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martedì 2 aprile 2013

Un suicidio che ha sconvolto le Eolie. Il corpo a disposizione dell'autorità giudiziaria

La morte, il suicidio di Edoardo Bongiorno, imprenditore alberghiero di 61 anni e figlio del partigiano Leonida, ha gettato una cappa di tristezza sull'arcipelago. Come anticipato (vedi articolo precedente) il suicidio, attraverso un colpo di pistola alla tempia destra, sarebbe avvenuto tra le 6 e 30 e 7 di stamani all'interno di un porter di proprietà della struttura alberghiera.
Rispetto a quanto già scritto aggiungiamo che sotto il corpo del  povero Edoardo le forze dell'ordine hanno trovato un foglio (con l'intestazione dell'albergo) nel quale l'imprenditore si rivolgeva alla moglie Isabella e alla famiglia Manuela chiedendo, tra l'altro, scusa per il gesto estremo.
La salma, dopo i rilievi del caso, su disposizione del dottor Mirko Piloni (magistrato di turno a Barcellona) è stata trasferita a cura della ditta Alfa e Omega all'obitorio del cimitero di Lipari in attesa delle determinazioni dell'autorità giudiziaria.
Intanto sul corpo del povero Edoardo il dottor  Venanzio Iacolino ha effettuato la ricognizione cadaverica al fine di relazionare ai carabinieri.
Carabinieri che stanno procedendo ad ascoltare alcune persone.
Il porter, posto sotto sequestro, è  stato trasportato con il carro attrezzi del comune al megaparcheggio di Lipari.
Questa redazione profondamente colpita, così come tutta  la cittadinanza, dal tragico evento, nello stringersi attorno ai familiari dell'imprenditore, ha deciso di sospendere  sino  alle 16,00 ogni pubblicazione che non sia legata alla tragica dipartita di Edoardo.
Il servizio fotografico del "Pascuni a S. Calogero" è rinviato a data da destinarsi.

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