Cerca nel blog
sabato 14 settembre 2024
Oggi, 14 settembre 2024: Esaltazione della Santa Croce
Cosroe II, re dei Persiani, nel 614, approfittando della dissoluzione dell'impero, mosse guerra ai Romani, col futile pretesto di vendicare l'imperatore Maurizio ed i suoi figli, che Foca aveva barbaramente trucidati. La condotta però ch'egli tenne ben presto diede a conoscere che egli non bramava altro che di saziare la sua ambizione e sfogare il suo odio contro i cristiani. Depredò la Mesopotamia, occupò successivamente le città di Edessa, Cesarea, Damasco e Gerusalemme e dopo aver fatto il solito bottino, abbandonò la Città Santa al saccheggio. Tra i tesori rapiti si trovava quello della Croce del Redentore che S. Elena aveva lasciata come pegno prezioso nella basilica del S. Sepolcro.
Eraclio, successore di Foca, alla vista delle gravi calamità provocate dalla guerra, propose a Cosroe la pace che venne respinta. Eraclio allora con digiuni e preghiere implorò l'aiuto di Dio e radunato l'esercito ingaggiò battaglia campale contro i Persiani che rimasero definitivamente sconfitti presso le rovine di Ninive. Cosroe fuggì ed associò al trono il figliuolo Medarse. Ciò spiacque immensamente al figlio maggiore di Cosroe, Siro, a cui per diritto di primogenitura toccava il regno. Sdegnato dell'affronto, giurò vendetta, e al passaggio del Tigri barbaramente uccise il padre ed il fratello. Eraclio, che come condizione di pace aveva posto la restituzione della Croce, tornò a Gerusalemme, ringraziando la Provvidenza della vittoria riportata.
L'imperatore stesso con vesti imperiali volle portare a spalle la preziosa reliquia alla chiesa di S. Croce sul Calvario, ma una mano invisibile lo arrestò presso la porta che conduceva al colle. Preso da timore, Eraclio si volse al patriarca Zaccaria e questi gli disse: « Guarda, imperatore, che con questi ornamenti di trionfo non imiti la povertà e l'umiltà con cui Gesù Cristo portò il pesante legno nella sua passione ». L'imperatore comprese, e indossato un umile vestimento, riprese la Croce, proseguendo speditamente il cammino. Nella Chiesa, la santa reliquia fu esposta alla pubblica adorazione: la cerimonia fu accompagnata da strepitosi miracoli.
Questa solennità fu poi celebrata ogni anno, premettendo alla festa quattro giorni di preparazione, e numerose turbe accorrevano a Gerusalemme in tale circostanza. Un anno vi si recò anche Maria Egiziaca, che ebbe la grazia della conversione, principio della sua santità.
« Attesa l'importanza religiosa della santa città, scrive il card. Schuster, questa festa si diffuse presto nel mondo cristiano, soprattutto orientale, tanto più che delle particelle della vera Croce fin dal quarto secolo venivano trasportate da Gerusalemme in molte altre chiese di Oriente e d'Occidente; e ci si teneva a riprodurre nelle principali città le cerimonie solenni del culto gerosolimitano verso la S. Croce, il vessillo trionfale della salute cristiana ».
PRATICA. Fermiamoci un istante a considerare í dolori di Gesù sulla Croce, e per amor suo abbracciamo volentieri la nostra croce.
PREGHIERA. O Dio, che in questo giorno ci rallegri colla solennità dell'Esaltazione della S. Croce, fa, te ne preghiamo, che possiamo godere in cielo dei frutti di quella redenzione del cui mistero avemmo conoscenza in terra.
Isole minori, Regione chiederà finanziamento per nuovo traghetto
Una possibilità già prevista nel contratto stipulato con Fincantieri, che si era aggiudicata la realizzazione della prima unità navale con un' opzione per la fornitura di un secondo traghetto. La prima nave è in costruzione negli stabilimenti di Palermo e verrà armata entro fine 2026, per essere destinata ai collegamenti con Lampedusa.
«L'elevato traffico di persone e merci verso le isole minori, soprattutto nella stagione estiva, rende necessario potenziare il numero di mezzi a disposizione – afferma l'assessore Aricò – con questo provvedimento confermiamo e proseguiamo l'impegno della Regione nel miglioramento dei collegamenti con il territorio, al servizio della popolazione isolana e dei turisti».
venerdì 13 settembre 2024
Anche se per poche ore torna ad illuminarsi la Croce di Monterosa. Fonti: "Primo passo per riattivare illuminazione per tutta la notte"
Lipari: Vigili del fuoco al lavoro per scongiurare rischi dovuti a rami spezzati dal vento
Da stamattina ed ancora adesso, a causa del forte vento che imperversa su Lipari, numerose sono state le chiamate di cittadini al 112 per chiedere l'intervento dei VVF.
I predetti hanno rimosso diversi rami penzolanti o caduti sulla strada in varie zone di Lipari a partire da Pianoconte, proseguendo per le vie Conti e Madre Florenzia Profilio.
Il vento non ha fatto altro che mettere in risalto le inadempienze a carico di privati e Comune: i primi non provvedendo alla potatura degli alberi e delle siepi aggettanti sulla pubblica via; il secondo non intimando tali interventi, come previsto dal Codice della strada.
Da sottolineare, comunque, che, anche nel patrimonio arboreo, di competenza pubblica la situazione è similare.
Muore a Palermo il 35 enne elettricista messinese Mario Angioletti. Da arbitro di calcio aveva diretto spesso nelle Eolie
Gli organi dello sfortunato, così come da sua precedente determinazione, sono stati donati.
La Ludica Lipari ed Eolienews partecipano al dolore dei suoi cari
Stromboli, Trasporti e Ginostra (Le quattro notizie Ansa in partenza oggi da Lipari)
Ginostra: torna energia elettrica, ma solo al centro del borgo
STROMBOLI, Settembre13 ANSA - Dopo oltre 15 ore è stata ripristinata l'erogazione di energia elettrica nel nucleo abitativo centrale del piccolo borgo di Ginostra, sull'isola di Stromboli, dove sono presenti piccole, attività turistico - commerciali. Per le aree maggiormente decentrate si dovrà attendere domani quando dovrebbero arrivare, condizioni meteo permettendo, in elicottero i tecnici Enel. Il ripristino nel centro di Ginostra è stato reso possibile grazie all'intervento di un residente nel piccolo borgo, custode della centrale, che è stato guidato da remoto dai tecnici Enel.
Guasto a centrale Enel, borgo Ginostra senza luce da 12 ore
Attesa per invio tecnici in elicottero, anche cellulari out
"Trovarsi isolati e senza energia elettrica, sotto un vulcano attivo - affermano i ginostresi- non è molto piacevole, anche perché presto resteremo pure senza comunicazioni: le batterie dei telefonini sono quasi scariche."
Trasporti marittimi, Federalberghi chiede confronto
A seguito delle numerose segnalazioni riguardanti i continui ritardi e cancellazioni, di servizi a mezzo navi, registrati durante la stagione turistica, Federalberghi aveva già avviato uno scambio di comunicazioni con Caronte & Tourist Isole Minori, ma senza ottenere soluzioni definitive.
Con l'arrivo delle prime giornate di maltempo, la situazione si è ulteriormente complicata, generando malumori tra gli operatori turistici e i residenti delle isole. In particolare, viene chiesto a gran voce di predisporre “piani di emergenza”, da attivare in condizioni meteo avverse, per garantire almeno le corse del mattino e della sera, sia in entrata che in uscita dalle isole.
Il recente caso di centinaia di turisti e abitanti costretti a lasciare le Eolie anticipatamente, a causa di un'informazione tardiva su una nave in partenza l’indomani, ha messo in evidenza l’ urgenza di migliorare la gestione dei collegamenti.
Tra le questioni più urgenti da affrontar, Federalberghi evidenzia l’insostenibilità degli aumenti tariffari sulle tratte ministeriali, che stanno gravando sulle comunità locali e disincentivando i turisti.
Dopo incendio pietre e fango in stradelle Stromboli
Intanto l'arcipelago, a causa del forte vento (con punte di 40 km/h), è, ad eccezione di Lipari, isolato. La maggiore isola delle Eolie stamane è stata raggiunta dall'unico mezzo in navigazione, il traghetto Nerea, che l'ha collegata, in una corsa andata e ritorno, con Milazzo, consentendo il rifornimento delle attività commerciali.
Ginostra: Torna la luce ma solo nel centro del borgo
Istituto Comprensivo Lipari - S. Lucia: Inaugurati i nuovi campi sportivi nelle scuole di Canneto e Lipari
Bellissime cerimonie quelle che si sono svolte nei giorni 11 e 12 settembre scorsi nei plessi Santa Lucia e Canneto dell’I.C. “Lipari S. Lucia” di Lipari per l’inaugurazione dei nuovi campi sportivi.
I lavori che hanno permesso la messa a nuovo dei campetti multisport (pallavolo, basket, calcetto) sono stati possibili grazie al finanziamento Regionale “Intervento urgente per lavori di manutenzione straordinaria finalizzati alla messa in sicurezza e all'adeguamento dell'area pertinenziale esterna adibita ad attività motoria “a valere sulla Circolare assessoriale n. 1/2024.
La Dirigente scolastica Anna Bonarrigo, orgogliosa di inaugurare l’anno scolastico restituendo agli alunni dell’Istituto il diritto di svolgere attività motoria in sicurezza, ha accolto con gioia i numerosi ospiti.
L'inaugurazione ha visto, infatti, la presenza del sindaco Riccardo Gullo, dell'assessore all'Istruzione Cristina Roccella, del vicesindaco Saverio Merlino, dell’Assessore Iacolino, della Presidente del Consiglio di Istituto Giardina Francesca, del Consigliere comunale Cristian Lampo.
Dopo il taglio del nastro e la benedizione impartita da padre Giuseppe Mirabito e da Padre Alex De Gregorio, la Dirigente scolastica, ha rivolto i doverosi ringraziamenti all’Amministrazione Comunale per l’autorizzazione ai lavori e la predisposizione della documentazione amministrativa, e parole di gratitudine nei confronti del personale che ha contribuito, lavorando nel periodo estivo, alla realizzazione delle opere : la DSGA Armeli Cettina, le collaboratrici scolastiche, l’Ingegnere Rosanna Nastasi progettista e Direttore del Lavori. Non sono mancate parole di stima e apprezzamento verso i docenti e gli alunni per la pazienza e la capacità di resilienza che hanno dimostrato nell’attendere la realizzazione dell’impianto sportivo.
Ha quindi preso la parola il Sindaco Gullo il quale ha sottolineato come lo sport sia e vada considerato come momento di socializzazione e di diffusione di sani valori, quali sana competizione e lavoro di squadra.
E’ intervenuta anche la Presidente del Consiglio di Istituto, Francesca Giardina che ha rimarcato l'importanza dello sport come esercizio dei valori condivisi esprimendo soddisfazione per la realizzazione degli spazi sportivi.
Dopo gli interventi gli alunni ed alcuni docenti hanno giocato una partita di volleyball, circondati dagli alunni che festosi hanno fatto il tifo. Al termine agli alunni e agli ospiti è stato offerto un piccolo rinfresco.
Evviva lo sport a scuola! I campi realizzati offriranno opportunità formative non solo di competenze sportive ma anche di cittadinanza attiva. Sono state due giornate all’insegna dell’allegria e dell’ottimismo e la Dirigente ha dichiarato l’intenzione di continuare a reperire risorse per dare maggiori opportunità di crescita e formazione a tutti gli alunni dell’I.C. “Santa Lucia” .
L'INTERVENTO DELLA DIRIGENTE DURANTE L'INAUGURAZIONE DEL CAMPETTO NEL PLESSO DI SANTA LUCIA A LIPARI CENTRO
Buongiorno, dopo tanta attesa, siamo finalmente qui per inaugurare il campetto multisportivo dell’I.C. Santa Lucia, e nella mia veste di Dirigente sono felice e orgogliosa di celebrare questo momento.Ringrazio le autorità civili e religiose presenti, il personale docente e il personale ATA che mi hanno supportata in questo progetto, la DSGA Armeli Cettina per quanto fatto e la DSGA Rando per quanto farà, l’ingegnere Nastasi e gli alunni presenti.
Un particolare ringraziamento è doveroso sia verso l’Amministrazione comunale che ci ha concesso l’autorizzazione ai lavori senza la quale non avremmo potuto accedere al finanziamento sia verso il Consiglio di Istituto qui rappresentato dalla Presidente, sig.ra Francesca Giardina per la collaborazione.
Tutto ciò è stato possibile grazie al finanziamento regionale per “Intervento urgente per lavori di manutenzione straordinaria finalizzati alla messa in sicurezza e all'adeguamento dell'area pertinenziale esterna adibita ad attività motoria del plesso Santa Lucia dell'l.C. Lipari S. Lucia “
a valere sulla Circolare 1/24 attuativa della Regione Sicilia che ci ha assegnato le risorse.
Ritengo doveroso in questa circostanza ringraziare pubblicamente il progettista e direttore dei lavori ing. Nastasi della quale ho avuto modo di apprezzare la professionalità e la competenza, il che non è sempre scontato, ma quello che voglio sottolineare è il grande senso di responsabilità dimostrato nei confronti della scuola.
Cari ragazzi, a voi, che siete il nostro futuro, e che presto comincerete a giocare su questo campetto auguro di divertirvi e di utilizzare al meglio le nuove attrezzature esercitando l’attività motoria, disciplina indispensabile per lo sviluppo armonico non solo del fisico ma anche dello spirito.
Grazie a tutti per la partecipazione.
Ginostra: Guasto a centrale Enel, borgo senza luce da 12 ore
" Trovarsi isolati e senza energia elettrica, sotto un vulcano attivo - affermano i ginostresi- non è molto piacevole, anche perché presto presto resteremo anche senza comunicazioni: le batterie dei telefonini sono quasi scariche."
Stromboli, ancora in ginocchio. Sui trasporti marittimi Federalberghi isole di Sicilia chiede confronto urgente
Le due foto sono di Rosaria Cincotta |
Stromboli continua a pagare a caro prezzo la devastazione della sua montagna a seguito dell'incendio, nel maggio del 2022, sul set della fiction sulla Protezione civile. La pioggia, caduta oggi, seppur non abbondantemente, ha trasportato sulle caratteristiche stradelle, e nelle pertinenze delle abitazioni, pietre e fango. Cittadini, volontari di protezione civile e ditte incaricate dal Comune sono all'opera per ripristinare un minimo di agibilità nelle aree più colpite.
Intanto l'arcipelago, a causa del forte vento (con punte di 40 km/h), è, ad eccezione di Lipari, isolato. La maggiore isola delle Eolie stamane è stata raggiunta dall'unico mezzo in navigazione, il traghetto Nerea, che l'ha collegata, in una corsa andata e ritorno, con Milazzo, consentendo il rifornimento delle attività commerciali.
Oggi, 13 settembre: San Giovanni Crisostomo
e Giovanni soprannominato Crisostomo, o bocca d'oro, per la sua meravigliosa eloquenza, nacque in Antiochia.
In giovanissima età fu privato del padre. Gli rimase la santa genitrice che ad altro non pensò se non ad adempiere fedelmente tutti gli obblighi di una madre cristiana verso i suoi figliuoli.
Il Crisostomo studiò retorica e filosofia sotto la scorta dei migliori maestri del suo tempo e fece progressi tali che lo stesso suo insegnante ne rimase meravigliato, e, interrogato una volta dai suoi amici quale dei suoi discepoli avrebbe preferito gli succedesse nella cattedra : — Io nominerei, rispose, a mio successore Giovanni; se i Cristiani non ce l'avessero già involato.
Il vescovo di Antiochia, Melezio, conoscendo le rare qualità del Crisostomo, lo ordinò lettore. Flaviano, successore di S. Melezio, lo innalzò al sacerdozio, con l'incarico di predicar la parola di Dio, ufficio che Giovanni compì con zelo infaticabile e con grandissimo frutto. Egli spiegava Ie Scritture con molta chiarezza e proprietà; le sue istruzioni erano sode, le esortazioni vive e penetranti. Riprendeva con forza, esortava con carità e sapeva adattarsi alla mentalità di ciascuno.
Dodici anni continuò nel suo ufficio, quando venne a morire il vescovo di Costantinopoli, Nettario. Nell'elezione il pensiero corse subito a Giovanni, che a voce di popolo fu eletto successore il 26 febbraio dell'anno 398. Lo zelo per riformare i costumi gli attirò molti nemici.
Avendo pubblicamente ripreso dal pulpito alcune colpe dell'imperatrice, questa se ne volle vendicare. Lo fece quindi arrestare, e radunò il consiglio per escogitare cosa fare al Crisostomo. Chi proponeva l'esilio, chi la morte, chi la prigione perpetua, e chi altro. Finalmente uno che conosceva l'animo del Santo disse: « Ouanto avete proposto, altro non serve che a rallegrare il Vescovo. Con una cosa sola voi potete fargli del male, cioè facendogli commettere anche un solo peccato; ma fare questo non è in vostro potere ».
Si decise di esiliarlo in Bitinia. La notte appresso vi fu in Costantinopoli un terribile terremoto che tutti riguardarono come un effetto della collera divina. L'imperatrice medesima si spaventò e scongiurò l'imperatore a richiamare il santo Vescovo.
Tornò Giovanni in mezzo al suo popolo plaudente, ma per poco tempo, perché i suoi nemici non desistettero, e tanto fecero che l'imperatore fu costretto a esiliarlo nuovamente. Giovanni, per l'avanzata età e per gli strapazzi del viaggio, a stento poté arrivare alla città destinata; il giorno dopo il Signore lo chiamò a sè: era il 14 settembre del 407. Varie e pregevolissime sono le opere scritte da lui, e la Chiesa lo dichiarò Dottore.
PRATICA Non temete i mali di coloro che vi vogliono spaventare, ma temete il peccato che vi può mandare eternamente all'inferno.
PREGHIERA. La grazia celeste, deh! Signore, amplifichi la tua Chiesa, la quale hai voluto illustrare con i meriti gloriosi e la dottrina del tuo beato Giovanni, vescovo e confessore
giovedì 12 settembre 2024
E' uscita la raccolta poetica "Appunti eoliani" di Guglielmo Aprile
Oggi, 12 settembre: Santissimo Nome di Maria
Tre sono i principali significati di questo nome:
Mare: dall'ebraico Maryam, nome adatto ad esprimere la sovrabbondanza delle grazie sparse sopra di lei. Come invero tutti i fiumi sboccano nell'oceano, così tutti i tesori delle grazie celesti, tutte le eccelse prerogative e carismi furono versati sopra l'anima della Vergine, la quale è chiamata: « Madre di grazie ».
Amarezza: anche questo conviene moltissimo alla Vergine il cui cuore nuotò in un mare di angoscia, precisamente come aveva predetto il Profeta: « Immenso come il mare è il tuo cordoglio ». Come la Vergine era stata colmata più di tutti i Santi di grazia, così più di tutti loro doveva bere il calice amaro della passione del suo Figliuolo Gesù.
Il culto del Santissimo Nome della beata Vergine Maria che il Martirologio Romano ricorda in questo giorno, rievoca l' amore della Madre di Dio verso il suo Figlio santissimo ed è proposta ai fedeli la figura della Madre del Redentore, perché sia invocata con profonda devozione. E' un culto che si diffuse nel corso dei secoli in tutta la Chiesa, ed i Pontefici arricchirono d'indulgenze l'invocazione dei nomi di Gesù e di Maria.
Nel 1513 il Papa Giulio II da Roma concesse alla Spagna una festa in onore del nome di Maria. San Pio V la sopprese, Sisto V la ripristinò e si estese poi nel 1671 al Regno di Napoli fino a raggiungere Milano. Dopo la vittoria riportata nel nome di Maria contro i Turchi da Giovanni Sobieski, re di Polonia, il Beato Pontefice Innocenzo XI il 12 settembre 1683, in memoria e grato del prodigio, estese questa festa a tutta la Chiesa, fissandola alla domenica fra l'Ottava della Natività. Fu infine san Pio X a riportarla al 12 settembre.
PRATICA. S. Bernardo ci raccomanda: «Nei pericoli, nelle angustie, nelle perplessità, invoca Maria. Un sì bel nome non si parta dalla tua bocca, non si parta dal tuo cuore ».
PREGHIERA. Deh! concedi, Dio onnipotente, che tuoi fedeli, i quali si rallegrano del nome e della protezione della SS. Vergine Maria, siano liberati, per la sua amorevole intercessione, da tutti i mali in terra, e meritino di giungere ai gaudii eterni nel cielo.
Scrive il Manzoni:
IL NOME DI MARIA
Tacita un giorno a non so qual pendice Salia d'un fabbro nazaren la sposa; Salia non vista alla magion felice D'una pregnante annosa;
E detto: "Salve" a lei, che in reverenti Accoglienze onorò l'inaspettata, Dio lodando, sclamò: Tutte le genti Mi chiameran beata.
Deh! con che scherno udito avria i lontani Presagi allor l'età superba! Oh tardo Nostro consiglio! oh degl'intenti umani Antiveder bugiardo!
Noi testimoni che alla tua parola Ubbidiente l'avvenir rispose, Noi serbati all'amor, nati alla scola Delle celesti cose,
Noi sappiamo, o Maria, ch'Ei solo attenne L'alta promessa che da Te s'udia, Ei che in cor la ti pose: a noi solenne È il nome tuo, Maria.
Salve beata! in quale età scortese Quel sì caro a ridir nome si tacque? In qual dal padre il figlio non l'apprese? Quai monti mai, quali acque
Non l'udiro invocar? La terra antica Non porta sola i templi tuoi, ma quella Che il Genovese divinò, nutrica I tuoi cultori anch'ella.
In che lande selvagge, oltre quei mari Di sì barbaro nome fior si coglie, Che non conosca de' tuoi miti altari Le benedette soglie?
O Vergine, o Signora, o Tuttasanta, Che bei nomi ti serba ogni loquela! Più d'un popol superbo esser si vanta In tua gentil tutela.
Te, quando sorge, e quando cade il die, E quando il sole a mezzo corso il parte, Saluta il bronzo, che le turbe pie Invita ad onorarte.
Nelle paure della veglia bruna, Te noma il fanciulletto; a Te, tremante, Quando ingrossa ruggendo la fortuna, Ricorre il navigante.
La femminetta nel tuo sen regale La sua spregiata lacrima depone, E a Te beata, della sua immortale Alma gli affanni espone;
A Te che i preghi ascolti e le querele, Non come suole il mondo, né degl'imiE de' grandi il dolor col suo crudele Discernimento estimi.
Tu pur, beata, un dì provasti il pianto, Né il dì verrà che d'oblianza il copra: Anco ogni giorno se ne parla; e tanto Secol vi corse sopra.
Anco ogni giorno se ne parla e plora In mille parti; d'ogni tuo contento Teco la terra si rallegra ancora, Come di fresco evento.
Tanto d'ogni laudato esser la prima Di Dio la Madre ancor quaggiù dovea; Tanto piacque al Signor di porre in cima Questa fanciulla ebrea.
O prole d'Israello, o nell'estremo Caduta, o da sì lunga ira contrita, Non è Costei, che in onor tanto avemo, Di vostra fede uscita?
Non è Davidde il ceppo suo? Con Lei Era il pensier de' vostri antiqui vati, Quando annunziaro i verginal trofei Sopra l'inferno alzati.
Deh! a Lei volgete finalmente i preghi, Ch'Ella vi salvi, Ella che salva i suoi; E non sia gente né tribù che neghi Lieta cantar con noi:
Salve, o degnata del secondo nome, O Rosa, o Stella ai periglianti scampo, Inclita come il sol, terribil come oste schierata in campo.
PREGHIERA AL NOME DI MARIA
O potente Madre di Dio e Madre mia Maria, è vero che non sono degno neppure di nominarti, ma Tu mi ami e desideri la mia salvezza.
Concedimi, benché la mia lingua sia immonda, di poter sempre chiamare in mia difesa il tuo santissimo e potentissimo nome, perché il tuo nome è l'aiuto di chi vive e la salvezza di chi muore.
Maria purissima, Maria dolcissima, concedimi la grazia che il tuo nome sia da oggi in poi il respiro della mia vita. Signora, non tardare a soccorrermi ogni volta che Ti chiamo, poiché in tutte le tentazioni e in tutte le mie necessità non voglio smettere di invocarti ripetendo sempre: Maria, Maria.
Maria, amabilissima Maria, che conforto, che dolcezza, che fiducia, che tenerezza sente l'anima mia anche solo nel pronunciare il tuo nome, o soltanto pensando a Te! Ringrazio il mio Dio e Signore che Ti ha dato per mio bene questo nome così amabile e potente.
O Signora, non mi basta nominarti qualche volta, voglio invocarti più spesso per amore; voglio che l'amore mi ricordi di chiamarti ad ogni ora, in modo tale da poter esclamare anch'io insieme a Sant'Anselmo: "O nome della Madre di Dio, tu sei l'amore mio!".
Mia cara Maria, mio amato Gesù, i vostri dolcissimi Nomi vivano sempre nel mio ed in tutti i cuori. La mia mente si dimentichi di tutti gli altri, per ricordarsi solo e per sempre di invocare i vostri Nomi adorati.
Mio Redentore Gesù e Madre mia Maria, quando sarà giunto il momento della mia morte, in cui l'anima dovrà lasciare il corpo, concedetemi allora, per i vostri meriti, la grazia di pronunciare le ultime parole dicendo e ripetendo: "Gesù e Maria vi amo, Gesù e Maria vi dono il cuore e l'anima mia".
(Sant'Alfonso Maria de' Liguori)
INNO AL NOME DI MARIA
speme e conforto dell’alma mia,
col cuor sul labbro, finché vivrò:
o dolce Nome, t’invocherò.
Allor che l’alba rimena il giorno,
allor che il sole fa in mar ritorno,
ovunque stia, ovunque andrò:
o dolce Nome, t’invocherò.
Nel mar crudele di questa vita,
se la mia nave andrà smarrita,
a te mia stella mi volgerò;
o dolce nome t’invocherò.
Tu sei la stella che fuga i venti,
che doma e placa l’onde frementi,
che mille e mille navi salvò:
o dolce Nome, t’ invocherò.
La sospirata placida calma
per te sicura godrà quest’alma:
per te beato ognor sarò:
o dolce Nome, t’ invocherò.
Perché sia lungi timore e doglia,
perché sia lungi ogni rea voglia,
a te, Maria. sol penserò:
o dolce Nome, t’ invocherò.
Quando al confine del viver mio,
a quel confine pur giunto anch’io,
l’estreme voci proferirò:
o dolce Nome, t’ invocherò.
In quei tremendi mortali affanni,
del fier nemico le insidie, i danni,
per sì bel nome non temerò:
o dolce Nome, t’ invocherò.
mercoledì 11 settembre 2024
Ambra Mirabito, l’artista eoliana a Genova: nuova mostra a Palazzo Stella
COMUNICATO STAMPA
L’artista eoliana Ambra Mirabito, dopo una recente collaborazione con la rivista culturale VerbumPress che ha scelto una delle sue opere per la copertina del numero di settembre, torna con una nuova importante iniziativa.
Domani, 12 settembre, vi sarà l’inaugurazione
della mostra collettiva dal titolo “Il Mare Dentro”, presso lo storico Palazzo
Stella, nel cuore di Genova. L’evento si terrà in concomitanza con il celebre
Salone Nautico, una delle manifestazioni più attese della città e che attira
ogni anno visitatori da tutto il mondo.
Ambra Mirabito presenterà in questa
occasione una selezione di opere tratte dal suo progetto artistico “Once Upon a
Time", in cui realtà e fantasia si fondono in una simbiosi unica e
suggestiva. Partendo dalle foto delle ex cave di pomice di Lipari, importante
sito di archeologia industriale, da vita a scenari incantati, popolandole di
creature meccaniche leggendarie e fantastiche. La fusione tra la sua passione
per la storia antica e la letteratura ha portato Ambra Mirabito a sviluppare
uno stile inconfondibile, che si muove abilmente tra citazioni colte e visioni
oniriche, ma che trova il suo fondamento in una notevole abilità tecnica e
manuale.
Particolarmente originali sono le
decorazioni delle sue opere, impreziosite da ricami di seta colorata, una
tradizione che l’artista
ha ereditato dalle donne della sua famiglia. Attraverso questa preziosa arte
del ricamo, che incarna una ritualità tramandata da generazioni, l’artista
arricchisce e personalizza ogni soggetto rappresentato, conferendo alle sue
creazioni un valore unico e irripetibile.
La partecipazione alla mostra presso
Palazzo Stella rappresenta un ulteriore passo avanti nella carriera di Ambra
Mirabito, confermando il suo impegno artistico e il suo ruolo di ambasciatrice
della bellezza e della cultura delle Isole Eolie. Il suo lavoro continua a
riscuotere consensi, portando avanti un dialogo tra passato e futuro, tra
storia e immaginazione, che affascina e coinvolge il pubblico.
GAL "Tirreno - Eolie" attiva i "Punti di facilitazione digitale"
Il GAL “Tirreno-Eolie”, come stabilito nell’Accordo sottoscritto col Dipartimento della Formazione Professionale della Regione Siciliana, sta attivando nel proprio territorio 17 punti di facilitazione digitale. In tale ottica a Palazzo D’Amico sono stati firmati i primi contratti per i nuovi facilitatori digitali, che supporteranno i cittadini nello svolgimento di queste attività.
Nell’ambito degli investimenti del PNRR del Dipartimento per la Trasformazione Digitale, la Regione Siciliana è stata individuata quale soggetto attuatore della Misura 1.7.2 Rete di servizi di facilitazione digitale, con l’obiettivo di attivare una rete di Centri di facilitazione digitale attivi sul territorio e di supportare il miglioramento delle competenze digitali nelle fasce della popolazione a maggior rischio di subire le conseguenze del digital divide.
L’iniziativa prevede attività finalizzate ad accrescere il livello di preparazione e sviluppare maggiori competenze digitali da parte dei cittadini, in modo che possano raggiungere il livello di base definito secondo il modello europeo DigComp, che definisce le competenze digitali di base richieste per il lavoro, lo sviluppo personale, l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva e che, pertanto, tutti i cittadini dovrebbero possedere.
La giunta Gullo approva le linee guida per la redazione del Piano Regolatore Portuale del Comune di Lipari.
Per visualizzare l'atto cliccare su questo link http://www.comunelipari.it/mc/mc_p_dettaglio.php?id_pubbl=44416 e poi scaricare il documento
Buon compleanno a...
Piano Regionale Faunistico Venatorio e richiesta di Introduzione della caccia al coniglio Salina: appello per la salvaguardia delle colture e delle tradizioni locali
COMUNICATO - L'isola di Salina si trova da anni a dover fronteggiare una grave proliferazione del coniglio selvatico, un problema che sta compromettendo seriamente le attività agricole dell'isola. In particolare, le coltivazioni vinicole, tra cui le rinomate uve malvasia, vanto del territorio eoliano, subiscono danni ingenti a causa della mancanza di un efficace controllo della fauna selvatica. Gli agricoltori locali, nonostante le numerose richieste di intervento, continuano a subire le conseguenze di un'inazione che mette a rischio la loro stessa sopravvivenza economica.
Le vigne sono costantemente
minacciate dalla distruzione provocata dai conigli selvatici, una specie che si
è moltiplicata in assenza di misure di contenimento. La situazione è
ulteriormente aggravata dal divieto di caccia imposto dal Piano Regionale
Faunistico Venatorio, che, sebbene artatamente motivato dalla necessità di
proteggere alcune specie, non tiene conto dell'impatto devastante che la
proliferazione incontrollata di altre, come il coniglio, sta avendo sul
territorio.
La caccia al coniglio,
storicamente praticata sull'isola di Salina, ha rappresentato in passato non
solo un mezzo di sussistenza per gli abitanti, ma anche un'importante attività
legata alla cultura e alla tradizione locale. Rappresentava un elemento di equilibrio
nella gestione della fauna selvatica, garantendo un controllo naturale della
popolazione di conigli. Il divieto totale imposto negli ultimi anni ha causato
la perdita di questo importante strumento di gestione, contribuendo all’attuale
emergenza.
"Gli agricoltori stanno
assistendo alla distruzione del loro lavoro, mentre una storica tradizione come
la caccia, che ha sempre contribuito a preservare l’equilibrio ambientale, è
stata ingiustamente soppressa" afferma il sindaco di Malfa Clara Rametta.
"La reintroduzione della caccia al coniglio sull'isola non è solo una
misura necessaria per proteggere le colture, ma anche un modo per recuperare
un'antica pratica che fa parte della nostra identità."
Le Amministrazioni di
Salina, gravemente inascoltate dalla Regione, chiedono da anni che il Piano
Regionale Faunistico Venatorio venga rivisto e che sia autorizzata la caccia
selettiva al coniglio sull'isola di Salina. Si tratta di una misura essenziale
non solo per limitare i danni alle colture, ma anche per ristabilire un
equilibrio tra tutela ambientale e necessità economiche. Inoltre, il ripristino
della caccia al coniglio rappresenterebbe un ritorno a una tradizione storica
che, per generazioni, ha aiutato gli abitanti dell'isola a gestire la fauna
selvatica in modo sostenibile. Il Comune di Malfa non è disposto a subire
più ritardi e dilazioni: si deve intervenire immediatamente, da quest’anno, con
un provvedimento derogatorio su misura.
"Non possiamo permettere che l’equilibrio
ecologico e culturale di Salina venga distrutto da una cattiva gestione della
fauna e nel silenzio dell’Amministrazione Regionale Siciliana, Salina ha una
storia profondamente legata alla natura e alla gestione attiva delle sue
risorse. La caccia, praticata nel rispetto dell’ambiente, è sempre stata un
elemento di questa tradizione, una pratica tramandata di generazione in
generazione. Oggi, più che mai, è necessario recuperare questa parte della
nostra identità per fronteggiare una minaccia che sta danneggiando l’isola”
Il sindaco Rametta, infine,
denuncia la miopia di alcune associazioni ambientaliste “Nonostante l’evidenza
del problema, alcune associazioni ambientaliste continuano ad opporsi con
ostinazione all'introduzione della caccia al coniglio, dimostrando una totale
incapacità di comprensione delle reali esigenze del territorio. Salina, a
seguito di anni di impegno profuso solo dalle Amministrazioni e dai cittadini,
è uno dei territori più all’avanguardia nelle politiche di tutela ambientale e
sviluppo sostenibile. Questi gruppi, spesso lontani dalla realtà quotidiana
dell’isola, non hanno nulla da insegnare agli isolani, che per generazioni
hanno custodito e protetto il loro patrimonio naturale con cura e rispetto”.
Malfa, 10 settembre 2024
L’Amministrazione Comunale di Malfa
E' deceduta la signora Clio Bittoni, moglie del Presidente emerito Giorgio Napolitano
A distanza di poco meno di un anno dalla morte del marito, il Presidente emerito della Repubblica della Repubblica Giorgio Napolitano, è deceduta a Roma, la moglie Clio Bittoni Napolitano.
L'ex "first lady", avrebbe compiuto 90 anni a novembre.
La signora Clio è stata sposata con l'ex capo dello Stato per 64 anni. Dalla loro unione sono nati due figli, Giovanni e Giulio.
Insieme al marito è stata per lungo tempo una habitué di Stromboli
Oggi, 11 settembre: Santi Proto e Giacinto
Leggendario è invece il racconto della loro vita: sarebbero stati due fratelli eunuchi, schiavi della nobile Eugenia, figlia di Filippo il nobile prefetto di Alessandria di Egitto, che convertirono al cristianesimo.
Eugenia avrebbe ceduto i due giovani alla nobile Bassilla, convertitasi a sua volta grazie ai loro insegnamenti. Operarono altre conversioni, finché vennero arrestati e imprigionati costretti all'adorazione degli Dei. Furono infine bastonati a sangue e poi condannati alla decapitazione.
Le ossa di Proto sono venerate nel Collegio di Propaganda Fide, quelle di Giacinto nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma nel cimitero di Basilla sulla via Salaria antica, deposizione dei santi martiri Proto e Giacinto, che il papa san Damaso celebrò nei suoi versi, recuperando i loro tumuli nascosti sotto terra. In questo luogo, circa quindici secoli dopo sono stati nuovamente ritrovati il sepolcro intatto di san Giacinto e il suo corpo consumato dal fuoco.
martedì 10 settembre 2024
Da domenica su Rai 1 la fiction ” Sempre al tuo fianco” sul cui set si sviluppo l'incendio di Stromboli
I dodici episodi ruotano intorno alla figura di Sara Nobili (Ambra Angiolini), responsabile del Rischio Vulcani a Stromboli.
Non si può non ricordare che sul set il 25 maggio del 2022 si sviluppò l’incendio che carbonizzò la montagna di Stromboli. Non a caso nelle scorse settimane ha suscitato polemiche la decisione della Rai di mandare in onda la serie
Per l'incendio, che devastò Stromboli, la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, diretta dal procuratore Giuseppe Verzera, ha chiesto il rinvio a giudizio per sei indagati, coinvolti nella vicenda, tra cui quattro persone fisiche e due società con personalità giuridica per le responsabilità amministrative. Per tutti gli indagati l’ipotesi di accusa contestata è quella di disastro ambientale colposo in concorso tra loro.
Tra gli indagati figurano Matteo Levi 63 anni, Roberto Ricci 68 anni, Elio Terribili 63 anni, tutti romani e Luca Palmentieri, 40 anni di Napoli, tutti professionisti noti nel settore degli effetti speciali e della produzione cinematografica. Le società coinvolte sono la "11 Marzo Films srl" e la "Best Sfx srls", entrambe con sede a Roma, note per la loro esperienza nel campo degli effetti speciali per il cinema.
Ricordando...Annamaria Rinaldi in Chiofalo
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento