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domenica 24 novembre 2024

Oggi: Solennità di Cristo Re

Da gran tempo si è usato comunemente di chiamare Gesù Cristo con l'appellativo di Re, per il sommo grado di eccellenza, che ha in modo sovraeminente fra tutte le cose create. In tal modo infatti, si dice ch'egli regna nelle menti degli uomini, non solo per l'altezza del suo pensiero e per la vastità della sua scienza, ma anche perchè egli è Verità, ed è necessario che gli uomini attingano e ricevano con obbedienza da lui la verità; similmente egli regna nelle volontà degli uomini, sia perchè in lui alla santità della volontà divina risponde la perfetta integrità e sottomissione della volontà umana, sia perchè con le sue ispirazioni influisce sulla libera volontà nostra in modo da infiammarci verso le più nobili cose. Infine Gesù Cristo è riconosciuto « Re dei cuori », per quella sua carità che sorpassa ogni comprensione umana, e per le attrattive della sua mansuetudine e benignità; nessuno, infatti, degli uomini fu mai tanto amato e lo sarà in seguito al pari di Gesù Cristo. Tutti perciò devono riconoscere ch'è necessario rivendicare a Cristo-Uomo nel vero senso della parola il nome e i poteri di re; infatti soltanto in quanto è uomo si può dire che abbia ricevuto dal Padre la potestà e l'onore del regno, perchè come Verbo di Dio, essendo della stessa sostanza del Padre, non può non avere in comune col Padre ciò ch'è proprio della divinità, e per conseguenza egli su tutte le cose create ha il sommo e assolutissimo impero.

Buongiorno e buona domenica...così!


 

sabato 23 novembre 2024

Caronte&Tourist s'inasprisce la vertenza. Dalla Gazzetta del sud del 23 novembre 2024


 

Eolie, la furia del maltempo. Acquacalda senza più difese. Dalla Gazzetta del sud del 23 novembre 2024


 

Riunione su "stato di salute" dell'isola di Stromboli. L'Ansa del nostro Salvatore Sarpi

 STROMBOLI, Nov 23 ANSA - Una riunione tecnica di coordinamento, in videoconferenza, tra Protezione Civile nazionale e regionale, Comune di Lipari, Enti regionali competenti sul territorio, scienziati, esperti e vulcanologi per valutare, tutti insieme, la condizione dell’isola di Stromboli dopo gli ultimi eventi meteorologici. 

Un confronto importante, soprattutto dal punto di vista scientifico, per analizzare i dati in possesso e pianificare, nell’immediato, analisi determinanti sulle variazioni strutturali e morfologiche dell’isola e del suo vulcano.  

L’analisi del dissesto idrogeologico di Stromboli, come hanno evidenziato tutti gli interventi tecnici e scientifici, richiede una valutazione complessa che riguarda non solo gli eventi metereologici, ma anche l’attività del suo vulcano: I suoi detriti, infatti, dai depositi dei materiali vulcanici, vengono portati a valle, dopo ogni pioggia. 

In questo quadro, già di per sé complesso e oggetto di analisi e studio da parte della comunità scientifica da decenni, negli ultimi anni si sono aggiunti due incendi (nel 2019 per effetto di una esplosione piroclastica e nel 2022 durante le riprese di una nota fiction televisiva), e numerosi eventi vulcanici straordinari che, negli ultimi 5 anni, hanno aumentato di molto la quantità di materiale eruttivo depositato a monte. 

La riunione è servita per un primo approfondimento sullo stato delle conoscenze relativamente allo stato dei versanti che saranno soggetti, a brevissimo a nuovi studi ed ispezioni. 

Nel suo intervento, il professor Nicola Casagli, professore di geologia applicata dell’Università di Firenze, presidente del Centro di competenze dedicato ai servizi di Protezione Civile, che da 30 anni svolge attività di supporto alla Protezione Civile nella gestione di tutte le calamità, ha evidenziato che “per Stromboli vanno pensate strategie ad hoc, perché è un vulcano attivo che produce materiale detritico continuamente e che bisogna trovare il modo di immobilizzare. Proprio per questo, le strategie impiegate a Ischia e Giampilieri qui non sono sufficienti, e vanno adattate a una condizione che ha un grado di complessità maggiore”.  .(ANSA)

Sequestrate due sale operatorie del Reparto di cardiochirurgia del “Papardo”. Rilevate numerose criticità in termini di salubrità degli ambienti operatori

COMUNICATO
A Messina, i Carabinieri del NAS di Catania e della Compagnia Messina Centro hanno eseguito il decreto di sequestro, emesso dal GIP del Tribunale di Messina, su richiesta conforme della locale Procura della Repubblica, di due sale operatorie del Reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale “Papardo”. 
Il provvedimento scaturisce dagli accertamenti condotti, su delega dell’Autorità Giudiziaria, dai Carabinieri, a seguito di querele presentate, dal settembre scorso, dai familiari di alcuni pazienti che, sottoposti a intervento di cardiochirurgia presso l’ospedale, erano deceduti a distanza di pochi giorni dall’operazione per infezioni tipicamente ospedaliere. In particolare, dalle verifiche, effettuate anche con il supporto di consulenti tecnici, è emerso che i decessi relativi alle denunce si inserivano in un novero più ampio di casi analoghi avvenuti nel menzionato reparto sanitario, ai danni di pazienti sottoposti a interventi di varia natura, a cui erano state installate valvole cardiache o bypass coronarici. 
A seguito delle verifiche condotte, sono state inoltre rilevate numerose criticità in termini di salubrità degli ambienti operatori, con il superamento delle soglie di rilievo della presenza di agenti patogeni e altri microrganismi. 
Si evidenzia che il provvedimento è stato emesso sulla scorta di elementi indiziari acquisiti in fase di indagine preliminare. Pertanto, per tutti gli indagati trova applicazione il principio di presunzione di non colpevolezza, fino al giudizio davanti al giudice terzo ed imparziale, nel contraddittorio fra le parti, che potrà concludersi anche con il riconoscimento della estraneità degli indagati rispetto ai fatti contestati.

Consiglio comunale di Lipari convocato in sessione straordinaria per il 28 novembre

Riunione con scienziati, esperti e vulcanologi su "stato di salute" dell'isola di Stromboli. Stilato cronoprogramma

 

Una riunione tecnica di coordinamento si è svolta in videoconferenza: Protezione Civile Nazionale e Regionale, Comune, Enti Regionali competenti sul territorio, scienziati, esperti e vulcanologi, tutti insieme per valutare la condizione dell’isola in seguito agli ultimi eventi meteorologici. Un confronto e una riflessione importante, soprattuto dal punto di vista scientifico, per analizzare i dati già in possesso e pianificare nell’immediato analisi determinanti sulle variazioni strutturali e morfologiche dell’isola e del suo vulcano. 

L’analisi del dissesto idrogeologico di Stromboli, come hanno evidenziato tutti gli interventi tecnici e scientifici, richiede una valutazione complessa che riguarda non solo gli eventi metereologici, ma anche l’attività del suo vulcano attivo. I detriti scendono dalla montagna; la montagna è un vulcano attivo che, dopo ogni pioggia, porta a valle i depositi dei materiali vulcanici. In questo quadro, già di per sé complesso e oggetto di analisi e studio da parte della comunità scientifica da decenni, negli ultimi anni si sono aggiunti due incendi (nel 2019 per effetto di una esplosione piroclastica e nel 2022 durante le riprese di una nota fiction televisiva), e numerosi eventi vulcanici straordinari che negli ultimi 5 anni hanno aumentato di molto la quantità di materiale eruttivo depositato a monte.

La riunione di è servita per un primo approfondimento sullo stato delle conoscenze relativamente allo stato dei versanti.

Nel suo intervento, il Prof. Nicola Casagli, professore di Geologia Applicata dell’Università di Firenze, Presidente del Centro di Competenze dedicato ai servizi di Protezione Civile, specializzato su dissesto idrogeologico, colate detritiche, colate di fango, che da 30 anni svolge attività di supporto alla Protezione Civile nella gestione di tutte le calamità, ha relazionato  sull’ attività di monitoraggio svolta a Stromboli dal 2022, in particolare sulla stabilità della Sciara del fuoco attraverso radar che permettono di fare mappature precise dei fenomeni. Tra i rilievi, fatti periodicamente con il sorvolo di droni sull’isola, l’ultimo risale a luglio di quest’anno (successivamente agli eventi vulcanici che determinarono lo stato di allerta rosso) ed è stato mostrato nel corso della videoconferenza. 

Dopo gli eventi recenti, un nuovo rilievo è stato pianificato per i prossimi giorni allo scopo di poter confrontare la situazione e fare una mappatura rapida degli eventi; sarà utilizzato un drone ancora più evoluto, che normalmente viene impiegato per scopi militari, per mappare dettagliatamente l’intera isola. 

Immediatamente dopo questa analisi, sarà possibile definire una strategia immediata con interventi mirati, atti a mitigare il rischio e consentire di affrontare con maggiore serenità i mesi necessari alla realizzazione delle opere strutturali previste dal Piano degli interventi strutturali autorizzati nell’ambito dell’emergenza alluvione del 2022, sul cui stato il Sindaco ha relazionato puntualmente, nella qualità di Commissario delegato fino ad agosto 2024, e Ente responsabile del completamento delle opere da alcuni giorni. 

“Per Stromboli vanno pensate strategie ad hoc” - ha detto Casaglia - “perché è un vulcano attivo che produce materiale detritico continuamente e che bisogna trovare il modo di immobilizzare. Proprio per questo, le strategie impiegate a Ischia e Giampilieri qui non sono sufficienti, e vanno adattate a una condizione che ha un grado di complessità maggiore”. In questo senso, di fondamentale importanza risultano anche i contributi degli Istituti di Vulcanologia (INGV e LGS), dell’Autorità di Bacino e dei Dipartimenti dell’Ambiente e dello Sviluppo Rurale, del Dipartimento tecnico e del Corpo Foreste.

Il cronoprogramma, condiviso da tutte le autorità presenti prevede quindi dei rapidi passaggi in successione:

- Mappatura e analisi delle colate detritiche a monte

- Sopralluoghi congiunti di tutti gli enti coinvolti

- Condivisione dei dati e mappatura del rischio, analisi dei meccanismi di innesco delle colate e conseguente pianificazione degli interventi necessari.

- Interventi mirati

Questi passaggi dovrebbero richiedere il tempo di circa 2 settimane. Nel frattempo, il Dipartimento della Protezione Civile Regionale lavorerà sull’implementazione del sistema di allertamento e sulla necessaria, costante e tempestiva comunicazione con la popolazione.

Calcio a 5: Prosegue il torneo invernale al Freeland. Il Canneto si porta a due punti dalla vetta (foto e video)


 


Tanti auguri!

Buon compleanno a Roberto Greco, Elena Lazzaro, Carrmelo Rifici, Annalisa Bonica, Ale D'Ambra, Agostino Fichera, Ninetta Pitari, Angela Mannillo, Arianna Lo Schiavo, Silvia Merlo, Angelo Paino, Anna Giunta, Giuseppe Natoli 



Angelo Ferlazzo è il nuovo presidente dei Cantori Popolari delle Eolie

I Cantori Popolari delle Isole Eolie comunicano il passaggio del testimone alla guida del Gruppo alla scadenza del mandato triennale. Ringraziano il Presidente uscente Giuseppe Bianchi e il Direttivo tutto per il lavo svolto, l’impegno e la costanza nel portare avanti le iniziative e i programmi e i risultati raggiunti.

Si da il benvenuto al nuovo Direttivo e al neopresidente Angelo Ferlazzo eletti dall’Assemblea dei soci il 20 Novembre c.a.

Ad Maiora Semper!

C.s. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu: L'Under 18 del CS Lipari (anni 90)

UNDER 18 C.S.LIPARI ANNI 90....  
IN ALTO DA SX A DX: BARTOLINO MONTE, LUIGI DI GIORGI, SALVATORE PUGLISI, PIERO BERTE', GAETANO DI GIOVANNI, FABIO CURRO', SALVATORE ODDO, RENZO GIUNTA, GIUSEPPE CIRINO, BARTOLO GIUNTA.....
ACCOSCIATI DA SX A DX: VENERANDO LO PRESTI, ROBERTO LI DONNI, ROBERTO D'AMBRA, FABRIZIO MONTELEONE, GIUSEPPE LO SCHIAVO, DOMENICO VATTEMI, LUIGI SABATINI, PIERPAOLO CINCOTTA.


Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Non è scontato

Oggi : San Clemente I° Romano

Nacque circa l'anno 30 dell'era volgare in Roma da genitori oriundi della Palestina. Trascorse la giovinezza nella più fedele osservanza della religione paterna; ma quando l'apostolo Pietro venne in questa città a portare la parola del Vangelo, fu tra i suoi primi discepoli e ben presto si distinse fra tutti per fedeltà e integrità di costumi. Più tardi l'Apostolo lo consacrò sacerdote per averlo compagno nel sacro ministero. 

Dopo la morte del Principe degli Apostoli, i cristiani lo volevano innalzare subito alla dignità papale, ma egli se ne stimò indegno e fece cadere l'elezione prima su Lino, quindi su Cleto. Quando la vita di questo ultimo venne troncata dalla persecuzione, Clemente fu costretto ad accettare l'onerosa carica. Fu papa zelantissimo, oratore e scrittore: a lui dobbiamo i preziosi atti di tanti gloriosi martiri, avendo egli ordinato a sette notai di raccoglierli per iscritto. 

La sua attività non sfuggì ai persecutori. Traiano lo voleva indurre al silenzio minacciandogli la morte: ma l'eroe non si spaventò, anzi avendo sempre presente il sublime esempio di Pietro e di Paolo, lavorava con tutto Io slancio per guadagnare anime a Cristo, per meritarsi la corona immarcescibile e la palma della vittoria. 

E la minacciata condanna venne. Tratto in arresto, fu mandato ai lavori forzati nel Chersoneso. Nelle cave di pietra trovò tanti suoi figli che per la comune causa avevano subìto la stessa condanna. Duemila e più cristiani, sotto la sferza degli aguzzini, privi di tutto, persino di un po' di acqua con cui bagnare le arse labbra e rinfrescare gli infuocati petti, soggiacevano ai più tormentosi e duri lavori. Il cuore del Padre, straziato pel dolore di tanti figli, alzò fidente la sua preghiera a Dio e un Angelo apparendogli su di un vicino colle gli indicò che colà sarebbe scaturita l'acqua. Accorsero i minatori al luogo indicato e trovarono la bevanda refrigerante.

Alla novella del prodigio avvenuto per intercessione di Clemente, numerosi pagani abbracciarono la religione cristiana che aveva un Dio tanto potente e tanto misericordioso. Ma s'indurì invece il cuore di Traiano, il quale ordinò che il venerando capo dei cristiani fosse gettato nel mare con un'ancora appesa al collo. 

Ma ecco un nuovo strepitoso prodigio. 

Non appena le acque ebbero soffocato quel corpo ormai sfinito, spinte da forza arcana, si ritirarono dalla riva e sul fondo dell'abisso apparve un prezioso monumento sepolcrale di bianchissimo marmo. Gli astanti, stupefatti, mirarono il miracoloso sarcofago, ma la loro meraviglia crebbe ancor più, quando il cadavere dell'intrepido vegliardo scivolando dal seno delle acque guidato da mano angelica, andò a giacere nella tomba marmorea. 

Poco dopo le acque ritornarono a ribaciare il lido e la folla abbandonò la spiaggia; ma mentre i cristiani lodavano e ringraziavano il Signore per lo strepitoso miracolo, molti pagani si decisero ad entrare nell'ovile di Cristo. Le reliquie del glorioso Pontefice, portatevi dai santi fratelli Cirillo e Metodio, riposano ora in Roma nella Basilica eretta in suo onore. 

Buongiorno...così!

 

venerdì 22 novembre 2024

Vincoli urbanistici, un nuovo appello dei "Tecnici Eoliani". Dalla Gazzetta del sud del 22 novembre 2024

L'articolo si ingrandisce cliccandoci sopra
 



Il maltempo investe le Eolie e travolge un borgo di Lipari. Dalla Gazzetta del sud del 22 novembre 2024

 

Stromboli: Messa insediamento del nuovo Amministratore parrocchiale e del Vicario parrocchiale

Il 27 novembre, alle 17 e 30, si terrà nella chiesa di San Vincenzo a Stromboli, una Santa messa di saluto della Fraternità Amici di Gesù Buon Pastore

Sabato 30 novembre, alle 17, si terrà nella chiesa di San Vincenzo a Stromboli, la Santa messa di insediamento del nuovo Amministratore parrocchiale e il Vicario parrocchiale. Sarà presieduta da Sua Ecc. Mons. Cesare Di Pietro

“Sale e Sudore”: storie di mare raccontate dall’autrice Brigida Morsellino. Presentato il libro presso la sede del Gruppo Caronte & Tourist.

COMUNICATO STAMPA

“Sale e Sudore”: storie di mare raccontate dall’autrice Brigida Morsellino. La presentazione del libro presso la sede del Gruppo Caronte & Tourist.

Il mare, con le sue contraddizioni e il suo fascino, è al centro di "Sale e Sudore", una raccolta di storie firmata da Brigida Morsellino, dirigente dell’Istituto “Duca degli Abruzzi” e direttore generale dell’ITS Academy per la mobilità sostenibile di Catania.

Il volume, edito da Graus Edizioni, è stato presentato il 18 novembre nella cornice dell’auditorium del Gruppo Caronte & Tourist, gremito per l’occasione. L’evento si è sviluppato all’interno di un dialogo intenso e partecipato tra l’autrice, Tiziano Minuti, direttore del Personale e della Comunicazione del Gruppo C&T, e Maria Schirò, già dirigente del Nautico “Caio Duilio” di Messina e Presidente della RE.NA. (Rete Nazionale degli Istituti Tecnici e Professionali di Mare). 

"Sale e Sudore" è una testimonianza corale, schietta, di coloro che conoscono profondamente il mare: un elemento che si ama e si odia, che offre speranza e serenità ma anche sacrificio, paura e dolore.

“Questa distesa di acqua salata, così misteriosa e attraente agli occhi dell’uomo, si presenta con due facce. Attraverso queste storie fatte di emozioni, vita, morte, sale e sudore, gli uomini e le donne di mare ce le raccontano”, scrive Brigida Morsellino.

L’opera raccoglie dieci racconti che intrecciano passato e futuro, ognuno legato dal filo conduttore del mare.

“In Sale e Sudore si cristallizzano esperienze diverse accomunate dalla stessa vocazione: il mare. Le voci di chi ha vissuto il mare, tra speranza e disperazione, si fanno parola scritta, per consegnare una preziosa testimonianza alle generazioni future” ha dichiarato Tiziano Minuti durante l’incontro.

Per Maria Schirò, la raccolta è anche un messaggio di ispirazione : “Un esempio per i giovani allievi che, giorno dopo giorno, lottano per trasformare la loro vocazione in una scelta di vita, superando distanze, difficoltà e pregiudizi. A noi insegnanti il compito di essere guide attente e promotori di parità”.

Durante la presentazione, il mare è stato esplorato anche nei suoi aspetti più attuali e complessi: dalle tragedie legate all’immigrazione alle difficoltà - e al coraggio - delle donne che hanno scelto di intraprendere una vita per mare, in ambienti storicamente maschili e maschilisti.

Sale e Sudore è un invito a guardare il mare con occhi nuovi, riconoscendo il suo valore umano e culturale attraverso le storie di chi lo vive ogni giorno. Un’opera che vuole celebrare il sacrificio, la passione e l’identità di una comunità di professionisti che nel mare hanno trovato non solo un lavoro, ma una ragione di vita” ha concluso l’autrice.

 

Lipari, convocato per il 25 novembre il consiglio comunale. Primo punto: Casa di comunità




 

Colletta alimentare a Canneto donati 1.347 kg. di prodotti a lungo conservazione. I ringraziamenti della Caritas della Parrocchia di San Cristoforo


 

Tanti auguri!

Buon compleanno Alessandra Russo, Melo Zaia, Simone Cullotta, Tiziana Zaia, Angelica Di Giovanni, Elisabeth Curie, Mirella D'Anieri, Paolo Mondello 


C.S. Lipari: una storia a tinte rosso - blu. Tris di Li Donni : Roberto, Pino e Nunziello

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Ascolto della Parola di Dio

Oggi: Santa Cecilia

Santa Cecilia



Sotto l'impero di Alessandro Severo era stata proibita ogni persecuzione contro i cristiani e la Chiesa godette un periodo di tranquillità e di pace. Ma a turbare il mite gregge di Cristo sorse presto il tristo prefetto di Roma, Almachio.

Essendosi assentato l'imperatore dalla capitale, egli ne approfittò per sfogare il suo odio contro i cristiani scatenando contro di loro una terribile persecuzione.

Fra le sue vittime più illustri, va ricordata S. Cecilia, nobilissima vergine romana. Nacque ella da ricchissima famiglia alle falde del Gianicolo, e quivi fra agi e comodità fu educata dai più rinomati maestri di Roma.

Fattasi segretamente cristiana, andava ogni giorno più distaccando il suo cuore dalle cose terrene.

Costretta a sposarsi, durante le feste del matrimonio, mentre tutti l'attorniavano per festeggiarla e cantavano inni pagani, essa in cuor suo cantava un cantico di amore al suo mistico e vero sposo, Gesù Cristo. Quando fu sola con Valeriano gli disse: « Sappi che io sono cristiana e già da molto tempo ho consacrato a Gesù tutto il mio cuore... Egli solo è il mio sposo, e tu devi rispettare il mio corpo, perché io ho sempre vicino a me un Angelo del Signore che mi custodisce e mi difende ».

Valeriano rispose: « Io crederò a quanto mi dici e farò quello che tu desideri, se potrò vedere questo Angelo che ti custodisce ». E Cecilia: « Nessuno può vedere l'Angelo del Signore, se non è battezzato. Va' dunque dal santo vescovo Urbano, fatti istruire nella religione cristiana, fatti battezzare, e poi ritorna e vedrai quanto desideri ». Valeriano andò, si fece istruire ed il Vescovo, vedendo le sue buone disposizioni e la mirabile trasformazione che la grazia aveva operato in lui, lo battezzò.

Ritornato presso la sua santa sposa, entrando nella stanza, vide un Angelo di bellissimo aspetto, che teneva in mano due corone intrecciate di rose e di gigli. A tale vista Valeriano comprese che una di quelle corone era preparata per lui se fosse rimasto sempre fedele a Gesù Cristo.

Quindi non solo promise di custodire intatta la purezza della sua castissima sposa, ma si fece ferventissimo cristiano ed istruì e fece battezzare anche suo fratello Tiburzio. Continuava intanto la persecuzione: Valeriano ed il fratello Tiburzio furono decapitati, mentre Cecilia fu condannata a morire asfissiata nella sua stessa camera da bagno.

I soldati eseguirono l'ordine, ma aperta la camera dopo un giorno e una notte trovarono la Santa sana e salva come se avesse respirata aria purissima. Comandò allora Almachio che un littore le troncasse il capo. Andò il littore, vibrò ben tre colpi, ma non riuscì a staccare completamente la testa dal busto, per cui terrorizzato si allontanò lasciando la Santa in una pozza di sangue.

I fedeli accorsi, raccolsero con pannolini il sangue della Martire, come preziosa reliquia e soccorsero Cecilia che visse ancora tre giorni, pregando ed incoraggiando gli astanti ad essere forti nella fede.

Finalmente, consolata dal Papa Urbano a cui donò la propria casa affinchè fosse trasformata in chiesa, placidamente spirò, e andò a cantare eternamente le lodi al suo amato sposo Gesù.

PRATICA. Facciamo qualche atto di riparazione per le numerose bestemmie contro Dio. 

PREGHIERA. O Dio, che ci allieti con l'annua solennità della tua beata Cecilia vergine e martire, fa' che, mentre la veneriamo, ne seguiamo anche i santi esempi. 

Approfondimento


Santa Cecilia è nota per essere la patrona della musica un'affiliazione che le è stata attribuita grazie ad un brano della Passio nel quale, descrivendo il suo matrimonio si dice: Cantantibus organis, Cecilia virgo in corde suo soli Domino decantabat dicens: fiat Domine cor meum et corpus meum inmaculatum ut non confundar che tradotto sarebbe: «Mentre suonavano gli strumenti musicali, la vergine Cecilia cantava nel suo cuore soltanto per il Signore, dicendo: Signore, il mio cuore e il mio corpo siano immacolati affinché io non sia confusa». Fu così che da questo canto le venne attribuito l'appellativo di patrona della musica.

Già nel celebre dipinto di Raffaello L'estasi di Santa Cecilia, posto nella Chiesa di San Luigi dei Francesi, la vergine martire veniva raffigurata con un organo portativo in mano e con ai piedi «sparsi per terra instrumenti musici, che non sono dipinti, ma vivi e veri si conoscono».

Santa Cecilia

Buongiorno...così!

𝐌𝐀𝐑𝐄𝐆𝐆𝐈𝐀𝐓𝐀 𝐀𝐃 𝐀𝐂𝐐𝐔𝐀𝐂𝐀𝐋𝐃𝐀 𝐀𝐏𝐏𝐄𝐋𝐋𝐎 𝐃𝐄𝐋𝐋’𝐀𝐌𝐌𝐈𝐍𝐈𝐒𝐓𝐑𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐏𝐄𝐑 𝐔𝐍 𝐈𝐌𝐏𝐄𝐆𝐍𝐎 𝐈𝐒𝐓𝐈𝐓𝐔𝐙𝐈𝐎𝐍𝐀𝐋𝐄 𝐔𝐑𝐆𝐄𝐍𝐓𝐄

 COMUNICATO DEL 22 novembre

𝐄𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐮𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐞𝐧𝐭𝐨, 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐚 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐥𝐞𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐨 (𝐦𝐚𝐧𝐜𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐭𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐕𝐈𝐧𝐜𝐀) 𝐞 𝐢𝐥 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐨.

La forte mareggiata di questa mattina si è abbattuta con violenza sul lungomare della frazione di Acquacalda, causando ingenti danni alla viabilità e notevoli disagi ai cittadini.
Per questo, oggi l’Amministrazione Gullo ha richiesto al Compartimento Regionale della Protezione Civile la convocazione di una riunione operativa urgente.
Gli interventi, finanziati con tre diversi finanziamenti del 2002, 2004 e 2008, attendono la VIncA per essere appaltati e saranno oggetto di discussione domani mattina nell’ambito di un’ apposita riunione convocata dal Sindaco Gullo con la protezione civile, al fine di intraprendere le dovute iniziative per ottenere in tempi brevi la Valutazione di incidenza Ambientale e iniziare immediatamente le operazioni di appalto.
Oltre ai predetti interventi, che compongono il primo lotto dei lavori riguardanti il lungomare e la collocazione di due tratti di scogliera, domani sarà affrontata anche la necessità del finanziamento del progetto del secondo lotto, riguardante le opere di difesa, per un importo di circa 15.000.000,00 di euro.
𝐀𝐜𝐪𝐮𝐚𝐜𝐚𝐥𝐝𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞: 𝐥𝐞 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐟𝐞𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐛𝐢𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐮𝐫𝐠𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐫𝐚𝐬𝐭𝐢𝐧𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢.

giovedì 21 novembre 2024

Emergenza alluvioni e lavori. La palla adesso passa a Gullo. Dalla Gazzetta del sud del 21 novembre 2024


 

"Pescando" nel nostro archivio. Ventuno novembre 2013: I carabinieri di Lipari hanno festeggiato la Virgo Fidelis


 

Navi dirette alle Eolie ritardano la partenza. Dalla Gazzetta del sud del 21 novembre 2024


 

Tanti auguri!

Buon compleanno a Alessio Vinci, Maria Teresa Alaimo, Rosa Favorito, Antonino Giardina, Giovanni d'Ambra, Paola Favorito, Melania Lo Piccolo, Maria Villini, Ubaldo Casiero, Salvatore Martelli, Sandra Bonica , Antonio Natoli




E' deceduto Antonino Fabro. Messa in suffragio a Lami


 

Acquacalda: Ancora foto e un video della difficile situazione. Grazie ad Alba Saltalamacchia




Acquacalda per l'ennesima volta in ginocchio. Per le foto e il video grazie a Giovanna Giuffrè



 Per visualizzare il video cliccare su questo link link https://www.facebook.com/100002493197551/videos/pcb.8727148437378176/1102014828590341

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Donare la vita, donare l'amore

Oggi: Presentazione della Beata Vergine Maria

Maria aveva raggiunta l'età di tre anni, ed i suoi genitori, secondo la promessa fatta, la portarono al tempio onde consacrarla al Signore. 

Possiamo immaginare il loro dolore nel doversi separare da Colei che per tanto tempo avevano aspettato, per cui tanto avevano sospirato e pregato, e che formava l'unica consolazione e l'unico conforto della loro vecchiaia. Ma la fedeltà al voto doveva trionfare sull'amor naturale, ed essi si disposero al grande sacrifizio. 

Maria invece, sebbene piccolina, appena seppe che doveva recarsi al tempio, ben volentieri acconsentì, per consacrarsi interamente al Signore e dimorare in mezzo alle vergini votate al ministero del tempio. 

Consolata da questo pensiero, Maria insisté presso i genitori, affinché venisse sollecitata la partenza verso il monte santo, su cui si ergeva superbo e magnifico il tempio di Gerusalemme. E l'ora giunse: Maria si avviò verso la grande città. 

Appena scorse da lontano il luogo della sua dimora innalzò i suoi occhi al cielo, ed adorò Colui che doveva incarnarsi nel suo seno. 

Il Sommo Sacerdote all'apparire di quella fanciulla rimase estasiato. Quel volto più divino che umano, quegli occhi limpidi e affascinanti, quelle labbra socchiuse ad un sorriso, davano alla fanciulla un'espressione angelica. Il Sacerdote quasi non osava toccarla e solo alle preghiere dei genitori si decise a prendere la fanciulla e ad offrirla al Signore, Dio d'Israele. 

E così Maria, docile alla voce celeste, dimentica del popolo e della casa paterna, offrì al suo Divino Sposo il sacrificio più puro, più gradito e più perfetto che abbia mai ricevuto la Divina Maestà dopo il sacrificio della croce. 

Intanto la Vergine, ritirata fra quelle mura, dava esempi sublimi di umiltà e modestia: sempre sorridente e gentile con le sue compagne, non faceva mai nulla che le potesse disgustare. La sua anima, sempre assorta in Dio, si intratteneva in lunghe orazioni e veglie, e non sapeva distaccarsi dalla contemplazione del suo Diletto. 

Studiava molto le Sacre Scritture, imparò a tessere la seta e le altre stoffe per preparare gli abiti ai sacerdoti e gli, indumenti per il tempio. 

E così Maria, qual viola nascosta, trascorse circa undici anni nel ritiro. 

Buongiorno...così!


 

Incidente mortale a Messina: muore Eliseo Scarcella, notissimo maestro di arti marziali

Un incidente mortale si è verificato ieri sera nella zona sud di Messina, sulla statale 114 al bivio di Santa Lucia sopra Contesse. Un violentissimo impatto tra due mezzi, un'auto e una moto, in via Giorgio La Pira, in cui ad avere la peggio è stato il centauro, Eliseo Scarcella, notissimo maestro di arti marziali, uno sportivo molto conosciuto ed apprezzato in città. Scarcella lavorava anche per l'Università di Messina ed era direttore tecnico della palestra di Palazzo Mariani. Un gigante buono a cui tutti volevano bene, prima alla Cittadella Universitaria e poi anche al Policlinico Universitario dove aveva una borsa di studio.

L’arrivo dei soccorsi, la corsa disperata in ambulanza verso il pronto soccorso del Policlinico, non è servita a strapparlo alla morte. L’uomo è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale nonostante i tentativi dei medici di salvarlo. Sul luogo sono arrivati gli agenti della sezione Infortunistica della polizia municipale coordinati dall'ispettore Giovanni Arizzi per raccogliere i primi rilievi che dovranno contribuire a chiarire la dinamica dello scontro. Sul posto anche il comandante del corpo Giovanni Giardina. Nel frattempo dell’incidente è stata avvisata la sostituta procuratrice Annamaria Arena, magistrato di turno.

mercoledì 20 novembre 2024

Giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza: Il municipio di Lipari si colora di blu

Milazzo: Turisti precipitano col parapendio sull'ex discoteca "Le Cupole": muore il padre, la figlia è grave

A causa del forte vento, due persone, padre e figlia, residenti a Bolzano, nella tarda mattinata di oggi, sono precipitati col parapendio su un’impalcatura dell’ex discoteca “Le Cupole”. I due feriti sono turisti arrivati in Sicilia dal Trentino Alto Adige. Sono stati soccorsi da una squadra dei vigili del fuoco, proveniente dal Distaccamento di Milazzo. Dopo averli assicurati nelle barelle, sono stati trasportati in luogo sicuro e affidati al personale medico arrivato sul posto con due ambulanze per le prime cure. Il padre è stato trasportato all'ospedale di Milazzo con un ambulanza mentre per la figlia, viste le gravi lesioni sul corpo, si è optato per elisoccorso del 118 per ricoverarla al policlinico di Messina.

Il padre, Marcus Florian, 57 anni di Bolzano, è morto nel pomeriggio per arresto cardiaco. Si trovava in vacanza a Milazzo con un gruppo di amici. La figlia di 30 anni, anch’essa coinvolta nell’incidente avvenuto intorno alle 13,30 è stata trasferita con l’elisoccorso al Policlinico di Messina dopo essere stata intubata.

La ragazza si trova in prognosi riservata e con molta probabilità dovrà subire un'operazione per le fratture riportate. Il suo quadro è, comunque, molto instabile.

"Pescando" nell'archivio di Eolienews - Canneto (17.02 15) Video fotografico del mare in tempesta e del lungomare sommerso

 

Giornata Mondiale dell'Infanzia : Assessore Roccella incontra le classi terze della scuola secondaria del plesso di Lipari.

Dalla Gazzetta del sud del 20 novembre 2018

Economia, approvato il Rendiconto 2023. Schifani: «Ripianato disavanzo per 3,1 miliardi, risultato storico per la Regione»

Via libera del governo regionale al Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2023. Il documento contabile, presentato in conferenza stampa a Palazzo d'Orléans dal presidente della Regione, Renato Schifani, dall'assessore all'Economia Alessandro Dagnino e dal ragioniere generale Ignazio Tozzo, certifica una riduzione delle passività per oltre 3,1 miliardi di euro, a fronte dei 435 milioni previsti, superando così di gran lunga quanto inserito nel bilancio di previsione. Il documento finanziario fotografa anche una crescita degli investimenti del 44%, con più di 2,6 miliardi di euro erogati. Numeri più che positivi dovuti, in particolare, alle maggiori entrate, pari a 1,7 miliardi, registrate in Sicilia grazie alla crescita economica, all'aumento del cofinanziamento statale sulla spesa sanitaria (200 milioni in più nel 2022 e 300 milioni nel 2023), e ai risparmi di circa 1,2 miliardi dovuti al contenimento della spesa delle società partecipate e degli enti controllati, ai risparmi sulle locazioni passive, sul funzionamento degli uffici, sulle spese per l'energia elettrica per circa 200 milioni, e alla rinegoziazione di 2,1 miliardi di mutui del Mef con Cassa depositi e prestiti.

«Si tratta di un record senza precedenti - commenta il presidente della Regione, Renato Schifani - che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all'Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo, riducendo di più di 3 miliardi le passività. Al contempo, con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni. Un altro impegno che abbiamo mantenuto».

«Con un disavanzo finale di 897 milioni di euro - aggiunge l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Dagnino - siamo ormai vicini alla realizzazione di un ulteriore obiettivo estremamente ambizioso: passare dal deficit al surplus. Si apre un nuovo capitolo nella storia della Regione che consentirà la realizzazione di forti investimenti per lo sviluppo della nostra terra. Ringrazio gli uffici del mio assessorato per avere lavorato alacremente e in particolare i due dirigenti generali, Ignazio Tozzo e Silvio Cuffaro, che hanno permesso la realizzazione dei risultati che oggi vengono sanciti nel documento finanziario. Continueremo su questo percorso per rendere stabile e migliorare ulteriormente il risultato, coniugando rigore e sviluppo, e siamo fiduciosi che il risultato raggiunto potrà contribuire alla più celere definizione del contenzioso con la Corte dei conti, che costituisce una priorità del governo».

Il Rendiconto generale sancisce anche un forte incremento della liquidità, con il fondo cassa che raddoppia in due anni da 4 miliardi a un totale di quasi 8 miliardi di euro. Alla riduzione del disavanzo hanno contribuito sia le maggiori entrate, derivanti dall’aumento del Pil oltre le stime, sia le politiche di bilancio di contenimento della spesa e di amministrazione delle passività. Il disavanzo da ripianare è stato pertanto ridotto da 7,3 miliardi del 2018 agli attuali 897 milioni di euro. Dopo l'approvazione in giunta avvenuta oggi, il Rendiconto generale sarà trasmesso adesso alla Corte dei conti per ottenere la parificazione.

Tanti auguri!

Buon compleanno a Antonio Maniàci, Davide Di Losa, Alessia Ziino, Patrizia La Gteca, Angela Vitale, Morgana Scaramozzino


C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu: Vecchie glorie, emozioni in campo (17.03.19)due video)

Rivederli in campo, anche se "appesantiti" dal tempo e dagli anni che passano, è stata una forte emozione. Un "tuffo" nel passato quando la bandiera rosso- blù del CS Lipari garriva, prorompente al Vecchio Comunale, al "Monteleone", così come in tutti i campi di Sicilia. E l'emozione, per chi come scrive ha vissuto una buona parte delle pagine del CS Lipari, oggi  è cominciata all'esterno del "Monteleone" dove, come non accadeva ormai da tanti ma tanti anni, vi era una interminabile fila di auto posteggiate. E' vero un grande amore non si scorda mai: è il CS Lipari, di ogni epoca, lo è...a pieno titolo  

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Creativi

Santo del giorno : Santo Edmondo

Protettore di:diocesi cattolica dell'Anglia orientale, sovrani, vittime di tortura
Simbolo della resistenza anglosassone agli invasori danesi, E. trovò una morte atroce sotto le loro torture. Venne immediatamente venerato come santo. Curiosamente, si conoscono bene solo poche cose sul suo conto, ma una rilettura delle sue biografie permette di chiarirne, se non la personalità, almeno le circostanze del martirio che egli soffrì. Le origini, in particolare, restano leggendarie. Sarebbe disceso da una famiglia di Sassoni continentali, presso cui il re Offa di Mcrcia si sarebbe fermato recandosi in pellegrinaggio in Terra Santa; colpito dalle qualità del giovane E., lo avrebbe adottato come successore. Offa morì nel corso del viaggio; E. avrebbe ricevuto allora il suo anello e sarebbe ritornato in Inghilterra per prendere possesso del regno. Sarebbe stato incoronato re il 25 dicembre 855.
Discostandosi dalla leggenda alcuni storici individuano nel duca (eaìdorman) Ealhere, viceré dell'est del Kent, suo padre; sua madre sarebbe allora Eadgyth, figlia di re Egberto del Wcssex e sorella di Ethelstan, viceré dell'EstAnglia. E. sarebbe nato a Norbury, vicino a Croydon (Surrey).

La Cronaca anglosassone riferisce che nell'851 Ethelstan ed Ealhere inflissero ai Danesi una dura sconfitta a Sandwich (Kent), e in seguito il primo sarebbe partito in pellegrinaggio e avrebbe scelto il nipote come erede. Nell'853 Ealhere fu ucciso mentre lottava contro i Danesi ed Ethelstan, poiché E. non faceva ritorno, sarebbe stato consacrato re dal vescovo Umberto d'Elmham. 1.e origini di E. restano infatti oscure, la sua attività come rc un mistero, e niente di più si conosce sul suo Conto eccetto ciò che ne dicono le Cronache anglosassoni e Asser nella sua Vita Affirdi regis. Occorre anche precisare che quest'ultimo, autore dell'opera intorno all'893, fece molto uso della cronaca detta "di Parker", la più antica delle cronache scritte in anticoinglese, e redatta Poco prima dell'890. La cronaca di Parker ascrive all'anno 870 i seguenti fatti: "Quest'inverno, il re E. combatté contro di loro, e i Danesi ebbero la vittoria, e uccisero il re, e conquistarono tutto il paese". Al che Asser risponde: "E. re dell'EstAnglia, lottò ferocemente contro questa armata, ma venne ucciso assieme a un gran numero di suoi uomini, e i Vichinghi se ne rallegrarono trionfalmente; il nemico era il comandante del campo di battaglia ed essi [i Vichinghi) sottomisero tutta la provincia alla propria autorità". Con ogni certezza, Asser non fa che parafrasare la Cronaca di Parker, essa stessa assai succinta. Ma, partendo dalle aggiunte alla Cronaca di Peterborough e di sei altre Cronache anglosassoni, si potrebbe stabilire il testo seguente: "In quell'anno, l'armata [danese] attraversò la Mercia sino all'EstAnglia, e si acquartierò per l'inverno a Thedford. E lo stesso inverno, il re 14,. I i combatté, e i L)anesi ne uscirono vincitori, e uccisero il re [e il suo corpo riposa sepolto a Bury Saint Ed m unds], e conquistarono tutto il paese. [I loro capi erano lvarr e Ubba. E distrussero tutti i monasteri dove andarono. Nello stesso periodo, vinsero a Peterborough, la incendiarono e la distrussero, uccisero l'abate e i monaci, e insieme chiunque vi trovassero...]".

Il martirio di re Edmondo
Secondo la Cronaca anglosassone e la Vita Alfirdi di Asser, E. non fu dunque martirizzato, ma morì combattendo i Danesi. Iiittavia viene proclamato martire da Abbone di Fleury. Quale credito gli si può accordare? Un accenno alle condizioni in cui Abbone redasse la sua biografia del re dell'EstAnglia non sarà inutile: il vescovo Osvaldo di Worcester aveva findato intorno al 969, con l'aiuto del duca Ethelstan di EstAnglia, l'abbazia di Ramsey; siccome egli cercava di rafforzarvi l'insegnamento impartito ai monaci, fece venire da SaintBenoitsurLoire il monaco Abbone, che trascorse due anni (985987) come professore presso l'abbazia. Dunstano, all'epoca assai attempato — morì nel 988 —, lasciava poco Canterbury, e fu proprio là che Abbone andò a visitarlo. I due uomini strinsero amicizia e Abbone dedicò al suo maggiore un triplo acrostico, autentico esercizio di stile eseguito però a detrimento del contenuto. Per il resto le loro relazioni sono nelle mani di Abbone in persona: mentre si trovava presso Dunstano in compagnia del vescovo di Rochester, dell'abate di Malmesbury e d'altri monaci, l'arcivescovo raccontò una storia che aveva ascoltato quand'era giovane alla corte di re Ethelstan (924939), dalla bocca di un uomo molto attempato, che era stato il portainsegne di E. durante l'ultimo anno della sua vita (869870): questa storia costituisce la Vita sancti Edmundi, che Abbone cominciò a scrivere così come Dunstano l'aveva narrata. Evidentemente, E. allora era già oggetto di culto e la storia reale del re martire poteva essere stata alterata da abbellimenti; inoltre i tre ricordi successivi —quello del portainsegne, quello di Dunstano e infine quello di Abbone — hanno necessariamente deformato gli avvenimenti, con lo scordare dettagli, o forse intere parti, per esagerarne altri.

Pur tuttavia, la posi° di Abbone merita un'attenzione maggiore di quella ricevuta. Per riassumere il suo proposito, all'epoca in cui il danese Ivarr invase l'EstAnglia, E. si trovava nel maniero di Hellesdon (Norfolk), vicino alla omonima foresta. Quanto a Ivarr, egli soggiornava in una città vicina di cui aveva massacrato senza pietà gli abitanti. Fece poi giustiziare lutti gli uomini della zona passibili di portare il loro sostegno a E.; ma questi rifiutò di sottomettersi e, fatto prigioniero, venne anch'egli selvaggiamente giustiziato. Per alcuni anni il suo corpo rimase sepolto in una cappella innalzata a Hellesdon, e in seguito fu trasferito a Bui.), Saint Edmunds. Il principale punto di divergenza fra le cronache contemporanee e il racconto di Abbone consiste nel modo in cui E. trovò la morte: per le une combattendo, per l'altro giustiziato. Per definizione, una cronaca è concisa e si accontenta di registrare le promozioni, le battaglie, i decessi; il come e il perché esorbitano dai propositi. Al contrario, il racconto di Abbone pullula di dettagli che sicuramente non sono stati inventati e che, confrontati con fonti indipendenti — e in particolare scandinave —, risultano perfettamente coerenti.

Cosi, quando Ivarr sbarca in EstAnglia non ha assolutamente l'intenzione di uccidere il re; intende acquartierarsi per l'inverno e chiede a E. "di dividere con lui [i suoi] antichi tesori, e il suo oatrinsonio, e di regnare in avvenire sotto di lui". Una tale contrattazione era già stata proposta nell'867 a re Egbetto di Northumbria, e più tardi, nell'874, lo sarà nuovamente a re Ceolwulf di Mercia: l'uno e l'altro accettarono, E. rifiutò. Ciò significava spezzare l'evidente superiorità militare dei Danesi, ma E. pensava che un re cristiano non potesse sottomettersi a un pagano. Il negoziato tra Ivarr ed E. si giocò dunque solo su una questione religiosa: il re dell'EstAnglia si sarebbe sottomesso solo se Ivarr avesse accettato di convertirsi al cristianesimo. Alfredo e Guthrum negoziarono più tardi (878) in termini simili, ma se Guthrum accettò la contrattazione, Ivarr la rifiutò. Ordinò dunque che si catturasse E.; picchiato, legato a un albero e trafitto da frecce, venne infine decapitato. Beninteso, una parte del racconto di Ahhone é qui nettamente influenzata dal martirio di S. Sebastiano. Abbone descrive dettagliatamente le mutilazioni patite da E.; e in questo caso si e lontani aai martirio sunito per mano del capo d'una corte pretoriani nella. Roma del IV secolo, bensì davanti a un sacrificio rituale scandinavo: "Le sue costole messe a nudo da numerosi tagli, come se fosse stato sottoposto alla tortura del cavalletto o fosse stato fatto a brandelli da artigli selvaggi...". La descrizione è sufficientemente esplicita da suggerire che E. fu sottoposto al terribile rituale delI'"aquila sanguinante", che prima di lui avevano subito in Northumbria i re Ella e Halfdan, e che consisteva nell'aprire il dorso della vittima per trinciargli le costole e cavargli i polmoni. La descrizione di queste torture si trova ripetutamente nelle saghe, ma non esiste né all'interno delle cronache ilé dei racconti anglosassoni. Abbone non può dunque che ripetere ciò che ha sentito; e c'è motivo di pensare che sia credibile. Secondo Abbone, E. venne infine decapitato e la sua testa portata in mezzo ai rovi della foresta di Hellesdon, affinché il corpo, mutilato, non potesse trovar riposo. I suoi compagni andarono a cercare il corpo, poi si misero a cercare la testa; e poiché essa chiamava supplicando, la ritrovarono nel fitto del bosco.


Il culto di Sant'Edmondo
E da notare che E. fu venerato a partire dalla fine del IX secolo; venne allora emesso un penny commemorativo, fatto che tende a mostrare come egli fosse oggetto di un vero e proprio culto da parte di coloro che lo conobbero. Che re Alfredo del Wessex, nella sua lotta contro i Danesi abbia intravisto tutto il profitto che poteva trarre dalla morte di E., è facilmente concepibile. Ma non si può forse ammettere anche una reale venerazione da parte delle persone vicine e dei fedeli del re martire? Alfredo non fece che riprendere per proprio conto un movimento nato spontaneamente fra i sudditi di E. È giocoforza ammettere a priori, anche senza sapere niente di lui, che il re martire aveva notevoli qualità. Quando le circostanze lo permisero, le reliquie furono trasferite da Hellesdon al maniero reale di Bedricesworth (Bury Saint Edmunds), dove la popolazione della provincia costruì una grande chiesa. La traslazione avvenne prima o durante l'episcopato di Theodred di Londra (926951); questi e il duca Elfgaro fecero testamento in favore del nuovo santuario (942951 circa). I g fonti più tarde forniscono date più precoci per la traslazione.


Ermanno amanuense di Bury, autore del Liber de Miraculis sancti Edmundi, intorno al 1095 localizza la sua prima sepoltura a Sutton, vicino al luogo in cui E. fu martirizzato, e fa risalire la sua traslazione al regno di Ethclsran (924939). Una fonte del XIV secolo (Oxford, Bodleian Library, ms. Bodlcy 248) la colloca intorno al 900, durante il regno di Alfredo (che morì ncll'899!); il Registro di Curtley infine la situa nel 903. Nel suo testamento, il vescovo Theodred di Londra (926951/953 circa) donava i propri "domini di Nowton, Horningsheath, Ickworth e Whepstead alla chiesa di Sant'E.”; se quest'atto è importante in quanto costituiva un'apprezzabile entrata per la futura abbazia di Bury Saint Edmunds, l'insieme del testamento non é da meno, poiché mostra che l'EstAnglia non era sempre controllata dal potere centrale anglosassone, e che la provincia ecclesiastica era semplicemente ricongiunta alla diocesi di Londra; fu dunque il vescovo di Londra a ricevere la missione di recuperare la provincia manu militari, compito che adempì appropriandosi d'un impressionante numero di domini con l'aiuto del duca Elfgar, suocero di re E. del Wessex. Elfgar fece anche lui testamento in favore della "fondazione di santl. a Bedericesworth", intorno al 951. È dunque certo che nella prima metà del X secolo un collegio di chierici fù posto a Bury Saint Edmunds a guardia delle reliquie del santo e per assicurare l'officio divino. Tuttavia, intorno alla fine del secolo il vescovo d' Hmham, poco soddisfatto della condotta dei chierici, affidò la guardia della tomba del Santo al monaco Ethelwine, che per sicurezza si ritirò per tre anni a Londra con le sue reliquie.

Venerdì 22 novembre: Interruzione elettrica in località Mendolita

Buongiorno...così!


 

martedì 19 novembre 2024

Obiettivo: una ricettività sempre più sostenibile. Dalla Gazzetta del sud del 19 novembre 2024


 

Federmar Cisal su vertenza Caronte&Tourist isole minori: Inviteremo marittimi ad astenersi da lavoro straordinario prima di partire

COMUNICATO - In data 18 novembre 2024, in sede aziendale, si sono incontrati e la Caronte & Tourist Isole Minori S.p.A. e le segreterie regionale e provinciale di FEDERMAR CISAL, a seguito della comunicazione che la Società ha inviato a tutte le O0OSS lo scorso 31/10/2024 sull'argomento “provvedimenti urgenti”.

I rappresentanti di CTIM hanno meglio esplicitato le ragioni economiche e organizzative che hanno condotto all’intenzione di adottare percorsi di efficientamento e di recupero di produttività, non solo nell’ambito della gestione del personale, al fine di recuperare risorse da reinvestire anche sulle risorse umane.

La FEDERMAR ha ribadito la propria contrarietà a quanto proposto dalla società e al congelamento degli accordi già sottoscritti in merito alla stabilizzazione dei lavoratori, le regole d’ingaggio e d’imbarco, la turnistica. La società ha minato in modo unilaterale la struttura portante della contrattazione integrativa.
La FEDERMAR ha ribadito la propria netta contrarietà a quanto proposto dalla società, riservandosi ogni azione a tutela del personale marittimo.in particolare dichiarano- Sebastiano Previti e Clara Crocè - che non è intenzione della Federmar proclamare lo sciopero che nei servizi essenziali ha poca efficacia ma inviteremo i marittimi ad astenersi dall’eseguire le prestazioni di lavoro straordinario prima di partire. Ciò avrà conseguenze sui turni giornalieri per qualsiasi nave senza prestazioni di lavoro straordinario non potrebbe garantire la partenza, i marittimi effettuano orari di lavoro di 14 ore, giornalieri al limite delle disposizioni della 271, senza avere la possibilità del pasto caldo. In queste ore valuteremo quali siano gli strumenti efficaci per contrastare le decisioni aziendali che colpiscono la dignità e le condizioni di lavoro dei marittimi.

"Pescando" nell'archivio di Eolienews - Lipari: I marosi invadono ed allagano il porto di Sottomonastero (17/02/2015)

 

Tanti auguri!

Buon compleanno a Marco Merlino, Lillo Centorrino, Francesco Cafarella, Francesco Marotta, Ludovico Rejtano, Giorgia Longo, Sharon Ziino, Aneta Chowaniec

Stromboli: Comune di Lipari commissario delegato alluvione. Ordinanza di Protezione civile dopo passaggio a fase ordinaria emergenza alluvionale

 Con ordinanza di Protezione Civile, emessa oggi, viene  individuato il  Comune di Lipari quale amministrazione competente alla prosecuzione, in via ordinaria, con funzione di commissario delegato, dell’emergenza alluvionale a Stromboli.  

Come si legge nell’ordinanza, “il sindaco del Comune di Lipari é individuato quale soggetto responsabile delle iniziative finalizzate al completamento degli interventi integralmente finanziati e contenuti nei piani degli interventi e nelle eventuali rimodulazioni degli stessi, già formalmente approvati dal Dipartimento della protezione civile alla data di adozione della presente ordinanza”. In poche parole, si dovrebbe così superare la situazione di stallo, venutasi a creare dopo che il 30 agosto scorso era cessato il biennio di “stato d’emergenza" deliberato dal Consiglio dei ministri del 1° settembre 2022. 

Nel frattempo, come apprendiamo dal sindaco Riccardo Gullo, le gare di appalto per la messa in sicurezza dei 14 torrenti di Stromboli, finanziati per un importo di circa 12 milioni di euro e affidate ad Invitalia, sono in dirittura di arrivo e lo stesso primo cittadino ha chiesto le deroghe necessarie al loro completamento.