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lunedì 5 novembre 2018
REGIONE: VENTI MILIONI PER CREAZIONE LABORATORIO DI MONITORAGGIO PER TERREMOTI E VULCANI
La Regione Siciliana con venti milioni di euro finanzierà la creazione di un laboratorio marino per monitorare fenomeni vulcanici e sismici nei mari dell’Isola. È il risultato di un’intesa tra il dipartimento regionale per le Attività produttive e i Laboratori del Sud dell’Istituto nazionale di fisica nucleare. Secondo l’accordo, sottoscritto dall’assessore regionale Mimmo Turano e dal professor Giacomo Cuttone, il contributo - rientrante nell’ambito dell’Asse prioritario 1 (Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione) del Po Fesr 2014-2020 - è destinato alla realizzazione del progetto Idmar per un laboratorio multidisciplinare di ricerca scientifica e tecnologica in ambiente marino.
“Abbiamo finanziato - evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci - un laboratorio ritenuto prioritario dal Piano nazionale delle infrastrutture di ricerca del Miur. Un’opera fondamentale, soprattuto in una terra ‘ballerina’ come la Sicilia, per monitorare le deformazioni causate da faglie attive sul fondale marino e dunque nella prevenzione degli eventi sismici”.
Il progetto - di cui è capofila l’Istituto nazionale di fisica nucleare e che ha come partner l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e il Cnr - prevede il potenziamento del laboratorio di terra di Portopalo di Capo Passero in provincia di Siracusa. In particolare, verrà installato un nuovo cavo elettro-ottico, realizzata la rete di fondo al largo di Portopalo e potenziata la stazione di terra al porto di Catania.
“Il sostegno alle infrastrutture della ricerca considerate strategiche per i sistemi regionali - aggiunge l’assessore Turano - non è solo un obiettivo coerente con la nostra strategia regionale per l’innovazione e la specializzazione intelligente, ma è il segno di come la ricerca sia tornata tra le priorità della Regione”.
“Abbiamo finanziato - evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci - un laboratorio ritenuto prioritario dal Piano nazionale delle infrastrutture di ricerca del Miur. Un’opera fondamentale, soprattuto in una terra ‘ballerina’ come la Sicilia, per monitorare le deformazioni causate da faglie attive sul fondale marino e dunque nella prevenzione degli eventi sismici”.
Il progetto - di cui è capofila l’Istituto nazionale di fisica nucleare e che ha come partner l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e il Cnr - prevede il potenziamento del laboratorio di terra di Portopalo di Capo Passero in provincia di Siracusa. In particolare, verrà installato un nuovo cavo elettro-ottico, realizzata la rete di fondo al largo di Portopalo e potenziata la stazione di terra al porto di Catania.
“Il sostegno alle infrastrutture della ricerca considerate strategiche per i sistemi regionali - aggiunge l’assessore Turano - non è solo un obiettivo coerente con la nostra strategia regionale per l’innovazione e la specializzazione intelligente, ma è il segno di come la ricerca sia tornata tra le priorità della Regione”.
Un bel 4 Novembre. Corona d' alloro per i caduti di Acquacalda.
Foto di Gianluca Zanca
Ci scusiamo con quanti ci hanno inviato foto e con i nostri collaboratori se il loro materiale fotografico viene pubblicato a rilento (si va per dire, visto quanto già pubblicato). D'altronde ci stiamo districando tra un centinaio ed oltre di foto e vorremmo riuscire a pubblicarle tutte. Piano piano e con pazienza sarà fatto.
4 Novembre a Lipari centro. Il video semi - integrale Cerimonia a piazza Mazzini ed esibizione Fanfara Bersaglieri
Riprese Salvatore Sarpi. Montaggio: Silvia e Salvatore Sarpi
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno ad Ivana Merlino, Nando Favorito, Sabrina Saltalamacchia, Francesco Megna Angelo Longo, Carausu Vasile, Fabiola Taranto, Giuseppe Raccuia
Trasferiti i giovani coinvolti nell'incidente di ieri sera. I danni maggiori li ha subiti il giovane ma infuriano le polemiche sulla tempistica dei soccorsi.
Trasferiti fuori Lipari i due giovani coinvolti nell'incidente di ieri sera a Pianoconte.
Il giovane è quello che ha riportato i danni maggiori, si parla di diverse fratture ma le sue condizioni, seppure precarie, non sarebbero gravi.
La ragazza, invece, secondo i primi esami radiologici, avrebbe riportato la frattura di una gamba. Per entrambi anche traumi contusivi ed escoriazioni varie.
Intanto infuriano le polemiche su un doppio fronte. Il primo riguarda il fatto che la giovane sia rimasta a terra sul luogo dell'incidente per oltre mezz'ora, prima di essere trasportata in ospedale. Nulla da imputare, però, agli operatori del 118, giunti tempestivamente con l'ambulanza, che hanno dovuto dare priorità nel trasferimento in ospedale al giovane che versava in condizioni più gravi; ritornando, poi, nel più breve tempo possibile, a prelevare la ragazza che, comunque, avevano stabilizzato prima.
C'è da chiedersi come mai, in casi del genere e/o in casi di eventi concomitanti, non sia prevista h24 l'attivazione dell'ambulanza in dotazione all'ospedale.
Proteste e polemiche anche per il fatto che l'elicottero del 118, giunto a Lipari per trasferire il giovane in altra struttura ospedaliera, essendo le luci dell'elipista spente, ha dovuto compiere diversi giri, prima che le stesse venissero accese, per poter atterrare.
Il problema - da quanto apprendiamo - sarebbe dovuto al fatto che le chiavi, per attivare l'impianto d'illuminazione, le detenga un dipendente comunale che non ha più la reperibilità. Ovvio chiedersi: Non sarebbe più logico allocarle al pronto soccorso, pronte per ogni evenienza?
Il giovane è quello che ha riportato i danni maggiori, si parla di diverse fratture ma le sue condizioni, seppure precarie, non sarebbero gravi.
La ragazza, invece, secondo i primi esami radiologici, avrebbe riportato la frattura di una gamba. Per entrambi anche traumi contusivi ed escoriazioni varie.
Intanto infuriano le polemiche su un doppio fronte. Il primo riguarda il fatto che la giovane sia rimasta a terra sul luogo dell'incidente per oltre mezz'ora, prima di essere trasportata in ospedale. Nulla da imputare, però, agli operatori del 118, giunti tempestivamente con l'ambulanza, che hanno dovuto dare priorità nel trasferimento in ospedale al giovane che versava in condizioni più gravi; ritornando, poi, nel più breve tempo possibile, a prelevare la ragazza che, comunque, avevano stabilizzato prima.
C'è da chiedersi come mai, in casi del genere e/o in casi di eventi concomitanti, non sia prevista h24 l'attivazione dell'ambulanza in dotazione all'ospedale.
Proteste e polemiche anche per il fatto che l'elicottero del 118, giunto a Lipari per trasferire il giovane in altra struttura ospedaliera, essendo le luci dell'elipista spente, ha dovuto compiere diversi giri, prima che le stesse venissero accese, per poter atterrare.
Il problema - da quanto apprendiamo - sarebbe dovuto al fatto che le chiavi, per attivare l'impianto d'illuminazione, le detenga un dipendente comunale che non ha più la reperibilità. Ovvio chiedersi: Non sarebbe più logico allocarle al pronto soccorso, pronte per ogni evenienza?
domenica 4 novembre 2018
Brutto incidente a Pianoconte. Coinvolti due giovani
Bruttissimo incidente a Pianoconte, nei pressi del Supermercato. Si è verificato intorno alle 20 e 15.
Coinvolti, da quanto apprendiamo, due giovani, ma le notizie sono frammentarie, che viaggiavano a bordo di un mezzo a due ruote. Per cause incorso di accertamento sarebbero andati ad impattare contro due mezzi in sosta.
A riportare i maggior danni sarebbe il ragazzo che si trovava alla guida del due ruote. L'ambulanza ha già provveduto a trasferirlo in ospedale.
Mentre scriviamo si sta prelevando la ragazza.
Sul posto, oltre al 118, anche carabinieri e vigili del fuoco.
Coinvolti, da quanto apprendiamo, due giovani, ma le notizie sono frammentarie, che viaggiavano a bordo di un mezzo a due ruote. Per cause incorso di accertamento sarebbero andati ad impattare contro due mezzi in sosta.
A riportare i maggior danni sarebbe il ragazzo che si trovava alla guida del due ruote. L'ambulanza ha già provveduto a trasferirlo in ospedale.
Mentre scriviamo si sta prelevando la ragazza.
Sul posto, oltre al 118, anche carabinieri e vigili del fuoco.
4 Novembre 2018. Commemorazione a Lipari centro (prima parte: video sfilata bersaglieri e passaggi Santa Messa)
In questo video montato con le immagini di Silvia e Salvatore Sarpi, Bartolo Giunta e Bartolo Ruggiero vi proponiamo la sfilata dei bersaglieri sul corso V.E., alcuni momenti della Santa Messa. Seguiranno foto e video della cerimonia di Vulcano, a cura di Angelo Messina.
Domani, oltre ad altre foto, proporremo il video semi-integrale della cerimonia tenutasi a Piazza Mazzini che si concluderà con l'esibizione dei Bersaglieri dei Peloritani che eseguono canti del loro Corpo. Colgo l'occasione per ringraziare tutti i miei preziosi collaboratori per il lavoro che mi consente di portare questo evento nelle vostre case, così come in Australia. (Gianni Acolino: "Giovani martiri, innocenti vittime di nazionalismi e sfrenati imperialismi. Siano un monito per chi non capisce o finge di non capire l’importanza dell’unità europea . Un invito alle scuole a sensibilizzare gli studenti sul significato di tali ricorrenze. Non siano soltanto momento commemorativo ma, soprattutto, momento di riflessione."
Domani, oltre ad altre foto, proporremo il video semi-integrale della cerimonia tenutasi a Piazza Mazzini che si concluderà con l'esibizione dei Bersaglieri dei Peloritani che eseguono canti del loro Corpo. Colgo l'occasione per ringraziare tutti i miei preziosi collaboratori per il lavoro che mi consente di portare questo evento nelle vostre case, così come in Australia. (Gianni Acolino: "Giovani martiri, innocenti vittime di nazionalismi e sfrenati imperialismi. Siano un monito per chi non capisce o finge di non capire l’importanza dell’unità europea . Un invito alle scuole a sensibilizzare gli studenti sul significato di tali ricorrenze. Non siano soltanto momento commemorativo ma, soprattutto, momento di riflessione."
Un bel 4 Novembre. Commemorazione centenario fine Grande Guerra (foto di Silvia Sarpi e Bartolo Giunta - II° parte)
Un bel 4 Novembre a Lipari centro. Conclusi da poco gli eventi per il 100° Anniversario dalla fine della Grande Guerra (Le prime foto di Silvia Sarpi e Bartolo Giunta)
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi
Buon Compleanno a Valentina Biviano, Maria Cavallaro, Carla Lo Schiavo, Rosa Oliva, Alfio Gugliotta, Patrizia Ziino Vitagliana, Zsuzsa Kerekes, Manuel Torre, Alessandra Morsillo, Rosaria Chindamo, Lina Favaloro
sabato 3 novembre 2018
C2 di calcio a 5. Ludica Lipari "corsara" a Montalbano
Bella affermazione della Ludica Lipari che si è imposta per 7 a 5 sul campo del Montalbano, nell'incontro disputato oggi e valido per il campionato di C2 di calcio a 5.
Grande protagonista dell'incontro, con una serie di super parate, l'estremo difensore liparese, Orto.
Per la Ludica sono andati a segno Re (5), F. Puglisi (2).
Con questa vittoria la Ludica sale a 9 punti in classifica, ad un punto dalla capolista San Domenico Savio
In arrivo una nuova ondata di scirocco. Previsti anche rovesci e temporali. Previsioni meteo-marine Eolie a cura di Giuseppe La Cava
Dal tardo pomeriggio di oggi, fino alle prime ore notturne seguenti, è previsto l'arrivo di forti raffiche di scirocco.
In tarda nottata lo scirocco tenderà ad attenuarsi e arriveranno rovesci moderati e temporali sulle Eolie. Temporali che coinvolgeranno lo Stretto di Messina già dalle prime ore del mattino di Domenica e persisteranno fino a tarda mattinata.
Attenuazione generale dei fenomeni dal pomeriggio.
REGIONE: BENI CULTURALI, APPROVATO DDL SEMPLIFICAZIONE PER PROCEDURE PAESAGGISTICHE
Arriva la semplificazione delle procedure autorizzative in tema di paesaggio. Lo prevede un disegno di legge approvato dal governo Musumeci, su proposta dell’assessore dei Beni culturali Sebastiano Tusa.
«I tempi cambiano e anche le norme sulla protezione del paesaggio devono cambiare - evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci - in virtù di una maggiore sensibilità della società verso l’ambiente, la natura, il paesaggio e il patrimonio culturale. È necessario eliminare alcune pratiche autorizzative e semplificarne altre con meno burocrazia per i cittadini e più snellezza amministrativa».
Il testo adegua la legislazione regionale alle norme dello Stato che individuano gli interventi esclusi dall'autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata. Trentuno le tipologie di interventi definiti di “lieve entità” che, se eseguiti in aree vincolate e se non vietati da specifiche prescrizioni dei piani paesaggistici o di vincolo, non sono soggetti a autorizzazione paesaggistica.
Un’altra serie di opere, se eseguite sempre in aree vincolate e se non vietate da specifiche prescrizioni, saranno soggette a procedure semplificate. Quindi nuovi strumenti per semplificare le autorizzazioni saranno così applicati anche in Sicilia: un passo importante in materia autorizzativa e soprattutto di sburocratizzazione, assicurando così un iter più veloce ai cittadini e un lavoro più snello alle Soprintendenze.
«Vogliamo semplificare - chiarisce l’assessore Tusa - con una norma che dia certezze in conformità a regolamenti comunali che indicano cosa è possibile fare nell’eventuale modifica di elementi architettonici o di concessioni che implichino modifiche, ancorché temporanee, al paesaggio. Lo facciamo, sia per semplificare la vita al cittadino, sia per sgravare le soprintendenze di un numero cospicuo di pratiche autorizzative dando loro più snellezza amministrativa. Il privato non è necessariamente un trasgressore: è un soggetto che rispetta le leggi. Se dovesse sbagliare, allora verrà punito».
«I tempi cambiano e anche le norme sulla protezione del paesaggio devono cambiare - evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci - in virtù di una maggiore sensibilità della società verso l’ambiente, la natura, il paesaggio e il patrimonio culturale. È necessario eliminare alcune pratiche autorizzative e semplificarne altre con meno burocrazia per i cittadini e più snellezza amministrativa».
Il testo adegua la legislazione regionale alle norme dello Stato che individuano gli interventi esclusi dall'autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata. Trentuno le tipologie di interventi definiti di “lieve entità” che, se eseguiti in aree vincolate e se non vietati da specifiche prescrizioni dei piani paesaggistici o di vincolo, non sono soggetti a autorizzazione paesaggistica.
Un’altra serie di opere, se eseguite sempre in aree vincolate e se non vietate da specifiche prescrizioni, saranno soggette a procedure semplificate. Quindi nuovi strumenti per semplificare le autorizzazioni saranno così applicati anche in Sicilia: un passo importante in materia autorizzativa e soprattutto di sburocratizzazione, assicurando così un iter più veloce ai cittadini e un lavoro più snello alle Soprintendenze.
«Vogliamo semplificare - chiarisce l’assessore Tusa - con una norma che dia certezze in conformità a regolamenti comunali che indicano cosa è possibile fare nell’eventuale modifica di elementi architettonici o di concessioni che implichino modifiche, ancorché temporanee, al paesaggio. Lo facciamo, sia per semplificare la vita al cittadino, sia per sgravare le soprintendenze di un numero cospicuo di pratiche autorizzative dando loro più snellezza amministrativa. Il privato non è necessariamente un trasgressore: è un soggetto che rispetta le leggi. Se dovesse sbagliare, allora verrà punito».
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi
Buon Compleanno a Michele Manzotti, Giuseppe Carrà, Carmela Pergolizzi, Luisa Scaramella, Giusina Zaia, Maurizio De Luca, Gaetano Paterniti
venerdì 2 novembre 2018
Approvata dal Consiglio Camerale la Relazione previsionale programmatica Tra le priorità, promozione dello sviluppo economico e gestione dei servizi sul territorio
Il Consiglio camerale ha approvato il 31 ottobre la Relazione previsionale programmatica per l’esercizio 2019: il documento che illustra i programmi da attuare e gli obiettivi da realizzare, in funzione delle caratteristiche e dello sviluppo dell’economia provinciale e delle relazioni con gli organismi pubblici e privati che operano sul territorio.
«La Camera di commercio proseguirà nel rafforzamento del proprio ruolo di promozione dello sviluppo economico e di gestione di servizi sul territorio – afferma il presidente, Ivo Blandina - sia attraverso iniziative dirette che mediante il continuo miglioramento della rete di contatti e delle relazioni inter-istituzionali, nella consapevolezza che soltanto mediante un’azione sinergica di tutti i soggetti operanti sul territorio sia possibile massimizzare i risultati ottenuti».
Saranno promosse, valorizzate e tutelate le produzioni tipiche locali; stimolata l’internazionalizzazione delle imprese, anche tramite la partecipazione delle aziende a eventi e a fiere, per offrire ai produttori nuove prospettive e nuovi scenari; incentivata la creazione di un sistema imprenditoriale di qualità attraverso la formazione delle aziende; incoraggiata la diffusione degli strumenti di giustizia alternativa con la Mediazione, la Conciliazione e l’Organismo di composizione della crisi da sovra indebitamento.
«Mi preme sottolineare il prezioso contributo dei consiglieri camerali dei diversi settori merceologici nell’elaborazione della nuova strategia e nella definizione delle singole linee d’intervento – prosegue Blandina – finalizzate a rafforzare il ruolo dell’Ente quale istituzione di riferimento per le imprese del territorio e ad accrescere la competitività del nostro sistema imprenditoriale, ampliandone le opportunità e promuovendo lo sviluppo dell’economia».
Altra linea di intervento è quella inerente le attività di vigilanza: ancor più attenzione sarà data alle azioni per accertare la conformità e la sicurezza dei prodotti, sia per tutelare i consumatori dalla circolazione di prodotti non sicuri, sia per garantire una concorrenza leale tra i vari operatori economici coinvolti. Stessa attenzione sarà rivolta alla trasparenza del mercato.
«La Camera di commercio proseguirà nel rafforzamento del proprio ruolo di promozione dello sviluppo economico e di gestione di servizi sul territorio – afferma il presidente, Ivo Blandina - sia attraverso iniziative dirette che mediante il continuo miglioramento della rete di contatti e delle relazioni inter-istituzionali, nella consapevolezza che soltanto mediante un’azione sinergica di tutti i soggetti operanti sul territorio sia possibile massimizzare i risultati ottenuti».
Saranno promosse, valorizzate e tutelate le produzioni tipiche locali; stimolata l’internazionalizzazione delle imprese, anche tramite la partecipazione delle aziende a eventi e a fiere, per offrire ai produttori nuove prospettive e nuovi scenari; incentivata la creazione di un sistema imprenditoriale di qualità attraverso la formazione delle aziende; incoraggiata la diffusione degli strumenti di giustizia alternativa con la Mediazione, la Conciliazione e l’Organismo di composizione della crisi da sovra indebitamento.
«Mi preme sottolineare il prezioso contributo dei consiglieri camerali dei diversi settori merceologici nell’elaborazione della nuova strategia e nella definizione delle singole linee d’intervento – prosegue Blandina – finalizzate a rafforzare il ruolo dell’Ente quale istituzione di riferimento per le imprese del territorio e ad accrescere la competitività del nostro sistema imprenditoriale, ampliandone le opportunità e promuovendo lo sviluppo dell’economia».
Altra linea di intervento è quella inerente le attività di vigilanza: ancor più attenzione sarà data alle azioni per accertare la conformità e la sicurezza dei prodotti, sia per tutelare i consumatori dalla circolazione di prodotti non sicuri, sia per garantire una concorrenza leale tra i vari operatori economici coinvolti. Stessa attenzione sarà rivolta alla trasparenza del mercato.
REGIONE: BARACCHE DI MESSINA, DA ROMA NO A STATO EMERGENZA
«Rispettiamo la decisione della Protezione civile nazionale, ma non la condividiamo. La situazione di gravissimo degrado igienico-sanitario-ambientale di una vasta area della città di Messina è sotto gli occhi di tutti e rappresenta una grande vergogna per la politica nazionale e regionale. Ecco perché, a prescindere, una soluzione deve essere trovata e subito».
Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, commentando la mancata dichiarazione, da parte del governo centrale, dello stato di emergenza per la baraccopoli per la città dello Stretto, richiesto dalla Giunta di governo lo scorso 19 settembre.
In particolare, il provvedimento riguardava sei zone della città (Annunziata, Giostra-Ritiro-Tremonti, Camaro, Fondo Saccà, Bordonaro-Gazzi-Taormina e Santa Lucia) che si estendono per oltre 230mila metri quadrati, nelle quali sono presenti baracche e casette degradate, molte abusive - che ospitano 6.400 persone - conseguenza della gravissima situazione determinata dal terremoto del 1908 e mai risanata.
«La situazione descritta - scrive il capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli nella nota con la quale respinge la richiesta della Regione - risulta essere la conseguenza di una condizione preesistente da anni e divenuta cronica anche a seguito della mancanza di interventi. Peraltro, le situazioni di degrado urbano dovute in gran parte anche a fenomeni incontrollati di abusivismo edilizio non prontamente risolti, sono comunemente diffuse in molte realtà delle periferie italiane e non possono essere oggetto di un intervento del Sistema nazionale di protezione civile».
Pur respingendo la richiesta dello stato di emergenza, la Protezione civile ha comunque interessato del problema il ministero dell’Ambiente affinché valuti «eventuali possibilità di intervento, a supporto e integrazione della Regione e del sindaco di Messina, ai fini della tutela della pubblica e privata incolumità e della salute».
Le relazioni dell’Azienda sanitaria provinciale e dei sopralluoghi effettuati dai tecnici del Comune di Messina - allegate alla richiesta al governo nazionale - avevano evidenziato una condizione igienico-sanitaria molto precaria, con scarichi fognari a cielo aperto, cumuli di rifiuti abbandonati, esalazioni maleodoranti e coperture realizzate in cemento-amianto. Con rischi elevati, quindi, per la salute dei residenti. Il Piano di lavoro previsto dalla Protezione civile regionale prevedeva, prima, la bonifica delle aree e successivamente la demolizione delle baracche. Secondo la stima degli interventi effettuata dal Comune il costo complessivo dell’operazione dovrebbe essere di circa 35 milioni di euro.
«Messina - conclude il presidente Musumeci - non può più aspettare: lo fa da cento anni. La delibera della richiesta di dichiarazione del gravissimo stato di emergenza era per noi un atto dovuto e sentito. Del resto l’emergenza a Messina c’è ed è sotto gli occhi di tutti. Invece di essere contingente è strutturale: da cento anni! Ma questo non significa che l’emergenza non ci sia. L'Agenzia per il risanamento, voluta dalla coalizione del mio governo, dovrà essere adesso lo strumento per cancellare questa pagina disonorevole. Siamo accanto al Comune messinese in questa impresa difficile e insidiosa».
Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, commentando la mancata dichiarazione, da parte del governo centrale, dello stato di emergenza per la baraccopoli per la città dello Stretto, richiesto dalla Giunta di governo lo scorso 19 settembre.
In particolare, il provvedimento riguardava sei zone della città (Annunziata, Giostra-Ritiro-Tremonti, Camaro, Fondo Saccà, Bordonaro-Gazzi-Taormina e Santa Lucia) che si estendono per oltre 230mila metri quadrati, nelle quali sono presenti baracche e casette degradate, molte abusive - che ospitano 6.400 persone - conseguenza della gravissima situazione determinata dal terremoto del 1908 e mai risanata.
«La situazione descritta - scrive il capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli nella nota con la quale respinge la richiesta della Regione - risulta essere la conseguenza di una condizione preesistente da anni e divenuta cronica anche a seguito della mancanza di interventi. Peraltro, le situazioni di degrado urbano dovute in gran parte anche a fenomeni incontrollati di abusivismo edilizio non prontamente risolti, sono comunemente diffuse in molte realtà delle periferie italiane e non possono essere oggetto di un intervento del Sistema nazionale di protezione civile».
Pur respingendo la richiesta dello stato di emergenza, la Protezione civile ha comunque interessato del problema il ministero dell’Ambiente affinché valuti «eventuali possibilità di intervento, a supporto e integrazione della Regione e del sindaco di Messina, ai fini della tutela della pubblica e privata incolumità e della salute».
Le relazioni dell’Azienda sanitaria provinciale e dei sopralluoghi effettuati dai tecnici del Comune di Messina - allegate alla richiesta al governo nazionale - avevano evidenziato una condizione igienico-sanitaria molto precaria, con scarichi fognari a cielo aperto, cumuli di rifiuti abbandonati, esalazioni maleodoranti e coperture realizzate in cemento-amianto. Con rischi elevati, quindi, per la salute dei residenti. Il Piano di lavoro previsto dalla Protezione civile regionale prevedeva, prima, la bonifica delle aree e successivamente la demolizione delle baracche. Secondo la stima degli interventi effettuata dal Comune il costo complessivo dell’operazione dovrebbe essere di circa 35 milioni di euro.
«Messina - conclude il presidente Musumeci - non può più aspettare: lo fa da cento anni. La delibera della richiesta di dichiarazione del gravissimo stato di emergenza era per noi un atto dovuto e sentito. Del resto l’emergenza a Messina c’è ed è sotto gli occhi di tutti. Invece di essere contingente è strutturale: da cento anni! Ma questo non significa che l’emergenza non ci sia. L'Agenzia per il risanamento, voluta dalla coalizione del mio governo, dovrà essere adesso lo strumento per cancellare questa pagina disonorevole. Siamo accanto al Comune messinese in questa impresa difficile e insidiosa».
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