Secondo la tradizione cristiana col Natale si festeggia la nascita di Cristo, la discesa di Dio sulla terra nel corpo di un uomo.Negli ultimi anni questa festa è però diventata un po’troppo consumistica e sempre più persone vorrebbero boicottarla o almeno riportarla a qualcosa di più spirituale.
E qui si scontrano i due momenti interiori della persona, la fede e il fatto materiale, da un lato la ferrea disciplina della fede, dall'altro la materiale voglia di stare a contatto con gli altri (oggi dopo anni difficili o resi appositamente difficili) ad un periodo improntato alla voglia di strafare, di lasciarsi andare verso sregolatezze, che magari durante l'anno viene difficile da pensare o da mettere in atto.-
Due anime che non potranno mai trovare un punto d'incontro, non potranno mai sedersi ad una tavolo per le solite trattative, sono troppo distanti, sono troppo diverse, sono incompatibili.-
Il fatto è semplicissimo, molti, ma non troppi, ancora corrono dietro a tonache svolazzanti che dall'alto della loro macroscopica arroganza, intendono dare lezioni, come può solo fare un buon padre di famiglia, loro che non sanno cos'è una famiglia, non sanno quali problemi affronta giornalmente una famiglia, non sanno cosa significa dover dire al proprio figlio, quest'anno solo una brioscina, solo un pupazzetto di cioccolata e non si chiedono < dove sono i bambini che non hanno l'albero di natale con la neve d'argento, i lumini colorati ed i frutti di cioccolata come in Piazza San Pietro a Roma > ?
Questi personaggi, non dicono, mai, che non c'è niente di più triste, in questo mondo, che svegliarsi la mattina di Natale e non essere un bambino.-
E' Natale già da fine ottobre, le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più ad intermittenza, cosa desidererei ? Semplice un Natale con molte meno luci e con le persone invece totalmente accese.-
Tutti dobbiamo fare un piccolo esame di coscienza, capire se effettivamente abbiamo trascorso un periodo della nostra vita usando il < noi e non l'io > per questo motivo, i ricordi, come le candele, bruciano di più nel periodo natalizio.-
Le nazioni ricche o presunte tali che vivono in pace, mandano durante l'anno armi alle nazioni povere che sono in guerra, per mandare durante il periodo natalizio giocattoli e cioccolatini ai sopravvissuti; ho sempre ritenuto il giorno di Natale, come un bel giorno, un giorno in cui ci si vuole veramente bene, dove si perdona in tutti i sensi, dove anche ci si diverte, è l'unico giorno del calendario in cui, sia uomini che donne, per un patto di mutuo accordo, sembra che aprano il cuore e pensino alla povera gente, come dei compagni di viaggio su questa terra e non già come una razza diversa, formata da creature avviate per atri sconosciuti sentieri.-
A Natale son tutti più buoni. È il prima e il dopo che sinceramente preoccupa, perché bisogna ricordarsi che una buona coscienza è un Natale infinito.-
Basta scrivere, in questi momenti non serve, bisogna guardarsi dentro, avere il coraggio di porgere la mano guardarsi negli occhi, anche senza parlare, basta questo per capire che un cuore piccolo fa un uomo grande, il contrario invece lo notiamo tutti giorni per le strade, nei palazzi, nei confronti e negli scontri.-
Dunque Auguri per Lipari, le Eolie e tutti gli eoliani, da una persona, che per una scelta di vita le ha dovute lasciare, ma che le porta sempre nel cuore, a tutti quelli che ho conosciuto in tanti di vita da <isolano> e che sono stati veri compagni di avventure, come lo sei stato tu Direttore, al Comune e chi ha la responsabilità di farlo progredire, crescere e migliorarlo, siano essi da questo o dal quel lato,
Auguri a te Direttore ed a tutti coloro che hanno veramente a cuore le sorti di queste inimitabili Isole.-
Desidero concludere un bella frase che riporto < Non importa cosa trovi sotto l'albero di Natale, ma chi ci trovi intorno.- (Benjamin Franklin)
Bartolino Ferlazzo