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venerdì 5 maggio 2023

Oggi è il 5 Maggio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno

Alba a Monterosa -

Nato a Gerusalemme, da un parto gemellare, Angelo fu ebreo non soltanto di razza, ma anche di religione, finché la madre, convertendosi al Cristianesimo, non portò alla fede anche i due figli gemelli, che si battezzarono insieme. E ancora insieme, alla morte dei genitori, i due fratelli decisero di comune accordo di farsi monaci sul Monte Carmelo, in Palestina.

L'Ordine del Carmelo, che la tradizione diceva fondato dal Profeta Elia ' e nel quale, dai secoli remoti, fioriva la devozione per la Madonna, si poteva considerare come un felice punto d'incontro tra la tradizione ebraica e la rivelazione cristiana. 1 due gemelli di Gerusalemme, scegliendo il Carmelo come palestra di perfezione spirituale, si mostrarono fedeli alla loro razza, pur nella primavera della loro nuova fede cristiana.

Proprio in quegli anni, San Broccardo dava ai solitari del Carmelo una Regola di vita precisa e definitiva, permettendone la fortunata espansione in tutti i paesi. Angelo, ordinato sacerdote, percorse diverse regioni della Pale-stina lasciando traccia del suo passaggio nell'eco di molti miracoli. Ritornato sul Carmelo, non restò a lungo nella devota solitudine del promontorio palestinese.

I superiori lo inviarono a Roma, proprio per sottoporre al Papa Onorio III la Regola adottata da San Broccardo. Il Papa, che pochi anni dopo avrebbe approvato la Regola di San Francesco, confermò infatti la Regola carmelitana, e il monaco Angelo, compiuta la sua missione, venne inviato in Sicilia con il compito della predicazione.
L'isola del sole era infestata dagli eretici Patarini, contro la cui diffidenza e sufficienza spirituale ben poca presa ebbero le parole e l'esempio del predicatore carmelitano, che soffri. perciò vivissimi contrasti.

Contro i Patarini, San Domenico di Guzman aveva sguinzagliato i suoi « segugi del Signore », armati di sapienza e di povertà. E dai Patarini venne ucciso, presso Milano, San Pietro da Verona, primo Martire domenicano.

In Sicilia, invece, a Licata, cadde Martire il carmelitano Sant'Angelo, vittima di un signorotto prepotente e scandaloso che gli aveva giurato odio acerrimo perché il predicatore aveva osato farsi medico della sua superbia e della sua dissolutezza.

Colpito dai sicari mentre usciva dal dir Messa nella chiesa di San Giacomo, il 5 maggio del 1255, Angelo cadde trafitto da cinque colpi di spada. Le ferite cinque come quelle che piagarono il corpo di Gesù lo fecero apparire veramente un alter Christus, un secondo Cristo, vittima innocente per il ravvedimento dei peccatori.

MRTIROLOGIO ROMANO. A Licata in Sicilia, sant’Angelo, sacerdote dell’Ordine dei Carmelitani e martire.

giovedì 4 maggio 2023

Suolo pubblico a Lipari, nuovo appello delle associazioni. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 23 maggio 2023


L'articolo diventa leggibile cliccandoci sopra

I bimbi...e non solo loro... "riconquistano" il parco giochi Diana. Tre Foto "real time" di Luana Zaia


 


Riparte a fine estate il calcio a 5 femminile con la Ludica Lipari

Le attuali componenti il team

Quattro maggio 2020: Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi

Torna ad essere fruibile anche l'area archeologica di contrada Diana, alla quale è annesso il parco giochi

COMUNICATO
L’area archeologica di Contrada Diana è stata aperta al pubblico con una importante collaborazione tra Parco Archeologico e Comune di Lipari.

Il direttore del Parco, Rosario Vilardo e il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo hanno accolto i bambini in questa giornata inaugurale.

Finalmente lo spazio dedicato ai giochi per i bambini si è arricchito con nuovi giochi e panchine pronti per accogliere le famiglie.

Uno splendido giardino con piante ornamentali e ombrosi pini crea la cornice ideale per trascorrere in tranquillità il tempo libero immersi nella storia più antica di Lipari.

La Contrada Diana conserva ricche testimonianze archeologiche relative all’età Greca e Romana.

Infatti, nel IV secolo a.C. esisteva l’imponente cinta muraria che proteggeva la città e al di fuori delle mura si estendeva la necropoli della quale sono visibili i sarcofagi in pietra e i recinti funerari .

Dentro le mura si conservano gli isolati con le case di età romana abitate fino al IV secolo d.C.

Negli strati più profondi erano gli insediamenti del Neolitico e dell’età del Bronzo.

Percorsi delimitati da staccionate e pannelli didattici permettono una tranquilla passeggiata archeologica.

Tutti i giorni l’area di Contrada Diana sarà aperta dalle 9,00 alle 20,00 e nel periodo invernale la chiusura verrà anticipata a prima del tramonto.

Le guide turistiche potranno inviare richiesta al Parco Archeologico delle Isole Eolie per prenotare l’accesso allo spazio con le mura greche.

E' nata Isabella Torre

E' venuta alla luce oggi, all'ospedale di Milazzo

Isabella

Lo annunciano felicissimi il papà Massimo, la mamma Giovanna Cincotta e la sorellina Vittoria.

La bimba pesa 3,450 grammi.

Ai genitori e a Vittoria le nostre felicitazioni.

Alla neo arrivata l'augurio di ogni bene

Feste per bambini e il ritorno de “Le Portinaie”. Gli “Eventi di Onde Sonore” tornano sulle navi in navigazione sullo Stretto. Caronte & Tourist: “Arte e solidarietà unione felice e valore aggiunto per chi come noi crede nella responsabilità sociale d’impresa e nella customer care”.


COMUNICATO
Messina - 4/5/2023 - Dopo i lusinghieri numeri della edizione di “Onde Sonore” dipanatasi a cavallo delle festività di fine 2022 e inizio 2023 (cinque eventi, 800 biglietti venduti e oltre 5.000 euro donati in beneficienza) e dopo il successo delle feste di Carnevale (19 febbraio) e Pasqua (2 aprile) 2023 organizzate per i più piccoli nell’ambito degli “Eventi di Onde Sonore” (1.500 biglietti venduti e 7.500 euro donati in beneficienza) si va avanti, nel segno della continuità e dell’ottimismo.

Se è vero che “Il mare non si ferma” - come recita il claim della più recente campagna istituzionale di “Caronte & Tourist” - è pur vero che neanche la kermesse di arte, musica e intrattenimento tradizionalmente organizzata da Caronte & Tourist per fini benefici e solidaristici si ferma.

 Il sottotitolo della edizione 2022 di “Onde Sonore”, la prima edizione dopo la pandemia, era “Back for Good”, cioè “tornati per far bene”. Non era uno slogan ma una promessa; un impegno a far sempre meglio, a non fermarsi.

Ecco dunque che Caronte & Tourist presenta un ulteriore programma di eventi - impeccabilmente curato dal direttore artistico Max Garrubba - per illuminare di musica, colori e allegria la traversata dello Stretto di messinesi, viaggiatori, turisti grandi e piccini.


Si tratta di due feste per bambini (il 14 e il 28 maggio) e di uno spettacolo musicale (il 9 giugno) che segna il ritorno de Le Portinaie e del loro Drag Queen Show. Quella de Le Portinaie nei cartelloni di “Onde Sonore” non è una presenza nuova né casuale ma vuole anzi testimoniare l’impegno del Gruppo Caronte & Tourist per le politiche di Diversity and Inclusion.

Anche questi spettacoli saranno finalizzati alla raccolta di fondi per organizzazioni, enti, associazioni onlus presenti e attive nel territorio. In particolare i proventi della vendita dei biglietti per lo spettacolo del 14 maggio (dalle 10 alle 18 sulla nave Telepass) saranno devoluti all’Associazione Misericordia di Messina; quelli dello spettacolo del 28 maggio (dalle 10 alle 18 ancora sulla Telepass) alla delegazione di Messina della Croce Rossa; quelli dello spettacolo de “Le Portinaie” (dalle 18 alle 22 sulla nave Elio) andranno invece al comitato Arcigay Makwan di Messina in previsione del Pride 2023.

I biglietti dedicati saranno disponibili presso le biglietterie pedonali di Villa San Giovanni e Messina al costo di 5 euro (per il Drag Queen Show) e di 2,50 euro per le feste bambini. In tutti i casi, i minori di 10 anni potranno accedere gratuitamente.

Come sempre, il ricavato dalla vendita dei biglietti sarà raddoppiato da C&T

Sponsor etico degli “Eventi di Onde Sonore” sarà come sempre “Posto Occupato”, un posto lasciato vuoto per una donna vittima di femminicidio che avrebbe voluto, potuto e dovuto esserci, per ricordare che la violenza sulle donne è un problema culturale e una responsabilità sociale, che riguarda tutti.

"C'è stato un grande lassismo". Intervista al sindaco Gullo su parco giochi e quotidiano. E sui rifiuti dice: "Faremo multe a catena"

In occasione della riapertura del parco giochi di Diana, unitamente al collega Peppe Paino, che effettua la parte più ampia dell'intervista, abbiamo parlato con il sindaco Riccardo Gullo di: parco giochi, ticket per il castello, strade, rifiuti, problematiche di Canneto, bagni della stazione marittima, sbarco delle auto:

Riapre il parco giochi a Diana: Gli interventi del direttore del museo, Rosario Vilardo e del sindaco Riccardo Gullo

Riapre il parco giochi di Diana ed è grande gioia tra i bimbi (10 foto tra bimbi e giochi installati)






 






A seguire l'intervento del direttore del museo di Lipari, Rosario Vilardo e del sindaco Riccardo Gullo. Ed ancora un'ampia intervista con lo stesso primo cittadino dove si parlerà non solo di parco giochi

Auguri di...

Buon Compleanno a Paola Mazza, Gabriele Maiorana, Carlotta Saporita, Massimiliano Errico.


Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Accogliere

Sabato al museo Antonietta Bernardoni presenta antologia “La vita quotidiana come storia” (di Samuele Amendola)

“Nessun incontro umano, per breve ed insignificante che sia, è mai neutrale: esso lascia sempre una traccia. Chi agisce per trasformare il mondo in modo tale da renderlo più rispondente ai bisogni degli uomini è scienziato e ricercatore nel senso più autentico della parola …” (A. Bernardoni)


Sabato 13 maggio p.v. alle ore 17.30 nell’Aula didattica del Museo Archeologico Eoliano il Circolo di lettura di Lipari incontra il collettivo Antonietta Bernardoni che presenta una antologia di scritti intitolata “La vita quotidiana come storia”.

Oggi è il 4 Maggio. Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno

Rinella (Salina) 

Il nome di San Ciriaco è noto anche a chi ignora tutto sul conto di questo personaggio, grazie alla bellissima chiesa romanica che domina la città adriatica di Ancona dall'alto del colle roccioso del Guasco.

Si può anzi dire che la chiesa di San Ciriaco, larga di fianchi e acuta di facciata, con il portale denso d'ombra nello sfascio della luce marina, non soltanto è il monumento più insigne di Ancona, ma anche l'inconfondibile punto di riferimento della città a forma di ancora.

Di quell'ancora, San Ciriaco costituisce il simbolico anello, che unisce mare, terra e cielo. La chiesa alta sul colle, è sempre stata, infatti, il visibile fulcro della vita spirituale e anche civile della città. L'immagine di San Ciriaco, poi è stata impressa sulle monete anconetane e ripetuta nelle opere degli artisti, così come il nome di San Ciriaco è stato incluso nei pubblici decreti cittadini e ripetuto nelle preghiere dei fedeli.

Ciriaco fu Vescovo di Ancona sulla metà del IV secolo: il suo episcopato coincise con il più fortunato affermarsi dei Cristianesimo in quella regione, dopo la stretta della persecuzione e nel clima della pace costantiniana.

Le notizie sul conto dei Vescovo di Ancona sono quasi tutte leggendarie, ma secondo la tradizione la gloria di San Ciriaco sarebbe cominciata ancor prima della sua esaltazione alla cattedra anconetana. Egli infatti avrebbe fornito a Sant'Elena le indicazioni necessarie per rintracciare, sul Calvario, nel fon-do di una cisterna, i resti delle tre croci innalzate il Venerdì della Passione. Anzi, secondo un antico storico, il nome stesso di Ciriaco che invece è di origine greca e significa « signorile » deriverebbe dalle parole latine quaerenda crux, cioè « ricerca della Croce ».

Con il ritrovamento della Croce, il giovane palestinese si sarebbe convertito al Cristianesimo, e spinto dal fuoco della vocazione apostolica si sarebbe messo a predicare tra i connazionali. Il suo zelo e i molti successi lo costrinsero ad abbandonare la Palestina. Così il convertito di Gerusalemme sarebbe approdato, dal mare, nella città guardata dal Cònero.

Ad Ancona, Ciriaco fu Vescovo carico di meriti, e nel suo lungo episcopato la fede cristiana mutò profondamente il volto della città adriatica e la vita di quella popolazione pacifica, attiva e devota.
Sempre secondo la tradizione, egli sarebbe ritornato, da vecchio, a Gerusalemme, pellegrino nei luoghi della sua gioventù e della vita dei Signore. Qui, la spada dei giustizieri di Giuliano l'Apostata avrebbe interrotto il suo viaggio, facendolo rinascere alla Grazia dove era nato al mondo.
Le sue reliquie tornarono però ad Ancona, e furono poste al sicuro, sul Guasco, nell'aereo anello dell'ancora formata dalla città adagiata tra mare e monte. E qui ancora riposano, in un'urna d'argento, sotto le volte della bellissima cattedrale che dal Patrono della città ha preso il nome, rendendolo illustre anche nell'arte e nella storia.

mercoledì 3 maggio 2023

Il nodo del suolo pubblico. A Lipari è muro contro muro. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 3 maggio 2023

Alle Eolie un "tuffo" tra cultura e tradizioni. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 3 maggio 2023

 

Una pagina della nostra storia cristiana: 3 maggio 1722, un prodigio nella Chiesa dei Cappuccini


Riprendiamo uno scritto di Don Giuseppe Mirabito e pubblichiamo:

Nel 1722 una eruzione di Vulcano, provocò tante scosse telluriche, oltre l'emissione di lapilli e pietre infuocate, da incutere un grande spavento nella gente. I liparesi si recarono al convento dei padri Cappuccini guidati dal Vicario generale della Diocesi, don Diego Hurtado.
Fra Vincenzo da Petralia, umile frate ritenuto in concetto di santità, invitò tutti a non avere paura e li esortò alla preghiera e alla penitenza.
Mentre si levavano ardenti preghiere avvenne un prodigio: "si vide la mano destra del gran Crocifisso staccarsi dalla Croce e tracciare un segno benedicente su quel popolo supplicante. Era il 3 maggio 1722".
Cessarono le spaventose eruzioni, ritornò la serenità in mezzo al popolo che, rappacificatosi con Dio, imparò a vivere cristianamente.
(Tramandato da Fra Andrea da Paternò nelle sue notizie storiche della Provincia Cappuccina di Messina)

Tombini pericolosissimi e nessuno vede. L'appello di Francesco Coscione



Mi rivolgo all' Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco, dell' Assessore al ramo e dell'Ufficio preposto, alla inesistente provincia di Messina, oggi chiamata in modo altisonante e vuoto Città Metropolitana, al comandante della polizia municipale di questo Comune. 
Questi tombini si trovano nella curva ad U in località Tufo e nel rettilineo di Pianoconte subito prima dei cassonetti della nettezza urbana, lato destro. 
La mia gamba ci entra dentro quasi fino al ginocchio, non sono segnalati, non sono protetti e costituiscono GRAVISSIMO PERICOLO PER LA CIRCOLAZIONE DI OGNI MEZZO !!! 
La mia tristezza non è che la ditta che ha svolto i lavori li abbia lasciati così, considerando che in questa sfortunata nazione nessuno è responsabile di nulla ma del fatto che E' MAI POSSIBILE CHE NESSUNO VEDA NIENTE??? Passano di li assessori, consiglieri, impiegati, ex assessori ed ex consiglieri, privati cittadini. IN QUESTO DISEREDATO E ABBANDONATO PAESE NESSUNO VEDE NULLA? Nessuno è capace di prendere la ditta che ha eseguito da pochi giorni i lavori lasciando questo scempio e COSTRINGERLA A METTERE IN SICUREZZA TUTTO QUESTO??? STANNO SPENDENDO I NOSTRI SOLDI IN QUEI TOMBINI!!! SVEGLIATEVI DAL TORPORE EOLIANI !!! Ma perchè mi accaloro? Non interessa a nessuno, ci sveglieremo solo quando un nostro parente ci finisce dentro e forse ci rimette la vita, poi tutti a suonare trombe. VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
FRANCESCO COSCIONE

Riapre domani il parco giochi di Diana a Lipari

Foto d'archivio
Domani, 4 maggio, alle ore 10.00, dopo tre anni, riaprirà il parco giochi di Diana, arricchito di altri giochi.

Accadde alle Eolie, 3 maggio 2009


 

Ginostra: mancato consolidamento del costone e rischi, nuovo s.o.s. del locale Comitato

Clicca sul nostro link per leggere l'ampio documento, inviato dal Comitato per Ginostra e da altri cittadini, a diversi organismi istituzionali, avente per oggetto: Segnalazione urgente per viva apprensione su progettazione ed esecuzione lavori, a nostro avviso, non idonei a raggiungere l’obbiettivo del consolidamento costone e scogliere fronte mare in località Ginostra-Isola di Stromboli- del Comune di Lipari. Piano interventi urgenti OCDPC n.608 del 15/10/2019


https://drive.google.com/file/d/1gAwWdDoaFTtpuQ9gfhSDidxMoUQ6xZY_/view?usp=share_link

Un albero per il futuro... di un privato. Abbiamo toccato il fondo? No, di più

Uno degli alberelli rubati
Scrive il consigliere Christian Lampo su fb:
 "VERGOGNA, la persona che ha letteralmente rubato due alberelli...dovrebbe VERGOGNARSI PER IL GESTO INDEGNO: piccole piante di Acero Campestre, piantati giorni orsono da alcuni ragazzi delle scuole medie e superiori, alberelli che curavano e innaffiavano quasi quotidianamente....
Che cosa possiamo provare se non DELUSIONE e AMAREZZA per l’azione INCIVILE, INDEGNA, INDECOROSA, INQUALIFICABILE, compiuto da questa persona, che invece di dare il buon esempio, ha cancellato il valore educativo del progetto, "UN ALBERO PER IL FUTURO" a cui i nostri ragazzi avevano partecipato con grande entusiasmo".
 
Nota del direttore di Eolienews - Cosa aggiungere? Davvero ben poco se non che... non solo abbiamo toccato il fondo ma lo stiamo anche raschiando