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martedì 2 aprile 2013

Edoardo (di Angelo Ferlazzo e Silvia Carbone)

(Angelo Ferlazzo) Desidero pur evitando commenti e polemiche al punto attuale inutili e strumentali, porre l’attenzione sulla tragedia “annunciata”, visto l’andamento economico che le Eolie, non diverse dal resto d’Italia si trovano a fronteggiare. Detto questo, oggi si è consumata una tragedia di portata enorme per il nostro piccolo arcipelago, la scomparsa violenta di un nostro caro amico e imprenditore, Edoardo Buongiorno che Dio gli riservi una dimora serena.
Berne proprio la serenità e quella che gli è mancata ultimamente, lottando con tutte le sue forze ma sempre con molta eleganza, contro le ingiustizie di una vita quotidiana di cui per non mettersi in contrasto con chi aveva sensibilità diversa dalla sua certamente non gli permetteva riposi tranquilli,  ed allora si faceva carico di silenzi divenuti insopportabili. Altro aspetto di Edoardo uomo sempre in movimento e pieno di iniziativa, con il lavoro che mancava ma sempre fiducioso, che lo vedeva programmare una stagione stiva difficile e forse con qualche difficoltà economica che per carità plausibile quando si è sul mercato con un prodotto di qualità e sempre con il massimo del confort come lui concepiva l’ospitalità.
Ecco questo dovrebbe fare riflettere tutti noi che siamo spesso anzi… troppo spesso rimasti a guardare, pur capendo e sapendo, oggi è troppo tardi il tempo è scaduto, ultimo atto di una commedia senza tempo. Dolore e sconforto per la famiglia a cui mi sento vicino e solidale, addio Edoardo la fine del tuo viaggio comincia adesso.
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(Silvia Carbone) Ma come si può vivere in una società che ha reso l'uomo schiavo di ciò che (non) possiede e della sua immagine pubblica ed esteriore???
Edoardo ci lascia un messaggio "in cui fa anche riferimento ai suoi debiti, che lo hanno distrutto fisicamente, moralmente, psicologicamente, fino a decidere - terribilmente - di farla finita con la vita."
Ma come si può temere così tanto le avversità "materiali" della vita da non trovare scampo??? come abbiamo fatto ad arrivare a tanto?? come abbiamo fatto a trasformare l'anima delle persone in cartelle esattoriali e conti correnti?? come è stato possibile scambiare per sempre l'importanza dell'ESSERE di una persona con l'importanza del suo APPARIRE?? eppure lo abbiamo fatto e ognuno di coloro che si tolgono la vita è una vittima della delegittimazione dell'uomo per ciò che vale davvero.
Io adesso ho paura, è da tanto che sento scivolare via il senso vero della vita, degli affetti, della solidarietà. 
Cha la morte di Edoardo sia un monito per la nostra comunità. Stiamo in guardia, che nessuno lo segua sulla sua terribile strada. Ne saremo tutti responsabili.

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