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mercoledì 3 aprile 2013

La tragica fine di Edoardo e l'amore di Leonida per Edda (dalla G. del sud di oggi)

Vi proponiamo due articoli del nostro direttore, Salvatore Sarpi, pubblicati oggi, nella pagina nazionale, della Gazzetta del Sud.
IL TRAGICO GESTO DI EDOARDO
Salvatore Sarpi
LIPARI

Tristezza, angoscia, costernazione e dolore sono i sentimenti che da ieri mattino albergano in ogni eoliano, e non solo in essi, dopo che si è diffusa la notizia del suicidio del noto imprenditore turistico alberghiero Edoardo Bongiorno, 61 anni, figlio dell’ex partigiano e comunista Leonida, protagonista di una intensa storia d’amore con Edda Ciano, la figlia del Duce inviata in soggiorno obbligato a Lipari. Storia, raccontata in un  libro di Marcello Sorgi, trasformata nella fiction Rai “Edda Ciano e il comunista”. Edoardo, sposato con Isabella, dalla quale aveva avuto la figlia Manuela, si è tolto la vita, con un colpo di pistola alla tempia destra, ieri mattino nell’arco di tempo compreso tra le 6 e 30 e le 7.
A fare la macabra scoperta (alle 7 circa), all’interno di un “porter”, posteggiato sulla via Guglielmo Marconi, in prossimità dell’ingresso del suo hotel “Oriente”, due suoi collaboratori che, come al solito, avevano raggiunto la struttura dove erano in corso lavori di manutenzione in vista della riapertura.  I due, al loro arrivo, erano rimasti sorpresi nel trovare la porta dell’albergo aperta e il porter posteggiato in strada: la sera prima era stato, infatti, parcheggiato in un terreno antistante la struttura ricettiva. I due, dopo aver cercato Edoardo Bongiorno all’interno dell’albergo e nell’ampia area circostante, hanno notato il suo corpo adagiato nella cabina del mezzo. In un primo momento hanno pensato potesse essersi addormentato poi, una volta giunti a contatto con il mezzo stesso, si sono trovati di fronte al dramma. 
Immediatamente hanno allertato i carabinieri ed il 118. Purtroppo, questi ultimi, al loro arrivo non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. La zona è stata immediatamente transennata e chiusa al traffico dai carabinieri e dalla polizia municipale. Informato il dottor Mirko Piloni, magistrato di turno alla Procura della Repubblica di Barcellona, i carabinieri hanno avvisato i familiari e dato il via ai rilievi e agli interrogatori del caso. In tale contesto è stata recuperata e posta sotto sequestro la pistola (presumibilmente una delle armi che insieme ad una miriade di altri oggetti egli collezionava). In un secondo momento, sotto il corpo del povero Edoardo, è stato ritrovato un foglio, con l’intestazione dell’albergo, nel quale il suicida dava l’addio a moglie e figlia scusandosi per il gesto estremo frutto di una difficile situazione economica ma che- da quanto trapela- non era da addebitare esclusivamente al difficile momento di crisi che si sta attraversando in Italia. La notizia, che nonostante l’ora è rimbalzata di bocca in bocca, ha richiamato nella zona decine e decine di persone e, tra questi, anche alcuni colleghi dell’albergatore esterefatti ed increduli. Alcuni di loro, sino al giorno prima, si era soffermati a parlare con lui ma niente- a loro dire- lasciava presagire la tragica intenzione. Nel frattempo le forze dell’ordine hanno completato i rilievi. 
Ricevuto il via libera da parte del dottor Mirko Piloni la salma è stata trasferita, a cura della ditta Alfa e Omega, all’obitorio del cimitero di Lipari dove, dopo una prima ricognizione cadaverica effettuata dal dottor Venanzio Iacolino che ha relazionato all’Arma, resta a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà valutare, in base a quella che sarà la relazione dei carabinieri di Lipari, se fare effettuare o meno l’autopsia.  
 Come anticipato il suicidio dovrebbe essere maturato tra le 6 e 30 e  le 7. Infatti, intorno alle 6 e 20, come d’abitudine, Bongiorno è stato visto risalire il Corso Vittorio Emanuele in direzione dell’albergo. Qui, dopo aver aperto l’ingresso principale della struttura, ha depositato tutta una serie di documenti sul bureau posto all’ingresso e tirato fuori dal terreno dove era posteggiato il “porter” e lo ha portato in strada(potrebbe anche aver seguito la procedura inversa) . Preso posto all’interno del porter avrebbe schiacciato il grilletto ponendo fine alla sua vita. 

IL PAPA' FU PROTAGONISTA NEGLI ANNI 40 DI UNA STORIA D'AMORE CON EDDA CIANO


Lipari (s.s.) Edoardo Bongiorno, figlio di Leonida, ex partigiano e comunista, ha contribuito a  rendere nota una pagina sconosciuta del dopoguerra in Italia. Dall’ampio archivio del padre  “tirò fuori” tutta una serie di lettere e documenti che testimoniavano come tra Edda Mussolini, figlia del Duce, inviata nel 1945 in soggiorno obbligato a Lipari, e il padre Leonida, reduce dalla guerra, fosse scoppiato l’amore. Amore che, al di la delle differenti idee politiche dei due, andò avanti, ancora per qualche tempo, anche quando la figlia del Duce, per effetto dell’amnistia firmata da Togliatti, lasciò l’isola. L’ampia documentazione, grazie all’interesse del Centro Studi di Lipari, fu visionata e studiata dal giornalista-scrittore (habituè di Lipari) Marcello Sorgi che la “trasferì” in un libro dal titolo “Edda Ciano e il comunista – L’inconfessabile passione della figlia del Duce”. Da questo libro venne tratta una fiction, dal titolo omonimo, trasmessa da Rai uno il 13 marzo del 2010. Essa venne girata tra Lipari e Roma con attori principali Stefania Rocca, Alessandro Preziosi, Ilaria Occhini, Alessio Vassallo, Dajana Roncione. Regista Graziano Diana. Il libro e il film hanno come inizio l'autunno del 1945 quando l'ex partigiano Leonida Bongiorno, finita la guerra, rientra a Lipari.  Nel settembre di quell’anno, a cinque mesi dalla fucilazione del padre Benito Mussolini e a ventuno da quella del marito Galeazzo, Edda Ciano viene mandata al confino nell’isola più grande delle Eolie. “La sorvegliata speciale numero 1” - come Edda amava definirsi - arriva a Lipari malata, depressa, fiaccata dal dolore e dalla solitudine. In un’isola, segnata anch’essa dalla guerra e dove i suoi abitanti soffrono la fame, viene accolta nel disprezzo generale, perquisita, umiliata e accompagnata nel tugurio in cui dovrà vivere per un anno. Leonida, dopo tutti gli orrori della guerra, nel frattempo si attiva per migliorare le condizioni dell'isola: rimette insieme la banda musicale di suo padre, promuove le attività del rinato Partito Comunista e riesce a trovare della farina da distribuire democraticamente. Proprio in occasione di tale distribuzione si scatena una rissa, in cui Leonida salva Edda che stava per essere travolta un cavallo imbizzarrito. E’ il primo vero contatto tra i due ai quali seguiranno altri incontri, sempre più appassionati. Ed è proprio grazie a Leonida che Edda riesce a “sopravvivere” nell’isola.  Quanto l’amore tra i due fosse forte lo dimostra il fatto che, dopo l’estate del 1946, quando Edda non più sottoposta al confino, lascia l’isola, il rapporto tra i due non si interrompe per diverso tempo. I due, nonostante lo strazio della lontananza e della gelosia, continuano a scriversi ed Edda- come testimonia una lettera ritrovata proprio da Edoardo Bongiorno nell’archivio del padre- arriva a scrivere a Leonida: “Mio carissimo e unico comunista”, vi amo assai”. Leonida poi opterà per troncare, nonostante la disperazione di Edda, la storia e sposare Lina una ragazza del luogo, la madre di Edoardo.  Una volta ultimate le riprese del il dottor Edoardo Bongiorno fu "protagonista", il 9 marzo 2010, di "Porta a Porta", la trasmissione di Bruno Vespa di Raiuno che ha dibattuto del libro di Marcello Sorgi dal quale è stata tratta  la fiction "Edda Ciano e il comunista" andata in onda, poi domenica 13 marzo su Rai uno. Salvatore Sarpi

“VULISSI TONNA’ A NASCIRI A LIPARI”! (di Tiziana De Luca)

“Vulissi tonnà a nasciri a Lipari”…così recitava con buon auspicio un carro allegorico del nostro carnevale eoliano 2013!
Desiderio esaudito!
Grazie Presidente Crocetta, grazie Assessore Borsellino e grazie alle formidabili donne eoliane che non si sono mai arrese fin dai tempi della protesta in ospedale qui a Lipari, dei sit-in, del viaggio a Palermo ed anche dopo.
Era il 19 gennaio 2013 quando io ed un’altra partoriente come me scrivevamo da Milazzo, speranzose in attesa del pronunciamento del CGA sul punto nascita, al presidente Crocetta, dopo la fulminea notizia dell’eventuale sostegno economico dei 3.000,00€., ringraziando per l’interessamento il nostro governatore ma sostenendo che il diritto alla salute ed alla dignità di una gravidanza, di un parto e di una nascente famiglia dovesse concretizzarsi, in ossequio ad un pari trattamento, in una soluzione che prendesse in considerazione la territorialità delle Isole minori.
Il 20 gennaio si pronunciava il CGA rinviando la decisione a giugno e, malgrado il nosocomio eoliano ci avesse “messo alla porta”, desiderio e speranza di far nascere il mio bambino a Lipari cadevano definitivamente…il 21 gennaio partorivo a Messina, dopo 15 giorni di permanenza fuori dalla mia isola, lontano da casa, dai miei familiari e consistenti spese.
La mia storia ha poi preso una piega diversa e come molti ben sanno son tornata a Lipari da poco, dopo due mesi di lotte per un post partum che mi ha costretto in un letto di ospedale, ma questa è un’altra storia, è la mia storia personale, ma la mia vittoria con la vita acquista adesso,  grazie alla notizia del ripristino del nostro punto nascita, una dimensione ancora più importante.
Si parla di un piano di ottimizzazione, di mobilità dei medici, di ammodernamento ed ampliamento delle apparecchiature tecnologiche, nonché di potenziamento della telemedicina, tutte misure fondamentali per garantire sicurezza e finalmente  una seria presa di posizione nei confronti della nostra realtà sanitaria.
Non ho potuto trattenermi dallo scrivere e dire poche e semplici parole:
grazie Presidente Crocetta, grazie cari eoliani per la sensibilità nei miei confronti e grazie soprattutto a Dio di poter godere, in questo infelice frangente di incertezze politiche, economiche, lavorative e di futuro per i nostri figli, di una buona novella e di una vita personale, civile e sociale che va vissuta a pieno sempre senza mai arrendersi, lottando anche quando c’è sfiducia e sembra perduta,  e così oggi poter gridare a gran voce, testimone attiva di battaglie e con lo spirito vulcanico della nostra terra, che è risorsa e non ostacolo:
DONNE EOLIANE, POSSIAMO "TONNA' A  FAR NASCERE"A LIPARI!
Tiziana De Luca

Ci serve una carezza. La riflessione di Gianandrea Cocco

Scrivo queste righe in quanto cattolico che desidera vivere la propria fede incarnandola nella vita quotidiana e non solo essere mera comparsa a settimanali celebrazioni religiose. E’ fatto evidente che la realtà ci provoca di continuo e pone, alla mente e al cuore di chi di noi non vuole far atrofizzare la propria umanità, continui interrogativi.
Ogni evento tragico che si manifesta all’orizzonte della nostra esistenza ci invita alla riflessione e alla conversione.
Il modello di società che ha dominato la cultura degli ultimi anni sta dimostrando in modo tragico tutto il suo limite. Si è puntato tutto il proprio agire e ogni speranza sull’economia (o su ciò che si riteneva lo fosse) e sull’apparenza perdendo completamente di vista la nostra umanità. Ci hanno insegnato a rincorrere inconsistenti sogni (apparenza, carriera, ricchezza, ecc.) che nulla hanno tolto alla nostra sete di significato ma anzi ci hanno sempre resi più soli e indifesi di fronte alle difficoltà della vita. Per troppo tempo ci hanno fatto credere (tv, giornali, politici e chi per loro) che la sola cosa che contasse realmente fosse “avere” a totale scapito dell’essere e ora, di fronte al pieno fallimento di questa cultura del nulla ci sentiamo soli di fronte al vuoto e al dolore.
Ecco la prima cosa che manca: una compagnia fra persone. Compagnia che sia aiuto e conforto alla nostra esistenza, che ci aiuti ad alzare lo sguardo quando le difficoltà vorrebbero farcelo abbassare, a sperare quando la disperazione ci accerchia e a pregare quando solo, vuoto e nulla paiono esistere.
In questa nostra èra in cui comunicare da un capo all’altro del pianeta è cosa facile e alla portata di tutti non si dice nulla di seriamente utile alle nostre vite. Il poeta Eliot chiedeva circa 80 anni fa (ed è stato tragico profeta): “dov’è la conoscenza che abbiamo perduto nell’informazione?”Siamo informati di tutto in tempo quasi reale, anche di eventi futili, ma abbiamo perso la conoscenza di Ciò che è essenziale. Ancora Eliot ci dice che abbiamo “conoscenza della parole, ma ignoranza del Verbo. Abbiamo perso la reale Conoscenza in un nozionismo inutile.
Ma se questa è la situazione del nostro vivere, una prima concreta risposta ci viene da questi giorni di Pasqua che ci ricordano (anche a chi non crede) che esiste un Uomo che ha preso su di Sé tutto il peso del vivere di ogni uomo, se n’è fatto carico a l’ha inchiodato ad una croce. Morendone. Ma per risorgerne vittorioso dopo tre giorni.
Non c’è male, dolore, fatica che non possa essere accolto e vinto nella gloriosa risurrezione di Cristo. Perché la parola ultima a tutto il nostro esistere è la Sua vittoria che è più forte di ogni nostra sconfitta.
Concludo citando le parole di che Enzo Jannacci (recentemente scomparso) ebbe a dire in occasione della morte di Eluana Englaro nel 2009:  «In questi ultimi anni la figura del Cristo è diventata per me fondamentale: è il pensiero della Sua fine in croce a rendermi impossibile anche solo l'idea di aiutare qualcuno a morire. Se il Nazareno tornasse ci prenderebbe a sberle tutti quanti. Ce lo meritiamo, eccome, però avremmo così tanto bisogno di una Sua carezza»
L’augurio, quindi, che faccio a chiunque e anche a me stesso è che ci possa essere nella nostra vita una Compagnia che ci possa far avvertire questa carezza, che sappia rialzarci da qualunque nostra caduta.
Gianandrea Cocco

Pallavolo femminile. Importante vittoria delle eoliane nello scontro diretto

COMUNICATO
Si è disputato venerdì scorso il recupero dell' Hotel Cutimare  contro la squadra dell’I PiP Volley di Gioiosa Marea; l’incontro è stato avvincente e si è concluso con la vittoria delle padrone di casa per 3 set a 2.

Partita dai due volti: nella prima parte ha visto le eoliane scendere in campo molto nervose e questa condizione ha causato una serie di errori che hanno determinato la perdita dei primi due set per 23 – 25 e 21 – 25  (sul finire dei due set c’è stata una buona reazione); 
dal terzo set in poi la musica è cambiata, concentratissime più che mai e consapevoli di essere nettamente più forti delle avversarie, richiamate a dovere anche dal mister Biviano,le ragazze del Cutimare chiudono il set sul 25 a 10 dominando in tutti i fondamentali, stessa sorte nel quarto set anche se il punteggio di 25 a 21 potrebbe far pensare ad un set combattuto, solo un leggero calo di tensione nel finale dello stesso ha fatto sì che le avversarie recuperassero qualche punto.
Anche il quinto set ha visto le ragazze locali mettere sotto pressione le atlete dell’ I PiP conducendo sempre in netto vantaggio fino al termine; set chiuso sul 15 a 12.
La vittoria di questo incontro ha consentito
 alle ragazze di mister Biviano di raggiungere al quarto posto la Semper Volley; posizione che si cercherà di mantenere fino alla fine del campionato che , considerati i molti problemi che si sono dovuti superare e la sfortuna nella prima parte del campionato sarebbe il giusto premio per gli sforzi compiuti dalla società, dalle atlete e dagli sponsor.
Una menzione speciale va al pubblico caloroso più che mai, che non ha smesso mai di incitare le atlete del Cutimare, una presenza così numerosa forse si vede dalla serie B2 in sù!
Infine ma non per minore importanza, la società ringrazia il Dott. Baldanza per la sua preziosa presenza in panchina; il segnapunti Giuseppe Biviano per il suo constante impegno e Gabriele Casamento, il quale da poco è diventato ufficialmente segnapunti. 
Ufficio Stampa 
Club Meligunis 
(la foto in allegato è di Alessio Pellegrino)  
Auguri di Buon Compleanno per Salvatore  Orto, Alessandra Martella e Rita Cincotta

Come eravamo: Peppe Ziino, Mario Giuffrè, Mimmo Merlo

L'appello di Del Bono: occorre ripartire dal gesto disperato di Edoardo Bongiorno.

“Lo sbigottimento e lo stato di paralisi dal quale siamo stati avvolti alla notizia della tragica dipartita dell’amico Edoardo Bongiorno, lasciano adesso spazio ad una profonda amarezza e a una sconfinata costernazione”, dichiara Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie e isole minori Sicilia, all’indomani della scomparsa del sessantunenne albergatore eoliano.
“Non vogliamo formulare conclusioni affrettate o superficiali né osiamo avere la pretesa di poter scandagliare l’animo umano. Non possiamo però neppure far finta di non sapere che Edoardo, per dirla con le sue parole, era un uomo distrutto fisicamente, moralmente, psicologicamente dalle difficoltà economiche”, aggiunge Del Bono.
Il presidente non si sottrae ad un’analisi economica di settore. “Edoardo era persona di cultura; un albergatore storico ed esemplare che ha profuso la maggior parte delle proprie energie a servizio del suo hotel e dei suoi ospiti. Se a cotanto impegno e professionalità non sono corrisposti adeguate soddisfazioni e ritorni economici, significa che qualcosa nel sistema non ha funzionato. E continua: "Sono, ormai, anni che denunciamo – alla politica e alle istituzioni - le carenze di un sistema che rischia di implodere, per ottenere soltanto provvedimenti tampone, raramente risolutivi”.
“A questo punto - continua il rappresentante degli albergatori eoliani - o cediamo allo scoramento e chiudiamo i battenti, oppure ripartiamo da Edoardo, lavorando seriamente alle cause che possono averne ingenerato il profondo disagio; almeno quello economico. Un disagio che accomuna ormai troppi imprenditori, impotenti di fronte al depauperarsi di patrimoni costruiti con anni di sacrifici e, soprattutto, di fronte alla reale assenza di prospettive credibili. La crisi ha solo messo a nudo tutte le debolezze di un comparto che soffre da decenni per la totale assenza di una politica per il turismo ai vari livelli: nazionale, regionale e, di conseguenza, locale. In un sistema turistico, come quello siciliano, flagellato dall’improvvisazione e dall’assenza di pianificazione, le destinazioni turistiche –  e, in particolare, quelle insulari e a carattere stagionale – sono costrette a navigare a vista e sono a costante rischio di default. In tanti anni di programmazione di fondi comunitari - insiste Del Bono - non solo si è mancato di dare vita ai presupposti organizzativi, strutturali ed infrastrutturali per avviare concretamente delle politiche di miglioramento dell’offerta turistica e di destagionalizzazione dei flussi turistici. Non si è nemmeno riusciti a creare delle norme e delle forme di tassazione adeguate al settore e, nel caso delle isole, si è mancato di andare a compensare gli evidenti svantaggi connessi all’insularità, nonostante questi siano abbondantemente riconosciuti dai trattati internazionali”.
Infine, il cordoglio e l’ennesimo appello: “Nello stringerci attorno alla famiglia di Edoardo, vorremmo che la sua disperazione non fosse dimenticata, ma servisse da monito e a sensibilizzare chi di dovere in merito all’urgenza di fornire risposte concrete ed immediate al comparto”.
Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Federalberghi Isole Eolie

Il ricordo di Edoardo Bongiorno (Stampa di Torino -articolo di Marcello Sorgi)


di Marcello Sorgi
Era una persona speciale, Edoardo Bongiorno. E non solo perch'era figlio di Leonida, il partigiano comunista che amò Edda Ciano Mussolini, e nipote di "Don Eduardo" il capo della banda municipale di Lipari che fece scappare dall'isola gli antifascisti Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Francesco Fausto Nitti. Il peso di una storia familiare così importante se lo portava sulle spalle spavaldamente, ma Edoardo era un personaggio in sè.
Il suo orizzonte era il corso di Lipari, che attraversava a passo svelto, salutando tutti ad alta voceo. Il suo teatro era l'Hotel Oriente, che governava parlando quattro o cinque lingue alternate allo stretto dialetto liparese. Il suo museo era la villa di Capistello, piena fino di cimeli antiquari, che rivelavano la sua passione più forte: quadri, sculture, ma soprattutto oggetti restaurati di epoche passate, scovati in soffitte polverose.
Ci eravamo conosciuti nell'estate del 2007. Accompagnato dal direttore del Centro Studi Eoliani Nino Paino, avevo fatto il mio primo ingresso in quello strano ambiente, a metà tra un albergo e un laboratorio. Edoardo era nel suo studio, con accanto la valigia dei mille viaggi di suo padre Leonida e la custodia del trombone di nonno Eduardu. Quando gli chiesi se era disposto a farmi vedere le lettere e i documenti sulla storia d'amore tra il partigiano e la figlia del Duce, la sua prima risposta fu un no. Per convincerlo, ci volle un anno, e un avvicinamento selvatico e cauteloso, come sono sempre le conoscenze tra siciliani. Quando Edoardo si decise ad aprire l'armadio dei ricordi in cui Leonida aveva nascosto il memoriale sulla sua storia con Edda, diventammo amici.
L'8 dicembre 2008 aveva le lacrime agli occhi, mentre, con cura certosina, liberava a poco a poco dal 
suo involucro l'album in cui Leonida aveva raccolto gli originali delle lettere di Edda, i suoi appunti personali, con date, simboli, ricordi e perfino una ciocca di capelli di lei. Non chiese nulla. Il libro nato da quella preziosa documentazione, "Edda Ciano e il comunista", pubblicato da Rizzoli nel 2009, volle vederlo solo stampato. Tanto, convenne, mio padre sarebbe stato d'accordo. Era difficile pensare il contrario, vedendo con quale meticolosità Leonida avesse raccolto il materiale, riordinandolo e conservandolo perché potesse essere reso noto dopo la sua morte.

Andammo insieme a parlarne nella scuola in cui il partigiano aveva insegnato inglese a generazioni di ragazzi eoliani che lo ricordavano solo come "u prufissuri". E ogni volta che ci ritrovavamo insieme a presentare il libro, il vero protagonista era lui, nessuno come Edoardo riusciva a far rivivere quella storia che a Lipari tutti conoscevano, ma che una sorta di pudore storico aveva sepolto per decenni, perché era come se non fosse lecito, nell'Italia repubblicana , parlare dell'amore tra una donna fascista dell'importanza di Edda e un comunista sfuggito alla condanna a morte delle SS come Leonida.
Diede ancora il meglio di sè quando dal libro fu ricavato un film per Rai 1, e nel settembre 2010 un'intera troupe cinematografica, guidata dal regista Graziano Diana e dal produttore Luca Barbareschi sbarcò a Lipari per ricostruire dal vivo la storia. Era uno spettacolo vederlo aggirarsi sul set, sulla piazza della vecchia marina, ascoltarlo consigliare tutti - Alessandro Preziosi che nel film era Leonida, Stefania Rocca che faceva Edda, e le comparse liparesi che chiamava per nome -, carpire certe piccole estasi in cui si lasciava sfuggire i segreti della "Petit malmaison", la casa di don Eduardu che aveva accolto la confinata Edda a Lipari, e dove Leonida la raggiungeva ogni sera, alla luce della pallida luna d'inverno. Ci fu una festa grandiosa nella casa di Capistello, per celebrare la fine delle riprese. Edoardo scelse personalmente il menu, suonò e cantò con la sua voce roca, in francese, le canzoni di Jacques Brel, mentre la notte eoliana, tiepida, stellata e settembrina, riempiva i cuori di un imprevedibile insieme, gli attori, gli isolani e le ombre di Leonida e Don Eduardu, presenti in mezzo a noi.
Volle ovviamente partecipare all'anteprima del film, il 12 marzo 2011, alla Casa del Cinema a Roma. E, manco a dirlo, alla puntata di "Porta a porta" a cui Bruno Vespa lo aveva invitato per la sera prima. Arrivò con qualche giorno d'anticipo, per fare una specie di allenamento, in vista della registrazione del programma. Non ne aveva bisogno. Fu il mattatore della serata e si esibì in uno spassoso duetto con Maria Scicolone, la sorella di Sofia Loren, che come nuora di Edda cercava invano di arrestare il fiume in piena delle sue rivelazioni in diretta. A casa mia, dove poi ci riunimmo per brindare all'uscita del film, tenne banco fino a notte alta, concludendo con una spettacolare recita dell'Odissea in greco, alla maniera di casa Bongiorno.
Come sia potuto scendere il velo dell'addio sullo sguardo lampeggiante di Edoardo, è difficile dirlo. L'estate scorsa, certo, era un po' depresso: parlava svogliatamente della crisi, e dei suoi acciacchi di "sessantenne malvissuto", come amava definirsi con un pizzico di civetteria. Poi raccontò ancora di Leonida. In un giorno d'inverno, quando le alture di Lipari sono spazzate dal forte vento di maestrale, padre e figlio si erano arrampicati sulla montagna per guardare i Faraglioni, avvolti  dalla schiuma delle onde, e discutere, nientemeno, se davvero fossero le "Rupi erranti" a cui Ulisse si riferiva  nell'Odissea. È l'ultima sua immagine che mi è rimasta: un uomo in lotta con gli elementi, con la sua memoria e la sua stessa natura, e con il solo ausilio del coraggio e di una testardaggine tutta siciliana.

martedì 2 aprile 2013


Le foto di Leonida Bongiorno, il papà di Edoardo e le foto dal set "Edda Ciano e il comunista"

Il povero Edoardo Bongiorno - così come da noi già evidenziato nel pezzo che parlava del suo intervento a "Porta a Porta"- ha contribuito, tirando fuori dall'archivio del padre la storia d'amore tra Edda Ciano Mussolini e per l'appunto suo padre Leonida. Il tutto tramutato poi in un libro da Marcello Sorgi e in una fiction televisiva. Alle riprese del film partecipò anche il nostro direttore, unitamente ad altre centinaia di comparse di Lipari.

Attraverso questi due link potrete visualizzare gli album pubblicati su fb
www.facebook.com/media/set/?set=a.1635911739352.2090606.1283460370&type=3

www.facebook.com/media/set/?set=a.1625065828211.2089791.1283460370&type=3

Vi proponiamo inoltre, in esclusiva, grazie al dottor Pino La Greca che abbiamo coinvolto nella ricerca, due foto di Leonida Bongiorno

Edoardo...voglio ricordarlo così (di Mariangela Pastore)

Rimango ancora incredula alla tragica scomparsa del caro amico Edoardo, lo ricordo ancora con il sorriso e la sua simpatia coinvolgente, un uomo,  punto di riferimento per i suoi valori di amicizia, della famiglia e di cultura, si, perchè per lui la cultura era un grandissimo valore. La sua casa di Capistello , accanto a quella della mia famiglia, era il suo gioiello , il suo eremo………..e ,quando l’ha dovuta vendere , i suoi occhi erano gonfi di lacrime. Non dimenticherò mai il rispetto portato verso i miei nonni e verso la mia cara mamma, l’ammirazione per il lavoro di mio papà donato al suo museo etnografico.
Per me è sempre stato un mito e rimarrà tale.
Adesso , come tanti miei concittadini, ho paura per ciò che la crisi potrà ancora provocare.
Ci mancherai Edoardo……………………………..
Mariangela Pastore e famiglia

Oggi a Messina i funerali dell'on. D'Alia. Domani a Lipari

Questo pomeriggio la città di Messina e le istituzioni hanno dato l'ultimo saluto all'onorevole Salvatore D'Alia, padre del deputato Gianpiero. Dalle 15, il chiostro della chiesa di S. Salvatore si è immediatamente riempito di persone che hanno voluto stringersi attorno alla famiglia del deputato messinese, deceduto all'età di 82 anni.  Tra i presenti, il governatore Rosario Crocetta; il presidente dell'Assemblea Regionale Giovanni Ardizzone (visibilmente commosso); gli assessori regionali Cartabellotta, Bonafede e il messinese Bartolotta; il segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa; i parlamentari messinesi (regionali e nazionali); una foltissima rappresentanza dei consigli comunale e provinciale; il sindaco di Milazzo Carmelo Pino; diversi esponenti Udc provenienti da varie province siciliane; ex amministratori locali come Leonardi, Buzzanca e Provvidenti; rappresentanti del mondo imprenditoriale, giuridico e dirigenziale e tanti altri “illustri” messinesi.
Domani si terranno i funerali a Lipari in Cattedrale

Il 4 Aprile incontro al Circolo Pensionati di Lipari sul tema: "Lipari, il Cristianesimo e il culto di San Bartolomeo"

Comunicato stampa
Dopo due rinvii si terrà giovedì 4 aprile alle 18 al Circolo eoliani pensionati “G.Cisabella” di Lipari per il ciclo “Pagine di storia eoliana” l’incontro sul tema “Lipari, il Cristianesimo ed il culto di San Bartolomeo”, relatore il dott. Michele Giacomantonio. L’incontro si propone di rispondere al alcuni interrogativi: come si stabilì e si affermò nelle Eolie il culto di San Bartolomeo? Quando arrivò il Cristianesimo a Lipari permettendo di parlare di una Chiesa Liparese? Quale era il significato e la presenza del cristianesimo nelle Eolie al tempo del sacco dell’838 d.C.?

DDL per le isole minori. Il presidente della Circoscrizione di Filicudi ed Alicudi scrive al sindaco Lo Schiavo

Gent.mo Sig. Sindaco
SANTA MARINA – SALINA
Massimo Lo Schiavo

                                   Visto il Suo interessamento all’elaborazione di un DDL specifico per i problemi delle Isole Minori, saremmo interessati ad avere altre informazioni e ad essere inclusi in eventuale gruppo di lavori e riunioni dove poter discutere tutti insieme degli interessi comuni.
Colgo l’occasione per porgerLe cordiali saluti
                                                                                              Il presidente
                                                                                  Di circoscrizione Filicudi/Alicudi

Isolani di Alicudi e Filicudi in difficoltà economiche. Il presidente della circoscrizione Bonica propone

Al Sig.  Sindaco
 Comune di Lipari
Rag. Marco Giorgianni
           La sottoscritta Maria Grazia Bonica, considerata la difficile situazione economica in cui versano le attività delle isole minori di Filicudi e Alicudi, rappresenta al Sig. Sindaco di Lipari le richieste contenute nei punti sottoelencati che i commercianti ed imprenditori locali le hanno sottoposto al fine di individuare iniziative che possano scongiurare ulteriori e più gravi conseguenze per le attività delle due isole.
 1)      Riduzione immediata delle tariffe dei biglietti di navi e aliscafi CdI e Ustica Lines, troppo costosi, per incentivare il turismo da e per le Milazzo e Palermo.
 2)      Garantire il trasporto dei passeggeri e mezzi diretti alle due isole sugli unici collegamenti giornalieri onde evitare l’inconveniente di vedersi rifiutare il biglietto per over-booKing, come peraltro già avvenuto in occasione delle ultime feste pasquali.
3)      Prevedere un piano di defiscalizzazione delle attività commerciali ed imprenditoriali presenti sulle due isole con tassazione in base al lavoro effettivamente svolto nei periodi.
 4)      Prevedere divieto assoluto, in considerazione della grave crisi economica, di concedere ai non residenti sull’isola di Filicudi, permessi, licenze e autorizzazioni varie per attività commerciali stagionali e ambulanti.
5)      Individuare aree di parcheggio da dare in concessione locale, per evitare in sovraccarico dei veicoli nelle due zone commerciali di Filicudi Porto e Pecorini nei mesi estivi
           
                                                                                                          Il presidente
Di circoscrizione Filicudi/Alicudi
Maria Grazia Bonica

Chiudono due alberghi a Vulcano

A causa della crisi chiudono due storici alberghi di Vulcano, nelle Eolie: Le Sables Noirs e L'Eolian Hotel, aperti negli anni '60. 
Entrambi situati sulla spiaggia delle sabbie nere, la piu' frequentata dell'isola, hanno ospitato vip e personaggi famosi. (ANSA)

(Ansa)Non si farà l'autopsia sul corpo di Edoardo Bongiorno. La camera ardente sarà allestita a S. Pietro

Il dottor Mirko Piloni, magistrato di turno alla Procura della Repubblica, avrebbe disposto la non effettuazione dell'autopsia sulla salma del povero Edoardo Bongiorno. Lo apprendiamo dall'Ansa.
La notizia però non è confermata dagli inquirenti che ancora stanno esaminando la documentazione.
Il corpo dell'imprenditore, non appena il magistrato si determinerà, sarà restituito ai suoi cari e, a cura della ditta Alfa e Omega di Lipari, sarà allestita la camera ardente nella chiesa di S. Pietro. 

Suicidio Bongiorno. L'intervento del presidente Bocca di Federalberghi

"La situazione attuale, con drastici cali nei ricavi e contemporanei aumenti di costi e di tasse, uniti alle difficoltà delle imprese nei confronti del mondo bancario, rischia di spingere alcuni imprenditori a gesti estremi". Così il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, commenta il suicidio di uno dei più noti operatori turistici delle Eolie, Edoardo Bongiorno, 61 anni, che si è ucciso questa mattina a Lipari con un colpo di pistola nel suo albergo, l'Hotel Oriente. 
"Le difficoltà sono ancora maggiori per quegli albergatori che negli ultimi anni hanno affrontato ristrutturazioni e che quindi si sono indebitati", osserva Bocca, secondo il quale la possibile perdita dell'hotel di famiglia e al quale aveva dedicato la vita, per la vittima, deve aver costituito una fonte di enorme dolore. "Federalberghi è vicina alla famiglia del nostro collega", conclude Bocca. 

"Un popolo che non ha memoria storica...."La lettera che E. Bongiorno scrisse a Claudio Merlino

Grazie a Gianmarco Merlino pubblichiamo una lettera che qualche anno fa il povero Edoardo Bongiorno scrisse a Claudio Merlino

Edoardo (di Angelo Ferlazzo e Silvia Carbone)

(Angelo Ferlazzo) Desidero pur evitando commenti e polemiche al punto attuale inutili e strumentali, porre l’attenzione sulla tragedia “annunciata”, visto l’andamento economico che le Eolie, non diverse dal resto d’Italia si trovano a fronteggiare. Detto questo, oggi si è consumata una tragedia di portata enorme per il nostro piccolo arcipelago, la scomparsa violenta di un nostro caro amico e imprenditore, Edoardo Buongiorno che Dio gli riservi una dimora serena.
Berne proprio la serenità e quella che gli è mancata ultimamente, lottando con tutte le sue forze ma sempre con molta eleganza, contro le ingiustizie di una vita quotidiana di cui per non mettersi in contrasto con chi aveva sensibilità diversa dalla sua certamente non gli permetteva riposi tranquilli,  ed allora si faceva carico di silenzi divenuti insopportabili. Altro aspetto di Edoardo uomo sempre in movimento e pieno di iniziativa, con il lavoro che mancava ma sempre fiducioso, che lo vedeva programmare una stagione stiva difficile e forse con qualche difficoltà economica che per carità plausibile quando si è sul mercato con un prodotto di qualità e sempre con il massimo del confort come lui concepiva l’ospitalità.
Ecco questo dovrebbe fare riflettere tutti noi che siamo spesso anzi… troppo spesso rimasti a guardare, pur capendo e sapendo, oggi è troppo tardi il tempo è scaduto, ultimo atto di una commedia senza tempo. Dolore e sconforto per la famiglia a cui mi sento vicino e solidale, addio Edoardo la fine del tuo viaggio comincia adesso.
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(Silvia Carbone) Ma come si può vivere in una società che ha reso l'uomo schiavo di ciò che (non) possiede e della sua immagine pubblica ed esteriore???
Edoardo ci lascia un messaggio "in cui fa anche riferimento ai suoi debiti, che lo hanno distrutto fisicamente, moralmente, psicologicamente, fino a decidere - terribilmente - di farla finita con la vita."
Ma come si può temere così tanto le avversità "materiali" della vita da non trovare scampo??? come abbiamo fatto ad arrivare a tanto?? come abbiamo fatto a trasformare l'anima delle persone in cartelle esattoriali e conti correnti?? come è stato possibile scambiare per sempre l'importanza dell'ESSERE di una persona con l'importanza del suo APPARIRE?? eppure lo abbiamo fatto e ognuno di coloro che si tolgono la vita è una vittima della delegittimazione dell'uomo per ciò che vale davvero.
Io adesso ho paura, è da tanto che sento scivolare via il senso vero della vita, degli affetti, della solidarietà. 
Cha la morte di Edoardo sia un monito per la nostra comunità. Stiamo in guardia, che nessuno lo segua sulla sua terribile strada. Ne saremo tutti responsabili.

Edoardo Bongiorno ospite a Porta Porta per la presentazione del film "Edda Ciano e il comunista"

Il dottor Edoardo Bongiorno era stato "protagonista" il 9 marzo 2010 di "Porta a Porta", la trasmissione di Bruno Vespa che ha dibattuto del libro di Marcello Sorgi dal quale è stata tratta  la fiction "Edda Ciano e il comunista" andata in onda domenica 13 marzo su Rai uno.
Libro e film che sono stati realizzati grazie all'ampia documentazione ritrovata da Edoardo a proposito della storia d'amore che aveva visto protagonista suo padre(comunista ed ex partigiano) e la figlia del Duce inviata in soggiorno obbligato a Lipari. 
Per visualizzare il video cliccare sul link

Edoardo. Il ricordo del "capo cantiere" e nostro collaboratore Giovanni Giardina


Stamattina al risveglio , un fulmine a ciel sereno ha squarciato il nostro paese ! Ancora incredulo  per quanto e’ successo ! Mio Dio,  noooooh !   Edoardo ??
Ogni volta che mi incontrava mi chiamava “Capo Cantiere “. Non bastano le parole per esprimere il mio dolore e nel formulare le mie condoglianze alla figlia ed alla moglie, allego una vecchia foto ricordo di mio fratello Bartolino , suo compagno di scuola ! Ciao Edoardo, ci mancherai tanto e spero che lassu’ troverai la pace che speravi, insieme ai tuoi e ai tuoi compagni che ti hanno preceduto .”Il Capo cantiere “   
Giovanni  Giardina

La scomparsa di Edoardo. Il cordoglio del nostro collaboratore Corrieri

Ci sono certe notizie anche se ti trovi a migliaia di Km di distanza che ti scioccano! Poi ti domandi del perché accadono certi fatti e spesso per non dire sempre è difficile trovare una spiegazione, oppure ne sentirai tante e non saprai mai qual è quella giusta.
Ci sono persone che dedicano la loro vita al loro lavoro e alla propria Isola, quelle persone hanno dei valori impagabili, ma spesso le stesse hanno poca voglia di visibilità e nello stesso tempo pochi li esaltano.
Ci sono ricordi d’infanzia passati con persone allegre e spassionate, ricordi recenti che ti ricordano i valori dell’amicizia, fatte di poche cose e anche da sorrisi e abbracci sinceri, che quando li pensi ti danno forza sapendo che ancora oggi esistono certi valori in un mondo diventato freddo e pieno d’invidia, fatto di narcisismo e egoismo e dove trovare i “Giusti” diventa sempre più difficile.
Ci saranno persone che ricorderanno come me un UOMO ricco di valori che oggi ci guarda da lassù.
Ciao Edoardo
Daniele Corrieri

Un suicidio che ha sconvolto le Eolie. Il corpo a disposizione dell'autorità giudiziaria

La morte, il suicidio di Edoardo Bongiorno, imprenditore alberghiero di 61 anni e figlio del partigiano Leonida, ha gettato una cappa di tristezza sull'arcipelago. Come anticipato (vedi articolo precedente) il suicidio, attraverso un colpo di pistola alla tempia destra, sarebbe avvenuto tra le 6 e 30 e 7 di stamani all'interno di un porter di proprietà della struttura alberghiera.
Rispetto a quanto già scritto aggiungiamo che sotto il corpo del  povero Edoardo le forze dell'ordine hanno trovato un foglio (con l'intestazione dell'albergo) nel quale l'imprenditore si rivolgeva alla moglie Isabella e alla famiglia Manuela chiedendo, tra l'altro, scusa per il gesto estremo.
La salma, dopo i rilievi del caso, su disposizione del dottor Mirko Piloni (magistrato di turno a Barcellona) è stata trasferita a cura della ditta Alfa e Omega all'obitorio del cimitero di Lipari in attesa delle determinazioni dell'autorità giudiziaria.
Intanto sul corpo del povero Edoardo il dottor  Venanzio Iacolino ha effettuato la ricognizione cadaverica al fine di relazionare ai carabinieri.
Carabinieri che stanno procedendo ad ascoltare alcune persone.
Il porter, posto sotto sequestro, è  stato trasportato con il carro attrezzi del comune al megaparcheggio di Lipari.
Questa redazione profondamente colpita, così come tutta  la cittadinanza, dal tragico evento, nello stringersi attorno ai familiari dell'imprenditore, ha deciso di sospendere  sino  alle 16,00 ogni pubblicazione che non sia legata alla tragica dipartita di Edoardo.
Il servizio fotografico del "Pascuni a S. Calogero" è rinviato a data da destinarsi.

IL VIDEO DELL'AREA DOVE E' AVVENUTO IL SUICIDIO DI EDOARDO BONGIORNO( Girato al di là delle transenne apposte dalle forze dell'ordine

Tragica mattinata a Lipari. Si è tolto la vita Edoardo Bongiorno

E' Edoardo Bongiorno (61 anni), imprenditore eoliano del settore turistico alberghiero, l'uomo che stamani, intorno alle 6 e 30, si è tolto la vita con un colpo di pistola alla tempia destra.
Il suicidio è avvenuto all'interno di un porter blu (di sua proprietà) che ha posteggiato in prossimità dell'ingresso dell'hotel ubicato sulla via Marconi.
Ad accorgersi dell'accaduto, intorno alle sette, due dipendenti che vedendolo disteso all'interno del porter hanno pensato avesse preso sonno. Una volta avvicinatisi si sono resi conto della drammatica realtà ed hanno allertato i carabinieri e il 118. Purtroppo, però, per l'imprenditore non c'era più nulla da fare.
La via è stata chiusa da ambo i lati e i carabinieri stanno effettuando i rilievi di rito.
Sul posto anche la polizia municipale.
Il porter (nella foto) è stato coperto nella parte frontale con un lenzuolo per impedire si vedesse il corpo.
Si attende  l'arrivo del magistrato (o una sua autorizzazione) per rimuovere la salma e trasferirla all'obitorio del cimitero di Lipari. Edoardo era molto conosciuto a Lipari e non solo: sia per la sua  professionalità di  imprenditore, sia perchè figlio di Leonida Bongiorno il partigiano liparese che fece innamorare, durante il suo confino  a Lipari, Edda Ciano.
Proprio attraverso le lettere del padre ad Edda e di questa a lui (insieme a lui)  Marcello Sorgi scrisse il libro "Edda Ciano e il comunista) dal quale poi venne ricavata l'omonima  fiction televisiva.
Sulle cause che  hanno portato al suicidio stanno, ovviamente, cercando di fare luce i carabinieri.
La notizia ha letteralmente sconvolto tutti gli abitanti dell'arcipelago e non solo questi.
Edoardo lascia la moglie e  una figlia.




Imprenditore eoliano ritrovato cadavere in un mezzo . Si sarebbe tolto la vita

Nto imprenditore turistico ritrovato cadavere all'interno di un mezzo di proprietà della sua attività. Secondo le prime notizie si sarebbe tolto la vita.

lunedì 1 aprile 2013

Pasqua 2013 a Lipari. Video dell'incontro tra il Cristo Risorto e la Madre

Vi proponiamo un video di circa 20 minuti realizzato proprio nel cuore della piazza dove avviene l'incontro tra il Cristo risorto e la Madre. Questo per permettere a tanti eoliani (specie a quelli che vivono fuori) questa fortissima emozione

MARTEDÌ SI DISCUTE IL MODELLO “STIPENDIALE” SICILIANO A MONTECITORIO

Il modello Sicilia è stipendiale, non politico. in Parlamento. Il Movimento 5 stelle ha proposto a Laura Boldrini, presidente della Camera, il versamento della parte eccedente alla quota trattenuta ai parlamentari M5s al ‘fondo per il microcredito alle Pmi “come avviene, tramite bonifico, all’Assemblea regionale siciliana.
I parlamentari M5S hanno chiesto che Montecitorio adotti lo stesso strumento, creando un fondo analogo a quello del parlamento regionale siciliano.
Intanto i deputati del M5S hanno promosso una iniziativa per tagliare i costi delle Camere attraverso una drastica riduzione degli stipendi e delle spese di deputati e componenti dell’ufficio di presidenza della Camera.
Nella ripresa dei lavori, martedì, i deputati del M5S illustreranno nell’Ufficio di presidenza di Montecitorio‘piano di risparmio’ annuale che ammonta a circa 42 milioni di euro, segnalando il modello virtuoso di riferimento “adottato a titolo personale” dai deputati regionali del Movimento eletti all’Assemblea regionale siciliana.
Gli emolumenti mensili verrebbero decurtati della metà (5mila euro lordi rispetto ai 10mila  di competenza) ed un codice etico, consultabile on line da tutti i cittadini, avrebbe il compito di assicurare il massimo di trasparenza. Viene inoltre proposto l’accorpamento delle residue voci di spesa, come la diaria di soggiorno e il rimborso spese ‘per l’esercizio di mandato’, i viaggi e il telefono, determinando un tetto massimo di 8.559,24 euro al mese.
“Nel fare riferimento ad un’esperienza di notevole riduzione dei costi relativi alle competenze dei parlamentari – scrivono il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e i segretari di presidenza Claudia Mannino e Riccardo Fraccaro a Laura Boldrini e al collegio dei questori – ci permettiamo di citare l’esperienza dei parlamentari del Movimento 5 stelle eletti nell’Ars“. I deputati regionali siciliani, riferiscono Di Maio Mannino e Fraccaro, trattengono 2500 euro netti sui 5100 euro netti erogati come ‘indennita’ da parlamentare’, rinunciando così al “rimborso spese per attitivita’ parlamentari e trasporto su gomma”.
Rispetto ai 3500 euro netti della diaria, i deputati dell’Ars mantengono “solo i rimborsi spese”  e cioè”pernottamento, trasporto e buono pasto di 7euro giornalieri (criteri determinati dal codice etico interno) rendicontati on line”.
La “parte eccedente alla quota trattenuta ai parlamentari siciliani M5S”, si precisa nella proposta, “viene versata tramite bonifico al ‘fondo per il microcredito alle piccole e medie imprese dell’Ars‘ e si chiede pertanto di creare un fondo analogo anche a livello della Camera dei deputati”.
Per ciò che concerne infine  ’il trattamento economico dei deputati’, i parlamentari M5S invitano l’Ufficio di presidenza della Camera di a determinare una misura paria a 5mila euro lordi dei 10.453,00 (lordi) percepiti come indennita’ parlamentare, accorpando le altre voci di spesa esterne all’indennita’, come la diaria di soggiorno mensile, (che oggi ammonta a 3.503,11 euri netti), rimborso spese per l’esercizio di mandato, rimborso spese accessorie di viaggio, rimborso forfettario spese telefoniche”.
L’elargizione di ogni spesa, si precisa, “dovra’ essere giustificata a titolo di rimborso alla Camera e pubblicata on line sul sito ufficiale per ogni deputato” e “l’erogazione deve avvenire per spese attestate e non superare il tetto massimo di 8.559,24 euro al mese”, cancellando il rimborso spese mensile ‘per l’esercizio di mandato’ (1.845,00 euro a titolo forfettario e 1.845,00 euro netti per spese certificate); i rimborsi mensili per le ‘spese accessorie di viaggio’ (1.107,90 euri netti) e ‘forfettario per le spese telefoniche’ (258,23 euri netti).
Quanto al ‘trattamento economico in ragione della carica ricoperta’, i grillini intendono eliminare l’indennita’ d’ufficio mensile di 4.446,14 euro (lordo) per i vicepresidenti della Camera; di 4453,84 euro (lordo) per i questori e di 3181, 31 euro (slordi) per i segretari di presidenza; le spese telefoniche di 154,94 euro.
Si salvato dalla forbice il telefono cellulare, ove necessario, e il personale delle segreterie (un addetto di V livello, tre di IV livello e due di II livello) per il vicepresidente e il questore e il team di 4 addetti (2 di IV livello e 2 di II livello) per i segretari di presidenza.
Per ultimo, cancellazione dei fondi per le spese di rappresentanza: 1075,95 euro per i vicepresidenti della Camera e i questori; 860,76 euro per i segretari di presidenza.
Ma l’Assemblea regionale siciliana, pur avendo ritoccato i costi, non è affatto arrivata a tanto. Il modello siciliano, in definitiva, non è stato ancora adottata in Sicilia se non molto parzialmente e solo con le trattenute autonomamente disposte dai deputati regionali grillini

Giovanni Giardina propone "U testamientu du Signuri" - Dall’ 8° volume” PARTE GENERALE” di Pino Paino 1979

Si cunta ca quannu u Signuri si nn’avìa a ghiri, i ‘nta stu munnu,era cunfunnutu, pinsannu a cu ci avìa a lassàri tuttu  chiddu  ca  c’esti supa a terra.
Pinsava, pinsava :A cu ci u lassu ? Si ci u lassu e galantuomini,i nobili cumu restanu? E si ci u lassu e nobili, i galantuomini cumu fannu ? E i viddani ? E i mastri ?
‘Nsumma, ora ca vi nn’aviti a ghiri  i ‘nta stu munnu,pirchì ‘un nni lassati a nuautri tutti cuosi ?
E u Signuri , pigghiò e ci spartù a iddi !
I parrini appena seppiru ca u Signuri si nn’avìa a ghiri,currieru puru iddi.
“Signuri ,nenti nni lassati a nuautri, vistu ca vi nn’avìti a ghiri ? “
Troppu tardu vinistivu, “ci rispunnù u Signuri” pirchì ormai ci spartìu e nobili….!  Diavulu !!! si vutàru i parrini.!
Allura a vuautri vi lassu u diavulu, ci dissi u Signuri !
Vinniru e vinniru i monaci ,
“Signuri, nenti nni lassi ora ca vi nn’avìti a ghiri ? “
“Nenti pirchì ci spartiu e nobili,! “
  Diavulu ci dissiru i monaci.
“U diavulu su pigghiaru i parrini.!”
  Pascienza ! ci dissiru i monaci,
“E a vuautri vi lassu a pascienza, ci dissi Gesu  Cristu ! “
 E mastri ci vinni ‘nta ricchia ca u Signuri si nn’avìa a ghiri ,e currieru subitu !
  Signuri, chi nni lassi a nuautri ?
  “Troppu tardu pirchì ci lassaiu tutti cuosi e nobili ! “
  Diavulu! dissiru i mastri.
 “ Su pigghiaru i parrini.”
  Pascienza !
“Sa pigghiaru i monaci !”
  Chi ‘mbruogghi, si vutàru i mastri !
“E i ‘mbruogghi vi lassu a vuautri ! “
Vinniru ddi povirazzi di viddani , tutti avvilùti e scunsulati,.
 Signuri, nenti nni lassati,ora ca vi nn’avìti a ghiri ?
 “Troppu tardu, pirchì ci spartìu e nobili ! “
  Oh diavulu !!
“Su pigghiaru i parrini “
  Pascienza!
“Sa pigghiaru i monaci ! “
“Chi ‘mbruogghi !
“Si pigghiaru i mastri ! “
 Fascimu a vuluntàti i Diu !
“E a vuautri vi lassu a vuluntàti i Diu !”
Ed è pi chistu ca ‘nta stu munnu , i nobili cumannanu, i parrini sunnu aiutati du diavulu,,i monaci hannu a pascienza,i mastri fannu i ‘mbruogghi, e i viddani su cunnannati a fari a vuluntà di Diu !!

La Regione Sicilia esce da Mediterranea Holding, socio della Compagnia delle Isole

di Francesca Gerosa
Stop alla Regione armatrice. La giunta siciliana ha deciso di uscire da Mediterranea Holding di Navigazione, socio della Compagnia delle Isole, proprietaria del marchio Siremar, ex compagnia navale del gruppo Tirrenia. Una mossa prevista dalla deliberazione numero 105 che reca il titolo "Recesso del socio Regione siciliana".Il governo di Rosario Crocetta, alle prese con impellenti problemi finanziari, per scrollarsi di dosso un onere crescente messogli sulle spalle dall'allora governatore, Raffaele Lombardo, fa leva adesso su una norma della legge regionale 11 di tre anni fa che prevede la "dismissione delle partecipazioni strategicamente non rilevanti per il perseguimento dei fini istituzionali della Regione".
E la vendita di Mediterranea Holding, costituita assieme all'armatore napoletano Salvatore Lauro, che ha acquisito dopo un lungo contenzioso la Siremar nell'ambito dell'operazione Tirrenia, è l'ideale, secondo la Regione. Attualmente la società è partecipata dalla Regione Siciliana per il 43,023%, dalla società Lauro Spa per il 34,259%, dalle Isolemar Srl per il 14,60% e da Acies Srl per l'8,11%.
Ad oggi il capitale sociale di Mediterranea ammonta a 8.600.000 euro, esiste un'opzione aperta per aumentare il capitale a 14 milioni entro il 30 giungo 2013 e la Regione ha già sottoscritto e versato l'aumento di capitale per 2.300.000 euro. Di fronte al rischio concreto di diventare socio di maggioranza con oltre il 50%, adesso scatta l'exit strategy di Palazzo d'Orleans.
E' l'assessorato all'Economia guidato da Luca Bianchi a sottolineare che la Regione ha già sostenuto "notevoli esborsi finanziari" e che è giunto il momento di "manifestare la volontà di uscire dalla compagine sociale di Mediterranea Holding utilizzando la previsione statutaria che contempla il diritto del socio di recedere". Da qui la deliberazione della giunta per  porre in essere tutte le azioni necessarie alla valorizzazione delle azioni possedute dalla Regione siciliana.

IL FUMO PASSIVO FA MALE AL CUORE LO CONFERMA UNO STUDIO AMERICANO

di Andrea Busalacchi -
Che fumare tabacco facesse male è ormai risaputo da tempo, nonostante sia ancora presente un costante numero di persone che ne fanno uso, ma oggi parleremo dell’effetto negativo del fumo passivo.
Al fumo passivo purtroppo, nella vita quotidiana, non viene dato un peso importante, sebbene proprio in Italia, le leggi “anti-fumatori” sono tra le più restrittive al mondo (anche se molto spesso non vengono rispettate).
Un interessante studio presentato al congresso annuale dell’American College of Cardiology, a cui partecipano cardiologi e specialisti cardiovascolari provenienti da tutto il mondo, ha dimostrato una stretta relazione tra fumo passivo e malattie cardiache; nello specifico è stato registrato un aumento del 40% dei segni di calcificazione ossea dell’arteria coronarica (CAC), rispetto alla popolazione standard.
Da questa osservazione si potrebbe giudicare il dato in maniera superficiale, in quanto è ampiamente risaputo che il fumo passivo faccia male al cuore, ma l’importanza di questo studio, sta nel fatto che dimostra una relazione dose-dipendente con il fenomeno. Basti pensare che a seguito di questa scoperta, il fumo passivo è stato paragonato ai principali fattori di rischio per la salute umana, insieme al colesterolo alto, l’ipertensione e il diabete.
Questi dati, dovrebbero aiutarci a vivere meglio il problema del fumo passivo, lasciando liberi coloro che vogliono fumare nel rispetto di coloro che hanno scelto di non farlo. Purtroppo non esistono metodi di disintossicazione dal fumo (in grado cioè di annullare gli effetti negativi da esso causati), ma vi rimando ad un mio articolo precedente dove si parla di NAC, una sostanza utile al nostro organismo.
Un ultimo consiglio per i soggetti ansiosi, che trovano nel fumo di tabacco un modo per aiutare il loro stato d’ansia: sostituite la sigaretta ad una buona tazza di tè verde, ma mi raccomando di lasciare in infusione il tè un paio di minuti in più rispetto al tempo indicato, per enfatizzare al meglio le sue proprietà anti-ansia!

La Croce Rossa ha incontrato i ragazzi della scuola di Canneto (servizio più foto)


“Primi ad arrivare, ultimi a ripartire”: questo il motto di cui gli indefessi volontari della CRI (150 anni di storia al loro attivo) si fregiano con orgoglio ovunque il loro prezioso intervento giunga.
Qualche pomeriggio fa, guarniti di divisa e muniti di attrezzi di primo soccorso, quattro Crocerossini liparoti hanno fatto irruzione nel Plesso di Canneto, ma ….NIENTE PAURA! Si è trattato di un innocuo incontro a scopo educativo caldeggiato dalla Dirigente Scolastica dott.ssa Mirella Fanti, puntualmente attenta agli scambi che scuola ed enti locali possono – o meglio devono - intrecciare all’insegna della sensibilizzazione dei minori.
I nostri “giovani futuri cittadini” delle scuole primaria e secondaria di I grado, accompagnati dai loro docenti, hanno vissuto un’inedita lezione di vita improntata su temi caldi e delicati quali la sicurezza stradale, le modalità di pronto soccorso e di primo intervento, i rischi scolastici che attentano alla sicurezza personale e la salvaguardia della salute.
Dapprima, dalle 15:00 alle 16:00, è toccato ai bimbi delle “care elementari” il piacere di frugare nella cassetta degli arnesi salvavita, venendo a contatto con apparecchi e nomi (pallone ambu, BLS …) non proprio all’ordine del giorno, ma per questo carichi di fascino e capaci di polarizzare l’inarrestabile curiosità tipica dei piccoli. Bando al mero nozionismo e spazio assoluto alla pratica, nel rispetto di una missione che è innanzitutto basata sull’azione: misurazioni di pressione, utilizzo degli apparecchi esibiti e soprattutto la lieta conoscenza, a tu per tu, di Anna (amore a prima vista per i bimbi!), il mezzobusto adoperato dai volontari per mostrare la struttura interna degli organi vitali.
Due brevi video, incentrati sui compiti essenziali della CRI e su una simulazione di pronto soccorso, hanno conferito a quell’ora “tutta salute e vita” il sapore unico di un viaggio partito da un’aula, ma che in essa non si esaurisce, toccando confini e territori che rendono le sfide della Croce Rossa piccole-grandi conquiste quotidiane dai mille e più risvolti.
Alle 16:00 cambio di guardia: entrano in aula i ragazzi della “media” che, seppure per un’ora, si sono riscoperti crocerossini in prima linea, alle prese con prove, tentativi e simulazioni di massaggio cardiaco.
Gli esperti presenti in veste di insegnanti eccezionali hanno puntualizzato e illustrato regole e disposizioni da seguire in caso di pericolo, responsabilizzando i ragazzi a un uso ragionevole e quanto più efficiente del 118. Un veloce prontuario di consigli su cosa e come fare nell’attesa della famigerata ambulanza. Un modo disincantato e pragmatico per toccare temi spiacevoli col giusto tatto che conviene alle nuove generazioni.
Volontari volenterosi e finti pazienti assai pazienti di restare in ascolto: questi gli ingredienti per una ricetta ben riuscita.
È proprio il caso di dire che la nostra scuola si è ANIMATA …. grazie agli stimoli vivi e irrinunciabili dell’esperienza diretta!
CRI: Crescere Responsabilmente Insieme
Cettina Forestieri