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sabato 23 febbraio 2019
Porto turistico a Leni. Angelini, direttore Fondazione UNESCO Sicilia: "UN’OPERA, INUTILE, DANNOSA E CONTROPRODUCENTE".
Questo l'intervento di Angelini:
"Il progetto per realizzare un nuovo porto turistico nel Comune di Leni a Salina, in un’isola che già dispone di un porto turistico situato nel Comune di Santa Marina Salina, che tra le altre cose, è più che sufficiente per il fabbisogno dell’intera Isola, è un’opera inutile, dannosa e controproducente.
Si vuole realizzare un approdo di 200 posti da utilizzare per pochi giorni l’anno, in presenza di un altro porto a Salina che non raggiunge il tutto esaurito.
Questo modello economico che viene riproposto e basato sul ciclo del cemento, è in contrasto con lo sviluppo sostenibile previsto nel Piano di Gestione dell’UNESCO per il mantenimento delle Isole Eolie nella Word Heritage List.
La realizzazione di infrastrutture impattanti in una piccola Isola che rappresenta un ecosistema fragile, produce un insieme di fattori di degrado ecologico a causa dell’eccessivo sfruttamento di spazi naturali, erode la linea di costa, genera una perdita dei caratteri peculiari ecologici e produce la frammentazione degli habitat naturali.
L’insediamento dell’infrastruttura distruggerebbe una delle più importanti praterie di Posidonia oceanica dell'arcipelago eoliano che costituisce un elemento fondante della “comunità climax” di quell’area marina del Tirreno. Un ettaro di posidonia ospita mediamente 350 specie diverse di animali, offrendo riparo a pesci, cefalopodi, bivalvi, gasteropodi, echinodermi e tunicati. Infine, fornisce ossigeno fungendo da biostabilizzatore naturale, consolidando i fondali, agendo da barriera e smorzando l’impeto delle correnti in modo da preservare la costa".
"Il progetto per realizzare un nuovo porto turistico nel Comune di Leni a Salina, in un’isola che già dispone di un porto turistico situato nel Comune di Santa Marina Salina, che tra le altre cose, è più che sufficiente per il fabbisogno dell’intera Isola, è un’opera inutile, dannosa e controproducente.
Si vuole realizzare un approdo di 200 posti da utilizzare per pochi giorni l’anno, in presenza di un altro porto a Salina che non raggiunge il tutto esaurito.
Questo modello economico che viene riproposto e basato sul ciclo del cemento, è in contrasto con lo sviluppo sostenibile previsto nel Piano di Gestione dell’UNESCO per il mantenimento delle Isole Eolie nella Word Heritage List.
La realizzazione di infrastrutture impattanti in una piccola Isola che rappresenta un ecosistema fragile, produce un insieme di fattori di degrado ecologico a causa dell’eccessivo sfruttamento di spazi naturali, erode la linea di costa, genera una perdita dei caratteri peculiari ecologici e produce la frammentazione degli habitat naturali.
L’insediamento dell’infrastruttura distruggerebbe una delle più importanti praterie di Posidonia oceanica dell'arcipelago eoliano che costituisce un elemento fondante della “comunità climax” di quell’area marina del Tirreno. Un ettaro di posidonia ospita mediamente 350 specie diverse di animali, offrendo riparo a pesci, cefalopodi, bivalvi, gasteropodi, echinodermi e tunicati. Infine, fornisce ossigeno fungendo da biostabilizzatore naturale, consolidando i fondali, agendo da barriera e smorzando l’impeto delle correnti in modo da preservare la costa".
Palazzo dei Leoni: il Sottosegretario Villarosa e il Sindaco Metropolitano De Luca, uniti per dare certezze alla Città Metropolitana di Messina
Il Salone degli Specchi stracolmo di dipendenti ha fatto da cornice all'incontro che ha visto protagonisti il Sottosegretario all'Economia on. Alessio Villarosa e il Sindaco Metropolitano, Cateno De Luca.
Nel corso del serrato dibattito, al quale sono intervenuti i rappresentanti sindacali, l'onorevole Villarosa ha delineato le attività messe in campo e finalizzate alla risoluzione definitiva della crisi che da lungo tempo attanaglia le nove ex Province siciliane.
Apprezzamento è stato espresso dal Sindaco Metropolitano De Luca per l'azione governativa che, nell'ottica di una normalizzazione dell'attività amministrativa della Città Metropolitana di Messina, risulta fondamentale per la gestione di progetti e fondi indispensabili per la crescita infrastrutturale dell'intero territorio provinciale.
“Stiamo lavorando da oltre un mese – ha affermato il Sottosegretario on. Villarosa - per definire gli interventi finanziari che mettano stabilmente in sicurezza le ex Province e, quindi, la Città Metropolitana di Messina. Ho assunto in prima persona l'impegno di affrontare seriamente la questione e lunedì prossimo avrò l'incontro con i responsabili della Ragioneria Generale dello Stato per definire quali risorse utilizzare ed in che modo, soluzioni che avranno la concretezza necessaria richiesta da questa fase delicata che coinvolge i nove Enti siciliani. Sto partecipando personalmente a tutti i tavoli tecnici e i vertici del Ministero si stanno rendendo disponibili a dare una soluzione stabile al problema.
Oggi sono qui per dare una risposta ai dipendenti, per il loro posto di lavoro per il loro stipendio”.
“Ho portato avanti un'iniziativa decisa – ha dichiarato il Sindaco Metropolitano De Luca - perché pretendevo che lo Stato venisse qui; prendo atto dell'azione governativa e degli impegni che il Sottosegretario all'Economia on. Alessio Villarosa, che ringrazio per la sua disponibilità, ha assunto in prima persona e sono sicuro che continuerà fin quando la questione verrà risolta. Vigilerò affinché lo Stato è la Regione Siciliana facciano il proprio dovere nel pieno rispetto dei tempi tecnici necessari, tempi tecnici che, per quanto mi riguarda, non dovranno andare oltre fine marzo. Intendo inoltre evidenziare che, quando ho avuto la certezza della venuta del Sottosegretario, cioè ieri, ho sbloccato il pagamento degli stipendi e oggi ho disposto il che da lunedì si torni alla normalità di servizio da parte dei dipendenti”.
Nel corso del serrato dibattito, al quale sono intervenuti i rappresentanti sindacali, l'onorevole Villarosa ha delineato le attività messe in campo e finalizzate alla risoluzione definitiva della crisi che da lungo tempo attanaglia le nove ex Province siciliane.
Apprezzamento è stato espresso dal Sindaco Metropolitano De Luca per l'azione governativa che, nell'ottica di una normalizzazione dell'attività amministrativa della Città Metropolitana di Messina, risulta fondamentale per la gestione di progetti e fondi indispensabili per la crescita infrastrutturale dell'intero territorio provinciale.
“Stiamo lavorando da oltre un mese – ha affermato il Sottosegretario on. Villarosa - per definire gli interventi finanziari che mettano stabilmente in sicurezza le ex Province e, quindi, la Città Metropolitana di Messina. Ho assunto in prima persona l'impegno di affrontare seriamente la questione e lunedì prossimo avrò l'incontro con i responsabili della Ragioneria Generale dello Stato per definire quali risorse utilizzare ed in che modo, soluzioni che avranno la concretezza necessaria richiesta da questa fase delicata che coinvolge i nove Enti siciliani. Sto partecipando personalmente a tutti i tavoli tecnici e i vertici del Ministero si stanno rendendo disponibili a dare una soluzione stabile al problema.
Oggi sono qui per dare una risposta ai dipendenti, per il loro posto di lavoro per il loro stipendio”.
“Ho portato avanti un'iniziativa decisa – ha dichiarato il Sindaco Metropolitano De Luca - perché pretendevo che lo Stato venisse qui; prendo atto dell'azione governativa e degli impegni che il Sottosegretario all'Economia on. Alessio Villarosa, che ringrazio per la sua disponibilità, ha assunto in prima persona e sono sicuro che continuerà fin quando la questione verrà risolta. Vigilerò affinché lo Stato è la Regione Siciliana facciano il proprio dovere nel pieno rispetto dei tempi tecnici necessari, tempi tecnici che, per quanto mi riguarda, non dovranno andare oltre fine marzo. Intendo inoltre evidenziare che, quando ho avuto la certezza della venuta del Sottosegretario, cioè ieri, ho sbloccato il pagamento degli stipendi e oggi ho disposto il che da lunedì si torni alla normalità di servizio da parte dei dipendenti”.
Marina Garibaldi di Canneto. Intervento della pala meccanica.
Marina Garibaldi di Canneto trasformata in piscina e, nel pomeriggio, si è anche reso necessario l’intervento della pala meccanica comunale per aprire dei varchi da dove far defluire l’acqua salmastra e per rimuovere, per quanto possibile, sabbia e detriti.
A supporto hanno operato la polizia municipale e la Protezione civile comunale.
(foto: Silvia Sarpi)
Collegamenti al palo per il mare in tespesta e nevica sulle cime più alte delle Eolie (con 10 foto di Elio Benenati)
Almeno per oggi resterà saldamente ormeggiato a Pignataro, e non può essere altrimenti vista l'impetuosità del mare, l'aliscafo Eschilo di Libertylines. Di conseguenza le Eolie resteranno isolate, unica eccezione la nave partita ieri sera da Napoli che, dopo aver toccato Lipari, ha proseguito per Milazzo.
Intanto sulle cime più alte delle Eolie, nevica. Vi proponiamo queste belle foto che ci invia l'amico Elio Benenati da Salina.
Intanto sulle cime più alte delle Eolie, nevica. Vi proponiamo queste belle foto che ci invia l'amico Elio Benenati da Salina.
REGIONE: EROSIONE, PRESENTATO IL "CONTRATTO DI COSTA"
Arriverà dai detriti da anni intrappolati all'interno dei corsi d'acqua che sfociano in mare la prima contromisura per fronteggiare il fenomeno dell'erosione lungo ottanta chilometri di costa siciliana, quella che va Patti a Tusa, e che ricade in 14 Comuni del Messinese: una voluminosa massa naturale, composta da ghiaia e sabbia, sarà rimossa e posizionata a protezione del litorale, così come è stato fatto in Olanda per mitigare gli effetti delle mareggiate del Nord.
Un'operazione che consentirà al progetto denominato "Contratto di Costa - Tirreno 1", realizzato dagli uffici del Commissario di governo contro il dissesto idrogeologico nella Regione Siciliana, di entrare nella sua fase operativa. E' stato il presidente Nello Musumeci, insieme all'assessore regionale al Territorio e ambiente Toto Cordaro e al direttore della Struttura commissariale Maurizio Croce, a presentarlo nel salone del cinema comunale di Patti, alla presenza dei sindaci dei Comuni interessati.
«Per la prima volta - ha spiegato il governatore - abbiamo in mano uno strumento unico e innovativo per contrastare in modo efficace e omogeneo il fenomeno dell'erosione. Quello che sta per partire è il primo, grande intervento di tutela delle nostre coste dopo decenni di degrado e di azioni portate avanti senza una visione d'insieme e che, per questo motivo, spesso hanno accentuato le criticità anziché risolverle. Ciò che mancava era proprio un piano organico che rispettasse l'equilibrio complessivo dei tratti di litorale confinanti tra loro. Uno schema efficace che prossimamente potrà essere applicato in altre zone dove la terra rischia pericolosamente di lasciare spazio all'avanzare del mare».
Gli interventi previsti arrecheranno un doppio, immediato beneficio: sarà eliminato il rischio di eventuali esondazioni di fiumi e torrenti e si potrà riattivare il trasporto solido fluviale a beneficio del riequilibrio idrogeologico del territorio e del naturale mantenimento della spiaggia ricostruita. Dopo il ripascimento, il litorale sarà monitorato per un periodo di circa un anno in modo da acquisire indicazioni precise sull'impatto delle maree e sui punti maggiormente aggrediti dall'erosione: si otterrà, in pratica, una corretta taratura dei modelli numerici di previsione indispensabili per ottimizzare la progettazione delle cosiddette opere di difesa, a cominciare da barriere e pennelli in materiale lapideo.
«Oggi - ha sottolineato l'assessore Cordaro - prende forma uno strumento pensato, progettato e realizzato per la salvaguardia di uno dei tratti di costa più belli della Sicilia. Lo strumento del "Contratto di Costa", come già abbiamo sperimentato per quello di fiume, ha in sé le potenzialità di un'intesa che serve a riunire allo stesso tavolo tutti i soggetti responsabili del territorio per definire le strategie da condividere, non solo per la salvaguardia ma anche per lo sviluppo della risorsa mare che, per una regione come la nostra, rappresenta una risorsa turistica di eccellenza».
Le riprese effettuate con un drone, dall'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, non lasciano dubbi sull'urgenza di intervenire: sul litorale di Patti il mare lambisce case, capannoni, terreni di pascolo e, perfino, le strutture di un villaggio turistico. Su quello di San Giorgio, a Gioiosa Marea, l'acqua sembra addentare la strada, un parcheggio e un campo di calcio mentre a Piraino, dove le onde arrivano a pochi metri dai piloni che sorreggono un tratto di strada ferrata, per una serie di villette il destino pare segnato e una, in particolare, sembra oramai poggiare sul nulla. Insieme a Tusa, gli altri Comuni coinvolti nel progetto sono Acquedolci, Brolo, Capo d'Orlando, Caronia, Motta D'Affermo, Naso, Reitano, Sant'Agata di Militello, Santo Stefano di Camastra e Torrenova.
«La programmazione di un intervento su un'area così vasta - ha spiegato Maurizio Croce - ha richiesto uno sforzo tecnico non indifferente per il quale ringrazio tutti i componenti dello staff della Struttura che l'hanno condotta e portata a termine. Mai prima d'ora, contro il fenomeno dell'erosione costiera, si era messo a punto un progetto organico e di ampio respiro, capace di andare al di là delle esigenze dei singoli territori. Adesso, il vero punto di forza, ciò che renderà vincente questo progetto, è la globalità d'azione perché ogni singola operazione risulterà funzionale a tutte le altre, garantendo nel tempo la salvaguardia dei litorali. Va da sé, comunque, che sarà data priorità a quelle esigenze impellenti che mettono a rischio infrastrutture e vite umane».
Il convegno di Patti, introdotto dai saluti del primo cittadino Mauro Aquino, ha offerto la possibilità ai relatori di confrontarsi sul tipo di interventi da effettuare per neutralizzare i processi erosivi e sui passi avanti compiuti dalle scienze idrauliche. Sono intervenuti i docenti delle università di Messina e Catania, Giovanni Randazzo ed Enrico Foti, il responsabile dei laboratori tecnologici e di ricerca Betontest Corrado Monaca, Filippo D'Ascola dell'Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale e il dirigente generale ad interim dell'Autorità idrica Salvatore Cocina.
Un secondo Contratto di Costa, per la zona sud-est dell'Isola, è già stato sottoscritto con i sindaci di 12 Comuni. E' in fase di elaborazione e interesserà circa centocinquanta chilometri di litorale compreso tra Ragusa e Vittoria. Anche qui l'Ufficio contro il dissesto idrogeologico sta effettuando una serie meticolosa di riprese aeree per stilare la mappa di quei tratti in cui il fenomeno erosivo è maggiormente accentuato.
In Italia, il Contratto di Costa vanta un solo precedente, quello della Regione Veneto. Le risorse già a disposizione per fare partire gli interventi sulla fascia tirrenico nebroidea ammontano a 38 milioni di euro e provengono dal Patto per il Sud.
Un'operazione che consentirà al progetto denominato "Contratto di Costa - Tirreno 1", realizzato dagli uffici del Commissario di governo contro il dissesto idrogeologico nella Regione Siciliana, di entrare nella sua fase operativa. E' stato il presidente Nello Musumeci, insieme all'assessore regionale al Territorio e ambiente Toto Cordaro e al direttore della Struttura commissariale Maurizio Croce, a presentarlo nel salone del cinema comunale di Patti, alla presenza dei sindaci dei Comuni interessati.
«Per la prima volta - ha spiegato il governatore - abbiamo in mano uno strumento unico e innovativo per contrastare in modo efficace e omogeneo il fenomeno dell'erosione. Quello che sta per partire è il primo, grande intervento di tutela delle nostre coste dopo decenni di degrado e di azioni portate avanti senza una visione d'insieme e che, per questo motivo, spesso hanno accentuato le criticità anziché risolverle. Ciò che mancava era proprio un piano organico che rispettasse l'equilibrio complessivo dei tratti di litorale confinanti tra loro. Uno schema efficace che prossimamente potrà essere applicato in altre zone dove la terra rischia pericolosamente di lasciare spazio all'avanzare del mare».
Gli interventi previsti arrecheranno un doppio, immediato beneficio: sarà eliminato il rischio di eventuali esondazioni di fiumi e torrenti e si potrà riattivare il trasporto solido fluviale a beneficio del riequilibrio idrogeologico del territorio e del naturale mantenimento della spiaggia ricostruita. Dopo il ripascimento, il litorale sarà monitorato per un periodo di circa un anno in modo da acquisire indicazioni precise sull'impatto delle maree e sui punti maggiormente aggrediti dall'erosione: si otterrà, in pratica, una corretta taratura dei modelli numerici di previsione indispensabili per ottimizzare la progettazione delle cosiddette opere di difesa, a cominciare da barriere e pennelli in materiale lapideo.
«Oggi - ha sottolineato l'assessore Cordaro - prende forma uno strumento pensato, progettato e realizzato per la salvaguardia di uno dei tratti di costa più belli della Sicilia. Lo strumento del "Contratto di Costa", come già abbiamo sperimentato per quello di fiume, ha in sé le potenzialità di un'intesa che serve a riunire allo stesso tavolo tutti i soggetti responsabili del territorio per definire le strategie da condividere, non solo per la salvaguardia ma anche per lo sviluppo della risorsa mare che, per una regione come la nostra, rappresenta una risorsa turistica di eccellenza».
Le riprese effettuate con un drone, dall'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, non lasciano dubbi sull'urgenza di intervenire: sul litorale di Patti il mare lambisce case, capannoni, terreni di pascolo e, perfino, le strutture di un villaggio turistico. Su quello di San Giorgio, a Gioiosa Marea, l'acqua sembra addentare la strada, un parcheggio e un campo di calcio mentre a Piraino, dove le onde arrivano a pochi metri dai piloni che sorreggono un tratto di strada ferrata, per una serie di villette il destino pare segnato e una, in particolare, sembra oramai poggiare sul nulla. Insieme a Tusa, gli altri Comuni coinvolti nel progetto sono Acquedolci, Brolo, Capo d'Orlando, Caronia, Motta D'Affermo, Naso, Reitano, Sant'Agata di Militello, Santo Stefano di Camastra e Torrenova.
«La programmazione di un intervento su un'area così vasta - ha spiegato Maurizio Croce - ha richiesto uno sforzo tecnico non indifferente per il quale ringrazio tutti i componenti dello staff della Struttura che l'hanno condotta e portata a termine. Mai prima d'ora, contro il fenomeno dell'erosione costiera, si era messo a punto un progetto organico e di ampio respiro, capace di andare al di là delle esigenze dei singoli territori. Adesso, il vero punto di forza, ciò che renderà vincente questo progetto, è la globalità d'azione perché ogni singola operazione risulterà funzionale a tutte le altre, garantendo nel tempo la salvaguardia dei litorali. Va da sé, comunque, che sarà data priorità a quelle esigenze impellenti che mettono a rischio infrastrutture e vite umane».
Il convegno di Patti, introdotto dai saluti del primo cittadino Mauro Aquino, ha offerto la possibilità ai relatori di confrontarsi sul tipo di interventi da effettuare per neutralizzare i processi erosivi e sui passi avanti compiuti dalle scienze idrauliche. Sono intervenuti i docenti delle università di Messina e Catania, Giovanni Randazzo ed Enrico Foti, il responsabile dei laboratori tecnologici e di ricerca Betontest Corrado Monaca, Filippo D'Ascola dell'Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale e il dirigente generale ad interim dell'Autorità idrica Salvatore Cocina.
Un secondo Contratto di Costa, per la zona sud-est dell'Isola, è già stato sottoscritto con i sindaci di 12 Comuni. E' in fase di elaborazione e interesserà circa centocinquanta chilometri di litorale compreso tra Ragusa e Vittoria. Anche qui l'Ufficio contro il dissesto idrogeologico sta effettuando una serie meticolosa di riprese aeree per stilare la mappa di quei tratti in cui il fenomeno erosivo è maggiormente accentuato.
In Italia, il Contratto di Costa vanta un solo precedente, quello della Regione Veneto. Le risorse già a disposizione per fare partire gli interventi sulla fascia tirrenico nebroidea ammontano a 38 milioni di euro e provengono dal Patto per il Sud.
Porto turistico a Leni. Legambiente Sicilia: uno spreco di denaro che non porterà nessun beneficio all’isola di Salina, in termini di turismo e sviluppo, ma solo l'ennesima e inutile colata di cemento.
La nota di Legambiente Sicilia.
"Lo scellerato progetto per realizzare un porto turistico nel Comune di Leni, nell'Isola di Salina, sta andando avanti. Sarebbe il secondo porto turistico nella stessa isola, dopo quello di Santa Marina Salina realizzato alcuni anni fa e che è, tra l'altro, quasi sempre vuoto.
È pura follia – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia - pensare di avere un altro approdo per 200 barche, che verrebbe utilizzato forse per 2 mesi all'anno, a solo 4 miglia marine, nella stessa piccola isola delle Eolie.
Una colata di cemento distruggerà una delle baie più belle e incantevoli dell'arcipelago, distruggendo una delle più importanti praterie di Poseidonia dell'arcipelago.
Non ci rendiamo conto come si può accettare e approvare questo scempio.
Il progetto NON è stato vagliato dall'Unesco, che, con una decisone così assurda e devastante potrebbe, nuovamente, inserire le Eolie nella "lista nera" dei siti Patrimonio dell'Umanità per valutarne la possibile esclusione dalla World Heritage List. Sarebbe questo un danno incalcolabile per tutte le Eolie e per l'intera Sicilia.
Facciamo appello all'Assessore Tusa affinché intervenga a fermare questa follia".
Sulla vicenda il deputato nazionale di Leu, Rossella Muroni, ex presidente nazionale di Legambiente, ha presentato un’interrogazione ai Ministri per i Beni e le attività culturali e dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
"Lo scellerato progetto per realizzare un porto turistico nel Comune di Leni, nell'Isola di Salina, sta andando avanti. Sarebbe il secondo porto turistico nella stessa isola, dopo quello di Santa Marina Salina realizzato alcuni anni fa e che è, tra l'altro, quasi sempre vuoto.
È pura follia – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia - pensare di avere un altro approdo per 200 barche, che verrebbe utilizzato forse per 2 mesi all'anno, a solo 4 miglia marine, nella stessa piccola isola delle Eolie.
Una colata di cemento distruggerà una delle baie più belle e incantevoli dell'arcipelago, distruggendo una delle più importanti praterie di Poseidonia dell'arcipelago.
Non ci rendiamo conto come si può accettare e approvare questo scempio.
Il progetto NON è stato vagliato dall'Unesco, che, con una decisone così assurda e devastante potrebbe, nuovamente, inserire le Eolie nella "lista nera" dei siti Patrimonio dell'Umanità per valutarne la possibile esclusione dalla World Heritage List. Sarebbe questo un danno incalcolabile per tutte le Eolie e per l'intera Sicilia.
Facciamo appello all'Assessore Tusa affinché intervenga a fermare questa follia".
Sulla vicenda il deputato nazionale di Leu, Rossella Muroni, ex presidente nazionale di Legambiente, ha presentato un’interrogazione ai Ministri per i Beni e le attività culturali e dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Pianoconte. Primi...leggeri fiocchi di neve.
Arrivano i primi "frutti" dell'abbassamento della temperatura. Grazie a Luciano Vivacqua, in tempo quasi reale, il video con i primi fiocchi di neve su Pianoconte.
Detti e proverbi. Siciliani ed eoliani (30° puntata)
Cu di viecchi s’innammura, poi si chianci la svintura.
Chi dei vecchi s'innamora, poi piange sventura
Canneto. Siamo alle solite: mare in tempesta, frazione in ginocchio (le foto)
La mareggiata, che da ieri sera sta investendo Canneto, accompagnata da forti raffiche di vento, ripropone nella sua interezza e drammaticità i problemi a cui va incontro la frazione ogni volta che deve fare i conti con i marosi: Marina Garibaldi per buona parte allagata e intransitabile, macchine a "mollo", disagi e rischi per la pubblica incolumità, traffico impazzito. Per quanto riguarda i collegamenti marittimi è isolamento. Unica eccezione la Veronese, partita ieri sera da Napoli, che, dopo aver approdato a Lipari, ha proseguito per Milazzo.
Dalla tramontana al grecale con forti burrasche, mareggiate e pioggia mista a neve. Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava.
Dalle prime ore di oggi è in corso alle Eolie una burrasca forza 7 /8 di tramontana, con mare agitato al largo e nel settore occidentale dell' arcipelago.
Nel pomeriggio si prevede la rotazione a grecale, con venti in rinforzo e raffiche che, in serata, potranno raggiungere l'intensità di forte burrasca forza 8/9 con picchi eolici vicino ai 80 km orari.
Il moto ondoso pertanto tenderà ad aumentare ulteriormente, fino a molto agitato nel settore occidentale con altezza dei marosi tra i 3,5 e i 4 m con conseguenti mareggiate nelle coste esposte. Durante la giornata la colonnina di mercurio scenderà fino a raggiungere i 6 C in serata. Si raggiungeranno temperature percepite prossime allo zero .
Tra il pomeriggio e la serata di oggi, inoltre, saranno possibili piogge miste a neve con quota neve che potrà raggiungere quota collinare tra i 300-500 metri.
Lenta attenuazione dei fenomeni nel corso della mattinata di Domenica 24.
Per aggiornamenti visitate la pagina facebook di Meteo Eolie.
venerdì 22 febbraio 2019
Comune di Lipari debitore di oltre 790 mila euro con la Sopes. Regione nomina commissario per pagamento coattivo.
Un commissario ad acta “preleverà” coattivamente dalle casse del Comune di Lipari 792.226,89 euro per sanare il debito che l’ente ha nei confronti della Sopes, la società che gestisce l’impianto di dissalazione ubicato nella frazione liparese di Canneto Dentro e che è di proprietà della Regione siciliana.
Il commissario, individuato in Totuccio Alessi, funzionario regionale, è stato nominato con proprio decreto dall’assessore dell’energia e dei servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon.
Maggiori particolari sulla Gazzetta del sud in edicola in un pezzo a firma del nostro direttore.
Effettuati importanti interventi sul pontile di Ginostra. Lo Schiavo (Marevivo) : "Nulla a che vedere con i lavori di manutenzione straordinaria e miglioramento tecnico, dei quali non si ha notizia".
Associazione Ambientalista MAREVIVO
prof.
Riccardo Lo Schiavo
Delegato Generale Ginostra-Stromboli
via Portella n. 1 - 98050 Ginostra (ME)
Ginostra, 22/02/2019
dott. Angelo Borrelli
Capo Dip. Protezione Civile
S.E. Prefetto di Messina
Oggetto:
pontile di Ginostra – isola di Stromboli
Dopo
il ripristino della completa funzionalità dell’impianto di illuminazione, nei
giorni scorsi sono stati ultimati anche i lavori sostituzione del grigliato - ridotto da tempo ad un ammasso di ruggine e
buchi e del respingente
per l’attracco degli aliscafi
Appare tuttavia opportuno precisare che tali interventi NON sono da
ricollegare ai “lavori di manutenzione
straordinaria e miglioramento tecnico” dell’approdo in oggetto di cui all’ordinanza
n. 0094 del lontano 13/06/2013 e relativo finanziamento di € 880.000,00.
A tal riguardo si resta sempre in “perenne attesa” di
conoscere quale sia - dopo quasi SEI
ANNI - lo stato dell’iter burocratico del progetto della VITALE opera.
Cordiali saluti.
prof. Riccardo Lo Schiavo
(Delegato
Marevivo)
Carenza sangue: Dal Papardo appello ai messinesi.
COMUNICATO - La Dott.ssa Roberta Fedele, direttore dell’Unità Operativa di
Medicina Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera Papardo, della quale è
Commissario Straordinario il Dott. Mario Paino, fa un appello a tutti i
cittadini messinesi invitandoli a donare il proprio sangue per far fronte alla
carenza presente tutto l’anno e particolarmente accentuata in questo periodo a
causa del picco influenzale che ha costretto a letto molti donatori. Ricorda
che possono donare tutte le persone tra 18 e 65 anni, di almeno 50 Kg di peso ,
in buone condizioni di salute e che non abbiano stili di vita a rischio
infettivo, dopo 4 mesi dall'applicazione di piercing, tatuaggi, interventi
chirurgici.
Non bisogna essere digiuni prima di donare ma è consentita
una leggera colazione senza assunzione di latte e latticini (è possibile quindi
bere acqua, thè, caffè anche zuccherato, mangiare una fetta biscottata con
della marmellata).
Chi non ha mai donato o chi non dona da oltre due anni,
almeno due giorni prima della donazione, dovrà effettuare presso la Medicina
Trasfusionale la "predonazione", ovvero una visita e un
prelievo di sangue preliminare per valutare l’idoneità alla donazione
stessa. Anche il giorno della predonazione è possibile una leggera
colazione.
Il lavoratore dipendente che si reca a donare il sangue ha
diritto alla corresponsione della normale retribuzione e al giorno di riposo.
Il donatore è sottoposto a regolari controlli gratuiti clinico-laboratoristici.
Presso la Medicina Trasfusionale dell’Ospedale Papardo (accanto al Pronto
Soccorso) si può donare il sangue tutti i giorni da lunedì a sabato dalle ore 8
alle ore 11.30, senza prenotazione, esibendo documento di identità e tessera
sanitaria. E’ possibile effettuare anche la donazione di piastrine e/o
plasma con procedura di aferesi.
La Dott.ssa Fedele, di recente nominata componente del Comitato Tecnico Scientifico del Centro
Regionale Sangue che risulta composto da professionisti di comprovata
esperienza in materia di Medicina Trasfusionale e dai rappresentati delle
Associazioni e Federazioni dei donatori volontari di sangue, dichiara: “Donare
il sangue è semplice e sicuro, rappresenta un gesto di alto valore etico e
sociale. Il sangue è un vero e proprio farmaco salvavita che può solo essere
donato.”
F.to Il
Commissario Straordinario
Dott. Mario Paino
Porto turistico a Leni. Il testo integrale dell'interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Muroni.
Al Ministro per i beni e le attività culturali,
al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere
- premesso che:
le Isole Eolie, Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea, si trovano a nord-est della Sicilia e rappresentano una straordinaria testimonianza di genesi ed evoluzione di isole vulcaniche.
In particolare,
Salina è la seconda per estensione e per popolazione dopo Lipari. È divisa in tre comuni ricadenti nella provincia di Messina, Santa Marina Salina, Malfa e Leni, e conta complessivamente circa 2.300 abitanti;
Salina è ricca d'acqua; vi si coltivano uve pregiate dalle quali si ricava la «Malvasia delle Lipari» e capperi che sono esportati in tutto il mondo. Altre importanti risorse sono il turismo, la pesca e l'enogastronomia;
nel 1981 è stata istituita la riserva naturale dei due monti. Le isole Eolie sono state inserite nell'anno 2000 nella lista dei patrimoni mondiali dell'umanità da parte dell'Unesco;
A Salina non mancano le attrazioni culturali che ne rievocano storia e tradizioni;
è stato recentemente dato, nel corso di una riunione che si è tenuta a Palermo nella sede della regione presso la commissione dei lavori pubblici, il «via libera» al secondo porto turistico di Salina, nel comune di Leni;
il comune di Leni è il più piccolo dei tre comuni, con una popolazione di circa 700 abitanti e l'ubicazione della realizzanda darsena insisterebbe nella splendida baia di roccia vulcanica de l'Ariana, sita in Rinella, ripresa in diversi celebri film come «Vulcano» con Anna Magnani;
la darsena potrà ospitare circa 200 posti barca, con una spesa prevista di oltre 60 milioni di euro.
Da notizie di stampa i primi 16 milioni di euro per il primo lotto sono in arrivo.
Per Salina - dunque - è in arrivo il secondo porto turistico, dopo quello di Santa Marina;
il consiglio regionale per l'urbanistica, ad agosto 2018, ha discusso il programma e lo ha trovato aderente allo sviluppo di quel comune che, come si sa, è il terzo insistente a Salina, unica isola che vanta tre amministrazioni autonome mentre tutto il resto dell'arcipelago fa capo al comune di Lipari;
Fin da subito Legambiente Sicilia e il circolo Lipari/Isole Eolie di Legambiente, insieme ad altre realtà territoriali, si sono opposti a questo progetto che, a giudizio dell'interrogante, non è altro se non uno spreco di denaro che non porterà nessun beneficio a Salina, in termini di turismo e sviluppo, ma solo l'ennesima e inutile colata di cemento -:
Si chiede di sapere:
se il progetto di cui in premessa sia stato sottoposto, e approvato, dall'Unesco in modo da scongiurare il rischio di cancellazione delle Isole Eolie dall`Heritage List;
se non intendano promuovere, per quanto di competenza, una ulteriore riflessione tecnica al fine di garantire, nel rispetto delle competenze specifiche della regione siciliana, la tutela di un prezioso e delicato ecosistema marino e terrestre, estremamente ricco in termini di biodiversità, qual è Salina.
Rossella Muroni
al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere
- premesso che:
le Isole Eolie, Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea, si trovano a nord-est della Sicilia e rappresentano una straordinaria testimonianza di genesi ed evoluzione di isole vulcaniche.
In particolare,
Salina è la seconda per estensione e per popolazione dopo Lipari. È divisa in tre comuni ricadenti nella provincia di Messina, Santa Marina Salina, Malfa e Leni, e conta complessivamente circa 2.300 abitanti;
Salina è ricca d'acqua; vi si coltivano uve pregiate dalle quali si ricava la «Malvasia delle Lipari» e capperi che sono esportati in tutto il mondo. Altre importanti risorse sono il turismo, la pesca e l'enogastronomia;
nel 1981 è stata istituita la riserva naturale dei due monti. Le isole Eolie sono state inserite nell'anno 2000 nella lista dei patrimoni mondiali dell'umanità da parte dell'Unesco;
A Salina non mancano le attrazioni culturali che ne rievocano storia e tradizioni;
è stato recentemente dato, nel corso di una riunione che si è tenuta a Palermo nella sede della regione presso la commissione dei lavori pubblici, il «via libera» al secondo porto turistico di Salina, nel comune di Leni;
il comune di Leni è il più piccolo dei tre comuni, con una popolazione di circa 700 abitanti e l'ubicazione della realizzanda darsena insisterebbe nella splendida baia di roccia vulcanica de l'Ariana, sita in Rinella, ripresa in diversi celebri film come «Vulcano» con Anna Magnani;
la darsena potrà ospitare circa 200 posti barca, con una spesa prevista di oltre 60 milioni di euro.
Da notizie di stampa i primi 16 milioni di euro per il primo lotto sono in arrivo.
Per Salina - dunque - è in arrivo il secondo porto turistico, dopo quello di Santa Marina;
il consiglio regionale per l'urbanistica, ad agosto 2018, ha discusso il programma e lo ha trovato aderente allo sviluppo di quel comune che, come si sa, è il terzo insistente a Salina, unica isola che vanta tre amministrazioni autonome mentre tutto il resto dell'arcipelago fa capo al comune di Lipari;
Fin da subito Legambiente Sicilia e il circolo Lipari/Isole Eolie di Legambiente, insieme ad altre realtà territoriali, si sono opposti a questo progetto che, a giudizio dell'interrogante, non è altro se non uno spreco di denaro che non porterà nessun beneficio a Salina, in termini di turismo e sviluppo, ma solo l'ennesima e inutile colata di cemento -:
Si chiede di sapere:
se il progetto di cui in premessa sia stato sottoposto, e approvato, dall'Unesco in modo da scongiurare il rischio di cancellazione delle Isole Eolie dall`Heritage List;
se non intendano promuovere, per quanto di competenza, una ulteriore riflessione tecnica al fine di garantire, nel rispetto delle competenze specifiche della regione siciliana, la tutela di un prezioso e delicato ecosistema marino e terrestre, estremamente ricco in termini di biodiversità, qual è Salina.
Rossella Muroni
Per la foto si ringraziano i promotori della pagina fb "Porto sì o porto no" https://www.facebook.com/groups/2045040405589421/?notif_id=1550835309484048¬if_t=group_added_to_group
Palazzo dei Leoni: sottoscritti i primi Accordi di Programma per la predisposizione dei progetti da inserire nella rimodulazione del Masterplan. Venti gli accordi siglati oggi e diciannove i Comuni convocati
Si è svolta stamane, a Palazzo dei Leoni, la riunione tra il Sindaco Metropolitano Cateno De Luca ed i Sindaci di diciannove Comuni convocati per la sottoscrizione dei primi venti Accordi di Programma per la predisposizione di progetti da inserire nelle proposte di rimodulazione del Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Messina a valere sulle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 o su altri programmi di finanziamento regionali o extra regionali.
“Abbiamo un'esigenza ben precisa – ha dichiarato il Sindaco Metropolitano Cateno De Luca – che è quella di cercare di creare, soprattutto per interventi complessi che siano coincidenti con le linee guida del Patto per lo sviluppo e che, in questo caso, riguardano il settore della viabilità di collegamento intercomunale, una serie di progetti in relazione a quelle che sono le risorse che si andranno a liberare e che verranno immediatamente assegnate.
In tal senso, si renderanno disponibili 70-80 milioni di euro e di conseguenza, dobbiamo lavorare per individuare al più presto progetti cantierabili.
La Città Metropolitana di Messina mette a disposizione dei Comuni le competenze e, attraverso la sottoscrizione propedeutica degli accordi di programma, si chiede alle municipalità del territorio di individuare un Comune capofila o di interloquire con i nostri uffici tecnici per usufruire di un supporto importante. E' fondamentale rispettare le scadenze che ci siamo imposti; entro il mese di dicembre di quest'anno bisognerà avere i progetti definitivi per poi poter immediatamente calendarizzare le conferenze di servizi che ci permettano di acquisire in modo semplificato i pareri e giungere al passaggio successivo che riguarderà la progettazione esecutiva”.
Nei prossimi giorni seguiranno altre riunioni con i Sindaci degli altri Comuni per la sottoscrizione di ulteriori Accordi di Programma.
“Abbiamo un'esigenza ben precisa – ha dichiarato il Sindaco Metropolitano Cateno De Luca – che è quella di cercare di creare, soprattutto per interventi complessi che siano coincidenti con le linee guida del Patto per lo sviluppo e che, in questo caso, riguardano il settore della viabilità di collegamento intercomunale, una serie di progetti in relazione a quelle che sono le risorse che si andranno a liberare e che verranno immediatamente assegnate.
In tal senso, si renderanno disponibili 70-80 milioni di euro e di conseguenza, dobbiamo lavorare per individuare al più presto progetti cantierabili.
La Città Metropolitana di Messina mette a disposizione dei Comuni le competenze e, attraverso la sottoscrizione propedeutica degli accordi di programma, si chiede alle municipalità del territorio di individuare un Comune capofila o di interloquire con i nostri uffici tecnici per usufruire di un supporto importante. E' fondamentale rispettare le scadenze che ci siamo imposti; entro il mese di dicembre di quest'anno bisognerà avere i progetti definitivi per poi poter immediatamente calendarizzare le conferenze di servizi che ci permettano di acquisire in modo semplificato i pareri e giungere al passaggio successivo che riguarderà la progettazione esecutiva”.
Nei prossimi giorni seguiranno altre riunioni con i Sindaci degli altri Comuni per la sottoscrizione di ulteriori Accordi di Programma.
Guardia Costiera di Milazzo. Ancora sequestro di reti abusive e pescato. Arrestato diportista
(comunicato) Nella giornata del 20 febbraio 2019, nell’ambito di una operazione complessa di vigilanza pesca, prioritariamente finalizzata al contrasto della pesca del novellame di sarda con l’utilizzo di attrezzi non consentiti, sono stati impiegati uomini e mezzi della Capitaneria di porto Guardia Costiera di Milazzo congiuntamente a due battelli di Nave Diciotti, unità maggiore della Guardia Costiera, presso le località Oliveri, Falcone e Marinello.
Durante l’operazione che ha visto impegnati 10 uomini ed il battello pneumatico GC A64 della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Milazzo, sono stati sequestrati n.9 spezzoni di reti da posta del tipo “tremaglio”, n. 8 reti trainate del tipo “sciabica” armate con sacco avente ampiezza della maglia molto inferiore a quella consentita (c.d. Velo), di una lunga lunghezza complessivamente superiore ai 3000 mt., illecitamente detenuti da pescatori non professionali, su natanti da diporto. Durante le operazioni si è anche reso necessario il supporto dei Carabinieri della Stazione di Falcone che hanno provveduto all’arresto di un diportista per resistenza a pubblico ufficiale durante il sequestro di alcuni spezzoni di rete.
La sciabica con il velo è un attrezzo da pesca vietato dalla vigente normativa comunitaria e nazionale sia per la pesca professionale che per la pesca dilettantistica in quanto, per caratteristiche tecniche di costruzione e di impiego è rivolto alle catture di specie ittiche di piccolissima taglia, in particolare il novellame di sarda. Per tali motivi l’utilizzo di questi attrezzi illegali ha un impatto particolarmente negativo sull’ecosistema marino.
Nel corso delle attività inoltre sono stati sequestrati circa 10 Kg. di prodotto ittico privo di idonea documentazione atta a certificarne la provenienza che, a seguito dell’ispezione del personale del servizio veterinario che lo ha ritenuto non idoneo al consumo umano, è stato avviato alla distruzione.
A tutela dell’ambiente marino e della risorsa ittica, proseguiranno nei prossimi giorni i controlli nell’ambito dei sorgitori di propria giurisdizione al fine di accertare e reprimere ogni genere di comportamento illecito, con particolare attenzione al fenomeno della pesca e della commercializzazione illecita del novellame di sarda che, proprio in questo periodo, tende ad intensificarsi notevolmente.
Durante l’operazione che ha visto impegnati 10 uomini ed il battello pneumatico GC A64 della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Milazzo, sono stati sequestrati n.9 spezzoni di reti da posta del tipo “tremaglio”, n. 8 reti trainate del tipo “sciabica” armate con sacco avente ampiezza della maglia molto inferiore a quella consentita (c.d. Velo), di una lunga lunghezza complessivamente superiore ai 3000 mt., illecitamente detenuti da pescatori non professionali, su natanti da diporto. Durante le operazioni si è anche reso necessario il supporto dei Carabinieri della Stazione di Falcone che hanno provveduto all’arresto di un diportista per resistenza a pubblico ufficiale durante il sequestro di alcuni spezzoni di rete.
La sciabica con il velo è un attrezzo da pesca vietato dalla vigente normativa comunitaria e nazionale sia per la pesca professionale che per la pesca dilettantistica in quanto, per caratteristiche tecniche di costruzione e di impiego è rivolto alle catture di specie ittiche di piccolissima taglia, in particolare il novellame di sarda. Per tali motivi l’utilizzo di questi attrezzi illegali ha un impatto particolarmente negativo sull’ecosistema marino.
Nel corso delle attività inoltre sono stati sequestrati circa 10 Kg. di prodotto ittico privo di idonea documentazione atta a certificarne la provenienza che, a seguito dell’ispezione del personale del servizio veterinario che lo ha ritenuto non idoneo al consumo umano, è stato avviato alla distruzione.
A tutela dell’ambiente marino e della risorsa ittica, proseguiranno nei prossimi giorni i controlli nell’ambito dei sorgitori di propria giurisdizione al fine di accertare e reprimere ogni genere di comportamento illecito, con particolare attenzione al fenomeno della pesca e della commercializzazione illecita del novellame di sarda che, proprio in questo periodo, tende ad intensificarsi notevolmente.
Judo. Atleti eoliani in gara a Bagheria.
(Comunicato) Domenica a Bagheria si disputeranno la gara di qualificazione campionato italiano cadetti dove per lo Sporting club judo Lipari saranno presenti Andrea De Salvo, nella categoria 60 kg., e Antonio Agrip, nella categoria 73 kg.
Si svolgerà poi il campionato regionale Fisdir dove per la nostra palestra gareggerà Salvatore Puglisi kg 84.
Si svolgerà poi il campionato regionale Fisdir dove per la nostra palestra gareggerà Salvatore Puglisi kg 84.
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno a Monica Casamento, Maurizio Moretto, Salvatore Gitto, Angelina Scibilia, Rossella Rando, Giulia Virgona, Angela Davì, Arianna La Greca, Antonio Lo Coco, Rossella Rando.
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