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lunedì 23 dicembre 2019
Marosi, ennesimo "assalto" al molo di Ginostra. Cittadini chiedono lumi sul ripristino dell'approdo aliscafi.
I marosi, seppure diversamente da Acquacalda, sono tornati ad infrangersi con violenza contro il molo.
Ieri, così come oggi (la foto è di stamane) la struttura è stata investita e sommersa dal mare in tempesta. Probabili, ma questo si vedrà non appena le condizioni meteo miglioreranno, ulteriori danni alla struttura.
I ginostresi, oltre ad attendere la partenza dei lavori di messa in sicurezza finanziati "illo tempore"dalla Protezione civile, si chiedono cosa si sta facendo per ripristinare, nel più breve tempo possibile, il pontile degli aliscafi, spazzato via dalla mareggiata del 14 Dicembre scorso.
Auspicano, in tal senso, notizie dalla pubblica amministrazione.
Gli stessi ginostresi solidarizzano e sono vicini ai cittadini di Acquacalda.
Ieri, così come oggi (la foto è di stamane) la struttura è stata investita e sommersa dal mare in tempesta. Probabili, ma questo si vedrà non appena le condizioni meteo miglioreranno, ulteriori danni alla struttura.
I ginostresi, oltre ad attendere la partenza dei lavori di messa in sicurezza finanziati "illo tempore"dalla Protezione civile, si chiedono cosa si sta facendo per ripristinare, nel più breve tempo possibile, il pontile degli aliscafi, spazzato via dalla mareggiata del 14 Dicembre scorso.
Auspicano, in tal senso, notizie dalla pubblica amministrazione.
Gli stessi ginostresi solidarizzano e sono vicini ai cittadini di Acquacalda.
Moderati per Calderone chiede lo stato di calamità naturale e contributi urgenti e straordinari per Acquacalda
IL GRUPPO MODERATI PER CALDERONE invita il Sindaco di Lipari a richiedere subito lo Stato di calamità naturale nonché contributi urgenti e straordinari per fronteggiare l’emergenza verificatasi a seguito delle mareggiate delle ultime ore nella frazione di Acquacalda.
Il nostro gruppo - dichiarano i consiglieri Eliana Mollica e Gesuele Fonti - invita il Sindaco di Lipari a richiede con urgenza ufficialmente il riconoscimento dello stato di calamità naturale alla Regione Sicilia e al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
E’ un provvedimento - affermano i consiglieri - necessario, anzi indispensabile, dopo gli ingenti danni provocati dalle mareggiate, delle ultime ore, che hanno flagellato la costa a nord dell'isola cancellando la spiaggia e smantellando totalmente l'unica strada che attraversava la frazione di Acquacalda.
È un intervento indispensabile per la popolazione e per le attività di Acquacalda e per l’occupazione delle imprese turistiche, ricreative e delle attività di balneazione.
Alcune abitazioni e strutture turistiche hanno subito danni e la frazione rischia di rimanere isolata ed inagibile.
Il gruppo Moderati per Calderone esprime la propria solidarietà e vicinanza ai concittadini della frazione di Acquacalda
Il nostro gruppo - dichiarano i consiglieri Eliana Mollica e Gesuele Fonti - invita il Sindaco di Lipari a richiede con urgenza ufficialmente il riconoscimento dello stato di calamità naturale alla Regione Sicilia e al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
E’ un provvedimento - affermano i consiglieri - necessario, anzi indispensabile, dopo gli ingenti danni provocati dalle mareggiate, delle ultime ore, che hanno flagellato la costa a nord dell'isola cancellando la spiaggia e smantellando totalmente l'unica strada che attraversava la frazione di Acquacalda.
È un intervento indispensabile per la popolazione e per le attività di Acquacalda e per l’occupazione delle imprese turistiche, ricreative e delle attività di balneazione.
Alcune abitazioni e strutture turistiche hanno subito danni e la frazione rischia di rimanere isolata ed inagibile.
Il gruppo Moderati per Calderone esprime la propria solidarietà e vicinanza ai concittadini della frazione di Acquacalda
Cinque isole dell'arcipelago isolate da una settimana?. Ma quando mai!. Interviene SIREMAR/CARONTE & TOURIST ISOLE MINORI
“Cinque isole dell'arcipelago eoliano (Stromboli,
Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi) sono senza collegamenti da una
settimana a causa delle pessime condizioni del mare e tra stasera e domani
sono in arrivo nuove mareggiate con onde alte anche sei metri”. Così
recitava un lancio d’agenzia del 22 mattina. La Siremar/Caronte & Tourist
Isole Minori risponde nei termini che seguono.
Rappresentare
la difficile condizione delle popolazioni delle isole minori, e nella
fattispecie di quelle eoliane, nei casi di reiterate condizioni meteomarine
avverse è certamente un dovere dei media. Ciò che tuttavia non dovrebbe essere
consentito è la drammatizzazione e l’enfatizzazione di dati non veri, con
finalità su cui potrebbe rivelarsi interessante indagare, ma comunque con
l’effetto immediato dell’esasperazione di quelle collettività che riversano
sull’incolpevole vettore tutta la loro giustificatissima rabbia.
Non è vero, dunque, che
le Eolie o parti di esse diano state isolate per una settimana.
L'ultimo collegamento da
Lipari a Milazzo risale alla mattina di domenica 22. Nella stessa data, la nave
della Siremar ha anche ritardato la partenza da Lipari per consentire di
imbarcare anche i passeggeri dell'aliscafo che aveva omesso la partenza delle
07:00.
Il
21 dicembre sono state collegate tutte le isole (a eccezione di Alicudi a causa
dell’inoperabilità dello scalo, nonostante la nave sia comunque riuscita ad
arrivarvi).
Sempre sabato 21, la N/T
Laurana proveniente da Napoli ha collegato le isole di Panarea e Stromboli.
Venerdì 20 le stesse isole erano state collegate dalla nave Isola di Stromboli.
Giovedì 19 le Isole di
Alicudi e Filicudi, Salina e Lipari sono state collegate dalla nave Isola di
Stromboli. Sempre Giovedì 19 la Laurana é partita da Milazzo per Napoli
collegando tutti gli scali intermedi di linea.
Lunedì 16 la stessa M/N
Laurana è partita per Napoli e il collegamento con le Isole di Panarea e
Stromboli è stato regolare, anche se con vento forte in attenuazione.
Il tema dei trasporti
marittimi per le Isole Minori è troppo delicato per essere affrontato con
approssimazione. Ascoltare chi lo gestisce ed esercisce può essere un metodo
efficace per evitarlo.
Tiziano
Minuti
Responsabile
Comunicazione
Gruppo Caronte & Tourist
NOTA DEL DIRETTORE DI EOLIENEWS - Sin qui l'intervento chiarificatore e necessario della società di navigazione. Da parte nostra solo una considerazione: Il grave della fake news dell'isolamento è che la notizia d'agenzia alla quale si fa riferimento è "nata" nelle Eolie, da un eoliano. Ma si, dai facciamoci del male!
Sul lungomare di San Gaetano è una catastrofe. Articolo con nuove foto.
Case allagate e colme di acqua salmastra, detriti e sabbia, muri delimitatori della strada litoranea, letteralmente sradicati e trascinati via dalla furia del mare, manto stradale scardinato, voragini sulla sede stradale.
Sono le tristi immagini che arrivano da Acquacalda dalla zona litoranea che, ad eccezione della primissima parte, è inagibile e spezza in due la frazione.
E questo è solo il primo bilancio, quello che si vede, cessata la tempesta (tutt'ora violenta) bisognerà verificare i danni causati alle abitazioni e alla strutture della zona, anche nelle fondamenta dove il mare è penetrato (penetra) con inaudita violenza.
Buon Compleanno!
Auguri a Genny Martelli, Salvatore La Greca, Giusy Andaloro, Jacques Michaut-Paterno, Angela Puglisi, Rosario Messina, Maria Rosa Boerci, Lio Raffaele, Eryka Fazio, Vittorio Opessi, Diletta Russo, Federica Addamo.
Acquacalda: nel video di Leonardo Merlino la situazione dei marosi adesso.
Su disposizione del sindaco Giorgianni i volontari della Protezione civile stannno raggiungendo Acquacalda, via Quattropani. Sul posto già il dirigente Mirko Ficarra per una prima ricognizione.
Acquacalda in ginocchio, sventrata e violentata... non solo dai marosi della notte scorsa!
Immagini che parlano da sole. Immagini che danno il senso dei danni causati dai marosi della notte appena trascorsa.
Immagini che non danno il senso del terrore vissuto da chi ci abita che si trova, adesso, con le abitazioni allagate!
Immagini che, fatta salva la forza del mare, non avremmo dovuto pubblicare se vi fosse stata una degna protezione dell'abitato.
Sappiamo che non servono le parole ma questa redazione è con voi, cittadini di Acquacalda, per quel che può valere!.
VIDEO SU : https://www.facebook.com/admaiora.arcobaleno/videos/2659225350837212/
REGIONE: DISSESTO IDROGEOLOGICO, ARRIVANO 17 MLN PER I PROGETTI CANTIERABILI
Così come più volte ribadito dal suo presidente, il governo Musumeci, allo scopo di ottimizzare ogni risorsa a disposizione e consentire l'immediato avvio delle opere, si dimostra attento a finanziare celermente tutti quei progetti già cantierabili in possesso delle amministrazioni locali. Va letta in quest'ottica la rimodulazione di alcuni fondi del Patto per il Sud operata dalla giunta regionale, attraverso l'Ufficio contro il dissesto idrogeologico diretto da Maurizio Croce.
Si tratta di oltre diciassette milioni di euro che saranno così redistribuiti: Motta Sant'Anastasia (1,3 milioni di euro per il consolidamento della zona Neck) e Santa Venerina (1,325 mln per la bonifica del torrente Fago), nel Catanese; Agira, in provincia di Enna (1,3 milioni di euro per la messa in sicurezza del centro abitato); Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani (650mila euro per contrastare il rischio caduta massi in corrispondenza del molo); Capo d'Orlando (950mila euro per la messa in sicurezza del torrente Muscale), Roccavaldina (due milioni di euro per la frana del versante nord-ovest e per la messa in sicurezza del centro abitato di San Salvatore), Valdina (980mila euro per il consolidamento della frazione Tracoccia) e Santa Teresa Riva (10,6 milioni di euro per contrastare l'erosione costiera), nel Messinese . Quest'ultimo intervento consentirà, tra l'altro, di utilizzare per il ripascimento del litorale le sabbie prelevate dal torrente Savoca il cui alveo, quindi, sarà contestualmente ripulito per prevenire nuovi fenomeni di esondazione.
«Lo stanziamento di queste somme - sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, nella qualità di commissario di governo dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico - mette in condizione i Comuni interessati, che si sono presentati con i progetti definitivi, di avviare subito i lavori. Altri ne stiamo acquisendo attraverso la struttura commissariale e aspettiamo, ad esempio, di finanziare a breve il progetto esecutivo della frazione Scarcelli a Saponara, opera che, sia pure con anni di ritardo, servirà a lenire il dolore di una comunità che ha vissuto una tragedia che nessuno può dimenticare. Noi abbiamo deciso di innescare un meccanismo di causa-effetto virtuoso, al quale ogni ente locale deve ispirarsi. Esigiamo, in questo senso, uno scatto di efficienza e, come sempre, siamo pronti a mettere a disposizione anche le nostre strutture, lì dove ci siano amministrazioni in difficoltà. Ma non ci possiamo assolutamente permettere di lasciare preziose risorse dormienti per tempi infiniti in attesa che si arrivi alla progettazione degli interventi».
Con la manovra approvata da Palazzo Orleans sono stati, inoltre, destinati oltre sedici milioni di euro alla rimozione della frana di Letojanni che dall'ottobre del 2015 ha provocato la chiusura di un tratto della A18 Messina-Catania. I fondi erano stati originariamente stanziati dal Consorzio per le autostrade siciliane «che adesso - osserva il governatore Musumeci - potrà impiegarle per nuovi, importanti interventi sulla viabilità di sua competenza nell'Isola».
Si tratta di oltre diciassette milioni di euro che saranno così redistribuiti: Motta Sant'Anastasia (1,3 milioni di euro per il consolidamento della zona Neck) e Santa Venerina (1,325 mln per la bonifica del torrente Fago), nel Catanese; Agira, in provincia di Enna (1,3 milioni di euro per la messa in sicurezza del centro abitato); Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani (650mila euro per contrastare il rischio caduta massi in corrispondenza del molo); Capo d'Orlando (950mila euro per la messa in sicurezza del torrente Muscale), Roccavaldina (due milioni di euro per la frana del versante nord-ovest e per la messa in sicurezza del centro abitato di San Salvatore), Valdina (980mila euro per il consolidamento della frazione Tracoccia) e Santa Teresa Riva (10,6 milioni di euro per contrastare l'erosione costiera), nel Messinese . Quest'ultimo intervento consentirà, tra l'altro, di utilizzare per il ripascimento del litorale le sabbie prelevate dal torrente Savoca il cui alveo, quindi, sarà contestualmente ripulito per prevenire nuovi fenomeni di esondazione.
«Lo stanziamento di queste somme - sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, nella qualità di commissario di governo dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico - mette in condizione i Comuni interessati, che si sono presentati con i progetti definitivi, di avviare subito i lavori. Altri ne stiamo acquisendo attraverso la struttura commissariale e aspettiamo, ad esempio, di finanziare a breve il progetto esecutivo della frazione Scarcelli a Saponara, opera che, sia pure con anni di ritardo, servirà a lenire il dolore di una comunità che ha vissuto una tragedia che nessuno può dimenticare. Noi abbiamo deciso di innescare un meccanismo di causa-effetto virtuoso, al quale ogni ente locale deve ispirarsi. Esigiamo, in questo senso, uno scatto di efficienza e, come sempre, siamo pronti a mettere a disposizione anche le nostre strutture, lì dove ci siano amministrazioni in difficoltà. Ma non ci possiamo assolutamente permettere di lasciare preziose risorse dormienti per tempi infiniti in attesa che si arrivi alla progettazione degli interventi».
Con la manovra approvata da Palazzo Orleans sono stati, inoltre, destinati oltre sedici milioni di euro alla rimozione della frana di Letojanni che dall'ottobre del 2015 ha provocato la chiusura di un tratto della A18 Messina-Catania. I fondi erano stati originariamente stanziati dal Consorzio per le autostrade siciliane «che adesso - osserva il governatore Musumeci - potrà impiegarle per nuovi, importanti interventi sulla viabilità di sua competenza nell'Isola».
domenica 22 dicembre 2019
REGIONE: DISAVANZO, A ROMA SI DECIDE LUNEDI
«Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, mi comunica che il Consiglio dei ministri esaminerà, nella seduta di lunedì, il provvedimento con il quale la Regione potrà ripianare il disavanzo. Come previsto dal nostro Statuto, parteciperò personalmente alla riunione del governo nazionale. Apprezzo che il presidente Conte abbia voluto dar seguito alla richiesta inoltrata nei giorni scorsi».
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Calcio - Seconda Categoria: Rinviata la gara dell'Inter club
Rinviato a data da destinarsi l'incontro tra Inter club Lipari e Real Gazzi che doveva disputarsi oggi al Monteleone.
Sardine...otttimo nome. A Lipari solo "alici attonite".
(di Gianni Iacolino) È d’uso da sempre, nelle nostre comunità, affibbiare ‘u ‘nciuriu, soprannomi espressione di attitudini o di mestieri di singoli o di famiglie. Nelle Eolie, è dal mondo ittico che si usa prendere in prestito la maggior parte dei nomignoli con cui marchiare a vita il fortunato o più spesso il malcapitato, a seconda della scelta del pesce destinato a caratterizzarlo per tutta la vita. ” Mettiri ‘u ‘ nciuriu ” corrisponde al battesimo nelle piccole comunità ed è una consuetudine che, a volte, risulta necessaria anche a causa dell’omonimia che creerebbe confusione senza l’aiuto del soprannome.
E così nel corso degli anni fiorivano i vari mazzuni, bavusa, cefalu, saragu, saragu ‘i portu, sparagghiuni, tri pisci, scorfanu, buddacia, totanu, occhi ‘i totani, calamaru, piscicani .
Ovviamente alcuni erano anche orgogliosi del proprio soprannome: tutto dipendeva dalla scelta del nome del pesce.
Poteva sentirsi orgoglioso chi si sentiva chiamare totanu o bavusa? Poteva finire a rissa. Ma sapere di essere un sarago, un cefalo, pesci furbissimi, era certamente motivo di vanto. La sardina non era in auge. Non ricordo mai qualcuno soprannominato così. La sardina non appartiene né alla categoria dei furbi, né a quella dei fessi.
È un pesce azzurro ricco di buona chimica, non è prepotente, non fa male a nessuno. Ottima scelta, azzeccata in pieno , quella fatta dai promotori del movimento nato a Bologna. A Lipari , da parecchi anni , erano in bella mostra “Alici attonite” , ma questa è un’altra storia.
E così nel corso degli anni fiorivano i vari mazzuni, bavusa, cefalu, saragu, saragu ‘i portu, sparagghiuni, tri pisci, scorfanu, buddacia, totanu, occhi ‘i totani, calamaru, piscicani .
Ovviamente alcuni erano anche orgogliosi del proprio soprannome: tutto dipendeva dalla scelta del nome del pesce.
Poteva sentirsi orgoglioso chi si sentiva chiamare totanu o bavusa? Poteva finire a rissa. Ma sapere di essere un sarago, un cefalo, pesci furbissimi, era certamente motivo di vanto. La sardina non era in auge. Non ricordo mai qualcuno soprannominato così. La sardina non appartiene né alla categoria dei furbi, né a quella dei fessi.
È un pesce azzurro ricco di buona chimica, non è prepotente, non fa male a nessuno. Ottima scelta, azzeccata in pieno , quella fatta dai promotori del movimento nato a Bologna. A Lipari , da parecchi anni , erano in bella mostra “Alici attonite” , ma questa è un’altra storia.
Eolie isolate e a Ginostra i marosi stanno infliggendo l'ennesimo colpo al pontile. (foto e video in tempo reale)
Fermi i mezzi di collegamento, da Lipari è partita solo la nave del mattino, imperversano il vento e il mare in tempesta.
Come è ben evidente dalle foto e dal video, inviatici, proprio in questi minuti, da Riccardo Lo Schiavo, il mare sta aggredendo ulteriormente il pontile di Ginostra.
Il rischio è che, considerando che le previsioni sono per un aggravamento delle condizioni meteo, la struttura, priva di quelle che dovevano essere le finanziate (e non realizzate) opere a protezione, possa riportare ulteriori e seri danni.
Il video:
Buon Compleanno!
Auguri a Francesco Merlino, Maria Grazia Bonica, Carmelo Isgrò, Maurizio Fichera, Rosalba Benenati, Rosalba Mandarano, Rosa Famularo, Fabrizio Natoli, Giovanni Villa, Jenny Russo, Nancy Sidoti, Rita Ziino.
Biviano, presidente consiglio comunale di Lipari : ” Assessore Razza verifichi l'operato di La Paglia”
Riceviamo dal presidente del consiglio comunale di Lipari, Giacomo Biviano e pubblichiamo: Se è vero che l’Assessore Razza sarebbe stato all’oscuro di tutto, sarebbe auspicabile che lo stesso richieda le giuste spiegazioni al Direttore Generale La Paglia adottando, eventualmente, i dovuti provvedimenti. Così come sarebbe opportuno che accertasse nel merito i motivi del provvedimento: la carenza di organico, soprattutto paramedico, nasce da una inadeguata gestione e messa in campo di tutte le soluzioni legittime? Non si capisce, infatti, ad esempio, come mai, nonostante una graduatoria approvata qualche mese fa dall’Asp Me 5 per l’assunzione di personale infermieristico a tempo determinato di circa 2.500 idonei, non si riescano a reperire infermieri da assumere a Lipari. Possibile che nessuno dei 2.500 infermieri accetti di venire a Lipari, considerando che tra questi alcuni sono addirittura residenti a Lipari???? Ed ancora, esistono altre graduatorie, anche a tempo determinato, da poter utilizzare (?) come quella esistente e appena approvata del personale infermieristico???? E se pure non esistesse nessun altra graduatoria, l’Asp Me 5 ha richiesto di poter utilizzare le graduatorie vigenti delle altre aziende sanitarie siciliane e non?????? Procedura legittima ed adottata da molte aziende sanitarie.
L'Assessore Razza dovrebbe accertare se tutto questo sia stato fatto dal Direttore Generale La Paglia prima di emanare una direttiva così drastica e pregiudizievole per l’intera comunità Eoliana. Così, come dovrebbe accertare tutti i casi in cui, probabilmente, sono stati concessi i nulla-osta alla mobilità di personale di vario genere, nonostante la carenza, o peggio, siano stati trasferiti in altri Ospedali nonostante fossero stati assunti per il Civico di Lipari. Confido, pertanto, vista la mancanza di comunicazione, almeno in questo caso, tra l’Assessore regionale Razza e il Direttore Generale La Paglia, dallo stesso comunque proposto al Presidente Musumeci per la nomina, che si facciano i dovuti accertamenti su tutto quanto accaduto e che conseguentemente vengano adottati i dovuti provvedimenti. D’altronde, i Direttori Generali, tanto stimati da molti dei nostri politici e deputati regionali, non vengono certo imposti o, visto il periodo natalizio, inviati per “virtù dello spirito Santo”. Pertanto, anche la politica Regionale, con a capo il Presidente Musumeci e l’Assessore Razza, si assuma le proprie responsabilità.
L'Assessore Razza dovrebbe accertare se tutto questo sia stato fatto dal Direttore Generale La Paglia prima di emanare una direttiva così drastica e pregiudizievole per l’intera comunità Eoliana. Così, come dovrebbe accertare tutti i casi in cui, probabilmente, sono stati concessi i nulla-osta alla mobilità di personale di vario genere, nonostante la carenza, o peggio, siano stati trasferiti in altri Ospedali nonostante fossero stati assunti per il Civico di Lipari. Confido, pertanto, vista la mancanza di comunicazione, almeno in questo caso, tra l’Assessore regionale Razza e il Direttore Generale La Paglia, dallo stesso comunque proposto al Presidente Musumeci per la nomina, che si facciano i dovuti accertamenti su tutto quanto accaduto e che conseguentemente vengano adottati i dovuti provvedimenti. D’altronde, i Direttori Generali, tanto stimati da molti dei nostri politici e deputati regionali, non vengono certo imposti o, visto il periodo natalizio, inviati per “virtù dello spirito Santo”. Pertanto, anche la politica Regionale, con a capo il Presidente Musumeci e l’Assessore Razza, si assuma le proprie responsabilità.
Ospedale di Lipari e sanità nel messinese. Secondo La Paglia è in corso un attacco alla direzione dell'ASP. Il comunicato e le nostre riflessioni.
(Comunicato) Da circa 48 ore è in corso un nuovo attacco alla direzione strategica dell’Asp di Messina insediatasi lo scorso 16 aprile con il fermo intendimento di procedere secondo il rispetto delle regole; di sicurezza nell'erogazione di prestazioni sanitarie ai cittadini e di rispetto contrattuale per il personale dipendente, assicurando in ogni caso il buon andamento dell’azione amministrativa.
Dopo i polveroni e gli allarmismi sollevati sul punto nascita dell'ospedale di S Agata M.llo, al quale mancano da anni i previsti requisiti strutturali di sicurezza, per consentire i quali per la prima volta si sta provvedendo con la progettazione di messa a norna, e dove c’è carenza di risorse mediche per la quale si sta procedendo con bandi di reclutamento del personale, spesso deserti per mancanza delle figure richieste.
Dopo i polveroni e gli allarmismi sui Cittadini dei piccoli comuni della provincia a seguito della necessaria riorganizzazione delle postazioni del sistema emergenza-urgenza 118, dovuta a carenza di personale medico (40 unità), con un sistema che andava avanti senza regole, gradito a molti, che consentiva l’erogazione legittima di buste paga mensili di oltre diecimila euro che ora però non ci sono più, ecco un nuovo polverone sull’ospedale di Lipari, dove la carenza di personale ha determinato da parte della direzione medica di presidio e di quella di Milazzo alcune temporanee misure riorganizzative di concerto con la direzione strategica.
Sulla buonafede questa volta del popolo eoliano si è innescata una nuova strategia “concentrica” di attacco alla direzione della Asp di Messina, tesa ad allarmare i cittadini facendo paventare rischi di mancata assistenza e determinando grave allarme sociale, per la quale mi riservo di effettuare le opportune valutazioni con le istituzioni preposte.
Non voglio pensare che tutto questo sia collegato ai tanti NO pronunciati da questa direzione a proposte irricevibili; non voglio credere che avere iniziato, primi in Italia, una fruttuosa collaborazione per la valutazione dei progetti con il più grande Ente Energetico dello Stato quale è l'ENEA, e avere detto NO a progettualità senza visione d’insieme che prevedevano magari centinaia di migliaia di euro di spesa anche per piccoli adeguamenti abbia una relazione con quanto sta accadendo.
Questa Direzione continuerà a muoversi nel solco del mandato ricevuto con il decreto di nomina dal Presidente della Regione On. Nello Musumeci, alla cui figura riformatrice di grande rigore morale, onestà e terzietà si ispira; se qualcuno pensa di “mettere pressione”, con queste azioni mediatiche tese a delegittimare, certamente sta utilizzando male il suo tempo.
Dopo i polveroni e gli allarmismi sollevati sul punto nascita dell'ospedale di S Agata M.llo, al quale mancano da anni i previsti requisiti strutturali di sicurezza, per consentire i quali per la prima volta si sta provvedendo con la progettazione di messa a norna, e dove c’è carenza di risorse mediche per la quale si sta procedendo con bandi di reclutamento del personale, spesso deserti per mancanza delle figure richieste.
Dopo i polveroni e gli allarmismi sui Cittadini dei piccoli comuni della provincia a seguito della necessaria riorganizzazione delle postazioni del sistema emergenza-urgenza 118, dovuta a carenza di personale medico (40 unità), con un sistema che andava avanti senza regole, gradito a molti, che consentiva l’erogazione legittima di buste paga mensili di oltre diecimila euro che ora però non ci sono più, ecco un nuovo polverone sull’ospedale di Lipari, dove la carenza di personale ha determinato da parte della direzione medica di presidio e di quella di Milazzo alcune temporanee misure riorganizzative di concerto con la direzione strategica.
Sulla buonafede questa volta del popolo eoliano si è innescata una nuova strategia “concentrica” di attacco alla direzione della Asp di Messina, tesa ad allarmare i cittadini facendo paventare rischi di mancata assistenza e determinando grave allarme sociale, per la quale mi riservo di effettuare le opportune valutazioni con le istituzioni preposte.
Non voglio pensare che tutto questo sia collegato ai tanti NO pronunciati da questa direzione a proposte irricevibili; non voglio credere che avere iniziato, primi in Italia, una fruttuosa collaborazione per la valutazione dei progetti con il più grande Ente Energetico dello Stato quale è l'ENEA, e avere detto NO a progettualità senza visione d’insieme che prevedevano magari centinaia di migliaia di euro di spesa anche per piccoli adeguamenti abbia una relazione con quanto sta accadendo.
Questa Direzione continuerà a muoversi nel solco del mandato ricevuto con il decreto di nomina dal Presidente della Regione On. Nello Musumeci, alla cui figura riformatrice di grande rigore morale, onestà e terzietà si ispira; se qualcuno pensa di “mettere pressione”, con queste azioni mediatiche tese a delegittimare, certamente sta utilizzando male il suo tempo.
Nota del direttore di Eolienews - Rassicuriamo il dottor La Paglia sul fatto che gli eoliani non si lasciano trascinare da alcuno. Rivendicano solo il diritto (probabilmente, anche troppo tardi) ad una sanità efficiente, in linea con quanto previsto per le aree disagiate, in linea con il diritto alla salute riconosciuto dalla Costituzione. Diritto ahimè, troppe volte calpestato. Eoliani, consci anche del fatto, che spesso, da queste parti, misure temporanee, si sono incancrenite, diventando definitive.
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