Adesso che, pur senza i drammatici numeri di morti della primavera, siamo allegramente tornati in preoccupante emergenza da Covid-19, vorrei sentire a quali argomenti si appellano i “negazionisti” per continuare a sostenere la strampalata tesi che cautela collettiva, limitazioni ai contatti e protezioni individuali siano inutili se non addirittura insensate compressioni dei diritti.
Speriamo di non dover rivivere la
segregazione dei mesi di marzo e aprile, ma ben che vada, se i contagi
cresceranno ancora, c’è da aspettarsi restrizioni su base locale (De Luca ha
già annunciato che chiuderà la Campania se il saldo tra nuovi contagi e guariti
arriverà ad 800).
A voi che continuate a fare feste
e cene allargate senza nessuna preoccupazione, che continuate a intrattenervi
con più persone (non “congiunte”) senza la minima protezione (mascherina) o
precauzione (distanza), vorrei chiedere come mai non sentite la responsabilità
della potenziale sofferenza altrui…
Perché voi, magari, non avrete
complicazioni da un possibile contagio, ma un nonno o una persona “sensibile”
(in Sicilia, in Lombardia, in Campania o chissà dove) potrebbe andare incontro
a seri guai di salute.
Spiace dover puntualizzare che,
inconsapevolmente, potreste essere una “maglia” della catena di contagio.
Se poi degli altri (anche “cari”,
potenzialmente) non vi importa proprio nulla, riflettete sul fatto che esiste
il rischio concreto, se la corsa della pandemia non rallenta prima di un vaccino
o di una cura definitiva, di rinnovate e inevitabili limitazioni alla
possibilità di movimento di tutti (voi compresi) e di ulteriori danni
all’economia (forse, anche alla vostra), dei quali sarete, almeno,
corresponsabili.
Far parte di una comunità, vivere
in una società organizzata su regole di civile convivenza nella cornice di uno
stato democratico che provvede ad emanare leggi ed erogare servizi, non
contempla solo la rivendicazione di diritti, ma anche e soprattutto
l’assoluzione di doveri.
Il dovere di ognuno, in questa
fase, è rispettare con rigore le disposizioni in materia di contenimento del
contagio.
Per il superiore (e sconosciuto a molti) interesse collettivo e per il proprio…
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO