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venerdì 31 marzo 2023
Oggi è il 31 marzo. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno
Il Re Isdeberge, a sua volta, fece una controproposta: avrebbe liberato il diacono Beniamino se questi si fosse impegnato a cessare del tutto la sua opera di apostolato tra i persiani; e in questo senso parlò al prigioniero.
Vale la pena di riportare la risposta dell'intrepido cristiano, come ci è pervenuta dai Martirologi: « Non posso chiudere agli uomini le fonti della Grazia del mio Dio, — disse Beniamino. — Finché sarà in mio potere, illuminerò coloro che sono ciechi, mostrando loro la luce della verità. Non farlo, sarebbe incorrere nei castighi riserbati a coloro che nascondono i talenti del loro padrone ».
Si riferiva alla parabola evangelica del padrone che dà ai suoi servi i talenti d'oro, e al suo ritorno punisce quei servi che, oziosi e timorosi, li hanno nascosti, per paura di perderli, invece di metterli a frutto e di commerciarli fra gli uomini.
E in queste parole precise e decise, egli tracciava la linea di condotta di ogni cristiano, che non è solo depositario e custode dell'oro della verità, ma deve metterlo a frutto, donarlo al prossimo, insegnando e illuminando.
Fu liberato, malgrado queste sue ferme parole, per la pressione dell'ambasciatore romano; ma il fervente apostolo non perse tempo nei timori, e, come aveva dichiarato, riprese subito a istruire e a battezzare gli adoratori del fuoco.
Il Re persiano, libero dalla parola data, poté così di nuovo catturarlo, e gli impose di rinnegare la fede, sacrificando al simulacro del sole.
I Romani, come si sa, giustiziavano i condannati, secondo l'uso militare, decapitandoli con la spada. Era, per quei tempi, una forma di esecuzione abbastanza civile, e non priva di guerresca nobiltà. I persiani, invece, come molti altri popoli orientali, escogitavano di volta in volta atroci supplizi con i quali finivano i loro prigionieri.
E di raffinata atrocità fu anche il supplizio riserbato a San Beniamino, che ebbe il corpo trapassato da spilloni. Il Santo lo accettò e lo preferì coraggiosamente ai castighi riserbati a coloro che nascondono i talenti della verità.
giovedì 30 marzo 2023
Ripristino Province, Falcone: «Nessun problema su copertura finanziaria, avanti con la riforma»
«Già nell’ultima Legge di stabilità - prosegue Falcone - il Governo Schifani ha confermato non solo la copertura da 300 milioni nel triennio 2023/25 che la Regione devolve agli enti intermedi, ma ha assegnato ulteriori risorse - ben 165 milioni sullo stesso triennio - attraverso il Fondo sviluppo e coesione, fatto mai accaduto prima. Vorremmo ricordare che le fonti a cui attingono le ex Province sono essenzialmente le risorse da Rc Auto, dall’Imposta provinciale di trascrizione e dalle accise dell' energia elettrica. Sulle prime due, preme sottolineare che lo Stato opera un prelievo forzoso. Nel corso dell’ultimo incontro fra il presidente Renato Schifani e il ministro Roberto Calderoli a Palazzo d’Orleans - ha poi concluso l'assessore - abbiamo chiesto di eliminare o ridurre sensibilmente tale prelievo nell’ambito della programmata abolizione della Legge Delrio, una riforma fallimentare da lasciarci al più presto alle spalle. Siamo pronti a essere auditi in commissione affari istituzionali all'Ars per sgombrare il campo da ogni dubbio e giungere alla rapida approvazione di una riforma che, come indicato dal presidente Schifani, dovrà fare da apripista per il resto d’Italia».
Marina Lunga, ore 11 e 15: I rifiuti ancora in "mostra". Si cominciano a perdere colpi... già prima dell'estate?
Attenzione!!! Nessuna critica agli operatori ecologici. Piuttosto una riflessione: Per far funzionare il servizio servono "soldati" e mezzi!!!
Auguri di...
Buon Compleanno a Elio Benenati, Denis Costanzo, Laura Principato, Lucia Cappadona, Mimmo Guerrini, Vittorio Lo Schiavo, Paolo Gemellaro, Sonia Coppolina
Oggi è il 30 Marzo. Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno
Come sovrano Amedeo poté forse apparire un debole. Alla causa della guerra, preferì sempre quella della pace. E più che di questioni politiche. si occupò e si preoccupò del bene dei propri sudditi, specialmente dei più bisognosi, curando ammalati, sfamando affamati, costruendo ospizi, oltre a chiese e a conventi.
Per ragioni di convenienza dinastica gli era stata data in sposa Jolanda, figlia del Re di Francia Carlo VII. Quel matrimonio di convenienza avrebbe potuto costituire un grosso e pericoloso salto nel buio, ma la principessa francese fu invece la degna compagna del Duca savoiardo, del quale condivise la sensibilità morale e la profondità spirituale, assecondandolo nei suoi disegni e desideri, che erano più quelli di un religioso che non di un sovrano.
Fu semmai Jolanda che si dimostrò carattere più forte del suo, prendendo saggiamente in mano le redini, se non del governo, almeno di certe responsabilità pubbliche del Duca, il quale preferì lasciar fare alla consorte.
Sapeva del resto che la mano di Jolanda era delicata e sensibile, anche se più forte della sua. O forse avvertiva che il suo passaggio nel mondo sarebbe stato breve, e già si preparava, diciamo così, a scomparire dalle scene della vita.
Fece molte volte, a piedi, il pellegrinaggio da Torino a Chambéry, per venerarvi la Santa Sindone. Con particolare attenzione si dedicò alla educazione dei figli, che volle spiritualmente formati e saggiamente inquadrati in una consapevole visione religiosa della vita.
Quando la salute del Duca cedette, Amedeo si trasferì, dalla Savoia a Vercelli, dove il clima era più dolce e temperato. La sua fine fu lenta, ma inarrestabile. Consapevole della morte imminente, Amedeo trovava parole adatte a consolare e a consigliare chiunque mal sembrava adattarsi al destino, o meglio ai voleri della Provvidenza.
Prima di spirare, un lunedì di Pasqua, nel 1472, raccomandò ai figli la pace, l'amore per i poveri, la protezione per i deboli, la difesa della religione. Alla moglie disse semplicemente: « Vi lascio questi orfani ». E non furono soltanto gli orfani a piangere il Duca appena trentasettenne, passato sulla terra come il romantico principe di una mesta fiaba.
mercoledì 29 marzo 2023
SeeSicily, Amata interviene: «Misure di promozione turistica hanno potenziato le presenze nell'Isola»
«Non è superfluo evidenziare – sottolinea l'assessore Amata – che tutta la compagine parlamentare ha concordato sull'opportunità di adottare l'iniziativa volta a fornire alle aziende immediata liquidità finanziaria, mettendo a disposizione del potenziale turista una serie di servizi utili a incentivare la domanda e la conseguente offerta. Il quadro in cui è maturato l'intervento di sostegno traccia una positiva evoluzione dei dati relativi alle presenze nell'arco temporale che va dal 2020 al 2023».
Nel dettaglio, a fronte di un numero di presenze turistiche pari a 6.622.498 nel 2020, già nel 2021 si sono registrate 9.689.173 presenze, con un incremento di quasi il 50%, che ha attestato la validità delle azioni poste in essere dall'assessorato.
In aggiunta, il dato relativo alle presenze del 2022 conferma il positivo trend di crescita, anche in virtù delle ulteriori azioni definite, con un significativo incremento pari a 14,7 milioni di presenze (51% in più rispetto all'anno precedente).
«Ulteriori precisazioni – aggiunge l'assessore al Turismo - vanno fatte in merito ai pernottamenti acquistati dalle imprese ricettive e non ancora venduti ai turisti. La rendicontazione da parte delle strutture ricettive aderenti all'iniziativa si completerà a fine 2023 e, in tal senso, sono fiduciosa che tutte le camere verranno vendute ai turisti, poiché il contratto correttamente prevedeva, all'articolo 4, l'obbligo di restituzione delle somme anticipate, in caso di mancata fruizione delle camere “acquistate” dalla Regione. Sono certa che le stesse strutture, per scongiurare l'ipotesi della restituzione, provvederanno a porre in essere ogni utile iniziativa di promozione e vendita. Inoltre, è necessario leggere i dati nella loro reale portata, per quel rispetto della trasparenza e della correttezza dei messaggi da destinare all'opinione pubblica. Il nostro assessorato, dopo una prima ripartizione delle somme elaborata all'interno dell'intervento che prevedeva 37 milioni per i pernottamenti, nel 2021, a seguito degli esiti del monitoraggio avviato sull'efficacia delle azioni, ha ritenuto di rimodulare le assegnazioni di spesa aumentando il budget per la promozione della Sicilia attraverso il progetto in questione, in totale coerenza con la principale “mission”, cioè quella di promuovere il patrimonio turistico della Sicilia nel suo complesso, anche attraverso massicce azioni di marketing e comunicazione. E i risultati sono ben visibili, con un incremento consistente di presenze».
In questo senso, sono state avviate le procedure per l'adozione di un calendario biennale di eventi da promuovere in scala nazionale e internazionale per offrire al turista/viaggiatore, con il dovuto anticipo - necessario a rendere la Sicilia competitiva rispetto alle altre destinazioni da sempre più virtuose nella capacità programmatoria - non solo l'esperienza visiva, data dal patrimonio paesaggistico, ma anche di tutti gli attrattori che concorrono al potenziamento dell'incoming.
Infine, secondo le previsioni di istituti demoscopici di rilevanza nazionale e internazionale, la Sicilia per il 2023 si posizionerà, rispetto all'11° posto del 2021, ad un promettente 7° posto, in virtù delle prenotazioni per ben 16 milioni di presenze.
«Il mio impegno nella qualità di assessore – conclude l'assessore Amata - è quello di implementare ogni sforzo finalizzato a posizionare la Sicilia ben più in alto, come merita, nonostante le tante difficoltà che penalizzano il nostro territorio - basti citare il caro-voli, una linea ferroviaria che necessita di investimenti importanti, una rete infrastrutturale sempre più da potenziare - per le quali attiverò le dovute sinergie all'interno dell'amministrazione e non solo».
Vieni in negozio oppure chiamaci per sapere se sei raggiunto dal servizio
Pozza dei fanghi di Vulcano. Udienza davanti al GUP, disposte perizie
Oggetto: Comunicato Stampa in merito a processo per le opere abusive circostanti la pozza dei fanghi di vulcano
Si è tenuta dinnanzi al G.U.P. del Tribunale di
Barcellona, Dott. Giuseppe Sidoti, l’udienza che riguarda le opere abusive
realizzate in connessione alla pozza dei fanghi di Vulcano.
Il Giudice ha disposto perizia sui luoghi e ha rinviato
la causa alla data del 18 aprile 2023, nominando come periti il Dott. Rocco
Crinni e gli ingegneri dell’università di Palermo, Dott.ri Giuseppe Pellitteri
e Antonio Barcellona, sul capo di imputazione I* che concerne la posizione
processuale degli imputati Ferlazzo e Gustavo Conti.
Per quanto riguarda invece gli indagati Emanuele Carnevale e Carlo Chiofalo, è stata disposta la perizia sui capi d’imputazione A, B, C e D**.
Gli indagati rispondono a vario titolo di abusi edilizi
connessi presuntivamente nella zona della pozza dei fanghi di Vulcano e nelle aree
limitrofe. Attualmente l’area è posta sotto sequestro.
Gli indagati sono stati assistiti dagli Avvocati
Francesco Rizzo del foro di Messina, Nello Cassata del foro di Barcellona Pozzo
di Gotto, Saro Venuto del foro di Barcellona Pozzo di Gotto, Alessandro Billè
del foro di Messina, Antonio Pennisi del foro di Catania.
L’accusa è stata sostenuta dal Dott. Carlo Bray.
Messina, lì 29 marzo 2023
Avv. Francesco Rizzo
N.B.
*presunte violazioni edilizie e urbanistiche
** a vario titolo violazione del codice penale in materia urbanistica e ambientale
*
Ricordando... Tanino Taranto
Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)
Auguri di...
I ringraziamenti delle famiglie Ziino, Merlino, Giannò
Famiglie: Ziino - Merlino - Giannò
Oggi è il 29 Marzo. Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno
Sul Monte Carmelo in Palestina, arrivò il Bertoldo un cavaliere francese che si consacrò alla vita religiosa, fu ammesso tra i fratelli che professavano la vita religiosa in quella montagna, e venne eletto priore istruendo la comunità all'adorazione della Madre di Dio. (1188 dC)
San Bartolo del Monte Carmelo, il cui vero nome era Bartolomeo Avogadro, nacque a Limoges (sud della Francia). Andò in Terra Santa come un crociato e rimase in Antiochia per difenderla dagli attacchi dei Saraceni. Durante questo periodo conobbe un povero mendicante e si avvicinò ben presto al mondo dei poveri. Avogadro fu colui che fece tanto bene e da quel giorno la fiducia dei poveri gli fu sempre grata. Un giorno ebbe una visione che gli mostrò alcuni angeli che portavano in cielo sulle loro ali un gran numero di confratelli, che i saraceni avevano ucciso con le loro scimitarre
Lo scrittore ebreo Beniamino di Tudela, nel 1163, riferisce della presenza di una comunità religiosa sul Monte Carmelo, particolarmente devota al profeta Elia e alla Madonna. Bertoldo costituì una piccola comunità di seguaci, con il quale edificò una piccola cappella dedicata alla Beata Vergine del Monte Carmelo. A tutt'oggi l'Ordine dei Carmelitani conferma le proprie radici provenienti da quel gruppo.
Nel 1185 il monaco greco Foca visitò la comunità del Monte Carmelo e scrisse che vi aveva incontrato un monaco latino di nome Bertoldo proveniente dalla Calabria.
Bertoldo guidò la comunità per 45 anni e sembra essere rimasto lì fino al momento della sua morte, avvenuta intorno al 1195. Fu un priore molto attento a guidare la comunità più con l'esempio che con le parole. Manifestò sempre un culto particolare per la Beata Vergine Maria, della quale invocava sempre l'intercessione per la protezione dei carmelitani. Infatti era sempre particolarmente preoccupato per il futuro dei cristiani in Terrasanta, sempre in lotta fra di loro e divisi.
martedì 28 marzo 2023
Calcio a 5, sarà Giovanni Paolo a contendere il passaggio in C2 alla Ludica Lipari. Calcio a 11, per il Malfa pari casalingo
Sarà il Giovanni Paolo II PGS ad affrontare la Ludica Lipari nello spareggio per la promozione in serie C2 di calcio a 5.
Intanto, nel campionato di Terza categoria (calcio a 11) il Malfa non è andato oltre il pari casalingo per 1 a 1 con l'Olivarella (marcatore Gianluca Re). La compagine isolana sale a quota 29 in classifica.
Il cordoglio del Centro studi per la scomparsa di Gianni Minà e il ricordo di Renato Candia
CENTRO STUDI E RICERCHE DI STORIA E PROBLEMI EOLIANI
COMUNICATO STAMPA
Il Centro Studi e Ricerca di Storie e Problemi Eoliani con grande tristezza piange la scomparsa del giornalista Gianni Mina’ per anni conduttore di importanti trasmissioni Rai.
Ha partecipato a tante iniziative del nostro Centro, in particolare
ricordiamo la rassegna cinematografica del 2004 con la proiezione del
documentario “In viaggio con Che Guevara”
Abbiamo avuto anche il piacere di averlo a Lipari con la moglie Loredana, in visita privata nel mese di settembre del 2014, occasione per parlare come vecchi amici dei grandi personaggi che aveva intervistato.
Nonostante fosse nato a Torino amava dire: "Il mio lessico familiare è stato il siciliano stretto". Lo aveva appreso dalla mamma e dalla nonna nativa di Lipari.
Alla famiglia l’affetto, la vicinanza e il più profondo cordoglio di tutti i soci del Centro Studi.
Lipari, 28 marzo 2023
Ufficio
Stampa Centro Studi
CENTRO STUDI E RICERCHE DI STORIA E PROBLEMI EOLIANI
Un ricordo di Gianni Minà
C’è
una fotografia che un caro amico mi ha recapitato sul telefono di prima
mattina. È il 2004, il giardino del Centro Studi di Lipari sullo sfondo. Al
tavolo dei relatori sta parlando Vittorio Taviani, accanto a lui Sebastiano
Gesù, lo storico dl cinema di Santa Venerina di Catania. Si presenta il libro Kaos,
dei fratelli Taviani.
Ai
due estremi del tavolo (e della foto) ci sono, da un lato, un fortunato
spettatore ancora incredulo di essersi ritrovato di colpo in mezzo a tanta
compagnia (sono io), dall’altro lato un sorridente e rilassato Gianni Minà.
Forse non è molto noto il fatto che Gianni Minà avesse origini siciliane, e da
parte di madre se non ricordo male, in parte anche eoliane. Forse sono proprio
le contaminazioni culturali che, unite a un’intelligenza brillante e curiosa,
fanno le idee che aiutano a vedere il presente e a guardare il futuro. Forse è
una vena di sottile ironia che sa scambiare continuamente in una vivace
reciprocità i contesti culturali più diversi che incontrandosi tra loro danno
vita al carattere e all’umanesimo del tempo di ciascuno. Forse Gianni Minà
incarnava tutto questo: scherzava facendosi bonariamente strattonare da Cassius
Clay-Mohammed Alì, ma si fece espellere dall’Argentina durante i Mondiali di
calcio del 1978 per aver azzardato domande sui desaparecidos nel
contesto di una feroce dittatura militare in atto. Gianni Minà era proprio
questo, saper essere se stesso nelle occasioni e nei contesti semplici e meno
semplici, alti e popolari, senza farsi mai scalfire da presenze più o meno
ingombranti.
Di quell’incontro ricordo la sua divertita leggerezza: il suo stile sapeva dare sempre autorevolezza, capacità di divulgare e di ricordare, e soprattutto coinvolgimento, quasi che presentazioni, conferenze, lezioni, servizi giornalistici, libri e altro fossero sistematicamente occasioni per condividere con amici le questioni della vita. Mancherà molto sapere di non poterlo incontrare più.
Lipari,
28 marzo 2023
Renato
Candia – socio del Centro Studi
Consiglio comunale di Lipari da oggi più tecnologico... dopo il necessario "rodaggio"
New look per il consiglio comunale di Lipari. Da oggi, ogni postazione dei 15 consiglieri, del presidente del consiglio, del segretario generale e dell’amministrazione comunale è dotata di personal computer portatile. Installato, inoltre, un maxi schermo per gli interventi in videoconferenza.
Un sistema all’avanguardia che va, comunque, rodato: infatti, oggi, al “battesimo” vi è stata qualche disfunzione che ha portato, tra l’altro, ad un inizio ritardato dei lavori.
Il consiglio ha approvato tutti i punti all'odg (riportati a seguire) ad eccezione dell'8° ritirato dal presidente Nuccio Russo
1º Convenzione per la gestione in forma associata area interna " Isole minori siciliane";
2º Modifica e aggiornamento alla normativa vigente del regolamento comunale di economato;
3º Approvazione schema di convenzione per l'affidamento del servizio di tesoreria;
4º Servizio idrico integrato - Gestione in economia, conferma delle tariffe per l' anno 2023 e approvazione piano dei costi 2023;
5º Approvazione programma triennale delle opere pubbliche 2023/2025;
6º Conferma delle aliquote IMU per anno 2023;
7º Approvazione DUP 2023/2025 e Bilancio di previsione 2023/2025;
8º Nuovo regolamento comunale per la concessione del contrassegno parcheggio disabili e stalli di sosta;
9º Riconoscimento debito fuori bilancio a seguito sentenza della Corte d'Appello di Messina.
Minibasket: Aquilotti e Gazzelle della Basket Eolie in campo domenica scorsa a Milazzo
Si è svolto domenica a Milazzo il concentramento minibasket categoria Aquilotti/Gazzelle al quale hanno partecipato le società Il Minibasket Milazzo, Or.Sa Barcellona e Basket Eolie.
Finalmente dopo ben 2 rinvii per maltempo i nostri atleti sono riusciti a confrontarsi con i pari età in quella che è stata una mattinata di puro divertimento e condivisione dei valori positivi che il minibasket riesce a trasmettere.
Ben 22 atleti ed atlete eoliani sono partiti da Lipari accompagnati dagli Istruttori Annalisa Piazza ed Ivan Ferlazzo, unitamente ad alcuni genitori.
Come sempre una festa di sport ed amicizia quella condivisa domenica con Nello Principato, Istrutture della società ospitante il concentramento, ed Edoardo dell'Or.Sa. Barcellona.
Felicissimi i nostri minicestisti che dopo mesi di allenamenti non vedevano l'ora di fare una trasferta e confrontarsi con le altre squadre della Provincia.
Buon Minibasket a Tutti...
Ricordando... Angelina Reitano ved. Natoli
Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)
Auguri di...
Oggi è il 28 Marzo. Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno
Dopo l'invasione normanna lasciò la vita monastica trasferendosi in Scozia divenendo uno studioso itinerante. Si trasferì infine nell'abbazia di Molesme in Borgogna, sotto l'abate San Roberto di Molesme .
Di ritorno da Roma, verso l'Inghilterra, si fermarono nell'abbazia di Molesme in Borgogna, dove fecero la conoscenza dell'abate benedettino Roberto di Molesme che tentava di riformare lo spirito cluniacense, considerato ormai poco vicino all'ispirazione dello spirito monastico benedettino.
Egli aveva fondato in un clima di particolare austerità proprio a Molesme nel 1075 il monastero: fu questa una caratteristica che attirò l'interesse del giovane Stefano, che decise di fermarsi.
Con il tempo la prosperità economica e le numerose filiazioni dell'abbazia di Molesme allontanarono l'abate Roberto, e altri monaci tra cui Stefano, inducendoli a lasciare Molesme per fondare un nuovo monastero, più vicino ai principi che si erano persi.
Nel 1098, una volta ottenuta l'approvazione dell'arcivescovo di Lione Ugo, Roberto, Alberico e Stefano Harding fondarono un nuovo monastero a Citeaux. Era stato fatto loro dono di un terreno ad opera del visconte Rinaldo di Beaume, si pensa fosse un parente dello stesso Roberto, e aiuti materiali anche da parte del duca di Borgogna, Eudes.
A seguito della partenza del famoso abate Roberto dal monastero di Molesme ci fù in tutta la regione molto scalpore e disonore all'abbazia. Per questo motivo i monaci di Molesme si rivolsero direttamente al papa Urbano II chiedendogli che ordinasse a Roberto di tornare a Molesme come abate.
Nel 1099 Roberto, lasciò Citeaux per tornare definitivamente a Molesme. Gli successe come abate a Citeaux Alberico, che guidò la congrega fino alla sua morte, avvenuta nel 1109. Alla sua morte fu eletto abate Stefano Harding. Fu proprio quest'ultimo che portò una fase di cambiamento al nuovo monastero attraverso la famosa Charta Caritatis, quello che rappresenta uno degli statuti dell'ordine cistercense.
La Cartha Caritatis stabiliva i rapporti tra i diversi monasteri: case-madri e le rispettive filiazioni; tutti gli abati dovevano riunirsi una volta l'anno a Citeaux.
Stefano segui la riforma dei libri liturgici, con la revisione del Graduario, dell'Antifonario e degli Inni. Fu lui che impose la tunica bianca ai nuovi monaci: il segno tangibile della particolare devozione alla Madonna e forse, in antitesi al colore scuro dei benedettini cluniacensi.
Con lui continuò il clima di austerità che era stata una delle caratteristiche originarie data da Roberto di Molesme. Mantenne l'obbligo per i monaci di sostentarsi anche con il loro lavoro manuale e gli edifici del monastero e la chiesa dovevano conservare e testimoniare questo spirito di austerità.
Durante la sua guida, dal 1109 al 1133, ebbe luogo l'ingresso a Citeaux di Bernardo che oltre a portare con sé molti parenti ed amici, diede luogo alla fondazione di un nuovo monastero a Clairvaux
L'opera di San Bernardo diede un impulso decisivo e grandioso al nuovo ordine cistercense, facendolo divenire in breve il più grande ordine monastico del tempo.
Nel 1115 Stefano inviò gli statuti e gli usi del nuovo ordine ad un gruppo di monache che erano a Jully-les-Nonnains, presso Digione, dando inizio al ramo femminile dell'ordine cistercense.
S occupò di stilare la prima storia dell'ordine nello scritto dal titolo Exordium Cisterciensis Coenobii.
Ebbe importante impegni nel rimediare ai contrasti che si verificarono tra le diverse filiazioni. Esausto e infermo si dimise dalla carica di abate nel 1133.
Morì il 28 marzo 1134 a Citeaux, dove fu sepolto nella chiesa abbaziale, accanto al suo predecessore Alberico. Le due tombe furono poi spostate quando si costruì una nuova chiesa.
Alla sua morte l'ordine contava settanta monasteri diffusi in tutta Europa.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Cîteaux in Borgogna, nell’odierna Francia, santo Stefano Harding, abate: giunto da Molesme insieme ad altri monaci, resse questo celebre cenobio, istituendovi i fratelli laici e accogliendo in esso il famoso Bernardo con trenta suoi compagni; fondò dodici monasteri, che vincolò tra loro con la Carta della Carità, affinché non esistesse tra i monaci discordia alcuna e tutti vivessero sotto il medesimo dettame della carità, sotto la stessa regola e secondo consuetudini simili.