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sabato 10 ottobre 2020

"Coviddi" (di Luca Chiofalo)

Adesso che, pur senza i drammatici numeri di morti della primavera, siamo allegramente tornati in preoccupante emergenza da Covid-19, vorrei sentire a quali argomenti si appellano i “negazionisti” per continuare a sostenere la strampalata tesi che cautela collettiva, limitazioni ai contatti e protezioni individuali siano inutili se non addirittura insensate compressioni dei diritti.

Speriamo di non dover rivivere la segregazione dei mesi di marzo e aprile, ma ben che vada, se i contagi cresceranno ancora, c’è da aspettarsi restrizioni su base locale (De Luca ha già annunciato che chiuderà la Campania se il saldo tra nuovi contagi e guariti arriverà ad 800).

A voi che continuate a fare feste e cene allargate senza nessuna preoccupazione, che continuate a intrattenervi con più persone (non “congiunte”) senza la minima protezione (mascherina) o precauzione (distanza), vorrei chiedere come mai non sentite la responsabilità della potenziale sofferenza altrui…

Perché voi, magari, non avrete complicazioni da un possibile contagio, ma un nonno o una persona “sensibile” (in Sicilia, in Lombardia, in Campania o chissà dove) potrebbe andare incontro a seri guai di salute.

Spiace dover puntualizzare che, inconsapevolmente, potreste essere una “maglia” della catena di contagio.

Se poi degli altri (anche “cari”, potenzialmente) non vi importa proprio nulla, riflettete sul fatto che esiste il rischio concreto, se la corsa della pandemia non rallenta prima di un vaccino o di una cura definitiva, di rinnovate e inevitabili limitazioni alla possibilità di movimento di tutti (voi compresi) e di ulteriori danni all’economia (forse, anche alla vostra), dei quali sarete, almeno, corresponsabili.

Far parte di una comunità, vivere in una società organizzata su regole di civile convivenza nella cornice di uno stato democratico che provvede ad emanare leggi ed erogare servizi, non contempla solo la rivendicazione di diritti, ma anche e soprattutto l’assoluzione di doveri.

Il dovere di ognuno, in questa fase, è rispettare con rigore le disposizioni in materia di contenimento del contagio.

Per il superiore (e sconosciuto a molti) interesse collettivo e per il proprio…

CORDIALMENTE

LUCA CHIOFALO

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