La
realizzazione, a Stromboli, dell'area di carico/scarico ha suscitato in questi
giorni un ampio dibattito di cui, forse, è a conoscenza. Le reazioni, in
generale, sono legate soprattutto al fatto che tale area è in fase di costruzione
in una zona dell'isola già piuttosto “critica”: il lungomare che, come tutti
sappiamo, soffre da anni per la presenza di un' area di stoccaggio dei rifiuti
solidi urbani “vista mare” piuttosto discussa e alquanto maltenuta. A questo si
aggiunge la presenza di rifiuti di vario genere lungo tutte le spiagge di
quella zona; relitti di barche abbandonate, copertoni, ferri arrugginiti,
ecc... In poche parole rifiuti “speciali” che, purtroppo, non possono essere
smaltiti o spostati nemmeno grazie all'impegno di qualche coraggioso
volontario.
Le
scrivo qui, pubblicamente, nella speranza che possa dare una risposta
“pubblica” e chiara alle molte domande di chi, sempre pubblicamente, ha
manifestato le sue perplessità.
Il
dibattito a cui mi riferisco, infatti, si è svolto non solo nei salotti privati
di chi abita sull'isola o la frequenta saltuariamente, ma ha acquisito una
dimensione pubblica non indifferente animando discussioni accese sui social
network; sono intervenuti cittadini residenti, turisti, proprietari di case non
residenti e tanti altri che, a vario titolo, hanno un legame con l'isola.
Discussioni colorite su un argomento delicato che, come può immaginare, non
fanno buona pubblicità a un posto che vive di turismo.
Ritengo
che, superata la polemica fine a se stessa, queste domande meritino una
risposta dall'unica fonte certa e attendibile deputata a darle, cioè il nostro
Primo Cittadino.
Molti
di noi hanno provato e provano a farlo, e ritengo questo tentativo una grande
dimostrazione di partecipazione e interesse da parte di molti cittadini attivi.
Ma
ciò non basta a fugare i dubbi di chi si oppone e ci ritiene responsabili (in
quanto abitanti dell'isola) della realizzazione di un'opera nei confronti della
quale grida allo scandalo e all'indignazione.
Per
questo la prego di voler rispondere pubblicamente a queste domande:
1.
Perchè è stata scelta quell'area e non
un'altra dove, forse, un'opera del genere avrebbe avuto minor impatto
ambientale, magari meno esposta, possibilmente dall'altro lato della strada?
2.
Come mai non si è pensato di utilizzare
l'ex campo di calcio?
3.
Per la realizzazione di quest'area è stata
spianata una duna. Non c'era alcun vincolo legislativo (magari legato alla ZPS,
“Zona di Protezione Speciale”) che poteva impedirlo, considerata anche la
presenza in quel luogo di piante endemiche di particolare pregio?
4.
Pare che il Piano Regolatore prevedesse che
l'area di carico/scarico (insieme al centro di stoccaggio dei rifiuti,
posizionato sulla spiaggia “temporaneamente” circa 20 anni fa) fosse realizzata
nella zona delle “Petrazze”. Che fine ha fatto quel progetto? Come mai non è
andato avanti? Esiste forse un nuovo piano per la gestione dei rifiuti?
5.
Zona di “carico/scarico” vuol dire che i
mezzi stazioneranno lì solo il tempo di caricare e scaricare la merce oppure
potranno fermarsi anche per giorni e nottate intere?
E'
possibile rassicurare i proprietari delle case vicine in merito a questo punto?
E'
possibile, insomma, fare in modo che non diventi un parcheggio stabile di mezzi
pesanti sul mare?
6.
Restando in tema di spiagge e lungomare,
circola la notizia che entro il 31 dicembre l'amministrazione dovrà approvare
il “Piano Spiagge”.
Considerata
la delicata situazione della zona di Scari, dove le varie categorie
(professionali e non) esercitano la loro attività, sarebbe possibile
organizzare un incontro pubblico con la sua partecipazione, al fine di chiarire
i tanti dubbi relativi alle modalità di utilizzo della spiaggia da parte dei
suoi attuali occupanti?
La
ringrazio per il tempo che vorrà dedicare a questa lettera, scritta da una
cittadina come tanti, desiderosa non di sollevare sterili polemiche, ma
semplicemente di ottenere informazioni rispetto al posto nel quale vive.
Spero
che voglia cogliere le mie richieste come l'occasione per chiarire
pubblicamente le motivazioni di una scelta che, come tutte quelle legate al
Comune da lei amministrato, riguardano l'interesse di tutti: del territorio,
dei cittadini residenti, dei turisti e dei proprietari di case non residenti.
Cordiali
saluti
Carolina
Barnao