Il comune di Leni vince un'importante battaglia. Il Tar di Catania, infatti, ha accolto in via preliminare, con decreto monocratico, la domanda di sospensione del decreto assessoriale di proroga del commissario ad acta per gli atti relativi all'adozione della variante generale al Prg. «In questa Regione – ha commentato il sindaco Riccardo Gullo, subito dopo la lieta comunicazione – sembra che il mondo vada al rovescio. Tale impressione si aggrava quando giusto alcuni settori dell'amministrazione regionale parlano di inadempienze con lo scopo di sostituirsi ai legittimi rappresentanti eletti dal popolo senza minimamente porsi il problema di quelle che sono, invece, le loro inadempienze».
Una situazione che può essere compresa solo se analizzata attraverso i suoi complessi passaggi. Insediatasi nel 2009, l'amministrazione guidata da Gullo aveva inserito tra le priorità anche gli atti propedeutici all'adozione del Prg. Nel mese di settembre 2010, con nota prot. n. 60991, pervenuta poi in sede comunale il 12 ottobre, l'Assessorato Territorio e Ambiente invitava il primo cittadino a verificare e a comunicare se sussistessero o meno determinati requisiti, avvertendo che in caso di mancata risposta entro trenta giorni sarebbe stato nominato un commissario ad acta per l'adozione del Prg. L'Amministrazione di Leni forniva all'assessorato le informazioni richieste, specificando, inoltre, che a breve sarebbe stato convocato il Consiglio per l'adozione dello strumento di pianificazione territoriale. Tra l'altro, l'amministrazione del comune salinese, per coordinare le attività preordinate alla revisione del Piano paesistico delle Eolie, si era già attivata coinvolgendo i vari Enti preposti ed in particolare l'Assessorato dei Beni Culturali. In data 9 febbraio 2011 veniva steso un verbale dove si dava atto, alla presenza dei rappresentanti istituzionali, della «approfondita discussione su vai aspetti relativi alle norme di rinvio del piano paesaggistico delle isole Eolie da attuare in sede di aggiornamento del Prg di Leni» oltre al fatto «che, allo stato, non sono previste modifiche alla zonizzazione del PP vigente».
Tutti elementi comunicati all'Assessorato dell'8 marzo 2011, con le firme congiunte del sindaco, del presidente del Consiglio e del responsabile dell'Ufficio tecnico, specificando che lo schema di massima del Prg sarebbe stato sottoposto al Consiglio stesso nei successivi novanta giorni. Nonostante ciò, il 26 maggio 2011 si insediava a Leni il commissario, nominato con decreto assessoriale n. 24/gab del 22 febbraio 2011, cioè un mese prima della lettera inviata dal comune eoliano.
Nello stesso giorno, il sindaco Gullo faceva le proprie rimostranze all'Assessorato, evidenziando l'insussistenza di un presunto inadempimento. Anche a seguito della nutrita documentazione prodotta durante gli ultimi due anni ed all'elevato numero di provvedimenti, il comune di Leni ha affidato la propria causa all'avvocato Claudio Rugolo, il quale ha illustrato come fosse illegittimo intanto estromettere il sindaco e, ancor più grave, successivamente il Consiglio comunale nella predisposizione degli atti di riordino urbanistico del territorio. «Grazie alla decisione del TAR – ha poi aggiunto il sindaco –, che ha sospeso la nomina del commissario ad acta, l'amministrazione di Leni democraticamente eletta dal popolo potrà proseguire l'iter per l'approvazione del Prg del comune come si era prefissata, senza inutili ingerenze esterne». Il TAR di Catania ha fissato la Camera di Consiglio del 6 ottobre 2011 per la trattazione collegiale della domanda cautelare.
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