Un'estate piena di appuntamenti culturali all'insegna di pagine della storia delle isole Eolie. Pagine, che rivivremo attraverso la narrazione dello storico eoliano, Giuseppe La Greca, che sono in larga parte o del tutto sconosciute alla storiografia ad oggi pubblicata.
Delle cinque conferenze, quattro delle quali si terranno a Villa Santa Lucia ed una a Quattropani, ne abbiamo parlato con lo stesso La Greca.
D) Dottore La Greca ci aspetta un agosto ricco dal punto di vista culturale, durante il quale potremo, prendere atto, venire a conoscenza, grazie alle sue conferenze, di pagine della nostra storia, sino ad oggi praticamente sconosciute. Il primo "viaggio" ci porta a Stromboli, nell'era fascista.
R) Le mie conferenze Iniziano il 3 agosto, a Villa Santa Lucia, con il racconto del tragico incidente aereo del 16 marzo 1940 avvenuto a Stromboli. Nell'incidente periscono 14 persone, 10 passeggeri e 4 membri dell'equipaggio, 13 uomini e una donna. Non era ne il primo ne l'unico incidente aereo avvenuto nel ventennio fascista, censurato per prassi del regime. Tra le vittime dell'incidente la scrittrice e giornalista Nannipieri Volpi detta "Mura" (oggetto di un recente articolo di Marcello Sorgi su La Stampa) e il tenente colonnello Andrea Zotti il più celebre pilota da caccia del periodo. Nel corso della serata parleremo anche degli altri incidenti aerei avvenuti sul territorio nazionale e all'Estero di aerei italiani.
D) La seconda conferenza avrà un doppio tema che ci permetterà di riflettere sulle condizioni di vita e di lavoro degli eoliani del passato.
(R) Il 7 agosto, nel secondo appuntamento a Villa Santa Lucia, parlerò dell'attività estrattiva della pomice nei racconti di alcuni autori siciliani del secondo dopoguerra. Giuseppe Patanè racconta dei Giganti tranquilli e le belle pescatrici. L'incontro quotidiano alla fine degli anni Quaranta tra gili operai e le operaie degli stabilimenti pomiciferi e le donne pescatrici di Panarea.
Bartolo Cattafi, ci racconta della Montagna leggera e delle condizioni di vita negli stabilimenti a metà degli anni Cinquanta. Il terzo autore è Vincenzo Consolo, con il suo "Così la pomice si mangia Lipari". A seguito di questa denuncia del problema della silicosi, troverà lo spunto per il suo più celebre romanzo "Il sorriso dell'ignoto marinaio".
L'appuntamento mi consente di parlare dell'attività estrattiva, del parco geo-minerario della pomice e di alcune mie idee pubblicate sulla rivista Humanities nel mese di giugno 2022. Sarà, infine, l'occasione per ricordare ed onorare Vincenzo Consolo nel decennale della scomparsa. Con l'occasione Le consegno la copia del mio articolo scritto sul grande autore e il suo rapporto con le isole Eolie nel corso del 2016 per la rivista "Sicilia isola del Tesoro". (L'articolo può essere visualizzato cliccando su questo link https://drive.google.com/file/d/1-MDrPolFr2y68CPwFi7MRhUUfFCbOrC4/view?usp=sharing
D) Il terzo appuntamento lo vedrà conferenziare su un fatto storico che riguarda la nostra Lipari e che ci porterà indietro alla guerra di Sicilia del 1718 - 1720. Ci dia qualche anticipazione
R) Il 10 agosto, nell'appuntamente con l'associazione Castellaro a Quattropani, presenterò un fatto storico ad oggi inedito. La guerra di Sicilia del 1718 – 1720 ed il ruolo svolto da Lipari che condurrà all'ultimo assedio con bombardamento della nostra città Murata il 4 giugno del 1719. Non è stato facile ricostruire due anni di guerra; nessuno storico eoliani cita l'episodio. La ricostruzione è avvenuta grazie ad una labile traccia individuata in un diario di guerra di un soldato palermitano rimasto anonimo e dai diari di guerra degli ufficiali inglese, austriaci e spagnoli che hanno combattuto contro e con i liparoti. Un contributo straordinario è arrivato anche dal giornale "Il corriere ordinario" edito Vienna in lingua italiana che quasi in ogni numero racconta le imprese e le gesta dei liparoti che, benché nemici, venivano ammirati per il coraggio e l'ardimento dimostrato in tutto le occasioni. Parole di elogio arrivano anche dal Barone di Von Seckendorff comandante delle truppe austriache destinate ad attaccare la nostra isola.
D) Un ulteriore appuntamento a Villa Santa Lucia lo vedrà parlare di suoi tre volumi che hanno già avuto una serie di riconoscimenti a livello nazionale
R) L'argomento "Ultimo assedio" sarà oggetto del terzo incontro a Villa Santa Lucia, il 12 agosto. Nel corso della serata parlerò del mio libro edito con la Laura Capone Editore "La confraternita dei Captivi" e delle anteprime dei due prossimi volumi "Red Scare" e "Le isole perdute dell'Oceano Tenebroso" (entrambi come mia abitudine partono da episodi avvenuti a Lipari per spaziare in diverse nazioni europee e Nord Americane) che sono in corso di pubblicazione con la casa editrice della Dott Ssa Capone che sarà presente alla serata.
D) L'ultimo evento ci porterà a Filicudi, per trattare un evento ben più recente, rispetto a quelli trattati nelle altre conferenze ma egualmente affascinante.
R) Chiudo questo tour de force il 22 agosto (salvo eventuali sorprese dell'ultima ora) con il racconto, a cinquant'anni dall'evento, della scalata della canna di Filicudi. Parlerò non solo della prima, ma delle successive scalate che hanno visto protagonista il famoso scoglio di Filicudi.
Ai partecipanti agli incontri verrà consegnato un promemoria per poter scaricare gratuitamente i saggi pubblicati sulla rivista "Humanities" dell'Università degli studi di Messina.
P.S. la Lapide Wallis ricordo la morte di un giovane ufficiale austriaco durante l'assedio di Lipari. La tomba è a Milazzo.