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sabato 24 settembre 2011

Biviano - Subba. Nuovo capitolo del "confronto" tra il consigliere e il dirigente del comune di Lipari

Oggetto: Bilancio di Previsione anno 2011 e pluriennale 2011/2013.   
Riscontro l’ultima Sua nota sull’argomento, che ancora una volta leggo per mezzo degli organi di stampa piuttosto che per i canali tradizionali, ed evidenzio, seguendo lo stesso ordine numerico della Sua missiva, quanto segue:
 1)      chi nella corrispondenza deve moderare i toni certamente non è il sottoscritto…. le note sulla questione sono all’attenzione di tutti e possono essere opportunamente valutate dagli organi competenti;
 2)      nessun appunto su valutazioni diverse dalle mie, anche ritengo le stesse palesemente errate…., peccato però che analogo suggerimento non sia stato fornito ad altri organi che Le hanno trasmesso, per competenza, simili sollecitazioni;
 3)      se, come da lei evidenziato, i Suoi comportamenti variano a seconda che a scriverLe sia un politico o un funzionario penso si concretizzi una disparità di trattamento che peggiori la situazione piuttosto che risolverla;
 4)      esiste un reato, disciplinato dall’art. 658 del Codice penale italiano, che riporta all’oggetto: “Procurato allarme presso l’Autorità” e che testualmente recita: “chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’autorità o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda da euro 10 a euro 516. L’istigazione a trasmettere atti ad autorità che non sono competenti e minacciare corresponsabilità in caso di mancato invio per me configura tale ed altri reati. Il  fatto che si ricorra alla Procura della Repubblica per questioni che non hanno alcuna rilevanza penale per me configura tale reato. Non capisco quali sono gli atti che dovrei consegnarLe affinché Lei li possa trasmettere ad altri organi (io ho già trasmesso quello che dovevo agli organi competenti) ma la S.S., nella qualità di consigliere comunale, ha diritto ad avere tutti gli atti che vuole (nel nostro settore penso abbia sempre trovato disponibilità oltre ogni ragionevole limite), e può anche decidere di farsi male da solo mandandoli a chi ritiene più opportuno.
 In conclusione devo constatare la Sua presa di coscienza che “le affermazioni devono trovare conferma nella giurisprudenza conosciuta” e mi complimento con Lei e chi la ha giuridicamente assistita per questa complicata “arrampicata sugli specchi”. Chiarisco, inoltre, che non intendo porre limiti all’azione di alcuno…. le azioni legali servono a provocare l’esercizio della giurisdizione da parte di un giudice che, in relazione a un conflitto di interessi tra le parti, è chiamato a stabilire quale di esse ha ragione……
 Non avrei esitato nei confronti di altri a promuovere immediata azione legale a tutela di ragioni di parte ma nel Suo caso devo valutare anche in virtù dei valori umani, morali e professionali che caratterizzano la Sua persona, che sono a me ben noti, e che, per quanto mi riguarda, non possono essere annullati da quello che definirei uno spiacevole ed isolato episodio.  

Il Dirigente
                                                                                                   (Dott. Francesco Subba)

SCUOLA: A STROMBOLI L'ANNO SCOLASTICO NON E' ANCORA INZIATO

C'è l'edificio scolastico, ma non ci sono gli insegnanti.
Succede a Stromboli, l'isola dell'arcipelago eoliano, dove i bambini di elementari e medie restano a casa in segno di protesta contro l'organizzazione del nuovo anno scolastico, che prevede due sole pluriclassi: una che raccoglie i 21 bambini della primaria ed una che raggruppa i 16 della secondaria con due insegnanti l’una.
Una situazione inaccettabile, secondo i genitori dell'isola, che si rifiutano di mandare i propri figli a scuola finché non otterranno un incontro con il Provveditore agli Studi di Messina.
“Ai nostri bambini viene negato il diritto allo studio – dice Lucia Scibilia, genitore – viviamo su un'isola, ma anche questa è Italia”.
La prima lettera è stata inviata il 12 settembre scorso, giorno in cui sarebbero dovute iniziare le lezioni della primaria; la seconda il 19, primo giorno di scuola per la secondaria.
Fin ora, nessuna risposta.
Il quadro, piuttosto desolante, rientra nel panorama delle difficoltà in cui versa la scuola pubblica italiana.
In un isola però queste difficoltà sono acuite dall'isolamento geografico, dal pendolarismo degli insegnanti, che hanno forti ripercussioni sulla continuità didattica. Nel corso di questa settimana, in tutto l'istituto era presente una sola insegnate per le elementari e nessuna per le medie. E non è una settimana “particolare”, se si considera che in inverno, a causa del mare mosso, Stromboli può rimanere isolata anche per periodi più lunghi.
“Ridurre il numero di insegnanti in un isola” - spiega un altro genitore -  significa aggravare ulteriormente un equilibrio già di per sé molto fragile”.
La direzione didattica della scuola di Stromboli, che fa capo all'Istituto Comprensivo Isole Salina, sembra d’altro canto non saper far fronte alle richieste degli isolani.
In questi anni, il mal funzionamento del sistema scolastico ha determinato il progressivo “spopolamento” di questi piccoli centri, perché molte famiglie hanno deciso di trasferirsi altrove per consentire ai propri figli di studiare.
A Stromboli in inverno vivono circa 350 persone, di cui una sessantina sono bambini in età scolare.
“Potremmo essere di più – spiega Rosaria Cincotta, genitore – ma per dare un minimo di istruzione ai nostri figli, con la morte nel cuore molti di noi hanno scelto di abbandonare le proprie case, le famiglie, la nostra isola; non solo con tanta tristezza, ma anche con costi non indifferenti. Ma tanto a chi importa? Noi non facciamo parte dell'Italia!”
Tutti gli abitanti dell'isola, e non solo i genitori, intendono proseguire nella protesta intraprendendo, se necessario, anche forme di manifestazione più incisive.
Nel frattempo, per sensibilizzare l'opinione pubblica e raccogliere l'adesione anche delle altre isole che hanno problemi analoghi, è stato creato un gruppo su Facebook: “Scuola In mezzo al Mare” , che in pochi giorni  ha già raccolto centinaia di iscritti che si stanno confrontando sulla possibilità di avviare delle iniziative comuni, sia di protesta che di “proposta”.
LA SEZIONE DI LIPARI DEL PARTITO DEMOCRATICO SI UNISCE AL DOLORE DELLE FAMIGLIE LA ROSA, MERLINO E MEGNA PER LA SCOMPARSA DELLA CARA SIGNORA IOLANDA.
Il Segretario PD Sezione di Lipari
GIUSEPPE CINCOTTA

Il presidente della Regione domani a Lipari

Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che oggi sarà a Salina per incontrare l'amministrazione Lo Schiavo e per presenziare a l SalinaDocFest, domani pomeriggio sarà in visita ufficiale a Lipari. Incontrerà dapprima l'amministrazione Bruno e subito dopo gli aderenti e simpatizzanti dell'Mpa liparese.

Sono ventinove gli immobili abusivi acquisiti al patrimonio pubblico (Gazzetta del sud - Peppe Paino)

L'ennesima denuncia inviata alla Procura della Repubblica da Silvano Saltalamacchia, ex proprietario di un immobile abusivo di 180 mq, realizzato in zona cimiteriale, aggiudicato all'inizio degli anni '90 all'asta ad un altro privato e ancora, di fatto, in uso allo stesso, nonostante l'acquisizione al patrimonio comunale da 26 anni, ha accelerato le procedure finalizzate all'immissione in possesso, da parte dell'ente, di questo e di tutti gli altri immobili per i quali si rende necessario lo stesso provvedimento previsto dal comma 3 dell'art. 7 della legge n° 47/85.
Anche perché , come comunicato ai responsabili degli uffici tecnici, ai sindaci e ai presidenti di Consiglio comunale della Regione, lo scorso giugno, con una circolare, dal dirigente generale dell'Urbanistica, Sergio Gelardi, gli uffici comunali devono stare attenti a porre in essere gli adempimenti di propria competenza. Ciò per non incorrere nell'ipotesi di danno erariale, che sarà comunicato direttamente alla Corte dei Conti dall'Assessorato regionale al Territorio e Ambiente, per il mancato utilizzo degli edifici abusivi passati al Comune.
Nelle isole del Comune di Lipari sono 29 gli immobili già acquisiti al patrimonio comunale. Nel dettaglio, 7 a Lipari; 7 a Vulcano; 5 a Panarea; 4 a Stromboli e 3, rispettivamente, a Filicudi e Alicudi. Tra i fabbricati più grandi spicca a Lipari, oltre a quello denunciato da Saltalamacchia, un immobile da 320 mq; ed ancora a Panarea, c'è una casa da 274 mq, a Stromboli un altro immobile da 215 mq. L'assessore comunale al patrimonio, Giulio China, che segue attentamente la vicenda ha già avuto un incontro sulla questione con il sindaco Mariano Bruno e con i responsabili degli uffici competenti e, sempre secondo l'Assessore e Vicesindaco della giunta Bruno si tratterebbe, ormai soltanto di stabilire i giorni affinchè Vigili urbani e responsabile dell'ufficio illeciti provvedano alla reale immissione in possesso e quindi allo sgombero, laddove purtroppo necessario, degli edifici interessati.

Leni: Il commissario per il Prg non doveva essere nominato (Gazzetta del sud - Michele Merenda)

Il comune di Leni vince un'importante battaglia. Il Tar di Catania, infatti, ha accolto in via preliminare, con decreto monocratico, la domanda di sospensione del decreto assessoriale di proroga del commissario ad acta per gli atti relativi all'adozione della variante generale al Prg. «In questa Regione – ha commentato il sindaco Riccardo Gullo, subito dopo la lieta comunicazione – sembra che il mondo vada al rovescio. Tale impressione si aggrava quando giusto alcuni settori dell'amministrazione regionale parlano di inadempienze con lo scopo di sostituirsi ai legittimi rappresentanti eletti dal popolo senza minimamente porsi il problema di quelle che sono, invece, le loro inadempienze».
Una situazione che può essere compresa solo se analizzata attraverso i suoi complessi passaggi. Insediatasi nel 2009, l'amministrazione guidata da Gullo aveva inserito tra le priorità anche gli atti propedeutici all'adozione del Prg. Nel mese di settembre 2010, con nota prot. n. 60991, pervenuta poi in sede comunale il 12 ottobre, l'Assessorato Territorio e Ambiente invitava il primo cittadino a verificare e a comunicare se sussistessero o meno determinati requisiti, avvertendo che in caso di mancata risposta entro trenta giorni sarebbe stato nominato un commissario ad acta per l'adozione del Prg. L'Amministrazione di Leni forniva all'assessorato le informazioni richieste, specificando, inoltre, che a breve sarebbe stato convocato il Consiglio per l'adozione dello strumento di pianificazione territoriale. Tra l'altro, l'amministrazione del comune salinese, per coordinare le attività preordinate alla revisione del Piano paesistico delle Eolie, si era già attivata coinvolgendo i vari Enti preposti ed in particolare l'Assessorato dei Beni Culturali. In data 9 febbraio 2011 veniva steso un verbale dove si dava atto, alla presenza dei rappresentanti istituzionali, della «approfondita discussione su vai aspetti relativi alle norme di rinvio del piano paesaggistico delle isole Eolie da attuare in sede di aggiornamento del Prg di Leni» oltre al fatto «che, allo stato, non sono previste modifiche alla zonizzazione del PP vigente».
Tutti elementi comunicati all'Assessorato dell'8 marzo 2011, con le firme congiunte del sindaco, del presidente del Consiglio e del responsabile dell'Ufficio tecnico, specificando che lo schema di massima del Prg sarebbe stato sottoposto al Consiglio stesso nei successivi novanta giorni. Nonostante ciò, il 26 maggio 2011 si insediava a Leni il commissario, nominato con decreto assessoriale n. 24/gab del 22 febbraio 2011, cioè un mese prima della lettera inviata dal comune eoliano.
Nello stesso giorno, il sindaco Gullo faceva le proprie rimostranze all'Assessorato, evidenziando l'insussistenza di un presunto inadempimento. Anche a seguito della nutrita documentazione prodotta durante gli ultimi due anni ed all'elevato numero di provvedimenti, il comune di Leni ha affidato la propria causa all'avvocato Claudio Rugolo, il quale ha illustrato come fosse illegittimo intanto estromettere il sindaco e, ancor più grave, successivamente il Consiglio comunale nella predisposizione degli atti di riordino urbanistico del territorio. «Grazie alla decisione del TAR – ha poi aggiunto il sindaco –, che ha sospeso la nomina del commissario ad acta, l'amministrazione di Leni democraticamente eletta dal popolo potrà proseguire l'iter per l'approvazione del Prg del comune come si era prefissata, senza inutili ingerenze esterne». Il TAR di Catania ha fissato la Camera di Consiglio del 6 ottobre 2011 per la trattazione collegiale della domanda cautelare.

Minibasket a Lipari. Aperte le iscrizioni

Gentile Direttore,
la presente per segnalare che l' A.S.D. BASKET EOLIE a partire dal 26 settembre p.v., nei giorni di lunedì e giovedì, dalle ore 16.30, presso il palasport "Nicola Biviano" di Lipari, aprirà le iscrizioni per i corsi di Minibasket rivolti a tutti i bambini e bambine in età compresa tra i 5 e i 12 anni. L'attività sarà diretta dall'istruttrice nazionale Minibasket Annalisa Piazza.

venerdì 23 settembre 2011

Lipari. Festa dei SS. Cosma e Damiano e Sagra del Pesce

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L'Associazione Borgata Lami, unendosi commossa al dolore della Famiglia Merlino e La Rosa, per la scomparsa della Sig.ra Iolanda Bargellini, nel rispettare il  loro sentimento di lutto, comunica che la Sagra del "Pane Cunzato" prevista per domenica 25 c.m. verrà rimandata a data da destinarsi.
Rinnovando le condoglianze al nostro presidente Saverio Merlino ed a sua moglie Angela La Rosa e famiglia, comunicheremo a breve la nuova data prevista per la sagra.
L'associazione Borgata Lami

Il presidente Lombardo domani a Salina

Domani 24 settembre 2011, alle ore 18.30 il Presidente della Regione Siciliana, On. Raffaele Lombardo, giungerà a Santa Marina Salina in visita.
Al suo arrivo incontrerà il Consiglio Comunale e la Giunta presso la Sala Consiliare del Comune e durante l’incontro, il Sindaco, in veste anche di coordinatore regionale ANCIM chiederà al Presidente l’impegno della Regione Siciliana affinché sia predisposta e realizzata una legislazione ad hoc per le isole minori siciliane, che ne valorizzino le peculiarità e che tenga soprattutto conto delle differenti necessità che un’isola, e le comunità che vi risiedono, devono affrontare quotidianamente.
In serata il Presidente Lombardo presenzierà al SalinaDocFest, assistendo alla proiezione dei documentari My name is Mohammed e Son of Babylon del regista iracheno Mohammed Al-Daradji, e testimoniando il suo personale impegno della Regione Siciliana per la realizzazione di questo evento che valorizza ulteriormente l’isola di Salina.

"Mamme imbianchine" al lavoro alla "Rosselli" di Quattropani

Anci. Importanti novità dalla XI Assemblea congressuale. L'ANCIM, su sollecitazione di Lo Schiavo, parteciperà alla vita dell'associazione


COMUNICATO STAMPA
 Si è svolta ieri mattina presso il Palazzo delle Aquile di Palermo la XI Assemblea Congressuale dell’ANCI ( Associazione Nazionale Comuni Italiani), che ha operato alcune modifiche allo Statuto Associativo: possibilità anche per i consorzi di comuni di aderire all’associazione, in allineamento con quanto previsto dall’art. 15 dello Statuto della Regione Siciliana, creazione della consulta per per le donne amministratrici dei Comuni siciliani, e la consulta dei giovani amministratori under 35.
Importante risultato che riguarda le isole minori siciliane, è stato raggiunto grazie alla richiesta del Coordinatore Regionale ANCIM, Massimo Lo Schiavo, la cui richiesta di partecipazione alla vita diretta dell’associazione, avanzata dallo stesso Sindaco a luglio, è stata accolta favorevolmente prima dal Presidente, Dott. Giacomo Scala – Sindaco di Alcamo, e durante la seduta di ieri dall’Assemblea che ha provveduto ad introdurre nello Statuto, attraverso una modifica dello stesso, la partecipazione dell’ANCIM Sicilia, insieme all’Uncem (Unione nazionale dei comuni ed enti montani), nel Consiglio Regionale e nel Comitato Direttivo.
Grande soddisfazione nei confronti del Presidente Scala e dell’Assemblea è stata espressa dal Sindaco Lo Schiavo, presente alla seduta, per aver accolto tale importante richiesta, a testimonianza della cresciuta importanza che riveste l’ANCIM nei processi decisionali e propositivi regionali e nazionali.

Depuratore. Riflessioni e "pesanti" novità

Riceviamo dal consigliere Gianfranco Guarino e pubblichiamo:
           Leggo nei varii blog il pensiero del rag. Mimmo Fonti, in relazione ai fatti del depuratore di Lipari, se ne coglie l'amarezza, il senso del tradimento politico, lo sconforto, la rabbia e la voglia di non mollare, sensazioni e pensieri sicuramente condivisi, che accomunano quanti come il sottoscritto sono impegnati in prima linea in una lotta per la giustizia e la dignità delle persone, in un momento difficile per tutti, in particolare per le nostre isole, mai cadute così in basso, in particolare la frazione di Canneto che paga amaramente il prezzo della non condivisione o forse di piccoli interessi di bottega, a dispetto delle decine di milioni di euro ottenute e da spendere nell'isola di Vulcano.
            Ma vorrei ribadire quanto espresso nell'ultima assemblea cittadina, l'Amministrazione Comunale ha dato parere favorevole in chiave tecnica, e di fatto anche la condivisione politica, cercando di mimetizzare il tutto ora con moniti di natura legale ora con proclami a dir poco sconcertanti, da parte di qualche Assessore o peggio cercando di non parlare del problema e provvedendo ad amplificarne altri.
            Di fatto è stato eretto un muro di gomma, a difesa di scelte scellerate ma certamente consapevoli, ritengo che il tempo sarà come sempre galantuomo, e restituirà le responsabilità dello scempio sociale in atto a chi ha provocato tutto questo.
            Da questo momento in poi userò sempre il condizionale in quanto da ieri una strana legge, sicuramente illiberale, può far oscurare qualsiasi sito internet, se in ciò che si pubblica si riscontrano, motivi di critica che possono essere intravisti elementi come apologia, diffamazione, istigazione etc.
            Detto questo, si potrebbe ipotizzare:
            Che intorno al 2005, il Comune di Lipari con i propri uffici, abbia richiesto dei fondi alla Regione Sicilia per  mettere temporaneamente in sicurezza la ex discarica di Lami in attesa della bonifica;
            Che la suddetta pratica negli ultimi anni, abbia subito una profonda accellerazione e che il Comune di Lipari abbia ricevuto un finanziamento di circa 250.000 euro per la progettazione (bella cifra);
            Che stranamente le previsioni progettuali per il depuratore identificano la ex discarica di Lami, quale contenitore naturale dei materiali di scavo (mc. 100.000 circa) provenienti dal cantiere per il depuratore;
            Che ancora non è stato dato l'incarico progettuale, per cui i tempi si allungano, (del resto pensate al risparmio delle imprese che ci lavoreranno);
            Che gli uffici comunali del settore idrico fognario abbiano tutti gli atti ma stranamente non si trova traccia in nessun verbale o riunione tenutasi fino ad oggi;
            In ultimo assolutamente incredibile l'Amministrazione Comunale non porta a conoscenza la cittadinanza dello splendido risultato ottenuto.
            Forse si potrebbe ipotizzare una forte unione di intenti e stretta collaborazione anche tecnica tra l'amministrazione Comunale e il Commissario dello Stato ormai da parecchi anni, il tutto nell'assoluto riserbo al fine di non turbare gli animi dei consorzi degli artigiani e dei cittadini facendogli pagare un prezzo altissimo per la loro non condivisione del 2007;
            Non credo sia il caso di ribadire in questa sede la disapprovazione della localizzazione del progetto del depuratore e derivati, sia di Lipari che di Vulcano, ma mi pongo una domanda e mi piacerebbe se la ponesse anche l'amico Mimmo Fonti (ex Amministratore) e tutti i cittadini, a quanto ammonteranno i costi di gestione (pagherà il Comune) di ben due depuratori se già oggi si spendono circa 100.000 euro ?
Cantava Fabrizio De Andrè in un vecchio album (Storia di un impiegato) “Qual'è il crimine giusto per non passare da criminali......”, personalmente non ne ho idea, ma mi piacerebbe chiederlo a chi forse, potrebbe avere la risposta.
                                                     Il Consigliere Comunale di Futuro e libertà
                                                    Gianfranco Guarino

Lami. Rinviata la "Sagra del pani cunzatu"

Per la morte della sign.ra Iolanda Bargellini ( 84 anni, suocera di Saverio Merlino) è rinviata a data da destinarsi la sagra del pani cunzatu prevista a Lami.
A Saverio ed Angela e ai famigliari tutti le condoglianze di Eolienews e di Eolnet

Bilancio. Continua il botta e risposta tra il consigliere Biviano e il ragioniere Subba

OGGETTO: Bilancio di Previsione anno 2011 e pluriennale 2011/2013.
In riscontro alle sue note, conosciute al momento solo attraverso gli organi di stampa, le rassegno quanto segue:
 1)      Non credo che la mia lettera del 21/09/2011 indirizzata alla S.S. contenesse comportamenti diffamatori e/o minacciosi, ritengo, anzi, che forse ne abbia travisato in più parti il contenuto e pertanto la invito a moderare i toni.
2)      Non ho mai scritto che Lei non debba indirizzare ai Consiglieri Comunali delle note per informare e mettere a conoscenza gli stessi delle carenze e delle responsabilità rilevate nella mancata approvazione del Bilancio di Previsione, ho solo evidenziato che sarebbe opportuno inviarle per conoscenza e non per competenza, visto che il Consiglio Comunale, e quindi tutti i Consiglieri, in questa fase, non hanno alcuna responsabilità diretta. Il termine “opportuno”, infatti, vuol dire conveniente, appropriato, favorevole, confacente, utile, ecc,  ma non presuppone nessun obbligo. Il mio era solo un suggerimento che evidentemente differisce dalle sue valutazioni. Vuole per caso denunciami per questo?
3)      Non ritengo in questa fase di dovere dare a Lei, ne tanto meno ai suoi legali, spiegazioni di alcun genere sulle mie azioni politiche o sulla mia corrispondenza con altri organi politici,  non tecnici, quale l’assessore agli Enti Locali della Regione Sicilia.
4)      Conosco perfettamente le procedure di sostituzione e non ho mai detto che l’avrei ritenuta responsabile per la mancata comunicazione di non approvazione del Bilancio. Le ho solo chiesto, venuto a conoscenza della situazione, di volere informare e denunciare agli organi di controllo indicati eventuali responsabilità. Responsabilità che, in base alla sua nota, non coinvolgono solo l’aspetto politico ma anche quello tecnico, in quanto riguardano carenze procedurali derivanti da anomalie e/o mancanze di specifici settori e/o uffici comunali. Pertanto, se dopo la mia richiesta Lei non intendesse inviare tutta la documentazione necessaria e denunciare il tutto alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica e all’Assessorato agli Enti locali per individuare eventuali responsabili fornisca tutto, nel più breve tempo possibile, al sottoscritto che provvederà a farlo.
Ad ogni modo ritengo che ogni dipendente pubblico, qualora ravvisi delle possibili anomalie, irregolarità e/o responsabilità, deve immediatamente darne comunicazione alle autorità giudiziarie - amministrative competenti. Ma questa è pur sempre una mia opinione che deve trovare conferma nella giurisprudenza conosciuta.
 N.B. Per quanto riguarda le sue paventate azioni legali contro il sottoscritto, la informo che non saranno queste a limitare la mia capacità di agire o d’intervenire laddove e ogni qualvolta ne ravvisi l’opportunità.

                                                                                                           Il Consigliere Comunale
                                                                                                            Dott. Giacomo Biviano

Enzo Mottola: " Un grazie agli angeli del Papardo e all'efficienza dell'equipe del pronto soccorso di Lipari"

Riceviamo da Enzo Mottola e pubblichiamo:
In questi tempi così bui dove tutto il Paese sembra sprofondare in una palude maleodorante e ovunque si posino gli occhi si vede marciume, ritengo sia doveroso e significativo segnalare un illuminante episodio, finalmente, di “buona sanità”.
Nella notte tra il 31 agosto ed il 1° settembre sono stato colpito da un infarto per l'occlusione totale di una arteria. Vivendo a Lipari l'episodio, già di per sé grave, poteva assumere dimensioni drammatiche poiché la struttura ospedaliera dell'isola è in forte ridimensionamento, rendendo tutto estremamente complicato......
Invece al Pronto Soccorso presso l'Ospedale di Lipari una efficiente èquipe (medici ed infermieri) si è prodigata con competenza e tempestività, mettendomi in condizione di essere trasportato celermente in elicottero al Papardo di Messina, dimostrando tutta la validità dell'elitrasporto.
E' iniziata così la scoperta di un angolo di Paradiso Sanitario (di cui non conoscevo l'esistenza) dove tutti i componenti del Reparto di Terapia Intensiva Unità Coronarica svolgono, ora dopo ora, giorno dopo giorno, l'immane compito di assecondare la Volontà del Nostro Buon Dio, riportando su questa terra chi bussa alle Porte di San Pietro.
Nel corso della mia degenza ho avuto la fortuna di poter constatare la competente operatività, la straordinaria professionalità, la completa disponibilità, la totale dedizione, l'eccezionale umanità di tutto il Reparto nei confronti di tutti i pazienti, senza alcuna preferenza.
Trovo  sia veramente d'obbligo portare a conoscenza di quanti vivono o frequentano le nostre isole che anche nel profondo Sud, sempre tanto vituperato, esistono e funzionano strutture altamente specializzate in cui persone coscienzose, che fanno della loro professione una vera missione, salvano quotidianamente vite umane.
Grazie di esistere ( e non è una frase fatta ! ). 
Enzo Mottola

Il gruppo UDC all'ARS incontrerà l'assessore alla salute Russo. Sul tavolo anche l'ospedale di Lipari

COMUNICATO STAMPA
L’assessore alla Salute ha chiesto un incontro preventivo con il gruppo UDC all’ARS che si terrà lunedì pomeriggio.  
“Non mi sottrarrò a detto incontro - ha dichiarato il deputato messinese Giovanni Ardizzone - che, a titolo esemplificativo, proprio con riferimento al suo territorio ha posto alcuni quesiti.  Proprio per passare  dall’astrattezza delle contestazione alle evidenti anomalie nella gestione dell’assessorato”.
 Mi auguro che l’assessore possa spiegare esaustivamente- ha detto Ardizzone - perché insiste nel depotenziare gli ospedali che sono ubicati  in zone disagiate come Lipari e Mistretta.  Eppure,  è proprio in virtù dei principi contenuti nel  piano sanitario, redatto dallo stesso Russo, che ostetricia e ginecologia dei due presidi ospedalieri non possono  essere disattivati.
 Infatti,   potrebbe mantenerle attive proprio  in relazione “alle peculiarità dei territori montani, alla frammentazione territoriale e alle caratteristiche orografiche” in quanto ,” pur al di sotto di 500 parti/anno, rispondono alle caratteristiche di zona montana (Mistretta), e/o disagiate (Lipari), e/o con notevole distanza dalle strutture di riferimento ostetrico/ginecologiche di livello superiore più vicine (Lipari e Mistretta)”.
In quella sede l’assessore dovrà spiegare,  perché invece ha mantenuto i punti nascita nell’ospedale di Nicosia e di Petralia Sottana che, anche loro con meno di 500 parti\anno, insistono  in zone meno disagiate di Lipari e Mistretta.
L’assessore dovrà spiegare   perché si continua a depotenziare l’oncologia nell’ospedale di Taormina, che ha raggiunto livelli di eccellenza solo grazie alla professionalità degli operatori, e non certo per volontà politica recente. All’ospedale San Vincenzo, infatti, nonostante le ripetute richieste, non è garantita continuità ed efficienza della Medicina Nucleare , che eroga prestazioni diagnostiche e terapeutiche essenziali per la buona riuscita delle terapie  oncologiche.
Perché l’assessore Russo ha manifestato in passato la sua intenzione di mettere in vendita l’immobile dell’ex Ospedale Margherita?  Evento scongiurato solo di recente grazie ad un ordine del giorno presentato in aula.
L’assessore dovrà spiegare perché oltre 40 dipendenti della Seus, residenti a Messina, vengono scarrozzati quotidianamente a Catania per svolgere un lavoro che benissimo  puo’ essere svolto nei locali dell’ospedale Papardo, ubicato nella città dello Stretto. A tal proposito dovrà  anche spiegare  in base a quali criteri  sono stati selezionati  i dipendenti che, a parità di lavoro e mansione,  continuano a svolgere la loro attività a Messina e quelli che, invece, sono costretti  giornalmente a recarsi nella città etnea.
L’assessore dovrà spiegare, e convincerci, che in tutta la Sicilia, ed in particolare all’ospedale Papardo di Messina, i criteri di nomina dei dirigenti medici rispondono a criteri di efficienza.
A questi, e a tanti altri quesiti,  l’Assessore alla Salute dovrà dare risposta affinchè la Sua azione di trasparenza possa essere credibile anche nella realtà dei fatti.On. Giovanni Ardizzone

giovedì 22 settembre 2011

Le Eolie su youtube. Oggi: Primo Trofeo del Gattopardo (2010)

Mamme "imbianchine" a Quattropani

Mamme imbianchine alla scuola "Fratelli Rosselli" di Quattropani.
Da qualche giorno, viste le condizioni della scuola e il mancato intervento della pubblica amministrazione, hanno deciso di utilizzare alcune ore pomeridiane per  ritinteggiare le aule e i corridoi.
Le mamme- come ci fanno sapere - aspettano ancora che la pavimentazione della palestra sia sostituita visto che lo stato attuale la rende inutilizzabile. E' caduta, infatti, nel vuoto la promessa dell'amministrazione che ciò sarebbe stato fatto entro l'estate.
Aspettano, inoltre, che vengano sistemati alcuni degli infissi dell'immobile che, se aperti, creano situazioni di pericolo.
Per concludere le "mamme imbianchine" si augurano che, al più presto, come promesso loro dal sindaco di Lipari, vengano installati i giochi, già acquistati. 

Riflessione sulla ubicazione del depuratore (di Mimmo Fonti)

Da qualche tempo leggo nei blog, a firma di consiglieri comunali e di altri bene informati, che il depuratore di Lipari dovrà essere realizzato ineluttabilmente a Canneto Dentro, ovvero sotto un comprensorio di pregio che è già molestato dal dissalatore per quanto riguarda l’inquinamento acustico e che con quest’altro insediamento farebbe il pari con l’inquinamento atmosferico.
Inquinamento atmosferico è un termine che indica tutti gli agenti fisici, chimici e biologici che modificano le caratteristiche naturali dell'atmosfera.  Le emissioni odorigene in atmosfera di un impianto di  depurazione sono regolamentate dalla legge (dlgs.59/05, dlgs.152/06, ecc.).  Per quanto esso sia ben tenuto e perfettamente funzionante, conoscendo la situazione endemica asfittica delle finanze degli enti locali, dubito molto che saranno rispettati (dai gestori) i  parametri di emissioni stabiliti dalla legge; storicamente non esistono, in Italia, impianti che non emanano olezzo. Stiamo parlando di un depuratore che dovrebbe sorgere alla base di  un  dislivello collinare disposto a conca  ed attiguo ad un torrente (denominato Boccetta), quindi con un gioco di correnti d’aria terra/mare e viceversa che irradiano tutta la contrada di Canneto dentro, S.Vincenzo fino alla zona Unci. Provate ad un certo orario della sera o di primissima mattina a percorrere con uno scooter la provinciale che va dal ponte T. Boccetta di Canneto fino alla galleria verso Lipari o continuando verso il cimitero, noterete quanta aria fredda circola; certamente le emanazioni del depuratore infesterebbero quest’aria, vi lascio immaginare le conseguenze.  
Comprendo che è necessario affrontare il problema della depurazione delle acque reflue provenienti dalla rete fognaria prima di essere immesse nelle ns. “splendide acque marine” ma, perché danneggiare i cittadini che vivono nelle zone di Pirrera, Serra e Canneto /S.Vincenzo, dove  con enormi sacrifici sono riusciti a realizzarsi un’abitazione che verosimilmente verrà trasferita ai loro figli ?? Perché non tenere conto dei deliberati del consiglio comunale che voleva la realizzazione dell’opera a Monte Rosa (alias casi viecchi o di fora)?? Deliberati dettati da notevoli riflessioni e da confronti con tecnici e addetti ai lavori. Perché non è stato tenuto in considerazione il documento del consiglio comunale inerente la bozza del piano regolatore (quella regolarmente votata)??
Sento inoltre dire che si vuole riaprire la ex discarica di Lami Malopasso, mi domando come è possibile, forse saranno state superate le leggi in materia di discariche, forse sarà stata bonificata (notte tempo) e non abbiamo saputo nulla o forse il dr. Pelaggi ritiene che il commissario può apportare deroghe alle vigenti leggi ??
Poi dico a me stesso, evidentemente il sig. Sindaco non saprà nulla della riapertura della discarica di Lami Malopasso, non potrà essere altrimenti, potrebbe mai rimangiarsi le promesse fatte ai cittadini di Canneto e Lami che “mai più si sarebbe riutilizzata la discarica” ancorchè deciso dalla Regione Sicilia con apposito decreto !!  Bene, facciamolo sapere al sig. Sindaco e sicuramente farà il possibile per non farla riaprire anche dopo la relativa bonifica e gli ulteriori adempimenti di legge che dovranno essere inderogabilmente posti in essere, onde evitare di incorrere in gravi sanzioni penali.
Ho sentito parlare di un ricorso al tribunale amministrativo regionale, bene, troviamo il modo di far conoscere al giudice che queste avventate decisioni , mi riferisco alla ubicazione del depuratore, non hanno tenuto conto dei deliberati del consiglio comunale, unico organo territoriale legittimato per la pianificazione urbanistica e che il sito che era stato individuato non avrebbe certamente creato alcun problema ai cittadini. Che è anche il principale motivo per il quale deve essere spostato lo scolmatore dei reflui dal sito dove oggi  si trova.  Facciamo sapere che l’ubicazione del depuratore a Canneto Dentro pone una parte della frazione di Canneto e le relative contrade in uno stato di perenne servitù, o peggio sfratterà la gente dalle proprie case, per poi cederle, se mai c’è ne fossero le condizioni, a prezzi da rottamazione.
Esisteranno ancora i diritti dei cittadini oltre i doveri ???                                                                                                      Mimmo Fonti           

Addio ad un sincero amico delle Isole Eolie (di Giuseppe La Greca)

Si è spento ieri l’on.Le Emanuele Tuccari, un sincero e disinteressato amico delle Isole Eolie. L’onorevole Tuccari era nato a Catania il 23 settembre del 1930, Laureato in Giurisprudenza, Docente Universitario, deputato del partito comunista nella legislatura dal 1° giugno 1968 al 24 maggio 1972.
Nel corso della Legislatura si occupò numerose volte delle Isole Eolie.
Diverse le sue interrogazioni Parlamentari sugli eventi legati all’invio del 15 boss mafiosi nell’isola di Filicudi; le unico con una risposta ufficiale del parte del Ministero dell’Interno Restivo.
Ai ministri dell’interno e di grazia e giustizia.
Per sapere se non ritengano di dovere proporre con urgenza la revoca della misura che ha disposto l’invio al soggiorno obbligato nell’isola di Filicudi di 15 mafiosi. La misura colpisce infatti gravemente gli interessi legati allo sviluppo turistico dell’importante comprensorio delle isole Eolie ed ha suscitato la legittima e vigorosa protesta della popolazione, di cui si è reso interprete l’intero consiglio comunale di Lipari. Si chiede, nell’occasione, di conoscere i criteri cui si ispira il recente concentramento di soggetti mafiosi in alcune località di soggiorno obbligato. 
La risposta del Ministro arriva a diversi mesi di distanza, precisamente il 21 settembre 1971. “(...) con provvedimento già eseguito, i quindici mafiosi assegnati dall’autorità giudiziaria al soggiorno obbligato in Filicudi, sono stati trasferiti all’isola dell’Asinara (comune di Porto Torres).” Il ministro dell’interno: Restivo.
A conclusione della vicenda, ancora l’onorevole Tuccari torna sull’argomento con una interrogazione che riceverà la risposta soltanto nella seduta del 30 settembre 1971:
Al Ministro dell’interno – Per conoscere i motivi che suggeriscono al capo della polizia di continuare a includere, fra le località destinate a sede di soggiorno obbligato per soggetti socialmente pericolosi, località turistiche, contraddicendo, in tal modo, gli scopi della misura di prevenzione e suscitando legittimi e larghe proteste da parte delle popolazioni interessate, così come è avvenuto in questi giorni fra gli abitanti delle isole Eolie. La scarcerazione di molti detenuti, avvenuta a seguito della nuova disciplina sulla carcerazione preventiva, rende particolarmente attuale la richiesta già da tempo avanzata contro quell’orientamento da parte della Commissione.”
Risposta – nell’elenco dei comuni presso i quali destinare, di volta in volta, le persone socialmente pericolose ai sensi della legge 27 dicembre 1956, n. 1423 – predisposto da questo Ministero e segnalato alle varie questure – non figurano i comuni riconosciuti di interesse turistico.
L’autorità giudiziaria, però, nella scelta delle località ove ovviare i soggiornanti obbligati, si riserva ogni potere d’iniziativa, si che non sempre tiene conto delle segnalazioni dei questori.
Per quanto riguarda, in particolare, la “dimora obbligata” disposta ai sensi dell’articolo 282 del codice di procedura penale per numerosi detenuti scarcerati in applicazione del decreto-legge 1 maggio 1970 n. 152, questo Ministero non ha predisposto alcun elenco di sedi, limitandosi a segnalare alcuni comuni a specifica richiesta della competente magistratura.
Il Ministro: Restivo

L’onorevole Emanuele Tuccari, inoltre, nella seduta del 30 giugno 1971 aveva ricevuto la risposta scritta del ministro dell’Industria, del commercio e dell’artigianato, Gava, su alcuni problemi di Vulcano.
- Ai Ministri dell’industria, commercio e artigianato e del turismo e spettacolo – Per sapere se siano informati del grave allarme suscitato nell’isola di Vulcano (Eolie) dalla pretesa di una società di speculazione, la Hephaistos, di privatizzare le sorgenti termali e le fumarole mediante la concessione di un’ampia zona litoranea, privando la collettività del libero uso di una risorsa che è fondamentale per l’attività turistica dell’isola.
Per conoscere se, di fronte alla motivata opposizione già manifestata dalla sovrintendenza ai monumenti della Sicilia orientale e dal Consiglio comunale di Lipari, non ritengano di svolgere un opportuno intervento presso gli organi competenti della Regione siciliana affinché la richiesta concessione venga negata e sia invece concretamente impostato un programma di valorizzazione delle risorse termali dell’isola sotto un profilo pubblicistico.
Risposta -  la Regione Siciliana, alla cui competenza è demandata in via esclusiva la materia mineraria, ha reso noto che in data 12 settembre 1970, la società Hephaistos, con sede in Catania, ha presentato istanza di concessione (pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana del 24 ottobre 1970) per la utilizzazione degli elementi mineralizzatori, cosiddetti “fumarole”, dell’isola di Vulcano. In precedenza, le suddette acque termali erano già state oggetto di concessione, dichiarata poi deceduta per mancato razionale sfruttamento: attualmente tali sostanze minerali e le pertinenze sono in possesso dell’amministrazione regionale ed in conseguenza all’Ente minerario siciliano che le custodisce e ne cura la manutenzione. L’istruttoria relativa alla domanda di concessione prodotta dalla Hephaistos è in corso: avverso l’accoglimento dell’istanza hanno fatto opposizione numerosi enti privati e pubblici preposti allo sviluppo turistico ed alla tutela delle bellezze ambientali dell’isola. La Regione siciliana ha tenuto a sottolineare che tanto l’amministrazione regionale, competente ad accordare il decreto di concessione, quanto il consiglio regionale delle miniere, il cui parere fa parte integrante dell’iter istruttorio, non potranno prescindere da una valutazione delle motivazioni che stanno a fondamento delle opposizioni alla domanda di concessione, nella considerazione che l’intera isola di Vulcano è stata sottoposta al vincolo sulle bellezze naturali con decreto del Presidente della Regione siciliana del 7 settembre 1966.
Il ministro dell’industria, del commercio e
Dell’artigianato: Gava
Giuseppe La Greca (Gia segretario del PDS/DS)

Lo scudo di Lombardo salva Russo. La questione dovrebbe essere ripresa martedì ma sono già al lavoro le diplomazie dei partiti

Rinviato a martedì, con strascico di polemiche e l'abbandono dell'aula da parte di metà dell'Assemblea, il dibattito sulla mozione di censura del Pdl all'assessore alla Salute Massimo Russo. Per decisione del presidente, Francesco Cascio, la discussione sul documento sottoscritto da Giuseppe Limoli, il deputato più vicino al senatore Giuseppe Firrarello, e da tutti gli altri deputati del gruppo parlamentare, dovrebbe avere inizio nella prima seduta d'aula della prossima settimana, ma il condizionale è d'obbligo. I deputati di Pd, Mpa, Fli e Api, infatti, hanno deciso di uscire dall'aula in segno di protesta per la decisione assunta da Cascio di giudicare inammissibile, impedendo che su di essa si pronunziassero col proprio voto i singoli parlamentari, la pregiudiziale sulla proponibilità della mozione Pdl, sostenuta, peraltro, anche da Pid e Fds. "Non riconosciamo - ha dichiarato il capogruppo Pd Antonello Cracolici - la decisione assunta dalla presidenza, la giudichiamo una gravissima violazione procedurale e un gravissimo precedente che mette in discussione lo status del parlamentare di questa regione, visto che non è nelle prerogative della presidenza valutare l'ammissibilità della questione di pregiudizialità". Cracolici ha, quindi, ricordato che già nel luglio scorso, quando la stessa mozione era stata portata in aula, la commissione Regolamento, che è presieduta dallo stesso Cascio, si era pronunziata negativamente. Con la modifica costituzionale dello Statuto del febbraio 2001, infatti, è stato introdotto l'istituto della mozione di sfiducia che, se approvata, comporta l'immediato scioglimento dell'Ars e nuove elezioni. Solo che la mozione di sfiducia va votata a scrutinio palese. Ed è proprio in forza di tale modifica che il 16 aprile 2002 fu dichiarata improponibile la mozione del centrosinistra con cui si sarebbe voluto sfiduciare l'allora assessore al Territorio Bartolo Pellegrino. Il 10 settembre successivo, sempre da parte del centrosinistra, fu presentata una mozione di censura a carico dell'assessore alla Sanità Ettore Cittadini. Anche nei confronti di questa mozione fu sollevata da Forza Italia e da An la pregiudiziale di improponibilità, ma poi fu discussa, ed anche bocciata, perché i proponenti ritirarono la parte relativa alla censura. Ieri il capogruppo Mpa Francesco Musotto aveva sottolineato il "carattere politico" della mozione "che non si interroga sul comportamento di Russo, ma esprime un giudizio politico". Il documento, pertanto, a suo giudizio, non si sarebbe potuto "restringere soltanto alla persona di Russo", ma doveva "essere allargato a tutta la giunta. Di conseguenza l'unica possibilità di dare seguito sarebbe di presentare la mozione di sfiducia nei confronti del governo e del presidente Lombardo". "Si tratta - aveva aggiunto il presidente della Regione, presente in aula con l'intera giunta - di una mozione di fiducia al governo e non di una censura a Russo". E anche lui aveva invitato l'opposizione a sostituire quel documento con "una mozione di sfiducia al governo". Per parte sua, l'assessore Russo si è presentato in aula con una memoria difensiva di 28 pagine, che ha avuto cura di far recapitare a tutti i deputati. Per lui, infatti, la mozione di censura dei Pdl "è un atto di accusa, con fini meramente politici, per tentare di delegittimare l'azione riformatrice del governo regionale, impegnato a riparare i gravissimi guasti del passato nel settore della sanità". E accusa i rappresentanti all'Ars del partito di Berlusconi, che "con i suoi comportamenti ha devastato l'immagine e la credibilità del nostro Paese a livello internazionale", delle gravi carenze della sanità in Sicilia. "Molti deputati, oggi firmatari della mozione di censura – sostiene - erano anche parlamentari delle precedenti legislature, gli anni della sanità siciliana dei report giornalistici nazionali, del Dvd La mafia è bianca', delle inchieste giudiziarie, dei fastosi anni di Villa Santa Teresa, dei rimborsi gonfiati, delle truffe". Non hanno abbandonato l'aula i deputati dell'Udc.. Cascio, preso atto della situazione ha deciso di rinviare la discussione a martedì. Oggi, comunque, l'Assemblea tornerà a riunirsi "per discutere la crisi del comparto agricolo.

Numero verde Asp... prenotare è un'impresa

Il senso di impotenza e di scoramento che il cittadino arriva a nutrire nei riguardi del servizio sanitario pubblico passa anche da un numero verde dell'Asp (800007606) che è un disco incantato. Prenotare una visita o un esame specialistico in questi giorni è un'impresa a dir poco ardua. Si rischia di trascorrere ore a casa, con la cornetta in mano, sperando di poter parlare con un operatore del centro unico prenotazioni, in compagnia di una colonna sonora che alla lunga diviene esasperante, interrotta ogni tanto da una voce registrata che annuncia: «I nostri operatori sono al momento impegnati. Resti in linea, le chiamate saranno gestite in ordine di arrivo». Poi riparte la musica ed è una sfida a chi resiste di più al telefono (che è attivo solo per i numeri di rete fissa).
Chi ha provato in questi giorni negli orari consentiti ha resistito anche un quarto d'ora senza fortuna. Ammesso che le linee siano perennemente intasate, il problema va comunque risolto. C'è chi si è recato direttamente presso le strutture sanitarie, lamentando il disservizio al personale che si occupa dei ticket sanitari e chiedendo di prenotare la visita in loco. «Impossibile» la risposta, «deve prenotarsi col numero verde». Così, mentre tecnici e specialisti del sistema sanitario pubblico sono a disposizione dell'utenza in ospedale - perché per alcune visite ed esami le liste non sono poi così lunghe e serrate -, il cittadino con in mano l'impegnativa del medico con la richiesta di una prestazione sanitaria urgente o prioritaria, non è neppure in grado di prevedere il giorno o il mese in cui potrà usufruire del servizio che gli spetta, figuriamoci poi se è in grado di difendere la priorità rispetto a chi, magari, accede ai servizi dall'interno. E allora non resta che rivolgersi a una struttura privata, convenzionata o meno, o rinunciare a curarsi. Tentare magari l'accesso dal Pronto soccorso - come avviene in alcuni casi per disperazione - o attaccarsi per giornate intere al telefono. Prima o poi qualcuno a quel numero verde dovrà rispondere.