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giovedì 11 maggio 2023

Pianificazione territoriale in vista dell'estate e in prospettiva. Vertice al Comune di Lipari con il sindaco metropolitano Basile.

Si è tenuto stamane al Comune di Lipari un affollato "vertice" alla presenza del sindaco metropolitano Federico Basile, dei 4 sindaci eoliani, del dirigente della Città metropolitana Salvo Puccio, del dirigente generale del comando del Corpo forestale regionale, Giuseppe Battaglia e rappresentanti di altri organismi e/o uffici.

Sul tavolo le tematiche più "calde" sul territorio: dalle strade provinciali, al servizio antincendio, alla Riserva naturale di Salina. 

 I sindaci Riccardo Gullo, Domenico Arabia, Giacomo Montecristo, Clara Rametta hanno rappresentato le problematiche dei loro territori chiedendo di coniugare interventi immediati, in vista della stagione estiva, di prospettiva e strutturali.

Per quanto riguarda la riserva di Salina -  come evidenziato dal Sovrintendente Elio Benenati - questa è a forte rischio per via di interventi che non si effettuano ormai da diverso tempo e che non si possono procrastinare ulteriormente, essendo in pericolo non solo l'incolumità di chi vi si avventura ma anche il sito stesso.

Il sindaco Basile ha ascoltato e ha garantito, per quanto possibile, stante anche la situazione economica, di voler affrontare le varie situazioni, in sinergia con i Comuni e con gli altri enti.

A fine riunione abbiamo fatto il punto con l'intervista ai sindaci Gullo e Basile:

Le Eolie nelle stampe d'epoca ((261° puntata)


Auguri di...

Buon Compleanno a Fabio La Torre, Laura Gulotta, Simona Saltalamacchia, Vincenzo Simeone, Cettina Naso, Sonia Palamara, Andrea Pavone, Andrea Gallo.


Lorenza Famularo poteva essere salvata. Svolta nel caso (da tempostretto.it)

MESSINA – Forse visite più accurate non avrebbero portato ad una diagnosi tempestiva di embolia polmonare. Però un corretto accesso al pronto soccorso avrebbe sicuramente dato il via ad un percorso terapeutico che avrebbe offerto più chance di cura e diagnosi. I medici non sono perciò incolpabili della morte di Lorenza Famularo l’ospedale di Lipari sì.

E’ alla svolta la vicenda di Lorenza. Mentre gli investigatori stringono gli accertamenti, portando avanti il profilo penale su input della Procura generale, ci sono novità anche sul piano civile.


Sono arrivate infatti le conclusioni dei medici Gaetano Signorello e Giovanni Crisafulli, incaricati dal Tribunale di Messina di approfondire la vicenda della giovane di Lipari morta appunto di embolia polmonare dopo cinque giorni di andirivieni dalla struttura sanitaria delle Eolie. Vicenda diventata caso simbolo della lotta degli isolani per salvare il presidio dal continuo depotenziamento.

La causa

La consulenza dei due periti è stata depositata agli atti della causa per ottenere il risarcimento del danno, intentata dalla famiglia di Lorenza, assistiti dagli avvocati Nunzio Rosso, Vincenzo La Cava e Francesco Saija. Adesso i consulenti delle controparti hanno circa due settimane per depositare a loro volta loro controdeduzioni, poi i periti del Tribunale depositeranno il dossier conclusivo definitivo. Intanto, però, le conclusioni sembrano chiare e sono dirompenti.

Il mancato triage al Ps

L’embolia polmonare è una malattia difficilmente diagnosticabile, ammettono i medici. Però: “E’ attendibile ritenere che sia il mancato accesso al Pronto Soccorso dell’ospedale di Lipari all’epoca della presentazione della paziente in data 14 agosto sia il mancato ricorso allo stesso Pronto Soccorso in epoca successiva ha verosimilmente condizionato negativamente tutta la storia clinica della Sig.na Famularo. Infatti anche se difficilmente nel primo accesso al Pronto Soccorso, stante la sintomatologia ancora abbastanza aspecifica della paziente, si sarebbe potuti arrivare alla diagnosi di embolia polmonare, purtuttavia si sarebbe potuto indirizzare la paziente ad un ricovero ospedaliero per osservazione clinica ed accertamenti od ad una dimissione protetta con successiva rivalutazione.”

7 giorni di inutili accessi all’ospedale e le “lotte” per essere visitata

La tragedia di Lorenza si consuma infatti in 7 giorni: al ripresentarsi dei primi dolori acuti, la ragazza va al pronto soccorso ma viene rinviata a casa senza triage. Niente triage e neppure valutazione documentata anche ai successivi accessi. E anche per una successiva visita, non documentata, è servita l’insistenza di un parente su un medico che si è prestato. Soltanto il 22 agosto, e soltanto per insistenza di un parente presso il cardiologo, soltanto reperibile, Lorenza viene visitata in maniera completa e le vengono infatti prescritti successivi e puntuali approfondimenti diagnostici. Troppo tardi: Lorenza si accascerà a terra, senza forze, quella sera stessa.

Visitata, Lorenza poteva essere curata

Per questo se l’operato dei medici non è censurabile in relazione alla morte di Lorenza, certamente lo è la struttura ospedaliera, per il mancato triage, scrivono i consulenti del Tribunale: “In tutta questa tristissima vicenda sembra emergere la difficoltà di accesso all’assistenza sanitaria da parte della defunta e più in generale una limitata capacità di risposta del servizio sanitario di Lipari (…) In caso di ricovero, dapprima in P.S. e poi eventualmente in reparto, non è escludibile, anzi è probabile, che nonostante le confermate difficoltà diagnostiche proprie della “anomala” sintomatologia si potesse iniziare un percorso diagnostico, pervenire ad una esatta diagnosi e procedere ai giusti provvedimenti terapeutici che avrebbero salvato la vita alla paziente, con probabilità sufficientemente elevate”, concludono Signoriello e Crisafulli.

Un caso ancora aperto

Sul piano penale, intanto, va avanti l’istruttoria della Procura generale di Messina sul caso Il Pg Costa ha avocato l’indagine penale, che la Procura di Barcellona voleva archiviare ed ha chiesto alla polizia giudiziaria dei Carabinieri di approfondire tutti gli aspetti della tragedia. Gli accertamenti vanno avanti a tamburo battente con l’acquisizione di documentazione e l’audizione di moltissimi testimoni. Due i camici bianchi inizialmente iscritti nel registro, che secondo gli inquirenti del Longano non hanno responsabilità penali nel decesso. Il quadro però adesso potrebbe cambiare.

Chiese, Santi e Processioni nelle Eolie (105° puntata: 7 foto della Pasqua a Lipari, anni diversi)


Vulcano: Guasto all'impianto semaforico per il cratere. Escursioni possibili...attenersi agli orari

Si dà avviso che, a causa di un guasto tecnico all'impianto semaforico, lo stesso, oggi 11 maggio 2023,  non è funzionante. Si invitano i visitatori del Cratere di "La Fossa" ad attenersi agli orari previsti: 6:30 - 10:30 e 16:00 - 19:30. Ci scusiamo per il disaggio. 

Il Resp. del Servizio di Protezione Civile.

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Provvidenza quotidiana

Oggi è l'11 maggio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno


 
Ignazio nacque a Laconi, nel cuore della Sardegna, nel 1701. Nel piccolo paese vicino alle montagne del Gennargentu, crebbe timorato di Dio e ancora adolescente già praticava digiuni e mortificazioni; non frequento scuole e non imparò mai a scrivere, ma andava ogni giorno a messa e faceva ii chierichetto; di poche parole, parlava appena ii dialetto sardo. Ventenne, desideroso di mutar vita, scese a Cagliari, non per cercarvi posizioni economiche più agiate, ma per chiedere ai cappuccini di San Benedetto di essere accolto nel loro convento per consacrarsi a Dio.

I cappuccini, che conducevano una vita molto rigida, chiusero un occhio sulla sua malferma salute e nel 1721 gli permisero - con la mediazione del marchese di Laconi Gabriele Aymerich - di pronunziare la professione religiosa come fratello laico. Venne poi trasferito nel convento di Iglesias, destinato ai servizi pii umili nel convento e alla questua nella zona del Sulcis.

Come questuante Ignazio divenne una delle figure tipiche del capoluogo sardo. Lo si vedeva ogni giorno, bisaccia in spalla, per le vie della città, al porto, nelle bettole. Riceveva ii dono dal buon cuore della gente che lo amava e lo stimava, e dava in cambio ii calore della sua amicizia, di una buona parola, l'esempio evangelico di una vita umile, vissuta a fianco dei poveri, ai quali distribuiva parte di ciò che riceveva.

La sua morte nel 1781 fu pianta come la scomparsa di un amico, di una persona cara di cui si pensava impossibile un giorno la dipartita.

Le reliquie del santo riposano nella chiesa dei Cappuccini in viale Fra' Ignazio, a Cagliari. Periodicamente le spoglie vengono portate in pellegrinaggio lungo tutta la Sardegna, un evento che richiama sempre numerosissimi fedeli.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Càgliari, in Sardégna, sant'Ignazio da Làconi, Confessore, dell'Ordine dei Minori Cappuccini, glorioso per umiltà, carità e miracoli, che il Papa Pio dodicesimo adornò degli onori dei Santi

ICONOGRAFIA


Nell'iconografia di Sant'Ignazio da Laconi viene quasi sempre rappresentato in venerazione davanti la Vergine Maria con il basto dei cappuccini e con un teschio sulla sua scrivania simbolo di molti santi che sottolinea la loro saggezza e la costante consapevolezza della propria mortalità.


Sant'Ignazio da Laconi
titolo Sant'Ignazio da Laconi

È sempre raffigurato con il saio da frate cappuccino anche all'aperto con una roccia al posto della scrivania e con un crocifisso. Non esisto grandi opere dedicate al santo, nonostante la sua grande popolarità le immagini dedicate a lui provengono quasi sempre dai santini a lui dedicati.

Sant'Ignazio da Laconi

mercoledì 10 maggio 2023

Lipari, ritornerà il caos delle auto ed è urgente prevedere soluzioni. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 10 maggio 2023


 

Continuano con buoni riscontri le "prove tecniche" della giovanile del Lipari calcio


Comunicato

Primi venti minuti del primo tempo giocati con un buon pressing, espresso un bel gioco e colpito una traversa. Il Milazzo alla lunga esce e segna la rete dell’ uno a zero terminando meglio la prima frazione di gioco. 

Raddoppia il Milazzo ad inizio secondo tempo. Reagisce il Lipari segna Alessandro Rigano’ e colpisce una traversata. 

Complimenti ai nostri ragazzi che sono andati ad affrontare una squadra ben rodata. 

Si ringrazia la società S.S. Milazzo per la disponibilità dimostrata e per aver regalato ai nostri ragazzi la possibilità di giocare.

Pesca, presentato il Reimar, Registro delle identità della pesca mediterranea e dei borghi marinari. Tra questi anche Lipari

Nasce il Reimar, il Registro delle identità della pesca mediterranea e dei borghi marinari. Introdotto con la legge regionale 9/2019, ha come obiettivi la promozione e valorizzazione della storia dei borghi marinari, della pesca e dei prodotti ittici quale elemento identitario, il riconoscimento delle potenzialità economiche e produttive, la salvaguardia della biodiversità marina autoctona e la promozione della cultura delle antiche maestranze del mare.

Dopo il Registro delle eredità immateriali della Sicilia (Reis), con cui la Regione Siciliana ha catalogato espressioni dei saperi dell'Isola per sottolinearne l'importanza nella nostra cultura e nelle nostre tradizioni, arriva il Reimar: uno strumento fondamentale per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio, materiale e non, legato alla storia delle comunità costiere siciliane. Il Registro, presente sull'omonimo portale on line, remair.it, è articolato in 6 sezioni integrate: borghi marinari; saperi del mare; celebrazioni rituali; espressioni tradizionali e spazi culturali; tonnare fisse, costruzioni e manufatti tradizionali; musei del mare. L'idea dell'assessorato della Pesca mediterranea è mettere assieme il lavoro di più dipartimenti regionali per fare rete e far sì che nei borghi marinari si possa creare non solo nuova imprenditorialità turistica, ma anche un circuito che coinvolgerà pure le eccellenze enogastronomiche. Lo scopo finale è arrivare alla certificazione dei "Borghi marinari di Sicilia".

L'iniziativa è stata presentata questa mattina al dipartimento degli Affari extraregionali della Regione Siciliana, in via Magliocco a Palermo, alla presenza dei vertici dell'assessorato e del dipartimento regionale e di alcuni sindaci delle località rivierasche. Da una prima ricognizione, effettuata dalla società incaricata iWorld Ets in collaborazione con i Flag/Gac di Sicilia, è emersa l’identificazione di 16 borghi marinari, e delle loro risorse più rilevanti, fra le località presenti lungo gli oltre 1.500 chilometri di coste siciliane. Si tratta di Aci Trezza, Borgate di Acireale, Bonagia, Castellammare del Golfo, Cefalù, Favignana, Isola delle Femmine, Lipari, Marinella di Selinunte, Marzamemi, Portopalo di Capo Passero, Riposto e Torre Archirafi, San Vito Lo Capo, Borgate di Santa Flavia, Sciacca, Sferracavallo.

Il Registro è un percorso "in progress": altri borghi, rispondenti ai criteri richiesti e interessati a essere inseriti nel Reimar, possono fare domanda al dipartimento della Pesca mediterranea, in qualità di ente gestore del Registro, attraverso il sito on line. Le istanze di iscrizione possono provenire direttamente dai detentori di tradizioni e saperi orali (quali individui, comunità e gruppi) o, a seconda del caso, dai singoli Comuni. Sarà poi la commissione di valutazione nominata dal dipartimento regionale ad analizzare a documentazione e pronunciarsi sull’iscrizione del borgo candidato.

Alicudi, Giovani eoliani consegnano e installano panchina donata dalla sognora Rosanna Lorizio Spadaro

COMUNICATO
Il progetto del gruppo Giovani Eoliani continua a regalare soddisfazioni.
Oggi è stata consegnata e installata la panchina destinata ad Alicudi, acquistata dalla Signora Rosanna Lorizio Spadaro sempre sensibile a queste iniziative. Desideriamo anche ringraziare il delegato dell’isola Italo Palermo.

Dieci maggio 2019: Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi

Le segnalazioni dei lettori: tombino pericoloso in via Ten. Mariano Amendola

Operatori ecologici: Revocato lo sciopero del 20 maggio, adesione a quello nazionale del 26


Chiese, Santi e Processioni (104° puntata - 4 foto, anni diversi, della Processione di Porto Salvo)


Auguri di...

Buon Compleanno a Antonio Beninati, Bartolo Mondello, Salvatore Salupo, Giuseppe Iacono, Lorenza Sciacchitano, Angelo Delia, Mariella Barone, Roby Puglisi 


Coordinamento Sanità Eolie riaccende i riflettori sull'ufficio ticket ancora chiuso

Comunicato
La rubrica “Eolie e Sanità” torna sulla questione dell’ufficio ticket, già evidenziata in gennaio quando in un comunicato trasmesso poi per PEC all’ASP di Messina e agli altri Enti competenti, si evidenziava come “…ormai dai primi di gennaio, per mancanza di personale, è stato chiuso l’ufficio ticket dell’Ospedale di Lipari. L’utenza è pertanto obbligata a recarsi presso l’ufficio postale o il primo tabacchi utile per poter pagare il ticket a tariffa per altro maggiorata perché comprensiva di commissione”.

Trascorsi ormai 5 mesi dall’inizio del disservizio, la situazione è rimasta invariata e continua a risultare particolarmente disagevole, soprattutto, per anziani, disabili, donne in stato di gravidanza, persone con bimbi al seguito e per quanti, provenienti dalle isole e quindi sprovvisti di mezzi propri, hanno già dovuto sobbarcarsi il trasferimento dal porto all’ospedale e dovranno poi ripercorrere il percorso a ritroso.

A questo proposito, occorre evidenziare come l’11 marzo scorso la Gazzetta del Sud riportasse una dichiarazione del Commissario Straordinario dell’ASP Messina Bernardo Alagna che, in risposta alle nostre segnalazioni, dichiarava: “Il problema della chiusura dell'ufficio ticket all'ospedale di Lipari sarà risolto nelle prossime settimane con l’installazione di totem per i pagamenti e l’emissione dei ticket per i diversi servizi”.

A noi sembra del tutto evidente come il numero di “settimane” previste dal dott. Alagna non siano le stesse di quelle auspicate tanto da noi quanto, soprattutto, dai pazienti dell’ospedale di Lipari.

Viste le esperienze pregresse – conclude il Coordinamento Eolie Sanità APS - segnaliamo inoltre la necessità di prevedere sin da subito un’assistenza attiva all’utilizzo del totem, una volta installato, a supporto dell’utenza.

Anche la seconda edizione di "Green Bici" della Lipari service è stata un successo


Notevole riscontro, anche quest'anno, per la 2° edizione di "Green Bici", organizzata il primo maggio dalla Lipari service di Salvatore Natoli.

Sulla scia del successo dello scorso anno, gli ottantacinque partecipanti si sono ritrovati presso la sede dell'attività a Canneto, per il ritiro delle bici.

Una iniziativa, sviluppatasi nell'intero arco della giornata, che ha donato autentico divertimento e spensieratezza e, cosa non da poco, occasione di socializzazione... anche a tavola.



La giornata si è sviluppata attraverso varie tappe; dal ritiro delle bici alla prima sosta nel belvedere di Quattrocchi; dalla sosta al campetto di Quattropani per l'esibizione delle macchine Monster Track elettriche e giochi vari alla seconda sosta a Chiesa vecchia.


L'attività ludico - sportiva necessitava di "carburante" ed allora tutti a tavola, presso la Menza Quartara.
Intenso anche il pomeriggio - prima serata, apertosi con altri giochi e la premiazione presso il campetto di Quattropani e proseguito con l'aperitivo al tramonto presso la Tenuta di Castellaro.

Poi, di nuovo, tutti in sella sino a Canneto e siccome bisognava recuperare energia, chiusura col botto con una bella salsicciata.

Soddisfatto il patron Natoli che, ovviamente, è pronto a rimettere in moto la macchina, anzi le bici, per il prossimo anno.

Per l'occasione ringrazia l'amministrazione comunale per le
 autorizzazioni, il consigliere Gaetano Saltalamacchia, le forze dell'ordine, tutto lo staff della Lipari service, Simone Cannistrà e Andrea Coluccio, l'Associazione sportiva e culturale Castellaro, gli sponsor Ristorante A Menza Quartara, Pasticceria - Ritrovo Antonio Pesaresi, Eolian Bunker, Bike rent a Lipari, F.lli Laise, GommoRent, Noleggio da Luigi auto - scooter - mezzi elettrici, PSmar, Arte Tipografica Lipari










Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Punto e a capo

Oggi è il 10 maggio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno

Lipari - Tramonto con Pietra del Bagno in primo piano (foto di Rita Mandarano)


San Cataldo è un Santo irlandese ma venerato a Taranto, dove si trova la sua tomba, in una ricchissima e bella cappella del Duomo, detta il « Capellone ». Sarebbe approdato sulla piana terra pugliese nella rada che si apre, sul lido adriatico, presso la città di Lecce, e che da allora s'intitola perciò a San Cataldo, ed è oggi celebre località balneare.

I Tarantini, orgogliosi sia del loro Cappellone, sia del loro San Cataldo, avrebbero desiderato considerarlo secondo Vescovo della loro città, se a questo desiderio non si fosse opposta una croce d'oro ritrovata nella tomba del Santo nell'anno 1094, durante la ricostruzione della chiesa distrutta dai Saraceni.

Si tratta di una di quelle croci, dette benedizionali, che venivano infisse a un bastoncino e impugnate anticamente dai Vescovi con la sinistra, mentre con la mano destra benedicevano i fedeli.

Sulla croce ritrovata nella tomba di Taranto era scritto: Cataldus Rachau, cioè Cataldo Vescovo di Rachau. Da un attento esame dell'incisione, gli studiosi hanno potuto stabilire che la scritta risale al VII secolo.

E' stato così possibile ricostruire la personalità di questo Santo, nato al principio del secolo in Irlanda. Allievo e poi maestro nel celebre monastero di Lismore, fondato da San Cartago, egli sarebbe poi giunto all'episcopato in modo insolito, cioè con la morte del Duca dei Desii, il quale lo aveva accusato di stregoneria, a causa dei suoi miracoli.

Dopo aver retto santamente il vescovado, Cataldo si sarebbe imbarcato, verso il 666, per un viaggio in Terrasanta. All'andata o al ritorno, approdato o naufragato sulla costa salentina, si sarebbe recato a Taranto, dove i cittadini lo vollero porre sulla cattedra vescovile vacante. Morto nel 685, venne sepolto sotto l'impiantito della cattedrale dove il suo corpo fu rinvenuto e chiaramente identificato, come abbiamo detto, nel 1094. Della sua santità fecero fede innumerevoli miracoli, che diffusero prima in Puglia, poi in tutta Italia, la devozione per il Vescovo irlandese, al cui nome s'intitolarono cappelle e chiese, località e paesi, dalla costa del mare al crinale dei monti. Insieme alla sua fama, al suo culto e al suo nome, si diffusero anche i proverbi sul suo conto. Uno di questi, legato alla sua festa celebrata in maggio, dice: « Quando è il giorno di San Cataldo, passa il freddo e viene il caldo ».

Non comune, ma diffuso un po' dappertutto in Italia, il nome di Cataldo è frequente particolarmente in Puglia, e soprattutto nella città di Taranto, di cui è Patrono, da tempi remoti, l'unico Santo di nome Cataldo.

MARTIROLOGIO ROMANO. Presso Taranto san Cataldo Vescovo, illustre per miracoli.

PROVERBIO. Il giorno di San Cataldo sparisce il freddo e arriva il caldo.


martedì 9 maggio 2023

Commemorazione per i caduti del Santamarina in mare e in terra a Vulcano

Si è tenuta oggi pomeriggio, su iniziativa dell'amministrazione comunale di Lipari, la solenne commemorazione nell'80° anniversario dell'affondamento del Santamarina: tragedia nella quale persero  la vita 61 persone tra equipaggio, militari e civili

Alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, una corona di fiori è stata deposta in mare, al largo di Punta Bandiera, nel punto in cui la nave, venne colpita e affondata dai siluri lanciati dal sommergibile inglese Unrivalled. Una seconda corona è stata deposta a Punta Bandiera, sull'isola di Vulcano, ai piedi del monumento fatto erigere per ricordare quei caduti. 

Una donna soccorsa sul Monte delle Felci. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 9 maggio 2023


Piano urbanistico generale - Avviso incontri pubblici nelle isole del Comune di Lipari


 

Accadde alle Eolie. Nove maggio 2017: Commemorati i caduti del Santamarina



 

Inaugurata a Messina la Rotatoria Elio Matacena"


Messina - 9/5/2023 - È uno dei simboli della piccola rivoluzione che sta trasformando la viabilità cittadina nonché del progetto di riqualificazione urbanistica di un’area che da decenni languiva nel degrado e nell’indifferenza.

Da martedì 9 maggio 2023 la rotatoria di Via Santa Cecilia all’incrocio con Via Industriale ha un nome e un cognome: “Rotatoria Elio Matacena”. 

La rotonda - già impreziosita dalla statua bronzea realizzata dallo scultore Alex Caminiti che raffigura Messina “bambina e guerriera” - è stata infatti ufficialmente intitolata all’imprenditore e armatore napoletano (1924/2012), pioniere del traghettamento nello Stretto con la “Caronte Spa” della quale fu fondatore negli anni ’60; primo presidente della “Caronte & Tourist Spa”; ideatore delle Autostrade del Mare; inventore (è suo il brevetto della turbina Kobold ad asse verticale per la produzione di energia elettrica dalle correnti marine); fondatore della società di ingegneria “Ponte di Archimede nello Stretto di Messina Spa”; Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana (1998) e Cavaliere del Lavoro (2005); uomo di inscalfibile fede democratica e antifascista.

“Elio Matacena - così lo ha ricordato Caronte & Tourist - è stato corpo e sostanza di un ossimoro: imprenditore visionario. È stato cioè un uomo coi piedi ben piantati nel terreno del business capace tuttavia di sognare, di partorire intuizioni geniali esportate dallo Stretto in direzione mondo. Ma è stato anche contestualmente uomo di grande e raffinata cultura, lettore vorace e curioso, intellettuale a tutto tondo con il dono dell’eclettismo.

“Pensando al dottor Elio ci viene in mente il perigeo, che letteralmente è il punto più vicino alla terra nell'orbita descritta da qualsiasi astro, ma che è metafora dell’intersezione e della sintesi tra concreto e astratto, tra metodo e genio, tra materia e sogni: esattamente quei sogni della stessa materia dei quali, secondo l’immortale bardo di Stratford - noi siamo fatti”. 

Tra le autorità intervenute alla cerimonia il sindaco di Messina, Federico Basile; il presidente e direttore editoriale di Ses Spa, Lino Morgante; il viceprefetto di Messina, Mirella Ciriago oltre i familiari di Elio Matacena e i vertici di Caronte & Tourist Spa.