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lunedì 22 giugno 2015
Filicudi. Torna lo "spettro" del pontile galleggiante. Presidente Bonica evidenzia criticità e sollecita intervento sindaco
Al Presidente del Consiglio Comune di Lipari
Ai Consiglieri del Comune di Lipari
p.c Al Sig. Sindaco Comune di Lipari
Ai Consiglieri del Comune di Lipari
p.c Al Sig. Sindaco Comune di Lipari
OGGETTO: Richiesta interrogazione pontile galleggiante isola di Filicudi
Gentilissimi interlocutori
A ridosso della stagione estiva che tutti gli operatori turistici attendono con ansia, a Filicudi torna ad aleggiare lo spettro dell’avversato pontile galleggiante. Sembra che gli Enti che hanno dato le autorizzazioni per il posizionamento, tardino a rispondere ai cittadini che si sono costituiti in associazione e non, e che hanno proposto ricorsi e quant’altro. Al contrario, sembrano essere più che solerti nel “garantire” un’opera che non poteva essere autorizzata.
Chiediamo al Presidente e a Voi Consiglieri di interpellare il Sig. Sindaco e gli Enti interessati, per comprendere in quale ottica e con quale criterio, siano stati adottati tutti i pareri, le autorizzazioni e/o concessioni che consentono in un’area in cui sarebbe quantomeno inopportuno, se non vietato, il posizionamento di tale “manufatto”. Ci domandiamo come si possa “superare” il parere del Direttore Aurelio Angelini, che solo lo scorso Ottobre ha categoricamente espresso il NO dell’UNESCO a quest’opera. Si legge nella sua intervista:
“ la realizzazione in una delle più belle baie delle isole Eolie di un lungo pontile galleggiante, in un contesto isolano, in cui esiste un molo di cemento per approdo delle navi, compresa quella per il trasporto dell’acqua, oltre ad avere un impatto paesaggistico inaccettabile, è in rotta di collisione con la previsione UNESCO di riduzione dell’impatto antropico e ambientale. Il pontile che si intende realizzare ha tutte le caratteristiche di accrescere le criticità ambientali, naturalistiche, archeologiche e paesaggistiche stigmatizzate dal Piano di gestione UNESCO, per la tipologia dell’opera in sé, che produce inoltre un’ulteriore estensione dell’impatto, con la realizzazione delle infrastrutture e dei servizi collegati, oltre al conseguente aumento della presenza e della pressione antropica, in un’isola che è già al limite della capacità di carico.”
Il nostro intento è quello di mantenere la memoria di questo luogo ancora misterioso e affascinante.
Ci siamo già espressi in maniera negativa nei confronti di quest’opera, l’abbiamo avversata noi e chi ci ha preceduto in questo Consiglio di Circoscrizione.
Chiediamo dunque al Sindaco, massimo rappresentante anche della comunità di Filicudi, di aiutarci nel nostro intento ancora di più dopo il convegno tenutosi a Lipari in questi giorni dove si è parlato del ruolo dell’UNESCO nella valorizzazione e protezione del patrimonio culturale e naturale delle nostre isole.
Perché non possiamo permetterci di disattendere le indicazioni del Piano UNESCO se vogliamo rimanere iscritti alla World Heritage List. Né Egli può ignorare che è stata avallata un’opera che in zona SIC e ZPS non poteva essere autorizzata.
Cordiali saluti
Il Presidente di Circoscrizione Filicudi/Alicudi
Avv. Maria Grazia Bonica
Gentilissimi interlocutori
A ridosso della stagione estiva che tutti gli operatori turistici attendono con ansia, a Filicudi torna ad aleggiare lo spettro dell’avversato pontile galleggiante. Sembra che gli Enti che hanno dato le autorizzazioni per il posizionamento, tardino a rispondere ai cittadini che si sono costituiti in associazione e non, e che hanno proposto ricorsi e quant’altro. Al contrario, sembrano essere più che solerti nel “garantire” un’opera che non poteva essere autorizzata.
Chiediamo al Presidente e a Voi Consiglieri di interpellare il Sig. Sindaco e gli Enti interessati, per comprendere in quale ottica e con quale criterio, siano stati adottati tutti i pareri, le autorizzazioni e/o concessioni che consentono in un’area in cui sarebbe quantomeno inopportuno, se non vietato, il posizionamento di tale “manufatto”. Ci domandiamo come si possa “superare” il parere del Direttore Aurelio Angelini, che solo lo scorso Ottobre ha categoricamente espresso il NO dell’UNESCO a quest’opera. Si legge nella sua intervista:
“ la realizzazione in una delle più belle baie delle isole Eolie di un lungo pontile galleggiante, in un contesto isolano, in cui esiste un molo di cemento per approdo delle navi, compresa quella per il trasporto dell’acqua, oltre ad avere un impatto paesaggistico inaccettabile, è in rotta di collisione con la previsione UNESCO di riduzione dell’impatto antropico e ambientale. Il pontile che si intende realizzare ha tutte le caratteristiche di accrescere le criticità ambientali, naturalistiche, archeologiche e paesaggistiche stigmatizzate dal Piano di gestione UNESCO, per la tipologia dell’opera in sé, che produce inoltre un’ulteriore estensione dell’impatto, con la realizzazione delle infrastrutture e dei servizi collegati, oltre al conseguente aumento della presenza e della pressione antropica, in un’isola che è già al limite della capacità di carico.”
Il nostro intento è quello di mantenere la memoria di questo luogo ancora misterioso e affascinante.
Ci siamo già espressi in maniera negativa nei confronti di quest’opera, l’abbiamo avversata noi e chi ci ha preceduto in questo Consiglio di Circoscrizione.
Chiediamo dunque al Sindaco, massimo rappresentante anche della comunità di Filicudi, di aiutarci nel nostro intento ancora di più dopo il convegno tenutosi a Lipari in questi giorni dove si è parlato del ruolo dell’UNESCO nella valorizzazione e protezione del patrimonio culturale e naturale delle nostre isole.
Perché non possiamo permetterci di disattendere le indicazioni del Piano UNESCO se vogliamo rimanere iscritti alla World Heritage List. Né Egli può ignorare che è stata avallata un’opera che in zona SIC e ZPS non poteva essere autorizzata.
Cordiali saluti
Il Presidente di Circoscrizione Filicudi/Alicudi
Avv. Maria Grazia Bonica
Giovane pasticciere muore a Vulcano
Un giovane pasticciere, A.P.,35 anni, di Torre Del Greco ha perso la vita a Vulcano.
Il giovane, che lavorava in una struttura turistica alberghiera, è stato colto da malore ed è deceduto alla guardia medica dove si era recato, accompagnato da un collega di lavoro.
A stroncarlo, da quanto trapela, sarebbe stato un infarto, conseguenza di una grave insufficienza cardiaca con edema polmonare.
Il giovane è giunto alla guardia medica quando mancavano circa 15 minuti alle 8 e a soccorrerlo è stato, in assenza del medico di guardia che si trovava fuori per una visita domiciliare urgente, la dottoressa che doveva montare in servizio alle otto e che era giunta da poco nel presidio.
Le condizioni del giovane sono apparse subito disperate e a nulla sono valsi i tanti tentativi messi in atto dal sanitario di strapparlo alla morte.
Su quanto accaduto, come di rito, sono in corso le indagine da parte dei carabinieri dell'isola, al comando del maresciallo Antonino Sottile.
Il sostituto procuratore del tribunale di Barcellona Federica Paiola ha disposto l'effettuazione dell' autopsia e il trasferimento della salma a Messina.
La tragicità dell'evento deve, comunque, servire da riflessione per chi organizza il servizio di guardia medica nell'isola.
Il giovane è giunto alla guardia medica quando mancavano circa 15 minuti alle 8 e a soccorrerlo è stato, in assenza del medico di guardia che si trovava fuori per una visita domiciliare urgente, la dottoressa che doveva montare in servizio alle otto e che era giunta da poco nel presidio.
Le condizioni del giovane sono apparse subito disperate e a nulla sono valsi i tanti tentativi messi in atto dal sanitario di strapparlo alla morte.
Su quanto accaduto, come di rito, sono in corso le indagine da parte dei carabinieri dell'isola, al comando del maresciallo Antonino Sottile.
Il sostituto procuratore del tribunale di Barcellona Federica Paiola ha disposto l'effettuazione dell' autopsia e il trasferimento della salma a Messina.
La tragicità dell'evento deve, comunque, servire da riflessione per chi organizza il servizio di guardia medica nell'isola.
In piena stagione estiva, in un sito come quello di Vulcano, dove le chiamate d'emergenza e non si susseguono a ritmo incalzante, non è possibile non prevedere il raddoppio del sanitario in servizio alla guardia medica (unica struttura sanitaria dell'isola).
Così come è organizzato per adesso il servizio si corre il serio rischio di lasciare "fuori dalla porta" chi fa ricorso (grave o meno) alla guardia medica mentre il sanitario di turno è impegnato in interventi esterni.
Così come è organizzato per adesso il servizio si corre il serio rischio di lasciare "fuori dalla porta" chi fa ricorso (grave o meno) alla guardia medica mentre il sanitario di turno è impegnato in interventi esterni.
Da Partylandia auguri per Piero e Federica Acquaro, per Patrizia ed Antonio
Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Piero Acquaro e a Federica Acquaro.
Auguri a Patrizia ed Antonio nel 30° anniversario di matrimonio
Auguri a Patrizia ed Antonio nel 30° anniversario di matrimonio
Fenomeni di vulcanesimo dell’isola di Vulcano. Del Bono : "Guai a demonizzarle. Autorità valuteranno con serenità e senza eccessivi allarmismi eventuali cautele" .
“I fenomeni di vulcanesimo dell’isola di Vulcano rientrano tra le peculiarità e le eccezionalità che hanno consentito alle Isole Eolie di essere inserite nella World Heritage List dell’UNESCO. Guai a demonizzarle: non si farebbe un buon servizio né alle isole né ai visitatori che ogni anno da tutte le parti del mondo decidono di spendervi le proprie vacanze, cercando posti non standardizzati e fuori dagli schemi ordinare del mero “mare e sole”. Così il presidente di Federalberghi Isole Eolie e isole Minori, Christian Del Bono.
“Le emissioni di anidride carbonica da alcune polle sulfuree – prosegue Del Bono - sono risapute e vanno meglio segnalate così da consentire ai visitatori di poter fruire in modo attento e consapevole dell’enorme patrimonio naturalistico dell’isola di Vulcano”. “Sono certo, conclude il presidente degli albergatori eoliani, che le autorità competenti valuteranno con serenità e senza eccessivi allarmismi se e quali maggiori cautele adottare in prossimità delle aree di maggiore emissione”.
Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Federalberghi Isole Eolie
“Le emissioni di anidride carbonica da alcune polle sulfuree – prosegue Del Bono - sono risapute e vanno meglio segnalate così da consentire ai visitatori di poter fruire in modo attento e consapevole dell’enorme patrimonio naturalistico dell’isola di Vulcano”. “Sono certo, conclude il presidente degli albergatori eoliani, che le autorità competenti valuteranno con serenità e senza eccessivi allarmismi se e quali maggiori cautele adottare in prossimità delle aree di maggiore emissione”.
Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Federalberghi Isole Eolie
Vulcano: "Vietate i bagni". L'allarme lo lancia il giornale repubblica.it. Cosa c'è di vero? E' il solito attacco al nostro turismo o no?
Nota del direttore di Eolienews- Riprendiamo Da Repubblica.it un articolo di Alessandra Ziniti. Che cosa c'è di vero? Siamo difronte all'ennesimo attacco "strumentale" (avviene ogni anno, con argomenti diversi) al nostro turismo. Viene riportata nell'articolo anche una dichiarazione del sindaco Giorgianni, risponde al vero? Crediamo sia necessario fare chiarezza e chiedere smentite se è il caso
Questo l'articolo:
Il mistero dei gas dell'isola. Dopo il malore di un bimbo l'allarme della Protezione civile: "Troppa anidride carbonica dai fanghi"
VULCANO. Ha tirato un bel maestrale sul porto di Levante per tutto il weekend e nella " vasca dei fanghi" è andato in scena il consueto rito di "purificazione collettiva". I turisti del "mordi e fuggi" appena sbarcati dalla piccola motonave che fa il tour delle Eolie si contendono le bocche delle fumarole per avere il getto sulla schiena, si spalmano l'argilla sul viso e sulle braccia, camminano avanti e indietro. C'è persino chi rotola in quel mezzo metro di acqua salmastra resa bianca dai depositi di argilla prima di andarsi a ripulire tuffandosi nelle "acque calde" della spiaggetta adiacente, lì dove il mare sobbolle per le fumarole che vengono su dalla sabbia. La puzza di zolfo, che si avverte ancora prima di scendere dall'aliscafo o dalle barche, in giornate così ventose è appena sopportabile, ma il 14 aprile scorso quando Julien (il nome è di fantasia) si è sentito male era una bellissima giornata di anticipo d'estate, cielo terso e aria ferma. Non era neanche nella vasca dei fanghi quel bimbo francese di nove anni, stava giocando nella spiaggia delle acque calde quando ha perso i sensi ed è crollato a terra. La disperata richiesta di aiuto della madre, il soccorso immediato, il trasporto con l'elisoccorso del 118 al vicinissimo ospedale di Lipari gli hanno salvato la vita. Ma avrebbe potuto andargli peggio perché quello che ha "avvelenato" Julien hanno spiegato i medici - era una elevatissima concentrazione nell'aria di anidride carbonica" . Gas inodore ed eventualmente letale" scrive il Dipartimento di Protezione civile che, con una nota inviata al Comune di Lipari e alla Regione siciliana, all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, alla Guardia costiera, alla Capitaneria di Porto e alla prefettura, avverte ora della "situazione di possibile pericolosità connessa con emissioni gassose in mare" e chiede di valutare l'opportunità di interdire l'accesso all'area e di vietare la balneazione nella spiaggia delle "acque calde". Una ipotesi shock per un'isola che sul turismo termale, con decine e decine di migliaia di presenze per nove mesi l'anno, basa buona parte della sua economia. E che con quel vulcano attivo ( anche se l'ultima eruzione risale al 1890) e innocuo convive felicemente da sempre.
Per il Dipartimento di Protezione civile però, "sussistono condizioni di pericolosità per la pubblica incolumità nel tratto di mare dell'isola di Vulcano denominato 'acque calde', antistante la cosiddetta 'vasca dei fanghi', dove sono presenti numerosi punti di emissione di gas e dove, soprattutto in assenza di vento, possono prodursi, senza nessun preavviso, elevate concentrazioni di gas inodore ed eventualmente letale". L'acre e spesso insopportabile odore di zolfo che caratterizza la baia di Levante, dunque, potrebbe nascondere pericolose emissioni di (quella sì inodore) anidride carbonica. Una valutazione di rischio, subito girata al Comune di Lipari, supportata dalle analoghe considerazioni dell'Istituto nazionale di geofisica che monitora costantemente l'ordinaria attività del vulcano che alimenta la vasca dei fanghi proprio con l'emissione di quei vapori sulfurei giudicati un toccasana per le vie respiratorie e per le malattie osteoarticolari e con quei depositi di argilla ad altissimo contenuto di zolfo che rendono la pelle liscia come quella di un bambino. "In condizioni particolari di calma di vento che non consente la dispersione dell'anidride carbonica- è stato il responso consegnato dieci giorni fa dai tecnici dell'Ingv - questo tipo di emissioni possono diventare pericolose per la possibilità di locali accumuli che determinano alte concentrazioni in atmsofera". E proprio ad altezza di naso di bagnanti perché - spiegano ancora - "l'anidride carbonica, attraversando l'acqua di mare prima di giungere in superficie, si raffredda aumentando la propria densità e tende a stazionare sulla superficie dell'acqua all'altezza di respirazione di eventuali bagnanti".
La patata bollente ora passa nelle mani del sindaco Marco Giorgianni che al momento esclude il divieto di balneazione. "Non intendo sottovalutare alcun allarme - dice - ma non c'è un'escalation. Pubblicizzeremo le condizioni di pericolosità con un'apposita cartellonistica. Ho già chiesto il testo alla Protezione civile". Come dire, il turista è avvertito.
Questo l'articolo:
Il mistero dei gas dell'isola. Dopo il malore di un bimbo l'allarme della Protezione civile: "Troppa anidride carbonica dai fanghi"
VULCANO. Ha tirato un bel maestrale sul porto di Levante per tutto il weekend e nella " vasca dei fanghi" è andato in scena il consueto rito di "purificazione collettiva". I turisti del "mordi e fuggi" appena sbarcati dalla piccola motonave che fa il tour delle Eolie si contendono le bocche delle fumarole per avere il getto sulla schiena, si spalmano l'argilla sul viso e sulle braccia, camminano avanti e indietro. C'è persino chi rotola in quel mezzo metro di acqua salmastra resa bianca dai depositi di argilla prima di andarsi a ripulire tuffandosi nelle "acque calde" della spiaggetta adiacente, lì dove il mare sobbolle per le fumarole che vengono su dalla sabbia. La puzza di zolfo, che si avverte ancora prima di scendere dall'aliscafo o dalle barche, in giornate così ventose è appena sopportabile, ma il 14 aprile scorso quando Julien (il nome è di fantasia) si è sentito male era una bellissima giornata di anticipo d'estate, cielo terso e aria ferma. Non era neanche nella vasca dei fanghi quel bimbo francese di nove anni, stava giocando nella spiaggia delle acque calde quando ha perso i sensi ed è crollato a terra. La disperata richiesta di aiuto della madre, il soccorso immediato, il trasporto con l'elisoccorso del 118 al vicinissimo ospedale di Lipari gli hanno salvato la vita. Ma avrebbe potuto andargli peggio perché quello che ha "avvelenato" Julien hanno spiegato i medici - era una elevatissima concentrazione nell'aria di anidride carbonica" . Gas inodore ed eventualmente letale" scrive il Dipartimento di Protezione civile che, con una nota inviata al Comune di Lipari e alla Regione siciliana, all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, alla Guardia costiera, alla Capitaneria di Porto e alla prefettura, avverte ora della "situazione di possibile pericolosità connessa con emissioni gassose in mare" e chiede di valutare l'opportunità di interdire l'accesso all'area e di vietare la balneazione nella spiaggia delle "acque calde". Una ipotesi shock per un'isola che sul turismo termale, con decine e decine di migliaia di presenze per nove mesi l'anno, basa buona parte della sua economia. E che con quel vulcano attivo ( anche se l'ultima eruzione risale al 1890) e innocuo convive felicemente da sempre.
Per il Dipartimento di Protezione civile però, "sussistono condizioni di pericolosità per la pubblica incolumità nel tratto di mare dell'isola di Vulcano denominato 'acque calde', antistante la cosiddetta 'vasca dei fanghi', dove sono presenti numerosi punti di emissione di gas e dove, soprattutto in assenza di vento, possono prodursi, senza nessun preavviso, elevate concentrazioni di gas inodore ed eventualmente letale". L'acre e spesso insopportabile odore di zolfo che caratterizza la baia di Levante, dunque, potrebbe nascondere pericolose emissioni di (quella sì inodore) anidride carbonica. Una valutazione di rischio, subito girata al Comune di Lipari, supportata dalle analoghe considerazioni dell'Istituto nazionale di geofisica che monitora costantemente l'ordinaria attività del vulcano che alimenta la vasca dei fanghi proprio con l'emissione di quei vapori sulfurei giudicati un toccasana per le vie respiratorie e per le malattie osteoarticolari e con quei depositi di argilla ad altissimo contenuto di zolfo che rendono la pelle liscia come quella di un bambino. "In condizioni particolari di calma di vento che non consente la dispersione dell'anidride carbonica- è stato il responso consegnato dieci giorni fa dai tecnici dell'Ingv - questo tipo di emissioni possono diventare pericolose per la possibilità di locali accumuli che determinano alte concentrazioni in atmsofera". E proprio ad altezza di naso di bagnanti perché - spiegano ancora - "l'anidride carbonica, attraversando l'acqua di mare prima di giungere in superficie, si raffredda aumentando la propria densità e tende a stazionare sulla superficie dell'acqua all'altezza di respirazione di eventuali bagnanti".
La patata bollente ora passa nelle mani del sindaco Marco Giorgianni che al momento esclude il divieto di balneazione. "Non intendo sottovalutare alcun allarme - dice - ma non c'è un'escalation. Pubblicizzeremo le condizioni di pericolosità con un'apposita cartellonistica. Ho già chiesto il testo alla Protezione civile". Come dire, il turista è avvertito.
Alessandra Ziniti
Metromare a Ustica Lines. Aggiudicata la gara per i servizi di collegamento veloce tra le due sponde dello Stretto
La gara per la Metromare dello Stretto è stata assegnata a Ustica Lines, la società fondata a Trapani dall’armatore Vittorio Morace. La firma del contratto è attesa per questa settimana. D’altro canto, il precedente servizio, attualmente in proroga, scadrà a fine mese, mentre il nuovo bando dovrebbe scattare il primo luglio. Una sola l’offerta arrivata sul tavolo del Ministero dei Trasporti, nonostante il bando fosse europeo, e a ottenere l’affidamento è stata proprio la compagnia che sta già gestendo il servizio fra Messina e Reggio Calabria ma sempre in regime di proroga dopo il primo contratto del 2008, quando nacque anche il consorzio Metromare. Adesso l’accordo è su base triennale, con un investimento da parte dello Stato di 21 milioni. Si tornerà a 16 corse da Messina e altrettante da Reggio Calabria dal lunedì al venerdì a cui se ne aggiungono altre 6 coppie per il sabato e la domenica. Tre i monocarena impiegati, uno dei quali di riserva e due sempre attivi. Fra amministrativi e marittimi saranno una ottantina i posti di lavoro per i quali sarà assicurata una continuità di impiego di 3 anni più uno.
domenica 21 giugno 2015
Ancora matrimoni nella magica Stromboli
Si susseguono i matrimoni nella magica cornice di Stromboli. Questa volta a dirsi di si, nell'area antistante il centro operativo avanzato della Protezione civile, alle pendici del vulcano, sono stati Antony Adie, scozzese di origini francesi, e Chiara Carella , giornalista, nativa di Crotone ma residente da tempo ad Oxford in Inghilterra . Il si è stato pronunciato anche sotto lo sguardo attento e gioioso del loro cane Charlye.
Gran cerimoniere il presidente della circoscrizione Carlo Lanza.
” Abbiamo scleto Stromboli- hanno detto gli sposi- perchè amiamo da sempre i colori ed i profumi intensi di questo mare”. Testimoni sono stati Gabriella e Ugo proprietari di casa ” Maestrale” e anch’essi amanti dell’isola nella quale convolarono a nozze 19 anni fa davanti a Don Cirone. Fotografa d’eccezione la bella Giulia che ha anche dato agli sposi il benvenuto sull’isola.
REGIONE: D’ALIA, CANCELLARE ALL’ARS VOTO SEGRETO
COMUNICATO STAMPA
Entro l’estate sarà conclusa la ricognizioni sulle Regioni a statuto speciale. Su riforma province, “fare presto a rischio 4 mila lavoratori”
“Bisogna cancellare all’Ars lo squallore del voto segreto. Nel Parlamento siciliano è diventato solo uno strumento per impallinare, a proprio piacimento, ogni iniziativa legislativa”. Così i Il presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali, Gianpiero D’Alia, che ha partecipato ad Acireale al convegno ‘L’Italia è cambiata: nuovi strumenti per governare’, organizzato da Hub Sicilia e associazione #Labuonadirezione, in collaborazione con la Fondazione Luigi Sturzo di Caltagirone e la Società geografica italiana. All’incontro hanno partecipato anche i parlamentari nazionali del Pd Giovanni Burtone e Fausto Raciti, segretario regionale dei Dem. I lavori sono stati introdotti da Santo Primavera e Sebi Leonardi di Hub Sicilia.
“Basta una semplice modifica al regolamento di Sala d’Ercole – osserva D’Alia – solo così sarà possibile sperare di fare alcune riforme necessarie per la Sicilia. La pratica della votazione segreta all’Assemblea siciliana è stata svuotata di tutta la sua serietà. Si esercita su questioni importanti, su decisioni delicate che riguardano un parlamentare o su questioni morali, non la si può ridurre a un mercatino della convenienza da utilizzare di volta in volta senza alcuna logica o ragione”.
SU REGIONI A STATUTO SPECIALE – L’ex ministro ha poi rilanciato su due temi fondamentali: la riforma costituzionale, in relazione alla sopravvivenza delle regioni a statuto speciale e quella delle province.
Entro l’estate sarà conclusa la ricognizioni sulle Regioni a statuto speciale. Su riforma province, “fare presto a rischio 4 mila lavoratori”
“Bisogna cancellare all’Ars lo squallore del voto segreto. Nel Parlamento siciliano è diventato solo uno strumento per impallinare, a proprio piacimento, ogni iniziativa legislativa”. Così i Il presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali, Gianpiero D’Alia, che ha partecipato ad Acireale al convegno ‘L’Italia è cambiata: nuovi strumenti per governare’, organizzato da Hub Sicilia e associazione #Labuonadirezione, in collaborazione con la Fondazione Luigi Sturzo di Caltagirone e la Società geografica italiana. All’incontro hanno partecipato anche i parlamentari nazionali del Pd Giovanni Burtone e Fausto Raciti, segretario regionale dei Dem. I lavori sono stati introdotti da Santo Primavera e Sebi Leonardi di Hub Sicilia.
“Basta una semplice modifica al regolamento di Sala d’Ercole – osserva D’Alia – solo così sarà possibile sperare di fare alcune riforme necessarie per la Sicilia. La pratica della votazione segreta all’Assemblea siciliana è stata svuotata di tutta la sua serietà. Si esercita su questioni importanti, su decisioni delicate che riguardano un parlamentare o su questioni morali, non la si può ridurre a un mercatino della convenienza da utilizzare di volta in volta senza alcuna logica o ragione”.
SU REGIONI A STATUTO SPECIALE – L’ex ministro ha poi rilanciato su due temi fondamentali: la riforma costituzionale, in relazione alla sopravvivenza delle regioni a statuto speciale e quella delle province.
“La Commissione prima dell’estate completerà l’indagine conoscitiva sugli statuti speciali – spiega - e a settembre presenteremo la relazione. Emerge ancora forte l’importanza delle autonomie anche per ragioni sociali o geopolitiche del territorio. Non sono nate per caso. Però bisogna cambiare la rotta e lasciarci alle spalle quell’agire basato sull’autonomia di spesa e non sull’autonomia di responsabilità”. Secondo D’Alia “le condizioni che hanno portato all’emanazione dello Statuto siciliano del ’46 sono ancora valide anche per la posizione strategica della Sicilia, ma lo statuto va riattualizzato e in tal senso ha fatto bene il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, a pensare all’istituzione di una commissione che si occuperà proprio di questo. Se gli statuti speciali non si riattualizzano – avverte il presidente – non sopravviveranno, compreso quello siciliano, anche alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale che permette allo Stato di imporre unilateralmente le quote di compartecipazione al patto europeo di stabilità a tutte le Regioni, comprese quelle a statuto speciale”.
RIFORMA PROVINCE - Infine D’Alia ha ricordato l’importanza di approvare la legge sulla riforma delle province entro il 31 luglio: “Si deve garantire il futuro lavorativo di oltre 4 mila dipendenti”.
RIFORMA PROVINCE - Infine D’Alia ha ricordato l’importanza di approvare la legge sulla riforma delle province entro il 31 luglio: “Si deve garantire il futuro lavorativo di oltre 4 mila dipendenti”.
Eolian Historic Tour 2015 "Trofeo del Gattopardo". Ancora una volta un successo
Si è concluso oggi, con la partenza delle auto d'epoca da Lipari, la sesta edizione dell'Eolian Historic Tour "Trofeo del Gattopardo", organizzato dall'Acais, da Eolieolie, organizzazione e promozione eventi e dall''Hotel Gattopardo.
In mattinata gli ospiti hanno incontrato nella sala convegni dell'Hotel Gattopardo il dottor Gianni Iacolino, che ha parlato delle api e del miele di sua produzione.
Dopo l'aperitivo ed il pranzo si è passati alla premiazione e ai riconoscimenti.
E' intervenuto il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni che ha portato il saluto dell'amministrazione.
Ultimata la premiazione, tutti in fila per l'imbarco sulla nave di linea.
L'appuntamento è per il prossimo anno con la VII° edizione.
Alla giornata odierna dedicheremo domani uno slide fotografico
In mattinata gli ospiti hanno incontrato nella sala convegni dell'Hotel Gattopardo il dottor Gianni Iacolino, che ha parlato delle api e del miele di sua produzione.
Dopo l'aperitivo ed il pranzo si è passati alla premiazione e ai riconoscimenti.
E' intervenuto il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni che ha portato il saluto dell'amministrazione.
Ultimata la premiazione, tutti in fila per l'imbarco sulla nave di linea.
L'appuntamento è per il prossimo anno con la VII° edizione.
Alla giornata odierna dedicheremo domani uno slide fotografico
"Alicudi nel vento" , il documentario di Aurelio Grimaldi al Taormina Film Festival (di Valeria Morabito)
L'isolamento di Alicudi – "Alicudi nel vento" è stato l'ultimo documentario che ha concluso il concorso Filmmaker in Sicilia della 61esima edizione del Taormina Film Festival. La pellicola di Aurelio Grimaldi è ambientata nell'arcipelago delle Isole Eolie, ovvero ad Alicudi. Un luogo sperduto, dove le strade e le macchine sono una rarità. Anzi, come ha sottolineato uno spettatore alla conclusione del documentario, «da poco tempo hanno tolto anche l'ufficio postale». Lo Stato, in poche parole, non fa sentire la sua presenza. Forse l'unico edificio, seppur in condizioni precarie, è rappresentato dalla scuola. Per il resto bisogna rivolgersi alle altre isole intorno. La descrizione di Alicudi la si può trovare nel documentario del ribelle Grimaldi, che nella prima parte narra com'è oggi l'isolotto appartenente alla provincia di Messina. Un puntino nel mar Mediterraneo, un segno di bellezza naturale e incontaminata. Un luogo abitato da circa 100 persone, che trascorrono, seppur con difficoltà, la loro vita ad Alicudi.
Un remake rustico dell'Attimo fuggente – Aurelio Grimaldi, che prima di cimentarsi nelle esperienze cinematografiche faceva il professore, ha provato a raccontare Alicudi e una ben precisa sfumatura dei suoi personaggi. Grimaldi si è soffermato sui ragazzi e ha provato a creare una sorta di "scuola della strada" in cui ha cercato di istruire i suoi alunni. Un'impresa davvero difficile, considerando gli evidenti errori ortografici e l'indifferenza verso il presidente della Repubblica, Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Verdi e il grande interesse e la conoscenza nei confronti di Lady Gaga. Ah, i miracoli della globalizzazione. Già, quel contesto farebbe pensare a una sorta di Scuola di Barbiana in salsa sicula, ma in realtà, ricollegandosi al tema della globalizzazione, si tratta di un remake rustico dell'Attimo fuggente. Aurelio Grimaldi nei panni del professor Keating senza giacca e cravatta, ma lo spirito è lo stesso.
Quella verità contenuta in un episodio dei "Simpson" – Un modo di insegnare ai propri alunni "alternativo", controcorrente. Un pensiero vintage in pieno stile sessantottino di cui, a dir la verità, la scuola italiana dell'epoca contemporanea ne ha pagato le amare conseguenze. Si, perché se la situazione delle istituzioni scolastiche è quella attuale, è dovuta anche al modo di intendere e pensare la scuola ormai satura e strumentalizzata da pensieri politici di qualsiasi colore politico. La scuola, con molta più semplicità, dovrebbe essere l'edificio in cui creare la nuova classe dirigente, le nuove generazioni e non un'istituzione in cui provare a realizzare le proprie ideologie da parte dell'educatore di turno. Del resto provare a indirizzare i ragazzi verso un preciso modo di pensare, spesso ancorato a paradigmi del passato, non serve a molto. Come ammesso anche dal regista Aurelio Grimaldi, nessuno di quei ragazzi di Alicudi ha proseguito sulla strada dello studio. Al massimo sono andati a salutarlo al porto mentre partiva. I sentimenti, è vero, sono importanti, ma quando si parla di scuola serve ben altro. Al bando i buonismi e i luoghi comuni. La verità, come si dice in un episodio dei "Simpson", è che «l'attimo fuggente ha rovinato una generazione di educatori» e ieri pomeriggio ne abbiamo avuto un'ulteriore conferma.
Un remake rustico dell'Attimo fuggente – Aurelio Grimaldi, che prima di cimentarsi nelle esperienze cinematografiche faceva il professore, ha provato a raccontare Alicudi e una ben precisa sfumatura dei suoi personaggi. Grimaldi si è soffermato sui ragazzi e ha provato a creare una sorta di "scuola della strada" in cui ha cercato di istruire i suoi alunni. Un'impresa davvero difficile, considerando gli evidenti errori ortografici e l'indifferenza verso il presidente della Repubblica, Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Verdi e il grande interesse e la conoscenza nei confronti di Lady Gaga. Ah, i miracoli della globalizzazione. Già, quel contesto farebbe pensare a una sorta di Scuola di Barbiana in salsa sicula, ma in realtà, ricollegandosi al tema della globalizzazione, si tratta di un remake rustico dell'Attimo fuggente. Aurelio Grimaldi nei panni del professor Keating senza giacca e cravatta, ma lo spirito è lo stesso.
Quella verità contenuta in un episodio dei "Simpson" – Un modo di insegnare ai propri alunni "alternativo", controcorrente. Un pensiero vintage in pieno stile sessantottino di cui, a dir la verità, la scuola italiana dell'epoca contemporanea ne ha pagato le amare conseguenze. Si, perché se la situazione delle istituzioni scolastiche è quella attuale, è dovuta anche al modo di intendere e pensare la scuola ormai satura e strumentalizzata da pensieri politici di qualsiasi colore politico. La scuola, con molta più semplicità, dovrebbe essere l'edificio in cui creare la nuova classe dirigente, le nuove generazioni e non un'istituzione in cui provare a realizzare le proprie ideologie da parte dell'educatore di turno. Del resto provare a indirizzare i ragazzi verso un preciso modo di pensare, spesso ancorato a paradigmi del passato, non serve a molto. Come ammesso anche dal regista Aurelio Grimaldi, nessuno di quei ragazzi di Alicudi ha proseguito sulla strada dello studio. Al massimo sono andati a salutarlo al porto mentre partiva. I sentimenti, è vero, sono importanti, ma quando si parla di scuola serve ben altro. Al bando i buonismi e i luoghi comuni. La verità, come si dice in un episodio dei "Simpson", è che «l'attimo fuggente ha rovinato una generazione di educatori» e ieri pomeriggio ne abbiamo avuto un'ulteriore conferma.
"La storia delle Eolie" conosciamola attraverso lo storico Giuseppe La Greca: 21 giugno 1964 Eolie le leggendarie isole delle sirene Di Guido Gerosa – foto di Giac Casale
21 giugno 1964 - Eolie le
leggendarie isole delle sirene
Di Guido Gerosa –
foto di Giac Casale
Il 21 giugno la rivista “Epoca” (n 717,
dell’anno XV), pubblica un bellissimo Reportage con una breve prefazione
e le didascalie delle foto scritte dallo scrittore e giornalista Guido Gerosa e le foto di Giac Casale.
I 117 chilometri quadrati delle isole Eolie racchiudono un
sogno millenario: dalla più remota antichità queste sette gemme del mare
(Lipari, Vulcano, Stromboli, Panarea, Salina, Filicudi, Alicudi), incastonate a
nord-est della Sicilia nel purissimo azzurro del Mediterraneo, sono la terra
del mito. Qui, forse, Ulisse invocò una tregua alle sue peregrinazioni senza
fine, rifugiandosi presso Eolo dio dei venti, in un’isola “cui tutta un muro
d’infrangibil rame – e una liscia circonda eccelsa rupe”. Il paesaggio vi
appare veramente omerico: le monumentali masse grigie parlano di un mondo
perduto, quando queste pietre erano squassate dalla furia dei vulcani e le
pareti a picco strapiombavano sul mare ruggente e le caverne misteriose erano
popolate da mostri. Così Virgilio immaginò “Lipari aspra dai sassi fumanti”. Ma
questa terra, ieri come oggi, accanto alle smisurate ombre del mito esprimeva
la luminosa serenità dei grandi spazi mediterranei. Queste isole erano la
superba dimora degli dei, di Eolo e di Vulcano; e, secondo la leggenda, le
anime dei morti, nel compiere il viaggio senza ritorno, passavano accanto ad
esse, per captarvi un’ultima volta il fulgore della natura, mentre di scoglio
in scoglio, nella luce abbagliante, si levavano sulle acque le voci
incantatrici delle divine Sirene.
La Cava (Art.1): Via Calandra Costa, incidenti e rischi
Ci deve scappare il morto o qualcuno si interesserà con celere solerzia per risolvere tempestivamente il problema? Anche oggi un altro incidente che evidenzia la superficialità con la quale viene gestito il nostro territorio.
Via Calandra Costa da settimane versa in queste condizioni ed il flusso dei mezzi a due ruote che salgono e scendono da questo tratto di strada è notevolmente aumentato ma pare che gli addetti ai lavori siano impegnati a farsi i bagni.
Non ci interessa sapere se è una strada provinciale o comunale,vogliamo vedere qualcuno che ripristini il tratto di strada danneggiato per garantire la sicurezza e l’incolumità di tutti.
Non dovessimo vedere il tratto di strada ripristinato entro una settimana procederemo in autonomia ad eliminare il problema.
Via Calandra Costa da settimane versa in queste condizioni ed il flusso dei mezzi a due ruote che salgono e scendono da questo tratto di strada è notevolmente aumentato ma pare che gli addetti ai lavori siano impegnati a farsi i bagni.
Non ci interessa sapere se è una strada provinciale o comunale,vogliamo vedere qualcuno che ripristini il tratto di strada danneggiato per garantire la sicurezza e l’incolumità di tutti.
Non dovessimo vedere il tratto di strada ripristinato entro una settimana procederemo in autonomia ad eliminare il problema.
Art.1
Il presidente
Alessandro La Cava
Il presidente
Alessandro La Cava
S'ammalò dopo trasfusione, mai risarcito. Indennità stabilita dal giudice nel 2012. Scrive al Capo dello Stato
(ANSA) - Circa vent'anni fa, a causa di una trasfusione con sangue infetto si è ammalato di epatite e dopo che in via amministrativa gli è stata negata la richiesta di indennità, in un successivo ricorso alla magistratura gli è stata riconosciuta; ma il ministero della Salute non paga e così G.Z., 61 anni, di Lipari, moglie e due figli, ha deciso di scrivere al capo dello Stato rivendicando i propri diritti riconosciuti dal tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto il 13 aprile 2012.
Trofeo del Gattopardo per auto d'epoca. Lo slide con le foto della kermesse di Lipari
In questo slide fotografico i vari momenti della kermesse di Lipari delle auto d'epoca partecipanti alla VI° edizione dell'Eolian Historic Tour "Trofeo del Gattopardo"
Cattivo funzionamento impianto liquami di Lipari. Prosciolti Bruno, Giorgianni, Russo e Gitto. Blasco ha scelto il rito abbreviato.
Cattivo funzionamento del depuratore (impianto pre-trattamento liquami) di Lipari.
Il Gup del tribunale di Barcellona, Salvatore Pugliese, ha prosciolto dall’accusa di omissione in atti d’ufficio e di violazione delle leggi di tutela ambientale, quattro dei cinque indagati che hanno scelto di essere giudicati col rito ordinario. Il non luogo a procedere è stato disposto nei confronti dell’ex sindaco di Lipari Mariano Bruno e del suo successore, Marco Giorgianni.
Oltre che per i due sindaci, che erano accusati di inquinamento e di omissione di atti d’ufficio, il giudice ha disposto il non luogo a procedere anche nei confronti di Domenico Russo, che era stato indagato nella qualità di dirigente pro tempore del Comune, e per l’imprenditore Rosario Gitto di Milazzo, gestore dell’impianto di pretrattamento liquami di Lipari, il quale era accusato di non aver adempiuto agli obblighi contrattuali.
Stralciata invece la posizione di un quinto imputato, Stefano Blasco, dirigente, nel periodo 1° gennaio 2011 e 31 dicembre 2012, del IV Settore del Comune di Lipari. Questi, infatti, ha scelto di essere processato con il rito abbreviato. IL processo è stato rinviato al prossimo 11 dicembre.
I difensori degli imputati, avv. Fabrizio Formica, Luca Frontino e Alberto Gullino, hanno dimostrato che, al momento della contestazione dei reati, si stava costruendo un depuratore nella frazione Canneto e che, sul vecchio impianto, non era possibile effettuare interventi per adeguarlo ai massimi livelli. Possibili solo interventi urgenti. Come d'altronde veniva fatto.
L’inchiesta, che ha portato alla richiesta di cinque rinvii a giudizio, è stata portata a termine dai carabinieri della Compagnia di Milazzo e dei reparti speciali del Noe di Catania. Come si ricorderà il 10 maggio del 2013, nel contesto dell'indagine, fu sequestrato l’impianto di pretrattamento di contrada Santa Caterina.
Il Gup del tribunale di Barcellona, Salvatore Pugliese, ha prosciolto dall’accusa di omissione in atti d’ufficio e di violazione delle leggi di tutela ambientale, quattro dei cinque indagati che hanno scelto di essere giudicati col rito ordinario. Il non luogo a procedere è stato disposto nei confronti dell’ex sindaco di Lipari Mariano Bruno e del suo successore, Marco Giorgianni.
Oltre che per i due sindaci, che erano accusati di inquinamento e di omissione di atti d’ufficio, il giudice ha disposto il non luogo a procedere anche nei confronti di Domenico Russo, che era stato indagato nella qualità di dirigente pro tempore del Comune, e per l’imprenditore Rosario Gitto di Milazzo, gestore dell’impianto di pretrattamento liquami di Lipari, il quale era accusato di non aver adempiuto agli obblighi contrattuali.
Stralciata invece la posizione di un quinto imputato, Stefano Blasco, dirigente, nel periodo 1° gennaio 2011 e 31 dicembre 2012, del IV Settore del Comune di Lipari. Questi, infatti, ha scelto di essere processato con il rito abbreviato. IL processo è stato rinviato al prossimo 11 dicembre.
I difensori degli imputati, avv. Fabrizio Formica, Luca Frontino e Alberto Gullino, hanno dimostrato che, al momento della contestazione dei reati, si stava costruendo un depuratore nella frazione Canneto e che, sul vecchio impianto, non era possibile effettuare interventi per adeguarlo ai massimi livelli. Possibili solo interventi urgenti. Come d'altronde veniva fatto.
L’inchiesta, che ha portato alla richiesta di cinque rinvii a giudizio, è stata portata a termine dai carabinieri della Compagnia di Milazzo e dei reparti speciali del Noe di Catania. Come si ricorderà il 10 maggio del 2013, nel contesto dell'indagine, fu sequestrato l’impianto di pretrattamento di contrada Santa Caterina.
Judo. Non c’è due senza tre… Master Peluso è primo anche a Tarcento. Ancora successi per l'eoliano trapiantato in Friuli
Il liparese Roberto Peluso, da qualche trasferitosi in Friuli, si è classificato al primo posto negli 81 kg M3 a Tarcento, in occasione del 12° Trofeo Master FVG, terza prova valida per il titolo di campione italiano master.
Quello ottenuto in questa manifestazione è il terzo primo posto per Peluso che gareggia per il Dlf Yama Arashi
Ladri in azione a Canneto. "Visitato" bar-tabacchi
Ladri in azione a Lipari, per la precisione nella frazione di Canneto.
Nottetempo si sono introdotti all'interno del bar-tabacchi "Blu Caffè" , ubicato in prossimità della zona di Calandra.
Avrebbero portato via denaro, sigarette, gratta e vinci e schede telefoniche.
Da quanto si vocifera sarebbero penetrati all'interno dalla finestrella del bagno.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno acquisito tutto quanto possibile, compreso le registrazioni delle telecamere, per arrivare all'individuazione dei malviventi.
Nei giorni scorsi sono stati compiuti altri furti in varie zone dell'isola. A Pirrera da una abitazione sarebbero stati portati via dei preziosi.
Nottetempo si sono introdotti all'interno del bar-tabacchi "Blu Caffè" , ubicato in prossimità della zona di Calandra.
Avrebbero portato via denaro, sigarette, gratta e vinci e schede telefoniche.
Da quanto si vocifera sarebbero penetrati all'interno dalla finestrella del bagno.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno acquisito tutto quanto possibile, compreso le registrazioni delle telecamere, per arrivare all'individuazione dei malviventi.
Nei giorni scorsi sono stati compiuti altri furti in varie zone dell'isola. A Pirrera da una abitazione sarebbero stati portati via dei preziosi.
Collegamenti. Art.1 "C'è anche la Tarnav"
Non si capisce perché non si pubblicizzano adeguatamente tutti i servizi.
È notorio a tutti che le Eolie soffrono principalmente del problema dei trasporti ma quando c'è da evidenziare un miglioramento nei servizi,ciò non viene rilevato.
Da qualche tempo anche la Tarnav si è insediata dentro il terminal di Milazzo offrendo un servizio integrativo a quello della Siremar e della Ustica con grande professionalità e puntualità.
Ci stranizza come una società come la Tarnav non sia adeguatamente considerata da una amministrazione che lamenta giornalmente disservizi nei collegamenti ma nulla fa per rendere più agevole il lavoro a chi ,con grossi sacrifici,ha deciso di investire capitali alle Eolie migliorando notevolmente un servizio che ci ha oltremodo penalizzato.
Siamo certi che il primo cittadino saprà cogliere, attraverso questa nota, l'opportunità di confrontarsi anche con la Tarnav per trovare insieme una soluzione condivisa che possa consentire alla stessa società di utilizzare il terminal e gli attracchi di Marina lunga, migliorando ancora di più il servizio a vantaggio degli operatori del settore,dei turisti e della comunità eoliana
Art.1
Art.1
sabato 20 giugno 2015
Trofeo del Gattopardo per auto d'epoca. Oggi la kermesse a Lipari. Le prime foto
Kermesse a Lipari per le auto d'epoca partecipanti alla VI° edizione dell'Eolian Historic Tour "Trofeo del Gattopardo".
Dopo la "sfilata" sul Corso Vittorio Emanuele, dove sono state oggetto della valutazione della giuria, hanno effettuato il periplo dell'isola con sosta alle Terme di San Calogero per un aperitivo e una "lezione" di storia del sito da parte dello storico, dottor Giuseppe La Greca.
All'evento domani dedicheremo un ampio slide fotografico
In memoria di Marilena. Raccoglimento e Santa Messa il 25 Giugno nella Basilica di Canneto
Giovedi 25 Giugno, alle ore 19, nella Basilica minore di San Cristoforo a Canneto, momento di raccoglimento con Santa Messa, per ricordare Marilena, ragazza dal sorriso leale che, per la sua disponibilità, generosità e solarità si è fatta voler bene da chiunque l’abbia conosciuta.
Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava
Tempo variabile nella giornata di Sabato 20 con nuclei piovosi in arrivo in serata nel settore ad est dell'arcipelago, costa tirrenica calabrese e costa tirrenica messinese , in proseguimento fino alla mattinata di Domenica quando saranno possibili rovesci localizzati accompagnati da deboli e isolati temporali in tarda mattinata e mare mosso.
Possibili colpi di vento durante i temporali
Tempo stabile e asciutto ad inizio della nuova settimana con venti deboli tra maestrale e grecale e temperatura in costante aumento.
Giovedi 25 nubi alte in arrivo con la temperatura massima che toccherà punte di 30-32 C con probabili piovaschi pomeridiani.
Per visualizzare le condizioni meteo sulle Eolie e l'area dello Stretto visitate i siti www.facebook.com/meteoeolie e www.facebook.com/meteostrettomessina
Un convegno quello dei “Giuristi per le Isole” che ci spiega che il patrimonio naturalistico e culturale può essere ricchezza (di Michele Giacomantonio)
Nella chiesa dell’Immacolata si è tenuto stamattina, sabato, un convegno promosso dall’Associazione “Giuristi per le Isole” su “Le nuove frontiere della protezione e della valorizzazione del Patrimonio culturale: il ruolo dell’Unesco”. Il convegno si è articolato in due giornate: il venerdì al Castello della Zisa di Palermo ed il sabato all’Auditorium dell’Immacolata a Lipari.
Purtroppo all’autorevolezza dei relatori - Prof. Paolo Stella Richter, Università Luiss G. Carli ,Prof. Giuseppina Pisciotta, Università di Palermo ;Prof. Marcella Gola, Università di Bologna ;Prof. Enrico Follieri, Università di Foggia ;Dott. Amedeo Postiglione, Pres. On. Agg. Corte Suprema Cassazione, Dir. ICEF ; Prof. Stefano Villamena, Università di Macerata; Dott. ChiarenzaMillemaggi, Pres. On. sez. Cons. Stato ;Prof. Francesco Astone, Università di Messina;Prof. Anna Marzanati, Università di Milano-Bicocca ;Prof. Sandro Amorosino, Università di Roma La Sapienza - ed all’importanza degli argomenti trattati - L’intervento dei privati: il contratto di sponsorizzazione piegato al fine della tutela dei beni culturali.;Beni culturali e turismo: lo sviluppo economico territoriali; Il ruolo dell’autorità per i BB.CC. nelle conferenze di servizi.; La protezione internazionale del patrimonio culturale mondiale nei confronti della distruzione intenzionale. ;Zone agricole ed aree protette dall’Unesco; Evoluzione storica della tutela dei beni culturali; Forme di tutela e di valorizzazione dei beni culturali.; Il patrimonio naturale dalla tutela globale alla tutela locale; L’Autonomia di gestione dei grandi e piccoli musei. – non ha corrisposto, almeno per la sezione liparese, una efficienza organizzativa (niente amplificazione, ad esempio) e una adeguata partecipazione di pubblico.
Peccato, Lipari continua ad essere refrattaria non solo alla cultura in sé ma anche ad una cultura come veicolo di sviluppo soprattutto in relazione al turismo ed alla valorizzazione dei beni culturali.
Conviene ricordare che nel Dicembre del 1999, nel corso della 24° riunione annuale del Comitato del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, avvenuta a Cairns in Australia (27 Novembre - 4 Dicembre 1999),le Isole Eolie sono state inserite nella Heritage List per il loro valore naturalistico legato ai vulcani ed ai loro “aspetti peculiari che rappresentano in maniera esemplare l’oggetto degli studi della vulcanologia mondiale”. Nella motivazione si legge anche che ancora oggi le isole rappresentano un ricco terreno di studi dei continui processi che continuano a mutare l’aspetto del paesaggio e la composizione geologica dell’arcipelago. Cioè le isole Eolie sono una miniera naturalistica che aspetta di essere scoperta fino in fondo. Da anni da noi si parla di Parco dei Vulcani e a più riprese si è pensato di promuovere un turismo culturale con la promozione di corsi di specializzazione in scienze della terra. Ma non si è mai operato seriamente in questa direzione e questa rimane una grande prospettiva tutta da esplorare. Intanto sono passati quindici anni e se nel 1999 le Eolie erano l’unico sito italiano facente parte del Patrimonio naturalistico oggi vi sono anche le Dolomiti dalle quali forse potremmo imparare il dinamismo dell’iniziativa.
Oltre che del patrimonio naturalistico le Eolie avrebbero potuto benissimo fare parte anche del Patrimonio dei beni culturali. Probabilmente il Comitato ritenne che gli aspetti vulcanici fossero il dato che più rappresentasse l’arcipelago nella sua unità. Ma forse, più maliziosamente ed anche più realisticamente, si può pensare che la presenza di un piano paesistico (già in vigore da qualche anno) in carenza di piano regolatore (che era allora ancora in itinere) venne ritenuto dal Comitato capace di tutelare il paesaggio ma senza garanzie per i beni culturali.
Queste ragioni non possono nascondere però l’eccezionale rilievo culturale che le Eolie hanno espresso ed esprimono. Non a caso il Convegno si è tenuto al Castello di Lipari, una rocca che ha svolto un ruolo centrale non solo per l’Arcipelago ma direi, in alcuni momenti, per l’intero Mediterraneo e questo fin dall’antichità.
Per i Liparesi la rocca del Castello rappresenta un simbolo di sicurezza e di speranza . Quando la rocca si popola di edifici, monumenti e anche abitazioni é segno che le cose prosperano e si é in un periodo di tranquillità e di pace. Quando invece la rocca si ricopre di ruderi come è accaduto almeno tre volte in epoca storica – nel 251 a.C. ad opera dei romani, nell’838 d.C. per i saraceni e nel 1544 con la grande “ruina” di Ariadeno il Barbarossa - é segno che le isole versavano in una grave crisi e la popolazione o é deportata o vive nel terrore di incursioni e saccheggi. Forse proprio per questo rappresentare un simbolo di sicurezza e di speranza la rocca è stato luogo di edifici sacri votati agli Dei.
Questo già in epoca preistorica come testimoniano le pietre dinnanzi all’Immacolata dove si riconosce un grande cerchio che probabilmente era il basamento di un santuario. Questo al tempo degli Eoli e degli Cnidi dove il posto che oggi è della Cattedrale era occupato da un tempio dedicato ad Efesto. Questo fin dagli albori del Cristianesimo quando probabilmente a partire dal V secolo, ma forse anche prima, nacque un tempio dedicato a San Batolomeo del quale, nel chiostro normanno, permangono ancora lembi di mosaici della chiesa bizantina distrutta nel IX secolo.
Ho parlato delle Eolie e il Mediterraneo quando le Eolie – come è in maniera eccezionale rappresentato dal nostro Museo archeologico dovuto al genio e la professionalità di Luigi Bernabò Brea - già nel quinto millennio a.C. rappresentavano il centro del commercio della ossidiana, e poi al tempo degli Eoli quando furono nodo importante nella rotta dello stagno che serviva a trasformare il rame in bronzo, e poi al tempo dello splendore della Lipara dei Cnidi che mentre incrementava le arti (il teatro di Menandro, i vasi del Pittore di Lipari…) teneva a bada nel Tirreno la pirateria etrusca. Quindi la Lipari dei normanni che con il “constitutum” dell’Abate Ambrogio anticipò in Sicilia la stagione dei Comuni. E infine, perché no?, la Lipari del ‘700 con la “controversia liparitana” – e, a ricordarlo, sul Castello vi è la chiesa delle Grazie - da cui partì l’interdetto che fece esplodere il bubbone della Legazia Apostolica e contribuì alla laicizzazione della politica siciliana.
Quindi, bene ha fatto l’Associazione “Giuristi per le Isole” a volere scegliere le Eolie come sede conclusiva del suo convegno ricordando che l’iscrizione delle Eolie nelle Liste dell’Unesco “esalta non solo il profilo artistico e culturale ma anche il profilo turistico ed economico per le ricadute sui processi di sviluppo territoriale”. Una prospettiva che c’è da augurarsi che un giorno i liparesi, a cominciare da chi li rappresenta, se ne accorgano.
Michele Giacomantonio
Peccato, Lipari continua ad essere refrattaria non solo alla cultura in sé ma anche ad una cultura come veicolo di sviluppo soprattutto in relazione al turismo ed alla valorizzazione dei beni culturali.
Conviene ricordare che nel Dicembre del 1999, nel corso della 24° riunione annuale del Comitato del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, avvenuta a Cairns in Australia (27 Novembre - 4 Dicembre 1999),le Isole Eolie sono state inserite nella Heritage List per il loro valore naturalistico legato ai vulcani ed ai loro “aspetti peculiari che rappresentano in maniera esemplare l’oggetto degli studi della vulcanologia mondiale”. Nella motivazione si legge anche che ancora oggi le isole rappresentano un ricco terreno di studi dei continui processi che continuano a mutare l’aspetto del paesaggio e la composizione geologica dell’arcipelago. Cioè le isole Eolie sono una miniera naturalistica che aspetta di essere scoperta fino in fondo. Da anni da noi si parla di Parco dei Vulcani e a più riprese si è pensato di promuovere un turismo culturale con la promozione di corsi di specializzazione in scienze della terra. Ma non si è mai operato seriamente in questa direzione e questa rimane una grande prospettiva tutta da esplorare. Intanto sono passati quindici anni e se nel 1999 le Eolie erano l’unico sito italiano facente parte del Patrimonio naturalistico oggi vi sono anche le Dolomiti dalle quali forse potremmo imparare il dinamismo dell’iniziativa.
Oltre che del patrimonio naturalistico le Eolie avrebbero potuto benissimo fare parte anche del Patrimonio dei beni culturali. Probabilmente il Comitato ritenne che gli aspetti vulcanici fossero il dato che più rappresentasse l’arcipelago nella sua unità. Ma forse, più maliziosamente ed anche più realisticamente, si può pensare che la presenza di un piano paesistico (già in vigore da qualche anno) in carenza di piano regolatore (che era allora ancora in itinere) venne ritenuto dal Comitato capace di tutelare il paesaggio ma senza garanzie per i beni culturali.
Queste ragioni non possono nascondere però l’eccezionale rilievo culturale che le Eolie hanno espresso ed esprimono. Non a caso il Convegno si è tenuto al Castello di Lipari, una rocca che ha svolto un ruolo centrale non solo per l’Arcipelago ma direi, in alcuni momenti, per l’intero Mediterraneo e questo fin dall’antichità.
Per i Liparesi la rocca del Castello rappresenta un simbolo di sicurezza e di speranza . Quando la rocca si popola di edifici, monumenti e anche abitazioni é segno che le cose prosperano e si é in un periodo di tranquillità e di pace. Quando invece la rocca si ricopre di ruderi come è accaduto almeno tre volte in epoca storica – nel 251 a.C. ad opera dei romani, nell’838 d.C. per i saraceni e nel 1544 con la grande “ruina” di Ariadeno il Barbarossa - é segno che le isole versavano in una grave crisi e la popolazione o é deportata o vive nel terrore di incursioni e saccheggi. Forse proprio per questo rappresentare un simbolo di sicurezza e di speranza la rocca è stato luogo di edifici sacri votati agli Dei.
Questo già in epoca preistorica come testimoniano le pietre dinnanzi all’Immacolata dove si riconosce un grande cerchio che probabilmente era il basamento di un santuario. Questo al tempo degli Eoli e degli Cnidi dove il posto che oggi è della Cattedrale era occupato da un tempio dedicato ad Efesto. Questo fin dagli albori del Cristianesimo quando probabilmente a partire dal V secolo, ma forse anche prima, nacque un tempio dedicato a San Batolomeo del quale, nel chiostro normanno, permangono ancora lembi di mosaici della chiesa bizantina distrutta nel IX secolo.
Ho parlato delle Eolie e il Mediterraneo quando le Eolie – come è in maniera eccezionale rappresentato dal nostro Museo archeologico dovuto al genio e la professionalità di Luigi Bernabò Brea - già nel quinto millennio a.C. rappresentavano il centro del commercio della ossidiana, e poi al tempo degli Eoli quando furono nodo importante nella rotta dello stagno che serviva a trasformare il rame in bronzo, e poi al tempo dello splendore della Lipara dei Cnidi che mentre incrementava le arti (il teatro di Menandro, i vasi del Pittore di Lipari…) teneva a bada nel Tirreno la pirateria etrusca. Quindi la Lipari dei normanni che con il “constitutum” dell’Abate Ambrogio anticipò in Sicilia la stagione dei Comuni. E infine, perché no?, la Lipari del ‘700 con la “controversia liparitana” – e, a ricordarlo, sul Castello vi è la chiesa delle Grazie - da cui partì l’interdetto che fece esplodere il bubbone della Legazia Apostolica e contribuì alla laicizzazione della politica siciliana.
Quindi, bene ha fatto l’Associazione “Giuristi per le Isole” a volere scegliere le Eolie come sede conclusiva del suo convegno ricordando che l’iscrizione delle Eolie nelle Liste dell’Unesco “esalta non solo il profilo artistico e culturale ma anche il profilo turistico ed economico per le ricadute sui processi di sviluppo territoriale”. Una prospettiva che c’è da augurarsi che un giorno i liparesi, a cominciare da chi li rappresenta, se ne accorgano.
Michele Giacomantonio
Le maschere eoliane rivivono a Taormina (di Gianluca Veneroso)
di Gianluca Veneroso
Raccontare la Sicilia vuol dire inebriarsi di cultura, ripercorrere sentieri d'arte imbrigliatisi tra un tramonto saraceno e una torre normanna, imbattersi in una bellezza disarmante di colori, profumi ed essenze agrodolci che si fondono in mille e più combinazioni. Catturare e trasferire tale bagaglio diventa di certo più semplice e immediato se il filo del racconto si dipana dalle Eolie, dove ogni "lontano" appare accessibile, dove natura e mare superano la parvenza di semplici confini e.... la memoria dell'antico può trovare ancora pieno respiro nel quotidiano.
Raccontare la Sicilia vuol dire inebriarsi di cultura, ripercorrere sentieri d'arte imbrigliatisi tra un tramonto saraceno e una torre normanna, imbattersi in una bellezza disarmante di colori, profumi ed essenze agrodolci che si fondono in mille e più combinazioni. Catturare e trasferire tale bagaglio diventa di certo più semplice e immediato se il filo del racconto si dipana dalle Eolie, dove ogni "lontano" appare accessibile, dove natura e mare superano la parvenza di semplici confini e.... la memoria dell'antico può trovare ancora pieno respiro nel quotidiano.
Questo straordinario potenziale eoliano, già immortalato da prestigiose firme del cinema d'autore ( Taviani, Scola, Antonioni, Rossellini....), ritorna sotto i riflettori del set, stimolando l'estro creativo del giovane regista messinese Francesco Cannavà, ideatore del documentario " Il Carnevale Eoliano. L'isola delle maschere".
Il movie è stato presentato Giovedì 18, a Taormina, in occasione della 61^ Edizione del Festival del Cinema, concorrendo per la sezione Filmsmaker di Sicilia.
All'evento ha partecipato anche una nutrita rappresentanza eoliana, costituita dall'avvocato Francesco Rizzo, dalla regista Tindara Falanga con alcuni suoi interpreti e da Matteo Nicastro, 21enne liparota che ha messo la sua passione per la fotografia al servizio del progetto cinenatografico, supportato da altri audaci campioni dello scatto (Alessio Pellegrino e Martina Villanti) impossibilitati a presenziare per impegni personali.
In soli 59 minuti, Cannavà, attraverso l'espediente del viaggio-inchiesta di un'intervistatrice colombiana in visita alle Eolie, è riuscito a svelare l'arcana continuità esistente fra il culto dionisiaco per le maschere, la tragedia classica, i riti apotropaici ante mortem.... e l'attualissima tradizione carnevalesca.
Un incalzante carillon di immagini dal forte impatto paesaggistico e di inserti altamente evocativi ( in primis la ricostruzione di un baccanale mutuato da uno stralcio delle Baccanti di Euripide, a cui i componenti del Piccolo Borgo Antico hanno ridato voce e corpo ). Tutto ciò opportunamente arricchito con interventi a cura delle più accreditate eminenze locali e nazionali in materia di classicità, dal compianto Bernabò Brea alla sempre disponibile dott.ssa Mastelloni, direttrice del Museo di Lipari, passando poi il testimone a volti noti dell'antropologia e della semiologia antica.
Di certo, però, il valore aggiunto del prodotto restano le donne eoliane (d'origine o di adozione) che, messa a nudo la propria identità pulsante sotto la maschera delle apparenze, hanno sviscerato le retrospettive interiori di mamme, mogli, figlie, nonne ... accomunate da un'insularità scomoda quanto liberatoria, vincolante ma pur sempre esclusiva.
Della funzione catartica della maschera, del teatro, del sesso, dell'ebrezza, della sregolatezza, della morte... eravamo già al corrente. Eppure tale energia nelle Eolie - ecco la svolta che rende il movie un lascito prezioso per gli abitanti dell'arcipelago - acquista un'aura unica, che altrove svilisce. I vulcani ivi presenti e che la tradizione orale descriverebbe come "antri dell'oltretomba" e porte degli Inferi, rendono le Sette Sorelle vere e proprie regioni di vita che penetrano nelle ragioni della morte. Terre arcane, solcate dal volo di streghe-pescatrici, che diventano esse stesse maschere per nascondere al mondo le evidenze del razionale e vivere sospesi tra miti e misteri, cullati da una natura che accoglie e inghiotte, limita e ricrea. Allora deponiamo la maschera degli schiavi ciechi dell'ordinario e ritroviamo i nostri opachi io sotto le ceneri di una fierezza mediterranea mai smarrita. Bravo a Francesco, al suo impeccabile staff e a queli isolani "attori per caso" che hanno inscenato l'opera prima più maestosa: il copione della loro esistenza, in cui l'imperfetto trasuda verità e ogni ruga è un'incantevole carezza del tempo.
Auto d'epoca. Oggi pomeriggio la kermesse a Lipari
E' il giorno della kermesse a Lipari per le 22 auto d'epoca partecipanti alla 6° edizione dell'Eolian Historic Tour "Trofeo del Gattopardo".
A partire dalle 17,45/18,00 la auto "sfileranno" sul Corso Vittorio Emanuele.
Subito dopo effettueranno il giro dell'isola con sosta a San Calogero.
A partire dalle 17,45/18,00 la auto "sfileranno" sul Corso Vittorio Emanuele.
Subito dopo effettueranno il giro dell'isola con sosta a San Calogero.
Attesa a Stromboli per il matrimonio della bella isolana Vanessa Grasso con il portiere del Catania, Pietro Terracciano
Isola in festa per il matrimonio del portiere del Catania Calcio, Pietro Terracciano con la bellissima isolana Vanessa Grasso. Il 27 giugno i due giovani convoleranno a nozze proprio a Stromboli. Sarà una festa da vip con tanti personaggi noti del mondo del calcio. Gli invitati saranno oltre 200 che giungeranno da ogni parte d’Italia. L’organizzazione dell’evento è stata affidata a Thaelo Eventi.
Pietro e Vanessa si conoscono nel 2011 in un famoso locale della riviera milazzese, qualche sguardo, un drink e scatta la scintilla; il resto, come ormai avviene nei tempi moderni, lo fa Facebook, capace di colmare tutte le distanze. Pietro fa il suo esordio in seria A sotto la guida di Vincenzo Montella con cui condivide lo stesso procuratore (Federico Cavalli). Curioso l’ incontro tra Pietro e il portiere della nazionale Gigi Buffon, il quale gli cede la maglietta solo in cambio di quella di un giovane Terracciano, chissà se questo potrà leggersi come un segno del destino.
Vanessa, per molti la regina di Stromboli per la particolarità dei suoi lineamenti, legatissima alla sua isola. non poteva che scegliere un calciatore come compagno di vita, infatti parimenti alla sua bellezza è nota la sua sfrenata passione per il calcio e in particolar modo per la Juventus.
Singolare la richiesta di Vanessa a Pietro: «Perché partire per il viaggio di nozze se possiamo andare a vedere la finale di Uefa Champions League ?».
Pietro e Vanessa si conoscono nel 2011 in un famoso locale della riviera milazzese, qualche sguardo, un drink e scatta la scintilla; il resto, come ormai avviene nei tempi moderni, lo fa Facebook, capace di colmare tutte le distanze. Pietro fa il suo esordio in seria A sotto la guida di Vincenzo Montella con cui condivide lo stesso procuratore (Federico Cavalli). Curioso l’ incontro tra Pietro e il portiere della nazionale Gigi Buffon, il quale gli cede la maglietta solo in cambio di quella di un giovane Terracciano, chissà se questo potrà leggersi come un segno del destino.
Vanessa, per molti la regina di Stromboli per la particolarità dei suoi lineamenti, legatissima alla sua isola. non poteva che scegliere un calciatore come compagno di vita, infatti parimenti alla sua bellezza è nota la sua sfrenata passione per il calcio e in particolar modo per la Juventus.
Singolare la richiesta di Vanessa a Pietro: «Perché partire per il viaggio di nozze se possiamo andare a vedere la finale di Uefa Champions League ?».
Sull’isola, intanto, cresce l’attesa e la curiosità per scoprire i nomi degli invitati. Sicuramente sarà un giorno indimenticabile per tutta l’isola. (Gianluca Giuffrè)
Da Partylandia auguri per Giacomo e Michela, Domenico e Yulyana, Lorenzo
Lo staff di Partylandia formula i suoi migliori auguri agli sposi Giacomo e Michela, Domenico e Yulyana.
Auguri anche a Lorenzo per il suo Battesimo
Auguri anche a Lorenzo per il suo Battesimo
Trasporti e dintorni. C’è qualcosa di nuovo oggi nell’aria, anzi di antico... Proposta di miglioramento per l'organizzazione dello sbarco passeggeri. Lettera aperta dei "Grilli eoliani" al sindaco di Lipari
Al Sindaco del Comune Lipari,
e p.c. al Comandante del Porto di Lipari
Oggetto: regolamentazione delle operazione di imbarco e di sbarco dei passeggeri aliscafi; ottimizzazione delle corse; parcheggi e traffico auto.
e p.c. al Comandante del Porto di Lipari
Oggetto: regolamentazione delle operazione di imbarco e di sbarco dei passeggeri aliscafi; ottimizzazione delle corse; parcheggi e traffico auto.
Quanto tempo dovremo ancora aspettare e quanti anni dovranno ancora passare prima che per pendolari e viaggiatori possa cessare quella pungente angoscia che si rinnova dentro di noi, appena giunti alle biglietterie di Milazzo, che ci fa chiedere qual è la prossima corsa, se l’aliscafo è in orario e soprattutto se parte? E ciò accade soprattutto quando si alza un filo di vento…
Anche alla luce degli eventi (di Ustica Lines) accaduti negli ultimi mesi, ormai non sappiamo a che santo votarci: c’è troppa confusione, tra incertezze degli avvisi, mutevolezze delle compagnie di navigazione e rinvii alle calende greche. Fin quando non inciamperemo nell’ennesimo “imprevisto” in biglietteria e diremo ancora una volta: ma com’è possibile, perché ci fanno questo?
Sembra tutto troppo difficile, eppure non possiamo cedere.
Anche il gruppo dei Grilli Eoliani di Lipari vuole dire la sua e desidera essere - in modo positivo - un punto di riferimento per quanti desiderano manifestare il proprio disappunto, nel pieno rispetto di tutti gli interlocutori e con sicurezza delle proprie idee.
Forse è scontato dirlo, ma in un angolo remoto della nostra mente c’è ancora un pensiero non rassegnato che va a ciò che - per i trasporti marittimi - le Amministrazioni pubbliche avrebbero potuto fare in tutti gli anni di cui abbiamo memoria, praticamente da sempre, nel succedersi dei vari soggetti a capo di giunte e pubblici consessi.
Eppure, per affrontare questo antico ma sempre nuovo problema, basterebbe distribuire le corse più opportunamente assicurando trasporti più frequenti con le isole più lontane, oltre che garantendo stabilità nella stessa erogazione dei servizi da parte delle compagnie di navigazione. Ma – ci chiediamo - quante stagioni di richieste ci attendono ancora? Eppure, quando vuole, l’Amministrazione Comunale sa come riuscire a farsi sentire, com’è accaduto in previsione dell'affluenza nell'Arcipelago per il ponte del 1 giugno, durante il quale le corse degli aliscafi sono state intensificate.
Poi, una volta sbarcati al molo dell’isola di Lipari, siamo assaliti da un assembramento di gente che ci toglie il respiro, a malapena ce la caviamo a farci strada. Evitiamo lo scontro fisico e ci apriamo un varco anche tra quanti campeggiano al molo in orario di arrivo dei mezzi, per ricercare nuovi ospiti per i propri alberghi. Eppure già in passato tali comportamenti erano stati vietati tramite ordinanza sindacale, di fatto mai fatta rispettare.
Invero, se tutti i titolari delle strutture ricettive dovessero fare così, quanto di quell’esiguo spazio del molo resterebbe per il passaggio?
Dopo lo stress dell’arrivo, ci immettiamo in un’isola battuta dalle macchine, nelle sue trafficate strade centrali; cosicchè, se abbiamo la ventura di usare un mezzo proprio, dovremo poi fare i conti con la ricerca del parcheggio: e anche questo si ripete da decenni, tutte le estati…
Meetup Grilli Eoliani
Marco Alessi, Antonella D’Agata, Giovanna D’Agata,Dora Esposito,Francesco Finocchiaro, Bartola Foti, Federico Megna, John Paul Pavone
Anche alla luce degli eventi (di Ustica Lines) accaduti negli ultimi mesi, ormai non sappiamo a che santo votarci: c’è troppa confusione, tra incertezze degli avvisi, mutevolezze delle compagnie di navigazione e rinvii alle calende greche. Fin quando non inciamperemo nell’ennesimo “imprevisto” in biglietteria e diremo ancora una volta: ma com’è possibile, perché ci fanno questo?
Sembra tutto troppo difficile, eppure non possiamo cedere.
Anche il gruppo dei Grilli Eoliani di Lipari vuole dire la sua e desidera essere - in modo positivo - un punto di riferimento per quanti desiderano manifestare il proprio disappunto, nel pieno rispetto di tutti gli interlocutori e con sicurezza delle proprie idee.
Forse è scontato dirlo, ma in un angolo remoto della nostra mente c’è ancora un pensiero non rassegnato che va a ciò che - per i trasporti marittimi - le Amministrazioni pubbliche avrebbero potuto fare in tutti gli anni di cui abbiamo memoria, praticamente da sempre, nel succedersi dei vari soggetti a capo di giunte e pubblici consessi.
Eppure, per affrontare questo antico ma sempre nuovo problema, basterebbe distribuire le corse più opportunamente assicurando trasporti più frequenti con le isole più lontane, oltre che garantendo stabilità nella stessa erogazione dei servizi da parte delle compagnie di navigazione. Ma – ci chiediamo - quante stagioni di richieste ci attendono ancora? Eppure, quando vuole, l’Amministrazione Comunale sa come riuscire a farsi sentire, com’è accaduto in previsione dell'affluenza nell'Arcipelago per il ponte del 1 giugno, durante il quale le corse degli aliscafi sono state intensificate.
Poi, una volta sbarcati al molo dell’isola di Lipari, siamo assaliti da un assembramento di gente che ci toglie il respiro, a malapena ce la caviamo a farci strada. Evitiamo lo scontro fisico e ci apriamo un varco anche tra quanti campeggiano al molo in orario di arrivo dei mezzi, per ricercare nuovi ospiti per i propri alberghi. Eppure già in passato tali comportamenti erano stati vietati tramite ordinanza sindacale, di fatto mai fatta rispettare.
Invero, se tutti i titolari delle strutture ricettive dovessero fare così, quanto di quell’esiguo spazio del molo resterebbe per il passaggio?
Dopo lo stress dell’arrivo, ci immettiamo in un’isola battuta dalle macchine, nelle sue trafficate strade centrali; cosicchè, se abbiamo la ventura di usare un mezzo proprio, dovremo poi fare i conti con la ricerca del parcheggio: e anche questo si ripete da decenni, tutte le estati…
Meetup Grilli Eoliani
Marco Alessi, Antonella D’Agata, Giovanna D’Agata,Dora Esposito,Francesco Finocchiaro, Bartola Foti, Federico Megna, John Paul Pavone
venerdì 19 giugno 2015
Dopo 23 mesi Marco e Sandro Biviano tornano a Lipari
Dopo 23 mesi di presidio sarà smontata domani la tenda che dal 23 luglio 2013 ospita di fronte a Montecitorio i fratelli Marco e Sandro Biviano, due ragazzi di Lipari affetti da distrofia muscolare progressiva noti soprattutto per aver dato vita in passato a manifestazioni e gesti simbolici, come quello di dissanguarsi, per poter accedere al metodo Stamina.
I due ragazzi torneranno a casa, dove saranno assistiti insieme alle loro sorelle, anch’esse affette dalla stessa malattia, con un progetto pilota di telemedicina, che li vedrà collegati costantemente con l’Ircss Centro neurolesi Bonino Pulejo di Messina. Inoltre, con fondi regionali sarà emesso un bando nazionale per terapie sperimentali sull’uomo.
L’ufficialita’ e’ arrivata, dopo un annuncio dato dai due fratelli nei giorni scorsi su Facebook, durante una conferenza stampa oggi alla Camera. “Le tanto attese risposte dalle istituzioni sono arrivate: abbiamo ottenuto l’istituzione della giornata per la distrofia facio-scapolo-omerale (Fshd) per il 20 giugno e speriamo di poter continuare il dialogo” ha spiegato Sandro, raccontando anche le difficoltà vissute. Appena una settimana fa infatti – e’ stato sottolineato dall’onorevole Paola Binetti – il Consiglio dei ministri ha approvato l’iniziativa di istituire questa giornata, su proposta del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. “Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha firmato di suo pugno l’altro giorno il decreto con cui si istituisce questa giornata” ha sottolineato Binetti, spiegando anche che la storia di Sandro e Marco Biviano “testimonia la fatica di un malato di stabilire un dialogo fruttuoso con le istituzioni”. “L’istituzione della giornata e’ importante, offrirà un riflettore costante e permanente e servira’ a impegnare di piu’ e meglio i decisori pubblici” ha evidenziato sottosegretario alla Salute Vito De Filippo spiegando che i due fratelli “entrano nella storia sanitaria del nostro Paese”.(ANSA)
I due ragazzi torneranno a casa, dove saranno assistiti insieme alle loro sorelle, anch’esse affette dalla stessa malattia, con un progetto pilota di telemedicina, che li vedrà collegati costantemente con l’Ircss Centro neurolesi Bonino Pulejo di Messina. Inoltre, con fondi regionali sarà emesso un bando nazionale per terapie sperimentali sull’uomo.
L’ufficialita’ e’ arrivata, dopo un annuncio dato dai due fratelli nei giorni scorsi su Facebook, durante una conferenza stampa oggi alla Camera. “Le tanto attese risposte dalle istituzioni sono arrivate: abbiamo ottenuto l’istituzione della giornata per la distrofia facio-scapolo-omerale (Fshd) per il 20 giugno e speriamo di poter continuare il dialogo” ha spiegato Sandro, raccontando anche le difficoltà vissute. Appena una settimana fa infatti – e’ stato sottolineato dall’onorevole Paola Binetti – il Consiglio dei ministri ha approvato l’iniziativa di istituire questa giornata, su proposta del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. “Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha firmato di suo pugno l’altro giorno il decreto con cui si istituisce questa giornata” ha sottolineato Binetti, spiegando anche che la storia di Sandro e Marco Biviano “testimonia la fatica di un malato di stabilire un dialogo fruttuoso con le istituzioni”. “L’istituzione della giornata e’ importante, offrirà un riflettore costante e permanente e servira’ a impegnare di piu’ e meglio i decisori pubblici” ha evidenziato sottosegretario alla Salute Vito De Filippo spiegando che i due fratelli “entrano nella storia sanitaria del nostro Paese”.(ANSA)
Collegamenti marittimi. Da domani itinerari orari estivi. Giorgianni richiede parziali modifiche e concertazione
Da domani, 20 giugno , entrano in vigore gli itinerari orari estivi nei collegamenti marittimi da e per Eolie. Nel frattempo dobbiamo registrare questa lettera inviata dal sindaco Marco Giorgianni indirizzata ai competenti organismi regionali, alla Compagnia delle Isole e all'Ustica Lines
Oggetto: Itinerari-orari servizi collegamento marittimo mediante navi e mezzi veloci espletati da Compagnia delle Isole S.p.A. e Ustica Lines S.p.A - Itinerari-orari periodo estivo e richieste parziali modifiche.
Abbiamo avuto modo di verificare che gli itinerari-orari dei servizi di collegamento marittimo programmati per la stagione estiva nel comparto Eolie, espletati dalle compagnie di navigazione in indirizzo, sono stati già pubblicati da tempo sui rispettivi siti ufficiali per la vendita dei biglietti di passaggio; eventuali modifiche di detti orari provocherebbero disagi ai passeggeri che hanno già provveduto ad acquistare i medesimi biglietti, come comunicatoci dalle compagnie interessate. Del pari, risultano essere stati pubblicati gli itinerari invernali rispetto ai quali si avanzano rilievi circa la rispondenza alle esigenze più volte rappresentate e in ordine ad essi si invita a non effettuare prenotazioni, in mancanza di preventiva concertazione con le Amministrazioni interessate.
Tuttavia, non si può non rilevare che alcune corse e le relative tratte orarie non soddisfano le accresciute esigenze di mobilità territoriale, per le quali si rendono, quindi, necessarie alcune variazioni, in attesa della rideterminazione complessiva dei servizi che la Regione, di concerto con i comuni, ha avviato e che si concretizzerà con i nuovi bandi.
Le modifiche inderogabili a nostro parere sono le seguenti:
1. anticipazione al venerdì e la posticipazione al sabato, dei collegamenti effettuati a mezzo navi traghetto, rispettivamente, sulle linee C/3 e C/4, che appagano il manifestato interesse a sostenere le necessità di mobilità, giuste istanze di cui alle note prot. 9705 del 21/04/2015 e prot. 13068 del 28/05/2015;
2. inserimento di una corsa suppletiva nei mesi di luglio, agosto e settembre c.a., sulla linea C/1 Milazzo/Eolie/Napoli e viceversa - in atto espletata a cadenza bisettimanale da Compagnia delle Isole – anche nella giornata di sabato (da Milazzo) e nella giornata di domenica sulla tratta di ritorno d Napoli (vedasi istanza prot. 13068 del 28/05/2015);
3. posticipazione almeno di 1 ora, della partenza dell’aliscafo da Palermo per le isole, al fine di offrire la possibilità di sfruttare al meglio i collegamenti con l’aeroporto di Palermo;
4. modificazione delle tratte da e per Filicudi ed Alicudi, evitando i trasbordi sulle corse degli aliscafi;
5. posticipazione degli orari estivi delle compagnie armatrici, Compagnia delle Isole e Ustica Lines almeno fino al 30 settembre.
Si rimane in attesa di cortese cenno di riscontro.
IL SINDACO
(Marco Giorgianni)
Oggetto: Itinerari-orari servizi collegamento marittimo mediante navi e mezzi veloci espletati da Compagnia delle Isole S.p.A. e Ustica Lines S.p.A - Itinerari-orari periodo estivo e richieste parziali modifiche.
Abbiamo avuto modo di verificare che gli itinerari-orari dei servizi di collegamento marittimo programmati per la stagione estiva nel comparto Eolie, espletati dalle compagnie di navigazione in indirizzo, sono stati già pubblicati da tempo sui rispettivi siti ufficiali per la vendita dei biglietti di passaggio; eventuali modifiche di detti orari provocherebbero disagi ai passeggeri che hanno già provveduto ad acquistare i medesimi biglietti, come comunicatoci dalle compagnie interessate. Del pari, risultano essere stati pubblicati gli itinerari invernali rispetto ai quali si avanzano rilievi circa la rispondenza alle esigenze più volte rappresentate e in ordine ad essi si invita a non effettuare prenotazioni, in mancanza di preventiva concertazione con le Amministrazioni interessate.
Tuttavia, non si può non rilevare che alcune corse e le relative tratte orarie non soddisfano le accresciute esigenze di mobilità territoriale, per le quali si rendono, quindi, necessarie alcune variazioni, in attesa della rideterminazione complessiva dei servizi che la Regione, di concerto con i comuni, ha avviato e che si concretizzerà con i nuovi bandi.
Le modifiche inderogabili a nostro parere sono le seguenti:
1. anticipazione al venerdì e la posticipazione al sabato, dei collegamenti effettuati a mezzo navi traghetto, rispettivamente, sulle linee C/3 e C/4, che appagano il manifestato interesse a sostenere le necessità di mobilità, giuste istanze di cui alle note prot. 9705 del 21/04/2015 e prot. 13068 del 28/05/2015;
2. inserimento di una corsa suppletiva nei mesi di luglio, agosto e settembre c.a., sulla linea C/1 Milazzo/Eolie/Napoli e viceversa - in atto espletata a cadenza bisettimanale da Compagnia delle Isole – anche nella giornata di sabato (da Milazzo) e nella giornata di domenica sulla tratta di ritorno d Napoli (vedasi istanza prot. 13068 del 28/05/2015);
3. posticipazione almeno di 1 ora, della partenza dell’aliscafo da Palermo per le isole, al fine di offrire la possibilità di sfruttare al meglio i collegamenti con l’aeroporto di Palermo;
4. modificazione delle tratte da e per Filicudi ed Alicudi, evitando i trasbordi sulle corse degli aliscafi;
5. posticipazione degli orari estivi delle compagnie armatrici, Compagnia delle Isole e Ustica Lines almeno fino al 30 settembre.
Si rimane in attesa di cortese cenno di riscontro.
IL SINDACO
(Marco Giorgianni)
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