cagionevole di Gregorio.
Silvia morì nel 592; papa Gregorio la fece seppellire nel monastero di Sant'Andrea, nel sepolcro dove già si trovavano le sorelle (o cognate) Tarsilla ed Emiliana, e vi fece dipingere la sua immagine con la croce nella destra e un libro nella sinistra recante la scritta: «Vivit anima mea et laudabit te, et iudicia tua adiuvabunt me» ("Vive la mia anima e ti loderà, e i tuoi giudizi mi aiuteranno").
Qui, nel 1603, il cardinale Cesare Baronio fece erigere l'oratorio di Santa Silvia al Celio e in quello stesso anno ottenne da papa Clemente VIII che il nome di santa Silvia venisse inserito nel Martirologio Romano al 3 novembre.
Su sollecitazione invece di papa Giovanni XXIII, il 23 febbraio del 1959, nel quartiere Portuense, venne istituita una parrocchia dedicata alla madre di San Gregorio Magno, la cui chiesa fu aperta al culto nel 1968
fonte:wikipedia.org
Lipari, chiusura temporanea della strada provinciale 181/Dir Porto Pignataro
Comunicato
La III Direzione “Viabilità Metropolitana” Servizio "Programmazione OO.PP. e Servizi Integrati" della Città Metropolitana di Messina ha disposto la chiusura temporanea al transito, sabato 5 novembre 2022, dalle ore 07:00 alle ore 09:30, della strada provinciale 181/Dir diramazione Porto Pignataro, nel Comune di Lipari.
L'ordinanza è stata emanata per consentire in sicurezza la movimentazione di pontili galleggianti.
mercoledì 2 novembre 2022
Sicilia: settimana decisiva per la nascita del nuovo governo
(ANSA) - PALERMO, 02 NOV - Comincia la settimana decisiva per la formazione del nuovo governo regionale.
Domani alle 12 all'Ars dovrebbe tornare a riunirsi il gruppo degli eletti di Fi.
Nel gioco degli equilibri che, a caduta, può condizionare lo schema finale c'è la possibilità concreta che si giochi d'attesa fino all'ultimo istante, con Schifani individuato sempre da più parlamentari come figura di garanzia del gruppo parlamentare degli azzurri.
La priorità rimane la scelta del nome che potrebbe ricoprire il ruolo di assessore alla Salute. Tra le figure di sintesi all'universo forzista, gradito alle due anime, quella vicina a Gianfranco Micciché e la seconda ispirata da Marco Falcone, è tornato in ballo il nome di Barbara Cittadini, attuale presidente nazionale Aiop.
In occasione della prima seduta d'Aula, quella che inaugurerà la diciottesima legislatura il prossimo 10 novembre, appare quasi scontato che il governatore eletto nella coalizione di centrodestra andrà da solo e senza assessori ancora nominati, tra i banchi del governo.
L'indicazione degli assessori, infatti, secondo la nuova normativa, acquisisce effettività dopo l'insediamento del nuovo parlamento. In realtà Schifani intende dare al gesto anche un significato politico e soprattutto vuole evitare sin dalla prima seduta malpancisti e possibili elementi di conflitto. All'inizio della prossima settimana il 7 e l'8 all'Ars è prevista l'accoglienza dei deputati, con la tradizionale cerimonia : foto e kit del parlamentare. (ANSA).
Domani alle 12 all'Ars dovrebbe tornare a riunirsi il gruppo degli eletti di Fi.
Nel gioco degli equilibri che, a caduta, può condizionare lo schema finale c'è la possibilità concreta che si giochi d'attesa fino all'ultimo istante, con Schifani individuato sempre da più parlamentari come figura di garanzia del gruppo parlamentare degli azzurri.
La priorità rimane la scelta del nome che potrebbe ricoprire il ruolo di assessore alla Salute. Tra le figure di sintesi all'universo forzista, gradito alle due anime, quella vicina a Gianfranco Micciché e la seconda ispirata da Marco Falcone, è tornato in ballo il nome di Barbara Cittadini, attuale presidente nazionale Aiop.
In occasione della prima seduta d'Aula, quella che inaugurerà la diciottesima legislatura il prossimo 10 novembre, appare quasi scontato che il governatore eletto nella coalizione di centrodestra andrà da solo e senza assessori ancora nominati, tra i banchi del governo.
L'indicazione degli assessori, infatti, secondo la nuova normativa, acquisisce effettività dopo l'insediamento del nuovo parlamento. In realtà Schifani intende dare al gesto anche un significato politico e soprattutto vuole evitare sin dalla prima seduta malpancisti e possibili elementi di conflitto. All'inizio della prossima settimana il 7 e l'8 all'Ars è prevista l'accoglienza dei deputati, con la tradizionale cerimonia : foto e kit del parlamentare. (ANSA).
Produzioni cinematografiche e audiovisive, la Regione ammette 19 progetti al cofinanziamento
Sono diciannove i progetti di produzione cinematografica e audiovisiva ammessi al cofinanziamento della Regione Siciliana nella prima finestra del bando 2022. I contributi disponibili per l'intero anno ammontano complessivamente a 10,8 milioni di euro. Al termine del lavoro svolto dall'apposita Commissione di valutazione, infatti, è stata approvata la graduatoria delle produzioni cofinanziate con un decreto firmato dal dirigente generale del dipartimento regionale Turismo, sport e spettacolo, Lucia Di Fatta, e dal dirigente responsabile di Sicilia Film Commission, Nicola Tarantino. Le risorse provengono dal Piano di sviluppo e coesione Sicilia e le istanze sono quelle presentate nella prima delle due "finestre" previste dall'avviso pubblicato lo scorso maggio. La seconda si è chiusa venerdì 30 settembre ed entro fine mese sarà predisposta anche la seconda graduatoria.
«In questi anni - sottolinea il dirigente di Sicilia Film Commission, Nicola Tarantino - la Regione ha ritenuto di investire cospicue risorse nel cofinanziamento di opere cinematografiche di livello internazionale, mirando al sostegno di progetti importanti e di grande qualità, che possano costituire il veicolo promozionale di ciò che la nostra Isola può offrire ai visitatori di tutto il mondo. Un lavoro che intendiamo continuare su questo solco anche per gli anni a venire, per far sì che il brand Sicilia continui a essere uno dei più attraenti tra le regioni italiane».
Tra i “Film di produzione cinematografica/televisiva e serie tv, anche in animazione” sono state ammesse al cofinanziamento le seguenti 14 produzioni: “La stoccata vincente”, “Francesca&Giovanni”, “Indelebile”, “The end”, “Un destino migliore”, “L’amore che ho (la storia di Rosa Balistreri)”, “L’Isola (ex “Truly, madly, deeply”)”, “Il registro”, “Maredolce - Romeo e Giulietta non vivono a Brancaccio”, “Il cavaliere della strada”, “I leoni di Sicilia”, “Tina”, “Mandorlo amaro”, “Sabbia nera”. Tredici le proposte in questa categoria non ammesse al finanziamento.
Tra i “Documentari e serie tv documentarie, anche in animazione”, quattro i progetti valutati positivamente: “Opera Palermo”, “Etna - Dall’inferno al paradiso”, “Il respiro del vulcano”, “Working class hero”. Quattro, invece, quelli non finanziati.
Tra i “Cortometraggi”, infine, delle quattro proposte complessivamente valutate è stato ammesso al finanziamento solo il progetto “Luca, fuori sincrono”.
L’elenco completo delle istanze selezionate e di quelle rigettate è allegato al decreto di approvazione, consultabile a questo link.
«In questi anni - sottolinea il dirigente di Sicilia Film Commission, Nicola Tarantino - la Regione ha ritenuto di investire cospicue risorse nel cofinanziamento di opere cinematografiche di livello internazionale, mirando al sostegno di progetti importanti e di grande qualità, che possano costituire il veicolo promozionale di ciò che la nostra Isola può offrire ai visitatori di tutto il mondo. Un lavoro che intendiamo continuare su questo solco anche per gli anni a venire, per far sì che il brand Sicilia continui a essere uno dei più attraenti tra le regioni italiane».
Tra i “Film di produzione cinematografica/televisiva e serie tv, anche in animazione” sono state ammesse al cofinanziamento le seguenti 14 produzioni: “La stoccata vincente”, “Francesca&Giovanni”, “Indelebile”, “The end”, “Un destino migliore”, “L’amore che ho (la storia di Rosa Balistreri)”, “L’Isola (ex “Truly, madly, deeply”)”, “Il registro”, “Maredolce - Romeo e Giulietta non vivono a Brancaccio”, “Il cavaliere della strada”, “I leoni di Sicilia”, “Tina”, “Mandorlo amaro”, “Sabbia nera”. Tredici le proposte in questa categoria non ammesse al finanziamento.
Tra i “Documentari e serie tv documentarie, anche in animazione”, quattro i progetti valutati positivamente: “Opera Palermo”, “Etna - Dall’inferno al paradiso”, “Il respiro del vulcano”, “Working class hero”. Quattro, invece, quelli non finanziati.
Tra i “Cortometraggi”, infine, delle quattro proposte complessivamente valutate è stato ammesso al finanziamento solo il progetto “Luca, fuori sincrono”.
L’elenco completo delle istanze selezionate e di quelle rigettate è allegato al decreto di approvazione, consultabile a questo link.
Turismo, imprese siciliane alla Bit di Milano col sostegno della Regione
La Regione Siciliana sosterrà le piccole e medie imprese del settore turistico che intendano partecipare alla prossima edizione della Bit, la Borsa internazionale del turismo, che si terrà a Milano dal 12 al 14 febbraio del 2023.
Sul sito istituzionale della Regione è stato pubblicato l'avviso di manifestazione di interesse del dipartimento del Turismo (qui il link) rivolto alle piccole e medie imprese con sede o unità produttiva locale nell'isola che svolgono la loro attività nei settori dei servizi di alloggio e ristorazione (codice ateco I 55), in quello del noleggio, dei servizi di supporto alle imprese e le agenzie di viaggio (codice ateco N 79).
Le istanze di partecipazione dovranno essere presentate entro il prossimo 14 novembre esclusivamente via pec all'indirizzo dipartimento.turismo@certmail.regione.sicilia.it
Sul sito istituzionale della Regione è stato pubblicato l'avviso di manifestazione di interesse del dipartimento del Turismo (qui il link) rivolto alle piccole e medie imprese con sede o unità produttiva locale nell'isola che svolgono la loro attività nei settori dei servizi di alloggio e ristorazione (codice ateco I 55), in quello del noleggio, dei servizi di supporto alle imprese e le agenzie di viaggio (codice ateco N 79).
Le istanze di partecipazione dovranno essere presentate entro il prossimo 14 novembre esclusivamente via pec all'indirizzo dipartimento.turismo@certmail.regione.sicilia.it
Le Eolie e la commemorazione dei defunti (a cura del dott. Giuseppe (Pino) La Greca)
Fu tra il 1000 e il 1009 che
Sant’Odilone,abate di Cluny (962-1049) istituì la festività della
commemorazione dei defunti e l’introdusse nei monasteri della sua
giurisdizione.
La festa si estese rapidamente in
Francia e nei paesi nordici, mentre in Italia arriva nel secolo XIII
e a Roma all’inizio del sec. XIV.
Sull’istituzione di questa festa è
interessante quanto racconta il monaco Jotsuald (sec. XII) nella
biografia del santo abate: un monaco che tornava da Gerusalemme,
sostando in una delle Eolie, molto probabilmente Lipari (dove era
ancora attivo il vulcano di Monte Pelato), trovò qui un eremita il
quale gli disse che dentro un vicino vulcano ardente erano punite le
anime purganti, le quali invocavano preghiere dai vivi, ed in
particolare dai monaci di Cluny, per la remissione o abbreviazione
della loro pena; e perciò l’eremita gli raccomandò di riferite
ciò all’abate di Cluny.
[in questi luoghi le anime dei reprobi
soffrono diversi tormenti a seconda dei loro peccati e innumerevoli
demonii rinnovano sempre le loro pene. Egli ode sovente questi
demonii strillare con piagnucolosi lamenti perché frequentemente le
anime dei dannati vengono sottratte alle loro mani a causa delle
preghiere e delle elemosine di alcuni che lottano contro di loro
senza tregua].
Sant’Odilone, appena appresa la
notizia dal monaco rientrato dal viaggio, decise d’istituire la
festa della commemorazione dei defunti, collocandola all’indomani
della festa d’Ognisanti.
Questo racconto fu ripetuto da San Pier
Damiano (sec. XI) nella biografia dello stesso sant’Odilone e da
Iacopo da Varazze nella sua “Legenda aurea” (secolo XIII)
Il Purgatorio nasce alle Eolie?
La Chiesa Cattolica, attraverso la
commemorazione dei defunti (e la intercessione per le anime dei
morti), esprime la sua dottrina del Purgatorio. Come sostenuto dallo
storico Jacques Le Goff, ne "La nascita del Purgatorio",
tale dottrina si afferma piuttosto tardi nella Chiesa Cattolica,
inizialmente come fuoco purgatorio, e solo successivamente
strutturandosi nel paradigma dantesco man a mano che lo sviluppo dei
commerci e i miglioramenti economici rendevano necessario integrare
nella comunità anche quei "peccatori di mestiere", come
banchieri o mercanti, dai quali in definitiva ne dipendeva la
prosperità.
Dante descrive così la struttura del Purgatorio: esso è un monte,
costituito della materia che Lucifero ha innalzato nella sua caduta,
scavando l'abisso dell'Inferno; inoltre, è circondato dal mare, e si
troverebbe nell'emisfero antartico del mondo. Sulla cima del Monte
Sacro si trova l’Eden, il Paradiso Terrestre.Per approfondimenti:
Luigi Bernabò Brea, Le Isole Eolie dal
tardo antico ai Normanni, Mario Lapucci, edizioni del Girasole,
Ravenna, 1988.
Giuseppe Iacolino, Le Isole Eolie, nel
risveglio delle memorie sopite, Aldo Natoli editore, Lipari, 1996.
Navi ed aliscafi (22° puntata - 3 foto dell'Eolo)
Nelle foto di oggi: 1) L'Eolo in navigazione; 2) L'Eolo a Canneto; 3) L'Eolo in ingresso a Sottomonastero
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