Festeggia oggi il 105° compleanno la signora Assunta Tesoriero di Canneto.
Da quanto apprendiamo dovrebbe essere la più longeva abitante della frazione.
A lei i nostri affettuosi auguri.
Festeggia oggi il 105° compleanno la signora Assunta Tesoriero di Canneto.
Da quanto apprendiamo dovrebbe essere la più longeva abitante della frazione.
A lei i nostri affettuosi auguri.
Due pagine del Corriere della Sera in due giorni, siglate da due importanti firme del giornalismo italiano, ripropongono l’attualità di un enigma che grava sulla nostra comunità dal 2007, ovvero da quando la magistratura ha chiuso definitivamente le cave di pomice: quale futuro per l’area che va dalle spiagge bianche a Porticello, e ancora oltre fino ad Acquacalda?
Sono passati
quattordici anni. Qualche timido tentativo di fare ordine tra le carte,
un’iniziativa avviata in sinergia con il Politecnico di Milano ma rapidamente
lasciata a livello di esplorazione preliminare, poi il nulla. Anzi, no,
addirittura lo smantellamento degli impianti dell’ex-cava.
In un Paese
che sembra affetto da cronica indifferenza, c’è da chiedersi se a qualcuno
interessi ancora comprendere quale sarà il destino di una porzione importante
del nostro territorio, che rappresenta una significativa parte della sua
storia, ma soprattutto costituisce un potenziale straordinario, unico e
irripetibile per arricchire la nostra offerta turistica.
L’amministrazione
comunale tace, come se la questione non la riguardasse. Ma questo, per la
verità, non sorprende, ci abbiamo fatto l’abitudine.
Il consiglio
comunale, quello dei dibattiti infuocati sullo straniero che si era impadronito
delle cave di caolino, quello che ne reclamava l’esproprio, è afflitto da
improvviso mutismo; durante gli ultimi quattro anni, nemmeno un ordine del
giorno, se non per esprimere un’idea o una proposta, almeno per interrogarsi
sullo stato dell’arte.
La
Soprintendenza di Messina, cui compete la tutela i Beni Culturali e Ambientali
e il rispetto delle previsioni del Piano Paesistico, nonostante recenti
sollecitazioni non è pervenuta; sarà forse impegnata altrove, o non si è
accorta che edifici e strutture minerarie appartengono alla prima delle
summenzionate categorie delle quali dovrebbe occuparsi.
Il governo
regionale, e – va da sé – quello nazionale, probabilmente non sanno nemmeno che
esistano, le nostre cave di pomice. Del resto, chi gliene ha mai parlato, o ha
mai bussato alla porta di un ministero per proporre un possibile progetto?
Persino la
Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia tace. Eppure il suo promotore, riprendendo
una chiara indicazione fornita dall’UNESCO fin dall’ingresso delle Eolie nella
World Heritage List, ha previsto nel Piano di Gestione che l’area debba essere
riconvertita in un Parco Geo-minerario. Ma come lo faremo questo parco se nel
frattempo, complice il silenzio perdurante che avvolge questa triste storia,
stanno smantellando ciò che resta delle cave?
In questo
panorama dominato da un’afonia evidentemente contagiosa, per fortuna sono
rimasti i giornalisti. Almeno leggiamo qualcosa, fa bene alla memoria.
Pietro Lo Cascio
Una forte scossa di terremoto (magnitudo 3.0) ha fatto tremare alle 15 e 16 diverse zone di Vulcano e Lipari. Non si registrano danni a persone e cose.
L'ipocentro è stato localizzato in mare a 9 chilometri dall'isola di Vulcano e ad una profondità di circa dodici chilometri (11.8).
(Pezzo aggiornato con gli ultimi dati ufficiali ingv)
COMUNICATO STAMPA
I Lavoratori Ex Pumex di Lipari firmano il contratto CUGAL RESAIS
L’USB è orgogliosa di comunicare che
oggi 31 maggio 2021 - dopo 13 lunghi
anni di un “progetto obiettivo” che doveva durare tre/sei mesi – i lavoratori ex PUMEX di Lipari hanno
firmato il contratto con cui instaurano il loro rapporto di lavoro con CUGAL
RESAIS.
E l’orgoglio
e la soddisfazione sono ancora più grandi e profondi perché questa firma arriva
a dispetto delle innumerevoli difficoltà frapposte per l’incomprensibile ed
ingiustificabile ostruzionismo di chi ha cercato di ritardare o addirittura boicottare
l’applicazione dell’art. 14 della Legge Regionale n 17/2019 e dell’art. 8 della
Legge Regionale n 1/2021.
USB si è
battuta con le unghie e con i denti per i lavoratori ex PUMEX, ma è doveroso
riconoscere la fattiva e determinante azione della buona politica e ringraziare tutta la deputazione messinese e,
in particolare l’On.le Tommaso Calderone,
delegato di tutta la deputazione messinese che ha preso a cuore una situazione
che languiva dal 2007 e si è speso in ARS anche per la nomina dell’attuale
Presidente della RESAIS.
Di contro, non può passare sotto
silenzio lo scarso apporto ed il penoso spettacolo offerto dai sindacati
confederali con la CGIL in testa che, da ultimo, lo scorso 24 maggio 2021 al
tavolo tecnico che doveva sancire il passaggio ufficiale dei lavoratori EX
PUMEX in area speciale transitoria alla RESAIS SpA, ha fatto ostruzionismo
proponendo la sottoscrizione di un contratto di lavoro part-time a 24 ore.
Tutto questo mentre USB si batteva perché il contratto fosse a tempo pieno e
affinché si provvedesse a finanziare il Comune di Lipari per la corresponsione
di quanto dovuto ai lavoratori ex Pumex per i mesi gennaio-maggio del c.a.
Grazie, ancora, al Presidente della
RESAIS SpA Avv. Rosario Ventimiglia,
che con grande professionalità e rispetto della normativa si è imposto
nell’ambito del suddetto tavolo perché ai lavoratori EX PUMEX venisse
riconosciuto il diritto ad un contratto di lavoro full time, così come previsto
dalla norma e sostenuto da USB.
Grazie al Dott. Gaetano Aiello che
ha predisposto la proposta di legge poi divenuta la norma approvata
all’unanimità dall’ARS.
Da ultimo,
ma non per minore importanza, un grosso grazie va a quanti hanno lavorato
nell’ombra incessantemente, fino al raggiungimento di questo traguardo,
nell’interesse della comunità eoliana. Un grosso grazie ad USB Sicilia ed USB
Nazionale che hanno permesso al loro rappresentante con sconfinata fiducia di
svolgere l’attività per la riuscita della vertenza dei lavoratori ex PUMEX.
Messina lì, 31 maggio 2021
per l'USB Messina
Alessandro Currò
di Mariangela Pastore
Si è concluso, con grande successo, il progetto ” Sopra e sotto il mare, conoscere, valorizzare e tutelare l’ambiente marino”, promosso dall’Istituto Comprensivo S.Lucia in collaborazione con Il Museo del Mare di Milazzo. Anche a tempo di Covid i piccoli studenti hanno sperimentato un esperienza unica con il mondo esterno della conoscenza. Attraverso una serie di videolezioni riservate a tutte le classi della scuola primaria dell’ istituto, la dott.ssa Carolyn Berger, Biologo marino nonché vicedirettore del Muma e responsabile dell’area didattica, ha illustrato e spiegato dettagliatamente la vita dei grandi mammiferi marini, la lotta contro l’inquinamento e la pesca illegale, la salvaguardia dell’ambiente marino.