«Leggiamo con stupore delle preoccupazioni di alcuni parlamentari circa la presunta assenza di copertura finanziaria per il disegno di legge che ridarà legittimazione democratica e amministrativa alle ex province. Il ripristino degli Enti intermedi non richiede, infatti, risorse aggiuntive da parte della Regione, si tratta di un falso problema». Così l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone, a proposito del disegno di legge sul ripristino delle province in Sicilia, incardinato oggi in Ars.
«Già nell’ultima Legge di stabilità - prosegue Falcone - il Governo Schifani ha confermato non solo la copertura da 300 milioni nel triennio 2023/25 che la Regione devolve agli enti intermedi, ma ha assegnato ulteriori risorse - ben 165 milioni sullo stesso triennio - attraverso il Fondo sviluppo e coesione, fatto mai accaduto prima. Vorremmo ricordare che le fonti a cui attingono le ex Province sono essenzialmente le risorse da Rc Auto, dall’Imposta provinciale di trascrizione e dalle accise dell' energia elettrica. Sulle prime due, preme sottolineare che lo Stato opera un prelievo forzoso. Nel corso dell’ultimo incontro fra il presidente Renato Schifani e il ministro Roberto Calderoli a Palazzo d’Orleans - ha poi concluso l'assessore - abbiamo chiesto di eliminare o ridurre sensibilmente tale prelievo nell’ambito della programmata abolizione della Legge Delrio, una riforma fallimentare da lasciarci al più presto alle spalle. Siamo pronti a essere auditi in commissione affari istituzionali all'Ars per sgombrare il campo da ogni dubbio e giungere alla rapida approvazione di una riforma che, come indicato dal presidente Schifani, dovrà fare da apripista per il resto d’Italia».
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