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sabato 16 gennaio 2021
E' deceduto Luigi D'Auria
Alla famiglia le nostre condoglianze
SCELTE SCIENTIFICHE O SCELTE POLITICHE (di Francesco Finocchiaro)
Una cosa che ognuno di noi dovrebbe essere in grado di fare è almeno riuscire a capire se una determinata scelta è frutto di un ragionamento scientifico oppure, laddove esso sia assente, si debba presumere che vi siano altre logiche alla base.
Torniamo a parlare di tamponi molecolari.
Avevamo già spiegato mesi fa i motivi per cui una semplice positività al tampone, in mancanza di altri dati, non significa nulla "scientificamente" parlando, seppur politicamente ha legittimato, e continua a fare, le strategie governative di progressive restrizioni.
La nostra tesi non solo non è stata smentita, ma anzi ha trovato conferme tra i più stimati virologi,trovate l'articolo qua
https://www.affaritaliani.it/coronavirus/tamponi-positivi-contagiosita-699129.html?refresh_ce
ciononostante i “decisori” politici sembrano non tenerne minimamente conto e gli screening continuano.
Si può tranquillamente affermare che la scelta di utilizzare i tamponi molecolari per rilevare le infezioni da covid, insieme a quella di considerare i “positivi asintomatici” pericolosi, è stata quella che senz’altro ha impattato di più sulla vita dei cittadini e del pianeta in generale, in quanto l’idea di fondo di tale ragionamento è che “chiunque” ( seppur sanissimo ed in perfetta salute ) sia potenzialmente contagioso e che grazie a questi test sia possibile “scovare” questi malati nascosti. E che anche una volta avuto un risultato negativo, dopo poche ore si ritorna ad essere potenziali untori...
Possiamo dire che il concetto stesso di "malato asintomatico" nasce in ossequio ai risultati dei tamponi, altrimenti non avrebbe senso di esistere.
Da questa idea deriva in linea concettuale tutto il resto delle restrizioni ( altrimenti basterebbe isolare i malati ed i loro contatti ) come pure il ragionamento che si debba usare la mascherina sempre e dovunque,e non solo quando si ha a che fare con malati o si è malati ( come si faceva prima,cit.), poichè “chiunque” è un potenziale pericolo.
L'adozione dei test PCR di massa è dunque alla base della distruzione di intere economie e della limitazione della libertà alle persone.
Tutto questo costrutto, per stare in piedi, si basa sull'idea che questi test siano ovviamente affidabili.
Ma dovete anche sapere una cosa…
L’unico studio esistente ( non lo diciamo noi, è cosa nota) che certifica il fatto che i tamponi ( molecolari e non ) rilevano effettivamente una porzione del virus Sars-Cov-2, e dunque possono essere utili alla diagnosi della malattia, è questo
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31992387/
uno studio dal titolo “Detection of 2019 novel coronavirus (2019-nCoV) by real-time RT-PCR”, altrimenti noto tra gli addetti ai lavori come studio “Corman-Drosten”, pubblicato il 23 gennaio 2020.
Un’unico studio dal quale sono dipese le sorti di intere nazioni e di miliardi di persone. L’unico studio che ha legittimato la “tamponatura” di massa della popolazione.
Speriamo sia corretto, giusto? Che sia almeno particolarmente accurato.
Chiunque darebbe per scontato di si, e viste le valanghe di restrizioni che dipendono da questo piccolo dettaglio si suppone che si sia valutata bene la questione…
Voi l’ avete letto?
Un gruppo di ricercatori indipendenti lo ha fatto, andando ad esaminare la correttezza delle procedure e la fondatezza dei dati, ed ha pubblicato il 27 novembre 2020 un report su Eurosurveillance dal titolo
“ External peer review of the RTPCR test to detect SARS-CoV-2 reveals 10 major scientific flaws at the molecular and methodological level: consequences for false positive results.”
Che trovate a questo link
https://cormandrostenreview.com/report/
ed in fondo all’articolo trovate una chat dove si svolge in modo trasparente una discussione tra i vari ricercatori di tutto il mondo che vogliono esaminare le conclusioni di questo report o discuterne con gli autori.
Abbiamo aspettato un po' prima di divulgarlo perché oggi possiamo affermare che in quasi 2 mesi nessuno ha trovato errori nella revisione!
In religioso silenzio vi traduco solo questo passaggio che riassume quanto riscontrato dai revisori, e vi ricordo nuovamente che se lo studio Corman-Drosten è sbagliato vuol dire che i milioni di tamponi fatti in tutto il mondo finora sono stati inutili, siamo andati a alla cieca e abbiamo distrutto una civiltà intera rilevando positività e negatività a casaccio.
“Il protocollo del RT-qPCR pubblicato per la rilevazione e la diagnosi del Cov-2019 e lo studio annesso soffrono di numerosi errori tecnici e scientifici, incluso una insufficiente elaborazione dei primer, un protocollo PCR problematico e insufficiente, l’assenza di un’accurata validazione dei test. Nè il test presentato nè lo studio hanno minimamente i requisiti perchè una pubblicazione scientifica sia ritenuta accettabile. Infine, il brevissimo tempo intercorso tra la sua presentazione e la sua pubblicazione (24 ore) sta a significare che non è stato svolto il classico lavoro di esame che si fa prima di una pubblicazione, o è stato fatto molto superficialmente. Noi forniamo prove inoppugnabili di varie inadeguatezze scientifiche, errori e difetti.
Considerando le varie imperfezioni sia metodologiche che scientifiche, noi siamo certi che il board editoriale di Eurosurveillance non abbia altra scelta se non quella di ritirarlo.
Questo nostro lavoro vi mostrerà i numerosi errori del paper Corman-Drosten, sulla base del quale in tutto il mondo si sono verificate diagnosi errate ed erroneamente attribuite al covid-19, distrutte le vite di milioni di persone e imposte restrizioni dai governi di tutto il mondo.”
Chiunque voglia farci pervenire le sue considerazioni può farlo alla seguente mail
Grazie dell'attenzione
Francesco Finocchiaro
Lipari: CittadinanzAttiva sollecita istituzione Garante comunale tutela disabili
Lettera del Coordinatore territoriale di CittadinanzAttiva, Benedetto Marcello Tedros, al Presidente del Consiglio comunale di Lipari , Giacomo Biviano; al sindaco Marco Giorgianni e per conoscenza ai consiglieri comunali, al segretario comunale e al Prefetto di MessinaOGGETTO: Proposta nomina “Garante Comunale dei diritti della persona Disabile”
IL COORDINATORE
Benedetto Marcello Tedros
venerdì 15 gennaio 2021
Covid: ordinanza di Musumeci, zona rossa con maggiori restrizioni. Vietati anche gli spostamenti, nei limiti di 2 persone, per fare visita ad amici e parenti.
COMUNICATO
La Sicilia sarà “zona rossa” dalla mezzanotte tra sabato e domenica (17 gennaio) per due settimane (fino a domenica 31 gennaio). Lo stabilisce l’ordinanza firmata dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che recepisce i contenuti dell’ultimo Dpcm e in linea con quanto deciso dal governo nazionale per l’Isola.
Alle regole previste dalla normativa nazionale per la “zona rossa”, nell’ordinanza del presidente Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sono state aggiunte delle misure ancora più restrittive: non sarà consentito fare visita ad amici e parenti.
Per quanto riguarda le lezioni scolastiche, saranno in presenza i servizi educativi per l’infanzia (asili nido), la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado, come prevede il Dpcm, mentre per le altre classi si continuerà con la didattica a distanza.
«Ho appena firmato l’ordinanza con la quale si recepisce il Dpcm e quindi la condivisione che il ministro Speranza ha voluto fare della nostra richiesta di istituire in tutta la Sicilia la zona rossa – afferma il presidente Musumeci - I dati dei contagi sono allarmanti e purtroppo non c’è altra soluzione. Non si può giocare con la vita e la salute delle persone. Sul fronte scolastico torneranno a scuola i ragazzi delle elementari e della prima media. Per tutte le altre scuole di ogni ordine e grado varrà la didattica a distanza. Sono convinto che l’ordinanza senza le misure di vigilanza e senza le necessarie sanzioni rischia di essere inutile. Ecco perché rivolgo ancora una volta un appello ai prefetti e ai sindaci perché le forze dell’ordine e la polizia municipale possano essere mobilitate per questo tipo di attività».
MOBILITÀ
Divieto di entrata e di uscita dal territorio regionale, divieto di accesso e allontanamento dal proprio comune, salvo che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. Divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e privato, all’interno del territorio comunale, ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria.
Diversamente da quanto previsto dal Dpcm, sono vietati anche gli spostamenti, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata nei limiti di due persone per fare visita ad amici e parenti.
Vengono mantenuti i controlli per i passeggeri in arrivo nell’Isola (registrazione obbligatoria sul sito dedicato e tampone rapido).
ATTIVITÀ DIDATTICHE
In linea col Dpcm, svolgeranno attività didattica in presenza i servizi educativi per l’infanzia, la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado. Tutte le altre classi scolastiche e le Università continueranno con la didattica a distanza. Resta la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori e per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
ESERCIZI COMMERCIALI
Restano sospese tutte le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Aperti lavanderie, barbieri e parrucchieri, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.
Il video con intervento del presidente Musumeci su : https://www.
Il virus "corre" in Sicilia: oggi 1945 nuovi casi e 39 vittime
Il totale dei casi di Coronavirus registrati sull'isola da inizio pandemia è di 117.336. I decessi sono 2.916 mentre i guariti dall'infezione ammontano a 69.375. Attualmente i positivi sono 45.045, di cui 43.432 in isolamento. Questa la suddivisione dei nuovi contagi per provincia: Palermo 510, Catania 456, Messina 327, Trapani 312, Siracusa 185, Caltanissetta 87, Agrigento 38, Ragusa 29 ed Enna 1.
Conte firma il nuovo Dpcm, Sicilia rossa : ecco cosa si può fare
Per visualizzare il Dpcm cliccare sul link
Ricordando... Giacomo Biviano
Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito
LIPARI: TAMPONI RAPIDI COVID 19 MODALITA’ DRIVE IN DOMANI A PIAZZA MAZZINI
COMUNICATO
Si avvisa la cittadinanza che
SABATO 16 GENNAIO 2021 DALLE ORE 10:00 ALLE ORE
13:00
si
svolgerà l’attività di screening per la popolazione promossa dalla Regione
Siciliana e diretta dall’ASP Messina.
VERRÀ ATTIVATA UNA POSTAZIONE DRIVE IN PIAZZA
MAZZINI DOVE CI SI POTRÀ SOTTOPORRE A TAMPONI ANTIGENICI RAPIDI SU BASE
VOLONTARIA E IN FORMA GRATUITA.
L’invito
a partecipare a tale attività, così da poter monitorare e seguire l'andamento
epidemiologico nel nostro territorio e potere, eventualmente, mettere in campo
le necessarie azioni di prevenzione e controllo, è rivolto a tutta la
cittadinanza in particolar modo alla popolazione scolastica
(personale docente e non docente, alunni), in vista della possibile ripresa
delle attività didattiche in presenza.
A
tale scopo saranno eventualmente previste e comunicate ulteriori date di
effettuazione dei tamponi rapidi che potranno coinvolgere anche chi presta
attività lavorativa nel nostro Comune, così come sarà organizzato uno screening
dedicato al personale scolastico pendolare, sempre su base volontaria, alla
riapertura delle scuole.
Si
ricorda che non potranno partecipare allo screening coloro che sono sottoposti
a isolamento fiduciario o quarantena e coloro che presentano una sintomatologia
compatibile con il Covid -19 ovvero febbre superiore a 37,5°, tosse, difficoltà
respiratoria, assenza di gusto e olfatto.
Ci
si scusa per il breve preavviso ma la scelta della data è stata condizionata dalle
nuove disposizioni nazionali emanate in data odierna e che avranno effetto da
domenica 17 gennaio, con cui si ritiene di non dover entrare in contraddizione.
Si
ringrazia il personale USCA e la Direzione Sanitaria dell’ASP Messina.
Lipari,
15/01/2021
L’Amministrazione Comunale
Buon Compleanno a Anna Favaloro, Rosalba Marchetta, Antonio e Felice De Gregorio, Giovanni Cannistrà, Francesco Cannistrà, Ilenia Scolaro, Maria Catena Cannistrà, Vanessa Maniàci, Carmelo Cianciano, Manila Sabatini, Tinarelli Patrizia, Pippo Cafarella, Carla Veneziano, Janu Gayan, Milena Mollica, Lucia Cannistrà, Robert Paino, Francesco Trio
Riaperta la provinciale di Bagnamare
Riaperta da stamane la provinciale di Bagnamare chiusa, nei giorni scorsi, per consentire la bitumazione dei tratti interessati dai recenti lavori.
Foto d'archivio
giovedì 14 gennaio 2021
Musumeci: "Chiederemo a Roma, Sicilia "rossa" per 2 settimane. In assenza di accoglienza procederò con ordinanza (video)
«Alla luce dell’aumento dei contagi, che è ulteriormente progredito rispetto alla scorsa settimana, abbiamo sottoposto al governo centrale la proposta di dichiarare per due settimane la “zona rossa” in Sicilia. L’istanza sarà valutata nella cabina di regia convocata per domani a Roma e, ove la nostra richiesta non dovesse essere accolta, prudenzialmente domani stesso procederò con mia ordinanza ad applicare le limitazioni previste per le “zone rosse” in tutte le aree regionali a maggiore incidenza di contagio, come peraltro richiesto da numerosi sindaci. Dobbiamo evitare che rimandare misure inevitabili ci costringa a restare chiusi quando il resto d’Italia riaprirà. Confidiamo nei ristori più volte sollecitati assieme ad altri presidenti di Regione al governo centrale e, soprattutto, nel comportamento rispettoso da parte dei cittadini. Una minoranza non deve condizionare la vita sociale ed economica della nostra comunità».Lo ha appena dichiarato il presidente della Regione, Nello Musumeci.
Coronavirus, altri 1.867 casi in Sicilia e 36 vittime
Istruzione,al via screening ad alunni e docenti di scuole elementari e medie. La nota della Regione e dell'assessore De Luca
Avviate le operazioni di screening per alunni e docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado in vista del possibile ritorno a scuola di lunedì, 18 gennaio.
Riceviamo dall’Anci, nel pomeriggio di oggi, indicazioni rivolte alle Asp per l’effettuazione di test rapidi a studenti e personale scolastico delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Informati immediatamente i dirigenti scolastici interessati. Domattina, renderemo noto, sentito il personale Usca di Lipari, data ora e luogo in cui avverrà lo screening.
Assessore alla Sanità
Tiziana De Luca
Ricordando... Giacomo Greco
Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito
REGIONE, DEFINITI GLI ACCORDI PER L’INNOVAZIONE: 28 PROGETTI PER 228 MILIONI DI INVESTIMENTI IN SICILIA
I progetti prevedono la realizzazione di iniziative di innovazione e avanzamento tecnologico in settori come l’agrifood, le scienze della vita e le cosiddette fabbriche intelligenti. Tra i soggetti capofila che hanno firmato gli accordi con la Regione Siciliana e il Mise spiccano STMicroelectronics, la Fondazione Giglio, Enel, Vodafone, Etna Hitech e ancora tra i partner siciliani le Università di Palermo e Catania e la Kore di Enna, l’Ismett, la Fondazione Rimed e il Cnr di Catania.
“Sui ventotto progetti individuati e definiti sulla base dei bandi pubblicati dal Mise nel triennio 2017-2019 - spiega l’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano - la Regione interverrà con 15 milioni di cofinanziamento. Oltre ai consistenti investimenti che questi Accordi per l’Innovazione porteranno in Sicilia - continua Turano – è significativo come ogni valutazione sia avvenuta tenendo conto del contesto socio-economico regionale, degli obiettivi prioritari di sviluppo, della crescita occupazionale e della valorizzazione delle PMI innovative aventi sede legale e operativa nell’Isola. Nello specifico, abbiamo inserito tra i criteri vincolanti per un giudizio positivo sui progetti, una ricaduta occupazionale non inferiore al 30% dell’importo complessivo del progetto. Questo perché siamo convinti che per la Sicilia sia indispensabile che innovazione e sviluppo siano motori di una svolta occupazionale”.
Borsa di studio 2017-2020 ” Anna Maria Leone”: il bando
- Essere cittadini italiani;
- Conseguire una laurea, in qualsiasi disciplina, con un voto non inferiore a 80/110.
- Generalità e numero di codice fiscale;
- Recapito a cui indirizzare eventuali comunicazioni;
Certificato di laurea;
Copia della Tesi di Laurea;
Autocertificazione di nascita e stato di famiglia.
La Borsa verrà assegnata da un’apposita Commissione Giudicatrice formata dai soci “onorari”.
Il giudizio della commissione è insindacabile.Stromboli: Possibili distacchi di porzioni limitate dei coni. Protezione civile dichiara fase di "allarme"
COMUNICATO STAMPA
Si informa la cittadinanza che il Dipartimento
Regionale di Protezione Civile ha dichiarato la fase operativa di “allarme”
relativamente all’evento di impatto locale in atto sul vulcano Stromboli.
L’Università di Firenze ha
comunicato, infatti, che “le osservazioni del sistema di monitoraggio GB-InSAR
mostrano variazioni significative del campo deformativo nel settore Fianco
Cratere NE, con valori di velocità alti (21.6 mm/ora).” valutando, come
potenziale scenario di impatto locale, il possibile distacco di porzioni
limitate dei coni con scorrimento di valanghe di detrito caldo lungo la Sciara
del Fuoco con ricadute di materiale, in condizioni di vento favorevole, nelle
aree abitate di Stromboli e Ginostra.
Come da procedura, sono attive le
attività di monitoraggio del vulcano e sono state interessate le strutture
locali di volontariato e di protezione civile per l’avvio delle attività precauzionali,
che possano garantire una maggiore sicurezza in caso di evento vulcanico.
Si raccomanda alla popolazione
residente l’adozione di adeguati e prudenti comportamenti nello svolgimento
delle proprie quotidiane attività.
Si rammentano, inoltre, le
disposizioni vigenti come da Ordinanza Sindacale n.125
del 15.09.2020 e del relativo regolamento, tra cui
-
L’assoluto divieto di accesso ai visitatori/escursionisti a partire da
quota 290 sul livello del mare e sino all’area sommitale del vulcano Stromboli,
sul versante di Ginostra il sentiero di punta Corvi è interdetto da quota 130
fino all’area sommitale;
- È consentito, soltanto se accompagnati da guide alpine e/o vulcanologiche autorizzate, l’accesso dei visitatori escursionisti sul tratto dei sentieri di “Punta Labronzo”, a partire da quota 290 e sino a quota 400 metri s.l.m. mentre nel versante di Ginostra è consentito il sentiero di Punta Corvi a partire da quota 130 e sino a quota 400 metri s.l.m., sempre se accompagnati da guide alpine e/o vulcanologiche autorizzate.
Eventuali aggiornamenti saranno prontamente comunicati.
Il
Sindaco
Marco Giorgianni
In tre da stamane agli arresti domiciliari per l'esplosione della fabbrica di fuochi pirotecnici a Barcellona Pozzo di Gotto. Contestato il disastro colposo ed omicidio colposo plurimo
Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Messina hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Barcellona P.G., su richiesta dei Pubblici Ministeri dott.ssa Rita Barbieri, dott. Matteo De Micheli e dott.ssa Emanuela Scali, coordinati dal Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, dott. Emanuele Crescenti, a carico di 3 persone gravemente indiziate dei reati di disastro colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni personali, nonché di violazioni concernenti le norme di prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro, con la mancata valutazione dei rischi specifici derivanti da atmosfere esplosive, la mancata informazione, formazione e addestramento dei lavoratori sui rischi cui erano specificamente esposti ovvero la mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale. La misura cautelare degli arresti domiciliari è stata applicata al 73enne COSTA Vito, titolare della ditta produttrice di artifici pirotecnici “Costa Vito e figli” di Barcellona Pozzo di Gotto, al 65enne BAGNATO Corrado ed al figlio 38enne BAGNATO Antonino responsabili della ditta “Bottega del ferro” di Barcellona P.G. Inoltre è stato disposto il sequestro dei compendi e dei beni delle due citate aziende nonché l’applicazione a carico dei tre indagati della misura interdittiva dell’esercizio dell’attività imprenditoriale, per la durata di dodici mesi.
Il provvedimento cautelare scaturisce dall’esito delle
indagini svolte a seguito dei tragici fatti avvenuti a Barcellona Pozzo di
Gotto, in Contrada Pezze Cavalieri, nel
pomeriggio del 20 novembre 2019, quando, all’interno dello stabilimento industriale per lo stoccaggio e la
lavorazione di fuochi pirotecnici “Costa
Vito e figli”, un’esplosione aveva provocato la morte di 5 persone ed il
ferimento di altre due.
Presso il citato opificio, esteso
su un’area di circa 13.000 mq, composto da dodici strutture indipendenti,
costituite da pilastri e travi in cemento armato, denominati caselli,
destinati allo stoccaggio ovvero alla lavorazione di prodotti pirotecnici, erano in corso dei lavori di adeguamento della struttura produttiva
prescritti dalla Commissione Tecnica Territoriale per le Sostanze Esplodenti, finalizzati
ad elevare gli standard di sicurezza
del sito mediante l’installazione apposite di grate di protezione in tutti i caselli destinati al deposito di
materiale attivo. I lavori erano
stati appaltati dal COSTA Vito alla ditta “Bottega
del Ferro” dei BAGNATO che stava impiegando 5 operai tra cui BAGNATO
Antonino. Intorno alle ore 16,30, nei pressi dei caselli numero 7 e 8 si verificavano
delle esplosioni in sequenza che provocavano la morte di TESTAVERDE Giovanni, MANNAI Mohamed Tahar, PORCINO Fortunato e MAZZEO Vito operai della ditta “Bottega del Ferro” e di MAZZEO Venera moglie di COSTA Vito,
nonché il ferimento di BAGNATO Antonino e di COSTA Antonino tutte persone che
si trovavano nei pressi dei citati caselli 7 e 8. Le esplosioni provocavano un
fortissimo boato percepito a grande distanza e facevano divampare un vasto
incendio che si propagava all’interno dello stabilimento sollevando una fitta
coltre di fumo notata dai Carabinieri della Stazione di Castroreale che
intervenivano per primi sul posto cinturando la zona ed allertando i soccorsi
con l’intervento dei Vigili del Fuoco di Milazzo che riuscivano ad arginare il
vasto incendio e dei sanitari del 118 che prestavano le prime cure ai feriti. Inoltre, nei giorni seguenti, si è
reso necessario l’intervento del IV Reggimento Genio Guastatori di Palermo, che
ha bonificato l’area facendo brillare i manufatti pirotecnici rimasti nel sito.
Le indagini per la ricostruzione
dell’evento, dirette sul posto già nelle immediate fasi successive alla
tragedia dal Procuratore Capo dott. Emanuele Crescenti sono state affidate ai
Carabinieri del Comando Provinciale di Messina e della Compagnia di Barcellona
Pozzo di Gotto che hanno avviato una attività di sopralluogo. La
complessità della scena criminis, ha
reso necessario l’intervento delle componenti specialistiche dell’Arma dei
Carabinieri tra cui gli addetti della Sezione Rilievi del Nucleo Investigativo
di Messina ed i Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche che hanno
operato con il supporto del 12° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania
Fontanarossa, per le ricognizioni aeree.
Nel corso delle attività di
sopralluogo è stata svolta un’attenta opera di catalogazione e repertamento di numerosissimi
frammenti di materiale vario, tra cui piccole parti di circuiti elettronici e
componenti delle attrezzature utilizzate dagli operai, rinvenute a distanza
anche di decine o centinaia di metri ove erano stati scagliati dalla potenza
dello scoppio. I numerosi reperti sequestrati si sono rivelati fondamentali per
la ricostruzione della dinamica dei fatti, effettuata anche a seguito delle
puntuali analisi di laboratorio eseguiti dai Carabinieri della Sezione
“Chimica, Esplosivi ed Infiammabili” del R.I.S. di Messina.
Inoltre, sono state svolte attività
di ispezione anche da parte dei Vigili del Fuoco del Nucleo Investigativo
Antincendio Territoriale di Palermo, che, attraverso mirati accertamenti, ha consentito
di escludere che l’esplosione ed il successivo incendio fossero da attribuire a
“causa elettrica”.
Le indagini sono proseguite con la
raccolta di numerose testimonianze tese a ricostruire i fatti, definire la
legittimità delle posizioni lavorative degli operai impiegati nonché a
ricostruire i rapporti di natura commerciale tra le ditte e, contestualmente, è
stata acquisita la documentazione amministrativa, comprensiva delle licenze e
autorizzazioni possedute per l’esercizio dell’attività di fabbricazione di
fuochi d’artificio. Parimenti, con il contributo specialistico dei Carabinieri
del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Messina e del Dipartimento di Prevenzione
U.O.C. SPRESAL dell’Azienda Sanitaria Provinciale sono stati approfonditi gli
aspetti relativi al rispetto delle normative sulla sicurezza dei luoghi di
lavoro, riscontrando gravi violazioni nello specifico settore.
Il quadro indiziario è stato
arricchito dai riscontri emersi dalle intercettazioni telefoniche compiute dai
Carabinieri di Barcellona P.G., grazie alle quali è stato possibile acquisire
preziosi elementi che, globalmente, hanno consentito di ricostruire la delicata
vicenda.
Al fine della completa e puntuale ricostruzione
della dinamica dei fatti e delle responsabilità degli indagati, sono risultati decisivi
i convergenti elementi raccolti nel corso delle articolate investigazioni
svolte dai Carabinieri.
Le attività di sopralluogo avevano da
subito permesso di individuare l’area in cui si era verificata l’esplosione e
le acquisizioni di informazioni da parte dei testimoni avevano coerentemente
integrato il quadro emerso, parallelamente le attività tecniche di
intercettazione avevano confermato la ricostruzione dei fatti e gli
accertamenti tecnici dei Carabinieri del R.I.S. di Messina, effettuati mediante
l’analisi dei numerosi reperti e la valutazione degli scenari possibili,
secondo ricostruzioni operate in laboratorio, hanno contribuito a ricostruire la
verosimile dinamica dell’evento.
Il complessivo esito degli
accertamenti ha permesso di ricostruire che l’esplosione ha avuto come punto di
origine il fabbricato n. 7, destinato all’attività di miscelazione dei colori
dei manufatti pirotecnici. A seguito della prima deflagrazione, dal punto di
origine la stessa esplosione si è propagata al fabbricato n. 6, adibito allo
stoccaggio dei manufatti pirotecnici finiti, ed al fabbricato n. 8 adibito a
laboratorio. Proprio al casello n.7, al cui interno erano presenti diversi
quintali di materiale esplodente, stavano lavorando sia con l’elettrosaldatrice
che con la smerigliatrice, entrambi utensili capaci di produrre scintille, i
lavoratori della ditta Bottega del Ferro.
L’esecuzione di questi lavori, in presenza di materiale esplodente molto
sensibile all’innesco, costituisce la causa dell’esplosione.
Infine, la conferma della
ricostruzione dei fatti è arrivata dal sequestro dello smartphone in uso a
BAGNATO Antonino nella cui memoria è stata rinvenuta una fotografia, scattata
pochi istanti prima della tragedia, che riprendeva uno degli operai della ditta
“Bottega del Ferro” mentre stringe
tra le mani una saldatrice con cui lavorava alla sbarra di scorrimento delle
grate installate nel casello 7.
In tale quadro, non avere rimosso il
materiale esplodente dalla zona interessata ai lavori costituisce una grave
imprudenza commessa dai tre arrestati.
Al termine delle indagini, la locale
Procura ha avanzato richiesta di misura cautelare a carico dei tre indagati,
avendo ricostruito che, in data 20 novembre 2019 la ditta “Bottega del Ferro” di Bagnato Corrado ed Antonino, stava eseguendo,
all’interno dell’opificio industriale “Costa
Vito e figli”, sotto la supervisione del titolare Costa Vito, lavori di installazione
di cancelli di sicurezza e grate di protezione nei caselli destinati al
deposito di materiale esplodente attivo, senza che i responsabili adottassero
le adeguate cautele, evidenziando, pertanto, imprudenza, negligenza ed
imperizia nonché l’inosservanza delle norme relative alla prevenzione degli
infortuni sul lavoro.
Il G.I.P. del Tribunale di Barcellona
P.G., condividendo la ricostruzione operata dall’Ufficio di Procura, a seguito
dei convergenti elementi probatori acquisiti nel corso delle indagini dai
Carabinieri del Comando Provinciale di Messina e della Compagnia di Barcellona
P.G., ha emesso l’Ordinanza di Applicazione della Misura degli Arresti
Domiciliari a carico degli odierni ristretti nonché il sequestro preventivo dei
complessi aziendali e l’interdizione dell’esercizio dell’attività
imprenditoriale.
Al termine delle formalità di rito
gli arrestati sono stati condotti presso le proprie abitazioni a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
mercoledì 13 gennaio 2021
Aliscafo seriamente danneggiato da onda di grandi dimensioni. Nelle Eolie scatta il "piano a tre"
Milazzo (Me), 13 gennaio 2021 – Liberty Lines comunica che nel tardo pomeriggio di oggi l’aliscafo Calypso, in servizio sulla rotta per le isole Eolie, è stato seriamente danneggiato dall’impatto con un’onda di grandi dimensioni mentre effettuava il collegamento fra l’isola di Vulcano e il porto di Milazzo.
Nessuno dei 24 passeggeri a bordo fortunatamente ha avuto
conseguenze dall'urto ma i danni subiti dal Calypso renderanno necessario il suo trasferimento presso il
cantiere Liberty Shipyard di Trapani per i lavori di riparazione. Sempre a
causa delle avverse condizioni meteomarine che in questi giorni stanno rendendo
molto difficoltosi i collegamenti con le Eolie la compagnia si trova al momento
impossibilitata a sostituire il Calypso con altri mezzi analoghi che si
trovano a Trapani
A partire da domani, giovedì 14 gennaio, i collegamenti fra
Milazzo e le Eolie saranno comunque garantiti secondo il “Piano a tre” di
emergenza (vedi file allegato) con la rotazione degli aliscafi Eduardo
M, Platone ed Antioco.
L’azienda invita la clientela a contattare il numero 0923 022022 per ogni necessità.
Nuovo record di contagi in Sicilia: 1969 casi. Tasso di positività è il doppio di quello nazionale. Regione verso zona rossa
Le vittime odierne sull'isola sono invece 36, per un totale di 2.841 morti da inizio pandemia. I guariti sono invece 66.006 (1.294 oggi). In ospedale continuano ad aumentare i ricoveri: sono 1.371 quelli in regime ordinario (+29), stabili invece quelli in terapia intensiva dove rispetto a ieri si trova un paziente in meno (208).
Ad oggi la Sicilia ha registrato in tutto 113.524 casi di Covid-19, gli attualmente positivi sono invece 44.677. Questa la suddivisione per province dei nuovi contagi: Catania 557, Palermo 445, Messina 380 (record assoluto), Siracusa 218, Trapani 124, Agrigento 79, Caltanissetta 71, Enna 62 e Ragusa 33.
Ricordando... Giacomo Giardina
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Nella foto: in primo piano i compianti Enzo Favata e Venerando Greco. Si intravedono, inoltre, Mario Giuffrè, Elio Sciacchitano e Pino Li Donni