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domenica 10 marzo 2019
sabato 9 marzo 2019
Sondaggio sul Carnevale. I nostri lettori scelgono "Rispettiamo il mare"
Questi i risultati del nostro sondaggio, chiuso alle 12 di oggi.
Ricordiamo che stasera a Lipari vi sarà la sfilata finale e a seguire la premiazione.
Buon Compleanno ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno a Stefano Bonica, Francesco Cannistrà, Anna Acquaro, Mary Natoli, Antonio Perna, Daniela Toni, Lorenzo Aiello, Gandharvika Devi Dasi, Francesco Pintus, Sara Greco, Natalie Mollah
Calcio, serie C2. Ludica Lipari in campo al Freeland, oggi e domani.
Doppio impegno casalingo, nel giro di due giorni, per la Ludica Lipari di calcio a 5.
Oggi, alle 15, al Freeland affronterà la Libertas Zaccagnini.
Domani, sempre alle 15 e al Freeland, incontro di recupero contro il Domenico Savio di Messina.
Due incontri fondamentali per tenere lontana la zona bassa della classifica e per i quali è necessario tutto il sostegno della tifoseria.
Oggi, alle 15, al Freeland affronterà la Libertas Zaccagnini.
Domani, sempre alle 15 e al Freeland, incontro di recupero contro il Domenico Savio di Messina.
Due incontri fondamentali per tenere lontana la zona bassa della classifica e per i quali è necessario tutto il sostegno della tifoseria.
Detti e proverbi. Siciliani ed eoliani (43° puntata)
Cu havi dinari campa filici, cu havi debiti, perdi l’amici.
Chi ha denaro vive felice, chi ha debiti, perde gli amici.
REGIONE: TIROCINI NELLA P.A., 2,7 MLN ALLE UNIVERSITA’ DELL'ISOLA.
La Regione Siciliana assegna 2,7 milioni di euro le risorse agli atenei dell’Isola per i 110 giovani tirocinanti che faranno il loro ingresso nella Pubblica amministrazione. È stata approvata oggi la graduatoria provvisoria delle proposte progettuali avanzate dalle università siciliane sull’Avviso 26, per l’attivazione di percorsi per rafforzare l’occupabilità di giovani laureati nell’amministrazione regionale. a Palermo sono assegnati 922mila euro, a Messina 653mila euro, a Catania 807mila euro, a Enna 292mila euro.
«Abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo prefissati - evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci - si tratta di un ulteriore passo avanti per creare nuove opportunità formative per i nostri giovani universitari. Ma ci sarà anche un beneficio per l'intera amministrazione regionale che potrà contare su risorse umane con un alto livello di preparazione e un già solido know how».
La valutazione delle proposte, da parte dell’assessorato all’Istruzione, e la conseguente assegnazione delle risorse ripartite in base alla classe dimensionale degli atenei, per una dotazione finanziaria complessiva di 2,7 milioni di euro circa, si è quindi conclusa entro i termini stabiliti. A questo punto, saranno direttamente le Università a predisporre i bandi e ad avviare la selezione dei 110 tirocinanti, curando anche il periodo formativo propedeutico al loro inserimento presso i dipartimenti dell’amministrazione regionale.
«In linea con le tempistiche precedentemente annunciate - spiega l’assessore Roberto Lagalla - prima dell’estate potrebbero concludersi le procedure per l’individuazione dei candidati, in modo da avviare le 90 ore di formazione già prima dell’autunno. Con questa iniziativa, fortemente voluta dal presidente Musumeci, si avvia una nuova fase per gli uffici regionali, che apriranno le porte a giovani meritevoli, i quali nel recare il personale contributo innovativo alla pubblica amministrazione matureranno, allo stesso tempo, competenze inedite e utili alla prosecuzione del loro percorso formativo e professionale».
Il progetto prevede una fase iniziale di formazione, in ambito universitario, dedicata all’approfondimento di conoscenze relative all’attività amministrativa regionale. A questa seguirà la definizione di un Piano formativo individuale, sviluppato in considerazione sia delle competenze di ciascun allievo sia delle attività con cui dovrà confrontarsi presso uno dei dipartimenti ospitanti. La successiva fase di tirocinio avrà la durata di 12 mesi e a ogni tirocinante sarà corrisposta una indennità mensile per un massimo di 1.603 euro lordi. Durante la fase di tirocinio, l’università beneficiaria metterà a disposizione un tutor per ogni allievo che collaborerà con l’istituzione ospitante, assicurando in questo modo i raccordi necessari. Al termine del periodo di tirocinio è poi previsto un ulteriore momento di formazione avanzata per circa 30 ore.
I candidati saranno selezionati direttamente dalle università e dovranno avere un’età non superiore ai 35 anni, essere residenti in Sicilia e dovranno aver conseguito una laurea magistrale o specialistica o di vecchio ordinamento con un voto minimo di 105/110. Ai fini della valutazione, saranno utili i titoli di merito, inclusi quelli post-laurea come il dottorato di ricerca o il master, ed è richiesta la conoscenza della lingua inglese, comprovata dall’avere sostenuto l’esame presso l’ateneo dove si è conseguito il titolo di laurea o dal possesso di una certificazione almeno di livello A2.
«Abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo prefissati - evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci - si tratta di un ulteriore passo avanti per creare nuove opportunità formative per i nostri giovani universitari. Ma ci sarà anche un beneficio per l'intera amministrazione regionale che potrà contare su risorse umane con un alto livello di preparazione e un già solido know how».
La valutazione delle proposte, da parte dell’assessorato all’Istruzione, e la conseguente assegnazione delle risorse ripartite in base alla classe dimensionale degli atenei, per una dotazione finanziaria complessiva di 2,7 milioni di euro circa, si è quindi conclusa entro i termini stabiliti. A questo punto, saranno direttamente le Università a predisporre i bandi e ad avviare la selezione dei 110 tirocinanti, curando anche il periodo formativo propedeutico al loro inserimento presso i dipartimenti dell’amministrazione regionale.
«In linea con le tempistiche precedentemente annunciate - spiega l’assessore Roberto Lagalla - prima dell’estate potrebbero concludersi le procedure per l’individuazione dei candidati, in modo da avviare le 90 ore di formazione già prima dell’autunno. Con questa iniziativa, fortemente voluta dal presidente Musumeci, si avvia una nuova fase per gli uffici regionali, che apriranno le porte a giovani meritevoli, i quali nel recare il personale contributo innovativo alla pubblica amministrazione matureranno, allo stesso tempo, competenze inedite e utili alla prosecuzione del loro percorso formativo e professionale».
Il progetto prevede una fase iniziale di formazione, in ambito universitario, dedicata all’approfondimento di conoscenze relative all’attività amministrativa regionale. A questa seguirà la definizione di un Piano formativo individuale, sviluppato in considerazione sia delle competenze di ciascun allievo sia delle attività con cui dovrà confrontarsi presso uno dei dipartimenti ospitanti. La successiva fase di tirocinio avrà la durata di 12 mesi e a ogni tirocinante sarà corrisposta una indennità mensile per un massimo di 1.603 euro lordi. Durante la fase di tirocinio, l’università beneficiaria metterà a disposizione un tutor per ogni allievo che collaborerà con l’istituzione ospitante, assicurando in questo modo i raccordi necessari. Al termine del periodo di tirocinio è poi previsto un ulteriore momento di formazione avanzata per circa 30 ore.
I candidati saranno selezionati direttamente dalle università e dovranno avere un’età non superiore ai 35 anni, essere residenti in Sicilia e dovranno aver conseguito una laurea magistrale o specialistica o di vecchio ordinamento con un voto minimo di 105/110. Ai fini della valutazione, saranno utili i titoli di merito, inclusi quelli post-laurea come il dottorato di ricerca o il master, ed è richiesta la conoscenza della lingua inglese, comprovata dall’avere sostenuto l’esame presso l’ateneo dove si è conseguito il titolo di laurea o dal possesso di una certificazione almeno di livello A2.
Oggi è il 9 Marzo. Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno
IL SANTO DEL GIORNO -
Nel 1384 nasceva a Roma, da nobile famiglia, Francesca, la santa che seppe nella vita coniugale, prepararsi una corona fulgentissima per il cielo.
Ancora tenera fanciullina mostrò grande amore alla virtù e alla vita nascosta: schivando gli infantili divertimenti, si dava con grande fervore alla pietà e alla mortificazione.
Giovanetta di 11 anni, manifestò ai genitori il desiderio di consacrarsi a Dio, ma ebbe un rifiuto, anzi per ubbidienza nel 1396 contrasse matrimonio con Lorenzo Ponzani, nobile signore romano.
Nel nuovo stato di vita, due furono le preoccupazioni della Santa: conservare la grazia di Dio schivando le compagnie pericolose, i banchetti, gli spettacoli e tutti i cattivi divertimenti; procurare di essere ubbidiente ai voleri dello sposo, pronta ai doveri familiari, per cui soleva dire che una donna maritata deve lasciare all'istante ogni pratica di devozione, quando ha da attendere alle sue cose domestiche.
Divenuta madre, pose ogni cura per educare nell'innocenza e nel timore di Dio i suoi figliuoli e per essi chiedeva al Signore che la loro vita fosse tale da meritare un bel posto in cielo.
Sempre numerose furono le sue mortificazioni, ma crebbero a dismisura quando riuscì ad ottenere dal marito il permesso di diportarsi secondo che la sua pietà le ispirava. Fu allora che, sotto la guida di un saggio confessore, fece mirabili progressi nella via della perfezione. L'orazione era continua sulle sue labbra e sapeva tramutare il lavoro in preghiera.
I piccoli difetti che talvolta per umana fragilità commetteva, le erano stimolo a vieppiù mortificarsi e a vigilare su se stessa, specialmente sulla lingua, il grande pericolo delle donne.
Il Signore non mancò di provare la sua serva con gravi sventure: infatti, quando a causa dello scisma, suo marito fu confinato e spogliato d'ogni bene e il suo primogenito ritenuto in ostaggio, mostrò tutta la sua rassegnazione alla volontà di Dio, non dicendo altro che le parole del santo Giobbe: « Il Signore ha dato, il Signore ha tolto. Sia benedetto il nome del Signore ».
Poco tempo dopo potè rivedere liberi il marito e il figlio, ma venne allora la morte a rapirle il consorte. Libera dai legami coniugali, si ritirò nel monastero che ella aveva fondato in Roma. Presentatasi con una fune al collo e a piedi nudi, fu dalle suore ricevuta con grande gioia e quasi subito eletta superiora.
Fu favorita da Dio del dono della profezia e della visione quasi continua dell'Angelo Custode, col quale familiarmente conversava.
Morì l'anno 1440 e fu subito onorata con culto pubblico, benché venisse canonizzata solo nel 1608.
venerdì 8 marzo 2019
Scuola in mezzo al mare, il documentario su Stromboli in anteprima regionale stasera al glocal Film Festival
Scuola in mezzo al mare, un film documentario di Gaia Russo Frattasi, è un lavoro dedicato alla ”Scuola in mezzo al mare” di Stromboli in concorso al 18° gLocal Film Festival sezione Panoramica Doc e sarà presentato con la regista, oggi, venerdì 8 marzo alle 19 al Cinema Massimo in anteprima regionale.
A fine serata saranno estratti dei biglietti che si aggiudicheranno dei gadget offerti da siculamente, partner del film nel tour distributivo.
Scuola in mezzo al mare racconta di una singolare proposta educativaelaborata da alcuni degli abitanti di Stromboli, per lo più genitori, per superare i limiti imposti dal vivere in un’isola e combattere l’inesorabile spopolamento che ne consegue.
Il territorio di Stromboli è unico: il vulcano erutta più di venti volte al giorno e gli abitanti lo chiamano rispettosamente “Iddu”, “Lui”. Ma se d’estate l’isola è sovraffollata, in inverno la comunità ingaggia la sua lotta con il maltempo e gli abitanti sperimentano solitudine ed isolamento. Carolina Barnao ha riunito i genitori nell'Associazione Scuola in mezzo al mare per fornire risposte ai problemi di discontinuità educativa sull'isola. La comunità si è auto-organizzata con lezioni non convenzionali e tenta di vincere un bando per la didattica a distanza.
È questa la storia che ci narra con empatia Gaia Russo Frattasi, autrice e regista, laureata al DAMS di Torino in Storia del Teatro. Prima di fondare la Moby Film nel 2009, Gaia ha lavorato, tra gli altri, con Vittorio De Seta, Ermanno Olmi e Giorgio Diritti.
Realizzato con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo – Direzione Generale Cinemae di Torino Piemonte Film Commission, Scuola in mezzo al mare, è stato presentato a Visioni Italiane 2018 e al Sciacca Film Fest 2018, ed è stato inserito nella selezione ufficiale di Doc in Tour 2019.
A fine serata saranno estratti dei biglietti che si aggiudicheranno dei gadget offerti da siculamente, partner del film nel tour distributivo.
Scuola in mezzo al mare racconta di una singolare proposta educativaelaborata da alcuni degli abitanti di Stromboli, per lo più genitori, per superare i limiti imposti dal vivere in un’isola e combattere l’inesorabile spopolamento che ne consegue.
Il territorio di Stromboli è unico: il vulcano erutta più di venti volte al giorno e gli abitanti lo chiamano rispettosamente “Iddu”, “Lui”. Ma se d’estate l’isola è sovraffollata, in inverno la comunità ingaggia la sua lotta con il maltempo e gli abitanti sperimentano solitudine ed isolamento. Carolina Barnao ha riunito i genitori nell'Associazione Scuola in mezzo al mare per fornire risposte ai problemi di discontinuità educativa sull'isola. La comunità si è auto-organizzata con lezioni non convenzionali e tenta di vincere un bando per la didattica a distanza.
È questa la storia che ci narra con empatia Gaia Russo Frattasi, autrice e regista, laureata al DAMS di Torino in Storia del Teatro. Prima di fondare la Moby Film nel 2009, Gaia ha lavorato, tra gli altri, con Vittorio De Seta, Ermanno Olmi e Giorgio Diritti.
Realizzato con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo – Direzione Generale Cinemae di Torino Piemonte Film Commission, Scuola in mezzo al mare, è stato presentato a Visioni Italiane 2018 e al Sciacca Film Fest 2018, ed è stato inserito nella selezione ufficiale di Doc in Tour 2019.
REGIONE: NASCE LA NUOVA SCUOLA 0-6 ANNI.
Nasce la nuova scuola 0-6 anni: un sistema integrato per favorire la continuità didattica ed educativa. Il progetto voluto dal Governo Musumeci é stato presentato a Palermo, nel corso di un incontro rivolto ai Comuni, dagli assessori regionali all'Istruzione Roberto Lagalla e alla Famiglia Antonio Scavone. A disposizione ci sono oltre venti milioni di euro. I dipartimenti dell’Istruzione e della Famiglia e l’Ufficio scolastico regionale, ciascuno nel proprio ambito di competenza, hanno già definito gli obiettivi strategici e le finalità di un Piano d’azione che rimodula il percorso formativo sin dalla nascita, introducendo numerose novità.
La prima novità riguarda l’abbattimento dei costi a carico dei Comuni per le mense della scuola dell’infanzia. Con due milioni e mezzo di euro verrà messo a disposizione un contributo di circa 40 euro per 63 mila bambini. Altri 2 milioni e mezzo di euro serviranno, invece, per l’accoglienza gratuita di due bambini per ogni scuola dell’infanzia, per un totale di 2.386. Un dato che andrà poi calibrato in base al numero effettivo degli enti che ne effettueranno richiesta e alle specifiche esigenze di ciascun bambino. Ulteriori risorse saranno messe a disposizione, in una seconda fase, per i bambini portatori di handicap.
«Per le sezioni primavera e la scuola dell’infanzia, ovvero per la fascia d’età dai 4 ai 6 anni - dichiara l’assessore Roberto Lagalla - abbiamo stanziato oltre otto milioni di euro che consentiranno l’attivazione di un sistema didattico integrato e innovativo, basato sull’unitarietà del progetto formativo. Grazie a questo nuovo Piano abbiamo reso possibile l’abbattimento dei costi per la mensa scolastica e l’accoglienza gratuita di due bambini per la scuola dell’infanzia, 114 nuove sezioni primavera, 9 Poli didattici per ricerca pedagogica e didattica e la formazione del personale. Sarà un sistema in grado di garantire continuità didattica e innovazione, potenziando i servizi e soprattutto la ricerca che, fino a questo momento, non era stata inserita fra le priorità della scuola 0-6 anni».
Aumenta poi il numero delle Sezioni primavera, riferite alla fascia d’età dai 24 ai 36 mesi, che passano da 138 a 252, grazie a un contributo di oltre 1 milione di euro con il quale potranno essere aperte 114 nuove sedi. Questo consentirà di rispondere adeguatamente alle esigenze manifestate da tante famiglie siciliane e di potenziare il servizio, permettendone un’equa distribuzione sul territorio. Verranno inoltre incrementate le risorse a disposizione delle sezioni già esistenti, grazie a un ulteriore stanziamento di 400 mila euro. Il nuovo sistema integrato 0-6 anni prevede, in virtù dell’intesa tra l’assessorato all’Istruzione e l’Ufficio scolastico regionale, la realizzazione di un Polo didattico in ognuna della 9 province siciliane, cui sono destinati complessivamente 180 mila euro per avviare, anche in collaborazione con le Università, iniziative di progettazione e ricerca pedagogica e didattica in continuità con la scuola primaria.
Un’altra novità riguarda la formazione del personale alla quale è stato assegnato un budget di 3 mila euro per ciascuna delle 62 scuole “Polo per la formazione”, già individuate dall’Ufficio scolastico regionale, che avranno il compito di organizzare, per docenti ed educatori del territorio, due moduli di 30 ore ciascuno, dopo aver rilevato i bisogni formativi del contesto di riferimento.
Sarà invece l’assessorato alla Famiglia a guidare il percorso di regolamentazione dei servizi a favore del sistema di istruzione da 0 a 3 anni, in coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo 65 del 2017.
«Rivolgeremo grande attenzione ai bambini, nella considerazione degli step del processo evolutivo di ciascuna persona e dei tempi differenti che lo contraddistinguono – dichiara il neo assessore alla Famiglia Antonio Scavone - nella consapevolezza che il bambino è “competente”, ovvero dispone già di nozioni, valori, criteri di valutazione sin dalla nascita, con l’obiettivo di orientare concretamente la sua esperienza attraverso un percorso educativo pensato per lui. Il Piano che metteremo in campo - ha aggiunto - sarà un vero e proprio progetto in grado di realizzare una serie di azioni finalizzate a garantire ai bambini maggiori opportunità di accesso ai servizi, con un’attenzione e una professionalità capace di rispettare la delicatezza e la complessità che accompagna la fase più importante fase della vita di ciascun individuo”.
La prima novità riguarda l’abbattimento dei costi a carico dei Comuni per le mense della scuola dell’infanzia. Con due milioni e mezzo di euro verrà messo a disposizione un contributo di circa 40 euro per 63 mila bambini. Altri 2 milioni e mezzo di euro serviranno, invece, per l’accoglienza gratuita di due bambini per ogni scuola dell’infanzia, per un totale di 2.386. Un dato che andrà poi calibrato in base al numero effettivo degli enti che ne effettueranno richiesta e alle specifiche esigenze di ciascun bambino. Ulteriori risorse saranno messe a disposizione, in una seconda fase, per i bambini portatori di handicap.
«Per le sezioni primavera e la scuola dell’infanzia, ovvero per la fascia d’età dai 4 ai 6 anni - dichiara l’assessore Roberto Lagalla - abbiamo stanziato oltre otto milioni di euro che consentiranno l’attivazione di un sistema didattico integrato e innovativo, basato sull’unitarietà del progetto formativo. Grazie a questo nuovo Piano abbiamo reso possibile l’abbattimento dei costi per la mensa scolastica e l’accoglienza gratuita di due bambini per la scuola dell’infanzia, 114 nuove sezioni primavera, 9 Poli didattici per ricerca pedagogica e didattica e la formazione del personale. Sarà un sistema in grado di garantire continuità didattica e innovazione, potenziando i servizi e soprattutto la ricerca che, fino a questo momento, non era stata inserita fra le priorità della scuola 0-6 anni».
Aumenta poi il numero delle Sezioni primavera, riferite alla fascia d’età dai 24 ai 36 mesi, che passano da 138 a 252, grazie a un contributo di oltre 1 milione di euro con il quale potranno essere aperte 114 nuove sedi. Questo consentirà di rispondere adeguatamente alle esigenze manifestate da tante famiglie siciliane e di potenziare il servizio, permettendone un’equa distribuzione sul territorio. Verranno inoltre incrementate le risorse a disposizione delle sezioni già esistenti, grazie a un ulteriore stanziamento di 400 mila euro. Il nuovo sistema integrato 0-6 anni prevede, in virtù dell’intesa tra l’assessorato all’Istruzione e l’Ufficio scolastico regionale, la realizzazione di un Polo didattico in ognuna della 9 province siciliane, cui sono destinati complessivamente 180 mila euro per avviare, anche in collaborazione con le Università, iniziative di progettazione e ricerca pedagogica e didattica in continuità con la scuola primaria.
Un’altra novità riguarda la formazione del personale alla quale è stato assegnato un budget di 3 mila euro per ciascuna delle 62 scuole “Polo per la formazione”, già individuate dall’Ufficio scolastico regionale, che avranno il compito di organizzare, per docenti ed educatori del territorio, due moduli di 30 ore ciascuno, dopo aver rilevato i bisogni formativi del contesto di riferimento.
Sarà invece l’assessorato alla Famiglia a guidare il percorso di regolamentazione dei servizi a favore del sistema di istruzione da 0 a 3 anni, in coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo 65 del 2017.
«Rivolgeremo grande attenzione ai bambini, nella considerazione degli step del processo evolutivo di ciascuna persona e dei tempi differenti che lo contraddistinguono – dichiara il neo assessore alla Famiglia Antonio Scavone - nella consapevolezza che il bambino è “competente”, ovvero dispone già di nozioni, valori, criteri di valutazione sin dalla nascita, con l’obiettivo di orientare concretamente la sua esperienza attraverso un percorso educativo pensato per lui. Il Piano che metteremo in campo - ha aggiunto - sarà un vero e proprio progetto in grado di realizzare una serie di azioni finalizzate a garantire ai bambini maggiori opportunità di accesso ai servizi, con un’attenzione e una professionalità capace di rispettare la delicatezza e la complessità che accompagna la fase più importante fase della vita di ciascun individuo”.
Messa di suffragio domani a Canneto per la signora Sebastiana (Nella) Maccarrone
Una Messa di suffragio per
Sebastiana (Nella) Maccarrone
sarà celebrata Sabato 9 Marzo, alle 18 e 30, nella Basilica di San Cristoforo a Canneto.Si ringraziano quanti ne prenderanno parte.
Ginostra. Mario Lo Schiavo: "Si lascino i morti riposare in pace" e si appella a Giorgianni
Mario Lo Schiavo
via N. Sauro 1
98050 Ginostra
SINDACO di Lipari
Oggetto: CIMITERO di GINOSTRA - si lascino i morti riposare in pace!
Egregio signor Sindaco,
sono venuto a conoscenza che a breve è previso
l’inizio dei lavori per la realizzazione di una ventina di loculi nel cimitero
di Ginostra.
Sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo poiché
nessuno ha ritenuto necessario informare la comunità, né ho avuto modo di
prendere personalmente visione del progetto attraverso regolare istanza di
accesso agli atti) che la costruzione dei suddetti loculi sia prevista nella
parte superiore del camposanto, dove sono già presenti altre tombe nonché due
“cuccette” nella medesima parete oggetto dell’intervento.
Pur ritenendo l’esecuzione di tali lavori
assolutamente necessaria ed improcrastinabile, non posso non esprimere una forte
perplessità per il fatto che il\la professionista incaricato\a di redigere il
progetto non abbia preso in considerazione, per gli stessi fini, invece che la
parte superiore la parte sottostante del camposanto che presenta oggettivamente
spazi più ampi nonché totalmente liberi!!!
La mia personale perplessità si trasforma poi in
disperazione e dolore di figlio qualora fosse altrettanto veritiero che sarebbe
prevista la DEMOLIZIONE delle 2 “cuccette” esistenti e dunque la RIESUMAZIONE
dei miseri resti di due donne ginostresi - decedute da oltre trent’anni - una
delle quali è appunto mia MADRE!
Signor Sindaco, ma come è possibile tanta
insensibilità e SUPERFICIALITA’?!
Perché proprio nella piccola frazione Ginostra - dove
ribadisco il cimitero presenta altri spazi disponibili ed idonei per tale
tipologia di interventi - si devono mettere in atto delle azioni “profanatrici”,
apportatrici di dolore e sofferenza nonché soprattutto NON NECESSARIE!
Signor Sindaco, mi appello alla sua COSCIENZA e
SENSIBILITA’ di uomo, oltre che di primo cittadino, e Le rivolgo sentita e
accorata preghiera di individuare delle soluzioni, anche in corso d’opera,
affinché i morti, ed in particolare le spoglie di mia madre, siano lasciati
riposare in pace, evitando inoltre di arrecare al sottoscritto ed a tutta la sua
famiglia un profondo ed inutile DOLORE!
Cordialmente. Mario Lo Schiavo
Ginostra, 08/02/2019
Auguri a noi, sempre di più!. Il messaggio dell'assessore Tiziana De Luca con l'annuncio di due iniziative in programma a Lipari
Riceviamo e pubblichiamo:
Non è mai semplice scrivere
qualcosa di realmente adeguato in occasione dell’8 marzo. Tuttavia, per
quest’anno, i fatti di cronaca ci urlano tutto il bisogno, disperato e
prepotente, che la nostra società ha di continuare a riflettere, discutere, impegnarsi
e lottare perché certe storie, come quella di Alessandra, uccisa ieri a Messina
dal fidanzato dopo una bruta violenza, non si ripetano più.
La Giornata Internazionale della
Donna è stata istituita per ricordare non appena le conquiste politiche,
sociali ed economiche delle donne ma anche le discriminazioni e le violenze di
cui sono state oggetto e lo sono ancora oggi e che rappresentano un contrappeso
inaccettabile.
Celebriamo oggi, dunque, il
valore di essere donna, di ogni donna: un valore difficile ma bellissimo.
L’Assessorato alla Cultura e Pari
Opportunità e tutta l’Amministrazione Comunale, ha sostenuto, in questa
occasione, due iniziative alla cui partecipazione invita tutta la cittadinanza,
nella convinzione che la cultura e la bellezza siano strumenti di libertà:
-
Lo spettacolo “Tutto è Possibile…Anche
l’Impossibile”, 12esima edizione del ciclo “8 marzo e…dintorni”, organizzato
dall’Associazione I.dee presso la Sala Congressi Gattopardo Hotel, questa sera
ore 19:00.
-
Il concerto per fisarmonica dell’artista Basha
Slavinska, a cura della Associazione Euterpe, che si terrà alla Chiesetta del
Pozzo, il 10 marzo alle ore 19:00.
Che ognuna di noi possa essere
protagonista della propria vita, nel modo in cui più lo desidera, libera dalla
prevaricazione e dal dominio di genere, dall’indebolimento mediatico che ci
tiene legate a stereotipi mortificanti, protette e sostenute dalle istituzioni,
di cui faccio parte, anche se nel piccolo, sperimentandone la fatica ma
investendo tutto l’impegno che posso perché le cose cambino.
Auguri a noi, sempre di più.
Lipari, 8 marzo
Tiziana De Luca
8 Marzo: Giornata Internazionale per i Diritti delle Donne. "C'è ancora molto da fare".
Riceviamo da Sylvie Le Cornec e pubblichiamo:
Venendo poi a tempi più vicini, gli anni ’70 inaugurarono la seconda grande ondata del femminismo: l’interruzione della gravidanza e il diritto a un amore più libero, la pari retribuzione, il diritto ad un uguale trattamento di istruzione sono stati i punti principali di rivendicazione. E intanto le donne salivano anche a cariche da capi di Stato e di governo in Argentina, in Inghilterra e in altri Paesi, dopo che, negli anni ’60, lo Sri Lanka con Sirimavo Bandaranaike, l’India con Indira Gandhi, Israele con Golda Meier avevano aperto la strada. E oggi? Negli anni ’90 è iniziata la terza ondata di lotta per la parità: la libertà individuale e il diritto a vivere apertamente l’omosessualità sono i nuovi obiettivi da centrare.
Dall’Ottocento, molto è stato fatto, ma ancora in vari angoli del globo le donne sono date in spose da bambine, in altri vengono mutilate, o non possono accedere a molte professioni oppure essere pagate quanto un uomo. E per loro la scelta è ancora, sempre, la stessa: piegarsi sotto quello che il tempo, la tradizione e il costume ha fatto legge, oppure affrontare la paura: prendere nelle proprie mani i confini tracciati non da loro e allargare lo spazio del respiro. Perché la storia si ripete, e ogni volta che il mondo si fa più libero, qualcuno ha acceso la luce dov’era buio.
Ogni volta che l’umanità avanza, qualcuno ha spostato un po’ più in
là il limite della paura. Si è sollevato da quello che era già conosciuto, che
si ripeteva uguale da così tanto tempo da parere l’unico modo di procedere, e
ha messo dei passi nuovi nel buio. Ha accettato la diversità, l’ignoto, il non
calpestato, e l’ha trasformato in luce. In nuova terra arata per la vita. In
questo modo si potrebbe descrivere anche il lungo e interminato processo di emancipazione femminile, iniziato
centocinquanta anni fa, e sostenuto da donne
coraggiose che hanno dato l’impegno e la vita per il futuro di altre donne. Che
si sono caricate sulle spalle i confini del passato, per espanderli a nuovi
orizzonti anche per tutte le altre.
Dall’antischiavista Sojourner Truth a Olympe de Gouges, che
scrisse la “Dichiarazione dei
diritti della donna e della cittadina” in
1791 , da Margaret Sanger, che creò la prima clinica femminile per evitare aborti fai-da-te
e diffondere metodi anticoncezionali, fino a Malala,
che ha ottenuto giovanissima il premio Nobel per la Pace, che non sono sempre
quelli tramandati a caratteri cubitali dalla Storia. Ma che pure sono i mattoni
sui quali si appoggia quello che oggi siamo e quello che oggi possiamo. Un
lavoro, la libertà di espressione e di dare il proprio voto e la propria
testimonianza in tribunale, la possibilità di studiare, di scegliere se avere
una famiglia o una vita diversa. Tutto questo, solo un secolo e mezzo fa, non
era possibile per una donna. Il padre la consegnava a un marito, o a un
monastero, e la sua esistenza seguiva un copione di cui non era l’autrice.
Qualcosa iniziò a cambiare a metà dell’Ottocento,
nel 1848, quando in Inghilterra, in
occasione di un grande congresso contro la schiavitù, arrivarono delle
attiviste donne americane, con grande sorpresa di tutti. Non fu loro permesso
di parlare, solo di origliare in silenzio dietro una tenda. Tuttavia ormai
qualcosa si era rotto per sempre, e il processo fu inarrestabile. Donne e
schiavi fecero fronte comune in America, e focolai di libertà si accesero in
tutto l’Occidente. Le donne chiedevano il diritto allo studio, al lavoro, il
diritto di voto. L’Inghilterra era all’avanguardia nella lotta e fu una
casalinga, Emmeline Pankhurst, una donna come molte altre, tenuta tra le mura
domestiche senza ulteriori pretese, a fondare la nuova associazione chiamata
delle “suffragette”, proprio perché aveva come prima ragione di rimostranza il
suffragio universale. Il
voto fu concesso alle donne via via in molti Paesi lungo tutto il Novecento,
fino ai giorni nostri. In Inghilterra nel 1918, in Arabia Saudita solo nel 2015.
Quel che resta da fare
Ma se in Occidente la rivoluzione delle donne fu più visibile, la prima martire del movimento fu la poetessa iraniana Tahirih strozzata con il suo stesso velo nel 1852, per la smania di istruirsi e di studiare. Più avanti, tra i nomi di donne coraggiose che spesero la vita per la causa, troviamo Rosa Luxemburg, fucilata in Germania quando la lotta femminista si unì a quella operaia, nel 1919.Venendo poi a tempi più vicini, gli anni ’70 inaugurarono la seconda grande ondata del femminismo: l’interruzione della gravidanza e il diritto a un amore più libero, la pari retribuzione, il diritto ad un uguale trattamento di istruzione sono stati i punti principali di rivendicazione. E intanto le donne salivano anche a cariche da capi di Stato e di governo in Argentina, in Inghilterra e in altri Paesi, dopo che, negli anni ’60, lo Sri Lanka con Sirimavo Bandaranaike, l’India con Indira Gandhi, Israele con Golda Meier avevano aperto la strada. E oggi? Negli anni ’90 è iniziata la terza ondata di lotta per la parità: la libertà individuale e il diritto a vivere apertamente l’omosessualità sono i nuovi obiettivi da centrare.
Dall’Ottocento, molto è stato fatto, ma ancora in vari angoli del globo le donne sono date in spose da bambine, in altri vengono mutilate, o non possono accedere a molte professioni oppure essere pagate quanto un uomo. E per loro la scelta è ancora, sempre, la stessa: piegarsi sotto quello che il tempo, la tradizione e il costume ha fatto legge, oppure affrontare la paura: prendere nelle proprie mani i confini tracciati non da loro e allargare lo spazio del respiro. Perché la storia si ripete, e ogni volta che il mondo si fa più libero, qualcuno ha acceso la luce dov’era buio.
Giulia Calligaro (Io Donna) a
proposito del graphic novel Donne senza paura (edizioni
TRE60) delle due autrici norvegesi Marta Breen e Jenny Jordhal, già note per i
loro libri sul femminismo.
Anche noi uccisi con Ale.
Riprendiamo e pubblichiamo un sentito articolo di fondo, pubblicato oggi sulla Gazzetta del sud, a firma di Lucio D'Amico:
Sangue sull'Otto marzo.
Sembra abbia scelto scientificamente la sua data, l'assassino.
Ci ha ricordato quanto siamo meschini e assurdi, noi uomini, nella nostra ferocia, nel nostro senso del possesso, nella nostra smania di controllare la vita di chi ci sta accanto.
Sì, sembra aver calcolato tutto, quest'ennesimo fidanzato, o marito, o compagno, o amante, colto nell'ennesimo raptus di follia, contro l'ennesima donna, ragazza, moglie, compagna, uccisa senza che nessuno abbia potuto far niente per salvarla.
Ma cos'è la vita se nessuno riesce a salvare il sorriso di una come Alessandra? Cos'è questo filo che dovrebbe unire cuore a cuore e che diventa la mano che ti strangola? E lo chiamiamo ancora amore? Ha scelto con ferocia, l'assassino, l'ora, il luogo del delitto.
Ci ha preso di soprassalto, ci ha scaraventato a terra, ci ha ammazzato. Perché siamo tutti Ale.
Noi uomini che oggi dovremmo solo chiedere scusa a tutte le donne che incontriamo.
Scusa perché abbiamo costruito un mondo che è ancora visceralmente maschilista, folle, violento. Ogni minuto c'è un gesto di sopraffazione contro una donna.
C'è un'Alessandra che dovremmo andare a salvare dal suo carnefice.
Non ci sono altre parole.
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno a Mariella Marturano, Mohammed Sabihi, Gianluca Fichera, Alessandro Saltalamacchia, Barbara Bonfante, Giuseppe Ziino, Aisha Imbruglia, Graziella Mancuso, Fabiola Biviano.
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