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giovedì 19 maggio 2016
Peregrinatio Marie. La Madonna del Terzito da ieri a Pianoconte (foto II° parte)
Spazio nel nostro giornale, così come avvenuto in precedenza per altre località della nostra Lipari, alle foto della "Peregrinatio" della Madonna del Terzito che martedì ha toccato Pianoconte. Frazione dove resterà sino al 29 Maggio.
Parole eoliane...dal dialetto recuperato. Fonte: Italo Toni "Dizionario Italiano-Eoliano - Il dialetto recuperato" (XVII° parte)
Questa rubrica è resa possibile grazie allo scrittore eoliano Italo Toni, che ringraziamo.
E dal suo libro "Dizionario Italiano-Eoliano - Il dialetto recuperato" che attingiamo
E dal suo libro "Dizionario Italiano-Eoliano - Il dialetto recuperato" che attingiamo
Mammella - Minna
Macigno - Scuogghiu
Macinare - Mascinari
Madrina - Cummari
Lettere al direttore. Unioni civili, professor Armeli "punge" il dottor Giacomantonio
Gent.mo Direttore,
avevo letto, poco dopo l'approvazione alla Camera della legge sulle unioni civili (o incivili?) con la quale si introducono, in pratica, i matrimoni gay, un commento del dott. Giacomantonio che esultava anche se ancora manca un ultimo passaggio (Mattarella), per cui ora se ne parla in diversi posti.
Per me un cattolico che, con la scusa della misericordia, attacca i Vescovi perché non l'hanno approvata, così come non hanno approvato, a suo tempo, quella sul divorzio, non mi sembra un buon cattolico.
Essi, del resto, non hanno fatto altro che seguire un orientamento bimillenario che affonda le sue radici nel Sacro Testo Biblico. Si deve sapere che la misericordia di Dio ha un limite. Infatti ammoniva il grande S. Agostino: "Non merita misericordia chi si serve della misericordia di Dio per offenderlo". Ed anche S. Alfonso M. de' Liguori, anch'egli dottore della Chiesa, diceva: "Ne manda di più all'inferno la misericordia di Dio che non la sua giustizia". Non e forse vero che, quando ci si confessa, è necessario, oltre al pentimento, promettere di fuggire le occasioni di peccato? Quindi chi persevera nella sua condotta immorale non può essere perdonato!
E poi, quando mai s'è detto che i pastori devono farsi condurre dal gregge invece di guidarlo sulla retta via?
Il problema è che le leggi sui gay, contrarie al volere di Dio, sono state approvate, in un primo periodo, in quei Paesi occidentali dove c'è stata una maggiore "scristianizzazione" e poi ne hanno purtroppo contagiato molti altri. Per fortuna ancora ce ne sono diversi in Europa che resistono a questo andazzo.
Se guardiamo poi il resto del mondo, i Paesi che hanno adottato leggi simili sono in netta minoranza! Quindi altro che civiltà! A me sembra un grave decadimento morale!
Quanto al divorzio, ha forse dimenticato il dott. Giacomantonio che il Signore ha detto chiaramente: "L'uomo non separi ciò che Dio ha unito"? Ed ancora: "Chi ripudia la propria moglie per sposarne un'altra commette adulterio". Certo, è più comodo divorziare (pur a scapito dei figli) quando, in una coppia di genitori, nascono grossi problemi di relazione, invece di affrontarli con pazienza e sacrifici. Per arrivare all'eterna felicità è necessario passare per la via stretta, quella della Croce. Purtroppo molti ancora credono che si possa andare in Paradiso in carrozza!
Infine penso che un vero cristiano debba essere orgoglioso di appartenere al Signore piuttosto che a partiti in cui la maggioranza dei membri è contro la vita (vedi aborto, eutanasia, ecc.) ed in cui si approvano leggi che non consentono l'obiezione di coscienza e che vogliono imbavagliare (fatto gravissimo!) chi dice la verità (vedi ddl Scalfarotto sull'omofobia)! Quindi altro che democrazia! Purtroppo anche in Italia si vuole instaurare una dittatura ideologica (anche riformando la Costituzione) e molti ancora non se ne sono accorti! Spero che ad ottobre vincano i NO al referendum per mandare a casa Renzi ed i suoi che una volta era contro le unioni (in)civili ed ora, forse per mantenere il potere, sfrutta certe idee che vanno, ahimè, di moda!
Cordiali saluti
Prof. Gianfranco Armeli (Messina)
avevo letto, poco dopo l'approvazione alla Camera della legge sulle unioni civili (o incivili?) con la quale si introducono, in pratica, i matrimoni gay, un commento del dott. Giacomantonio che esultava anche se ancora manca un ultimo passaggio (Mattarella), per cui ora se ne parla in diversi posti.
Per me un cattolico che, con la scusa della misericordia, attacca i Vescovi perché non l'hanno approvata, così come non hanno approvato, a suo tempo, quella sul divorzio, non mi sembra un buon cattolico.
Essi, del resto, non hanno fatto altro che seguire un orientamento bimillenario che affonda le sue radici nel Sacro Testo Biblico. Si deve sapere che la misericordia di Dio ha un limite. Infatti ammoniva il grande S. Agostino: "Non merita misericordia chi si serve della misericordia di Dio per offenderlo". Ed anche S. Alfonso M. de' Liguori, anch'egli dottore della Chiesa, diceva: "Ne manda di più all'inferno la misericordia di Dio che non la sua giustizia". Non e forse vero che, quando ci si confessa, è necessario, oltre al pentimento, promettere di fuggire le occasioni di peccato? Quindi chi persevera nella sua condotta immorale non può essere perdonato!
E poi, quando mai s'è detto che i pastori devono farsi condurre dal gregge invece di guidarlo sulla retta via?
Il problema è che le leggi sui gay, contrarie al volere di Dio, sono state approvate, in un primo periodo, in quei Paesi occidentali dove c'è stata una maggiore "scristianizzazione" e poi ne hanno purtroppo contagiato molti altri. Per fortuna ancora ce ne sono diversi in Europa che resistono a questo andazzo.
Se guardiamo poi il resto del mondo, i Paesi che hanno adottato leggi simili sono in netta minoranza! Quindi altro che civiltà! A me sembra un grave decadimento morale!
Quanto al divorzio, ha forse dimenticato il dott. Giacomantonio che il Signore ha detto chiaramente: "L'uomo non separi ciò che Dio ha unito"? Ed ancora: "Chi ripudia la propria moglie per sposarne un'altra commette adulterio". Certo, è più comodo divorziare (pur a scapito dei figli) quando, in una coppia di genitori, nascono grossi problemi di relazione, invece di affrontarli con pazienza e sacrifici. Per arrivare all'eterna felicità è necessario passare per la via stretta, quella della Croce. Purtroppo molti ancora credono che si possa andare in Paradiso in carrozza!
Infine penso che un vero cristiano debba essere orgoglioso di appartenere al Signore piuttosto che a partiti in cui la maggioranza dei membri è contro la vita (vedi aborto, eutanasia, ecc.) ed in cui si approvano leggi che non consentono l'obiezione di coscienza e che vogliono imbavagliare (fatto gravissimo!) chi dice la verità (vedi ddl Scalfarotto sull'omofobia)! Quindi altro che democrazia! Purtroppo anche in Italia si vuole instaurare una dittatura ideologica (anche riformando la Costituzione) e molti ancora non se ne sono accorti! Spero che ad ottobre vincano i NO al referendum per mandare a casa Renzi ed i suoi che una volta era contro le unioni (in)civili ed ora, forse per mantenere il potere, sfrutta certe idee che vanno, ahimè, di moda!
Cordiali saluti
Prof. Gianfranco Armeli (Messina)
Eolie ed Australia. Bernard Mandile ci invia un articolo pubblicato nell' ottava isola delle Eolie
Nella foto da sx a dx: Bernard Mandile (Vice Presidente Società Isole Eolie), Tino Li Donni (Presidente Società Isole Eolie), James Merlino (Premier del Victoria), Giulia Biviano (Vice Presidente), Marco Cerbo (Consolato Generale), Jenetta Ziino (direttore sociale)
mercoledì 18 maggio 2016
L'erogazione idrica a Quattropani domani e dopodomani. Il programma
Erogazione idrica a Quattropani domani 19 maggio: Castellaro alto, Vallone Bianco, Stradale Castellaro, Costa D'agosto, Chiesa Vecchia, Chirica Rasa.
Erogazione idrica a Quattropani basso il 20 maggio: Castellaro basso, Petro Vito, Caolino, Area Morta, Chiesa Nuova, Quartara, Tivoli
Erogazione idrica a Quattropani basso il 20 maggio: Castellaro basso, Petro Vito, Caolino, Area Morta, Chiesa Nuova, Quartara, Tivoli
Lettrice chiede "E' possibile avere strisce pedonali sulla Cappuccini per attraversare in sicurezza?"
Una lettrice, con questa originale foto, ci chiede di girare all'assessore Giovanni Sardella la richiesta di fare realizzare delle strisce pedonali nei pressi del piccolo parcheggio di Via Torrente Cappuccini a Lipari. Onde consentire il passaggio in sicurezza dei pedoni che devono attraversare la strada dopo aver posteggiato l'auto o che vanno a riprenderla. Strisce utili anche per chi da quel marciapiede si sposta nell'altro.
Assessore...batta un colpo...anzi più che un colpo...ci "doni" le strisce!
Una latta di pittura, nonostante le ristrettezze economiche, possiamo comprarla?
Assessore...batta un colpo...anzi più che un colpo...ci "doni" le strisce!
Una latta di pittura, nonostante le ristrettezze economiche, possiamo comprarla?
Serie video-fotografica: Eoliani che non ci sono più. Riproposizione VII° parte. (minuti 5'36)
Riproponiamo la VII° parte della serie video-fotografica dedicata agli "Eoliani che non ci sono più".
Questo mentre stiamo lavorando alla preparazione dell'XI° serie.
Questo mentre stiamo lavorando alla preparazione dell'XI° serie.
Lipari, convocato il consiglio comunale per il 25 Maggio. P.D.U.M. e debiti fuori bilancio tra gli argomenti
Tra gli argomenti inseriti all'odg dal presidente Adolfo Sabatini vi sono il P.D.U.M. (Piano di utilizzo del demanio marittimo, il regolamento per l'applicazione dell'imposta comunale sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni, l'approvazione di debiti fuori bilancio per 48.669,00 euro.
Peregrinatio Marie. La Madonna del Terzito da ieri a Pianoconte (foto 1° parte)
Spazio nel nostro giornale, così come avvenuto in precedenza per altre località della nostra Lipari, alle foto della "Peregrinatio" della Madonna del Terzito che ieri ha toccato Pianoconte. Frazione dove resterà sino al 29 Maggio.
Biviano (PD) plaude alla linea Eolie - Vibo marina e sollecita interventi di bitumazione a Pianoconte
Riceviamo dal consigliere comunale Giacomo Biviano (PD) e pubblichiamo:
1) Esprimo vivo apprezzamento per la nuova tratta “Eolie – Vibo Marina” inserita nel bando regionale per i collegamenti integrativi con le Isole Eolie e fortemente voluta da questa Amministrazione, oltre alla seconda corsa invernale per Panarea e Stromboli. Una nuova linea con la Calabria che consentirà di raggiungere l'Aeroporto di Lamezia Terme in meno di mezzora dal porto di Vibo Marina e che amplia notevolmente le possibilità di collegamento con le nostre isole. Un grazie in particolar modo al Sindaco Giorgianni per la determinazione con la quale ha chiesto l'inserimento di questa ulteriore e vantaggiosa tratta.
Dott. Giacomo Biviano (Consigliere comunale PD)
2) In questi giorni, nonostante le scarse se non inesistenti risorse finanziarie, si stanno effettuando dei lavori di bitumazione per il rifacimento di alcuni brevi tratti della rete stradale dell'isola.
Sono sicuro che l'Assessore Sardella, il Dirigente del III settore e il Responsabile dei Lavori Pubblici, oltre al centro e a Canneto, avranno previsto anche degli interventi nelle altre zone dell'isola.
1) Esprimo vivo apprezzamento per la nuova tratta “Eolie – Vibo Marina” inserita nel bando regionale per i collegamenti integrativi con le Isole Eolie e fortemente voluta da questa Amministrazione, oltre alla seconda corsa invernale per Panarea e Stromboli. Una nuova linea con la Calabria che consentirà di raggiungere l'Aeroporto di Lamezia Terme in meno di mezzora dal porto di Vibo Marina e che amplia notevolmente le possibilità di collegamento con le nostre isole. Un grazie in particolar modo al Sindaco Giorgianni per la determinazione con la quale ha chiesto l'inserimento di questa ulteriore e vantaggiosa tratta.
Dott. Giacomo Biviano (Consigliere comunale PD)
2) In questi giorni, nonostante le scarse se non inesistenti risorse finanziarie, si stanno effettuando dei lavori di bitumazione per il rifacimento di alcuni brevi tratti della rete stradale dell'isola.
Sono sicuro che l'Assessore Sardella, il Dirigente del III settore e il Responsabile dei Lavori Pubblici, oltre al centro e a Canneto, avranno previsto anche degli interventi nelle altre zone dell'isola.
Nella Frazione di Pianoconte, ad esempio, nei pressi della scuola elementare e media vi sono dei tratti impraticabili che rendono rischiosa la stessa circolazione. Oltre a buche ed avvallamenti di grosse dimensioni presenti vicino all'ufficio posta e alla strada Annunziata - Due vie - Cugna Corte.
Dott. Giacomo Biviano (Consigliere Comunale PD)
Dott. Giacomo Biviano (Consigliere Comunale PD)
La targa di Horacio Majorana nasce dalle mani dell'artigiano liparese Santino Basile
La targa di Horacio Majorana, posizionata all'interno della nuova caserma dei Carabinieri di Lipari, e scoperta dal Ministro Angelino Alfano, è il frutto del lavoro e del "tocco unico" dell'artigiano del marmo liparese, Santino Basile
Santino ha anche realizzato due targhe minori per il nuovo presidio dell'Arma a Lipari.
Un lavoro, quello della targa di Majorana, al quale si è "speso" sin da quando il sindaco Marco Giorgianni glielo ha commissionato e al quale si è applicato non trascurando nulla e applicandosi con la competenza e professionalità di cui è capace.
Doti che gli sono state riconosciute in questa occasione dal Capitano dei Carabinieri, Antonio Ruotolo, ogni qualvolta è andato a visionare la progressione dell'opera.
"Per me, realizzare questo lavoro - ci ha detto Santino - è stato un immenso piacere ed è anche motivo di orgoglio".
Santino, conosciuto come "U' marmuraru", prima di questo lavoro, sicuramente importante, ha realizzato le varie targhe delle caserme liparesi della Guardia di finanza e della Guardia costiera.
Ha cominciato a muovere i primi passi in questa attività, che svolge con grande passione, a 6 anni. Adesso ne ha 66 e si occupa, prevalentemente, di lavori cimiteriali.
Chi lo conosce e lo frequenta sostiene che Santino "è un grande uomo, dal cuore dolce".
Ma Santino ama dedicarsi, nel tempo libero, anche a scolpire le pietre.
Lo fa per diletto ma con risultati più che soddisfacenti, come è ben evidente da una parte di questi lavori che si possono ammirare transitando per Marina Lunga, in prossimità della sua attività.
Insomma..un artigiano " a tutto tondo"
Santino, conosciuto come "U' marmuraru", prima di questo lavoro, sicuramente importante, ha realizzato le varie targhe delle caserme liparesi della Guardia di finanza e della Guardia costiera.
Ha cominciato a muovere i primi passi in questa attività, che svolge con grande passione, a 6 anni. Adesso ne ha 66 e si occupa, prevalentemente, di lavori cimiteriali.
Chi lo conosce e lo frequenta sostiene che Santino "è un grande uomo, dal cuore dolce".
Ma Santino ama dedicarsi, nel tempo libero, anche a scolpire le pietre.
Lo fa per diletto ma con risultati più che soddisfacenti, come è ben evidente da una parte di questi lavori che si possono ammirare transitando per Marina Lunga, in prossimità della sua attività.
Insomma..un artigiano " a tutto tondo"
Lipari, Inaugurazione caserma Carabinieri (foto X° parte)
Proseguiamo nella pubblicazione di tutta una serie di foto scattate durante la cerimonia di inaugurazione - intitolazione della caserma dei Carabinieri di Lipari. Gli scatti che pubblichiamo in questo post sono di Antonio Iacullo
Parole eoliane...dal dialetto recuperato. Fonte: Italo Toni "Dizionario Italiano-Eoliano - Il dialetto recuperato" (XVI° parte)
Questa rubrica è resa possibile grazie allo scrittore eoliano Italo Toni, che ringraziamo.
E dal suo libro "Dizionario Italiano-Eoliano - Il dialetto recuperato" che attingiamo
E dal suo libro "Dizionario Italiano-Eoliano - Il dialetto recuperato" che attingiamo
Maccheroni - Maccaruna
Macchina - Machina
Macelleria - Chianca
Macellaio - Chianchieri
I De Salvi Brothers aprono oggi il concerto dei Negramaro a Genova
Un grande appuntamento, ricco di buona musica attende oggi 18/06/16 i De Salvi Brothers, dj’s Eoliani nel sangue che si esibiranno in diretta live per la grande ed attesa apertura del concerto dei Negramaro, al 105 Stadium di Genova
Seguiteli direttamente sulle pagine : Andy De Salvi (Diretta live) o De Salvi Brothers
Diretta dalle 19:30 circa.
Diretta dalle 19:30 circa.
Al Via il Concorso di Poesia "IL SEGRETO DELLE FRAGOLE" - Le migliori poesie saranno inserite nell’Agenda poetica del 2017 edita da LietoColle
Il tema scelto
quest’anno per caratterizzare l’agenda poetica del 2017 è “Essere onesti”. LietoColle vorrebbe che il Segreto delle fragole invogliasse a scrivere – e a praticare –
l’”Essere onesti”, gesto quanto mai controverso nel tempo corrente ove le
relazioni – entro le comunità, dal micro
delle famiglie al macro dei
continenti e del pianeta – sembrano costruite sull’interesse privato piuttosto
che sul bene comune, con il costante tradimento di principi quali la lealtà, la
trasparenza, l’attenzione all’altro.
A ben guardare, l’onestà è tema più faticoso ed estremo della generosità,
perché deve riferirsi a una morale che prevede costanza nei comportamenti,
costanza che non può essere risolta da un “momento generoso” ma che implica un
sistematico riferirsi a modelli del pensare e del fare che superano i bisogni
dell’”io” per giungere ad una più vasta consapevolezza del “noi”.
La sconfitta degli egoismi passa attraverso l’esercizio incondizionato
dell’onestà – dal personale al collettivo, ad ogni livello di responsabilità –
e recuperare un’”etica della poesia” significa anche, per LietoColle, attendere
da sé e dagli altri atteggiamenti, storie e scritture capaci di valorizzare il
bene piuttosto che il male, recuperando un senso universale di appartenenza
alla specie che trova fondamento nell’accogliere piuttosto che nel respingere.
Regolamento “Il
Segreto delle Fragole 2017”
LietoColle invita tutti
coloro che praticano la scrittura poetica, mediante l’invio dei propri
elaborati come segue: numero due poesie sul tema “Essere onesti” (massimo 28 versi
ciascuna –comprese spaziature interne ai versi, titolo e nome autore:
invio dei testi , in un
unico documento formato Word, alla redazione solo per mail: redazione@lietocolle.com,
indicando come oggetto “Fragole 2017”. Nella mail indicare i dati personali,
indirizzo, breve notizia e la seguente dichiarazione:
Dichiaro che gli
elaborati qui proposti sono di mia produzione e sono inediti. Autorizzo il
trattamento dei miei dati personali ai sensi della disciplina
generale di tutela della privacy (L. n. 675/1996; D. Lgs. n. 196/2003).
La
partecipazione è completamente gratuita.
Le poesie dovranno
essere inviate entro il 30 agosto 2016.
L’elenco delle poesie
selezionate per l’inserimento nell’Agenda poetica saranno pubblicate sul sito www.lietocolle.com nel mese di novembre
2016, e agli autori selezionati verrà inviata comunicazione personale.
L’edizione 2017 –
curata da Sebastiano Gatto, Greta Rosso, Daniele Mencarelli, Maddalena
Lotter, sarà disponibile da fine
novembre e sarà un prezioso e utile REGALO DI NATALE.
LietoColle
Nel V° secolo D.C. Lipari ebbe una diaconessa di nome Proba? (di Michele Giacomantonio)
Il 12 maggio scorso Papa Francesco ha annunciato l’intenzione di istituire una Commissione di studio sul diaconato femminile, di cui si fa menzione nella Tradizione della Chiesa primitiva, ritenendo che le donne diacono sono “una possibilità per oggi”.
Forse è interessante conoscere che nella chiesa liparense dei primi secoli – la Santa e Cattolica Chiesa dei Liparéi come si legge in una epigrafe del V secolo – può essere esistita almeno una diaconessa che si chiamava Proba.
L’epigrafe funeraria su cui si basa questa ipotesi, fu rinvenuta nel gennaio del 1981 nel corso di una delle ultime campagne di scavo condotte da Luigi Bernabò Brea e da Madelene Cavalier nel cosiddetto “predio” Zagami in contrada Diana e risalirebbe alla seconda metà del V secolo. Lo scritto, in lingua greca, molto compromesso ed in parte cancellato è stato frutto di molte elaborazioni anche con tecniche digitali e di molte discussioni, oggi si trova nella sezione romana, bizantina, medioevale e moderna del Museo archeologico eoliano “L.Bernabò Brea”, sala XXVI (inv.13978).
Qui pubblichiamo due immagini di questa epigrafe tratte da A. Pagliara, Epigraphica Liparensia. Una proposta per l’ortodossia di Proba.
L’iscrizione è stata "ricostruita" così
Abbiamo utilizzato la traduzione italiana del prof. Giuseppe Iacolino mettendo al posto delle parole fra parentesi, frutto di congetture, dove le lettere sono cancellate o non si riescono ad interpretare, i puntini lasciando aperta l’interpretazione . La frase che ne risulta è la seguente:
“Si è addormentata in lungo sonno …….nella pace la serva … Dio Proba……. di Cristo.. della Santa e Cattolica Chiesa dei Liparei, moriva di anni 20 avanti al primo delle calende di settembre”
Il primo vuoto potrebbe essere ricostruito con le parole “nella fede e”, il secondo con “di”, l’ultimo con “e”. Il punto più controverso è dato dalla parola che segue il nome Proba e precede “di Cristo e della Santa e Cattolica Chiesa dei Liparei”.
Santi Luigi Agnello, che alla epigrafe ha dedicato un attento studio, osserva che “di regola, ma con numerose eccezioni, le parole ‘della santa chiesa cattolica’ sono precedute dal titolo del ministero cui il defunto era ascritto”, e pur con alcuni dubbi, avanza l’ipotesi che questo possa essere dicono/essa.
Già il titolo di diacono attribuito alle donne aveva nella Chiesa primitiva, in genere, un significato riduttivo. Il vescovo Epifanio di Salamina, venerato dalle Chiese cattolica e ortodossa come Santo e Padre della chiesa ha scritto, probabilmente fra 374/375 e 377/378, il Panarion che costituisce una fonte preziosa sulla Chiesa del IV secolo. Nella sua opera egli torna per ben due volte su questo argomento.
«E’ vero – afferma nel primo intervento - che nella Chiesa esiste l'ordine delle diaconesse, ma non per esercitare funzioni sacerdotali , né per affidare loro qualche compito, ma a causa della decenza del sesso femminile, o al momento del battesimo , o per l'esame di una sofferenza o di un dolore, o quando il corpo della donna dev'essere denudato, perché non sia esposto alla vista degli uomini che officiano, ma sia visto dalla diaconessa che riceve dal sacerdote l'ordine di prendersi cura della donna nel momento della sua nudità; così l'ordine della disciplina e la regola ecclesiastica sono assicurate assai solidamente e saggiamente dal canone. Perciò la parola divina non permette a una donna di parlare nell'assemblea né di esercitare autorità sull'uomo (cf. 1 Cor. 14, 34; 1 Tim. 2, 12) (...). Inoltre, bisogna osservare che quando l'organizzazione ecclesiastica ha avuto bisogno di diaconesse: ha nominato vedove, e le più anziane tra queste sono chiamate “presbitere”, ma non ha mai ammesso delle donne presbitero o sacerdotesse. Neppure gli stessi diaconi, d'altronde, si sono visti affidare nell'organizzazione ecclesiastica il compito di celebrare alcun sacramento, ma soltanto quello di collaborare ai sacramenti celebrati».
Il secondo testo di Epifanio sulle diaconesse si trova nel De fide, che segue ilPanarion. Dopo aver presentato i diversi stati della vita (verginità, vita solitaria, continenza, vedovanza, matrimonio), egli espone l'esigenza della continenza nel matrimonio e l'esclusione delle seconde nozze per coloro che fanno parte del clero: il vescovo, il presbitero, il diacono e il suddiacono. Resta escluso da quest'obbligo l'ordine dei lettori . Quanto alle diaconesse ripete che sono stabilite unicamente per il servizio delle donne a causa delle decenza allorché si presenta il bisogno, a causa del battesimo ( o per esaminare i loro corpi). Le diaconesse devono essere state sposate una sola volta ed essere continenti o vedove dopo un solo matrimonio o sempre vergini».
Le diaconesse, dunque ,- osserva il prof. Giovanni Antonio Nigro dell’Università di Bari - occupavano una posizione intermedia all'interno dell' “organizzazione ecclesiastica”, dopo diaconi, suddiaconi e lettori e prima di esorcisti, traduttori, becchini e portinai; gli obblighi loro imposti in materia di matrimonio sono gli stessi di quelli dei membri della gerarchia sacerdotale, di cui però non fanno parte: i loro compiti liturgici o caritativi sono sostanzialmente limitati all'assistenza delle donne al momento del battesimo e in caso di malattia. Non si accennava invece ad un loro ruolo nella catechesi
Certo quanto scriveva il vescovo Epifanio era l’indirizzo generale poi vi potevano essere sempre differenziazioni da luogo a luogo. Comunque sul significato di quelle tre lettere che seguono il nome di Proba non c’è unanimità fra gli studiosi.
Secondo il Manganaro Proba sarebbe stata una ostaria . Gli ostari erano il primo gradino dell’ordine ecclesiastico e rappresentavano una sorta di filtro fra l’esterno e l’interno dei luoghi di culto, delle Chiese e dei monasteri, in particolare lei sarebbe stata una sorta di portiera della Chiesa Madre di Lipari. Secondo invece il Ferrua sarebbe stata addirittura la moglie dell’ostarius.
Infine una terza interpretazione leggerebbe in quelle lettere di una parola monca il termine “pesciolino”. Infatti Tertulliano in De baptismo (1, 3), per dire che il Battesimo ci fa seguaci di Gesù Cristo, porta la figura del pesce e dell’acqua: i primi cristiani usavano come simbolo ignoto ai pagani la figura del pesce, (in greco icthus) da questa parola formavano un acrostico per ricordare Gesù: Iesos Christos Theou Uiòs Sotèr e cioè: Gesù Cristo, Figlio di Dio Salvatore. Da qui il termine “pesciolini” per indicare i cristiani :«Noi pesciolini nasciamo nell’acqua, secondo il Pesce nostro Gesù Cristo».
Qualunque fosse il ruolo di Proba una diaconessa con funzione di Portiera della Chiesa Madre, moglie dell’ostiarius, o semplice cristiana battezzata, quegli anni erano per la Santa Chiesa di Lipari anni difficili. Lo si desume dalla stessa epigrafe funeraria di Proba. Infatti osserva l’Agnello che la maggior parte delle formule e delle espressioni che compongono l’”iscrizione“ – dormitio, titolo di devozione, età vissuta, indicazione della data di morte – è molto diffusa anche nelle iscrizioni siciliane. Del tutto eccezionale è invece la menzione della “santa chiesa cattolica” che compare la prima volta nell’epigrafica siciliana. Dopo l’editto di Teodosio del 380, “cattolico” sta per ortodosso e non più per “universale” quindi si deve presumere che a Lipari ci fossero degli eretici e per questo viene sottolineato che Proba era “cattolica” cioè ortodossa come in altre epigrafe di Lipari vengono richiamati altri dati di fede come la Trinità nell’epigrafe di Asella.
L’eresia di cui si parla e che dovrebbe essersi insediata a Lipari è quella di Ario portata probabilmente dai Vandali invasori anche se, secondo il Pagliara, le Eolie, come Ustica, devono avere svolto soprattutto un ruolo di presidio per qualche gruppo di cristiani sfuggiti alle persecuzioni vandaliche . Ma, lo stesso Pagliara, non esclude che a Lipari possa essersi sviluppato un gruppo ariano in concomitanza con l’esilio di Attalo] nell’isola di Lipari voluta da Onorio. Attalo, il cui arianesimo, sincero o strumentale che fosse, era risaputo.
Addirittura il Pagliara per sostenere la rilevanza nelle Eolie della presenza di Attalo si lancia in una tesi avventurosa. Ad Attalo sarebbe stato intestato addirittura nelle Eolie un isolotto nei pressi di Panarea che il linguaggio popolare avrebbe distorto in Dattalo(sic). Ed a riprova di questo il Pagliara cita l’Houel che nel suo Voyage parlando di esso continuerebbe a chiamarlo “isola di Attalo”. Una ipotesi tirata per i capelli perché l’isolotto-scoglio non si chiama Dattalo ma Dattilo e il nome con ogni probabilità deriva dal greco antico dáctylos (δάκτυλος), ossia “dito”, a causa della sua forma di roccia slanciata verso il cielo che assume appunto la forma di un dito .
Michele Giacomantonio
Forse è interessante conoscere che nella chiesa liparense dei primi secoli – la Santa e Cattolica Chiesa dei Liparéi come si legge in una epigrafe del V secolo – può essere esistita almeno una diaconessa che si chiamava Proba.
L’epigrafe funeraria su cui si basa questa ipotesi, fu rinvenuta nel gennaio del 1981 nel corso di una delle ultime campagne di scavo condotte da Luigi Bernabò Brea e da Madelene Cavalier nel cosiddetto “predio” Zagami in contrada Diana e risalirebbe alla seconda metà del V secolo. Lo scritto, in lingua greca, molto compromesso ed in parte cancellato è stato frutto di molte elaborazioni anche con tecniche digitali e di molte discussioni, oggi si trova nella sezione romana, bizantina, medioevale e moderna del Museo archeologico eoliano “L.Bernabò Brea”, sala XXVI (inv.13978).
Qui pubblichiamo due immagini di questa epigrafe tratte da A. Pagliara, Epigraphica Liparensia. Una proposta per l’ortodossia di Proba.
L’iscrizione è stata "ricostruita" così
Abbiamo utilizzato la traduzione italiana del prof. Giuseppe Iacolino mettendo al posto delle parole fra parentesi, frutto di congetture, dove le lettere sono cancellate o non si riescono ad interpretare, i puntini lasciando aperta l’interpretazione . La frase che ne risulta è la seguente:
“Si è addormentata in lungo sonno …….nella pace la serva … Dio Proba……. di Cristo.. della Santa e Cattolica Chiesa dei Liparei, moriva di anni 20 avanti al primo delle calende di settembre”
Il primo vuoto potrebbe essere ricostruito con le parole “nella fede e”, il secondo con “di”, l’ultimo con “e”. Il punto più controverso è dato dalla parola che segue il nome Proba e precede “di Cristo e della Santa e Cattolica Chiesa dei Liparei”.
Santi Luigi Agnello, che alla epigrafe ha dedicato un attento studio, osserva che “di regola, ma con numerose eccezioni, le parole ‘della santa chiesa cattolica’ sono precedute dal titolo del ministero cui il defunto era ascritto”, e pur con alcuni dubbi, avanza l’ipotesi che questo possa essere dicono/essa.
Già il titolo di diacono attribuito alle donne aveva nella Chiesa primitiva, in genere, un significato riduttivo. Il vescovo Epifanio di Salamina, venerato dalle Chiese cattolica e ortodossa come Santo e Padre della chiesa ha scritto, probabilmente fra 374/375 e 377/378, il Panarion che costituisce una fonte preziosa sulla Chiesa del IV secolo. Nella sua opera egli torna per ben due volte su questo argomento.
«E’ vero – afferma nel primo intervento - che nella Chiesa esiste l'ordine delle diaconesse, ma non per esercitare funzioni sacerdotali , né per affidare loro qualche compito, ma a causa della decenza del sesso femminile, o al momento del battesimo , o per l'esame di una sofferenza o di un dolore, o quando il corpo della donna dev'essere denudato, perché non sia esposto alla vista degli uomini che officiano, ma sia visto dalla diaconessa che riceve dal sacerdote l'ordine di prendersi cura della donna nel momento della sua nudità; così l'ordine della disciplina e la regola ecclesiastica sono assicurate assai solidamente e saggiamente dal canone. Perciò la parola divina non permette a una donna di parlare nell'assemblea né di esercitare autorità sull'uomo (cf. 1 Cor. 14, 34; 1 Tim. 2, 12) (...). Inoltre, bisogna osservare che quando l'organizzazione ecclesiastica ha avuto bisogno di diaconesse: ha nominato vedove, e le più anziane tra queste sono chiamate “presbitere”, ma non ha mai ammesso delle donne presbitero o sacerdotesse. Neppure gli stessi diaconi, d'altronde, si sono visti affidare nell'organizzazione ecclesiastica il compito di celebrare alcun sacramento, ma soltanto quello di collaborare ai sacramenti celebrati».
Il secondo testo di Epifanio sulle diaconesse si trova nel De fide, che segue ilPanarion. Dopo aver presentato i diversi stati della vita (verginità, vita solitaria, continenza, vedovanza, matrimonio), egli espone l'esigenza della continenza nel matrimonio e l'esclusione delle seconde nozze per coloro che fanno parte del clero: il vescovo, il presbitero, il diacono e il suddiacono. Resta escluso da quest'obbligo l'ordine dei lettori . Quanto alle diaconesse ripete che sono stabilite unicamente per il servizio delle donne a causa delle decenza allorché si presenta il bisogno, a causa del battesimo ( o per esaminare i loro corpi). Le diaconesse devono essere state sposate una sola volta ed essere continenti o vedove dopo un solo matrimonio o sempre vergini».
Le diaconesse, dunque ,- osserva il prof. Giovanni Antonio Nigro dell’Università di Bari - occupavano una posizione intermedia all'interno dell' “organizzazione ecclesiastica”, dopo diaconi, suddiaconi e lettori e prima di esorcisti, traduttori, becchini e portinai; gli obblighi loro imposti in materia di matrimonio sono gli stessi di quelli dei membri della gerarchia sacerdotale, di cui però non fanno parte: i loro compiti liturgici o caritativi sono sostanzialmente limitati all'assistenza delle donne al momento del battesimo e in caso di malattia. Non si accennava invece ad un loro ruolo nella catechesi
Certo quanto scriveva il vescovo Epifanio era l’indirizzo generale poi vi potevano essere sempre differenziazioni da luogo a luogo. Comunque sul significato di quelle tre lettere che seguono il nome di Proba non c’è unanimità fra gli studiosi.
Secondo il Manganaro Proba sarebbe stata una ostaria . Gli ostari erano il primo gradino dell’ordine ecclesiastico e rappresentavano una sorta di filtro fra l’esterno e l’interno dei luoghi di culto, delle Chiese e dei monasteri, in particolare lei sarebbe stata una sorta di portiera della Chiesa Madre di Lipari. Secondo invece il Ferrua sarebbe stata addirittura la moglie dell’ostarius.
Infine una terza interpretazione leggerebbe in quelle lettere di una parola monca il termine “pesciolino”. Infatti Tertulliano in De baptismo (1, 3), per dire che il Battesimo ci fa seguaci di Gesù Cristo, porta la figura del pesce e dell’acqua: i primi cristiani usavano come simbolo ignoto ai pagani la figura del pesce, (in greco icthus) da questa parola formavano un acrostico per ricordare Gesù: Iesos Christos Theou Uiòs Sotèr e cioè: Gesù Cristo, Figlio di Dio Salvatore. Da qui il termine “pesciolini” per indicare i cristiani :«Noi pesciolini nasciamo nell’acqua, secondo il Pesce nostro Gesù Cristo».
Qualunque fosse il ruolo di Proba una diaconessa con funzione di Portiera della Chiesa Madre, moglie dell’ostiarius, o semplice cristiana battezzata, quegli anni erano per la Santa Chiesa di Lipari anni difficili. Lo si desume dalla stessa epigrafe funeraria di Proba. Infatti osserva l’Agnello che la maggior parte delle formule e delle espressioni che compongono l’”iscrizione“ – dormitio, titolo di devozione, età vissuta, indicazione della data di morte – è molto diffusa anche nelle iscrizioni siciliane. Del tutto eccezionale è invece la menzione della “santa chiesa cattolica” che compare la prima volta nell’epigrafica siciliana. Dopo l’editto di Teodosio del 380, “cattolico” sta per ortodosso e non più per “universale” quindi si deve presumere che a Lipari ci fossero degli eretici e per questo viene sottolineato che Proba era “cattolica” cioè ortodossa come in altre epigrafe di Lipari vengono richiamati altri dati di fede come la Trinità nell’epigrafe di Asella.
L’eresia di cui si parla e che dovrebbe essersi insediata a Lipari è quella di Ario portata probabilmente dai Vandali invasori anche se, secondo il Pagliara, le Eolie, come Ustica, devono avere svolto soprattutto un ruolo di presidio per qualche gruppo di cristiani sfuggiti alle persecuzioni vandaliche . Ma, lo stesso Pagliara, non esclude che a Lipari possa essersi sviluppato un gruppo ariano in concomitanza con l’esilio di Attalo] nell’isola di Lipari voluta da Onorio. Attalo, il cui arianesimo, sincero o strumentale che fosse, era risaputo.
Addirittura il Pagliara per sostenere la rilevanza nelle Eolie della presenza di Attalo si lancia in una tesi avventurosa. Ad Attalo sarebbe stato intestato addirittura nelle Eolie un isolotto nei pressi di Panarea che il linguaggio popolare avrebbe distorto in Dattalo(sic). Ed a riprova di questo il Pagliara cita l’Houel che nel suo Voyage parlando di esso continuerebbe a chiamarlo “isola di Attalo”. Una ipotesi tirata per i capelli perché l’isolotto-scoglio non si chiama Dattalo ma Dattilo e il nome con ogni probabilità deriva dal greco antico dáctylos (δάκτυλος), ossia “dito”, a causa della sua forma di roccia slanciata verso il cielo che assume appunto la forma di un dito .
Michele Giacomantonio
La medicina estetica (a cura di Eolie'rr)
Tel. 348.8994784 oppure rr.cosmetici.vulcano@gmail.com
LA MEDICINA ESTETICA
La medicina estetica aiuta a ridurre gli effetti visivi indesiderati, a sentirsi bene con se stessi, mantenendo inalterata la personalità dell'individuo nel rispetto della propria bellezza. Si possono attenuare i segni del tempo, senza operazione chirurgica, rughe profonde, pieghe, rilassamento cutaneo, cicatrici, smagliature, cellulite, adipe localizzata, sudorazione eccessiva.
CHE COSA SONO I FILLER?
R. I fillers sono dei materiali di riempimento che vengono iniettati all'interno delle rughe per colmare mancanze di tessuto sottocutaneo.
I fillers possono essere riassorbibili, semipermanenti o permanenti. I fillers riassorbibili come l'acido ialuronico hanno il vantaggio di essere facilmente tollerati dall'organismo.
D. Che cosa causa le rughe e le pieghe del volto?
R. La pelle è costituita da strati di cellule nutriti da vasi sanguigni e sostenuti da proteine, inclusi collagene e acqua. Con l'età i livelli di idratazione e collagene diminuiscono, la pelle si affloscia e compaiono pieghe e rughe. Anche un'esposizione prolungata alla luce del sole danneggia la pelle e può intaccare seriamente lo stato delle cellule cutanee.
Ciò significa che una volta iniettato, il prodotto viene progressivamente metabolizzato e quindi riassorbito dall'organismo con tempi variabili a seconda della zona trattata e del tipo di preparato utilizzato. L'effetto di riempimento e aumento di volume o attenuazione delle rughe è immediato e dura dai 4 ai 12 mesi, dopo di chè è possibile ripetere il trattamento periodicamente.
CHE COSA È L'ACIDO IALURONICO?
L'acido ialuronico è presente in tutti i tessuti connettivi umani, compresa la cute. Questa molecola è essenziale per la formazione della matrice di collagene e di fibre elastiche e per il mantenimento dell'idratazione cutanea. Le alterazioni dell'acido ialuronico presente nella pelle contribuiscono, nel tempo, all'invecchiamento cutaneo. L'acido ialuronico esiste naturalmente in tutti gli organismi viventi ed è un componente universale degli spazi tra le cellule dei tessuti del corpo (spazio extracellulare).
Essendo quindi chimicamente identico in tutte le specie e in tutti i tipi di tessuto, l'acido ialuronico presenta una totale biocompatibilità. L'uso dell'acido ialuronico è ben documentato oltre che nella medicina e nella chirurgia estetica anche in altri settori della medicina quali la chirurgia oftalmica e l'ortopedia. Negli ultimi vent'anni, più di 30 milioni di persone sono state trattate con successo con prodotti a base di acido ialuronico.
CONCORSO D'ARTE “FANTASIE DI ARTISTI EOLIANI”
PRIMO CONCORSO D'ARTE “FANTASIE DI ARTISTI EOLIANI”
05 GIUGNO 2016
LE ASSOCIAZIONI
“PER CANNETO” - “CENTRO SOCIALE COMUNALE” DI CANNETO
“CANTORI POPOLARI DELLE ISOLE EOLIE”
DESIDERANO RICORDARE CHE
DAL GIORNO 15 MAGGIO AL 31 MAGGIO 2016
dalle h: 1600 alle h: 19,00
PRESSO I LOCALI DEL CENTRO SOCIALE COMUNALE DI CANNETO,
VIA MARINA GARIBALDI, accanto la Farmacia,
SI ACCETTERANNO LE RICHIESTE D'ISCRIZIONE AL
PRIMO CONCORSO D'ARTE “FANTASIE DI ARTISTI EOLIANI”
L'ESTEMPORANEA AVRA' INIZIO
DOMENICA 5 GIUGNO dalle h: 10,00 alle h: 21,00
con l'esposizione delle opere presso la Piazza di Canneto (Monumento ai Caduti) e terminerà con un momento ricreativo durante il quale ci sarà la premiazione dei vincitori.
CATEGORIA BAMBINI E RAGAZZI
BORSA DI STUDIO DEL VALORE DI € 250,00
CATEGORIA GIOVANI E ADULTI
PREMIO DI € 400,00
A TUTTI I PARTECIPANTI SARA' CONSEGNATO UN RICORDO DELL'EVENTO!
LE OPERE, PRODOTTE CON MATERIALI DIVERSI RECUPERATI NELLE ISOLE ( POMICE, OSSIDIANA, CONCHIGLIE, SABBIA, FIORI, SASSI ECC. ECC.)
SARANNO TRATTENUTE PER UNA ESPOSIZIONE DURANTE LA STAGIONE ESTIVA.
COPIA DEL REGOLAMENTO POTRA' ESSERE RICHIESTO AGLI ORGANIZZATORI
Contatti: 339 41 47 821 – 090 98 12 088 – 333 39 89 061 – 338 54 63 844
GRAZIE D'ANTICIPO PER LA PARTECIPAZIONE.
IL COMITATO
Collegamenti veloci. Nel bando regionale previsto un collegamento Vibo Marina-Eolie e viceversa
COMUNICATO STAMPA
LE EOLIE SEMPRE PIÙ VICINE A
VIBO MARINA
E’ stato pubblicato ieri il bando per l’affidamento dei servizi integrativi di trasporto marittimo
passeggeri a mezzo unità veloci che prevede, per le isole Eolie, una nuova
tratta da e per Vibo Marina. Questa nuova linea, fortemente voluta
dall’Amministrazione Giorgianni in funzione della posizione strategica del
porto di Vibo, che dista dall’aeroporto di Lamezia solo 33 Km circa, collegherà il nostro arcipelago alla Calabria
riducendo di gran lunga i viaggi e le attese di chi si sposta da e per le Eolie.
La Regione Siciliana ha inoltre
inserito negli itinerari/orari pubblicati ieri, una seconda corsa invernale
pomeridiana per le isole di Stromboli e Panarea. Queste integrazioni sono state
fortemente perorate dal Governo locale con ferrea determinazione, tanto da
determinare il ritiro del precedente bando che non aveva accolto le istanze del
primo cittadino del comune di Lipari, portavoce di un territorio peculiarmente
insulare e a forte vocazione turistica come il nostro.
Un sentito ringraziamento porge il
sindaco Giorgianni e la sua Amministrazione all’Onorevole Pistorio, Assessore
ai trasporti marittimi, e agli Uffici regionali che sin dall’inizio hanno
dimostrato sensibilità e grande disponibilità verso le necessità delle nostre
Isole.
L'amministrazione comunale di Lipari
Messina in lutto per Rosario Costa. Oggi pomeriggio al Duomo i funerali del giovanissimo ciclista morto nell’incidente di domenica
(fonte: Gazzetta del sud) Oggi è il giorno del lutto, dell’ultimo saluto a Rosario Costa. Ancora una volta commozione e scene strazianti. Alle 16, al Duomo, in migliaia parteciperanno alle esequie del ciclista quattordicenne, il cui sogno di diventare come il suo idolo Vincenzo Nibali è stato stroncato proprio durante una pedalata da Messina a Villafranca.
Parenti, amici, compagni di classe e di scuola, ma anche tanta gente comune e rappresentanti del mondo sportivo guarderanno con gli occhi gonfi di dolore quella piccola bara posizionata davanti all’altare e poi portata in spalla all’uscita dalla cattedrale. Dopo la breve ma significativa cerimonia organizzata lunedì da studenti e professori dell’Istituto nautico “Caio Duilio”, soprattutto i coetanei di Rosario oggi pomeriggio dimostreranno ulteriormente l’affetto nei confronti dello sfortunato atleta dell’Asd Nibali. “Coloreranno” un’atmosfera funestata dalla morte della promessa del ciclismo, lo ricorderanno con varie iniziative, con gesti senz’altro di grande valore ed effetto.
Prima, già, in mattinata, secondo quanto disposto dal sindaco Renato Accorinti, la bandiera della città di Messina sarà issata a mezz’asta in segno di lutto sul pennone di Palazzo Zanca, negli edifici pubblici e nelle scuole di ogni ordine e grado. Durante lo svolgimento del funerale, sarà presente il gonfalone comunale. E in segno di cordoglio e partecipazione al profondo dolore dei familiari, in concomitanza con lo svolgimento della cerimonia religiosa, i cittadini sono invitati a sospendere le proprie attività. L’ordinanza firmata dal sindaco prevede anche l’assegnazione, senza costi dovuti all’amministrazione comunale, in caso di bisogno, di una cella, appena disponibile, per la deposizione del defunto.
Sul fronte delle indagini legate all’incidente che ha sconvolto un’intera città, già scioccata dalla tragica fine della quattordicenne Rebecca Lazzarini, gli investigatori della polizia municipale, su input del comandante del Corpo Calogero Ferlisi, continuano a lavorare per fare chiarezza su quanto avvenuto domenica mattina a Sant’Agata. L’attenzione è rivolta principalmente alle cause del tremendo impatto frontale tra la bicicletta del povero Rosario e l’autocompattatore di Messinambiente. Si sta cercando di capire come mai i due mezzi di trasporto siano entrati in rotta di collisione in un punto a ridosso della linea di mezzeria della strada statale 113. A sciogliere i dubbi residui potrebbe contribuire il racconto di un testimone ritenuto attendibile dalla polizia municipale, il cui racconto di quelle drammatiche fasi è al vaglio della magistratura. La sua versione dei fatti si aggiunge ai “responsi” già forniti dai filmati registrati dalla telecamera di un esercizio di via Consolare Pompea.
Intanto, l’avvocato Domenico Rizzotti, difensore del conducente 47enne dell’autocompattatore, indagato dal sostituto procuratore Rosanna Casabona con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, sottolinea in una nota che «assumendo oggi la forte responsabilità professionale, alla difesa del conducente il mezzo comunale, non posso separare da questa, l'impatto emotivo di uomo, di padre, dal professionista, ulteriore indivisibilità umana e professionale, rimanendo vicino alla famiglia del giovane sportivo, alla quale il mio assistito si associa». Poi aggiunge: «Assisterò lo stesso lavoratore nella tristissima vicenda cercando di avere il peso di una farfalla nel rispetto umano per la famiglia in lutto e nella sintesi emotiva di un dramma dei nostri giorni».
Parenti, amici, compagni di classe e di scuola, ma anche tanta gente comune e rappresentanti del mondo sportivo guarderanno con gli occhi gonfi di dolore quella piccola bara posizionata davanti all’altare e poi portata in spalla all’uscita dalla cattedrale. Dopo la breve ma significativa cerimonia organizzata lunedì da studenti e professori dell’Istituto nautico “Caio Duilio”, soprattutto i coetanei di Rosario oggi pomeriggio dimostreranno ulteriormente l’affetto nei confronti dello sfortunato atleta dell’Asd Nibali. “Coloreranno” un’atmosfera funestata dalla morte della promessa del ciclismo, lo ricorderanno con varie iniziative, con gesti senz’altro di grande valore ed effetto.
Prima, già, in mattinata, secondo quanto disposto dal sindaco Renato Accorinti, la bandiera della città di Messina sarà issata a mezz’asta in segno di lutto sul pennone di Palazzo Zanca, negli edifici pubblici e nelle scuole di ogni ordine e grado. Durante lo svolgimento del funerale, sarà presente il gonfalone comunale. E in segno di cordoglio e partecipazione al profondo dolore dei familiari, in concomitanza con lo svolgimento della cerimonia religiosa, i cittadini sono invitati a sospendere le proprie attività. L’ordinanza firmata dal sindaco prevede anche l’assegnazione, senza costi dovuti all’amministrazione comunale, in caso di bisogno, di una cella, appena disponibile, per la deposizione del defunto.
Sul fronte delle indagini legate all’incidente che ha sconvolto un’intera città, già scioccata dalla tragica fine della quattordicenne Rebecca Lazzarini, gli investigatori della polizia municipale, su input del comandante del Corpo Calogero Ferlisi, continuano a lavorare per fare chiarezza su quanto avvenuto domenica mattina a Sant’Agata. L’attenzione è rivolta principalmente alle cause del tremendo impatto frontale tra la bicicletta del povero Rosario e l’autocompattatore di Messinambiente. Si sta cercando di capire come mai i due mezzi di trasporto siano entrati in rotta di collisione in un punto a ridosso della linea di mezzeria della strada statale 113. A sciogliere i dubbi residui potrebbe contribuire il racconto di un testimone ritenuto attendibile dalla polizia municipale, il cui racconto di quelle drammatiche fasi è al vaglio della magistratura. La sua versione dei fatti si aggiunge ai “responsi” già forniti dai filmati registrati dalla telecamera di un esercizio di via Consolare Pompea.
Intanto, l’avvocato Domenico Rizzotti, difensore del conducente 47enne dell’autocompattatore, indagato dal sostituto procuratore Rosanna Casabona con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, sottolinea in una nota che «assumendo oggi la forte responsabilità professionale, alla difesa del conducente il mezzo comunale, non posso separare da questa, l'impatto emotivo di uomo, di padre, dal professionista, ulteriore indivisibilità umana e professionale, rimanendo vicino alla famiglia del giovane sportivo, alla quale il mio assistito si associa». Poi aggiunge: «Assisterò lo stesso lavoratore nella tristissima vicenda cercando di avere il peso di una farfalla nel rispetto umano per la famiglia in lutto e nella sintesi emotiva di un dramma dei nostri giorni».
martedì 17 maggio 2016
Trapani, convention Libertylines per presentazione nuovo sito aziendale e restyling biglietterie.
Trapani, 17 Maggio 2016
Importanti investimenti per il restyling completo delle biglietterie che si presenteranno con un’unica, inconfondibile, veste facilmente individuabile dai viaggiatori. Ma soprattutto, al centro dell’attenzione, la soddisfazione degli oltre 3 milioni e mezzo di passeggeri che annualmente utilizzano gli aliscafi di Libertylines per raggiungere le Isole di Sicilia. Questo il motivo che ha portato ad un’ importante due giorni di incontro e studio voluta dal management aziendale e che si è tenuta a Trapani in una nota struttura alberghiera cittadina. Presenti tutti i responsabili delle biglietterie della Libertylines in Sicilia. Un momento di confronto nel quale si sono analizzate e affrontate le problematiche esistenti e si sono date risposte concrete. Il lavoro svolto è stato proficuo ed essenziale in vista della stagione estiva. All’incontro ha preso parte anche Ettore Morace amministratore della Ustica Lines, che ha voluto salutare i responsabili delle biglietterie trasmettendo a tutti i principi della filosofia aziendale. Il settore commerciale dell’Azienda ha poi presentato il nuovo sito internet istituzionale. Una pagina web dinamica all’interno della quale, oltre a tutte le possibilità offerte ai passeggeri, sono contenuti itinerari e immagini dei luoghi di destinazione. Un modo per consentire ai viaggiatori di ottenere tutte le informazioni necessarie, di poter organizzare il viaggio comodamente da casa ed approfittare di tutte le opportunità offerte dalla Libertylines. Particolarmente soddisfatti i titolari delle biglietterie che hanno apprezzato questa iniziativa. L’Azienda ha annunciato che il convegno non rimarrà un episodio a se stante ma che è nei programmi di istituzionalizzare questo genere di incontro per raggiungere sempre nuovi ed importanti obbiettivi.
Capri, difende i turisti contro chi li infastidisce offrendo di tutto. Multe a partire da 300€ .E Lipari?
(da Repubblica.,it Napoli) No allo stalking nei confronti dei turisti. Avvicinati, braccati, talvolta addirittura infastiditi. Arriva una nuova ordinanza, dai toni perentori e urgenti, per il decoro e l’immagine di Capri. Perché, come si legge nel testo, “il soggiorno dei numerosi turisti che quotidianamente frequentano l’isola impone un decoro generale e l’agevole circolazione pedonale e veicolare senza che siano continuamente avvicinati da operatori presenti sul territorio, in particolare nella zona portuale di Marina Grande, che incuranti di tutto offrono le più disparate prestazioni di beni e servizi, arrivando talvolta perfino a vere e proprie liti tra gli stessi operatori”.
L’amministrazione comunale di Capri dichiara guerra all’ambulantato e alla petulanza. Vietando, con l’ordinanza numero 59, appena firmata dal sindaco Gianni De Martino, di “svolgere su aree e suoli pubblici, in concessione e private ad uso pubblico, qualsiasi attività di intermediazione e/o promozione di offerte di beni e servizi, inclusa la pubblicità ambulante con qualsiasi forma o mezzo”. Per i trasgressori previste sanzioni amministrative a partire da 300 euro.
E dunque il richiamo folkloristico e vivace di ristoratori, barcaioli e tassisti al torpedone di turisti che quotidianamente sbarca a Capri potrebbe, d’ora in avanti, costare caro: la precedente "ordinanza sulla petulanza" si era del resto
E dunque il richiamo folkloristico e vivace di ristoratori, barcaioli e tassisti al torpedone di turisti che quotidianamente sbarca a Capri potrebbe, d’ora in avanti, costare caro: la precedente "ordinanza sulla petulanza" si era del resto
rivelata meno efficace del previsto, come rilevato dallo stesso cittadino. Che ammette: “Negli ultimi anni, nonostante i controlli, il numero degli episodi è stato in costante aumento, arrivando già ora a livelli non più tollerabili”.
Al punto che hanno superato il livello di guardia le “manifestazioni di insofferenza da parte dei turisti, che vengono continuamente avvicinati suscitando risentimenti e fastidi tali da condizionare il libero utilizzo degli spazi pubblici e, ove consentito, la circolazione veicolare, oltre ad offrire un’immagine ed una percezione negativa dell’accoglienza turistica dell’isola, che deve essere finalizzata al benessere dell’ospite”.
Di qui dunque la decisione di intervenire sul testo finora in vigore. Inasprendo le sanzioni e prevedendo maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine. Per rendere realmente rilassante il soggiorno dei turisti che scelgono Capri
Al punto che hanno superato il livello di guardia le “manifestazioni di insofferenza da parte dei turisti, che vengono continuamente avvicinati suscitando risentimenti e fastidi tali da condizionare il libero utilizzo degli spazi pubblici e, ove consentito, la circolazione veicolare, oltre ad offrire un’immagine ed una percezione negativa dell’accoglienza turistica dell’isola, che deve essere finalizzata al benessere dell’ospite”.
Di qui dunque la decisione di intervenire sul testo finora in vigore. Inasprendo le sanzioni e prevedendo maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine. Per rendere realmente rilassante il soggiorno dei turisti che scelgono Capri
NDD - Una ordinanza...da applicare seriamente anche a Lipari?
Nicotra (Anci): i numeri veri dei conti comunali fra tagli e tasse («statali») sulla casa
Il ragionier Roberto Piemonte ci segnala questa significativa nota dell'Anci
Sempre più spesso, anche su testate nazionali, si dà evidenza di dati e comparazioni, in tema di finanza locale, che meritano una precisa puntualizzazione. Talvolta non si tiene conto di importanti cambi di regime normativo. Al riguardo, il noto decreto «Salva Italia» del dicembre 2011 ha aumentato la pressione fiscale sulla casa a tutto e solo vantaggio delle casse statali.
Un lungo periodo di tagli
Il periodo 2010-2015, ad esempio, è stato caratterizzato da un ingente taglio di risorse subito dai Comuni e da uno rivolgimento dei tributi locali.
Si è iniziato con il decreto dell'estate del 2010 che, in piena enfasi da federalismo fiscale, ha inferto un colpo esiziale alla sua stessa attuazione, operando un ingente taglio alle risorse comunali di 2 miliardi e mezzo, assolutamente inaudito.
Poi, nell'incalzare della gravissima crisi finanziaria di fine 2011, il Governo ha deciso di introdurre nel 2012 l'Imu, estesa anche alla prima casa. E con quella manovra poderosa, non solo si è reintrodotta la tassazione sulla prima casa ma sono stati aumentati anche i coefficienti su tutti gli immobili, con un guadagno necessario a favore dello Stato. Quella operazione è stata a saldo zero per i Comuni ma a saldo positivo per le casse erariali, manovra richiesta, come sappiamo, dall'Europa.
Le perdite dei Comuni
Un cospicua parte degli aumenti di prelievo locale – in questi giorni, abbiamo letto i dati relativi ad alcune delle città maggiori dove si vota nel 2016 – deriva dunque da un'imposta statale sugli immobili "travestita" da nuovo pilastro della finanza locale:
• passando dall'Ici all'Imu aumentano i moltiplicatori e l'aliquota di base, con un aumento interamente "compensato" dallo Stato con un prelievo/taglio sui trasferimenti statali ai Comuni, di oltre 3 miliardi di euro;
• l'Imu concede maggiori margini di aumento delle aliquote? Vero. E, infatti nel periodo 2011-2015 lo Stato taglia di ulteriori 9 miliardi i trasferimenti residui (ormai azzerati) e impone criteri più restrittivi al patto di stabilità, per 3,5 miliardi.
Complessivamente i Comuni italiani hanno perso 3 miliardi di euro nel passaggio Ici-Imu-Tasi-abolizione dei trasferimenti e, peraltro Anci ha vinto un contenzioso con il Mef, dove il Consiglio di Stato ha stabilito che i conteggi di stima nel passaggio Ici/Imu sono stati errati.
Lo Stato non mette più un euro dei 15 miliardi di trasferimenti del 2010 e, fatti salvi i ristori dei gettiti aboliti nel 2016, i Comuni dal 2015 finanziano loro direttamente lo Stato per 340 milioni all'anno. In conclusione, gran parte del preteso aumento delle tasse locali degli ultimi anni, è andato in realtà allo Stato sia come nuove entrate che come tagli ai Comuni.
In questo quadro, i Comuni hanno assistito a continui cambi di politica sull'abitazione principale, con i conseguenti spostamenti obbligati di tassazione, prima a carico dell'abitazione principale (Imu 2012), poi parzialmente sulle seconde case e sugli immobili commerciali, avvenuti in seguito alla Tasi nel 2014-15.
Conti sotto controllo
È bene però dire che nello stesso periodo è anche successo questo: si è ridotta la spesa corrente; la spesa di personale è scesa di oltre il 10%, anche per effetto di vincoli specifici stabiliti da leggi contraddittorie, con una situazione attuale di grave criticità a garantire alcuni servizi e competenze essenziali; la spesa in conto capitale fortemente contratta negli anni considerati a causa dei vincoli del Patto di stabilità finalmente ha ripreso a crescere (+16% nel 2015), in corrispondenza al progressivo abbandono delle regole di patto - traguardo realizzato grazie alla battaglia dell'Anci - e allo sblocco degli avanzi forzosi di bilancio accumulati nel tempo, che costituiscono uno dei più rilevanti contributi alla crescita di cui il Paese può disporre; i conti dei Comuni sono sotto controllo attraverso una riforma della contabilità molto incisiva, cui i Comuni non si sono sottratti, nonostante le difficoltà che comporta e come spesso è accaduto in Italia sono i sindaci ad aver accettato questa nuova sfida.
Anche nelle grandi città le stesse dinamiche hanno agito in profondità. Il confronto con il 2010 risulta falsato se consideriamo inoltre, che l'abitazione principale nel 2010 era esclusa per legge dai tributi immobiliari, oltre a ciò che abbiamo già suesposto.
Sono processi più complessi da spiegare, ma spetta a tutti noi e al mondo dell'informazione fornire ai cittadini e all'opinione pubblica dati che tengano conto dei percorsi reali, imputando correttamente le responsabilità ed evitando raffigurazioni sommarie.
Il cambio di rotta
In questa vicenda lo Stato deve assumere decisioni certo difficili e la testimonianza è data anche dal successivo e continuo balletto sulle tasse sulla casa; una verità è certa, i Comuni alla fine della storia hanno solo subito nuovi tagli, in un contesto peraltro di trasferimento di nuove competenze e oneri. Solo il 2016 è l'anno senza tagli e deve continuare così, anzitutto il nostro impegno è affinché i Comuni recuperino entrate per migliorare i servizi ai cittadini, e poi c'è tanto da fare per sostenere lo sviluppo del Paese. Siamo lontani dal poter esercitare una autonomia sana e responsabile pienamente conforme alla nostra Costituzione.
I sindaci non mollano e se qualche volta arretrano, questo avviene per forza maggiore, e quando ciò accade arretra anche il Paese, è bene che chi decide e sceglie ne sia sempre consapevole.
Un lungo periodo di tagli
Il periodo 2010-2015, ad esempio, è stato caratterizzato da un ingente taglio di risorse subito dai Comuni e da uno rivolgimento dei tributi locali.
Si è iniziato con il decreto dell'estate del 2010 che, in piena enfasi da federalismo fiscale, ha inferto un colpo esiziale alla sua stessa attuazione, operando un ingente taglio alle risorse comunali di 2 miliardi e mezzo, assolutamente inaudito.
Poi, nell'incalzare della gravissima crisi finanziaria di fine 2011, il Governo ha deciso di introdurre nel 2012 l'Imu, estesa anche alla prima casa. E con quella manovra poderosa, non solo si è reintrodotta la tassazione sulla prima casa ma sono stati aumentati anche i coefficienti su tutti gli immobili, con un guadagno necessario a favore dello Stato. Quella operazione è stata a saldo zero per i Comuni ma a saldo positivo per le casse erariali, manovra richiesta, come sappiamo, dall'Europa.
Le perdite dei Comuni
Un cospicua parte degli aumenti di prelievo locale – in questi giorni, abbiamo letto i dati relativi ad alcune delle città maggiori dove si vota nel 2016 – deriva dunque da un'imposta statale sugli immobili "travestita" da nuovo pilastro della finanza locale:
• passando dall'Ici all'Imu aumentano i moltiplicatori e l'aliquota di base, con un aumento interamente "compensato" dallo Stato con un prelievo/taglio sui trasferimenti statali ai Comuni, di oltre 3 miliardi di euro;
• l'Imu concede maggiori margini di aumento delle aliquote? Vero. E, infatti nel periodo 2011-2015 lo Stato taglia di ulteriori 9 miliardi i trasferimenti residui (ormai azzerati) e impone criteri più restrittivi al patto di stabilità, per 3,5 miliardi.
Complessivamente i Comuni italiani hanno perso 3 miliardi di euro nel passaggio Ici-Imu-Tasi-abolizione dei trasferimenti e, peraltro Anci ha vinto un contenzioso con il Mef, dove il Consiglio di Stato ha stabilito che i conteggi di stima nel passaggio Ici/Imu sono stati errati.
Lo Stato non mette più un euro dei 15 miliardi di trasferimenti del 2010 e, fatti salvi i ristori dei gettiti aboliti nel 2016, i Comuni dal 2015 finanziano loro direttamente lo Stato per 340 milioni all'anno. In conclusione, gran parte del preteso aumento delle tasse locali degli ultimi anni, è andato in realtà allo Stato sia come nuove entrate che come tagli ai Comuni.
In questo quadro, i Comuni hanno assistito a continui cambi di politica sull'abitazione principale, con i conseguenti spostamenti obbligati di tassazione, prima a carico dell'abitazione principale (Imu 2012), poi parzialmente sulle seconde case e sugli immobili commerciali, avvenuti in seguito alla Tasi nel 2014-15.
Conti sotto controllo
È bene però dire che nello stesso periodo è anche successo questo: si è ridotta la spesa corrente; la spesa di personale è scesa di oltre il 10%, anche per effetto di vincoli specifici stabiliti da leggi contraddittorie, con una situazione attuale di grave criticità a garantire alcuni servizi e competenze essenziali; la spesa in conto capitale fortemente contratta negli anni considerati a causa dei vincoli del Patto di stabilità finalmente ha ripreso a crescere (+16% nel 2015), in corrispondenza al progressivo abbandono delle regole di patto - traguardo realizzato grazie alla battaglia dell'Anci - e allo sblocco degli avanzi forzosi di bilancio accumulati nel tempo, che costituiscono uno dei più rilevanti contributi alla crescita di cui il Paese può disporre; i conti dei Comuni sono sotto controllo attraverso una riforma della contabilità molto incisiva, cui i Comuni non si sono sottratti, nonostante le difficoltà che comporta e come spesso è accaduto in Italia sono i sindaci ad aver accettato questa nuova sfida.
Anche nelle grandi città le stesse dinamiche hanno agito in profondità. Il confronto con il 2010 risulta falsato se consideriamo inoltre, che l'abitazione principale nel 2010 era esclusa per legge dai tributi immobiliari, oltre a ciò che abbiamo già suesposto.
Sono processi più complessi da spiegare, ma spetta a tutti noi e al mondo dell'informazione fornire ai cittadini e all'opinione pubblica dati che tengano conto dei percorsi reali, imputando correttamente le responsabilità ed evitando raffigurazioni sommarie.
Il cambio di rotta
In questa vicenda lo Stato deve assumere decisioni certo difficili e la testimonianza è data anche dal successivo e continuo balletto sulle tasse sulla casa; una verità è certa, i Comuni alla fine della storia hanno solo subito nuovi tagli, in un contesto peraltro di trasferimento di nuove competenze e oneri. Solo il 2016 è l'anno senza tagli e deve continuare così, anzitutto il nostro impegno è affinché i Comuni recuperino entrate per migliorare i servizi ai cittadini, e poi c'è tanto da fare per sostenere lo sviluppo del Paese. Siamo lontani dal poter esercitare una autonomia sana e responsabile pienamente conforme alla nostra Costituzione.
I sindaci non mollano e se qualche volta arretrano, questo avviene per forza maggiore, e quando ciò accade arretra anche il Paese, è bene che chi decide e sceglie ne sia sempre consapevole.
Ci risiamo!. Il Tir di stamane è rimasto di nuovo incastrato a San Leonardo. Questa volta in discesa
Ci risiamo! Come forse era prevedibile (sigh!) il Tir che stamani è rimasto "incastrato" a San Leonardo...ci è ricaduto!
In poche parole, al ritorno da Pianoconte, è rimasto di nuovo bloccato nello stesso tornante.
Il mezzo è fermo lì da circa 20 minuti ed ovviamente auto e mezzi a due ruote non possono transitare e si sono formate lunghe file.
AGGIORNAMENTO DELLE 16 e 40 - Il mezzo è riuscito a transitare dopo circa 30 minuti. Ma un nuovo blocco, causato da un altro mezzo, si è verificato all'altezza del Gattoprdo. Sul posto, oltre agli automobilisti inviperiti, l'assessore Sardella e la polizia municipale
AGGIORNAMENTO DELLE 16 e 40 - Il mezzo è riuscito a transitare dopo circa 30 minuti. Ma un nuovo blocco, causato da un altro mezzo, si è verificato all'altezza del Gattoprdo. Sul posto, oltre agli automobilisti inviperiti, l'assessore Sardella e la polizia municipale
In ricordo di Giacomo Greco (di Caterina Conti e famiglia)
Carissimi,
la morte di Giacomo mi ha preso alla sprovvista.
Da tempo sapevo che non stava bene- era diabetico come me- ma non avrei mai pensato che mi avrebbe preceduta.
E' impossibile fare passare la sua morte in silenzio perchè mi ricorda troppo un tempo felice nel quale avevamo due rigattieri a Marina Corta , perchè mi sembrava giusto non concentrare gli acquisti da un solo fornitore.
E' sempre stato con l'aiuto del padre e della moglie, una presenza corretta, tranquilla e onesta.
Quello che si dice una bella persona ed un caro amico.
Sono sicura che i figli sotto la cura della carissima mamma, sig.ra Angela, non saranno da meno del padre.
E' importante che nella nostra comunità si mantengono delle eccellenti tradizioni di onestà.
Condoglianze da tutti noi.
Caterina, Gustavo Conti e famiglia.
la morte di Giacomo mi ha preso alla sprovvista.
Da tempo sapevo che non stava bene- era diabetico come me- ma non avrei mai pensato che mi avrebbe preceduta.
E' impossibile fare passare la sua morte in silenzio perchè mi ricorda troppo un tempo felice nel quale avevamo due rigattieri a Marina Corta , perchè mi sembrava giusto non concentrare gli acquisti da un solo fornitore.
E' sempre stato con l'aiuto del padre e della moglie, una presenza corretta, tranquilla e onesta.
Quello che si dice una bella persona ed un caro amico.
Sono sicura che i figli sotto la cura della carissima mamma, sig.ra Angela, non saranno da meno del padre.
E' importante che nella nostra comunità si mantengono delle eccellenti tradizioni di onestà.
Condoglianze da tutti noi.
Caterina, Gustavo Conti e famiglia.
San Leonardo si torna a circolare. "Disincastrato" il Tir. Disabile portata a braccia dai vigili del fuoco
Dopo circa due ore e trenta si torna a circolare sulla Via Stradale Pianoconte da e per le frazioni alte dell'isola di Lipari.
E' stato finalmente "disincastrato" il Tir che, dalle dieci di stamane) era rimasto incastrato nella curva di San Leonardo paralizzando il traffico, costringendo i cittadini a fare il giro dell'isola e danneggiando una abitazione limitrofa alla strada.
A sbloccare il "bestione" i vigili del fuoco (caposquadra Pannuccio) che hanno dovuto utilizzare per questo i cosidetti "cuscini di sollevamento, avvalendosi anche della collaborazione della ditta Pittari
Ma è accaduto anche questo: Una turista portatrice di handicap che aveva effettuato in taxi il giro dell'isola e si stava avviando verso il porto, dove l'attendeva una delle imbarcazioni che effettuano gite nelle Eolie dalla costa sicula e calabra, ha corso il rischio (essendo il taxi bloccato) di perdere la coincidenza con l'imbarcazione in partenza.
Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco che, prendendola in braccio e attraversando un terreno limitrofo alla strada, l'hanno portato dalla parte opposta, superando l'ostacolo costituito dall'autotreno, per farle prendere posto su un'auto che ha raggiunto il porto (vedi foto in alto a sx)
E per fortuna non si è reso necessario un pronto intervento del 118 nelle zone alte. Servirà da insegnamento?
Si bloccheranno questi bestioni superiori a 35 tonn. al porto?
(nelle foto a sx di Francesca Falconieri, due momenti della fila venutasi a creare da ambo i lati della strada)
E' stato finalmente "disincastrato" il Tir che, dalle dieci di stamane) era rimasto incastrato nella curva di San Leonardo paralizzando il traffico, costringendo i cittadini a fare il giro dell'isola e danneggiando una abitazione limitrofa alla strada.
A sbloccare il "bestione" i vigili del fuoco (caposquadra Pannuccio) che hanno dovuto utilizzare per questo i cosidetti "cuscini di sollevamento, avvalendosi anche della collaborazione della ditta Pittari
Ma è accaduto anche questo: Una turista portatrice di handicap che aveva effettuato in taxi il giro dell'isola e si stava avviando verso il porto, dove l'attendeva una delle imbarcazioni che effettuano gite nelle Eolie dalla costa sicula e calabra, ha corso il rischio (essendo il taxi bloccato) di perdere la coincidenza con l'imbarcazione in partenza.
Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco che, prendendola in braccio e attraversando un terreno limitrofo alla strada, l'hanno portato dalla parte opposta, superando l'ostacolo costituito dall'autotreno, per farle prendere posto su un'auto che ha raggiunto il porto (vedi foto in alto a sx)
E per fortuna non si è reso necessario un pronto intervento del 118 nelle zone alte. Servirà da insegnamento?
Si bloccheranno questi bestioni superiori a 35 tonn. al porto?
(nelle foto a sx di Francesca Falconieri, due momenti della fila venutasi a creare da ambo i lati della strada)
Tir "incastrato" a San Leonardo. Danneggiata abitazione, cittadini costretti a fare il giro dell'isola. E se fosse necessario un soccorso?
Zone alte dell'isola di Lipari (da San Leonardo in poi) paralizzate sin dalle ore 10 circa. E lo restano tutt'ora
Un "bestione" della strada (che cosa non da poco conto non potrebbe circolare, vista la stazza) è rimasto incastrato nella curva di San Leonardo, danneggiando, tra l'altro,l'abitazione di Salvatore Casamento posta sul lato sinistro della strada.
Chi ha necessità di raggiungere Lipari centro - Canneto da Monte- Pianoconte e Quattropani è costretto a fare il giro dell'isola. Idem per chi deve fare il percorso inverso.
Sul posto Vigili del fuoco (caposquadra Pannuccio), Polizia municipale con l'assessore Sardella, Carabinieri.
Per l'ennesima volta si ripete una situazione incredibile. Cittadini "ostaggio" di chi, palesemente, viola l'ordinanza che vieta la circolazione di questi mezzi (e che mezzi) nell'isola.
E se fosse necessario un intervento d'emergenza del 118 nelle zone alte? Semplice, si rischierebbe la vita.
Sarebbe auspicabile, oltre ad una multa salata per questo autista - ed è questo che chiedono i cittadini che inviperiti sono bloccati o stanno facendo il giro dell'isola - un controllo all'arrivo delle navi di linea, onde bloccare al porto questi mezzi. Facendo così rispettare l'ordinanza che vieta il transito ai mezzi superiori a 35 tonnellate.
Sarà fatto? La risposta nei giorni a venire....
Eolie. Due farfalle mai avvistate in queste zone
La Glauchopsyche alexis |
Si tratta della Glauchopsyche alexis e della Euchloe ausonia.
La 'Settimana delle Farfalle', realizzata in collaborazione, tra gli altri, con Legambiente, interessa ogni anno un luogo diverso della Penisola italiana. L’iniziativa coinvolge ricercatori e cittadini per raccogliere e studiare le farfalle nell'ambito del progetto BIB e, tramite l'analisi del DNA mitocondriale CO1, ricostruisce la storia biogeografica di ogni specie.
"Durante questa settimana - spiega Dapporto - abbiamo campionato le sette isole maggiori dell'arcipelago delle Eolie al fine di indagare la fauna primaverile sino ad ora del tutto ignota e abbiamo trovato due specie che volano solo in primavera finora mai avvistate: la Glauchopsyche alexis e la Euchloe ausonia. La prima era addirittura completamente sconosciuta in tutta la fauna delle isole circumsiciliane. Inoltre abbiamo studiato per la prima volta le farfalle presenti a Filicudi e Alicudi, che annoverano adesso la presenza di 15 specie – Presto – conclude - analizzeremo il DNA delle farfalle monitorate per vedere se queste popolazioni ancora sconosciute rappresentano delle linee genetiche locali, endemiche delle isole".
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